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Attrezzature per lavorazioni in Tanzania

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  • Attrezzature per lavorazioni in Tanzania

    Carissimi,

    ho consultato diverse volte il vostro forum e mi ha aiutato a risolvere molti dubbi, avrei però alcuni quesiti da porvi.

    Mi trovo in Tanzania, lavoro per una piccola associazione e abbiamo acquistato sul posto un Jhon Deere 75 cv 4wd (modello 5503) ed un aratro a dischi di produzione indiana da quattro dischi.

    Il trattore lavora su terreni pianeggianti molto argillosi (vertisuoli con contenuto in argilla superiore al 40%) e si coltivano mais girasole e, alla fine della stagione delle piogge, il cece.

    Quest'anno son stati seminati 20 ettari a mano dopo l'aratura con l'aratro a dischi e il prossimo anno vorremo coltivare almeno un centinaio di ettari, vorremmo per cui acquistare un erpice ed una seminatrice per la prossima stagione colturale (la sarchiatura e la raccolta viene fatta a mano e non si usano diserbi). La sarchiatura potrebbe esser fatta anche con un coltivatore interfila, ma durante la stagione delle piogge i momenti in cui entrare in campo son limitati (vista anche la natura del terreno), mentre facendo a mano si entra sempre e si da lavoro ad un bel po' di persone!

    Avrei bisogno di qualche consiglio. L'idea è quella di arare con l'aratro a dischi dopo il raccolto, all'arrivo delle piogge erpicatura (un paio per il cece che si semina alla fine della stagione delle piogge) e successivamente semina. Pensavo ad un erpice a dischi portato da 20 dischi e ad una seminatrice meccanica a file 4 file.

    Le infestanti son principalmente graminacee e l'erpicatura dovrà essere in grado di controllarle il più efficacemente possibile.

    In base alla situazione e al mezzo a disposizione potreste essere in grado di darmi qualche consiglio sul tipo di erpice e di seminatrice o eventualmente su altri attrezzi che potrebbero essere utili?

    Se vi serve qualche dato in più non esitate a chiedere!

    Vi ringrazio, saluti dalla Tanzania!

  • #2
    Potresti prendere in considerazione un estirpatore ad ancore che dovrebbe favorire anche l'arieggiamento del terreno, magari combinandolo con l'erpice a dischi: anzichè 20 dischi, solo 10 dischi anteriori e 7 o 9 ancore posteriori.

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    • #3
      Molto dipende dal clima e dai tempi medi di lavorazione.
      Dopo girasole o mais nei terreni argillosi (resi asciutti dalla pianta), vengono fuori zolle dure da affinare. In asciutta l'erpice a dischi lavora egregiamente.
      Se il terreno si satura d'acqua, l'erpice a dischi in terreni argillosi è un disastro.
      Non riesce a rotolare, si riempie, striscia compattando il terreno.
      In terreni fortemente argillosi (in Italia il cece lo seminiamo in Gennaio dopo le pioggie autunnali) è difficilissimo usare l'erpice a dischi.
      Preferiamo usare l'erpice a molle. La differenza è che l'erpice a molle controlla bene le infestanti prima del loro accestimento. Arieggia meglio il terreno, puoi operare anche con terreno in tempra, eviti il costipamento, è più leggero, puoi usarlo con macchine meno potenti, etc....
      Se devi intervenire su zolle dure e compatte meglio l'erpice a dischi.
      se devi intervenire su terreno già imbibito, meglio l'erpice a molle.

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      • #4
        Grazie! Nella zona non vi è praticamente meccanizzazione e quindi dobbiamo andar per tentativi, ma se questi sono ben indirizzati si risparmia tempo e soldi e si fa un buon lavoro!

        Sicuramente prenderò in considerazione l'erpice a molle per la preparazione del letto di semina durante la stagione delle piogge, grazie ancora siete stati chiarissimi!

        Se avete altre idee opinioni o suggerimenti non mi fa che piacere!

        Riguardo al clima abbiamo una stagione delle piogge che va da Dicembre a Marzo/Aprile, durante la quale piovono circa 600 mm! Nel resto dell'anno neanche una goccia! Parlando dei terreni argillosi di cui sopra il mais viene seminato i primi di Gennaio (non appena dopo le prime piogge è possibile rientrare in campo), a Febbraio il girasole e a Marzo il cece, entrambi sfruttando le interruzioni delle piogge per entrare in campo.

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        • #5
          Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
          Parlando dei terreni argillosi di cui sopra il mais viene seminato i primi di Gennaio (non appena dopo le prime piogge è possibile rientrare in campo), a Febbraio il girasole e a Marzo il cece, entrambi sfruttando le interruzioni delle piogge per entrare in campo.
          Curiosa questa inversione di priorità temporale, non conosco il Cece,però leggo da 90c che in Italia(immagino per le temperature) si semina prima il Cece
          Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
          (in Italia il cece lo seminiamo in Gennaio dopo le pioggie autunnali) .
          il Girasole mi pare venga seminato da Febbraio ed il Mais certamente dalla metà di Marzo(le semine anticipate) in avanti
          Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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          • #6
            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
            Grazie! Nella zona non vi è praticamente meccanizzazione e quindi dobbiamo andar per tentativi, ma se questi sono ben indirizzati si risparmia tempo e soldi e si fa un buon lavoro!

            Sicuramente prenderò in considerazione l'erpice a molle per la preparazione del letto di semina durante la stagione delle piogge, grazie ancora siete stati chiarissimi!
            Non conosco bene le vostre possibili difficoltà.
            L'erpice a dischi è utile soprattutto per ridurre la macrozollosità in assenza di pioggia. Mi sembra di capire che voi procedete al contrario (aspettate prima la pioggia e poi seminate).
            Entrare con un erpice a dischi in un terreno argilloso saturo è sconsigliabile. Noi preferiamo l'erpice a molle.
            Unico inconveniente è che il controllo delle infestanti avviene solo in emergenza, max primo stadio di radici.
            Altro vantaggio è la poca manutenzione per l'erpice a molle.
            Se si intasa un erpice a dischi di argilla, non esci più dal terreno.
            Con un erpice a molle puoi lavorare con mezzi piccoli (diciamo che a parità di larghezza di lavoro ti serve la metà della potenza).
            Inoltre con la quantità di pioggia che hai indicato a poco ti serve un erpice a dischi se la semina avviene dopo le pioggie.


            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
            Riguardo al clima abbiamo una stagione delle piogge che va da Dicembre a Marzo/Aprile, durante la quale piovono circa 600 mm! Nel resto dell'anno neanche una goccia! Parlando dei terreni argillosi di cui sopra il mais viene seminato i primi di Gennaio (non appena dopo le prime piogge è possibile rientrare in campo), a Febbraio il girasole e a Marzo il cece, entrambi sfruttando le interruzioni delle piogge per entrare in campo.
            Puoi dirci le temperature medie di ogni mese e le ore di luce?


            Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
            Curiosa questa inversione di priorità temporale, non conosco il Cece,però leggo da 90c che in Italia(immagino per le temperature) si semina prima il Cece

            il Girasole mi pare venga seminato da Febbraio ed il Mais certamente dalla metà di Marzo(le semine anticipate) in avanti
            Se ci indica il peso medio di ogni seme, possiamo capire se è un genotipo microsperma o macrosperma.
            In Europa coltiviamo i macrosperma. Ci sono delle varietà che vengono seminate anche a Marzo ma con rese modeste.
            Le migliori performance si ottengono con varietà con un ciclo di 7-8 mesi. Vi sono varietà con ciclo da 4 mesi.
            Circa il girasole, non sappiamo se è per un uso zootecnico o industriale. Anche per il girasole, seppur vi sono varietà a ciclo lungo, difficilmente si riescono ad avere temperature accettabili a Febbraio. Può andar bene, ma si rischia il blocco della radice fittonante con relativa crescita asfittica delle plantule.

            P.S.
            Ho riletto il tuo primo post.
            Vista la macchina aziendale che hai indicato e l'utilizzo dell'aratro a dischi,non è auspicabile un erpice a dischi.
            Ritengo più idoneo (se le lavorazioni seguono le abbondanti pioggie che hai menzionato) un erpice a molle.
            Magari puoi variare la profondità di lavoro dell' erpice, le molle.
            Immagino che non esistano sassi.

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            • #7
              Le migliori performance si ottengono con varietà con un ciclo di 7-8 mesi. Vi sono varietà con ciclo da 4 mesi.
              Se non ho capito male il cece lo seminano al termine della stagione delle piogge. Se così fosse, una varietà con ciclo di 8 mesi riuscirebbe a germinare, ma dovrebbe rimanere senza acqua per il resto del ciclo: può essere possibile?

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              • #8
                Beh, il problema qui non sono le temperature, il fattore limitante son le piogge. Le temperature oscillano per tutto l'anno tra i 13° e i 17°C di minima (periodo più freddo Agosto-più caldo Gennaio) ed i 25 ed i 33°C di massima. Idem per le ore di luce, 12 e 12 con uno scarto massimo di una mezz'ora tra l'inverno e l'estate.

                Solitamente si semina dopo l'arrivo delle piogge perchè le prime piogge saturano molto velocemente i terreni creando problemi di ristagno idrico. E a volte c'è il rischio che prima dell'arrivo della stagione piovosa vera e propria faccia qualche acquazzone (magari 10-15 mm di pioggia) che potrebbero far germinare il seme per poi lasciarlo al secco (non abbiamo possibilità di irrigare come avrete capito)

                Il cece è microsperma, vien seminato a fine stagione proprio per il problema dei ristagni idrici, seminato ad inizio stagione ne soffrirebbe troppo. Il mais è il primo perchè cmq è quello meno tollerante a stress idrici soprattutto nel momento a cavallo della fioritura, per cui seminando a Gennaio un mais che fiorisce in 60 giorni la fioritura avviene a inizio febbraio quando vi è ampia disponibilità idrica nel terreno (come potete vedere dai grafici al link sotto, in Febbraio invece si hanno spesso interruzioni delle piogge!). Il Girasole invece se seminato troppo presto darebbe problemi di allettamento (le piogge son molto violente) per cui si cerca di seminare in modo che il capolino sia ben formato quando non c'è più il rischio di eventi piovosi intensi. e da qui la scala temporale mais-girasole-cece.

                Ricapitolando il ciclo con le vostre indicazioni potrebbe andare una cosa del genere?

                Aratura con aratro a dischi dopo le raccolte con terreno asciutto
                Le prime piogge sgretolano le zolle
                Erpicature con erpice a molle nel periodo delle piogge seguita dalle relative semine.
                Eventualmente nel mesi di Febbraio se piogge sono più scarse e se il terreno asciuga, nel caso di presenza di infestanti a stadio avanzato, passaggio con erpice a dischi (da quello che ho capito più efficace in tali condizioni) e a seguire semina di girasole e cece.

                Su questo link https://docs.google.com/file/d/0B8-y...it?usp=sharing dovreste trovare i dati delle piogge registrate qui nel corso degli ultimi 4 anni (vedete nell'ultima pagina i grafici). Questa stagione è un po' atipica in quanto piogge molto scarse!


                Grazie ancora!

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                • #9
                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Beh, il problema qui non sono le temperature, il fattore limitante son le piogge. Le temperature oscillano per tutto l'anno tra i 13° e i 17°C di minima (periodo più freddo Agosto-più caldo Gennaio) ed i 25 ed i 33°C di massima. Idem per le ore di luce, 12 e 12 con uno scarto massimo di una mezz'ora tra l'inverno e l'estate.
                  Perfetto. Quindi hai sempre oltre 10° C. Praticamente hai una emergenza quasi immediata e le plantule non si arrestano.

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Solitamente si semina dopo l'arrivo delle piogge perchè le prime piogge saturano molto velocemente i terreni creando problemi di ristagno idrico. E a volte c'è il rischio che prima dell'arrivo della stagione piovosa vera e propria faccia qualche acquazzone (magari 10-15 mm di pioggia) che potrebbero far germinare il seme per poi lasciarlo al secco (non abbiamo possibilità di irrigare come avrete capito)
                  Mmmm......hai pensato di aumentare la profondità di lavorazione?
                  Se il terreno è così argilloso, puoi immagazzinare più acqua.
                  Con le temperature che indichi e le ore di luce che avete, il vostro ciclo delle piante è sicuramente più breve.

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Il cece è microsperma, vien seminato a fine stagione proprio per il problema dei ristagni idrici, seminato ad inizio stagione ne soffrirebbe troppo.
                  Mai seminato.
                  Dalle temperature che indichi potresti provare i macrosperma.
                  Oltre ad avere una taglia più bassa, non avresti problemi con le temperature che indichi (purchè non superiori ai 30° C alla fioritura).

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Il mais è il primo perchè cmq è quello meno tollerante a stress idrici soprattutto nel momento a cavallo della fioritura, per cui seminando a Gennaio un mais che fiorisce in 60 giorni la fioritura avviene a inizio febbraio quando vi è ampia disponibilità idrica nel terreno (come potete vedere dai grafici al link sotto, in Febbraio invece si hanno spesso interruzioni delle piogge!).
                  Puoi descrivere il ciclo medio del mais da voi?
                  Puoi elencare alcune varietà?

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Il Girasole invece se seminato troppo presto darebbe problemi di allettamento (le piogge son molto violente) per cui si cerca di seminare in modo che il capolino sia ben formato quando non c'è più il rischio di eventi piovosi intensi. e da qui la scala temporale mais-girasole-cece.
                  Mi sembra di riconoscere una vecchia varietà usata in Italia molti anni fa, ormai superata. Attualmente la taglia è quasi dimezzata, con buona resistenza alla peronospera, maggior contenuto oleico.
                  Che utilizzo fate degli acheni?

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Ricapitolando il ciclo con le vostre indicazioni potrebbe andare una cosa del genere?

                  Aratura con aratro a dischi dopo le raccolte con terreno asciutto
                  Valuterei una profondità di circa 35-40 cm. Aiuterebbe molto a sgrondare le acque in eccesso ed aumentare le riserve idriche.
                  Come gestite i residui colturali?

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Le prime piogge sgretolano le zolle
                  Molto dipende da quanto è stato calpestato il terreno, quanto tempo restano esposte al sole le zolle e se la pioggia cade in più intervalli e non in isolati fenomeni temporalesco.
                  La zolla deve avere il tempo di imbibirsi ed asciugarsi.
                  Purtroppo vi manca l'azione autolavorante del gelo-disgelo.

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Erpicature con erpice a molle nel periodo delle piogge seguita dalle relative semine.
                  E' la soluzione ottimale. E' difficilissimo regolare la profondità di lavoro dell' erpice a dischi. Molto più facile per l'erpice a molle.
                  Considerando come massima profondità di semina quella del cece (6-8 cm di profondità), eviterei l'erpice a dischi.
                  L'erpice a dischi, in terreno argilloso saturo, tende a "affettare" il terreno, creando delle nuove zolle molto dure che destrutturano la parte superiore del terreno. L'erpice a molle, potendo registrare facilmente la profondita, senza dover carrellare l'attrezzo, smuove solo la parte asciutta o in tempre, senza creare piccola zollosità.
                  Inoltre evita il costipamento del terreno che si genera con l'erpice a dischi su terreno saturo.
                  L'epice a dischi favorisce l'effetto ritiro dei terreni argillosi, aumentando l'evaporazione dell' acqua, cosa molto ridotta con l'erpice a molle.
                  Visto che non coltivate frumento, non dovresti avere problemi di emergenza delle plantule.

                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Eventualmente nel mesi di Febbraio se piogge sono più scarse e se il terreno asciuga, nel caso di presenza di infestanti a stadio avanzato, passaggio con erpice a dischi (da quello che ho capito più efficace in tali condizioni) e a seguire semina di girasole e cece.
                  Purtroppo c'è un limite.L l'erpice a dischi lavora male in condizioni di eccessiva umidità. I dischi che lavorano all'interno della carreggiata della macchina, tendono a riempirsi, obbligando a ridurre l'angolo di apertura. Il lavoro svolto diviene qualitativamente scadente e spesso non riesce ad estirpare le infestanti.
                  Aumentando l'angolo tende ad ingolfarsi. Seppure tu usassi dischi meno concavi, il terreno sotto le ruote non viene lavorato e cosa peggiore , ti rimangono le carreggiate non lavorate e costipate.
                  L' erpice a dischi nei terreni argillosi imbibiti è davvero raro riuscirlo ad usare.


                  Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                  Grazie ancora!
                  Potresti indicarci anche le rese ad ettaro, le quantità di seme, concimazioni, diserbi, trattamenti? E' bello potersi confrontare anche con zone climatiche quasi equatoriali.

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                  • #10
                    Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                    Mmmm......hai pensato di aumentare la profondità di lavorazione?
                    Se il terreno è così argilloso, puoi immagazzinare più acqua.
                    ...

                    Valuterei una profondità di circa 35-40 cm. Aiuterebbe molto a sgrondare le acque in eccesso ed aumentare le riserve idriche.
                    Anche a mio avviso sarebbe utile effettuare una lavorazione profonda prima della stagione delle piogge (per i motivi indicati da 90c)...
                    Non so a che profondità possa arrivare l'aratro a dischi che citi tu Gabriele... ma io pensavo a un ripper/ripuntatore/dissodatore, ovviamente dovrebbe essere opportunamente dimensionato in rapporto alla potenza del trattore.

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                    • #11
                      Riguardo la profondità di lavorazione sono d'accordo con voi, ma ho qualche questione... Pensavate ad un aratro da scasso (con il 75 cv credo potrebbe andar bene solo un monovomere massimo 40cm giusto?) o ad un ripper? Credo che il ripper potrebbe essere una buona soluzione per l'immagazzinamento dell'acqua, ma un problema importante nella zona è il controllo delle infestanti (non si usano diserbi). Se al termine del raccolto (terreno secco) passiamo solo col ripper poi, all'arrivo delle piogge, con l'erpice a molle e a seguire la semina avrei un po' di timore per quanto riguarda il controllo delle infestanti (inoltre si necessita di interrare i residui colturali)! Voi pensavate ad un utilizzo del genere o l'aratura l'avreste comunque effettuata prima della ripuntatura? In questo caso, con 2 passaggi (aratro a dischi + ripper) dovrei valutare bene i costi e quanto incremento di produzione mi potrebbe permettere questa doppia lavorazione.

                      Proverò a cercare del cece macrosperma, ma non son sicuro di trovarlo, nelle liste varietali della Tanzania il cece non c'è proprio, è una coltura poco diffusa e per ora ho visto solo microsperma a giro.

                      Per le varietà di mais eccovi invece la lista completa delle varietà, non è molto aggiornato, ma le varietà più o meno son sempre quelle



                      Gli acheni vengono pressati meccanicamente e filtrati per l'estrazione di olio alimentare. La patologia che più interessa la coltura in questa zona è la Septoriosi, ma i danni son limitati e non si eseguono mai trattamenti (gli agrofarmaci hanno un costo quasi proibitivo confronto ai prezzi locali di granelle varie e olio di girasole!)
                      Nella lista varietale ci son pure quelle di girasole, non so se ne conoscete qualcuna, per ora abbiam provato una varietà locale e la Record, fondamentalmente per prezzi più bassi e più facile reperibilità, ma sicuramente faremo delle prove in futuro con altre varietà!

                      Come prassi della zona i residui colturali vengono accatastati nel campo e bruciati, noi vogliamo evitare tale pratica, anzi in un ottica di gestione integrata del suolo vorremmo ridurre la mineralizzazione della sostanza organica. Il problema restano le macchine, immagino che avremmo bisogno anche di un trincia, ma i il budget è limitato! Avevamo pensato di saldare delle lame a dei bidoni fissati ad un pernio, una sorta di rullo fatto in casa con delle lame longitudinali, per poi interrare i residui almeno leggermente sminuzzati con l'aratura.

                      Mi avete decisamente convinto di lasciar perdere l'erpice a dischi! Sicuramente è più adatto e utile quello a molle!

                      Le rese ad ettaro sono molto variabili, tradizionalmente si lavora il terreno con i buoi, con un monovomere e si semina durante la lavorazione distribuendo i semi nel solco aperto che poi viene richiuso al passaggio successivo, l'emergenza non è buona poichè la profondità di semina è molto variabile con questo sistema e si utilizzano quantità di semi ad ettaro molto abbondanti, nonostante i sesti siano ampi (senza concimazioni inutile avere densità ad ettaro eccessive!)

                      Le rese variano da 1-2 tonnellata ad ettaro nei sistemi colturali tradizionali alle 2-3 nei sistemi più razionali con lavorazioni più profonde e semina manuale a postarelle senza seguire l'aratro (comunque senza l'uso di concimazioni) comunque molto dipende anche dalle piogge.

                      I fertilizzanti più disponibili sono Nitrato Ammonico Calcico (CAN), Fosfato biammonico, un NPK 20-10-10 con potassio da cloruro e azoto 50 ammonico 50 nitrico, Urea, ma vengono importati ed hanno prezzi simili ai nostri! Cosa che li rende quasi proibitivi, anche se sicuramente la prossima stagione, con la seminatrice a disposizione, farò delle prove! Altrimenti letame, quello ve ne è in abbondanza!

                      Diserbo neanche a parlarne, si trova del glifosate o del 2-4 D (quest'ultimo inutile visto che le infestanti sono per lo più graminacee).

                      I trattamenti cerchiamo di limitarli solo a gravi attacchi di larve di lepidottero che alcuni anni hanno attaccano le plantule appena dopo l'emergenza!

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                      • #12
                        Sarebbe meglio prima passare il ripper e poi l'aratro perchè il ripper richiede una certa capacità di trazione del trattore che però si riduce molto se il terreno è arato... in sostanza se il terreno è mosso le ruote slittano/affondano.

                        Però non poter trinciare i residui colturali è un bel problema: se sono molti si rischia di "ingolfare" il ripper...
                        In questo caso l'erpice a dischi potrebbe forse dare una mano sminuzzando almeno in parte i residui...
                        Certo è che se si deve decidere se spendere i soldi per un erpice a dischi o un trincia, meglio il trincia.

                        L'ideale insomma sarebbe eseguire in sequenza:
                        - trinciatura
                        - ripuntatura
                        - aratura

                        Conta che se passi il ripper, è poi sufficiente un'aratura più superficiale, quindi più veloce e con minori consumi di carburante.

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                        • #13
                          Non c'è nessuna foto disponibile?
                          Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                          • #14
                            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                            Pensavate ad un aratro da scasso (con il 75 cv credo potrebbe andar bene solo un monovomere massimo 40cm giusto?) o ad un ripper?
                            Aratro.
                            Interri i residui, immagazzini acqua e controlli le infestanti.
                            Il ripper puoi iniziare a pensarci dopo aver praticato una buona aratura per un paio d'anni.
                            Se non hai mai raggiunto con l'aratura la profondità di lavoro del ripper, è assai difficile operare con il ripper in un campo argilloso asciutto.

                            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                            Proverò a cercare del cece macrosperma, ma non son sicuro di trovarlo, nelle liste varietali della Tanzania il cece non c'è proprio, è una coltura poco diffusa e per ora ho visto solo microsperma a giro.
                            Puoi provare a fartene spedire un chilo per capire almeno se ha un buon ciclo vegetativo.

                            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                            Per le varietà di mais eccovi invece la lista completa delle varietà, non è molto aggiornato, ma le varietà più o meno son sempre quelle
                            Gli acheni vengono pressati meccanicamente e filtrati per l'estrazione di olio alimentare. La patologia che più interessa la coltura in questa zona è la Septoriosi, ma i danni son limitati e non si eseguono mai trattamenti (gli agrofarmaci hanno un costo quasi proibitivo confronto ai prezzi locali di granelle varie e olio di girasole!)
                            Nella lista varietale ci son pure quelle di girasole, non so se ne conoscete qualcuna, per ora abbiam provato una varietà locale e la Record, fondamentalmente per prezzi più bassi e più facile reperibilità, ma sicuramente faremo delle prove in futuro con altre varietà!
                            All' interno del forum abbiamo numerose discussioni nell' area colture e tecniche agricole.
                            Le nuove varietà di girasoli hanno una taglia ridotta con meno residui colturali, resistenza all' allettamento, maggior resa oleica.
                            Considera che interrando i residui, aggiungi sostanza organica che rende meno tenace alle lavorazioni il terreno, grandissimo vantaggio in terreni argillosi, oltre ad aumentare la capacità di trattenere l'acqua (la parte spugnosa dei girasoli si imbeve letteralmente).

                            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                            Avevamo pensato di saldare delle lame a dei bidoni fissati ad un pernio, una sorta di rullo fatto in casa con delle lame longitudinali, per poi interrare i residui almeno leggermente sminuzzati con l'aratura.
                            Non funzionerebbe.
                            Se si disseccano per bene, i girasoli sono molto friabili.
                            Il mais recuperate solo la granella?

                            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                            Mi avete decisamente convinto di lasciar perdere l'erpice a dischi! Sicuramente è più adatto e utile quello a molle!
                            Se semini tutto dopo la pioggia si.

                            Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                            Le rese ad ettaro sono molto variabili,..........

                            I fertilizzanti più disponibili sono ..........

                            Diserbo neanche a parlarne...........
                            Praticamente fate prodotto biologico
                            Credo che l'aratura sia quasi inevitabile.
                            Coltivare frumento? Coriandolo? Cicerchia?Sesamo?
                            In zona cosa coltivano?

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                            • #15
                              Inizio con un po' di foto:

                              Trattore con aratro:



                              Il campo 1 durante la stagione secca.



                              Il campo 1 durante le lavorazioni



                              La lavorazione con aratro a dischi durante la stagione delle piogge dopo che era stata effettuata una prima lavorazione nella stagione secca



                              Su quest'ultima foto ho una questione, con infestanti a questo stadio l'erpice a molle potrebbe fare un buon lavoro o comunque saremmo stati in ritardo?

                              Quindi potrei pensare ad un aratro a vomere e versoio, anzichè quello a dischi, che lavori più in profondità, per lasciare magari quello a disco in futuro per una lavorazione più leggera a seguito della rippatura?

                              Del mais viene recuperata solo la granella, i residui a volte vengono fatti pascolare, ma la nostra idea è di interrarli, che avete suggerito porterebbero notevoli vantaggi in terreni del genere!

                              Beh si praticamente siamo biologici per forza di cose!

                              Il frumento non viene coltivato, nella zona dove sono io (centro della tanzania) le colture principali sono mais, sorgo, miglio, girasole, cece, arachide, fagiolo dell'occhio e cassava. Nei terreni argillosi in questione viene fatto cece, girasole e mais, qualche coltivazione di coriandolo (che comunque a scarso mercato) e nonostante possa sembrare strano per la natura argillosa dei terreni, laddove non vi è il rischio di ristagni idrici, viene abbastanza bene la cipolla, seppur di piccola pezzatura. Il sesamo viene coltivato in altre zone della Tanzania, ma potremmo provare in questi terreni argillosi.

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                              • #16
                                Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                                Il campo 1 durante le lavorazioni
                                FOTO1
                                https://www.dropbox.com/s/d9a0x2ckoz...ne%20secca.jpg
                                Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                                La lavorazione con aratro a dischi durante la stagione delle piogge dopo che era stata effettuata una prima lavorazione nella stagione secca
                                FOTO2
                                La foto 1 mostra il terreno arato molto secco. Zolle lucide, molto dure e secche. Si riescono a ridurre solo con un erpice a dischi.
                                Sarebbe utile tale azione solo in zone con scarse precipitazioni prima della semina, per favorire l'umidificazione della zolla affinchè si apra ed il terreno venga affinato facilmente.
                                Se vedi la foto due vedrai che le zolle dopo la pioggia non ci sono più.
                                E' sufficiente preparare il letto di semina, livellando il terreno ed estirpando le malerbe.
                                Se vedi la foto due noterai che il disco in terreno umido ricrea le zolle, facendo riaumentare la zollosità. Cosa peggiore è che l'argilla umida quando si asciuga diventa dura, non si sgretola. Rimane zolloso.
                                Con l'erpice a molle non si ricreano le piccole zolle. Il terreno resta ben affinato e chiuso. L'acqua non evapora ed i semi si interrano bene.

                                Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                                Su quest'ultima foto ho una questione, con infestanti a questo stadio l'erpice a molle potrebbe fare un buon lavoro o comunque saremmo stati in ritardo?
                                Sono avanzate. Basta vedere nella foto che non si vedono le radici delle infestanti. Significa che la pianta è ben ancorata al terreno.
                                Un ottimo lavoro lo ottieni quando le malerbe sono prima dello stadio di terza foglia. Più crescono, più diviene difficile estirparle.
                                Considera che un terreno molto zolloso non nascono malerbe al primo acquazzone. Deve prima chiudersi il terreno.
                                Appena nascono le prime malerbe passi con l'erpice a molle.
                                Con la prima passata livelli il terreno,molte malerbe le sradichi, altre le copri di terreno e muoiono. La pioggia successiva avrai una falsa semina dove vedrai un tappeto verde che sembra un giardino. Passi con l'erpice a molle e per alcuni mesi non vedrai nascere erba. I semi superficiali sono tutti germinati.
                                La zollosità sarà molto molto ridotta.

                                Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                                Quindi potrei pensare ad un aratro a vomere e versoio, anzichè quello a dischi, che lavori più in profondità, per lasciare magari quello a disco in futuro per una lavorazione più leggera a seguito della rippatura?
                                Io personalmente non sono favorevole per l'aratro a dischi.
                                Può avere senso solo per lavorazioni molto superficiali in terreni sciolti. Se sei molto attento a non compattare il terreno, potresti alternare le lavorazioni (aratro con versoio un anno e aratro a dischi l'anno seguente).Visto che il cece lo semini tardi, calpestando meno il terreno, potresti utilizzare l'aratro a dischi per arare dove hai piantato ceci.

                                Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                                Del mais viene recuperata solo la granella, i residui a volte vengono fatti pascolare, ma la nostra idea è di interrarli, che avete suggerito porterebbero notevoli vantaggi in terreni del genere!
                                Se puoi unire letame e residui colturali, riesci a supplire all'assenza di azoto chimico. Il pascolo su argilla asciutta è molto "intelligente".
                                Gli animali recuperano il prodotto perso dalla mietitrebbia, letamano e riducono gli eccessi di residui colturali.
                                Unica accortezza: deve essere asciutto.

                                Originalmente inviato da Gabriele TZ Visualizza messaggio
                                Il frumento non viene coltivato, nella zona dove sono io (centro della tanzania) le colture principali sono mais, sorgo, miglio, girasole, cece, arachide, fagiolo dell'occhio e cassava. Nei terreni argillosi in questione viene fatto cece, girasole e mais, qualche coltivazione di coriandolo (che comunque a scarso mercato) e nonostante possa sembrare strano per la natura argillosa dei terreni, laddove non vi è il rischio di ristagni idrici, viene abbastanza bene la cipolla, seppur di piccola pezzatura. Il sesamo viene coltivato in altre zone della Tanzania, ma potremmo provare in questi terreni argillosi.
                                L'olio di sesamo, visto che già avete tutti i macchinari, può dare delle soddisfazioni. Devi diventare abile ad affinare il terreno.
                                Vedo che semini colture con semi di calibro elevato.Anche non preparando bene il letto di semina, non incorri in pericoli.
                                Più diviene piccolo il seme , più devi preparare bene il letto di semina.
                                Mais,girasole e ceci nascono anche in letti di semina mediocri.
                                Il sorgo o il sesamo necessitano di maggiore accortezza.
                                Informati circa il sesamo.

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