Io per adesso ho piantato circa 150 fs17 con un sensto 5X2,5 un pò aggressivo devo ammettere come impianto che potrebbe anche dare problemi di competizione tra le piante ma dovrebbero iniziare al settimo anno allora posso prenderla comoda i mie ne hanno due.
Per la varietà la FS-17 è una sottospecie di Frantoio (mi scuseranno i tecnici per la sottospecie) la resa i olio mi sembra un pochino superiore alla media, la resistenza al freddo buona (e di questi tempi stiamo facendo delle belle prove).
Per adesso ho fatto un pò di prove e devo dire che quelle coltivate seguendo le indicazioni di quelli che me le hanno vendute si sono sviluppate bene, aspetto l'anno prossimo per vedere uno straccio di produzione e non qualche oliva sulle branchiette.
Per quest'anno sto studiando il da farsi.
ciao Rafffaele dove le prendi le piante FS-17?Sai io non me ne intendp ed ho sempre comperato qui al consorzio agrario ed ho sempre preso quello che c'era.
E' normale che ogni tanto una pianta senza alcuna alcun motivo muoia?
Ciao
Grazie john, io intanto mi sono documentato un pò diciamo che FS-17 e un ibrido ottenuto da libera impollinazione della varietà frantoi e dicono che in effetti dovrebbe dare una resa in olio del 3-4% in più rispetto a quella delle varieta da cui si è originata, complimenti per il sesto sei quasi a quelo spagnolo, immagino che la forma d'allevamento sia il monocono, in effetti intorno al settimo anno dovrebbero avere un pò di competizione ma in quel caso consigliano di fare delle potature di contenimento a piante alterne, un consiglio che ti posso dare anche se penso che sia superfluo e quello di limitare al minimo le potature, al massimo accorcia qualche ramo che tende a toccare per terra in quanto queste piante tendono sempre ad iniziare a fruttificare sui rami più bassi.
A concimazioni come sei messo?
comunque se hai altre notizie fammi sempre sapere ciao
se il terreno è un pò in pendenza vedi un pò come puoi fare per allontanare l'acqua ad esempio io avevo un problema del genere con alcune piante e l'ho risolto facendo alcune passate secondo le linee di massima pendenza con il tiller
comunque se il problema è il ristagno idrico le piante dovrebbero avere anche uno sviluppo stentato con rami corti e chioma rada segno della sofferenza a livello dell'apparato radicale
Non penso proprio che il problema sia quello,perche' le piante sono belle e vigorose.
Un contadino qui della zona mi ha detto che e' normale per questi sogetti di frantoio,solo che mi sembra che ci sia troppa moria.
Allora la prossima pianta che muore taglia il tronco trasversalmente e vedi se noti delle zone imbrunite al livello del libro e del legno potrebbe trattarvi di qualche tracheosi non so che altro dirti, certo che nelle tue zone fa un pò freddino per l'ulivo danni da freddo?
grazie l 85 .Si qui fa freddo pero' l'oliveto c'e' l ho nelle vicinanze del garda dove il clima e' molto piu' mite e dove mio suocero viveva praticamente con gli olivi nella zona ci sono parecchi olivi ultra centenari.
Comunque le piante mi sono sempre morte in autunno.
Ciao iffoggi benvenuto in modo particolare visto che siamo quasi vicini!
non posso che capirti.. io ne ho 880 stessi problem... dimenticavi stallatura e ramatura (meglio se 2 volte l'anno) io vendo a 45 € la lattina da 5litri (1.30€ + etichetta)
ciao
ramo una volta all'anno solo.. salto quella dopo la raccolta perchè mi fa un po' faticacomunque non faccio tanto olio produco dai 25 ai 35 qli di olive.. levato l'olio per la famiglia ne resta a seconda delle annate da 150 a 250 kg..
che regolarmente vendo ai vicindi di casa che mi impestano il corridoio di dame da 5 kg puzzolenti come il letame che mia mamma con cura lava, deterge e poi sciaqua con aceto per non far prendere saporacci all'olio nuovo!
ma possibile che la gente non abbia un po'di buon senso cosa gli costa portarti le damigiane pulite,pero'sicuramente arrogano il diritto ad avere il meglio.
A me hanno sconsigliato di usare l'aceto... anzi vietato. Dice che rimane un qualcosa nell'olio cne si sente! Infatti i recipienti da qualche anno li lavo con la soda, saponifico i residui grassi, sciacquo tutto bene e via con olio nuovo...ma solo contenitori puliti, meglio se lattine nuove di pacca usa e getta!
Intanto mi scuso per il RISCIAQUA senza la C da vera bestia!
Poi, molto probabilemente le persone che non hanno quella che viene considerata la "Cultura dell'Olio" probabilemnte non si accorgono neanche, o non pensano che i loro contenitori non perfettamente puliti possano "inquinare" il prodotto.
Su tale argomento andrebbe trattato il modo di conservazione dell'olio stesso per citarne una su tutti un tizio appena ritira l'olio lo mette accanto al calorifero perchè dice lui si deposita e prende quel bel colore lucido, e ci sarebbero altri 100 aneddoti che taccio.
Per quanto riguarda l'aceto, la cosa non mi è nuova, anzi fior fiore di produttori della zona (Laudemio e coNpany) affermano la stessa cosa, ma ad oggi vista la mia scarsa produzione non conosco un modo migliore per togliere e non coprire badate bene quell'odore insopportabile di rinchiuso delle dame.
Poi alle volte son peggiori gli aromatizzanti dei detersivi.
Comprane di nuove? Dovrei girare il costo e le persone portando il vuoto non vogliono pagare giustamente il vetro! La pulizia è una questione morale nostra.
Per la soda ho troppa paura di lasciarcene traccia.
Risultato si lava e si sciaqua bene bene per un paio di volte con un detersivo neutro, (acqua parecchio calda!) si lascia asciugare bene (o con il compressore se ho fretta) e poi una volta odorato il risultato si va a passare un filo di aceto (quello ottimo che produce mio padre pensando di fare vino...) si capovolge il tutto e poi si riempie a ok.
I tappi son un problema perchè non c'è il collo di una dama uguale ad un altro..
Ora ho trovato dei tappini sega che entrano all'interno sono abbastanza a forza, ma mi permettono poi di applicare qualsiasi tappo sopra.
Johndin voglio aggiungere solo che se fino ad oggi ci siamo voluti riparare dietro la qualità del nostro olio contro quello prodotto con olive importate e magari molite non so dopo quanto tempo della raccolta,penso che tra poco arriveranno sui nostri mercati oli imbottigliati da olive raccolte e molite in giornata, visto che riescono a raccogliere 4 ettari al giorno e le drupe non presentano il benche minimo danno fisico.
Intanto in Spagna se guardi la morfologia del territorio ti accorgerai che la natura è stata deturpata e manipolata ad uso e consumo dell'agricoltura!
Tutti i rilievi sono stati livellati ed addolciti e chiaramente chi ha fatto nuovi impianti lo ha fatto con logica produttiva.
In toscana - area di Firenze - fortunatamente (ma è solo un mio parere) l'olivo produttivo è quello secolare arroccato su balzi (balze, ciglioni o muri) e l'utilizzo di grossi macchinari (spece per la raccolta) è deleteria su alberi ad alta percentuale "legnosa non elastica" e l'asprezza e le pendenze del territorio non consentono spesso l'utilizzo stesso di grossi macchinari.
Il discorso potrebbe essere ampliato a dismisura nel luccehese per risparmiare mettono i teli e aspettanco che le olive cadano (ma in quel caso si parla di olio per motori non per alimentazione umana sempre per me) ma il costo diminuisce è ovvio!
Poi sono contrario ad irrigare gli olivi, caratteristica fondamentale di tale pianta è l'alta resistenza alla siccità, e anche la perdita per caduta nei mesi estivi di una parte del prodotto non è che la risposta naturale della pianta al clima in cui ha "scelto" di vivere alterare questo sitema incide sul sapore dell'olio stesso.
Se non vi accorgete della differenza sull'olio provate con i pomodori, il sapore di quelli che hanno patito un pò di siccità è migliore di quelli che hanno avuto un eccesso di acqua.
Cosa succederà se non si aprono gli occhi?
Beh quello che sta succedendo! Avremo l'olio da discount e il prodotto d'elite e l'unica cosa che avranno in comune sarà il nome OLIO.
Mi dispiace ma qua l'olio prodotto con le olive raccolte con il vibratore da tronco viaggia a 20€ al litro e non è esattamente un prezzo da discount.
Chiaramente parlo di uno che si è fatto il suo bel marketing e vende all'estero e a caro prezzo per gli Italiani che lo comperano e non sono pochi.
Il mio progetto prevede di raccogliere una 30 di quintali antro le tre del pomeriggio e passare lo stesso nel mio frantoio e molirle per sera e questo sicuramente assicura più qualità di qualsiasi altra tecnica o tradizione, e non ultimo faremmo tutto in due.
Sul discorso irrigazione ci sono fior di trattati scientifici di eminenti professori che hanno più volte ribadito che l'olivo va irrigato e non è vero che non soffre la siccità, ti dirò di più quest'anno parto anche con la sperimentazione della fertirrigazione fogliare data insieme ai trattamenti.
Vuoi che ti faccia il mio quadretto per i prossimi anni? Io produco a 3€ di costi al litro tu a 8 il prezzo dell'olio alta qualità sarà di 9€ il tuo come il mio chi soppravvive?
Se gli altri spianano le colline un motivo ci sarà, forse è giunto il momento di abbandonare un pò di preconcetti anche se ognuno è libero di fare e pensare quello che vuole ovviamente.
noi toscanacci, siamo un pò conservatori, sia delle tradizioni che del territorio pertanto........anche io caro johndin la penso come iffoggi, ma non per questo dispreziamo quello che tu da bravo imprenditore stai portando avanti.
io parlo da dilettante e non da professionista, se l'agricoltura fosse la mia unica fonte di reddito forse farei altrettanto.
ciao e non vi scaldate troppo, il bello del forum è quello di scambiarsi opinioni e consigli, non certo di criticare quello che fanno gli altri.
Invece quì in puglia si sono messi ad usare gli squotitori su pinte secolari enormi alcune volte con conseguenze disastrose, intere branche spezzate per il marciume interno ! molto pericoloso anche per chi opera sul mezzo !
E di vendere l' olio "buono" a 9 eur/litro neanche a parlarne
purtroppo il lampante fa il padrone quì giu, tonnellate e tonnellate aquistate dalle più rinomate case imbottigliatrici che non gli frega come sia stato prodotto o raccolto !
per non parlare poi di quelle belle navi che arrivano ad un porto vicino tipo petroliera !
L' extra non lo vogliono e se lo vogliono lo pagano na miseria ! VERA !
Se volete vi do i prezzi dell' ingrosso
I lavori in campagna però bisogna farli e costano soldi e fatica !
a proposito dell'acqua agli olivi senza scomodare fior di scenziati,i vecchi agricoltori di oltre 70 anni mi han sempre detto che se non dai non piangono,ma se gli dai un poco d'acqua schifo non gli fà...anzi ti ringraziano pure a modo loro
Vedo che la provocazione lanciata da Johndin e rincarata dal mio post ha sollevato un vespaio di opinioni contrastanti, ma purtorppo non si possono tenere gli occhi chiusi e far finta di non vedere quello che intanto succede intorno a noi.
Per quanto riguarda l'irrigazione dell' ulivo come per tutte le tecniche colturali ricordatevi che bisogna sempre valutarle in funzione dell'ambiente in cui si opera, se l'ulivo si trova a vivere in un ambiente relativamente fresco dove i periodi senza precipitazioni sono relativamente brevi e magari nel sottosuolo ci sono delle falde acquifere diciamo superficiali anche 6 metri, allora è vero l'irrigazione risulta una pratica superflua, ma se l'ulivo vive in zone come quella della Sicilia (mi riferisco a questo ambiente perche è quello che conosco) dove spesso le ultime pioggie sono quelle di maggio per poi riprendere a volte anche ad ottobre voglio vedere se l'irrigazione e una pratica superflua o addirittura deleteria per la qualità dell'olio.
Si e vero che l'ulivo è una pianta molto resistente agli stress idrici ed è una tra le ultime piante a soffrire in casi di siccità, ma è anche vero che quando va in stress per poi riprendersi è altrettanto lenta, ed una pianta sottoposta a stress idrici limita al minimo tette le attività fisiologiche, compresi i processi d'inoleazione della drupa, se poi allo stress idrico associate le alte temperature estive di anche 45° ed i venti di scirocco, ecco che l'irrigazione è quasi indispensabile.
Come al solito la verità sta in mezzo occore avere la capacità di gestire al meglio tutte le pratiche colturali al fine di avere i giusti equilibri fisiologici nutrizionali per la pianta.
Detto questo tornando agli iberici dove le condizioni climatiche per certi versi sono molto simili a quelle della mia regione, pensate veramente che i tecnici che seguono questi impianti con 2000 piante ad ettaro che si preoccupano perfino di fare i filari di 200 metri in modo che la raccoglitrice (vendemmiatrice) alla fine del filare abbia i cassoni pieni pronti per scaricare nei bins e ricominciare un nuovo filare non siano in grado di gestire al meglio le fertirrigazione e tutte le altre tecniche colturali in modo da far crescere le piante nelle migliori condizioni fisiologiche e produttive?
Ripeto non voglio polemizzare con nessuno e spero che il mio post non sia frainteso, anche se penso che con questo messaggio mi faro molti nemici nel forum
saluti
Continuo a pensarla alla mia maniera, ma capisco le logiche produttive, vorrei però aggiungere che una cosa è l'acqua che cade dal cielo e una quella indotta.
Quando piove in estate, i temporali prima raffrescano l'aria e poi cade la pioggia!
Dare acqua con 40 gradi non credo sia tanto naturale.
Ma va là queste cose io le scrivo per informare anche poi ognuno è libero di fare e pensare come preerisce ovviamente.
Immagino che è lo stesso spirito con cui lo fai tu e qualsiasi altro che posta di tecniche colturali e quant'altro no?
Poi siccome il mondo è bello perchè vario ognuno fa le sue valutazioni e ovviamente a casa sua può fare quello che vuole, peccato che ormai ci sono tante di quelli realtà concorrenti che non te ne fai un'idea.
Pensa che al vivaio dove prendo io le piante che ha l'esclusiva della fs-17 l'anno scorso hanno buttato le piantine invendute, quest'anno non ci stanno dietro con le ordinazioni per averne 1500 circa ho quasi implorato, e questo perchè in friuli quest'anno qualcuno ne pianta 130000
Beh certo anche con l'olivo stanno facendo impianti intensificati, se sono già a 1800 piante/ha arriveranno in qualche anno a 3/4000 o anche più come è successo con tutte le altre colture...
Oltre che su pero, melo, pesco e susino lo hanno già fatto anche col ciliegio utilizzando portinnesti deboli, figuriamoci...
Ciao a tutti mi chiamo manò e scrivo da Imperia la patria dell'oliva taggiasca...beh come presidente di una cooperativa olivicola non potevo non leggere e scrivere qualcosa in merito,in provincia di imperia esiste una quantita' di frantoi che per numero e anzianita' e' tra' le piu' alte in italia..certo l'olio nostro non costa poco e non vogli odecantare le caratteristiche . Quest'anno l'annata e' stata disastrosa pochissime olive e resa bassa (io ho 1200 piante e ho fatto meno il 60% in meno del 2004 )..tenete conto che io sono contro prodotti che aiutino a tenere le olive sull'albero ma questa e' una scelta mia personale che chi fa' delle olive il pane quotidiano non puo' a volte fare.
Io preferisco un olio sano ..come una medicina diceva mio nonno che non olii contenti tutti i trattamenti magari fatti un mese prima di sbattere.
Quest'anno il mosto si vende in paese a circa 9 /10 euro al litro...quindi caro.
Se avete domande sulle tecniche di coltura di noi liguri o su sitemi di sbattitura ecc chiedete..
ciao a tutti
[QUOTE=johndin]Alcuni dicono che le migliori sono quelle micropropagate in vitro (potrei aver scritto una grandissima cXXXXXXta) so per certo che un vivaio di cesena le ha ma non ricordo il nome vitroplant?
Proverò a cercare su internet e poi vedo di aggiornare.
Ma perchè le arbequina e non varietà brevettate italiane?
Esatto Johndin è sicuramente la Vitroplant, loro sono specializzati in micropropagazione. Anch'io mi rivolgo a loro per comprare le piante, non olivi ovviamente
Li trovi direttamente su www.vitroplant.it
ciao a tutti, sono un produttore di olio extravergine di oliva. consegno l'olio prodotto nella mia azienda agricola a domicilio in tutta italia. per informazioni e costi vi prego volermi contattare privatamente. grazie.
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