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Impianto vigneto domestico

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  • [Vigneto] Impianto vigneto domestico

    Ciao a tutti,
    possiedo un piccolo appezzamento in Piemonte e, visto che attualmente e' quasi improduttivo, vorrei impiantare un piccolo vigneto per provare a farmi direttamente il vino (se mai dovessi riuscirci credo che potrei morire dalla felicita' ). Mi sono letto i vari interventi del forum e ho iniziato a capirci qualcosa, mi sono anche segnato i titoli dei libri consigliati per imparare, restano pero' alcuni dubbi che vi chiedo gentilmente di chiarirmi: per una produzione ad uso personale, credo che 300 litri siano piu' che sufficienti, quante piante dovrei piantare? tenendo conto che attualmente non ho nessun tipo di attrezzatura vinicola, cosa mi sarebbe indispensabile e a che spese andrei incontro?
    Grazie a tutti per l'aiuto, sarete ricompensati con il prodotto del sudore della mia fronte

    Sempre che riesca a fare qualcosa di bevibile...

  • #2
    Se sei piemontese come me dovresti capirmi....
    ce l'hai gia' la "buia"?
    Che vitigni vorresti piantare?
    Ce l'hai almeno un motocoltivatore con fresa?
    Originalmente inviato da Superfox Visualizza messaggio
    Ciao a tutti,
    possiedo un piccolo appezzamento in Piemonte e, visto che attualmente e' quasi improduttivo, vorrei impiantare un piccolo vigneto per provare a farmi direttamente il vino (se mai dovessi riuscirci credo che potrei morire dalla felicita' ). Mi sono letto i vari interventi del forum e ho iniziato a capirci qualcosa, mi sono anche segnato i titoli dei libri consigliati per imparare, restano pero' alcuni dubbi che vi chiedo gentilmente di chiarirmi: per una produzione ad uso personale, credo che 300 litri siano piu' che sufficienti, quante piante dovrei piantare? tenendo conto che attualmente non ho nessun tipo di attrezzatura vinicola, cosa mi sarebbe indispensabile e a che spese andrei incontro?
    Grazie a tutti per l'aiuto, sarete ricompensati con il prodotto del sudore della mia fronte

    Sempre che riesca a fare qualcosa di bevibile...

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    • #3
      Hemm... terra nel novarese, ma origini lombarde... Buia???
      Vitigno: Nebbiolo!!! Sono letteralmente innamorato del Gattinara ed il mio sogno sarebbe fare qualcosa che si avvicini anche minimamente.
      Motocoltivatore: Bertolini 318 con fresa e carrello smaniosi di dimostrare la loro potenza fuori dall'orto

      Per il resto mi sono autostanziato un piccolo budget, vediamo se mi basta...

      Ciao,
      Superfox

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      • #4
        Ciao,

        Per fare sui 300 litri di vino ti bastano pochi filari, diciamo sulle 250 viti, per dare una mezza idea. Circa 5 qli di uva dovrebbero darti sui 300-350 litri di vino.

        per accudire a tale "vigneto" (dopo averlo piantato, quindi un'aratura con un trattore, un po' di pali e fil di ferro...e le barbatelle chiaramente) non ti serve nessun macchinario , ti basta una zappa e una macchinetta spalleggiata x il trattamento. eventualmente un decespugliatore (che ma gari hai gia') e la fresa che già possiedi completano il tutto.

        Poi ti servira' un serbatoio x la vinificazione ed eventualmente un altro x lo stoccaggio del vino (d'acciao ma anche vetroresina + economico)...ti servirà anche un piccolo torchio e la pigiatrice . Se vuoi essere al top anche una pompetta x il travaso. poi diciamo una tappatrice manuale.

        A mio avviso, visto che si trova molto di usato x la cantina +/- con 1000 euro te la cavi o giu' di li (roba usata). Per il vigneto al momento non saprei bisogna fare 2 conti..

        Saluti.

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        • #5
          Eh, eh la "buia" e' la "macchinetta spalleggiata x il trattamento" di cui parla DOPPIATRAZIONE, con 30-40 euro dovresti cavartela se non l'hai gia'...
          I pali potrebbero essero cemento altezza 2.50 7x7 ma io non sono un esperto...
          DOPPIA ti sara' dire molto di piu'...
          Il torchio ce l'hai?
          Originalmente inviato da Superfox Visualizza messaggio
          Hemm... terra nel novarese, ma origini lombarde... Buia???
          Vitigno: Nebbiolo!!! Sono letteralmente innamorato del Gattinara ed il mio sogno sarebbe fare qualcosa che si avvicini anche minimamente.
          Motocoltivatore: Bertolini 318 con fresa e carrello smaniosi di dimostrare la loro potenza fuori dall'orto

          Per il resto mi sono autostanziato un piccolo budget, vediamo se mi basta...

          Ciao,
          Superfox

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          • #6
            Ciao,

            Per il vigneto i pali vanno benissimo in cemento, cosi' non hai manutenzione (sostituzione) per molti e molti anni. Alti 2.5 m vanno bene, meglio ancora 3 m. Per la sezione 7 x 7 è fin troppo x il vigneto in questione, bastato e avanzano 5 x 5.
            Dalle mie parti si trovano anche usati a 1 euro l'uno.
            Per le barbatelle ipotizziamo sui 2 euro l'una ma le puoi trovare a meno.
            Quindi 500 euro di barbatelle, metti un 80-100 pali = 80-100 euro se usati. Il filo di ferro al momento non so dirti bene cosa costi.
            lo scasso se il terreno lo fai arare da qualche amico/conoscente con un trattore medio (60-70 CV) bastano e avanzano ti prende poco (mettiano 300-350 Euro ad esagerare. Il resto tanta buona volontà e sei a posto.

            Ahh. hai già una infarinatura di base di come si accudisce in vigneto e di come di produce il vino??

            Saluti.

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            • #7
              salve, vorrei impantare anche io un piccolo vigneto nel mio terreno agricolo.
              Volevo alcune info. Vorrei piantare le viti a filari.
              Abito alle pendici dell'etna a circa 300 m dal mare. il posto dove andrei a mettere le viti è a sud.
              Mi hanno detto che tra una fila e altra deve esserci almeno 1,5 ml e tra una pianta e altra 1m. mi confermate?
              poi..la quantità di vino ottenuto dipende dalla specie di vite?
              mi hanno detto che in media x nu litro di vino servono circa 3 piante.
              come funziona realmente questo calcolo?
              io avrei a diposizione circa 900 mq. bastano x avere un 300/400 litri di vino all'anno? esclusivamente x uso personale..
              Grazie a tutti.

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              • #8
                fino a che superficie si può "piantare" senza quote????

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                • #9
                  Per quel poco che so io, senza quote si puo' piantare fino a 1000 mq, ovviamente per uso personale e non commerciale.
                  Per il numero di piante (e qui mi sorgevano parecchi dubbi...) mi avevano detto: da 1 quintale di uva ottieni circa 75 litri di vino, una pianta ti dara' almeno 10 Kg di frutti e quindi ti bastano una trentina di viti... effettivamente a me sembravano un po' troppo poche e vedo che i veri esperti mi danno altre cifre in proposito.
                  Nel mio caso l'attrezzatura agricola base c'e'. Manca tutta la cantina ed il vigneto, ovviamente. Anche le conoscenze di base su tecniche di coltura della vite per cui tutti i consigli sono accetti.
                  Per iniziare l'anno prossimo devo fare lo scasso adesso, giusto? o farlo a febbraio/marzo dell'anno prossimo e' tardi? E i pali, vanno messi prima delle barbatelle, assieme o si puo' aspettare che crescano un po'? Tipo, pianto le barbatelle quest'anno e l'anno prossimo pianto i pali, tanto le piante son piccole e non serve sostegno...


                  Comunque, per riepilogare e raccogliere tutte le informazioni per i neofiti come me:
                  - i libri consigliati dovrebbero essere: "Guida del Viticoltore" di Saracco-Monchiero. e "Manuale di Viticoltura" di Marenghi, entrambi Il Sole 24ore Ed. Agricole.
                  -per fare circa 300 litri di vino servono circa 250 piante che produrranno approssimativamente 5 qli
                  -i pali per il vigneto vanno benissimo in cemento 5x5 da 3 metri e saranno a manutenzione nulla per parecchio tempo
                  -come attrezzature agricole: motocoltivatore con fresa, decespugliatore, buia (oh, son piemontese d'adozione e inizio ad impararne i termini ), zappa e tanta buona volonta'
                  -come attrezzature da cantina:serbatoio per la vinificazione, serbatoio per lo stoccaggio (no, berselo tutto in una volta non vale ), piccolo torchio e pigiatrice (hem, ma che differenza c'e' tra i due? ) e, se vogliamo fare gli sboroni, pompetta per travaso.
                  -spesa impianto vigneto: circa 1000/1500 euro tra lavori di scasso (terzista, ricordate che il trattore non lo abbiamo ), barbatelle, pali, fil di ferro. Spesa variabile a seconda di quanto materiale usato si trova.
                  -spesa per la cantina:anche qui 1000/1500 euro a seconda del materiale (acciaio, consigliato, o vetroresina, piu' economico) e se preso nuovo o usato.

                  Ringraziamo molto Brentford e Doppiatrazione per la consulenza


                  Scusate se ho scritto cosi' tanto, ma ci tengo a fare un bel lavoro.

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                  • #10
                    Complimenti per il piemontese...tra l'altro la "buia" non viene chiamata cosi' da tutte le partidel Piemonte...
                    Dimenticavo: i pali come li pianti?
                    Io ho fatto venirre un terzista con escavatore 80 q.li e martellone: faceva i "pertus" (buche nel terreno) e noi subito mettevamo il palo: non bisognava aspettare altrimenti entrava terra.
                    Altro sistema usato e' quello della trivella attaccata al trattore. A me hanno consigliato il martellone perche' da' + stabilita' ai pali, pero' io piantavo kiwi, per le viti probabilmente e' diverso, non so
                    Esistono anche piantapali montate su trattore....


                    Originalmente inviato da Superfox Visualizza messaggio
                    Per quel poco che so io, senza quote si puo' piantare fino a 1000 mq, ovviamente per uso personale e non commerciale.
                    Per il numero di piante (e qui mi sorgevano parecchi dubbi...) mi avevano detto: da 1 quintale di uva ottieni circa 75 litri di vino, una pianta ti dara' almeno 10 Kg di frutti e quindi ti bastano una trentina di viti... effettivamente a me sembravano un po' troppo poche e vedo che i veri esperti mi danno altre cifre in proposito.
                    Nel mio caso l'attrezzatura agricola base c'e'. Manca tutta la cantina ed il vigneto, ovviamente. Anche le conoscenze di base su tecniche di coltura della vite per cui tutti i consigli sono accetti.
                    Per iniziare l'anno prossimo devo fare lo scasso adesso, giusto? o farlo a febbraio/marzo dell'anno prossimo e' tardi? E i pali, vanno messi prima delle barbatelle, assieme o si puo' aspettare che crescano un po'? Tipo, pianto le barbatelle quest'anno e l'anno prossimo pianto i pali, tanto le piante son piccole e non serve sostegno...


                    Comunque, per riepilogare e raccogliere tutte le informazioni per i neofiti come me:
                    - i libri consigliati dovrebbero essere: "Guida del Viticoltore" di Saracco-Monchiero. e "Manuale di Viticoltura" di Marenghi, entrambi Il Sole 24ore Ed. Agricole.
                    -per fare circa 300 litri di vino servono circa 250 piante che produrranno approssimativamente 5 qli
                    -i pali per il vigneto vanno benissimo in cemento 5x5 da 3 metri e saranno a manutenzione nulla per parecchio tempo
                    -come attrezzature agricole: motocoltivatore con fresa, decespugliatore, buia (oh, son piemontese d'adozione e inizio ad impararne i termini ), zappa e tanta buona volonta'
                    -come attrezzature da cantina:serbatoio per la vinificazione, serbatoio per lo stoccaggio (no, berselo tutto in una volta non vale ), piccolo torchio e pigiatrice (hem, ma che differenza c'e' tra i due? ) e, se vogliamo fare gli sboroni, pompetta per travaso.
                    -spesa impianto vigneto: circa 1000/1500 euro tra lavori di scasso (terzista, ricordate che il trattore non lo abbiamo ), barbatelle, pali, fil di ferro. Spesa variabile a seconda di quanto materiale usato si trova.
                    -spesa per la cantina:anche qui 1000/1500 euro a seconda del materiale (acciaio, consigliato, o vetroresina, piu' economico) e se preso nuovo o usato.

                    Ringraziamo molto Brentford e Doppiatrazione per la consulenza


                    Scusate se ho scritto cosi' tanto, ma ci tengo a fare un bel lavoro.

                    Commenta


                    • #11
                      Ciao,
                      OK all'incirca si è inquadrato il problema. Per i dubbi :
                      La pigiatrice è quella che appunto ti pigia l'uva. quello che esce dalla piagiatrice lo metti nella vasca a fermentare (quindi mosto+bucce+graspi). Terminata la fermentazione svini e tutta la parte solida che ti resta (se vuoi non è essenziale) la butti nel torchio e la pressi in modo da estrarre il vino ancora presente.

                      Appunto non sei obbligato a farlo ma se non lo fai butti via una parte di vino.

                      Per il piantaggio dei pali, per un mumero cosi' esiguo si puo' fare benissimo con calma utilizzando una trivella manuale con motore a miscela, che se la trovi usata la puoi pure comprare , ti costa forse meno che chiamare qualcuno e ce l'hai anche x un futuro.

                      Saluti.

                      Commenta


                      • #12
                        Per i fori dei pali, pensavo proprio di usare una trivella manuale (la noleggiano a circa 50 euros al giorno). Per la preparazione del terreno, invece, mi sta venendo un'idea malsana: e se usassi la fresa del motocoltivatore? Quest'anno ho fresato un pezzo di orto che non lavoravo da almeno 5 anni, con l'erba anche un po' altina e alla terza passata dovrei essere tranquillamente sceso di 20 cm.

                        Adesso ordino i libri ed inizio a studiare

                        Ciao a tutti e buon W-End!!!

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                        • #13
                          Probabilmente per l'impianto dovresti fare uno scasso o una ripuntatura e dopo la fresata.
                          Parlo per esperienza: mai fatto nessuna delle due fino a due anni fa, con il risultato di problemi "idrici", difficoltà di crescita delle piante... un vero genio insomma!

                          ciao

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                          • #14
                            salve a tutti, ho guardato praticamente tutto il forum su questa discussione, ma non ho trovato alcune domande che vorrei fare: praticamente sto per piantare (inizio marzo le mie barbatelle (di bonarda) sn all'inizio e quindi nn so ancora come mi devo comportare,a che distanza devo piantare tra una e l'altra? un metro andrebbe bene? ho letto che non bisogna innaffiare e aspettare la pioggia, questo vale anche per le piante appena piantate? per quanto riguarda i paletti, posso aspettare l'anno prossimo oppure devo gia mettere i filari? ho altre domande da fare ma attendo prima queste risposte, mi sembrano gia tante, vi ringrazio. Marco
                            Ultima modifica di L85; 10/02/2008, 09:26. Motivo: spostati messaggi in argomento idoneo

                            Commenta


                            • #15
                              io sono contoterzista e impianto da circa 10 anni e di media se ne fanno dai 15 ai 20 ettari per anno...noi facciamo prima lo squadro dei filari poi piantiamo i pali e poi le barbatelle perche almeno non dai piu fastidio e riesci a mettere la vite che và sul palo al posto giusto....anche perche prefirisco impiantare a mano con la forchetta....non conosco il vitigno che dici tu ma comunque la distanza di un metro è a mio avviso quella massima per avere un bel numero di viti ad ettaro....da noi arriviamoa nche a 80cm ed un interfila a volte di 2,20mt...poi dipende dagli attrezzi che hai...comunque piu viti ad ettaro hai e meglio è!

                              Commenta


                              • #16
                                In caso di siccità. ovviamente, è necessario innaffiare, altrimenti, la Natura fa il suo corso.
                                P. S.: la Bonarda è ottima!

                                Commenta


                                • #17
                                  Le distanze di impianto variano in funzione delle macchine che devono transitare nell'appezzamento, in base al sistema di allevamento, alla forma di potatura, alla vigoria del vitigno e del portinnesto, alla vigoria dell'ambiente;
                                  per questo motivo non è affatto giusto quanto scritto:
                                  Originalmente inviato da san64 Visualizza messaggio
                                  comunque piu viti ad ettaro hai e meglio è!
                                  In alcuni casi è effettivamente cosi, ma fino ad un certo limite, in altri è meglio avere una densità d'impianto limitata.

                                  Per quanto riguarda le modalità d'impianto concordo san64. Anche io, solitamente tendo a impiantare, o a far piantare, prima i pali e poi le barbatelle, in quanto la tracciatura dei filari è più semplice, non si hanno problemi in caso di viti da mettere vicino ai pali, ecc.;
                                  Gli unici due casi in cui consiglio il contrario sono: in caso di impianto a macchina (per ovvi motivi di transito) e nel caso in cui il committente non sia in grado, non voglia, o preferisca, sostenere i costi dividendoli su più anni: in questo caso si possono impiantare le viti in un anno (sostenendo i soli costi riguardanti barbatelle, impianto e preparazione del terreno) e i pali e fili l'anno successivo. Quest'ultima possibilità è diventata, negli ultimi anni, meno conveniente, a causa del costante aumento nel tempo dei prezzi dei materiali, che rendono sconveniente la posticipazione delle spese.
                                  Resto a tua disposizione.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Per i nuovi impianti io mi appoggio ad un terzista della zona,
                                    partono con la squadratura del terreno, picchettano la posizione dei pali e tiranti, mettono a dimora le barbattelle con la vanga (non riescono a macchine per via degli appezzamenti irregolari).
                                    Questo in primavera, mentre in estate passano a piantare i pali, i tiranti, i tutori e tirare i vari fili.
                                    Certo bisogna fare molta attenzione quando si pianta il palo vicino alla barbatella.

                                    Come dice giustamente Eno2005 per la meccanizzazione e zona ci sono le varie tipologie di impianto, sesti, portainnesti, varietà ecc...io mi trovo bene anche con un 2.00 X 0.80

                                    ciao ciao

                                    Commenta


                                    • #19
                                      grazie a tutti per le vostre risposte, siete veramente utili! cmq non ho detto che il mio e' (sara') un vigneto estremamente piccolo,circa 150 barbatelle (500 mq di terra) ho in programma di acquistare altro terreno confinante.
                                      Cmq le barbatelle le ho gia prenotate e dovrebbero arrivare alla fine di febbraio inizio marzo,i pali li sto facendo da me, ho visto come sono e mi costerebbero 8 euro l'uno,mentre con cemento ferro e ghiaia vengo a spendere circa 3 euro l'uno. quello che vorrei chiedere e' quanti filari devo far scorrere dentro ai pali? io sto facendo 3 buchini (con tre tubetti quando getto il palo stesso) il palo e' alto 2.20 cm calcoliamo che 60 cm vanno sotto terra, mi restano 1.60 di palo, il primo filo mi rimane a 50 cm da terra e gli altri due a 45cm andando verso l'alto.va bene come sto facendo? intendo la distanza da terra, distanza tra i fili ( 3?) e altezza del palo.grazie ho ancora altre domande ma mi fermo qui per ora. Marco

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Perquanta riguarda i pali autocostruiti sono un po' scettico... la tecnologia di produzione delle aziende li rende più flessibili e resistenti...
                                        Poi personalmente preferisco utilizzare legno o ferro, evitando il cemento, ma queste sono scelte personali, e in ogni caso anche il cemento è una buona soluzione ( si potrebbe aprire una discussione infinita sull'argomento, ogni palo ha vantaggi e svantaggi).
                                        L'altezza del palo e la profondità di interramento variano in funzione della zona (presenza di venti, disponibilità di nutritivi, di acqua) e della pianta (vigoria, portinnesto, forma di allevamento)...servono più info...
                                        Per quanto riguarda i fili, allo stesso modo si hanno un'infinità di possibilità di scelte, anche queste dettate da vari fattori. Sono sempre da considerare fattori climatici (vento principalmente), sistema di potatura della pianta (guyot, cordone speronato, ecc.), vigoria dell'ambiente e della pianta, operazioni in verde che si vogliono compiere e come (palizzamento con fili mobili, utilizzo di molle, palizzamento con fili alternati, ecc)... anche qui servono più info...

                                        Considerazioni:
                                        1- io eviterei di fare passare i fili dentro i pali: se se ne rompe uno è un problema! per sostituirlo o lo spacchi a picconate o tagli i fili... inoltre rompendosi e cadendo si trascinerà dietro i fili stessi con varie possibilità: rottura dei fili, rottura di altri pali (soprattutto se costruiti a mano), in germogliamento rottura dei germogli, in fase vegetativa...casino più totale....
                                        2- valuterei con molta attenzione la decisione di autocostruire i pali... proverei a considerare altri materiali, o dimensioni diverse. Molti viticoltori che hanno fatto la tua scelta l'hanno poi rimpianto di non avere speso un po' di più subito....

                                        Se mi fornisci un po' di informazioni ti potrò consigliare meglio...

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                                        • #21
                                          per prima cosa complimenti a tutti per le conoscenze che avete
                                          vorrei porvi una domanda. devo impiantare un nuovo vigneto ma i terreni che ho a disposizione sono tutti in pendenza,è preferibile quindi disporre i filari nello stesso senso della pendenza o trasversalmente e inoltre penso sia opportuno praticare inerbimento per evitare che violenti temporali possano creare canali profondi tra le file
                                          vi ringrazio anticipatamente

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                                          • #22
                                            Ciao, prima di tutto bisognerebbe sapere che percentuale di pendenza hai nel tuo appezzamento, poi vedere se hai possibilita' di avere un "piano" in fondo alle file x girarti e fare manovra con trattore e relativo attrezzo. Se sei molto pendente la soluzione migliore e' avere i filari nella direzione di massima pendenza.
                                            Prima di decidere cosa piantare e' oppotuno fare una analisi del terreno che ti aiutera' anche a capire se dovrai comunque tenerlo parzialmente lavorato per evitare che si formino profonde crepe con il caldooppure se potrai inerbirlo.

                                            Ciao

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                                            • #23
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                                              perchè invece dei pali autocostruiti non prendi in considerazione i pali in legno di abete trattati in autoclave oppure in castagno?
                                              Esteticamente sono mooolto più belli dei pali in cemento, e i fili li fissi con delle "cambrette"...

                                              ciao ciao

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                                              • #24
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                                                Le piante saranno al 50% di croatina e 50% uva rara (per produrre bonarda) almeno e' questo che mi ha detto il vivaista. mi ha detto anche che dovro' potare "lungo il 50% mentre l'altro 50 invece corto. Non so ancora cosa voglia dire e quale pianta potare lunga,se puoi spiegarmi tu sarebbe meglio(anche se poi chiedero' a lui personalmente). A proposito,il metodo guyot sarebbe quello lungo? mentre quello speronato? calcola che ho lasciato 1 metro da una piantina all'altra,spero vada bene!
                                                per quanto riguarda i pali,forse li ho trovati da uno che sta estirpando il suo vigneto,vedremo.........quindi mi dici di legare i fili ad ogni palo di cemento senza farli passare attraverso? la lunghezza dei filari e' circa di 15 mt , quindi nn molto, l'unica cosa e' che ho una variazione di pendenza a meta filare, (sui 7 metri)' di 1,5 mt circa, poi spiana ancora, quindi li dovro' vedere bene come mettere i pali per non trovarmi ad avere in alcuni posti il primo filo troppo vicino al terreno.
                                                come vedi sono proprio all'inizio e quindi inesperto,forse e' meglio che mi faccio un giro in qualche vigneto e mi faccio spiegare,cmq attendo anche la tua risposta e ti ringrazio ancora ciao. Marco

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                                                • #25
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                                                  • #26
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                                                    Cordone Speronato = corto.
                                                    Per i prezzi dei pali adesso non me li ricordo, andrò a controllare in fattura...
                                                    Se il legno di partenza è buono e tagliato con la luna giusta il palo ti può durare anche 20 anni, considera che anche i pali in cemento non sono eterni, sono rigidi e si spezzano abbastanza facilmente.

                                                    ciao ciao

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                                                    • #27
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                                                      1- per potatura lunga solitamente s'intende la carica di gemme lasciate sul capo a frutto. Mi spiego con un esempio: tipo di potatura guyot, se lascio il capo a frutto di 7-8 gemme posso dire di aver fatto un potatura corta, se ne lascio 11-12 la potatura è lunga. Questo è ciò che s'intende solitamente per potatura lunga, quindi dipende dai termini che usa per consuetudine il vivaista.
                                                      In termini tecnici si intende per potatura corta una carica di gemme molto bassa sul capo a frutto (2-3 circa), per potatura lunga si intende una carica di gemme più alta (da 7 gemme in su circa) e potatura mista nel caso in cui siano presenti sulla stessa pianta un tralcio a potatura corta e uno a potatura lunga.
                                                      2- pali: le possibilità, come materiali, sono legno, cemento e ferro. Esistono anche altre possibilità ma te le sconsiglio vivamente, a causa o dell'elevato costo oppure a causa di problemi da non sottovalutare. Per quanto riguarda i materiali citati: il legno è mediamente elastico, resistente, ma, se non trattato, di durata limitata; se trattati una ditta produttrice li garantisce per 30 anni. il costo è di circa 11€ per le testate (più grosse, diam. 11-13 cm) e 5-7 € per quelli intermedi (diam.5 cm circa); il cemento è poco elastico, e quindi poco resistente, ma, se non sollecitato eccessivamente, di lunga durata. Causa problemi per lo smaltimento dei pali dismessi, che andrebbero consegnati a centri di raccolta (pagando). Prezzi attuali non ne conosco, le misure più utilizzate sono 4x5 o 5x5 per i pali di mezzeria, 8x8 o simili per le testate; il ferro, o meglio ferro zincato, flessibile, resistente, di lunga durata (30 anni circa), ha il vantaggio di essere più leggero dei precedenti, quindi più maneggevole, è munito di ganci per l'ancoraggio dei fili e degli accessori, e i pali dismessi sono di facile smaltimento in quanto ricercati come ferro da riciclare (sono pagati). Il costo è di circa 6 €.

                                                      Nei nuovi impianti io consglio solitamente pali in legno per le testate (con elica di ancoraggio) e ferro in mezzo.

                                                      Per quanto riguarda le misure utilizzo solitamente: in caso di possibilità di forti venti, 2.7 mt di altezza, 1.7 m fuori e 1 m nella terra per ferro e cemento;
                                                      per legno, sempre, e per ferro e cemento in caso di scarsità di vento 2.5mt , 1.7 fuori terra e 0.8 nella terra.

                                                      3- Fili: le possibilità sono imfinite, o quasi... i materiali sono vari, io uso inox o crapal, che mi assicurano durata e poco allungamento, come diametro uso 1.6 - 1.8 - 2, andando sui diametri più grossi per il primo filo (quello che porta il capo a frutto) e nelle zone ventose anche per quelli superiori (se no si spezzano i germogli).
                                                      Non li faccio mai passare nei buchi in terni al palo, per i problemi già spiegati, ma o li lego al palo, o utilizzo chiodi (per il legno) o gli appositi ganci (per i pali metallici).
                                                      Per il numero solitamente propongo 2 possibilità
                                                      I- tre fili: il primo, per legare il capo a frutto, a 60-70 cm dal terreno, il scondo a 50-55 cm dal primo, e l'ultimo in alto, all'altezza max del palo. In questo caso il palizzamento dei germogli sarà fatto con fili mobili (quelli di nylon);
                                                      II- un filo per il capo a frutto, sempre a 60-70 cm, e tre coppie a 35 cm di distanza tra loro. Il palizzamento dei germogli avviene facendo passare gli stessi tra le coppie di fili, eventualmente con l'ausilio delle cosiddette molle o baffi.

                                                      Spero di essermi spiegato in maniera esauriente e resto a disposizione per chiarimenti o altro.

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                                                      • #28
                                                        ciao tnv, ho letto tra varie ricerche che il sistema Guyot e' di fatto un sistema misto,quindi corto e lungo? questo e' il link, potresti dagli un'okkiata? grazie.

                                                        p.s. e' molto interessante anche per chi come me non sa molto ancora di potatura, guardate! ciao ciao

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                                                        • #29
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                                                          P.S. ma il tuo e' un lavoro o un hobby?

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                                                          • #30
                                                            Sono diplomato enotecnico, e laureando in enologia, mi occupo dell'azienda di famiglia e di piccola consulenza

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