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Impianto vigneto domestico

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  • Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
    grazie mille...
    sto incominciando ad odiare il battipalo!!!! Povera schiena!!!
    Usi il battipalo??? povero te!!! non ti conveniva impiantarli meccanicamente? magari anche con ricorso a un contoterzista, la spesa non è elevata...

    Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
    Comunque ho dato retta a voi:la U va con la gobba all'esterno
    Ho visto due vigneti nella mia zona con i pali messi al contrario...
    si vedono anche molte bandiere Italiane ai balconi messe al contrario:-P
    comunque è come consigliano di impiantarli i produttori e i rivenditori qui nella zona

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    • visto che ci siamo....

      il filo va fissato nei pali di testa...
      nei pali intermedi deve scorrere, perchè altrimenti come faccio a tenderlo dai pali di testata.. (giusto?)

      come faccio a fissarlo ai pali intermedi (misti tra ferro e cemento) in modo che scorra?

      minimo sto facendo cavolate...

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      • 70 piante?
        a sto punto puoi farlo con vanga e zappa un po' faticoso ma ce la fai tranquillamente
        pero' come ha gia detto l'altro utente dovevi farlo in autunno lo "scasso"poi concimazione con letame e lasciare riposare in inverno
        a sto punto fai lo scasso adesso e pianti le barbatelle in autunno
        distanza tra filari 1.5 metri dipende se vuoi lavorarlo a mano o se hai dei mezzi a casa ma dovrebbe bastare
        profondita' non lo so perché da me vengono a piantarle delle ditte specializzate ma 30 cm posson bastare
        distanza tra le viti 50 cm poi dipende dalla cultivar che scegli
        i pali sono di cemento ultimamente sono di alluminio e sono standard dove ci sono i buchi infili il fil di ferro
        fatti consigliare da un contadino o un agronomo per maggior sicurezza
        Ultima modifica di LorenzVigna; 18/03/2011, 13:23.

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        • Esistono fissaggi non vincolanti, talora incorporati nello stesso palo.

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          • Ciao, ti posso dire come hanno fatto mio padre e mio zio quando hanno risitemato 2 ettari di vigneto. prima di impiatare un vigneto devi procedere in questo modo:
            - eseguire un scasso di tutto il terreno chiamando, se il terreno è grande un terzista con escavatore, che esegua il ribaltamento del terreno e faccia gli opportuni livelli e poi lasciare riposare il tutto un anno.
            -l'anno dopo esegui gli interventi di drenaggio (fossi acque, interramento tubi di drenaggio ecc..).
            -concimare attraverso l'uso di consime organico (letame) tutto il terreno in modo uniforme e successivamente vangarlo per mezzo di una vangatrice.
            - procedere all'impianto dei pali attraverso una pianta pali nel terreno, i ti consiglio quelli in cemento precompresso sono i migliori e i più stabilie non danno problemi nel corso del tempo. Io ho adoperato pali di 2,20 metri interrandoli 25-30 nel terreno; con relativa sistemazione di fili (acciaio inox) e tiranti (o di ferro non zincati o di ferro zincati, questi ultimi durano di più).
            -procedere all'impianto delle barbatelle, avvalendosi di una forcella, che ti spinge così alla profondità giusta la piantina. ovviamente prima devi preparare tutte le barbatelle, tagliando le racidi di quest'ultima prima della messa a dimora. se non hai la forcella ma devi fare il buco a mano devin fare una buca vicino al palo tramite l'utilizzo di un badile di 50 cm di profondità per 50 cm di di larghezza (visto che hai 70 piante da piantare io ti consiglio la forcella, la trovi presso i consorzi agrari).
            -una volta piantati tutti i pali a febbraio incominci a piantare le barbatelle, non in autunno se no puoi rischiare la perdita della barbatella durante l'inverno se è particolarmente rigido e poi procedi alla bagnatura della pianta (se fai la buca a mano la riempi di acqua e poi ci metti la barbatella dentro e poi copri così fai due operazioni in uno).

            la distanza tra i filari cambia a seconda se raccogli a mano o con la macchina. io raccogliendo a mano ho le file distanziate a 1 e 50 metri in modo che quando passo con la fresa o con la trincia in una sola passata ho lavorato il filare; mentre tra le piante di vite ho lascia da una pianta all'altra 1 e 10 metri e sono state messe per ogni palo due piante di vite (infatti di solito prima si mettono giù i pali e poi si comprano le barbatelle).
            Ultima modifica di newholland87; 18/03/2011, 14:35.

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            • Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
              il filo va fissato nei pali di testa...
              nei pali intermedi deve scorrere, perchè altrimenti come faccio a tenderlo dai pali di testata.. (giusto?)
              Giusto!
              Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
              come faccio a fissarlo ai pali intermedi (misti tra ferro e cemento) in modo che scorra?
              Sul cemento lo leghi al palo con del fil di ferro, in modo che possa scorrere ma che venga sostenuto, o in alternativa puoi usare degli apositi accessori (ad esempio qui ne trovi molti esempi alla voce "PRODOTTI" "ACCESSORI": http://www.ferronline.it/it/home.htm)
              Ti sconsiglio vivamente, nel caso di utilizzo di pali di cemento forati di far passare il filo all'interno del foro, se il palo si rompe è un casino!!!

              Per i pali in ferro, quelli appositi da cigneto hanno gancetti o intagli appositi per far passare il fil di ferro!

              Originalmente inviato da piero093 Visualizza messaggio
              terreno ne ho molto ma voglio mettere circa 70 piante....appunto,con che attrezzi devo lavorarlo?
              Scusa, ma lo scopo di questo impianto qual'è??? è un'informazione basilare prima di lanciarsi in consigli di scassi e lavorazioni varie; poi, di che zona sei? giacitura del terreno (pendenza) e se in pendenza sistemazione dei filari (secondo le linee di livello o secondo la linea di pandenza), grado e tipo di meccanizzazione prevista, presenza di venti dominanti e disposizione dei filari rispetto ad essi, varieta di uva impiantata, tempi previsti per le lavorazioni del vigneto, regime idrico (piovosità, ristagni)??? Signori, ricordiamo che l'ambiente italiano è vario e se associato alla variabilità vegetale può far si che le tecniche impiegate in una zona possano risultare completamente errate in un'altra e che l'obiettivo che ci si prefigge può influire sulla convenienza economica di alcune scelte... non tutto ciò che viene fatto è giusto o sbagliato a prescindere, ma va valutato di caso in caso a seconda delle variabili in gioco!
              Ultima modifica di LorenzVigna; 19/03/2011, 20:16. Motivo: Non si possono inserire due post consecutivi nell'arco delle 24 ore: per aggiunte siete pregati di usare la funzione "Modifica messaggio". Grazie.

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              • X Piero 093
                Farei così: scelgo la zona di terreno che non crea problemi di ristagno idrico,in base alla posizione scelgo il numero di filari che voglio avere,se 2 filari 35 viti a filare,se 4 filari circa 18 viti a filare,se 6 filari circa 12 viti a filare,ecc.quindi lavoro l’appezzamento con ripper,distribuisco la sostanza organica,ripasso con la vangatrice,e infine con l’erpice affino la terra,tutte queste operazioni fatte con il terreno in tempera,cioè non bagnato,dopo l’affinamento faccio le mie buche con vanga 40x40x40,finito di fare le buche le irrigo abbondantemente,poi attendo che si asciughino e di nuovo le innaffio in abbondanza,in questo modo l’alternanza di umidità e di asciutto rende il terreno friabile e favorevole alle viti quando vengono messe nel terreno,una volta messe le piante nella buca irrigo di nuovo abbondantemente per favorire il compattamento del terreno,e lo sviluppo successivo della vite.
                Le piante che mi sono state consegnate nell’attesa di essere poste a dimora nel terreno,le metto in vasi di plastica(o meglio ancora di torba o materiale degradabile),i vasi gli riempio di torba e sabbia(come fanno nei vivai per le piante da appartamento),metto la vite nel vaso con una canna per sostenere la vegetazione che nel frattempo si sviluppa,controllo il livello di umidità e innaffio i vasi quando la terra si asciuga;gli elementi nutritivi indispensabili per la vite nei primi 2 anni sono l’Azoto ,per la costituzione della massa vegetale,e il Fosforo, che favorisce la radicazione delle viti,quindi ogni settimana metto piccole dosi di questi elementi sciolti nell’acqua,piccole dosi per evitare che l’eventuale contatto con le foglie quando distribuisco la soluzione diventi fitotossico per la vite(per l’azoto va bene sciogliere nell’acqua anche l’urea).
                Quando il terreno è pronto metto le piante a dimora, anche se è estate non ci sono problemi particolari basta tenere umido il terreno,le piante quando le metto a dimora devono avere il punto d’innesto fuori terra di un 10-15 cm per evitare lo sviluppo di radici nella zona dell’innesto.
                Come palificazione uso tutori di legno o di cemento,per la distanza tra i pali ne metto uno ogni 5-6 viti,distanza d’impianto dipende dal tipo di vitigno se è vigoroso oppure se non lo è,distanze tra 0.90 e 1.20m sono sulla fila quelle più usate,tra le fila la distanza varia tra 1.5-3m,dipende dal mezzo meccanico che utilizzo,le più usate sono comprese tra 2.5-3m,tipo di potatura o il cordone speronato o il Guyot,forma cioè a spalliera,altrimenti mi baso sul sistema di potatura più usato in zona.Per i fili fi ferro ne uso uno all’altezza di 0.90-1m nel caso di vite a spalliera,poi 2/3 coppie di fili: 20-30cm la prima coppia sopra il filo principale ,la seconda coppia 50-60 cm sopra il filo principale,l’eventuale terza coppia 80-90cm sopra il filo principale ,mi servono per palizzare la vegetazione quando è in fase di crescita.
                Ciao Roberto.

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                • Originalmente inviato da Eno2005
                  Scusa, ma lo scopo di questo impianto qual'è??? è un'informazione basilare prima di lanciarsi in consigli di scassi e lavorazioni varie;
                  Non posso che quotare e condividere appieno!

                  NON SEMPRE lo scasso è consigliabile
                  LE LAVORAZIONI di preparazione del terreno non sono uguali sempre! Anzi... ci possono essere differenze anche nel raggio di pochi chilometri!

                  L'unico consiglio valido è farti un giretto dai viticoltori a te vicini e cercare di comprendere dalla loro esperienza qual'è la soluzione migliore per il tuo terreno.
                  Per il resto, quello che ha scritto Eno2005 è assolutamente condivisibile!
                  Ciao!

                  Lorenzo
                  Az. Agr. Il Tralcio

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                  • Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
                    Giusto!

                    Sul cemento lo leghi al palo con del fil di ferro, in modo che possa scorrere ma che venga sostenuto, o in alternativa puoi usare degli apositi accessori (ad esempio qui ne trovi molti esempi alla voce "PRODOTTI" "ACCESSORI": http://www.ferronline.it/it/home.htm)
                    Ti sconsiglio vivamente, nel caso di utilizzo di pali di cemento forati di far passare il filo all'interno del foro, se il palo si rompe è un casino!!!

                    Per i pali in ferro, quelli appositi da cigneto hanno gancetti o intagli appositi per far passare il fil di ferro!
                    ho fissato con del fil di ferro degli spezzoni di tubo in polietilene e il filo scorre dentro che è una meraviglia...

                    comunque ti aggiorno..
                    piantati tutti i pali di testata
                    fissati già una cinquantina di tiranti e di conseguenza 25 filari...
                    mo mancano tutti gli altri...

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                    • piccola vigna sull'etna

                      quest'anno ho deciso di avventurarmi nella produzione di un pò di vino ad uso personale.

                      il mio terreno si trova sull'Etna, sui 700 metri s.l.m. su terreno sabbioso vulcanico, clima caldo specialmente in estate!

                      in febbraio 2011 ho acquistato 50 barbatelle di NERELLO MASCALESE, che ho piantato su 4 file.

                      i filari distano 170 cm l’uno dall’altro e la distanza delle viti sulla fila varia dagli 80 ai 110 cm, con un’altezza del cordone da terra di 50 cm.

                      i pali hanno il primo filo di ferro zincato a 50 cm e poi partono 3 binari doppi a distanza di 25 cm in altezza.

                      il trattamento che ho fatto nelle ore serali in maggio/giugno e' stato con zolfo ramato 5% ripetuto dopo qualche pioggia ed ho effettuata una pacciamatura con paglia verso maggio che aiuta a combattere la siccità.

                      devo dire che ho lasciato fare alla natura, non intervenendo assolutamente, ma limitandomi a guardare più che altro x ignoranza e timore di fare qualche errore compromettente!

                      recentemente avendo letto qualcosa qua e là ho provveduto a rimuovere i numerosi gettiti che ho trovato alla base di ciascuna vite, preferendo principalmente di lasciare un solo gettito che dovrebbe essere quello definitivo, per altre viti non ho saputo decidere quale rimuovere rimandando la cosa.

                      quello che notato è lo sviluppo delle viti che e' assolutamente disomogeneo in termini di crescita in altezza. sto allegando delle foto per rendere meglio l'idea.

                      le barbatelle sono attecchite tutte e 50 con differente vigore tra loro, infatti come vedete nelle foto mi ritrovo con alcune viti proprio basse ed altre incredibilmente alte. forse fin troppo?

                      in alcune, ma solo in alcune basse, ci sono le foglie come secche?

                      devo dire infine, che come forma di allevamento, inizialmente ero orientato nella forma ad Y diciamo, non ricordo come si chiama, ma ho anche letto della possibilità di fare il cordone speronato o il gouyot o si può fare un sistema "misto" un po di uno e dell'altro?

                      insomma non so decidere, ogni consiglio, ogni rimprovero è ben accetto!

                      quindi lascio a voi la parola.
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                      • Ciao a tutti!
                        ho a disposizione un piccolo appezzamento di terra (600 m2) in pianura (sud-milano),
                        e sto valutando la possibilità di impiantare un piccolo vigneto sperimentale.
                        L'area è evidentemente non vocata e si dice che "terra di pianura non faccia buon vino" ma non mi accontento dei luoghi comuni e voglio vederci dentro meglio.
                        Abbiamo un vecchio torchio in paese che risale al 1600 e una tradizione di bottai e impagliatori di fiaschi a testimonianza di una antica tradizione vinicola che mi piacerebbe riaffiorasse.
                        Cerco consigli su come affrontare la questione al meglio:
                        partire da un'analisi del terreno per poi segliere in vitigno più idoneo?
                        Ricerche, tesi o pubblicazioni che mi possano aiutare anche nella ricerca storica?
                        Ringrazio chiunque vorrà rispondermi.
                        Ioia

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                        • Originalmente inviato da ioia Visualizza messaggio
                          Ciao a tutti!
                          ho a disposizione un piccolo appezzamento di terra (600 m2) in pianura (sud-milano),
                          e sto valutando la possibilità di impiantare un piccolo vigneto sperimentale.
                          L'area è evidentemente non vocata e si dice che "terra di pianura non faccia buon vino" ma non mi accontento dei luoghi comuni e voglio vederci dentro meglio.
                          Abbiamo un vecchio torchio in paese che risale al 1600 e una tradizione di bottai e impagliatori di fiaschi a testimonianza di una antica tradizione vinicola che mi piacerebbe riaffiorasse.
                          Cerco consigli su come affrontare la questione al meglio:
                          partire da un'analisi del terreno per poi segliere in vitigno più idoneo?
                          Ricerche, tesi o pubblicazioni che mi possano aiutare anche nella ricerca storica?
                          Ringrazio chiunque vorrà rispondermi.
                          Ioia
                          Ti sei praticamente risposto da solo!
                          Il punto di partenza è proprio quello, analisi del terreno per la scelta della combinazione vitigno-portinnesto e nel tuo caso ricerca di dati sulla storia viticola della zona. La paste difficile è proprio quella di reperire informazioni storiche: in alcune aree sono state raccolte in pubblicazioni (prova con regione, università) ma in molti casi, l'unica fonte sono gli anziani della zona. La cosa migliore? utilizza tutte le fonti disponibili!

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                          • Salve sono ciociaro originario di un paesino di montagna in provincia di Frosinone. Ho un terreno e vorrei impiantare un vigneto, essendo una zona di montagna circa 750 metri di altitudine, cosa mi consigliate di fare per essere sicuro di impiantare un vigneto che mi produrrà un buon vino rosso??? Devo far fare un'analisi al terreno? Che tipo di vigneto posso impiantare??? Con quali figure professionali devo consultarmi (enologo, agronomo, ecc...)???
                            Grazie

                            Vorrei creare un vigneto per produrre un ottimo vino rosso!!! Il mio intento con il tempo è di creare un cantina con un ottimo vino!!! Se tutto ciò è possibile.

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                            • Buona sera a tutti...tra i miei sogni di contadino dilettante c'e' quello di farmi il vino da solo...avrei quindi l'intenzione di provare ad impiantare un mini vigneto casalingo con max 10 piantine ma non ne so' assolutamente niente...sono in alta valtrebbia al confine tra emilia e liguria qualcuno puo' aiutarmi ???? dispongo sia di trattore che di miniescavatore ed il terreno e' in leggera pendenza devo fare lo scasso o e' sufficente arare in autunno e poi piantare in primavera ???Grazie a tutti quanti avranno voglia di aiutarmi!!

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                              • Come prima cosa devi efettuare in tempi rapidi lo scasso non meno di 60 cm , se è un terreno non fertile procedi con una buona letamazione e con vomere rigira la terra a 40 cm , questa primavera una vangatina e se la terra è grossolana una leggera fresatura e poi messa a dimora delle barbatelle io opero vicino all'oltrepo e conosco la zona ma che altitudine sei?

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                                • Secondo me è meglio scavarlo con l'escavatore così ci puoi scavare dentro del letame, riesci a fare una profondità adeguata e se trovi qualche sasso o radici li tiri fuori subito dal terreno. L' aratro va molto bene, ma per dieci piante non conviene e non si riesce sempre a raggiungere profondità adeguate (a meno che non chiami un contoterzista con una ruspa, ma non credo che nel tuo caso sia conveniente).

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                                  • ok grazie per le risposte ma non ho ancora capito bene ( scusate l'ignoranza ) io sono in valtrebbia dalle parti di ottone ad un altezza di 500 m circa..quindi se ho capito bene mi conviene fare prima lo scasso con il mini...ma cosa intendi con scarci del letame ????? devo fare prima lo scavo almeno a 60 cm interrare il letame e ricoprire il tutto e poi riparlarne a primavera ????

                                    Commenta


                                    • Prima spargi il letame e poi Fai lo scasso con il mini in modo normale così da interrarlo. Se riesci a fare almeno 60 sarebbe meglio.

                                      Commenta


                                      • vitigno

                                        Per MACI 0909 senti un po' questa e dammi il tuo parere per favore .
                                        Su di un libro comprato su di una bancarella ho trovato questa spiegazione...fare uno scasso o buca profonda almeno 60cm e altrettanto larga , poi fare sul fondo uno strato di ramaglie secche e ricoprirle con terra , poi fare un bello strato di letame maturo e ricoprire quindi lo scavo , a primavera poi dare una fresata o erpicata e impiantare le barbatelle.
                                        Cosa ne pensi ??? Puo'essere una buona idea ?? Ciao e Grazie

                                        Commenta


                                        • Non so cosa servono le ramaglie, pero una spiegazione ci sarà....
                                          Comunque secondo me puoi scavare con il mini Una striscia di terra larga un metro ad una profondità di 0,60, la lunghezza varia in base a quante e a che distanza metterai le barbatelle.
                                          In primavera prima di piantare passi con un erpice rotante o con una fresa per sminuzzare il terreno, pianti e poi bagni vicino alla vite abbondantemente per non lasciare spazi vuoti tra le radici e la terra.
                                          Secondo me questa può essere una soluzione....

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                                          • Da quello che ho capito le ramaglie servono per il drenaggio..quindi se ho ben capito devo fare cosi': Scavo profondo 60 cm e largo 1 m , sul fondo letame maturo e poi coprire con la terra dello scavo e poi a primavera piantare .Io per cominciare e per vedere come fa' comincerei con una ventina di piante e pensavo di fare due filari da 10 lunghi ciasccuno 10 metri che ne dici ???

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                                            • Guarda questo video, con il mini non sarà così facile, ma verra un bel lavoro. Il letame lo interri intanto che scavi, puoi spargerlo prima di scavare oppure intanto che scavi ne prendi un po' con l'escavatore e lo metti nel taglio.
                                              Un metro da pianta a pianta dovrebbe andare bene.
                                              Se metti 20 piante divise in due filari con una distanza da pianta a pianta di un metro dovrai scavare un rettangolo di terra lungo circa 11 metri e largo tanto quanto la distanza tra i filari piu circa un metro(cinquanta cm per parte).

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                                              • si ma non fate come dalle mie parti(e come nel video...) se non hai pietre e grossi dislivelli perchè non entrare con un buon aratro che si risparmia tempo e denaro ...senza nulla togliere ad un escavatore da 200q.li in su fa un bel lavoro ma se hai condizioni come dicevo l'aratro non ha paragoni.............

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                                                • Credo che acritrebbia stia nelle mie stesse condizioni,avendo un mini da 15 ql.
                                                  pertanto trattandosi di pochi metri quadri è il caso di smuovere il terreno col mini adesso poi fare l'eventuali concimazioni e trituramenti,poi ad inizio primavera praticare piccole buche e inserire le barbatelle con qualche cm. di radici;se necessario innaffiare.
                                                  Oppure ad inizio primavera scavare un fosso per ogni fila di vite e interarle al momento.

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                                                  • Originalmente inviato da albaone Visualizza messaggio
                                                    70 piante?
                                                    a sto punto puoi farlo con vanga e zappa un po' faticoso ma ce la fai tranquillamente
                                                    pero' come ha gia detto l'altro utente dovevi farlo in autunno lo "scasso"poi concimazione con letame e lasciare riposare in inverno
                                                    a sto punto fai lo scasso adesso e pianti le barbatelle in autunno
                                                    distanza tra filari 1.5 metri dipende se vuoi lavorarlo a mano o se hai dei mezzi a casa ma dovrebbe bastare
                                                    profondita' non lo so perché da me vengono a piantarle delle ditte specializzate ma 30 cm posson bastare
                                                    distanza tra le viti 50 cm poi dipende dalla cultivar che scegli
                                                    i pali sono di cemento ultimamente sono di alluminio e sono standard dove ci sono i buchi infili il fil di ferro
                                                    fatti consigliare da un contadino o un agronomo per maggior sicurezza
                                                    Salve,
                                                    Devo pianatare due file di vigne di uva da tavolalunghe 20m. Per probelmi di spazio la prima fila dovrei posizionarla ad 1,5 metri da una recinzione (sempre di mia proprieta') con telo ombreggiante. E' troppo vicino o puo' andare lo stesso. La vigna poi la lavorerei con un motocoltivatore quindi il passaggio sarebbe sufficente.
                                                    Altra domanda a che distanza posso impiantare i ceppi?

                                                    Commenta


                                                    • Per un Motocoltivatore, lo spazio basta ed avanza, anzi, è comodo per lavorare.
                                                      La distanza fra le viti potrebbe essere un metro, oppure una coppia con palo interposto ogni due metri, soluzione quest'ultima che meglio si presta al lavoro con un Trattore, quando ci sarà.

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                                                      • vite con nessuna produzione

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                                                        quest'anno ho deciso di avventurarmi nella produzione di un pò di vino ad uso personale.

                                                        il mio terreno si trova sull'Etna, sui 700 metri s.l.m. su terreno sabbioso vulcanico, clima caldo specialmente in estate!

                                                        in febbraio 2011 ho acquistato 50 barbatelle di NERELLO MASCALESE, che ho piantato su 4 file.

                                                        i filari distano 170 cm l’uno dall’altro e la distanza delle viti sulla fila varia dagli 80 ai 110 cm, con un’altezza del cordone da terra di 50 cm.

                                                        i pali hanno il primo filo di ferro zincato a 50 cm e poi partono 3 binari doppi a distanza di 25 cm in altezza.

                                                        il trattamento che ho fatto nelle ore serali in maggio/giugno e' stato con zolfo ramato 5% ripetuto dopo qualche pioggia ed ho effettuata una pacciamatura con paglia verso maggio che aiuta a combattere la siccità.

                                                        devo dire che ho lasciato fare alla natura, non intervenendo assolutamente, ma limitandomi a guardare più che altro x ignoranza e timore di fare qualche errore compromettente!

                                                        recentemente avendo letto qualcosa qua e là ho provveduto a rimuovere i numerosi gettiti che ho trovato alla base di ciascuna vite, preferendo principalmente di lasciare un solo gettito che dovrebbe essere quello definitivo, per altre viti non ho saputo decidere quale rimuovere rimandando la cosa.

                                                        quello che notato è lo sviluppo delle viti che e' assolutamente disomogeneo in termini di crescita in altezza. sto allegando delle foto per rendere meglio l'idea.

                                                        le barbatelle sono attecchite tutte e 50 con differente vigore tra loro, infatti come vedete nelle foto mi ritrovo con alcune viti proprio basse ed altre incredibilmente alte. forse fin troppo?

                                                        in alcune, ma solo in alcune basse, ci sono le foglie come secche?

                                                        devo dire infine, che come forma di allevamento, inizialmente ero orientato nella forma ad Y diciamo, non ricordo come si chiama, ma ho anche letto della possibilità di fare il cordone speronato o il gouyot o si può fare un sistema "misto" un po di uno e dell'altro?

                                                        insomma non so decidere, ogni consiglio, ogni rimprovero è ben accetto!

                                                        quindi lascio a voi la parola.
                                                        delle 50 viti che ho piantato 3 anni fa, impostate a cordone speronato, quest'anno ho avuto diversi grappoli.

                                                        per una vite in particolare, (già pronta a cordone e con punti vegetativi con due speroni ciascuno belli sviluppati) NON e'arrivato nessuno grappolo.

                                                        come se fosse "sterile"

                                                        ignoro completamente il motivo, che ne pensate?

                                                        grazie x le risposte.
                                                        Ultima modifica di mefito; 04/10/2014, 10:29.

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