ho aperto questo argomento per parlare dello sfruttamento di una grossa risorsa, i residui di potatura. Per esempio nei vigneti, è sconsigliato trinciarli, per evitare il diffondersi del mal dell'esca e di altre malattie fungine. Quindi siccome vanno tirati fuori dai filari conviene sfruttarli no?nella mia provincia credo che siamo solo in 2 aziende a sfruttarli, 10 anni fa le aziende (Muratori e poi Sgorbati) si erano mosse in questa direzione, ma poi essendo questo un mercato di nicchia hanno lasciato perdere ( a parte qualcuna). Voi che ne dite? conoscete qualcuno che li sfrutta? avete visto tecniche x sfruttarli ? adesso che ci sono i contributi per piantare quegli arbusti per la produzione di biomassa potrebe anche nascere un "mercato" di sarmenti..ah.. mai sentito parlare di Sgorbati 600 o di arbor-tigieffe?
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Sfruttamento dei residui di potatura
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la sgorbati la conosco è una mini rotopressa che imballa i sarmenti della vite facendo balloni grossi come un bidone dell'olio ,poi tramite un'apposita caldaia vengono bruciati per produrre calore nelle abitazioni,il progetto è interessante ma mi risulta laboriosa la raccolta dei balloni specialmente se i filari sono lunghi e stretti.cmq penso che la sgorbati sia fallita o che non produca + il progetto è stato raccolto da una ditta di brescia che modifica anche le presse a ballette.la berti di verona invece ha prodotto una trincia raccoglitrice di sarmenti con tanto di cassone di raccolta per portare fuori dal vigneto i sarmenti che però verranno bruciati.
il mio parere personale è questo sono macchine inutili perchè la maggior parte dei nuovi vigneti sono a cordone speronato e sul cordone viene eseguita la prepotatura meccanica che riduce automaticamente i tralci.
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io la sgorbati ce l'ho, e dopo varie modifiche non da tanti problemi, il progetto è stato rilevato e brevettato dalla arbor-tigieffe che però produce macchine di una qualità pietosa. Secondo me non è inutile, perchè non tuttiusano il cordone speronato e e in più i residui di potatura è sempre meglio tiratli fuori dalla vigna. E poi, noi sono 15 anni che usiamo quella pressa e la caldaia per bruciare i balloni e sono 15 anni che con quei balloni ci scaldiamo tutta la casa(rustico di 3 piani) e tutta l'acqua che ci serve in cantina per lavare botti e attrezzature..il risparmio non è indifferente..
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quello che modifica le presse per ballette è Lerda, ma la macchina è troppo lunga e nella svolta a fine vigneto è quasi impossibile starci dentro...Per via dei filari stretti, beh, prima che la producesse la sgorbati, una pressa simile la faceva la muratori, e la faceva anche in misure più strette apposta per i filari stretti..secondo me è un modo per sfruttare una risorsa altrimenti sprecata..
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beh,io ho i filari larghi 2,50, però quest'anno sono andato a fare 10 ettari contoterzi e erano tutti larghi 2metri e ti assicuro che con un pò d'occhio ci si passa bene! non capisco cosa intendi, non capisco come mai dovrebbe essere noiosa nei filari lunghi.. La resa calorifica è buona, noi li stocchiamo su una cascina che una volta era per le ballette di fieno, li portiamo a casa circa in maggio, e cosìarrivano a ottobre asciuttissimi e secchi senza umidità. per la resa dipende molto dalla caldaia e dalla superficie da scaldare. noi usiamo una media di 4-5 balloni al giorno, quando c'è molto freddo anche 6.
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che trattore usi x trainarla ?quanto costa la macchina + la caldaia?circa
cmq la ditta di bs produce queste mecchine su licenza sgorbati,e modifica quelle a ballette rendendole + compatte e maneggevoli x pressare il fieno in montagna.se ti servono info o ricambi ti posso dare il n di tel ha tu di dove 6?
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si, è circa di guella larghezza, poi dipende dalle gomme che si montano..più strette affondano col bagnato ma ingombrano meno, larghe sporgono un pò molto ma si lavora anche col bagnato. si, in una fila lunga si fanno molti balloni, per esempio, se una vigna ha vegeteto molto, in 100 metri se non li si pressa tantissimo magari si fanno 10 balloni, se invece il terreno è magro e la vigna ha vegetato poco magari ne vengono 3..Per il peso dipende da quanto si pressano..se ci si ferma a 20bar allora sono circa 20Kg se si arriva a 40-45bar passano i 30..poi però seccando calano di parecchio..noi nelle vigne lunghe se non abbiamo le strade trasversali a volte passiamo con una specie di muletto attaccato al sollevatore e li ammucchiamo a un estremità.nelle vigne in pendenza li facciamo rotolare fino alla strada..
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vedi se in 100 metri fai in media 5-6 balloni se hai dei filari lunghi 300 metri fai quasi 20 balle e diventa una scocciatura caricarli se in vece la fila è larga 2,5 metri li metti vicino alla fila e passi in parte con un carro è + semplice.
però hanno una bella resa se con 100 kg di sarmenti ci bruci un giorno .
e per i costi dell'imp
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si, però per il numero di balloni dipende molto il terreno e il tipo di vite, quanto vegeta, alcune vigne ci si ferma una volta ogni 2 file a legare, altre si è sempre fermi, si, infatti in certe file li mettiamo sotto il filare e passiamo nel filare col trattore e il carretto. si, rendono bene, poi comunque dipende dall'area da riscaldare e da quanta acqua si usa per esempio per lavorare in cantina. La caldaia la nostra credo sia austriaca, e so che costava un bel pò gia all'epoca..adesso non so di preciso. Uno che conosco si era informato l'anno scorso e aveva detto che avava trovato una ditta che vendeva una caldaia simile a circa 10mila..
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Ciao Ale
Anche io quest'inverno ho provato ad alimentare una caldaia a legna con prodotti alternativi alla legna. Ho provato rami di olivo trinciati e balle di fieno (veccia).
Da premettere che la caldaia era nata per andare a carbone e già dal primo anno ho iniziato a fare modifiche perchè il legno non completamente secco produce una resina che ostruisce l'uscita del fumo. Adesso la caldaia è al capolinea e devo sostituirla, ho in mente un progetto per realizzarne una con l'aiuto di un artigiano del ferro.
Mi potresti descrivere i pregi e i difetti della tua caldaia?
Ad esempio, la fiamma è alimentata da una ventola che immette aria? Se si, l'aria arriva lateralmente o dal basso?
la balla viene posata sopra una grada?
La cenere la devi togliere? o ci pensa la ventola!
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la mia caldaia è aspirata, all'epoca non le facevano ancora ventilate, ba una bocca cilindrica credo di 1m e sarà profonda circa un metro e mezzo. L'ingresso dell'aria è regolato da 2 paratie oscillanti che si aprono e si chiudono in base alla temperatura dell'acqua. sopra alla fascina, prima dell'impocco della canna fumaria c'è un frangifiamma. La cenere la devo tirare via.. Il difetto principale è la formazione di incrostazioni nella canna fumaria. La nostra è di inox da 30cm, spesso va aperta e pulita ma credo che si potrebbe diminuire questo fenomeno con il montaggio di uno di quegli aspiratori che tirano su i fumi e accelerando la velocità d'uscita non danno il tempo ai residui fuligginosi di condensarsi sulle pareti.
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Incrostazioni?
In meno di 15 anni abbiamo cambiato 4 canne fumarie.
le prime due si sono incendiate perchè tra le modifiche che ho fatto ho aggiunto un bruciatore a nafta che lavora nel reparto dove cade la cenere. Di solito lo uso per dare una spinta alla legna, quando siamo sui zero gradi il bruciatore lavora di più e quando la fiamma riusciva a raggiungere il convogliatore del fumo - pieno di resina - innescava la fiamma nella canna fumaria, e si faceva la canna.
Alla terza ho risolto il problema della resina ed ho recuperato buona parte del calore che usciva con il fumo, praticamente ho realizzato una mini caldaia senza fondo e l'ho messa al posto del convogliatore di fumo, in questa mini ci passa l'acqua che torna dai radiatori esce e rientra nella caldaia, siccome quest'apparato non ha fondo la resina scola a terra dietro la caldaia, così la pulisco solo una volta l'anno (una carriola di resina tipo quella che si vede a Blob su rai 3).
La tua caldaia a che temperatura fa uscire i fumi?
La mia da quando ho fatto la modifica gli posso appoggiare la mano, mentre prima se gettavo una goccia d'acqua (sputo) friggeva, ora no.
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Io non ho la caldaia ma penso che sia una grande idea.
Fra i prodotti di ultima generazione mi piace molto la trincia della muratori perchè la segatura che viene formata può essere trasportata in impianti dove possono essere realizzati dei pallets che si bruciano nelle stufe, non so se ne avete mai viste, io purtroppo non ho potuto installarla in casa.
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i pellets,sfido chiunque a farseli in casa,le macchine che fanno questi le ho viste ad una fiera specializzata del settore(progetto fuoco a verona),sono macchine di una certa potenza e mole,unico ripiego fare il cippato che puo andare nelle caldaie ad alimentazione automatica.Questa fiera per gli apassionati è un vero spettacolo da vedersi almeno una volta.Si vedono stufe e camini e relative tecnologie,caldaie afiamma inversa molte superano il rendimento del 85%.
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interessante l'argomento...anche l'idea di sfruttare una risorsa che andrebbe persa...poi con i costi del riscaldamento in questo periodo...mi piacerebbe vedere una foto di queste macchine dato che non ne ho mai viste una...anche le caldaie avranno delle dimensioni importanti...complimenti ragazzi!!!
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Ciao a tutti,
dai vostri post mi sembra di poter dedurre che non esista più nessuno che produca queste macchine, possibile? Ho mandato una mail all'arbor-tigieffe e mi è tornata indietro....non vorrei avesse chiuso anche lei! Poi qualcunoi aveva detto che fanno macchine di qualità pietosa:
dove potrei trovare dei macchinari simili?
Un salutoTom
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ciao everybody.
Interessantissimo argomento. Per concretizzarlo maggiormente avete mai pensato di inserire foto?
Di questi tempi simili argomenti sono molto interessanti, infatti con i costi dei carburanti convenzionali introdursi nella conoscenza di sistemi di riscaldamento alimentati con materiali biologici potrebbe indurre qualcuno a prendere in seria considerazione l'impianto di uno di essi. I carburanti biologici sono ancora sottovalutati e a quanto pare i nostri governanti non hanno interesse a ricercare fonti energetiche alternative al petrolio e derivati. In casa si potrebbe ovviare alla spesa.....
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a proposito di questo argomento:
io in passato mi sono interessato, anche contattando aziende produttrici di cipper e biotrituratori, relativamente all'utilizzo di potature di olivo con stufa a legna, ma purtroppo non sono riuscito ad ottenere nessuna indicazione interessante.
chiedo a voi se qualcuno ha delle esperienze su questo tipo di utilio di potature di olivo.
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le ballette o anche le rotoballe piccole erano le piu interessanti per utilizzatori piccoli tipo aziende agricole ma il nascente interesse verso questo tipo di combustibili ha spinto le aziende produttrici ad orientarsi quasi esclusivamente verso i pellets per impieghi privati ed il cippato per impieghi su larga scala per eliminare il piu possibile la manodopera impiegata e rendendo massima l'automazione del processo e la fonte di approvigionamento delle essenze legnose e vegetali.
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A proposito di aiutati che il ciel t'aiuta.....
guardate un pò cosa ho trovatohttp://www.piemonte-in.com/arproma/i...oci/soci39.htm
Se conoscete altre aziende produttrici mi raccomando fate sapere...
P.S. sapreste dirmi qual'è la larghezza minima (filari) di lavoro di queste macchine?
Il cippato si può bruciare in una normale stufa a pozzetto domestica?
Ciao!Tom
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