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Come va in vigneto?

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  • Anch'io faccio così..ma vorrei abbandonare l'uso dello shelter,pensate che sia così indispensabile?

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    • Personalmente la mia tecnica è molto simile a quella di cawa ed alfieri, le buche le faccio con la trivella a motore, poto le radici(mio nonno le toglie quasi totalmente nella loro lunghezza, a mio parere è meglio lasciarle più lunghe), le metto nella buca e la riempio.
      Lasciamo la barbatella senza gli shelter, ma quest'anno li metterò sicuramente. a parte il costo garantiscono una ottima protezione da urti e inoltre rendono facilmente individuabile le giovani viti nel vigneto.
      molti che conosco in queste operazioni, concimano intorno alla barbatella e la innaffiano fin da subito, o metteno a bagno le radici in un secchiello pieno di liquame, ma personalmente non seguo tutti questi procedimenti

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      • Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
        Ciao a tutti
        Sabato prossimo devo sostituire le fallanze nel vigneto (semipianeggiante provincia di Cagliari) appena arato (a scoprire i ceppi) e perciò ho preso le barbatelle (circa 500 di cannonau). Un pò guardando sul forum e un pò in base alle indicazione ricevute dal Consorzio Interprovinciale per La Frutticoltura di Villasor (CA) sono arrivato alla definizione di una procedura operativa.
        Premesso che il terreno è abbastanza argilloso vorrei un vostro consiglio sulla bontà o meno dellle mie conclusioni

        FASE 1
        1. Barbatelle a mollo per 36÷48 ore
        2. Fare le buche nel terreno con il palanchino (Ø3÷4 cm): la profondità delle buche deve essere quella della barbatella (meno 2÷3 cm che devono stare fuori terra) potata delle radici → segnare la profondità con nastro isolante

        FASE 2
        1. Potare le radici delle barbatelle (arrotolare tipo codetta e poi tagliare sino ad avere 4÷5 cm di radici ?!?!?)
        2. Trattore con sabbia, acqua e barbatelle
        3. Mettere la barbatella nella buca (deve sporgere 2÷3 cm da terra)
        4. Colmare la buca con la sabbia
        5. Bagnare
        6. Con un bastoncino costipare bene la sabbia
        7. Coprire il tutto con sabbia per proteggere i germogli dal sole

        STRUMENTI
        1. Palanchino
        2. Forbici
        3. Cazzuola
        4. Bastoncino
        5. Spago
        6. Secchi + barattolino per innaffiare



        Grazie mille per le risposte e suggerimenti
        Io non le metterei Mai così profonde. Corri il rischio che poi si formino delle radici sull'innesto. Questo dalle nostre parti si cerca di evitarlo.
        Ho piantato in questi giorni un nuovo vigneto 5200 viti circa e le ho poste a 17 cm di profondità. Facendo la differenza sul portainnesto di circa 35/38 cm. vedi quanto ne rimane fuori.
        Un mio amico ne farà piantare 16000/16500 con la macchina che viene posizionata attorno ai 18 cm. di profondità

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        • La barbatella è troppo profonda... l'innesto deve stare fuori terra...

          facendo il buco con il palanchino compatti molto la terra, e le radici avranno difficoltà a espandersi

          non capisco l'uso della sabbia???

          Proteggere i germogli dal sole??? e per quale motivo???

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          • Le radici sull'innesto sono assolutamente da evitare.

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            • Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
              La barbatella è troppo profonda... l'innesto deve stare fuori terra...

              facendo il buco con il palanchino compatti molto la terra, e le radici avranno difficoltà a espandersi

              non capisco l'uso della sabbia???

              Proteggere i germogli dal sole??? e per quale motivo???
              Scusa ho sbagliato...
              L'utilizzo della sabbia è dovuto alla mancanza di terra sciolta il che non permetterebbe il giusto riempimento della buca e quindi la presenza di vuoti d'aria "dannosi" al suo interno..
              Il rincalzo con la sabbia servirebbe ad evitare che il mastice si sciolga e vada sui germogli...
              Allego le prescrizioni dell'ex consorzio interprovinciale dell'agricoltura di cagliari..


              Che faccio?

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              • E' molto semplice, segui i nostri consigli che, oltretutto ti conviene, visto che cominci a fare delle buche meno profonde e già qui ci guadagni qualcosa.
                Per quanto riguarda la paraffina sulla vite che vai a piantare, deve e, sottolineo deve sciogliersi per permettere alla vite di germogliare.
                Poi vedrai che non è tanto semplice che si sciolga, io a distanza di 3 anni ne ritrovo ancora sulle viti.
                Poi se vai a piantare la vigna in una zona tropicale o giù di li!!!!Non so.
                Comunque il documento che hai allegato mi ha lasciato molto perplesso

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                • concordo anche io sul fatto che debba sciogliersi, se no come germoglia...ma se hanno scritto così ci sarà un motivo, almeno credo.
                  per esperienza personale dove vado,quando vado in sardegna c'è un caldo allucinante gia a aprile, non vorrei che fosse per quel motivo, se la paraffina si scioglie prma poi che effetto ha??
                  come documento bisogna intenderlo, come dice corsaro ti conviene agevolare tutte le operazioni

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                  • Vorrei porti una semplice domanda Longuflumini, in zona tua, ci sarà qualcun'altro che ha piantato dei vigneti, come si comportano??
                    Quali sono le tecniche usate e consolidate nel tempo? Che non vuol dire che siano il meglio in assoluto però!!!
                    Anche nella mia zona era abitudine coprire (almeno per i primi mesi) le barbatelle.
                    Con l'avvento della paraffina, questa abitudine è venuta meno. Si pianta e si lascia il filare piatto cosi oltretutto si facilitano molte lavorazioni.
                    Per l'erba che andrà a crescere tra le viti...... dissecante...... BASTA!!
                    E con questo sistema abbiamo anche meno lavoro, considerato il fatto che ormai una sola persona si deve sobbarcare il lavoro di numerosi Ha di vigna.
                    Altrimenti il reddito.......,se c'è,.... si sposta in altre tasche!!!

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                    • Originalmente inviato da corsaro70 Visualizza messaggio
                      Vorrei porti una semplice domanda Longuflumini, in zona tua, ci sarà qualcun'altro che ha piantato dei vigneti, come si comportano??
                      Quali sono le tecniche usate e consolidate nel tempo? Che non vuol dire che siano il meglio in assoluto però!!!
                      Più o meno usano la mia "procedura"... Però non so ancora di preciso a che altezza mettono la barbatella e di quanto gli spuntano le radici...
                      Ma voi mi dite che sono fuori strada....

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                      • Ragazzi, ma quando parlate di bottiglie intendete quelle di plastica , tagliate subito sotto il collare e poi sfondate vero? Il vetro penso effettivamente possa fare un effetto "lente" e riscldare eccessivamente la barbatella... la prossima settimana devo rimpiazzare circa 50 fallanze e mi sto preparando ... un dubbio sul concime da usare :
                        pensavo di usare lo stallatico fine .. da porre in fondo alla buca ... ma ho sentito che alcuni usano anche altri concimi liquidi (sangue di bue ?!!) da sotterrare attorno alla barbatella appena interrata e poi bagnata .... forse per evitare possibili errori e di mettere le radici delle barbatelle troppo vicine al concime ...

                        Qualcuno ha qualche suggerimento?

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                        • Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
                          Più o meno usano la mia "procedura"... Però non so ancora di preciso a che altezza mettono la barbatella e di quanto gli spuntano le radici...
                          Ma voi mi dite che sono fuori strada....
                          noooooooooo.. almeno pe me,da quanto so, non usare diserbanti e disseccanti vicino alle barbatelle.
                          Non ricordo bene il motivo(forse perchè rischi di rovinare la barbatella stessa) ma comunque da quello che faccio e che mi onsigliano non t consiglio questa pratica sia per singole barbatelle che per impianti di meno 3 anni

                          x magoma: lo stallatico va bene, valuta anche in base al ph del terreno, l'importante e che non sia contatto con le racici

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                          • Diserbante no, disseccante si...

                            Longuflumini, ma le fallanze che devi rimpiazzare sono in un giovane vigneto o in uno in produzione?

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                            • Originalmente inviato da corsaro70 Visualizza messaggio
                              Poi se vai a piantare la vigna in una zona tropicale o giù di li!!!!Non so.
                              Mi hanno detto alcuni vivaisti di Rauscedo che esistono anche paraffine speciali per climi caldi che si sciolgono più lentamente.
                              Per il diserbo sui nuovi inpianti nell'azienda dove lavoro noi lo facevamo subito dopo l'impianto (praticamente ogni sera dopo che avevano finito di piantare si partiva con il diserbo sulla fila). I prodotti usati non me li ricordo ma sono quasi sicuro che usavamo anche disseccante (tanto le viti erano coperte di paraffina).
                              Inoltre non abbiamo mai usato pacciamature o shelter e appena si finiva di piantare i pali e i tondini per le viti si partiva con lo scalzatore a lama per muovere il terreno sulla fila in modo da evitare la formazione di crepe nel terreno e di limitare le perdite di acqua per evaporazione.

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                              • Perfetto.
                                Ora io ho aggiunto l'impianto di irrigazione con l'ala gocciolante interrata.
                                All'occorrenza si parte e si evita la formazione di crepe. Devo dire che sono facilitato dal tipo di terreno che difficilmente presenta questo problema.

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                                • Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
                                  Diserbante no, disseccante si...

                                  Longuflumini, ma le fallanze che devi rimpiazzare sono in un giovane vigneto o in uno in produzione?
                                  In produzione da più di 20 anni ...

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                                  • Originalmente inviato da Longuflumini Visualizza messaggio
                                    In produzione da più di 20 anni ...
                                    Una bella "gatta da pelare" !! Non è facile far crescere una barbatella in mezzo al vigneto di "una certa età". Io ho sempre avuto difficoltà e ci vuole tanta pazienza nell'aspettare il risultato. Quest'anno, per sostituire viti mancanti in un vigneto piantato nel 2006, ho optato, su consiglio del mio vivaista, a piantare delle barbatelle su portainnesto
                                    1103 Paulsen che, a suo dire, meglio si presta in questo caso per la maggiore vigoria.
                                    Speriamo bene perchè non vorrei l'anno prossimo dover re-impiantare le stesse perchè "soffocate e ombreggiate" dalla vegetazione di quelle già in produzione.

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                                    • alcun settimane fa da inesperto nel settore vigna ho impiantato delle talee per una profondità d 40 cm e lasciato uscire solo una picola porzione esterna. non ho impiegato ne ormoni e nient'altra precauzione, provveerò a mettere impianto irriazione. vorri sapere qual'è la probabilità di riuscita del vigneto. grazie

                                      Commenta


                                      • come stati messi con la concimazione?avete già iniziato?io anocra no e volevo sapere voi almeno me regolo fino a che ho tempo dal momento che ancora non posso.ciao grazie
                                        vincenzo

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                                        • Io per le fallanze uso il kober, dicono sia il migliore in terreni dov'è non c'è il riposo del terreno.

                                          Scusate l'ignoranza, non li ho mai usati e mai nessuno me l'ha fatto notare...che differenza c'è tra diserbante e disseccante???

                                          anche io non ho concimato, ma tra 20-30 gg, vado con del ternario 15-915, tipo nitroposca.
                                          Ultima modifica di grillo131; 12/03/2009, 20:27. Motivo: grazie lorenzvigna

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                                          • Io i "tubi" li metto nelle barbatelle che vanno a ripristinare le fallanze nella vigna vecchia per evitare di bruciarle quando faccio il diserbo...
                                            Le viti le ho potate e legate circa 3 settimane fa, nel trebbiano gli ho cambiato l'allevamento dal doppio giyot al doppio capovolto, mentre nel sangiovese sono rimasto al guyot semplice... poi ho concimato domenica scorsa gli ho dato 4 quintali di 12-6-18, più un quintale di urea nelle viti più deboli in un ettaro di vigna di 21 anni , sabato do il diserbo tempo permettendo
                                            Ultima modifica di FIAT 27C DIESEL; 12/03/2009, 20:22.

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                                            • Alcune precisazioni:
                                              - non esiste il portinnesto "kobler": esiste il portinnesto KOBER5BB, solitamente chiamato K5BB. Ha buona vigoria e discreta resistenza alla siccità.
                                              - il 1103Paulsen (1103P) è in assoluto quello che spinge di più come vigoria assieme al Golia: ha il brutto difetto di "farsi vivo" tutti gli anni... nel senso che butta, butta, butta col risultato che ogni anno bisogna pulire MOLTO bene l'americana, anche scavando intorno alla pianta se necessario.

                                              Se vuoi un consiglio, evita di rimpiazzare fallanze in un vigneto di 20 anni: ti ritroveresti con le piantine nuove sempre all'ombra delle vecchie e in assoluta competizione per nutrizione e idratazione. Il risultato potrebbe essere deludente.
                                              Lo dico per esperienza personale. Secondo me non ne vale la pena.
                                              Piuttosto, alleva un pollone, se possibile, da una pianta vicina oppure prova a fare qualche margotta.
                                              Con la margotta, dopo 2-3 anni, ti puoi permettere di tagliare il cordone originario e, con un po' di ormone radicale, avere una pianta nuova su piede franco.

                                              Lorenzo
                                              Az. Agr. Il Tralcio

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                                              • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                                Scusate l'ignoranza, non li ho mai usati e mai nessuno me l'ha fatto notare...che differenza c'è tra diserbante e disseccante???
                                                Diserbante: può essere selettivo o totale, ha azione sistemica, vale a dire che penetra nei tessuti, viene traslocato nei vari organi, comportando la "morte" di tutta la panta.

                                                Disseccante: non selettivo, e non sistemico, causa il disseccamento degli organi con cui viene a contatto, senza essere traslocato. Per questo motivo viene usato anche per la spollonatura chimica.

                                                X Longuflumini: stesso consiglio del post precedente, per me un vigneto di 20 anni è già vecchio e prossimo al reimpianto, e non trovo più la convenienza economica al rimpiazzo delle fallanze con nuove barbatelle (a causa di costo, scarsità di risultato, tempi di attesa). Opto solitamente per la propaggine.

                                                Se proprio vuoi rimpiazzare con nuove barbetelle ti consiglio portinnesto vigoroso e che resista bene al ristoppio, fare una bella buca, un po' di concime, meglio se organico, e impianto a radice lunga ( invece di accorciare le radici a 1-2 cm ne lasci 10 cm abbondanti), questo è l'unico metodo che mi ha portato, per ora, ad ottenere buoni risultati.

                                                Commenta


                                                • Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
                                                  (omissis) ... un vigneto di 20 anni è già vecchio e prossimo al reimpianto ... (omissis)
                                                  La cosa mi lascia quanto meno perplesso. Un vigneto è destinato a durare almeno il doppio, se non il triplo di quanto indicato.

                                                  Commenta


                                                  • Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
                                                    La cosa mi lascia quanto meno perplesso. Un vigneto è destinato a durare almeno il doppio, se non il triplo di quanto indicato.
                                                    No.
                                                    Il momento di massima produzione sia in termini quantitativi che qualitativi di un vigneto è tra gli 8 e i 25 anni di età. Non sono io ad affermarlo, ma tutti gli studi condotti in questi anni in tutto il mondo.
                                                    Ovvio, esistono sempre le eccezioni che confermano la regola: io ho estirpato due anni fa un vigneto del 1961 che dava ancora una discreta produzione.

                                                    Resta il fatto che economicamente uno non può fare i conti di far durare un vigneto 40 anni. Diventa peggio di un mutuo. L'ammortamento deve essere fatto in 10 anni.
                                                    Con i nuovi sistemi e le nuove conoscenze credo che oltre i 30 anni il compito del vigneto debba essere considerato esaurito.

                                                    Lorenzo
                                                    Az. Agr. Il Tralcio

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                                                    • Nella mia zona esistono vigne molto vecchie, spesso rinnovate per rendere più agevole il passaggio dei trattori, ma, per il resto, nessuno pensa di buttare all'aria un vigneto dopo soli 25 anni o, peggio, addirittura dopo 8 anni, ovvero 4 annate di produzione effettiva!
                                                      Dove sta andando l'Agricoltura?

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                                                      • L'agricoltura non so, ma le vecchie credenze, come quelle che il vigneto più è vecchio e maggiore è la qualità, fortunatamente e almeno dalle mie parti stanno scomparendo.
                                                        concordo con te nel dire che dopo otto anni è impensabile, ma dopo venticinque o trenta se inizi a mettere in conto le spese per il mantenimento della struttura, per il rimpiazzo delle fallanze e per i problemi relativi alla gestione meccanizzata, vedrai che ti conviene il reimpianto...se poi hai una superficie vitata, non dico elevata, ma di medie dimensioni, e gestisci i rinnovi dei vigneti con un po' di cognizione arrivi a non avere scompensi di produzione, e le spese sono sempre o quasi coperte ed ammortizzate... a monte ci deve però essere una buona preparazione logistica, vale a dire un piano che preveda tutto ciò.

                                                        Grosse aziende è da molto tempo che fanno così, ora stanno iniziando anche alcune medie all'avanguardia, sempre per quello che ne so io e relativamente alla mia zona.

                                                        Certo che se invece parliamo, ad esempio, di viticoltura di montagna (Valle d'Aosta, Trentino ed altri luoghi) o di viticoltura "estrema" (esempio quella delle Cinque Terre), allora il discoprso cambia, i costi per il reimpianto sono molto più elevati, gli appezzamenti sono solitamente piccoli, la possibilità di meccanizzazione è limitata, e di conseguenza la durata del vigneto si allunga... ma sono casi particolari, seppur non di piccole dimensioni, dovuti prevalentemente alla tipologia di territorio alla quale la viticoltura si deve adattare.

                                                        Allo stesso modo se si parla di piccoli viticoltori... il gioco vale la candela se si ha un minimo di superficie vitata, al disotto la produzione ridotta, solitamente la prevalenza della gestione manuale, le piccole dimensioni delle particelle, rendono il meccanismo antieconomico.

                                                        Spero di esser stato chiaro e di non aver fatto troppi errori di battitura, chiedo scusa ma facendo due cose per volta spesso non si fanno bene...

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                                                        • Sulle grosse superfici, allora il discorso cambia.
                                                          Gestione meccanizzata è da intendersi insenso integrale, comprese potatura, levare i tralci, legatura e vendemmia?
                                                          Grazie.

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                                                          • Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
                                                            Nella mia zona esistono vigne molto vecchie, spesso rinnovate per rendere più agevole il passaggio dei trattori, ma, per il resto, nessuno pensa di buttare all'aria un vigneto dopo soli 25 anni o, peggio, addirittura dopo 8 anni, ovvero 4 annate di produzione effettiva!
                                                            Dove sta andando l'Agricoltura?
                                                            Chi ha parlato di estirpare il vigneto dopo 8 anni scusa?
                                                            Sei folle?
                                                            Ho detto che il massimo il vigneto lo dà tra l'ottavo e il venticinquesimo anno d'età!
                                                            Dopo, è tutto in fase calante.

                                                            Lorenzo
                                                            Az. Agr. Il Tralcio

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                                                            • Forse non ho inteso correttamente ed ho, a torto, ritenuto che qualcuno potesse levare una vigna dopo soli otto anni.
                                                              Mi scuso per il malinteso.

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