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impianto di vite in montagna

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  • [Vigneto] impianto di vite in montagna

    sono nuovo di questa parte del forum e volevo sottoporre all'attenzione di persone sicuramente più esperte di me un problema, diciamo più in'idea che mi era venuta.
    Allora possiedo un piccolo appezzamento di terreno nel primo appennino modenese ad un'altezza di circa 650 metri e vi vorrei impiantarvi delle viti.
    il terreno e ben soleggiato con declivio verso sudest, il terreno adesso è seminativo in affitto e poco lavorato cioè sono anni che non viene arato, sotto vi sono delle rocce quindi poca terra.
    aggiungo anche che è un posto molto aperto e quindi a volte molto ventoso.
    domande:
    l'idea è fattibile?, considerando che sarebbe tutto a livello personale e non per vendita o altro
    se si che vite si consiglia per l'altezza e il tipo di terra (non sono proprio sicuro ma il campo vicino è cos' quindi deduco)
    Signori che io sono un neofita della cosa
    grazie a tutti
    papamario

  • #2
    Non so, bisognerebbe consultare, nella regione Emilia Romagna, i vitigni autoctoni della tua procincia...Io ti consiglierei un vitigno rosso, perchè pur avendo una maturazione più posticipata rispetto al bianco, essendo l'esposizione buona del terreno, l'uva si maturerebbe molto bene, quindi dovresti ottenere un prodotto di qualità.
    Per quanto riguarda il terreno...Di sicuro bisognerà fare uno scasso...E quì lascio la parola a gente più esperta di me.
    CIAO!!!

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    • #3
      Beh...intanto bisogna sapere bene il tipo di terreno per poter scegliere il portainnesto, poi per la cultivar c'è nè una marea, bisogna anche vedere quali sono le tue preferenze (rosso o bianco). Per i rossi io ti consiglierei o un Lambrusco o un Sangiovese che è leggermente più precoce al primo come maturazione.

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      • #4
        allora come detto sono inesperto totale.
        quindi ho bisogno di molte dritte.
        ho visitato alcuni siti web e in effetti si parla di portainnesti ma cosa sono e cosa servono?
        poi sarei portato verso i rossi ma metterei un filare di bianco.
        volevo dire che sono inesperto riguardo alle viti, nella zona non usa mettere viti e quindi non ho mai avuto a che fare.
        ricordo cmq che quando ero piccolo vi erano presso le case dei filari di vite, la chiamavano tosca ed era brusca e faceva fatica a maturare,
        adesso vi è più caldo che allora e per me che vorrei fare una raccolta di uva per uso personale si può fare.
        non vi è nessuno che mi possa consigliare per il vitigno,
        grazie
        papamario

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        • #5
          L'uva tosca (così come certi tipi di aleatico e altri vitigni dell'Elba) era un classico sulle nostre montagne!

          Capitava spesso che gli uomini scendessero a valle per lavorare, e tra scendere in Emilia e scendere in Toscana non c'era molta differenza.
          Una delle destinazioni di solito erano le ferriere dell'isola d'Elba, col risultato che al rientro succedeva che gli uomini portavano indietro tralci di vite da piantare per talea.

          Non ti consiglio affatto uno scasso, perché i terreni di montagna normalmente hanno bisogno di lavorazioni leggere: stirpone, ripper, zappa.
          Per i vitigni: usa le tue analisi del terreno e valuta che portainnesto ti conviene!
          Su internet trovi sempre le diverse caratteristiche di adattabilità dei portainnesti.
          Per la varietà dell'uva: beh, qui devi decidere autonomamente!!!
          Il consiglio che ti posso dare è di scegliere delle uve piuttosto precoci di maturazione, visto che opererai in montagna e la stagione potrebbe essere strana.
          Trovi tutti i periodi di maturazione su http://www.crpv.it/Vitivinicoltura/Catalogo.htm
          divisi in schede per singola uva.
          Il sesto d'impianto, visto che si parla di poca roba, potrebbe essere la spalliera, con la fascia produttiva a non meno di 1,30-1.40 mt (penso che ci possano essere delle gelate da quelle parti), potatura a Guyot.
          Ciao!

          Lorenzo
          Az. Agr. Il Tralcio

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          • #6
            Marmar,
            Qualche anno fa ho iniziato coo una situazione molto simile alla tua.... alto appennino bolognese,700 sul mare provare a farmi il vino per conto mio,da persona impreparata su viticultura ,impiant,i ph ,ecc .Ho impiantato piante di merlot e ciliegiolo e risultati sono buoni,nel senso che i grappoli sono abbondanti riescono a maturare.Le piante di sangiovese che pure ho provato a piantare non attecchiscono bene e solo ora,dopo 4 o 5 anni di distanza fanno i primi striminziti grappoli.In definitiva,mi sentirei di consigliarti merlot o ciliegiolo.
            ciao
            Marco M.

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            • #7
              Per gnacuri.
              Molto interessante e se non sono indiscreto che zona dell'appennino bolognese? io sono nelle vicinanze di Pavullo nel frignano.
              alcune domande:
              come hai preparato il Terreno? e la tua è una produzione personale?
              Non avevo mai sentito il ciliegiolo mi informerò
              grazie intanto
              Mario
              papamario

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              • #8
                Le viti sono piantate a Baragazza.
                Per il terreno ho scavato un fosso largo 30-40 cm e fondo circa 80 che poi ho riempito con la solita terra che avevo levato e le viti intervallate di un metro.A voler far bene avrei dovuto mettere dei sassi sul fondo del fossato,per drenaggio ma io non l'ho mai fatto.Di più non ho fatto,ma vedo che le piante stanno bene per cui il di piu sarebbe stato superfluo.
                Si le viti le ho piantate per fare il vino per me.
                ciao
                Marco M.

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                • #9
                  x marmar
                  non per scoraggiarti:
                  ma sai quanto lavoro cè per mantenere un vitigno? senza parlare di tutte le attrezzature che ti servono. ma hai anche intenzione di farti il vino?
                  ma quanto sarebbe l appezzamento?

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                  • #10
                    Come detto l'a terra l'ho data in affitto quindi ne ho solo una parte piccola libera.
                    inizierei in questa parte dove ad occhio vi stanno a filari.
                    Dico inizierei xkè non so se vi sono le condizioni ideali, terra, clima,ecc.
                    Cmq non vorrei fare una produzione eccedente al mio bisogno.
                    grazie a tutti per le risposte
                    papamario

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                    • #11
                      ciao io ho impiantato il vitigno quest'anno a borgo val di taro , come ho fatto io rivolgiti ad un agronomo esperto in vitigni che ti faccia l'eame del terreno ed in base a quello ti dia l'indicazione di quale tipo di portainnesto adottare, da quello dipende la vita della pianta

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                      • #12
                        Ciao marmar io sono di Maranello e conosco molto bene l'appennino modenese.Il terreno se hai la possibilita un bella letamata e un'aratura giusto da coprire il letame (25-30cm) se no tiri sù tante di quelle pietre che diventi matto a toglierle, una bella fresata e poi procedi con il disegno del vigneto.
                        Per l'altitudine non ci sono problemi come detto da LorenzVigna bisogna scegliere varità autoctono e a maturazione anticipata.
                        Ti consigli di leggerti questo è molto utile http://www.agrimodena.it/vite/I%20Vi...na/indice.html
                        Se vuoi fare un buon Lambrusco ti consiglio il Lambrusco Oliva 80% e 20% Uva Tosca, mentre per il bianco Pignoletto.
                        Tosi Alessandro

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                        • #13
                          Grazie ad Alle per i consigli riguardanti l'uva, cmq non avevo mai sentito nominare il lambrusco oliva, ma fprse xkè non sono esperto.
                          Riguardante il terreno hai ragione,
                          il contadino al quale ho dato in affitto la terra ha arato vicino a dove vorei dimorare le viti e non ti dico quanti sassi.
                          Intanto provo con due o tre filari poi vedrò come si mette la cosa.
                          Terrò in considerazione i consigli per le viti.
                          Grazie
                          papamario

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