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Viticoltura biologica
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Con la peronospora sono a posto. Da quello che mi ha sempre raccontato mio nonno, i nostri vitigni non erano innestati su americana ed ancora oggi usiamo la potatura per crearne dei nuovi. Se qualcuno fosse interessato a titoli di libri (anche se in inglese) per il biologico ed il biodinamico, sono pronto a fare un piccolo elenco.
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I tralci che potiamo (ovviamente accorciati!!!) li mettiamo o in grandi vasi o direttamente per terra (meglio i primi). Dopo un pò svilupperanno delle radici (abbiamo un successo quasi pari al 100%) ed in primavera (dopo due) li ripiantiamo per terra. Per domani ti faccio avere alcuni titoli. E' meglio che vada a nanna.
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a ok capito...si sta provando anche qua ma si dice di conservarli al fresco,poi metterli in acqua per 24 ore o più e poi diretti in campo. altri dicono che è meglio tenere una parte di legno di due anni da tenere sotto terra...per quaesto chiedevo. magari si mi dici quante gemme tieni sotto così provo prossimo anno. io ho provato in vaso ma fanno fatica a fare radici e siccome ho terreni sabbiosi dopo è dura per l'acqua. sono daccordo con te che bisogna pensare a ciò che si fa ai campi e aciò che si produce. biodinamico e bio ci sii può credere o meno ma per esempio per la cura del suolo convenzionale e integrato avrebbero tanto da imparare dal biodinamico.proprio come concetti di base
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è difficile parlare di agricoltura biologica.....perchè se voi fate agricoltura biologica,e il vostro vicino usa il metodo convenzionale,allora il biologico non c'è più.i prodotti fitoiaitrici quando vengono irrorati si muovono nell ambiente anche per più di decne di chilometri,o tutti fanno il biologico o non esiste per niente.ci sono vigne situate vicine alle super strade che sono biologiche che in realtà non lo sono poichè gli scarichi delle macchine provocano accumulo nelle piante di piombo tetraetile e e tanti altri....che poi si trovano nell'uva e nel vino,questo non è biologico figuriamoci il bio-dinamico!sauk
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Originalmente inviato da sauk Visualizza messaggioè difficile parlare di agricoltura biologica.....perchè se voi fate agricoltura biologica,e il vostro vicino usa il metodo convenzionale,allora il biologico non c'è più.i prodotti fitoiaitrici quando vengono irrorati si muovono nell ambiente anche per più di decne di chilometri,o tutti fanno il biologico o non esiste per niente.ci sono vigne situate vicine alle super strade che sono biologiche che in realtà non lo sono poichè gli scarichi delle macchine provocano accumulo nelle piante di piombo tetraetile e e tanti altri....che poi si trovano nell'uva e nel vino,questo non è biologico figuriamoci il bio-dinamico!sauk
@simotre
@giulio68
State parlando di talea...non mi sembra una gran scoperta. Tutte le barbatelle (o meglio i portainnesti) sono prodotti per talea.
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Originalmente inviato da simotre Visualizza messaggiosauk sono daccordo con te...a volte ci sono bio in mezzo a appezzamnti di convenzionale.
no mapomac!!si chiama talea?l'hanno già inventata?'peccato siamo arrivati tardi
la prossima volta cercheremo di parlare con il gergo tecnico appropiato , meno da contadini e un po' più da studenti
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Ecco un paio di titoli, però sono in inglese, come accennato ieri sera:
1)The Grape Grower autore Lon Rombough ed. Chelsea Green Publishing
2) Wine from Sky to Earth autore Nicholas Joly ed. Acres U.S.A (se hai dimestichezza con il francese, questo è il titolo originale "Le vin du ciel à la terre" ed. Sang de la Terre.
Sicuramente Edagricole dovrebbe avere qualcosa. Inoltre, in zona avrai degli agricoltori bio con cui scambiare quattro chiacchiere.
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e poi scusate,come voi ben sapete chi fa agricoltura biologica,in caso che non riesce ad prevenire o contrastare il parassita o la malattia fungina,può intervenire con prodotti chimici e poi voglio vedere come lo certificano quel prodotto.l'agricoltura biologica è ancora in via di sviluppo con tecniche ancora rudimentali,figuriamoci il bio-dinamico,meglio fare una cosa alla volta perchè chi troppo vuole nulla stringe!sauk
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Originalmente inviato da sauk Visualizza messaggioe poi scusate,come voi ben sapete chi fa agricoltura biologica,in caso che non riesce ad prevenire o contrastare il parassita o la malattia fungina,può intervenire con prodotti chimici e poi voglio vedere come lo certificano quel prodotto.
Il biologico io lo percepisco come una scelta di vita e non come tanti altri che lo fanno per i contributi.
Tanto per evitare di scrivere bischerate leggetevi il disciplinare 2092/91 che trovate in questo sito http://www.icea.info/Default.aspx?tabid=79Tosi Alessandro
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sauk il tuo intervento dimostra che c'è una certa ignoranza su questo argomento. se non trovi una soluzione ammessa dai regolamenti non fai produzioone e amen.
non capisco chi scrive le critiche in questo modo.è assolutamente inutile. secondo me meglio cercare di confrontarsi tranquillamrnte e in modo educato.
ricordo che l'argomento è viticoltura biologica. non agricoltura biologica
ciao a tutti
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viticoltura biologica
non c'è ignoranza c'e realta.questa cavolata mi è stata detta da un professore,cmq non conosco la normativa ma non ci si deve anche scaldare tanto.caro ALLe tutti i tuoi vicini fanno viticolrura o agricoltura biologica?stai attento alla parola biologico non è cosi semplice.ho studiato 5 anni agraria alle superiori+ sto finendo l'università di agraria con specializzazzione difesa e strategie ecocmpatibili,oggi tanti prodotti sono definiti biologici,ma il vero biologico sarà quando tutti lo faremo,adesso non lo è fidati!sono contento che almeno tu ci provi e non mi offendere se ho sbagliato può capitare no!ho letto che usi concime chimico senza interrarlo,come si chiama?saukUltima modifica di sauk; 21/05/2008, 10:52.
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Originalmente inviato da sauk Visualizza messaggionon c'è ignoranza c'e realta.questa cavolata mi è stata detta da un professore,cmq non conosco la normativa ma non ci si deve anche scaldare tanto.caro ALLe tutti i tuoi vicini fanno viticolrura o agricoltura biologica?stai attento alla parola biologico non è cosi semplice.ho studiato 5 anni agraria alle superiori+ sto finendo l'università di agraria con specializzazzione difesa e strategie ecocmpatibili,oggi tanti prodotti sono definiti biologici,ma il vero biologico sarà quando tutti lo faremo,adesso non lo è fidati!sono contento che almeno tu ci provi e non mi offendere se ho sbagliato può capitare no!ho letto che usi concime chimico senza interrarlo,come si chiama?sauk
Ti rispondo a tutte le tue domande:
per mia fortuna il mio vigneto è isolato e quello più vicino che fà QC è circa a 1 km.Infatti in sede di visita ispettiva per l'ingresso nel biologico non sono stato costretto a circondare la proprietà con barriere.Nella mia zono l'80 % sono aziende zootecniche e anche se non fanno il biologico non usano diserbanti e/o concimi chimici.
Concimi chimici è dal mio ingresso nel regime bio che non ne uso (dal 2005) e per il momento mi avvalgo di quel splendido concime naturale che si chiama LETAME.
Un'altro mito da sfatare è la scarsa produzione, nek vigneto non ci sono differenze, ho 3 ettari di frumento, considerando che abito in collina abbiamo stimato con il terzista di fare un raccolto sui 70q.li/ha, uguale a quello dei miei vicini che fanno il convenzionale, si è vero c'è qualche papavero in mezzo ma chi se frea smbra un quadro di Van Gogh.
Di al tuo professore che è un'ignorante e digli che si legga il Regolamento CE 2092/91 e varie ratifiche e poi può parlare di biologico.
Io ho notato che molte volte i professori non hanno nessuna esperienza in campo, io avendo studiato agrario dico sempre che il libro migliore è la campagna.
Se avete altre domande fate pure.
Originalmente inviato da simotre Visualizza messaggioun prof ignorante evidentemente.non repndere per vero tutto ciò che ti dicono i prof...qualcuno ha provato il bicarbonato di potassio per la peronospora? qualche risultato??
vendete l'uva come bio o siete costretti a conferire alle cantine che fanno convenzionale?
l'articolo che hai postato l'avevo già letto (sono di Modena) ed è molto interessante come alternativa al rame, aspetto solo l'approvazione o, visto che venerdì mattina ho la visita ispettiva dell'ente certificatore, chiedo se posso fare qualche prova.
Per la consegna delle uve nella cantina sociale dove vado io le ritirno e lavorano separatamente negli ultimi anni c'è stato un'aumento della richiesta soprattutto da parte del mercato tedesco.Tosi Alessandro
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Guarda io non voglio convertire nessuno al bio e tanto meno tu, io ho fatto la mia scelta e vedo che tu sei ancora molto ignorante sul bio perchè il perido di conversione è di 2 anni.
Desidero solo che prima di fare certe affermazioni provate in campo cosa vuol dire e non sui libri o dietro ai banchi di scuola.
Le uve le lavorano separatamente e te lo posso garantire personalmente (quando ritirano il bio c'è una linea di lavorazione apposita) e penso che il presidente di una cooperativa non si prendala responsabilità di rischiare il penale.
Sul concime chimico io non ho mai visto dare solfato ammonico nel frumento in levata e poi fresare o dare del nitrofoska nei frutteti e interrarlo......mi sà che quello che ha i dubbi siu titoli di studio sono io nei tuoi riguardi.
SalutiTosi Alessandro
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Anch'io sperimento tutti i giorni (o quasi) che quando parlo di biologico o, ancora peggio di biodinamica, gente che mi ride in faccia o commenta sapendone poco (in particolare per la biodinamica, che tra parentesi ha due corsi di Dottorato di Ricerca a Firenze ed a Bari, se non sbaglio).
Per quel che mi riguarda, preferisco il mio "finto" bio, ad un bel convenzionale. almeno, se mi devo ingurgitare dei veleni, ve ne dovrebbero essere un pò meno. Ognuno lavora come crede e mi auguro nel miglior modo possibile da un punto di vista etico.
Ultima modifica di mefito; 21/05/2008, 14:17.
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alle sei fortunato se le lavorano separatamente...io non riesco a far vinificare bio e mi tocca conferire "sopra al mucchio". ce cultivar avete? in futuro proverò delle varietà resistenti per ridurre drasticamente gli interventi dove la pendenza è accentuata perchè costa troppo lavoro. avete l'irrigazione? io non la uso ma dovrei fare l'impianto perchè sono sempre al limite e mi tocca fare qualità anche se non voglio (lasciare pochissimi grappoli per non far soffrire troppo la pianta)
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Originalmente inviato da giulio68 Visualizza messaggioAnch'io sperimento tutti i giorni (o quasi) che quando parlo di biologico o, ancora peggio di biodinamica, gente che mi ride in faccia o commenta sapendone poco (in particolare per la biodinamica, che tra parentesi ha due corsi di Dottorato di Ricerca a Firenze ed a Bari, se non sbaglio).
Originalmente inviato da giulio68 Visualizza messaggioPer quel che mi riguarda, preferisco il mio "finto" bio, ad un bel convenzionale. almeno, se mi devo ingurgitare dei veleni, ve ne dovrebbero essere un pò meno. Ognuno lavora come crede e mi auguro nel miglior modo possibile da un punto di vista etico.
Originalmente inviato da simotre Visualizza messaggioalle sei fortunato se le lavorano separatamente...io non riesco a far vinificare bio e mi tocca conferire "sopra al mucchio". ce cultivar avete? in futuro proverò delle varietà resistenti per ridurre drasticamente gli interventi dove la pendenza è accentuata perchè costa troppo lavoro. avete l'irrigazione? io non la uso ma dovrei fare l'impianto perchè sono sempre al limite e mi tocca fare qualità anche se non voglio (lasciare pochissimi grappoli per non far soffrire troppo la pianta)
I vigneti vecchi (40 anni) non sono mai stati irrigati, mentre il nuovo impianto fatto l'anno scorso ho irrigato con il gettone, non è mia intenzione fare impianti d'irrigazione fissi.
Per la consegna del prodotto sono fortunato è una delle poche cantine che fà la linea bio (che và tutta in germania)
Ultima modifica di Alle; 22/05/2008, 08:12.Tosi Alessandro
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le mie hanno tutte più di 20 anni...hanno un po' di magagne ma tengono duro.prima avevo una forma di allevamento consigliata dai tecnici di allora per la quale si dovevano tirare altissime.adesso le ho abbassate tutte e faccio cordone speronato. sono rinate ma i sesti sono larghi e tra freddo ecc me ne mancano un poche. ho chardonnay e muller, il secondo più delicato ma ancora possibile per il bio. sono a 600 m.s.l.m.m dovrei trovare una soluzione per l'acqua ma alla fine la produzione che perdo è minore dei costi per fare l'impianto. se dovessi rifarlo però...
l'erba sfalciate dappertutto?ho 2 /3 parti in cui c'è Bromus sterlis e dove ho seminato veccia che sfalcio meno perchè dopo un po' fann allettamento
fate lavorazione del terreno? io ho portato letame negli unici pezzi dove mi è possibile (il resto sono scalette e muri a secco)
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Ho trovato su questo forum http://www.crsaforum.it/vitivinicolo/ ,un argomento che parla di viticoltura bio, e un tizio sostiene di aver escogitato un sistema per non usare piu' alcun prodotto.
Per chi non lo avesse gia' letto, provate a dare un'occhiata.
Per ora mi astengo da alcun giudizio, la parola agli esperti.
Ciao
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Hai letto che sistema usa?!?!?! E che cosa consiglia'!?!?
Praticamente vorrebbe fare l'uva in serra!!!
"L'intuizione", come la chiama lui, è una porcata!
Propone di mettere reti antigrandine plastificate per impedire la bagnatura del vigneto!!! Aldilà dell'impraticabilità economica della cosa, a che temperature arriviamo sotto le reti antigrandine?
E l'escursione termica giorno-notte necessaria per la maturazione fenolica e zuccherina?
E poi che facciamo? innaffiamo il vigneto visto che non ci piove più sopra? Questo è un pazzo visionario....
Addirittura ha coperto i grappoli con SACCHETTI DI PLASTICA!!! Ma scherziamo? E gli stomi presenti sul grappolo con cosa "respirano"?
Ciao!
LorenzoUltima modifica di LorenzVigna; 19/09/2008, 08:59.
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Visto che mi si chiede di illustrare direttamente le opinioni altrui,(scusatemi ma credevo che mettendo il link di collegamento, fosse piu' che sufficiente), questo e' cio' che sostiene:
"1)Per ovviare al problema peronospora, bisogna coprire il vigneto con dei teli in modo che la vigna non sia soggetta agli effetti della pioggia, vettore della malattia.
2)Per ovviare al problema delle malattie del grappolo, bisogna mettere dei sacchetti di plastica su tutti i grappoli in modo che gli insetti non lo possano attaccare."
Concordo con quanto dice Lorenzo, ed in piu' mi chiedo, che cosa succede al grappolo se viene chiuso in sacchetto di plastica per tutta la durata del suo sviluppo.
Provate a dare un'occhiata.
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ho letto ma il concetto di biologico è un tantino diverso..
vi assicuro che con miciro dosi di rame l'uva era bella anche quest'anno,poi ovviamente come per il convenzionale sono fondamentali le pratiche agronomiche . faccio notare che il sistema prprosto è tanto idioda quanto praticato (nlla coltivazione delle fragole fuori suolo,certo nn si impacchettano i frutti però)
va bè dai magari un giorno ne pensa un'altra più efficace..per nn inquinare usa plastica a tutto andare
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Mi sono letto il forun segnalato e stò ancora ridendo
innanzitutto già il nick donato pasqualicchio è tutto un programma;- tira in ballo le regole dei tre 10 che oggi giorno non valgono più un fico secco, si sono manifestati sintomi di malattia pur non avendo le tre circostanze insieme;
- coprire i grappoli con i sacchetti non mi sembra una grossa invenzione visto che al sud (mi meraviglio che sono pugliesi) tra i produttori di uva da tavola c'è già chi attua tale pratica contro i danni della pioggia in prossimità della maturazione;
- vorrei sapere uno come Lorenzo che ha svariati ettari di vigneto(scusami ma non me li ricordo) quanto gli viene a costare un'impianto del genere;
- per finire lui dice chè uva ecologica...........come diceva il mitico Totò.......ma mi faccia il piacere...........con tutta la plastica che porti in campagna col piffero sei ecologico!!!!
Tosi Alessandro
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Mi sono letto un po' di interventi del ns caro Donato Pasqualicchio, sul forum indicato nel messaggio precedente (vi consiglio di dare un'occhiata), secondo me dovrebbe fare il comico.
Si capisce che ha a cuore l'idea di uva "biologica".
Scrive:
"La comunità europea deve regolarizzare tutti i vigneti della comunità europea a produrre uva biologica, perchè quella che producono adesso è spazzatura da quell'uva non si può fare vino e ne darla a mangiare alla gente. L'ho afferma il Bracciante Viticoltore, peschecoltore, olivicoltore Donato Pasqualicchio"
e:
"Frank, Santomauro,credetemi preparatevi a produrre uva senza pesticidi,dico preparatevi perchè io non ho più l'azienda, l'ho venduta, a 86 anni, aspetto di andare in paradiso e dire a dio che sulla terra si stanno avvelenando,perchè non gli hai detto come si produce l'uva senza veleni? Io gli è l'ho detto ma non ci credono. A parte la battuta, se volete frecare i tedeschi gl'inglesi i francesi,gli spagnoli, perchè arriveranno pure loro a saperlo, come si fa.
Su questo forum l'ho messo a disposizione di tutti. Le aziende invece di essere a cielo aperto possono essere trasformate in fabriche, con quel progetto è possibile.Non state li a litigare non vi ascolterà nessuno.sfruttate la conoscenza.Io ho l'uva sotto le intemperie ancora indatta in un sacchetto, sta smaturando ma devo vedere fin che dura.Non ci credete, ma accertatevi, sono a disposizione. Vi saluto cordialmente Donato Pasqualicchio".
Comunque tutto il rispetto per l'eta' che ha e per la voglia di fare.
Ciao
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