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Tensiometri

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  • [Attrezzatura] Tensiometri

    Qualcuno di voi che irriga frutteto o vigneto con ala gocciolante ha esperienza riguardo l'utilizzo di tensiometri?
    Grazie...

  • #2
    non irrigo frutteti o vigneti ma qualcosa so sui tensiometri standard proviamo

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    • #3
      Cas'è un tensiometro Plinio? Se me lo puoi spiegare così m'imparo.

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      • #4
        Idem cone johndin

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        • #5
          non faresti lo stesso con rivelatori di umidità,oppure esistono tensiometri con contatto di comando?

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          • #6
            tensiometri

            I tensiometri sono strumenti che servono per indicare il momento in cui intervenire con le irrigazioni.
            il suo funzionamento si basa sul rilevamento del potenziale matriciale del suolo,e costituito da un bulbo poroso collegato,per mezzo di un tubo rigido ad un manometro metallico o a mercurio.
            sono riempiti di acqua distillata e conficcati nel terreno ad una profondità di 40-60 cm,meglio ancora metterne uno a 30cm ed uno a 60cmper postazione.
            quando il terreno che circonda il bulbo è saturo il suo potenziale matriciale è nullo ed il manometro sedgna zero, quanto più il terreno si prosciuga tanto più il potenziale matriciale diviene elevato e l'acqua contenuta nello strumento e cosi richiamata attraverso le pareti del bulbo poroso,all'esterno di esso: il manometro indica allora valori progressivamente crescenti di depressione.
            In pratica i tensiometri non sono in grado di misurare potenziali matriciali maggiori di -0,8 bar, possono essere utilizzati solo quando si prevedono variazioni molto contenute dell'umidità del terreno attorno alla capacità di campo.
            i tensiometri possono essere collegati ad una centrale di comando di un impianto irriguo e consentirne l'automazione.
            L'interpretazione dei valori tensiometrici ai fini dell'irrigazine sono i seguenti:
            - 0 centibar, terreno saturo il potenziale matriciale è nullo
            - 0-10 centibar (un centibar corrisponde ad un centesimo di bar quindi 10centibar sono 0,10bar) la prolungata persistenza del tensiometro su questi valori indica un difettoso drenaggio del terreno
            - 10-25 centibar il contenuto idrico del suolo si aggira intorno alla capaictà di campo le condizioni di disponibilità idrica e di aerazione del suolo sono ottime
            - 25-40 centibar la disponibilità idrica del suolo è ancora soddisfacente, se il suolo e sabbioso è necessaria una prima irrigazione
            - 40-60 centibar nei terreni compatti la disponibilità idrica è ancora buona mentre,in quelli di medio impasto è necessario iniziare l'irrigazione,mentre nei terreni sabbiosi questi valori indicano gia stress idrico
            - 60-80 centibar anche i terreni compatti richiedono l'irrigazione.
            L'utilizzo di questi strumenti prevede di avere una disponibilità idrica costante in modo di poter intervenire tempestivamente con le irrigazioni inoltre sarebbe utile avere anche un evaporimetro per potere determinare anche i giusti volumi d'adacquamento

            Spero di essere stato abbastanza chiaro

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            • #7
              perfetto aggiungerei solo per semplificare le cose che il tensiometro misura la pressione negativa ossia la tensione ossia il succhio che esercita il terreno man mano che perde acqua capillare e tende ad estrarla da una fonte il tensiometro appunto.

              da qui si spiega come in agricoltura al tensiometro si sostituisce la pianta e questo strumento misura la competizione tra la pianta che vuole assorbire acqua e il terreno che tende a trattenerla.
              la tensione si misura anche con un antilogartimo in base decimale dove la CIC è 2.2 pf circa a seconda dei terreni e il Punto di Appassimento è 4.2 pf oltre tale valore le piante non sono più in grado di recuperare acqua e avvizziscono irreversibilmente inoltre in alcune specie capita che il terreno estrae l'acqua dalle piante!
              Originalmente inviato da L85
              I tensiometri sono strumenti che servono per indicare il momento in cui intervenire con le irrigazioni.
              il suo funzionamento si basa sul rilevamento del potenziale matriciale del suolo,e costituito da un bulbo poroso collegato,per mezzo di un tubo rigido ad un manometro metallico o a mercurio.
              sono riempiti di acqua distillata e conficcati nel terreno ad una profondità di 40-60 cm,meglio ancora metterne uno a 30cm ed uno a 60cmper postazione.
              quando il terreno che circonda il bulbo è saturo il suo potenziale matriciale è nullo ed il manometro sedgna zero, quanto più il terreno si prosciuga tanto più il potenziale matriciale diviene elevato e l'acqua contenuta nello strumento e cosi richiamata attraverso le pareti del bulbo poroso,all'esterno di esso: il manometro indica allora valori progressivamente crescenti di depressione.
              In pratica i tensiometri non sono in grado di misurare potenziali matriciali maggiori di -0,8 bar, possono essere utilizzati solo quando si prevedono variazioni molto contenute dell'umidità del terreno attorno alla capacità di campo.
              i tensiometri possono essere collegati ad una centrale di comando di un impianto irriguo e consentirne l'automazione.
              L'interpretazione dei valori tensiometrici ai fini dell'irrigazine sono i seguenti:
              - 0 centibar, terreno saturo il potenziale matriciale è nullo
              - 0-10 centibar (un centibar corrisponde ad un centesimo di bar quindi 10centibar sono 0,10bar) la prolungata persistenza del tensiometro su questi valori indica un difettoso drenaggio del terreno
              - 10-25 centibar il contenuto idrico del suolo si aggira intorno alla capaictà di campo le condizioni di disponibilità idrica e di aerazione del suolo sono ottime
              - 25-40 centibar la disponibilità idrica del suolo è ancora soddisfacente, se il suolo e sabbioso è necessaria una prima irrigazione
              - 40-60 centibar nei terreni compatti la disponibilità idrica è ancora buona mentre,in quelli di medio impasto è necessario iniziare l'irrigazione,mentre nei terreni sabbiosi questi valori indicano gia stress idrico
              - 60-80 centibar anche i terreni compatti richiedono l'irrigazione.
              L'utilizzo di questi strumenti prevede di avere una disponibilità idrica costante in modo di poter intervenire tempestivamente con le irrigazioni inoltre sarebbe utile avere anche un evaporimetro per potere determinare anche i giusti volumi d'adacquamento

              Spero di essere stato abbastanza chiaro

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              • #8
                Ora la cosa si fa più interessante...

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                • #9
                  E quanto costano sti tensiometri e dove è meglio piazzarli dove drena meno?
                  Se voi avete esperienze di automazione della irrigazione ne possiamo parlare qua mi interessa.

                  Commenta


                  • #10
                    sicuramente no altrimenti rischi un eccesso di flusso di irrigazione con ruscellamento marciumi ed altre patologie fungine si dovrebbero localizzare più rilevatori nell'arboreto collegarli ad una centralina di calcolo e soprattutto organizzare l'impianto con la possibilità di regolare i flussi nelle varie zone del frutteto ma i costi derivati vengono ammortizzati e correttamentre reintegrati nel bilancio aziendale?

                    se vogliamo fare un intervento impiantistico più pratico si dovrebbe mettere il tensiometro nell'area di confine con la zona dove l'acqua si perde più facilmente e la zona più conservatrice e poi agire sui gocciolatori regolandoli in standard in zona "arida" e chiudere un pò le mandate nelle zone "umide".

                    Originalmente inviato da johndin
                    E quanto costano sti tensiometri e dove è meglio piazzarli dove drena meno?
                    Se voi avete esperienze di automazione della irrigazione ne possiamo parlare qua mi interessa.

                    Commenta


                    • #11
                      Dove piazzarli... questo era il nocciolo del problema.
                      Nei meloni ad esempio ho notato che funzionano bene e sono affidabili posizionandolo sulla fila a lato della manichetta.
                      La cosa si fa più incerta nel frutteto, nel senso che l'anno scorso posizionandolo a lato dell'ala gocciolante mi segnava si valori bassi, anche vicini allo zero a volte, ma essendo stretta la striscia di terreno effettivamente bagnata è sufficiente per soddisfare le esigenze della pianta?
                      L'apparato radicale di un pero di 10 o anche 20 anni è piuttosto ampio...

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                      • #12
                        che terreno hai?



                        Originalmente inviato da Plinio
                        Dove piazzarli... questo era il nocciolo del problema.
                        Nei meloni ad esempio ho notato che funzionano bene e sono affidabili posizionandolo sulla fila a lato della manichetta.
                        La cosa si fa più incerta nel frutteto, nel senso che l'anno scorso posizionandolo a lato dell'ala gocciolante mi segnava si valori bassi, anche vicini allo zero a volte, ma essendo stretta la striscia di terreno effettivamente bagnata è sufficiente per soddisfare le esigenze della pianta?
                        L'apparato radicale di un pero di 10 o anche 20 anni è piuttosto ampio...

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                        • #13
                          Originalmente inviato da cristian
                          che terreno hai?
                          Franco-sabbioso, intorno ad un 50% di sabbia...

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                          • #14
                            Cristian complimenti per le conoscenze mi sa che ne sai più di me

                            Plinio qui il discorso si fa più lungo, in tanto in un frutteto come gia detto devi piazzarne almeno due per ogni postazione a profondità diversa in modo da seguire meglio le variazione del profilo d'inumidimento,poi i tensimetri indicano soltanto il momento in cui irrigare per quanto riguarda i giusti volumi d'adacquamento occore la vasca evaporimetrica con relative tabelle di conversione e calcoli del caso.
                            Per quanto riguarda l'apparato radicale del pero,se il pereto e sempre stato irrigato a goccia non ci sono problemi in quanto le radici assorbenti si concentrano intorno alle zona umida, mentre se sei passato da un sistema d'irrigazione tradizionale ad uno a goccia la pianta soffrira un pò per un paio di anni.

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                            • #15
                              Originalmente inviato da Plinio
                              Franco-sabbioso, intorno ad un 50% di sabbia...
                              in un terreno come il tuo irrigando a goccia l'acqua si distribuisce nel suolo secondo i gradienti di concentrazione, la tessitura e le temperature considerando la copertura vegetale standard nel modo , circa , di come ho malamente disegnato

                              è chiaro che in base a dove localizzi il tensiometro devi valutare la risposta del terreno se lo metti sulla fila dovrai tararlo su irrigazioni generose da uel che vedi in disegno se lo metti a equidistanza fra le file lo tari in condizione più arida perchè è sempre lui che decide quando dare l'acqua
                              Attached Files
                              Ultima modifica di cristian; 04/07/2005, 12:39.

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                              • #16
                                Cristian,diciamo che se lo mette al centro tra le file con filari di 4 mt e con terreno franco-sabbioso 50% di sabbia e considerando il tipo di profilo d'inumidimento a carota di questi suoli più che in condizioni più aridi lo tari su arido almeno credo.
                                almeno che non si utilizzi un sitsema a goccia per poi dare i volumi d'adacquamento di un impianto tradizionale.
                                Corregimi se sbaglio,ma secondo me trattandosi di un sistema di distribuzione localizzato si dovrebbero piazzare nelle zone del profilo d'inumidimento dove interessa conoscere la condizione idrica del suolo e dove si trova tutto il capillizio assorbente.
                                Ultima modifica di L85; 04/07/2005, 19:21.

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                                • #17
                                  si concordo ma gli apparati radicali tolto lo stimolo si espandono oltre la carota di inumidimento così hai spesso il problema delle radici dentro la carota in ambiente asfittico per l'acqua e frequenti fenomeni di marciume e quelle più esterne a secco

                                  io se posso vorrei proporre una doppia ala gocciolante a basso investimento economico e medio bassa precisione di adacquamento tanto per giustificare i costi a 0.50 0.70 m dalla fila per fare una doppia carota che si unisce e i tensiometri sulla fila orientati a nord in zona non pacciamata
                                  cmq ci rifletto un altro pò e magari integro.
                                  ps taratura stardard

                                  Originalmente inviato da L85
                                  Cristian,diciamo che se lo mette al centro tra le file con filari di 4 mt e con terreno franco-sabbioso 50% di sabbia e considerando il tipo di profilo d'inumidimento a carota di questi suoli più che in condizioni più aridi lo tari su arido almeno credo.
                                  almeno che non si utilizzi un sitsema a goccia per poi dare i volumi d'adacquamento di un impianto tradizionale.
                                  Corregimi se sbaglio,ma secondo me trattandosi di un sistema di distribuzione localizzato si dovrebbero piazzare nelle zone del profilo d'inumidimento dove interessa conoscere la condizione idrica del suolo e dove si trova tutto il capillizio assorbente.

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                                  • #18
                                    bé io l'avevo detto che la discussione si faceva lunga
                                    si Cristian hai ragione per l'irrigazione di un frutteto con impianti localizzati da un punto di vista agronomico si dovrebbero prevedere almeno 4 gocciolatori per pianta disposti ai vertici di un quadrato costruito attorno alla pianta ad esempio con due ali gocciolanti parallele per filare ad almeno 1 metro dalla pianta, in modo da stimolare l'apparato radicale ad esplorare un maggior volume di suolo ed allo stesso tempo conferire alla pianta un buon ancoraggio meccanico per resistere alle avversità metereologiche, solo che di questi tempi le tecniche agronomiche vanno a cozzare in modo irreparabile con la gestione economica.
                                    P.S. a cosa ti riferisci quando parli di pacciamatura?

                                    Apparte questo mi sa che siamo rimasti soli a scambiarci opinioni,
                                    Plinio,johndin, la capannaccia e gli altri in "ascolto" se ci siete battete un colpo

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                                    • #19
                                      Originalmente inviato da L85
                                      bé io l'avevo detto che la discussione si faceva lunga
                                      si Cristian hai ragione per l'irrigazione di un frutteto con impianti localizzati da un punto di vista agronomico si dovrebbero prevedere almeno 4 gocciolatori per pianta disposti ai vertici di un quadrato costruito attorno alla pianta ad esempio con due ali gocciolanti parallele per filare ad almeno 1 metro dalla pianta, in modo da stimolare l'apparato radicale ad esplorare un maggior volume di suolo ed allo stesso tempo conferire alla pianta un buon ancoraggio meccanico per resistere alle avversità metereologiche, solo che di questi tempi le tecniche agronomiche vanno a cozzare in modo irreparabile con la gestione economica.
                                      P.S. a cosa ti riferisci quando parli di pacciamatura?

                                      Apparte questo mi sa che siamo rimasti soli a scambiarci opinioni,
                                      Plinio,johndin, la capannaccia e gli altri in "ascolto" se ci siete battete un colpo
                                      Ci sono, ci sono... ho sempre tenuto d'occhio le vostre risposte anche se di corsa... Grazie a tutti...
                                      Ho voluto chiedere un consiglio a qualcuno più esperto ed avete confermato i miei dubbi in effetti... Posizionare l'ala gocciolante su piante di una certa età ha i suoi problemi, ma è anche vero che se hai un appezzamento misto di roba giovane e vecchia devi trovare un compromesso...
                                      La soluzione delle 2 ali gocciolanti per ogni fila è interressante, peccato che dal punto di vista tecnico non sia realizzabile... A meno che non si passi alla sub-irrigazione andando ad interrarle...

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                                      • #20
                                        no Plinio lascia perdere la sub irrigazione più prpblemi che vantaggi, anche se a sentire le ditte produttrici sembra che molti inconvenienti li abbiano risolti ma ho i mei dubbi e poi quando si ostruiscono sono c...i.

                                        comunque ripeto le piante giovani si adattano abbastanza in fretta e per i marciumi basta stare attenti ad evitare fenomeni di ristagno che con il tuo suolo non dovresti avere, ricorda piccole dosi e spesso nei periodi a maggior evapotraspirazione anche ogni giorno.

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                                        • #21
                                          Originalmente inviato da L85
                                          no Plinio lascia perdere la sub irrigazione più prpblemi che vantaggi, anche se a sentire le ditte produttrici sembra che molti inconvenienti li abbiano risolti ma ho i mei dubbi e poi quando si ostruiscono sono c...i.

                                          comunque ripeto le piante giovani si adattano abbastanza in fretta e per i marciumi basta stare attenti ad evitare fenomeni di ristagno che con il tuo suolo non dovresti avere, ricorda piccole dosi e spesso nei periodi a maggior evapotraspirazione anche ogni giorno.
                                          Tranquillo... non ci pensavo nemmeno lontanamente alla sub irrigazione!
                                          E' quello che cerco di fare infatti... un pò d'acqua anche tutti i giorni.
                                          Indicativamente, anche se so che sono troppi i parametri che influiscono sull'evapotraspirazione, hai idea di quanti mm d'acqua ha bisogno un pereto quotidianamente?

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                                          • #22
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                                            credo che 5 10 litri / ora nel primo caso e 1 3 litri / ora nel secondo vedano bene.
                                            cmq ti conviene sempre fare un pò di prove nei primi giorni

                                            Originalmente inviato da L85
                                            no Plinio lascia perdere la sub irrigazione più prpblemi che vantaggi, anche se a sentire le ditte produttrici sembra che molti inconvenienti li abbiano risolti ma ho i mei dubbi e poi quando si ostruiscono sono c...i.

                                            comunque ripeto le piante giovani si adattano abbastanza in fretta e per i marciumi basta stare attenti ad evitare fenomeni di ristagno che con il tuo suolo non dovresti avere, ricorda piccole dosi e spesso nei periodi a maggior evapotraspirazione anche ogni giorno.

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                                            • #23
                                              si concordo con le dosi dette da Cristian prova e vedi un pò quali sono le risposte delle piante, i valori di evapotraspirazione non si possono stimare troppe variabili, tanto vale valutare lo stato fisiologico delle piante.
                                              Per la salinità li andiamo sulle valutazioni qualitative delle acque,ad ogni modo il sistema a goccia e quello che da meno inconvenienti con le acque con alti valori di E.C. in quanto i sali si dispongono nella periferia della zona umidà e se le acque non sono eccessivamente ricche di sale nei terreni sabbiosi con le pioggie invernali vengono allontanati

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                                              • #24
                                                Grazie a johndin per il benvenuto
                                                mi ricollego a questo tread perche quì si parla di ala gocciolante e sub irrigazione
                                                Mi è stato proposto da un istallatore un impianto in sub irrigazine per il mio uliveto
                                                Mi ha introdotto questo "rivoluzionario" sistema quando gli ho detto che abbiamo completamente distrutto il vecchio (di 30 anni) impianto aereo a goccia con gli squotitori alla raccolta.
                                                Subito mi sono sorti dei forti dubbi sul suo funzionamento
                                                Dalle nostre parti l' acqua è molto calcare quindi credo che i depositi vadano ad intasare l' ala gocciolante, mi rassicurava dicendo che si può ovviare con degli appositi filtri a monte dell' impianto (???)
                                                Altro dubbio spontaneo che mi sorge, le radici e soprattutto i capillari non vanno ad intasare le condutture alla ricerca di umido quando l' impianto è fermo ?
                                                Ho letto da qualche parte che ci sono dei prodotti chimici da introdurre nell' impianto per ovviare a questo ma già sono contrario al diserbo non vorrei che sti prodotti fossero ancora più dannosi per le piante...
                                                Ancora mi è stato proposto di disporre dei baffetti sotto ogni tronco facendo uno scasso ad un metro dal tronco sotto ogni filare e un altro scasso dalla condotta al tronco per ogni tronco, così facendo ho paura di andare a distruggere le redici visto che oramai sono ben formate e che sono in pace fra loro da 30 anni ?
                                                Un nuovo impianto aereo? non vorrei distruggerlo dinuovo con lo squotitore !


                                                Datemi qualche consiglio
                                                ve ne sarò grato davvero ! al punto di spedirvi dell' ottimo extra !
                                                ciao

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                                                • #25
                                                  ciao e benvenuto,

                                                  io credo che l'ostruzioni da parte delle radici dei tubi sia abbastanza relativa inoltre si possono rivetire con fibre a vario spessore che comunque evitano l'ingresso delle radici, piuttosto per le sue caratteristiche intrinseche ed ecologiche l'ulivo presenta un certo tipo di sensibilità al contatto diretto con l'acqua gravitazionale nel suolo e penso che tu non posso ridurre le gocce d'acqua ai diametri dei micropori.
                                                  ergo si potrebbe verificare una diminuzione della produzione o un abbassamento dei valori di lipidi saturi nell'olio apparentemente inspiegabile ma che deriva dall'approvigionamento della pianta da una soluzione circolante forzata non organica col suolo.
                                                  una cosa i costi della sub irr.... e dell'irr.... aerea??? che differenza c'è?
                                                  e la sub irr...... per quanti anni è garantito il corretto funzionamento dell'impianto???

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                                                  • #26
                                                    Dunque a quel che capisco non sono utilizzabili per colture estensive e neppure per giardinaggio. Mi chiarite un attimo un altro paio di cose:
                                                    per un vigneto per esempio...mi tocca un tensiometro per barbatella? uno perfila? oppure uno ogni tanto?

                                                    Parlando sempre di sistemi automatici di irrigazione qualcuno di voi ha a che fare con i sistemi controllati da sofrware specifico su computers??? Sarei interessato ad approfondire il sistema della rainbird se qualcuno lo conosce...

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                                                    • #27
                                                      non conosco la rainbird!!!!

                                                      sul computer so usare solo un programmino artigianale poco flessibile di una ditta di irrigazione della provincia di roma!!!

                                                      beh diciamo che la coltura estensiva di per se viene regimata in ordine alle acque di fabbisogno con le tecniche agromoniche principalmente dove priprio c'è bisogno di acqua si deve ricorrere agli impianti economici meno corati e che quindi non necessitano di un tensiometro di irrigazione ma di un "guardiano".
                                                      ti posso dire che i tensiometri vanno molto bene nelle coltivazioni orticole soggette a ristoppio con sesto fisso.
                                                      dove localizzarli: riprendendo quanto detto prima sulla fila a esatta equidistanza fra le piante esposizione nord non pacciamati.
                                                      cmq l'interpretazione della posizione del tensiometro deve essere soggettiva e libera.
                                                      deve solo rispettare il concetto per cui è stato creato e asservire i bisogni della pianta.
                                                      quindi lo metti dove pensi sia l'area con le condizioni più rappresentative dei fabbisogni e in relazione alla coltura.
                                                      se tu mi dici una tua coltura, l'esposizione, il terreno, la pendenza, la densità proviamo a definire dei punti strategici funzionali!!!

                                                      Originalmente inviato da Az. Agr. La Capannaccia
                                                      Dunque a quel che capisco non sono utilizzabili per colture estensive e neppure per giardinaggio. Mi chiarite un attimo un altro paio di cose:
                                                      per un vigneto per esempio...mi tocca un tensiometro per barbatella? uno perfila? oppure uno ogni tanto?

                                                      Parlando sempre di sistemi automatici di irrigazione qualcuno di voi ha a che fare con i sistemi controllati da sofrware specifico su computers??? Sarei interessato ad approfondire il sistema della rainbird se qualcuno lo conosce...

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                                                      • #28
                                                        Originalmente inviato da Miller
                                                        Grazie a johndin per il benvenuto
                                                        mi ricollego a questo tread perche quì si parla di ala gocciolante e sub irrigazione
                                                        Mi è stato proposto da un istallatore un impianto in sub irrigazine per il mio uliveto
                                                        Mi ha introdotto questo "rivoluzionario" sistema quando gli ho detto che abbiamo completamente distrutto il vecchio (di 30 anni) impianto aereo a goccia con gli squotitori alla raccolta.
                                                        Subito mi sono sorti dei forti dubbi sul suo funzionamento
                                                        Dalle nostre parti l' acqua è molto calcare quindi credo che i depositi vadano ad intasare l' ala gocciolante, mi rassicurava dicendo che si può ovviare con degli appositi filtri a monte dell' impianto (???)
                                                        Altro dubbio spontaneo che mi sorge, le radici e soprattutto i capillari non vanno ad intasare le condutture alla ricerca di umido quando l' impianto è fermo ?
                                                        Ho letto da qualche parte che ci sono dei prodotti chimici da introdurre nell' impianto per ovviare a questo ma già sono contrario al diserbo non vorrei che sti prodotti fossero ancora più dannosi per le piante...
                                                        Ancora mi è stato proposto di disporre dei baffetti sotto ogni tronco facendo uno scasso ad un metro dal tronco sotto ogni filare e un altro scasso dalla condotta al tronco per ogni tronco, così facendo ho paura di andare a distruggere le redici visto che oramai sono ben formate e che sono in pace fra loro da 30 anni ?
                                                        Un nuovo impianto aereo? non vorrei distruggerlo dinuovo con lo squotitore !
                                                        I miei dubbi non riguradano tanto l'eventuale intreccio delle radici attorno all'ala gocciolante, ma soprattutto la durata ed il buon funzionamento della sub-irrigazione perchè l'ala gocciolante non va affatto d'accordo con acque molto calcaree. I filtri non ti risolvono questo problema, il loro compito è fermare le impurità presenti nell'acqua... mentre per la pulizia dell'impianto potresti usare tranquillamente dell'acido fosforico e sei sicuro che danni non ne fa perchè viene usato normalmente in fertirrigazione.

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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            Originalmente inviato da Az. Agr. La Capannaccia
                                                            La domanda era per capirne l'applicabilità per gestire prati (giardini) e prati (nel senso di sfalciabili per fieno). Vigneto non irrigabile causa disciplinare del chianti.... Olivi..dalle mie parti non usa ma non si sa mai!
                                                            Per questo utilizzo direi di no... l'ala gocciolante si usa nei giardini ma solamente sotto a tratti di siepe, arbusti ecc... Per il resto del giardino si usano irrigatori statici o dinamici a scomparsa, ormai ce ne sono decine di marche e modelli in commercio...

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