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Vendita Diretta in Agricoltura (Dlgs. 228/01)

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  • #91
    Originalmente inviato da Actros 1857 Visualizza messaggio
    NON sono la stessa azienda ma 2 aziende distinte con relativa partita IVA....
    va bè,però i campi e l'abitazione son cointestati(per eredità dalla moglie di mio zio che aveva intestato tutto lei)non è che ha3campi mio zio e3mio cugino,son6cointestati.
    è strano si possano aprire2 aziende divise potendo arrivar a14mila euro d'esenzione.
    Boo,per me è antico arabo la materia fiscale

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    • #92
      Originalmente inviato da amarcord Visualizza messaggio
      va bè,però i campi e l'abitazione son cointestati.....
      Cioè "quote indivise".... ma pur sempre quote (quindi è possibile avere ditte distinte e separate ).
      Saluti (e fine O.T. )

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      • #93
        salve, vorrei tornare sulla questione vendita diretta di prodotti acquistati da terzi. io oltre al riso, agli ortaggi, alla frutta prodotta in azienda volevo affiancare altri prodotti per ampliare la gamma e attrarre un maggior numero di consumatori nel mio onerosissimo spaccio aziendale appena costruito. inoltre nel periodo natalizio confezioniamo pacchi regalo per le aziende con prodotti nostri non prevalenti in valore (aggiungiamo olio vini salumi formaggi di altre aziende agricole ecc.) e prodotti acquistati da pasticcerie artigianali (panettone e cioccolato).
        sono attivita' connesse ai sensi 2135 cc? (la somma delle vendite ha prevalenza della ns produzione)

        mi preoccupa non tanto la questione fiscale (sono gia in regime di costi/ricavi essendo la mia azienda una coop), tanto la possibilita' che mi venga tolta la qualifica IAP o peggio che mi contestino di fare attivita' commerciale in un fabbricato agricolo. vi ringrazio

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        • #94
          salve a tutti, ho 27 anni, ed ho preso in consegna l'azienda che era dei miei,piccola azienda tipica del irpinia alta "avellino" produciamo tutto e niente, vi spiego..... olio d'oliva, vino, castagne, ortaggi "tutti" grano, favino, orzo ecc e in + alleviamo circa 40 suini allo stato semibrado, polli ruspanti, tacchini, e 6 conigli riproduttori che mi danno circa 20 piccoli a settimana, il tutto abbastanza meccanizzato e quindi di facile gestione....... la domanda che porgo è: poichè la zona in cui mi trovo non mi permetterebbe di vedermi arrivare molti clienti per un eventuale agriturismo o spaccio agricolo "troppo scomodo da raggiungere", posso aprire in paese a circa 10 km un localino chiamato ugualmente spaccio agricolo e se si gli spacci agricoli con tutte le accortezze dettate dall'haccp possono vendere anche frutta e verdura?

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          • #95
            Salve M84,
            Originalmente inviato da M84 Visualizza messaggio
            posso aprire in paese a circa 10 km un localino chiamato ugualmente spaccio agricolo e se si gli spacci agricoli con tutte le accortezze dettate dall'haccp possono vendere anche frutta e verdura?
            Si!... puoi aprire un punto vendita extraziendale dove vendere tutti i prodotti ottenuti dalla tua azienda.
            Saluti

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            • #96
              Grazie Potionkhinson anche se forse non ho aggiunto il dettaglio più saliente, apparte frutta e verdura si può e in che modo vendere carne proveniente dai miei allevamenti? ovviamente passando per un mattatoio autorizzato ecc....

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              • #97
                Originalmente inviato da M84 Visualizza messaggio
                ...si può e in che modo vendere carne proveniente dai miei allevamenti? ovviamente passando per un mattatoio autorizzato ecc....
                mmm... non vedo problemi particolari, in linea generale è sempre sufficiente munirsi di:
                - piano H.A.C.C.P.
                - autorizzazione sanitaria
                Ovvio che in questo caso i locali di vendita saranno dotati anche di idoneo banco per l'esposizione e conservazione della carne.

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                • #98
                  Vendita diretta... si può fare?

                  Salve a tutti vorrei una chiarimento sulla seguente questione: io ed altri due amici (tutti con lavoro a tempo indeterminato in settori diversi dall'agricoltura) vorremmo affittare un ettaro di terreno per coltivare ortaggi. Costituendo una srl e svolgendo l'attività non a tempo pieno, secondo voi possiamo fare la vendita diretta degli ortaggi anche se non siamo agricoltori a titolo principale?
                  Grazie mille per le risposte.

                  Commenta


                  • #99
                    Originalmente inviato da zoonomo Visualizza messaggio
                    Salve a tutti vorrei una chiarimento sulla seguente questione: io ed altri due amici (tutti con lavoro a tempo indeterminato in settori diversi dall'agricoltura) vorremmo affittare un ettaro di terreno per coltivare ortaggi. Costituendo una srl e svolgendo l'attività non a tempo pieno, secondo voi possiamo fare la vendita diretta degli ortaggi anche se non siamo agricoltori a titolo principale?
                    Si
                    E' opportuno che l'oggetto sociale della società preveda " l'esercizio esclusivo dell' attività agricola di cui all'art. 2135 del codice civile".
                    Ed inoltre la ragione sociale sia "Società Agricola Itrebriganti Srl" oppure "Itrebriganti Società Agricola Srl"
                    la discriminante non è la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale ma altre. Vedi art. 4 D.Lgs 228/2001
                    Tieni presente che l'art. 2-quinquies, del D.L. 10 gennaio 2006, n. 2, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione ha aggiunto al secondo comma la seguente frase:
                    Per la vendita al dettaglio esercitata su superfici all'aperto nell'àmbito dell'azienda agricola o di altre aree private di cui gli imprenditori agricoli abbiano la disponibilità non è richiesta la comunicazione di inizio attività.

                    Grazie mille per le risposte.
                    prego
                    Un'ultima cosa, ma sei certo che un ettaro di terreno coltivato ad ortaggi ti dia la possibilità di fare anche il lavoro a tempo indeterminato?
                    un ettaro di terreno , se coltivato "comecristocomanda" e non seminando qualcosa e pensando poi di raccogliere, ti dà delle soddisfazioni in termini economici ma ti tocca passare le giornate nel campo.
                    av salùt

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                    • Originalmente inviato da azzeccagarbugli Visualizza messaggio
                      Si
                      E' opportuno che l'oggetto sociale della società preveda " l'esercizio esclusivo dell' attività agricola di cui all'art. 2135 del codice civile".
                      Ed inoltre la ragione sociale sia "Società Agricola Itrebriganti Srl" oppure "Itrebriganti Società Agricola Srl"
                      la discriminante non è la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale ma altre. Vedi art. 4 D.Lgs 228/2001
                      Tieni presente che l'art. 2-quinquies, del D.L. 10 gennaio 2006, n. 2, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione ha aggiunto al secondo comma la seguente frase:
                      Per la vendita al dettaglio esercitata su superfici all'aperto nell'àmbito dell'azienda agricola o di altre aree private di cui gli imprenditori agricoli abbiano la disponibilità non è richiesta la comunicazione di inizio attività.



                      prego
                      Un'ultima cosa, ma sei certo che un ettaro di terreno coltivato ad ortaggi ti dia la possibilità di fare anche il lavoro a tempo indeterminato?
                      un ettaro di terreno , se coltivato "comecristocomanda" e non seminando qualcosa e pensando poi di raccogliere, ti dà delle soddisfazioni in termini economici ma ti tocca passare le giornate nel campo.
                      Grazie per la risposta
                      L'idea è quella di fare una cooperativa agricola sociale che possa collaborare con associazioni e preveda l'utilizzo di persone con problemi di reinserimento sociale. Inoltre si pensa di partire non coltivando tutta la superficie ma di aumentarla pian piano.

                      Saluti.

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                      • Vendita diretta da parte di agricoltore e prodotti non prevalenti...chiarimenti

                        Buonasera a tutti ed un saluto agli amici del forum.
                        Vi pongo il mio quesito nella speranza che possiate darmi un aiuto.
                        Ho un parente che è imprenditore agricolo. Lo stesso possiede delle serre nelle quali produce piante da orto, da giardino (stagionali e non), piante da frutto, olivi etc....
                        Fino ad ora ha sempre venduto la roba che lui stesso produceva.
                        Adesso, complice anche il fatto che c'è una richiesta da parte dei clienti stessi, avrebbe intenzione di incominciare a vendere anche:

                        -piccola vasetteria da abbinare alle piante che lui produce;
                        -dei fiori secchi di plastica
                        -dei fiori recisi
                        -del terriciio e del concime.

                        Quatta sua volontà è nata anche dal fatto che esiste una legge quadro del 2001 "vendita diretta" da parte dell'agricoltore che SEMBRA dare all'agricoltore medesimo la facoltà di acquistare beni (SEMPRE IN MISURA NON PREVALENTE rispetto a quelli da lui prodotti)di acquistare da terzi beni da lui non direttamente prodotti.

                        Ora vi chiedo: le cose che sopra ho elencato, possono essere vendute senza incorrere in eventuali violazioni di legge? Sono o possono essere compatibili con l'attività agricola?
                        Ovviamente lo stesso non acquisterebbe scarpe o frigoriferi, ma solo roba che avrebbe a che fare con la propria attività.

                        Faccio presente che:
                        A) il terreno ove sorge l'impresa agricola è AGRICOLO;
                        B) il Comune, interpellato dall'imprenditore è sembrato essere concorde nel poter effettuare tale vendita purchè non si superino i 160.000 euro
                        C) l'associazione di categoria che tiene la contabilità all'imprenditore mio parente, sembra invece essere di avviso opposto. Cioè non si può fare.

                        Attendo graditi consigli.

                        Grazie, un saluto!

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                        • Originalmente inviato da fabbro76 Visualizza messaggio
                          Buonasera a tutti ed un saluto agli amici del forum.
                          Vi pongo il mio quesito nella speranza che possiate darmi un aiuto.
                          Ho un parente che è imprenditore agricolo. Lo stesso possiede delle serre nelle quali produce piante da orto, da giardino (stagionali e non), piante da frutto, olivi etc....
                          immagino che si tratti di un vivaio

                          .......avrebbe intenzione di incominciare a vendere anche:
                          -piccola vasetteria da abbinare alle piante che lui produce;...
                          si se vende la pianta invasata e non il vaso da solo

                          -dei fiori secchi di plastica
                          direi di no a meno chè non si producano anche fiori per realizzare delle composizioni floreali ed i fiori di plastica siano utilizzati in una unica composizione di fiori da lui realizzata e venduta come tale.

                          -dei fiori recisi
                          in questo caso direi che forse ci potrebbe stare un acquisto e rivendita di fiori recisi se si tratta di un ampliamento dei prodotti venduti (piante ornamentali prodotte + fiori recisi acquistati)

                          -del terriciio e del concime.
                          direi di no. l'acquisto può essere fatto solo per uso personale (e non esiste la modica quantità )
                          Forse potrebbe essere venduto abbinato alla vendita della pianta come "accessorio" per un miglior risultato del trapianto. ( se ne vendi troppo diventa spaccio )

                          Grazie, un saluto!
                          prego
                          av salùt

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                          • Originalmente inviato da azzeccagarbugli Visualizza messaggio
                            immagino che si tratti di un vivaio



                            si se vende la pianta invasata e non il vaso da solo



                            direi di no a meno chè non si producano anche fiori per realizzare delle composizioni floreali ed i fiori di plastica siano utilizzati in una unica composizione di fiori da lui realizzata e venduta come tale.



                            in questo caso direi che forse ci potrebbe stare un acquisto e rivendita di fiori recisi se si tratta di un ampliamento dei prodotti venduti (piante ornamentali prodotte + fiori recisi acquistati)



                            direi di no. l'acquisto può essere fatto solo per uso personale (e non esiste la modica quantità )
                            Forse potrebbe essere venduto abbinato alla vendita della pianta come "accessorio" per un miglior risultato del trapianto. ( se ne vendi troppo diventa spaccio )



                            prego
                            Si. Trattasi di un vivaio. che è i piedi da più di 20 anni.
                            Vorrei farti una domanda ulteriore (approfitto della tua getilezza): ma è possibile avere due regimi separati di vendita? Non so se mi riesco a spiegare....
                            Che so, per una parte, dove il soggetto produce, rimanere a regime forfettario (come è stato da sempre da quello che so io....) e per le cose che intenderebbe vendere (es....fiori di plastica e terricci) avere una parte a commercio?
                            Insomma due regimi contributivi diversi?
                            Altri vivai so che fanno così, pur rimanendo sempre all'agricoltura (e non al commercio....)

                            Grazie!

                            Commenta


                            • Come da consiglio di Potionkhinson , spiego la mia situazione :

                              Sono Imprenditore Agricolo in normale regime di I.V.A.
                              In un Comune diverso da quello dove sono i terreni ho trovato un giardino di 30 m2 ( di pertinenza della adiacente abitazione ) sito in una zona - secondo me - favorevole alla vendita , ben visibile , molto abitata , piena di altri tipi di attività ,con parcheggio , dove manca giusto il verduraio...

                              Ho parlato col proprietario , che per una cifra modestissima - commisurata comunque all'immobile - me lo affitterebbe.

                              Vorrei usarlo per vendere , da Maggio a Novembre , i miei prodotti , mettendo un bell'ombrellone grande e sotto un tavolo con le cassette di frutta , naturalmente con personale aziendale dipendente in regola.
                              Niente muri , bagni ,elettricità , acqua , niente di niente ( e relativo quasi zero spese ), come quando la gente compra direttamente nei campi la frutta appena raccolta , e prende le cassette che sono nei filari, o come vendono nei banchetti i verdurai al mercato.

                              Riguardo l'art. 4 comma 4 del Dlgs 228/2001 , una volta fatta la comunicazione al Comune dove intendo vendere , sono a posto oppure no?

                              Per l' HACCP come si fa? nel giardino non c'è niente , solo un prato di 30 m2 con un albero in mezzo...è una condizione simile a quella della vendita diretta in azienda o va considerato come un " locale di vendita " ?
                              Grazie dei chiarimenti
                              Ultima modifica di le rivette; 13/02/2010, 16:30. Motivo: riletto e capito il dlgs 228/2001
                              CIAO

                              Commenta


                              • Ciao Simone,
                                cominciamo ():
                                Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                In un Comune diverso da quello dove sono i terreni ho trovato un giardino di 30 m2 ...
                                ok, è necessario contratto di affitto (o comodato) regolarmente registrato.
                                Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                Riguardo l'art. 4 comma 4 del Dlgs 228/2001 , una volta fatta la comunicazione al Comune dove intendo vendere, sono a posto oppure no?
                                no, è necessario (anche... ma forse: soprattutto ) presentare apposita D.I.A. ai fini igienico sanitari (proprio al fine di ottenere l'autorizzazione sanitaria). Confesso, però, che "banchetto & ombrellone" non mi è mai capitato (mi chiedo: cosa può/deve appurare l'ASL??? ).
                                Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                Per l' HACCP come si fa? nel giardino non c'è niente , solo un prato di 30 m2 con un albero in mezzo...è una condizione simile a quella della vendita diretta in azienda o va considerato come un " locale di vendita " ?
                                io lo considero un'area di vendita. Ad ogni modo devi premunirti di idoneo piano H.A.C.C.P., difatti abbiamo: manipolazione del prodotto, trasporto ed esposizione. Anzi, ricorda di predisporre il piano prima di chiedere l'autorizzazione sanitaria (altrimenti incorri in sanzioni... ).

                                Ciao

                                Commenta


                                • Pronto come sempre , Potionkhinson ,

                                  Mi addentro nei dettagli :

                                  - si può registrare , al posto di un normale contratto di locazione , una scrittura privata fatta tra i 2 interessati , e , se sì , come e quanto costa ( circa ) ?

                                  - dato che la Dichiarazione Inizio Attività ( D.I.A. ) la devo presentare al Comune sul cui suolo ricade l'area di vendita , potrei sentire negli uffici comunali cosa mi rispondono a riguardo , e visto che è un picolo Comune e non ci sono casi analoghi forse non mi fanno troppi problemi ( cosa più rara di un 6 al Superenalotto )

                                  - H.A.C.C.P. : qui arriva il bello , almeno per me , che ho una rara sindrome di allergia alla carta burocratica in genere , sviluppatasi e divenuta virulenta nel corso degli anni...
                                  Ho trovato nel Forum un gentile esempio della Capannaccia :

                                  In questo forum sono presenti tutte quelle altre discussioni che non trovano collocazione nelle altre aree tematiche del Forum Leggi e Normative Agricole.


                                  che , sebbene riferito ad un altro settore , è una base di partenza, poi anche



                                  e questo , di ristorazione , ma per avere un'idea va bene lo stesso :



                                  qualcuno ha da portare fac-similia ?
                                  CIAO

                                  Commenta


                                  • mi scuso per il ritardo... ma...
                                    Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                    - si può registrare , al posto di un normale contratto di locazione , una scrittura privata fatta tra i 2 interessati , e , se sì , come e quanto costa ( circa ) ?
                                    mmm.... perché preferisci la "scrittura privata" al contratto di affitto? (tanto andiamo a finire sempre li... o no?).
                                    Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                    - dato che la Dichiarazione Inizio Attività ( D.I.A. ) la devo presentare al Comune sul cui suolo ricade l'area di vendita , potrei sentire negli uffici comunali cosa mi rispondono a riguardo
                                    potresti?!?... devi! (anche perché ogni comune ha i suoi "modelli" ).
                                    Originalmente inviato da le rivette Visualizza messaggio
                                    - H.A.C.C.P. : qui arriva il bello , almeno per me , che ho una rara sindrome di allergia alla carta burocratica in genere , sviluppatasi e divenuta virulenta nel corso degli anni...
                                    Ho trovato nel Forum un gentile esempio della Capannaccia :
                                    In questo forum sono presenti tutte quelle altre discussioni che non trovano collocazione nelle altre aree tematiche del Forum Leggi e Normative Agricole.

                                    ...............................
                                    poi anche
                                    ...............................
                                    premesso che non ho letto i link che hai inserito... per l'H.A.C.C.P. siamo O.T., meglio continuare nell'apposita discussione

                                    Saluti

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                                    • Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
                                      mi scuso per il ritardo ...

                                      perché preferisci la "scrittura privata" al contratto di affitto?

                                      potresti?!?... devi! (anche perché ogni comune ha i suoi "modelli" ).

                                      premesso che non ho letto i link che hai inserito... per l'H.A.C.C.P. siamo O.T., meglio continuare nell'apposita discussione
                                      Ciao Potionkhinson ,

                                      - per il ritardo non ti preoccupare , tanto prima di Giugno non ho frutta a sufficienza da vendere..

                                      - per la scrittura privata cercavo il modo più economico...

                                      - dicevo " potrei " , nel senso che per abbreviare i tempi , mi conviene sentire direttamente il Comune anzi che studiarmi la regolamentazione generale sulla materia..

                                      - speravo che ci fosse qualcuno con un modello haccp di analoga attività ( tipo banchetto al mercato ) già pronto...

                                      grazie di tutto
                                      CIAO

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                                      • Disegno di Legge

                                        questo disegno di legge è stato approvato dal consiglio dei ministri per la discussione.
                                        l'impostazione mi pare abbastanza favorevole per le aziende agricole.
                                        se son rose fioriranno.
                                        av salùt

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                                        • questo per quanto riguarda i mercati, ci sono novità a proposito di puntivendita, spacci aziendali, riferiti alla destinazione d'uso dei locali
                                          Franziscu

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                                          • commercializzazione di altri prodotti

                                            Salve sono un agricoltore che produco olio e miele regolarmente iscritto alla camera di commercio e partita iva. Vorrei commercializzare altri prodotti che non produco per allargare la mia filiera nei mercatini rionali, tipo marmellate, le varie caramelle al miele e propoli, e prodotti di cosmesi derivandi dall'alveare come crema mani al miele, crema viso alla pappa reale e saponette al miele e pappa reale. Posso comprare questi prodotti legati sempre all'agricoltura e all'alveare e venderli?
                                            In attesa cordiali saluti Ventimiglia Antonia

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                                            • credo di si, per una percentuale che non saprei dirti, ma devono essere prodotti in laboratori autorizzati...la tua associazione saprà dirti di più
                                              Franziscu

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                                              • La vendita diretta piace molto anche a me, ma ho ancora qualche dubbio che magari mi chiarirete... Come vengono tenute sotto controllo la quantità di merce venduta "propria" ed acquistata da terzi? Viene specificato nello scontrino se un prodotto è "proprio" oppure no?
                                                Se poi a fine anno "sballo" e i prodotti acquistati e rivenduti hanno superato quelli da me prodotti cosa succede? Ci sono dei cambiamenti dal lato fiscale ok... ma vuol dire che pago più tasse per quell'anno lì e basta? L'anno dopo tutto come prima?
                                                Non sto certo ad elencarvi gli escamotage di chi ahimè fa vendita diretta ed anche ad un certo livello... volevo capire come funziona se applichiamo le regole dall'inizio alla fine.

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                                                • dipende tutto da cosa vorresti vendere, penso che nessuno verrà a dirti che non rispetta in pieno le regole, come si dice "chi è senza peccato scagli la prima pietra" a seconda di cosa vendi non hai obbligo di scontrino, potresti compilare i corrispettivi a fine giornata e stop, più che altro è importantissimo che se si tratta di prodotti "lavorati" tipo formaggi, salumi, miele, confetture ecc, devono essere "lavorati in laboratori autorizzati ASL, e sui prodotti vanno elencati tutti gli ingredienti e laboratorio di lavorazione, anche in codici (per esempio confezionato da: I 345, ingredienti: carne suina, pepe,sale, E330, E252 .....su frutta e ortaggi non credo il problema non sussista ne per etichette ne per quantità...credo che vendendo prodotti di altri si possa dare una scelta maggiore al compratore e integrare il prorio guadagno stai tranquillo che non ci si arrichisce
                                                  Franziscu

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                                                  • Il tema dei locali che rispondano a certi requisiti ok, è un discorso a parte... quello che voglio capire è come viene tenuto sotto controllo il famoso concetto della prevalenza...

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                                                    • Ehilà Plinio!
                                                      Originalmente inviato da Plinio Visualizza messaggio
                                                      Come vengono tenute sotto controllo la quantità di merce venduta "propria" ed acquistata da terzi?
                                                      registro fatture acquisti e/o simili
                                                      Originalmente inviato da Plinio Visualizza messaggio
                                                      Viene specificato nello scontrino se un prodotto è "proprio" oppure no?
                                                      solitamente: no. Che io ricordi, però, cambia l'aliquota iva (magari GabrieleB. può spiegarci meglio...)
                                                      Originalmente inviato da Plinio Visualizza messaggio
                                                      Se poi a fine anno "sballo" e i prodotti acquistati e rivenduti hanno superato quelli da me prodotti cosa succede?
                                                      succede che hai guadagnato più di € 160.000 (come ditta individuale) per i prodotti extra-aziendali .... mica male
                                                      Originalmente inviato da Plinio Visualizza messaggio
                                                      Ci sono dei cambiamenti dal lato fiscale ok... ma vuol dire che pago più tasse per quell'anno lì e basta? L'anno dopo tutto come prima?
                                                      mmm... superata la cifra di cui sopra, scatta l’obbligo di iscrizione al R.E.C. (Registro Esercenti Commercio), ivi compresa l'osservanza degli orari di apertura e chiusura. Se & come tornare allo status precedente non saprei.
                                                      Originalmente inviato da pastore Visualizza messaggio
                                                      ...credo che vendendo prodotti di altri si possa dare una scelta maggiore al compratore e integrare il prorio guadagno stai tranquillo che non ci si arrichisce
                                                      perdonami, espresso così... vuoi dire che tutte le imprese commerciali guadagnano poco o nulla???...

                                                      Saluti

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                                                      • Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
                                                        perdonami, espresso così... vuoi dire che tutte le imprese commerciali guadagnano poco o nulla???...

                                                        Saluti
                                                        intendevo per "prodotti di altri" di altri produttori agricoli (o vorreste vendere pasta barilla caffe lavazza ecc ) e poi che non si avrà certo un volume d'affari di un'attività commerciale che prodotti ne commercializza migliaia di varietà
                                                        Franziscu

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                                                        • Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
                                                          Ehilà Plinio! registro fatture acquisti e/o simili
                                                          solitamente: no. Che io ricordi, però, cambia l'aliquota iva (magari GabrieleB. può spiegarci meglio...)succede che hai guadagnato più di € 160.000 (come ditta individuale) per i prodotti extra-aziendali .... mica male
                                                          Saluti
                                                          Ciao Poti, sempre presente!
                                                          D'accordo sul tetto massimo dei 160.000, quello me lo ricordavo...
                                                          Vediamo se ho capito quello che volevi dirmi sulla prevalenza: io compro con fattura, tengo il mio registro fatture acquisto e salta fuori che ho comprato a fine anno per 5000 euro di prodotti da terzi. Quindi se ho venduto, diciamo con scontrino, per almeno 10.001 euro ho rispettato la prevalenza ed è tutto ok?? E' così che si intende quindi?

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                                                          • no-no... (forse mi sono espresso male... ), il registro fatture acquisto permette di identificare i prodotti extra-aziendali. stop.
                                                            Relativamente alla prevalenza dei prodotti aziendali:
                                                            - se si tratta di prodotti dello stesso comparto agronomico, la prevalenza può essere di tipo quantitativo (51% contro 49%);
                                                            - se si tratta di prodotti di diversi comparti agronomici, la prevalenza è di tipo valoristico (€ 51 contro € 50).

                                                            Ciao

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                                                            • Il concetto di prevalenza è chiaro, anche se l'avevo inteso in termini valoristici a prescindere... ma fa lo stesso.
                                                              Quello che non mi sono ancora spiegato è come dimostro, o meglio come tengo sotto controllo questa prevalenza. Mettiamo che mi facciano un controllo, come dimostro che sono in regola se non ho traccia sugli scontrini di quello che è mio oppure che ho comprato? Forse mi sfugge qualcosa ed è più semplice di quello che penso, ma parlando con alcune persone che mi hanno dato l'idea di molto superficiali e del "tanto si può fare" mi è venuto questo dubbio "basilare"...

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