credo che dal punto di vista legale non avresti alcun vincolo. è pur vero che tutte le operazioni e i locali in cui esse avvengono devono essere a norma, se non si incorre a sanzioni. dal punto di vista pratico non so se la qualità che riusciresti a ottenere con un piccolo impianto sia paragonabile a quella ottenuta da un impianto industriale.
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Vendita Diretta in Agricoltura (Dlgs. 228/01)
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Ciao 411r4ever, io ho un piccolo mulino con macine in pietra della partisani, riesco a "produrre" solo farine integrali e semi integrali. Guardando sul sito della Partisani ho visto un buratto che dovrebbe selezionare tre tipi di farine tra cui anche quella bianca, ma il costo del buratto è un pò eccessivo. Io utilizzo semplicemete dei setacci e si riesce a produrre farina semiintegrale, mischiata a della farina bianca esce un pane o una pizza stupendi. Ciao Marco
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Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggioDevi autorizzare i locali di trasformazione, devi essere in possesso dei requisiti igienici per gli operatori (qui in Emilia si tratta di un corso di 6 ore presso l'Ausl), devi ricordare che devi utilizzare almeno il 50,1% di prodotto tuo e il resto acquistarlo per trasformarlo mantenendolo prodotto tuo e venderlo come prodotto agricolo.
A volte è necessario autorizzare anche il locale di vendita, ma ti possono dire tutto all'Ausl della tua città. Non hai bisogno di licenze nè di autorizzazioni all'inizio della vendita perché è un tuo diritto vendere il prodotto (legge 18-5-2001 "Orientamento in agricoltura", quella che ha sostituito l'art. 2135 del codice civile... se cerchi questo scopri tutto e comprendi cos'è la prevalenza di cui si parla!).
In soldoni: se produci 100 quintali di frutta, puoi acquistarne 99,99 dal tuo vicino e vendere la marmellata come se fosse tutta tua.
Se sfori tale quota esci dal discorso agricolo con tutti i problemucci relativi!!!
Dal punto di vista fiscale: se il prodotto è agricolo (anche se trasformato) non paghi imposte dirette. Questo vale su tutto il TUO prodotto (e abbiamo visto che anche il 49.9% che compri diventa tuo).
Buon lavoro!ciao LorenzVigna, quindi se io nella mia azienda faccio trasformazione dei prodotti e agriturismo/ristorazione (latte, carne, prodotti sott'olio ecc...) bisogna avere un locale per ogni tipo di lavorazione o tipo una bella cucina attrezzata dove si possono fare vari tipi di lavorazione!? Trasformazione di salumi, formaggio, frutta e verdura del proprio orto sono tutti locali da attrezzare?
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Originalmente inviato da urtensia Visualizza messaggiociao LorenzVigna, quindi se io nella mia azienda faccio trasformazione dei prodotti e agriturismo/ristorazione (latte, carne, prodotti sott'olio ecc...) bisogna avere un locale per ogni tipo di lavorazione o tipo una bella cucina attrezzata dove si possono fare vari tipi di lavorazione!? Trasformazione di salumi, formaggio, frutta e verdura del proprio orto sono tutti locali da attrezzare?
Per vendere, invece, in uno spaccio aziendale i tuoi prodotti avrai bisogno di un locale di trasformazione. Il locale di trasformazione può anche essere utilizzato per più lavorazioni, ma questo devi verificarlo presso il Servizio Igiene degli Alimenti dell'ASL della tua città. C'è il caso che possano autorizzare anche una cucina da ristorante per queste lavorazioni, ma qui da me solitamente preferiscono tenere divisa la preparazione dei pasti dalla trasformazione/confezionamento dei prodotti.
Ciao!
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Oggi, gli importi limite di £ 80 milioni e di £ 2 miliardi (come indicato il comma 8 dell'art. 4 del D.lgs 228/01), sono stati aumentati. Infatti, il tetto dei ricavi derivanti dai prodotti extra-aziendali, è stato elevato a 160 mila euro per le imprese individuali e a 4 milioni di euro per le società. L’incremento è stato disposto dal comma 1064 dell'articolo 1 della legge. 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007).
Quindi, fino a tale livello, non c’è l’obbligo di iscrizione al R.E.C. (Registro Esercenti Commercio) e tantomeno di osservare orari di apertura e chiusura.
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Originalmente inviato da lord Visualizza messaggioScusate,ma posso vendere....senza che io sia un agricoltore "ufficiale"?
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vendita online e diretta
Ciao,
quest'anno dovrei riuscire a produrre intorno ai 500 lt d'olio a occhio e croce.
tutti terreni coltivati da me senza alcun tipo di aiuto o licenza.
bastandomene 100 per uso personale volevo sapere...
per vendere gli altri 400 tramite internet ho bisogno di autorizzazioni/licenze anche per quantitativi cosi limitati.
ciao e grazie.
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Originalmente inviato da gioas Visualizza messaggioCiao,
quest'anno dovrei riuscire a produrre intorno ai 500 lt d'olio a occhio e croce.
tutti terreni coltivati da me senza alcun tipo di aiuto o licenza.
Originalmente inviato da gioas Visualizza messaggiobastandomene 100 per uso personale volevo sapere...
per vendere gli altri 400 tramite internet ho bisogno di autorizzazioni/licenze anche per quantitativi cosi limitati.
Se invece sei imprenditore agricolo, allora devi fare una DIA al Comune dove ha sede la tua azienda, indicando che intendi iniziare l'attività di vendita diretta dei prodotti agricoli e specificando in che modo e con che attrezzature venderai (negozio in azienda, mercati ambulanti, internet... e allora devi dire mq della superficie di vendita, avere un bagno di servizio per chi vende, il furgoncino autorizzato dall'USL se hai prodotti freschi, l'eventuale autorizzazione sanitaria se vendi prodotti non già confezionati, l'eventuale autorizzazione per il frantoio delle tue olive ecc).
Dal punto di vista fiscale:
- registro dei corrispettivi
- registratore di cassa
Nient'altro! Ma direi che ce n'è abbastanza....
Ciao!
Lorenzo
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vendita prodotti agricoli
ciao a tutti ,
vi spiego :
nel mio paese ci sta un coltivatore diretto che vende i suoi prodotti (il sabato e il giovedi )in un garage del paese ( suo ) senza registratore di cassa ,il garage e tutto grezzo , cioe senza pavimento , senza intonaco,ed anche sporco di materiale edile ,
io gli ho chiesto se lui fosse in regola e mi ha risposto che lui ha fatto la comunicazione al comune e quindi puo vendere essendo in regola
e possibile secondo voi vendere in quelle condizioni ?
a chi posso rivolgermi per denunciare il fatto ?
posso fare una denuncia anonima ?
grazie a tutti ciao ciao
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i locali di vendita devono comunque sottostare alle normative hccp. personalmente non vedo un motivo per andare a rompere le scatole a chi vende i prodotti del proprio orto. prodotti sani e genuini, mentre molti che rispettano tanti formalismi vendono monnezza. poi ognuno ha le sue ragioni...
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Originalmente inviato da giuba Visualizza messaggioi locali di vendita devono comunque sottostare alle normative hccp. personalmente non vedo un motivo per andare a rompere le scatole a chi vende i prodotti del proprio orto. prodotti sani e genuini, mentre molti che rispettano tanti formalismi vendono monnezza. poi ognuno ha le sue ragioni...
Per favore non spariamo giudizi a caso,se secondo te vende "monnezza" un produttore "controllato",perchè non dovrebbe far peggio uno che manco è controllato?
Sai quali sono i costi della burocrazia e della qualità?
Perchè alcuni dovrebbero sopportarli ed altri no?Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da betowen Visualizza messaggionel mio paese ci sta un coltivatore diretto che vende i suoi prodotti (il sabato e il giovedi )in un garage del paese ( suo ) senza registratore di cassaUltima modifica di urbo83; 19/10/2008, 21:58.
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Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggioSe ci sono delle regole,è giusto che tutti le rispettino.
Per favore non spariamo giudizi a caso,se secondo te vende "monnezza" un produttore "controllato",perchè non dovrebbe far peggio uno che manco è controllato?
Sai quali sono i costi della burocrazia e della qualità?
Perchè alcuni dovrebbero sopportarli ed altri no?
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Originalmente inviato da giuba Visualizza messaggioper carità non intendo spingere nessuno verso l'illegalità e neppur lodarla, ma non credo neanche che le modalità con cui si operava 20 o 30 anni fa vadano perseguite.
Anche 20 o 30 anni fà cera chi produceva bene e chi faceva schifezze,spero che per i secondi non ci sia più spazio.Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Salve betowen,
Originalmente inviato da betowen Visualizza messaggionel mio paese ci sta un coltivatore diretto che vende i suoi prodotti (il sabato e il giovedi )in un garage del paese ( suo ) senza registratore di cassa ,il garage e tutto grezzo , cioe senza pavimento , senza intonaco,ed anche sporco di materiale edile.........................
e possibile secondo voi vendere in quelle condizioni ?
a chi posso rivolgermi per denunciare il fatto ?
posso fare una denuncia anonima ?
Relativamente al registratore di cassa, ti ha già risposto Urbo.
Relativamente alla denuncia, recati (o telefona) alla A.U.S.L. locale e fornisci (almeno) l'indirizzo del "negozio".... ci penseranno loro.
Saluti
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Volevo chiedervi se e possibile una informazione :
io vorrei vendere i prodotti che produco nella mia azienda agricola , spiego meglio la mia azienda e in campagna ma io vorrei vendere i miei prodotti in una casa di mia proprieta in paese cioe in un mio locale,mi hanno detto che non ci vogliono autorizzazioni sanitarie e vero ?
se non e vero che documenti sanitari ci vogliono ?
sicuro in una vostra risposta Vi faccio i migliori saluti e complimenti per il sito
grazie
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Originalmente inviato da betowen Visualizza messaggioio vorrei vendere i prodotti che produco nella mia azienda agricola , spiego meglio la mia azienda e in campagna ma io vorrei vendere i miei prodotti in una casa di mia proprieta in paese cioe in un mio locale,mi hanno detto che non ci vogliono autorizzazioni sanitarie e vero ?
se non e vero che documenti sanitari ci vogliono ?
Serve:
- Autorizzazione comunale (tramite comunicazione di "vendita diretta di prodotti agricoli)
- Autorizzazione sanitaria (tramite modulistica "stile DIA semplice")
- Piano H.A.C.C.P.
- Licenza U.T.F. (se intendi vendere alcolici)
Credo di aver detto tutto... (sono andato "a memoria"...).
Saluti
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ciao a tutti!!
come potrete notare sono nuova del form e anche del mondo dell'agricoltura per la verità!!!!
Il mio compagno ed io abitiamo attualmente viviamo a Tolosa in Francia e vorremmo aprire un ristorante e/o un centro di vendita di prodotti agricoli italiani, intendendo con quest'utlimi quelli prodotti da sua mamma in Campania.
Il problema è che al momento sua madre fa queste cose per noi e i vari parenti e non ha un'azienda agricola. per quanto riguarda quest'ultimo punto è anche di nostro estremo interesse aprire un'azienda agricola su quei terreni (già produttivi di vari ortaggi), e con tali prodotti fare la vendita di essi (soprattutto sotto forma di conserve, sottoli etc) all'estero, ma non abbiamo idea di quali leggi esistano per poterlo fare..
ovviamente immagino che sia obbligatorio aprire un'azienda agricola...
Grazie mille in anticipo per i consigli
Giada
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Originalmente inviato da Giada Aurora Visualizza messaggio...è anche di nostro estremo interesse aprire un'azienda agricola su quei terreni (già produttivi di vari ortaggi), e con tali prodotti fare la vendita di essi (soprattutto sotto forma di conserve, sottoli etc) all'estero, ma non abbiamo idea di quali leggi esistano per poterlo fare..
ovviamente immagino che sia obbligatorio aprire un'azienda agricola...
benvenuta!
Si! Aprire un'azienda agricola è sicuramente il primo passo... (utilizzando la funzione "cerca" troverai diverse discussioni utili)... relativamente alla "vendita diretta" (però) non so aiutarti... infatti, ai sensi dell'art. 4 del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228:
Esercizio dell'attivita' di vendita
1. Gli imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti nel registro delle imprese di cui all'art. 8 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, possono vendere direttamente al dettaglio, in tutto il territorio della Repubblica, i prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende, osservate le disposizioni vigenti in materia di igiene e sanità.
Quindi, poiché l'esercizio di vendita non avrebbe sede in Italia, è bene studiare le leggi del Paese in oggetto (se non ho capito male: la Francia).
Saluti
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informazione confezzionamento pomodori
salve mi chiamo Donato
io sono un coltivatore diretto e produco e vendo ai privati pomodori da salsa
ora pero vorrei iniziare un'attivita di confezionamento di conserva di pomodori fatti in casa sapete dirmi cosa mi occorre in attrezzatura e in autorizzazioni sanitarie? quando mi potrebbe costare per realizzare un piccolo laboratorio ?
grazie
Donato
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Originalmente inviato da betowen Visualizza messaggiosalve mi chiamo Donato
io sono un coltivatore diretto e produco e vendo ai privati pomodori da salsa
ora pero vorrei iniziare un'attivita di confezionamento di conserva di pomodori fatti in casa sapete dirmi cosa mi occorre in attrezzatura e in autorizzazioni sanitarie? quando mi potrebbe costare per realizzare un piccolo laboratorio ?
grazie
Donato
Ti avevo già indirizzato la settimana scorsa, la domanda che poni è più o meno la stessa, quindi ti invito a leggere attentamente l'ultimo post di Potionkhinson e, se hai tempo, l'intera discussione; per le autorizzazioni varie quindi dovresti trovare facilmente le risposte che ti servono. Per le attrezzature un'aziendina che ho visitato recentemente produce conserve varie, in uno spazio ridottissimo, composto da 4 stanze:
- stanza con bancone, esposizione attestati, autorizzazioni varie, scaffalatura con prodotti da visionare...sarà, dimensionalmente, 4m X 3m
- stanzino stretto (a occhio non più di 3m) e lungo (6-7 metri) con corridoio centrale e scaffalature sulle due pareti lunghe, utilizzato come magazzino.
- stanza ad occhio 4m X 5m ove si trovava un frigorifero, un lavandino, una friggitrice da ristorante, un gas 4 fuochi professionale, un banco da lavoro e credo basta.
- uno sgabuzzino ricavato a muro uso spogliatoio (un escamotage per ottenere l'ok sanitario ma che in realtà è un classico armadietto incastonato nella parete)
L'azienda agricola in questione produce conserve, vasetti di verdure (asparagi, zucchine, cetrioli, peperoni) sottolio e sottaceto, completamente in regola ma veramente in spazi ridotti al minimo. Le attrezzature citate, senza eventuali opere murarie, a mio avviso rientrano nei 15-20 mila euro di spesa. Chiaramente dipende da quanto si vuole produrre.
Il tutto è guidato da una signora sui 50 anni, grintosissima, che si è insediata a 41 anni, quindi niente legge giovani, che ha frequentato un sacco di corsi, da ammirare per la dedizione e l'amore per il suo lavoro.
saluti
Gabriele
p.s.: la parte sull'attrezzatura è un po' fuori tema ma mi sembra utile per capire che non servono capitali incredibili e posti immensi, almeno per cominciare.Ultima modifica di GabrieleB.; 03/11/2008, 16:47.Roger Federer
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Salve , visti i tanti dubbi oggi mi sono recato al cia. Dunque mi hanno dato risposte rassicuranti. Io sono un dipendente ma ho una partita iva agricola in regime di esonero. In particolare ho alcuni boschi e vendo legna da ardere . primo l' esonero e' fino a 7500 euro quindi anche se uno guadagnasse 100000 euro come dipendente per la parte agricola non deve dichiarare nulla se non eccede i 7500 euro. secondo puo' vendere direttamente a privati e non senza fare una dia sempre se vende sul proprio terreno nel mio caso la porto con la motoagricola alle varie persone e qui non so se sono in regola ( non lo sanno neanche alla cia devono informarsi ). terzo quando vende a privati si limita a tenere un rendiconto mentre per gli altri si viaggia con l' autofatturazione. Quarto non vi sono obblighi igienici se avviene in un luogo aperto. Esempio se date i pomodori direttamente dalla pianta al compratore. quinto non ho l' obbligo di inps , inal , ecc.. . Se pero' voi avete notizie diverse datemi le vostre opinioni che cambio sindacato. Grazie max
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Salve maxremax,
.... sinceramente sono "confuso"....
1) se il "punto" è il regime di esonero, c'è l'apposita discussione: Regime IVA di esonero.
2) per vendere legna... cosa c'entra la DIA?
3) per vendere legna cosa c'entrano i permessi sanitari?(l'esempio dei pomodori è decisamente fuori luogo).
... per concludere: cosa c'entra la legna con la vendita diretta? (questa è l'unica domanda di cui non conosco la risposta.... anche se sono tentanto per il "niente".).
Saluti
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Ciao , dunque desidero risponderti. La domanda da me fatta alla cia riguardava la legna e' vero ma loro hanno tenuto a precisarmi che vale anche per altri prodotti. Dunque la dia come dice la parola e' un inizio di attivita sia che vendi pomodori o che vendi legna ma se non e' il tuo reddito principale ma solo una cosa fatta in modo saltuario non devi presentarla. morale le cose sono legate se non arrivi a 7500 euro sei uno che vende diciamo casualmente di tanto in tanto e quindi non devi fare la dia ( sia che sia legna o pomodori ) se invece vai oltre devi fare tutte le pratiche del caso quindi tenuta contabile , iscrizione registro inmprese e devi fare la dia sia per legna o pomodori. Se il prodotto non viene diciamo contaminato da mani umane o adirittura venduto in un locale non bisogna fare nessuna segnalazione all' asl. Questo sia per la legna che per i pomodori. Tu dirai ma la legna non si mangia e' vero ma cosi mi hanno detto alla cia e cioe' che da un punto sanitario entrambi possono creare problemi ( di diverso tipo ovvio ). la legna subisce la vendita diretta ne piu' ne meno come altri prodotti. Cioe' se fossi un professionista del mestiere oltre i 7500 euro ma anche nel mio caso ed ipotesi la vendessi in strada dovrei chiedere i relativi permessi al comune. Un saluto max
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Salve max,
allora... ho ridato un'occhiata al Dgls 228/01, poiché non viene fatta alcuna distinzione tra prodotti agricoli commestibili e non... la risposta è si! Cioè, la legna rientra nell'attività di vendita diretta (anche se continuo a non comprenderne i "vantaggi").
Inoltre, la tua osservazione:
Originalmente inviato da maxremax Visualizza messaggiose fossi un professionista del mestiere oltre i 7500 euro ma anche nel mio caso ed ipotesi la vendessi in strada dovrei chiedere i relativi permessi al comune.) dell'art. 4 del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228: Gli imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti nel registro delle imprese di cui all'art. 8 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, possono vendere direttamente al dettaglio....
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Che cosa si intende per Vendita Diretta
Per Vendita Diretta si intende la distribuzione di prodotti e servizi direttamente ai consumatori, generalmente presso il domicilio, sul luogo di lavoro o altrove, comunque al di fuori dagli esercizi commerciali abituali.
Dunque se io vendo pomodori o legna nel mio caso e la porto a giovanni per dire ma non e' la mia attivita' principale p. iva in esonero non dichiaro nulla al comune. non faccio la dia. Inoltre credo che a parte che il mezzo sia igienicamente a posto e questo varra maggiormente per i pomodori non debba fare nessun addempimento di carattere igienico. E' tutto giusto fino a qui ? e poi non disturbo piu' grazie
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