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Servitù di passaggio

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  • Aggiungo che bisogna verificare se sono rispettate le distanze legali minime previste per l'allevamento di animali per uso non domestico. Potresti ritrovarti a sborsare soldi e poi non poter costruire nulla.Consulta il regolamento comunale di polizia rurale nonchè cosa prevedono i vincoli urbanistici.

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    • Originalmente inviato da LUCABERT Visualizza messaggio
      sarò più preciso visto che mi consigli di buttare euro a palate...
      art. 1033 c.c. obbligo di dare passaggio alle acque: il proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle acque di ogni specie che si vogliono condurre da parte di chi ha, anche solo temporaneamente, il diritto di utilizzarle per i bisogni della vita o per usi agrari o industriali, " c'è scritto bisogni della vita....
      art. 1053 c.c. indennità: nei casi previsti dai due articoli precedenti e dovuta un’indennità proporzionata al danno cagionato dal passaggio.
      Qualora, per attuare il passaggio, sia necessario occupare con opere stabili o lasciare incolta una zona del fondo servente, il proprietario che lo domanda deve, prima d’imprendere le opere o d’iniziare il passaggio, pagare il valore della zona predetta nella misura stabilita dal primo comma dell’art. 1038.
      Il riconoscimento dell’indennità per la costituzione di servitù coattiva di passaggio deve formare oggetto di specifica domanda da parte del titolare del fondo servente, che può essere comunque proposta anche in separato giudizio[78].
      potrei anche citare questo
      La servitù industriale
      Si aggiunge alle tradizionali servitù fondiarie ed agricole.
      In tal modo è stato chiarito che l’utilità può comprendere anche o scopo di favorire la destinazione commerciale del fondo.
      art. 1032 c.c. modi di costituzione: quando, in forza di legge, il proprietario di un fondo ha diritto di ottenere da parte del proprietario di un altro fondo la costituzione di una servitù, questa, in mancanza di contratto, e costituita con sentenza (2908, 2643 n. 14, 2932). Può anche essere costituita con atto dell’autorità amministrativa[49] nei casi specialmente determinati dalla legge (853 e seguenti).
      Le figure più importanti di servitù legali sono:
      a) acquedotto coattivo (art.1033 c.c.): il proprietario è tenuto a consentire il passaggio delle acque, sia che servano ai bisogni della vita, sia che siano destinate ad usi agrari od industriali. Il diritto all’acquedotto coattivo sussiste anche quando l’acqua non è necessaria, ma utile. Lo stesso vale per l’energia elettrica (art.1056 c.c.);
      b) passaggio coattivo (artt.1051 e ss.c.c.): l’imposizione della servitù di passaggio sul fondo vicino, nel caso che esso manchi. Il diritto alla servitù sussiste anche nel caso in cui il proprietario non può procurarsi l’uscita senza eccessivo dispendio o disagio.

      dimenticavo ... ma questo vale solo nel mio caso.. la possibilità di costituire un consorzio per dare seguito al piano attuativo del comune e anche in questi caso ci sono un pò di diritti che potrei far valere... (rileggi art 21 legge regionale) certo sono cose lunghe e dispendiose ma lo saranno anche per i miei vicini quindi io sono per seguire quanto valutato dal moderatore 90 c
      Nella realtà in cui vivo non è così banale e scontato, tieni presente che terreni interclusi senza accesso non ne esistono in quanto fin dai primi del novecento e forse ancor prima, nel libro fondiario son sempre state trascritte le varie servitù e i successivi frazionamenti dei terreni hanno sempre garantito alle quote ricavate l'accesso registrato. Ora modificare o istituire (imporre) servitù sono azioni molto complesse e non sempre vanno a buon fine se c'è l'opposizione della parte servente (chi dovrebbe concedere). Non sono a conoscenza (sfogliando il libro fondiario, ora informatizzato) di casi di "forzata istituzione di servitù" (per legge) come dici te, ben più frequenti, come riportavo negli interventi precedenti, casi di modifica della servitù da agricola a residenziale a favore di un terreno che da interesse agricolo è diventato edificabile (residenziale non rurale) non avvenuti. Qualcosa di più complesso c'è

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      • Cari utenti,
        mi rivolgo sia a chi ha un fondo dominante sia a chi ce l'ha servente, per chiedere un consiglio.
        Su una porzione di mio terreno-giardino si sta creando una servitù di passaggio. Io ho dato il permesso di passare ad un vicino A con fondo intercluso e ad un secondo B che avrebbe avuto le sue uscite, ma che costruendo casa e giardino alle figlie si è chiuso un suo fondo chiedendomi di poter usufruire della stradina già esistente.
        Adesso mi chiedono di mettere tutto nero su bianco. Io sono stata gentile nella concessione (vedi vicino B soprattutto) e sarei d'accordo nello scrivere con scrittura privata soprattutto alcune regole ; nel senso che io voglio sì mettere per iscritto la servitù, ma siccome dò così un diritto chiaro e innegabile voglio anche tutelarmi,specificando chiaramente per es. che tutti quelli che la usano devono partecipare alle spese di manutenzione, che chi ha alberi su ciglio strada li deve curare in autonomia (vicino B) ecc.
        A questo proposito il primo vicino, A, quello del fondo davvero intercluso e per cui ha avuto inizio la servitù, ha costruito una casa su quello che era un fondo agricolo (e che con tutta probabilità ora non è più) ha proposto di prevedere anche l'asfaltatura (lavoro costosissimo, che io non desidero, e che lui vuole paghiamo tutte e tre). Egli probabilmente vuole una strada asfaltata perchè esteticamente migliore e perchè così non ci sono più lavori da fare (dice lui!!).
        Il secondo vicino, B, invece pretenderebbe di pagare in proporzione all'uso perchè lui "usa solo metà strada, perchè entra nel suo campo a quell'altezza, e solo per due-tre volte la settimana", e non è interessato all'asfaltatura.
        Allora io so che non voglio asfalto vicino alla mia casa (mi ritroverei con asfalto su tutti i lati della casa, tanto vale che torni a stare in centro); per il momento uso anch'io quella stradina per entrare da me, per cui mi sono proposta di partecipare con loro alle spese, ma è giusto? o forse pur usandola, avendo già messo io la terra, sono dispensata dalle spese?
        Se io smetto di usare la strada posso pretendere che se la curino (ma senza asfalto)?
        Altrimenti cos'altro devo prevedere venga scritto per tutelare me e loro, in modo che non ci siano in futuro disguidi, liti o soldi da sborsare al posto loro solo perchè il terreno è mio?
        Spero di non aver fatto troppo confusione.
        Vi ringrazio per ogni suggerimento.
        A presto Mistro.

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        • Originalmente inviato da s.mistro Visualizza messaggio
          Cari utenti,
          mi rivolgo sia a chi ha un fondo dominante sia a chi ce l'ha servente, per chiedere un consiglio.
          Su una porzione di mio terreno-giardino si sta creando una servitù di passaggio. Io ho dato il permesso di passare ad un vicino A con fondo intercluso e ad un secondo B che avrebbe avuto le sue uscite, ma che costruendo casa e giardino alle figlie si è chiuso un suo fondo chiedendomi di poter usufruire della stradina già esistente.
          Piccole premesse. Se il terreno in questione è pertinenziale all' abitazione non sei obbligata a concedere la servitù.
          La servitù è un peso che grava sul cespite e ne segue le vicessitudini. Deve necessariamente essere trascritto per avere un valore legale (la scrittura privata cessa al cessare del rapporto, la trascrizione no).

          Originalmente inviato da s.mistro Visualizza messaggio
          Adesso mi chiedono di mettere tutto nero su bianco. Io sono stata gentile nella concessione (vedi vicino B soprattutto) e sarei d'accordo nello scrivere con scrittura privata soprattutto alcune regole ; nel senso che io voglio sì mettere per iscritto la servitù, ma siccome dò così un diritto chiaro e innegabile voglio anche tutelarmi,specificando chiaramente per es. che tutti quelli che la usano devono partecipare alle spese di manutenzione, che chi ha alberi su ciglio strada li deve curare in autonomia (vicino B) ecc.
          A questo proposito il primo vicino, A, quello del fondo davvero intercluso e per cui ha avuto inizio la servitù, ha costruito una casa su quello che era un fondo agricolo (e che con tutta probabilità ora non è più) ha proposto di prevedere anche l'asfaltatura (lavoro costosissimo, che io non desidero, e che lui vuole paghiamo tutte e tre). Egli probabilmente vuole una strada asfaltata perchè esteticamente migliore e perchè così non ci sono più lavori da fare (dice lui!!).
          Il secondo vicino, B, invece pretenderebbe di pagare in proporzione all'uso perchè lui "usa solo metà strada, perchè entra nel suo campo a quell'altezza, e solo per due-tre volte la settimana", e non è interessato all'asfaltatura.
          Allora io so che non voglio asfalto vicino alla mia casa (mi ritroverei con asfalto su tutti i lati della casa, tanto vale che torni a stare in centro); per il momento uso anch'io quella stradina per entrare da me, per cui mi sono proposta di partecipare con loro alle spese, ma è giusto? o forse pur usandola, avendo già messo io la terra, sono dispensata dalle spese?
          Se io smetto di usare la strada posso pretendere che se la curino (ma senza asfalto)?
          Altrimenti cos'altro devo prevedere venga scritto per tutelare me e loro, in modo che non ci siano in futuro disguidi, liti o soldi da sborsare al posto loro solo perchè il terreno è mio?
          Spero di non aver fatto troppo confusione.
          Vi ringrazio per ogni suggerimento.
          A presto Mistro.
          Puoi determinare le condizioni per la futura manutenzione.
          Puoi concordare le modalità di fruizione (taglio rami, radici,etc....).
          Potete dividerlo in quote millesimali, oppure in quote progressive secondo utilità,etc....
          Dipende da come vuoi agire.
          Dando per scontata la tua manifesta volontà di concederne il passaggio, devi accordarti circa il costo di cessione, le unità immobiliari che possono usufruirne, le modalità di realizzazione e manutenzione.

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          • stipula servitù

            Egregi,
            qualcuno mi può aiutare? Devo stipulare in carta privata una servitù di passaggio con i miei vicini: cosa è meglio e utile inserire nello scritto? per esempio chi si deve occupare della manutenzione (a chi spetta in realtà?) e cos'altro?
            Ringrazio per qualsiasi consiglio.
            Grazie mille!!!
            s.mistro

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            • Originalmente inviato da s.mistro Visualizza messaggio
              Egregi,
              qualcuno mi può aiutare? Devo stipulare in carta privata una servitù di passaggio con i miei vicini: cosa è meglio e utile inserire nello scritto? per esempio chi si deve occupare della manutenzione (a chi spetta in realtà?) e cos'altro?
              Ringrazio per qualsiasi consiglio.
              Grazie mille!!!
              s.mistro
              Difficile senza conoscere nel particolare le volontà delle parti e lo stato dei luoghi.
              Se trascrivi la scrittura diviene un peso sull'immobile.
              Se non lo trascrivi ha validità solo per i contraenti.
              Devi mettere una durata altrimenti è illimitata.
              Devi inserire un corrispettivo anche se simbolico.
              Devi specificare gli immobili che ne hanno diritto (se trascritto), oppure le persone (se scrittura privata).
              Devi specificare a carico di chi sono le opere e la loro manutenzione, nonchè dismissione.
              Devi specificare le servitù concesse (pedonale, carrabile, di scarico, etc...)
              Devi specificare cosa può transitare, in che modo ed a quali condizioni.
              Se vi costituite come un condominio bisogna redigere un regolamento.
              Devi specificare le acque di scolo dove sono convogliate.
              Devi specificare chi deve richiedere i permessi per realizzare le opere.

              Questi sono gli elementi essenziali senza conoscere la problematica nel dettaglio.
              Potrebbe essere necessario aggiungere ulteriori clausole.

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              • Terreno agricolo con servitù di passaggio utilizzata da più di quarant’anni?

                prima mio suocero ad oggi noi sono più di 40 anni che usiamo quel pezzo di terreno diventato visibilmente strada,
                ora il proprietario volendo vendere il terreno dove esiste il passaggio lo rivendica e vuole chiudere i confini non concedendomi il passaggio per poter entrare nella mia proprietà con il trattore, come è stato sino ad oggi, ma vuole concedermi solo 1 mt, per il passaggio pedonale.
                non ho nulla di scritto era un patto stipulato a parole fra il proprietario e mio suocero che, purtroppo è deceduto 15 anni or sono, sino ad oggi sto passando regolarmente. Questo terreno era stato messo a disposizione della soc. semplice creata da mio suocero, il padre di mia suocera ( anche lui deceduto nel 1981) e il proprietario del terreno in questione ed essendo confinante, il terreno, serviva come servitù di passaggio per accedere all'ingresso sud del capannone (altro problema da poter poi risolvere) costruito dalla stessa società.
                Come mi devo comportare? Grazie se potrete essermi di aiuto. per lo meno avere una dritta per potermi districare meglio, essendo consia che è un polverone...
                se servono più nozioni poso spiegare meglio, ma dilungherei troppo.

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                • Poichè non vi è nulla di scritto, tale servitù scompare qualora cessa la volontà delle parti.
                  Se sussistono i requisiti per una servitù carrabile per fondo intercluso potresti avere maggior potere contrattuale.
                  Diversamente non ti resta che acquistare la servitù volontariamente.

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                  • Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                    Poichè non vi è nulla di scritto, tale servitù scompare qualora cessa la volontà delle parti.
                    Se sussistono i requisiti per una servitù carrabile per fondo intercluso potresti avere maggior potere contrattuale.
                    Diversamente non ti resta che acquistare la servitù volontariamente.
                    il problema è che il tizio non la vuole vendere ma lasciarla al suo amico, io penso che esista il diritto di prelazione su un terreno confinante, e se così fosse quando può essere rivendicato? possiamo avvalercene anche se lo regala o lo cede sottoforma di donazione? grazie a chi mi dedica un pò del suo tempo ed i suoi consigli.

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                    • Esiste una discussione nel forum circa la prelazione agraria.
                      E' nella stessa sezione di questa discussione.

                      E' l'unico accesso al terreno quello attuale?Oppure hai anche un'altra entrata?

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                      • unico accesso e scusami per il ritardo, ma la linea nel ns paesello fa le bizze, a seconda di come tira il vento; comunque grazie!!

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                        • Originalmente inviato da arcado Visualizza messaggio
                          unico accesso e scusami per il ritardo, ma la linea nel ns paesello fa le bizze, a seconda di come tira il vento; comunque grazie!!
                          se è una falsa donazione è un reato.
                          La donazione aggira l'ostacolo della prelazione ma in questo caso potrebbe esserci il dolo.
                          Oltre al capannone vi è del terreno agricolo?
                          Unica particella? Destinazione urbanistica della particella?

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                          • Buongiorno, volevo dare un ritorno a tutti quelli che mi hanno risposto, alcuni problemi si sono risolti quando io ho iniziato a fare un consorzio per dare atto al piano attuativo del comune (effettivamante le altre possibilità non erano fattibili) e gli ho mandato la lettera dall'avvocato, a quel punto (e solo allora) anche loro hanno capito che un accordo era la cosa migliore, ci siamo accordati su una cifra di 11.000 € per l'acquisto di tutta la stradina e quindi non dovrei avere più problemi, forse l'ho pagata ancora troppo ma almeno ora credo che i rapporti di vicinato siano migliorati. Grazie. Luca

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                            • Servitù di passaggio

                              Anni fa il mio fratello maggiore comprò un piccolo appezzamento di terreno agricolo dal vicino confinante con la proprietà dei nostri genitori, il vicino mantenne l'abitazione contigua al terreno.
                              Questo terreno ha come unico accesso il viottolo che conduce all'abitazione, quindi con il terreno ha acquisito anche la servitù di passaggio.
                              Per comodità abbiamo sempre acceduto al podere dalla nostra proprietà, ora il vicino ha venduto la casa, l'agenzia che si è occupata della vendita dell'immobile a cui abbiamo fatto presente la cosa avrebbe detto che quella servitù in realtà non ha nessun valore, fortunatamente a noi in realtà non serve, ma se non avessimo questo accesso di confine il terreno risulterebbe praticamente isolato
                              Cosa ne pensate?

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                              • Originalmente inviato da ralfg Visualizza messaggio
                                Anni fa il mio fratello maggiore comprò un piccolo appezzamento di terreno agricolo dal vicino confinante con la proprietà dei nostri genitori, il vicino mantenne l'abitazione contigua al terreno.
                                Questo terreno ha come unico accesso il viottolo che conduce all'abitazione, quindi con il terreno ha acquisito anche la servitù di passaggio.
                                E' riportata in catasto la servitù? E' menzionata nel rogito?

                                Originalmente inviato da ralfg Visualizza messaggio
                                Per comodità abbiamo sempre acceduto al podere dalla nostra proprietà, ora il vicino ha venduto la casa, l'agenzia che si è occupata della vendita dell'immobile a cui abbiamo fatto presente la cosa avrebbe detto che quella servitù in realtà non ha nessun valore, fortunatamente a noi in realtà non serve, ma se non avessimo questo accesso di confine il terreno risulterebbe praticamente isolato
                                Cosa ne pensate?
                                Poichè i cespiti hanno distinti proprietari, è sbagliato rinunciare alla servitù. Che tuo fratello utilizzi la proprietà dei tuoi genitori è una vostra comodità.Secondo me dovete conservare la vecchia servitù. Ogni cespite è meglio che sia indipendente.

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                                • Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                  E' riportata in catasto la servitù? E' menzionata nel rogito?



                                  Poichè i cespiti hanno distinti proprietari, è sbagliato rinunciare alla servitù. Che tuo fratello utilizzi la proprietà dei tuoi genitori è una vostra comodità.Secondo me dovete conservare la vecchia servitù. Ogni cespite è meglio che sia indipendente.
                                  Grazie, approfondiremo, nel frattempo sembra che il nuovo compratore sia stato messo al corrente della servitù

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                                  • Servitù di passaggio o comunione?

                                    Ciao a tutti,

                                    non sono un agricoltore ma ho una proprietà in collina costituita da alcuni ettari di terreno agricolo, un'abitazione civile ed alcuni depositi.

                                    Per accedere alla via pubblica devo necessariamente attraversare il terreno di un vicino. Attualmente ci passo a piedi (lascio l'auto parcheggiata sulla via pubblica), ma il mio vicino è d'accordo a concedermi (per una cifra davvero modesta) il passaggio con qualsiasi tipo di veicolo e per qualsiasi finalità (non necessariamente agricola).

                                    Bisogna a questo punto stabilire la veste giuridica più appropriata per realizzare questo nostro fine. Le alternative sono essenzialmente due:

                                    1. Costituire una servitù di passaggio con atto pubblico. Al riguardo le mie perplessità nascono dal fatto che il codice civile (art. 1067) stabilisce che il proprietario del fondo dominante (cioè io) non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente. Considerando che alcuni dei depositi in futuro potrebbero essere trasformati in abitazioni, che sui terreni agricoli potrebbero essere realizzati fabbricati e depositi rurali, che l'abitazione già esistente potrebbe essere frazionata in più appartamenti, non vorrei che nel prossimo futuro il mio vicino (o i suoi eredi) possano opporsi al passaggio invocando un aggravamento del peso imposto sul loro fondo in virtù delle trasformazioni cui accennavo. Nella migliore delle ipotesi sarei costretto a sborsare altro denaro per "adeguare" la servitù...

                                    2. Acquistare una quota del 50% della stradina di accesso (separata dal resto del terreno con un frazionamento), instaurando così una comunione con il mio vicino (nascerebbe in sostanza una via vicinale privata). In questo caso immagino che il passaggio sarebbe sempre assicurato, indipendentemente dalle trasformazioni che dovessi apportare alla mia proprietà, trasformazioni che senza dubbio comporterebbero un notevole incremento del traffico veicolare sulla stradina di accesso. L'unico mio dubbio riguarda la possibilità che il vicino ad un certo punto chieda lo scioglimento della comunione (in fondo la stradina sulla carta rimarrebbe un pezzo di terreno qualsiasi, seppur di forma insolita). E' possibile destinare in maniera definitiva quel lotto di terreno a strada privata, impedendo che l'altro comunista possa chiedere lo scioglimento della divisione?

                                    Vi ringrazio in anticipo per i vostri preziosi consigli.

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                                    • Io sono del parere di costituire una servitù.
                                      A differenza delle comproprietà, la servitù è un peso che grava su un immobile, già ben definito. La comproprietà necessiterebbe di un regolamento ad hoc, oltre a restare sempre divisi ma non ben definiti diritti e doveri di ognuno.
                                      Se vi è la possibilità di concludere in modo libero e civili l'acquisto di una servitù, è sufficiente un contratto dove si specifica per bene quanto viene "gravato" il fondo.
                                      A titolo di esempio:
                                      Con il presente contratto si acquistano le seguenti servitù:
                                      di transito pedonale e carrabile, ivi compresi mezzi speciali di qualsiasi portata e tipologia.
                                      di elettrodotto,gasdotto,servizi tecnolgici,presa d'acqua e scarico acque reflue.
                                      La servitù avrà una dimensione totale di xxxxxx metri, con una larghezza media di xx metri nei tratti rettilinei e xx metri nelle curve, tale da consentire il transito di qualsiasi mezzo.
                                      La manutenzione ordinaria e straordinaria è totalmente a carico del fondo dominante. Il fondo dominante potrà essere frazionato,senza che vengano meno le condizioni attuali....etc....quindi l'attuale servitù è costituita a favore del fondo dominante e sue relative parti.
                                      La servitù è concessa per qualsiasi uso. Le acque di sgrondo della strada verranno convogliate nel colatoio......etc.......

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                                      • Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                        Io sono del parere di costituire una servitù.
                                        Se vi è la possibilità di concludere in modo libero e civili l'acquisto di una servitù, è sufficiente un contratto dove si specifica per bene quanto viene "gravato" il fondo.
                                        In effetti anch'io avevo pensato subito a costituire una servitù di passaggio (per atto pubblico s'intende).

                                        Il problema, come dicevo sopra, è che l'art. 1067 del c.c. stabilisce che il proprietario del fondo dominante non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente.

                                        Nel mio caso le possibili innovazioni sul fondo dominante in grado di aggravare il peso sul fondo servente sono davvero numerose. Ovviamente molte di queste probabilmente non si realizzeranno mai, ma chi può esserne sicuro ora? Se dovessi elencarle tutte nell'atto sono certo che la controparte si spaventerebbe e salterebbe tutto...

                                        Forse nell'atto si potrebbe usare una formula più generale per escludere del tutto l'applicazione del primo comma dell'art. 1067, ma bisognerebbe prima studiare l'ammissibilità e la portata di una simile clausola...

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                                        • Buonasera,

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                                          Il mio vicino di terreni agricoli mi ha dato un bel po’ fastidio dopo aver distrutto una stradina continuando transitare con il bagnato e sto pensando di far valere i miei diritti.
                                          Trattasi di stradina riservata a terreni agricoli, usata esclusivamente per accedere ai miei terreni, li costeggia lungo il perimetro.
                                          Il mio vicino ha un vigneto affiancato da un campo a seminativo entrambi dietro casa, la stradina delimita il suo podere a sud della casa. Non ha altri terreni.
                                          Mio nonno ancora più di 20 anni fa acconsentì al vicino che per sfruttare a pieno il suo piccolo terreno di fare manovra tra un cambio di un filare e un altro in questa mia stradina. Stessa cosa per il campo seminativo, suo figlio ogni anno puntualmente durante la preparazione del terreno ara metà stradina, dando molto fastidio.
                                          Dubbi:
                                          - il mio vicino si è creato il diritto di passaggio? (non ci sono atti scritti)
                                          - la stradina è ancora esclusivamente mia?
                                          - I suoi campi che hanno accesso dalla strada (è una via del paese ) possono poi crearsi diritti di passaggio da altre stradine di campagna?
                                          Cosa posso fare:
                                          - piantare una fila di pali lungo il confine campo seminativo- stradina così non la ara più?
                                          - piantare una fila di vigneto a 1,5 metri dal confine del suo vigneto per poter raccogliere l’ uva con la vendemmiatrice, incorporando tutta la stradina nella mia proprietà e costringendolo a estrirpare vigne per poter muoversi nel suo vigneto?
                                          - Vie legali?????????
                                          Scusate la cattiveria ma è insopportabile,ringrazio anticipatamente

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                                          • Puoi scegliere se provare a spiegare che sarebbe cosa gradita evitare manovre sulla strada.
                                            Puoi delimitare correttamente i confini e delimitare la tua proprietà.
                                            Il vicino può accettarlo oppure ricorrere alle vie legali ed opporsi al mutamento dello stato dei fatti.
                                            Sei sicuro dei confini? Sei sicuro delle condizioni pattuite da tuo nonno?

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                                            • Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                              Puoi scegliere se provare a spiegare che sarebbe cosa gradita evitare manovre sulla strada.
                                              Puoi delimitare correttamente i confini e delimitare la tua proprietà.
                                              Il vicino può accettarlo oppure ricorrere alle vie legali ed opporsi al mutamento dello stato dei fatti.
                                              Sei sicuro dei confini? Sei sicuro delle condizioni pattuite da tuo nonno?
                                              grazie per la risposta
                                              si come confine ci sono pietre che son li da 70 80 anni, le condizioni erano semplicemente verbali e di rispetto, con il padre è sempre andato tutto bene purtroppo adesso il figlio siccome non sà che fare continua farsi i giretti senza rispettare, altro esempio io e mio papà un giorno ci ha lavato con l 'atomizzatore. Vorrei capire a livello giuridico se transitando su un tratto parziale di questa stradina, ovvero non percorrendola fino all' uscita in strada o in altre tratte si è creato il diritto di passaggio e/o ne è diventato anche lui proprietario.

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                                              • Difficile darti una risposta secca.
                                                Per usucapire una servitù vi è un iter da seguire.
                                                Comincia con il fargli notare che sarebbe cosa gradita che avesse più cura della strada.
                                                Se è in malafede dichiarerà di aver utilizzato la stradina per accedere al fondo.

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                                                • rimozione di un piccolo ponte

                                                  Io e il mio vicino condividiamo la proprietà di una strada. In fondo a questa strada c'è un fossato, oltre il quale c'è un'altra strada (di un altro proprietario), che corre dunque parallela al fosso. Il mio vicino, da tempo immemore, ha costruito un piccolo ponte in fondo alla strada comune, un ponte che dunque permette di attraversare il fosso e di congiungerci con l'altra strada. Ripeto, il ponte l'ha costruito lui ma sia io l'ho sempre attraversato senza alcun problema. Adesso il vicino avrebbe intenzione di togliere questo ponte. Così facendo io non potrò più attraversare il fosso e dunque collegarmi con l'altra strada (lui invece sì, perché passerebbe da un'altra parte). Credo che sia nel pieno diritto di farlo, ma vorrei sapere se io posso in qualche modo accampare dei diritti, dato che la rimozione danneggerebbe non poco la mia attività.

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                                                  • Originalmente inviato da nicolamor Visualizza messaggio
                                                    Io e il mio vicino condividiamo la proprietà di una strada. In fondo a questa strada c'è un fossato, oltre il quale c'è un'altra strada (di un altro proprietario), che corre dunque parallela al fosso. Il mio vicino, da tempo immemore............
                                                    Devi quantificare questo tempo ,se sono più di 20 anni e puoi dimostrarlo,potresti pensare di poter esercitare l'usucapione della servitù di passaggio.
                                                    Se sai che puoi chiederlo,puoi anche trattare la definizione in via privata.
                                                    potrebbe essere opportuna una lettera che fissi i termini con valore legale , per impedirgli di modificare lo stato dei luoghi.
                                                    Se la questione è importante,una consulenza con un legale è sempre il miglior passo.
                                                    Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                                    • Ti ringrazio della risposta. Il problema però è che io non passo di lì da più di vent'anni, ma solo da tre. Prima di me ci passava certamente il precedente proprietario della strada, che però credo sia morto. Posso comunque esercitare l'usucapione della servitù di passaggio?

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                                                      • Originalmente inviato da nicolamor Visualizza messaggio
                                                        Io e il mio vicino condividiamo la proprietà di una strada. In fondo a questa strada c'è un fossato, oltre il quale c'è un'altra strada (di un altro proprietario), che corre dunque parallela al fosso. Il mio vicino, da tempo immemore, ha costruito un piccolo ponte in fondo alla strada comune, un ponte che dunque permette di attraversare il fosso e di congiungerci con l'altra strada. Ripeto, il ponte l'ha costruito lui ma sia io l'ho sempre attraversato senza alcun problema. Adesso il vicino avrebbe intenzione di togliere questo ponte. Così facendo io non potrò più attraversare il fosso e dunque collegarmi con l'altra strada (lui invece sì, perché passerebbe da un'altra parte). Credo che sia nel pieno diritto di farlo, ma vorrei sapere se io posso in qualche modo accampare dei diritti, dato che la rimozione danneggerebbe non poco la mia attività.
                                                        Il ponte è nella proprietà del vicino?
                                                        La strada in comunione finisce prima del ponte?
                                                        Hai chiesto al vicino se è intenzionato a venderti una servitù di passaggio?

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                                                        • La strada in comunione finisce al fosso, sopra il quale il mio vicino ha costruito il ponte. Dato che questo ponte esiste da moltissimi anni, ma che io, essendo un nuovo proprietario ne usufruisco da poco, volevo sapere se posso comunque accampare dei diritti su di esso.

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                                                          • In alcuni casi anche il precedente possesso è stato computato per usucapire una servitù.
                                                            Solitamente accade quando il difetto è di "forma" e non di diritto.
                                                            Praticamente quando la servitù è palese e sostanziale al bene interessato.
                                                            Ritengo assai difficile legare il ponte all'immobile da te acquistato.
                                                            Immagino che tu abbia un altro accesso al tuo immobile o sbaglio?

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                                                            • sì, certo, all'abitazione accedo da un'altra parte. Temo dunque che non si tratti di servitù palese e sostanziale.

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