Prova a chiedere al vicino se vuole lasciare il ponte in cambio dell' acquisto di una servitù. Magari è interessato e non procede più alla rimozione.
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Servitù di passaggio
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passaggio coattivo fondo non intercluso
Salve, ho un fondo dove non ho un accesso agevole. mi spiego meglio: ho l'accesso alla mia abitazione da una strada comunale, poi il mio fondo è situato piu in sotto con un dislivello di circa 10 metri con 4 sentieri, e comunque non c'è neanke lo spazio necessario per creare una discesa con una strada all'interno della mia proprieta per scendere sul mio fondo sottostante perche ci sono altre casette rurali che mi impediscono di fare questa stradella per passare con una macchina agricola di coltivare il mio fondo. circa 6 mesi fa i proprietari di un fondo vicino al mio hanno kiuso con dei paletti e recintato l'altro accesso che solitamente usavo per far passare il trattore per la coltivare il mio fondo entrando da un'altra strada pubblica. ho kiesto ai proprietari ke hanno kiuso il loro fondo se potevo avere una servitu di passaggio, comprare una striscia di terreno o altro sempre sotto pagamento e mi è stato risposto di no categoricamente. cosa mi consigliate di fare? come procedere prima di kiedere il passaggio coattivo? grazie
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Puoi chiedere l'usucapione della servitù se dimostri di passare da almeno 20 anni (forse meno per uso agricolo). In ogni caso ti consiglio di fare azione possessoria subito, e comunque entro un anno dallo spoglio, cioè da quando ti hanno messo i paletti. Se dimostri che prima che mettessero i paletti tu ci passavi palesemente, il giudice li condanna a rimuovere i paletti, e sei già a buon punto. Dopo, se loro fanno la causa "petitoria" , potrai dimostrare il titolo del passaggio, ma intanto passano gli anni e tu passi. Attento a dimostrare che fai la causa possessoria entro un anno da quando ti hanno messo i paletti. Vai subito da un avvocato.
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grazie x il consiglio, il fatto è che ho gia parlato con i proprietari e con il signore ke ha messo i paletti x conto dei proprietari, e questo sicuramente d'accordo con la proprietaria mi ha fatto capire che ha la fattura della rete e dei paletti da piu tempo che da un anno...! certo questo non dimostra che l'abbia messo da piu di un anno ma il giudice potrebbe tener conto di questo signore dei paletti e rete!? mah, vediamo...
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Non vorrei stroncarti le speranze ma per avere una servitù coattiva devi avere un fondo intercluso. Se il medesimo proprietario si interclude un fondo non può pretendere una servitù coattiva.Se il giudice chiede una visura storica del fondo e nota irregolarità nel frazionamento (creazione di fondo intercluso da frazionamento) può respingere la richiesta.L'attuale fondo è intercluso come conseguenza della costruzione della casa?
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Sono particelle differenti, la casa è stata costruita 30 fa, ma le casette che comunque mi ostruiscono di scendere nell'altro fondo sottostante da molto tempo prima. Poi c'è da dire che il fondo dove non ho il passaggio carraio ha sempre avuto un passaggio pedonale dall'altra parte da dove ora conviene fare il passaggio carraio, perchè il passaggio pedonale si trova in un canale stretto tra 2 muri di cemento armato alto 3 metri, quindi troppo dispendioso x creare la un passaggio carraio, oggi! Saluti.
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Originalmente inviato da 21febbraio Visualizza messaggioSono particelle differenti, la casa è stata costruita 30 fa, ma le casette che comunque mi ostruiscono di scendere nell'altro fondo sottostante da molto tempo prima.
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sono comproprietario di una servitù prediale creata da due fondi contigui servili che collega la strada principale a dei fondi dominanti (3 tre) . un fondo servile si è recintato completamente e uso le entrate sulla via primcipale questo da 41 anni.
Può senza chiedere a nessuno dei comproprietari aprire un passo carraio sulla servitù? e dopo 41 anni non ha perso il possesso della servitù art 1073 cc.
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sono comproprietario di una servitù prediale creata da due fondi contigui serventi che collega la strada principale a dei fondi dominanti (3 tre) . un fondo servente si è recintato completamente e usa le entrate sulla via primcipale questo da 41 anni. A questo fondo servente è subentrato un altro proprietario 27 anni fa e si è sempre servito delle entrate primcipali senza mai usare la servitù.
Può senza chiedere permesso a nessuno dei comproprietari aprire un passo carraio sulla servitù? e dopo 27 anni non ha perso il possesso della servitù art 1073 cc.
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salve, sono proprietario di un lotto con autorizzazioni concessorie per costruire, casa quasi completata in quanto anni fa ebbi permesso provvisorio di pochi mesi di passare con mezzi dal demanio, essendo il lotto sul mare ed essendoci una litoranea di sabbia, terreno, tale concessione ora non lo ha piu' ,, ma debbo tuttavia finire i lavori,, tale lotto pero' è intercluso parzialmente, nel senso che riesco ad accedervi solo a piedi ,tramite servitu centenaria quasi, da altri lotti ormai ora tutti gia costruiti e abitati , posti in piani di terreno diversi anche , pertanto debbo ogni volta aprire almeno 4 cancelli per arrivare al mio lotto passando tra verande , giardini altrui, etc. , la distanza pertanto dalla prima strada pubblica alla abitazione in mio possesso è di circa 70 metri. , in aggiunta pero' ci sarebbe una strada adatta al passaggio di mezzi , auto che arriverebbe al mio lotto, ma essendo privata insiste un cancello, ora ho possibilita' tramite perizia di farmi concedere una servitù dietro indenizzo, da questa strada gia' costruita che serve altre ville, e volendo anche la mia, e quindi mi darebbe la possibilita' di utilizzare a pieno tale proprieta' privata, anche con mezzi , auto private o escavatori.? o la legge parla solo servitu per terreni agricoli o sono "condannato" a usare tale casa privata solo arrivandoci a piedi dando fastidio ai proprietari vicini serventi che mi vedono quasi entrare nelle loro camere...
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Penso proprio di si. Hai di fatto un fondo dominante privo di una via d'accesso adeguata se devi passare per forza per altre proprietà e non puoi nemmeno accedervi con un mezzo. Quella strada che dici arrivare al tuo lotto potrebbe esser proprio quella che i costruttori vicini hanno tenuto per farti accedere alla tua proprietà e hai il diritto di usarla se esiste solo quella e non ci sono altri passaggi carrabili.
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servitù di passaggio carrabile
buona sera,
abito in un parco con 28 condomini, quasi tutti proprietari,
un pezzo di terreno recintato di (are 2,92) è rimasto alla società costruttrice.
ora la società ha venduto questo piccolo terreno ad un confinante con abitazione privata con diritto di passaggio carrabile.
ora il compratore ha un attività commerciale ( gelati e surgelati) ed entra nel parco con un camio frigorifero, siccome nel parco, come da regolamento ed atto di vendita, è esclusa qualsiasi attività commerciale, laboratori, studi privati, io ed altri condomini vogliamo che non entra con camion e furgoni vari . mi chiedo se è possibile legalmente. da premettere che lui ha accesso da un'altra strada privata che si congiunge sulla strada comunale, ha aperto un cancello carrabile dal terreno aquistato su questa strada privata, e un altro passaggio con la sua proprietà dove ha deposito di prodotti surgelati e gelati.
da notare che il camion transita a due metri dal solaio della camera da letto
grazie francesco
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Provo a capire: il vostro vicino entra e passa con un camion su un pezzo di terreno di sua proprietà confinante con il vostro parco (all'interno di esso)? Posto che non credo venda nulla nel "parco" e, anche se lo facesse, sarebbe nel suo pezzo di terreno che non credo sia assoggettabile alle regole del vostro condominio, penso che legalmente si possa ben poco per non dire nulla.
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il pezzo di terreno è confinante con la sua proprietà, lui ha comprato con diritto di passaggio carrabile.
lui il deposito lo tiene sotto la sua abitazione
per Arkans
lui passa con il camion nel parco ( con diritto di passaggio carrabile) per andare nel pazzetto di terreno comprato dai costruttori del parco, tale pezzo di terreno è confinante con la sua abitazione dove svolge attività commerciale
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Originalmente inviato da Dark Visualizza messaggioSalve io ho comprato un casa c'è il vicino che la sua strada passa nel mio tereno è lui adesso dice che vuole chiudere e e io nn ho diritto di passare nel mio tereno cosa devo fare grazieOgnuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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strada vicinale di nostra proprietà come difendermi?
Spett. Forum
Ho incontrato questo Forum e sono una nuova iscritta.
Temo di ripetere qualche post ma non ho trovato qualcosa di simile Abbiamo acquistato una casa in Umbria con terreno e bosco che da agricola è passata ad abitazione con variazione comunale dell’allora proprietario all’atto del rogito ed è confinante con un fossetto.
La stradella che porta alla nostra casa inizia dalla strada provinciale, percorre circa 2 Km tra colline, boschi e i terreni dei proprietari a latere ,non c’è luce pubblica e termina a 500 metri oltre la nostra casa, diventando un viottolo in salita di difficile accesso anche per i proprietari dei fondi superiori ( 2 o 3 che vanno a fare legna); ci passa anche un tizio che taglia la legna con vari mezzi .La proprietà confina con un fosso che,una volta,ci hanno detto, era il camminamento usuale e che dopo un allagamento, la Comunità montana ha fatto diventare fosso costruendo delle briglie in cemento e togliendo quindi un tratto dell’allora proprietà ( e poi nostra proprietà ) che è diventato camminamento. Non so se ci siano carte ufficiali per tale variazione,so solo che una volta è crollato un albero del bordo del fosso davanti casa nostra e sia la Comunità sia il Comune hanno sostenuto che non era loro competenza e quindi ce lo siamo tagliato da soli. Il terreno è catastalmento nostro mi sembra fino a metà fosso, Il bordo del fosso dista dal muro della casa circa 5 metri. Abbiamo fatto costruire- con autorizzazione comunale – una recinzione bassa che il Comune ha scritto che doveva stare a metri 1,5 dal confine ( così recita l’autorizzazione comunale). Se avessimo costruito secondo quando detto dal Comune non passava più alcuna macchina ( metri 1,5 dal bordo del fosso ). Abbiamo diviso il mare a metà, lasciando metri 2,5 per il passaggio e m. 2,5 per noi che ci troviamo pertanto con le finestre del la camera da pranzo del pian terreno praticamente a bordo strada. La proprietà della strada catastalmente è nostra, non di altri : allora c’è una servitù di passaggio? Non c’è Consorzio,non c’è manutenzione comunale né luce comunale, l’acqua ,la luce e il telefono ce li siamo pagati tutti a nostre spese, il gas è con Bombolone e c’è la fossa Imofh. Abbiamo chiesto al Comune che tipo di strada è ,hanno risposto che c’è iscrizione come strada vicinale pubblica . Abbiamo studiato un po’ di cose in Internet e la risposta non ci quadra. Il problema per noi è nato anni fa quando il Comune diede autorizzazione a un Tizio per apertura di un “circolo privato” ovvero una piccola pizzeria in altro sopra di noi, con enorme disagio nostro ,carteggi vari nostri che nulla hanno sortito ma fortunatamente il “ circolo privato” ha chiuso anni fa e tutto è ritornato in pace. Ora un maneggio ha deciso di portare i suoi ospiti ( 6/7 cavalli insieme) a passeggio dalla provinciale nella stradella, fino a 500 metri oltre la nostra casa e ritorno, con “inondazione” di deiezioni lungo TUTTO il percorso. Quindi ci sono state discussioni per via delle deiezioni abbondanti dei cavalli sotto le nostre finestre, d’estate..vi lascio immaginare!! Se è strada ,debbono raccogliere le feci e pulire come per i cani? Se è proprietà privata chiedo al Comune di impedire questo traffico così vicino alle mie finestre? La strada perché sia tale non deve avere una distanza obbligatoria dall’abitazione? C'è un aggravio della servitù ? Non sappiamo a chi chiedere.
Il problema è che non desidero che la strada sia pubblica. Il Comune ha detto che è strada vicinale di uso pubblico,inserita nel famoso elenco, sta di fatto che non hanno un soldo, sono pure in causa con vari creditori e stanno svendendo una parte di patrimonio pubblico per pagarli, in 23 anni che abbiamo comprato non hanno mai speso un soldo per fare qualcosa, cosa posso sperare? se spendo soldi in Avvocati e cause cambia qualcosa? Anche così come stanno le cose il Comune ha il dovere di subentrare per motivi di polizia e sicurezza, come mi sembra di aver capito. Chiedo quindi il Vostro illuminatissimo parere : cosa posso fare per il rispetto della MIA proprietà che tutti usano a loro piacere (e pulisco solo io compreso il fosso) MA se chiedo al Centro ippico di non passare sul MIO tratto di strada ( che dovrebbero usare i fondisti e pochi altri) mi dice che la strada è pubblica e continuano a passare ? Posso fare qualcosa per far rispettare i miei diritti o non ci sono diritti da parte mia ma solo doveri ? C'è un limite ad un uso indiscriminato della mia strada con servitù ? Scusate tanto se ad agosto vi assillo con i miei problemi ma sono, come dire, ferita da questo modo di procedere che sento come una prepotenza su persone brave come noi ( ho lasciato pure la strada più larga, tornassi indietro farei il muro attaccato al fosso..così vanno tutti giù!!) Scusate la battuta! E grazie se mi rispondete
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strada vicinale di nostra proprietà come difendermi?
Controlla al catasto se effettivamente la strada è stata davvero accatastata come strada vicinale pubblica, e controlla quando è stata fatta la delibera del comune che l'ha fatta diventare pubblica, perché se fosse solo vicinale potresti chiuderla a tue spese e poi portare copia delle chiavi ai tuoi vicini che utilizzano la strada.
ti allego l'indirizzo internet dove sono spiegate bene le differenze fra strada vicinale e s.v. pubblica e dove appunto dice che ci deve essere la pubblica utilità, cosa che un singolo soggetto non può esigere.
Ciao Stefano
Per affrontare la disciplina relativa alle strade vicinali è opportuno effettuare una preliminare distinzione tra strada “privata” e strada “vicinale”: la prima è quella che insiste sul fondo di un solo proprietario e che serve unicamente all’utilizzo di questo. La seconda invece è quella via che attraversa terreni di diversi soggetti i quali, di norma, ne sono gli utilizzatori. Eseguita tale prima distinzione, occorrerà farne un’altra tra strada vicinale privata (o via agraria) , e strada vicinale “pubblica”. In tutti i casi… Continue Reading ››
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Premesso che quanto segue trattasi di "opinione personale", e che come tale non può essere preso come fonte di certezza ma che occorra sempre rivolgersi al proprio legale di fiducia per avere conferme in merito, credo sia opportuno chiarire alcuni punti :
- la strada per come descritta risulta essere interpoderale, ossia costituita mediante la "messa a disposizione" di parti di fondi privati, al fine di costituire un percorso che esiste da tempo immemore.
- la proprietà del sedime stradale è dei singoli proprietari dei fondi (frontisti). Ossia ogni frontista è proprietario del suo pezzettino di strada. In tal caso la strada NON ha una sua autonomia catastale, ossia non esiste una particella strada, proprio in quanto è costituita da porzioni contigue di fondi privati.
- la strada, avendo differenti proprietari, in quote proporzionalmente diverse, risulta dover essere gestita come un bene comune ai proprietarii, un "condominio". Le modifiche all'utilizzo della stessa, compreso le eventuali interruzioni, devono essere prese da tutti i proprietarii (e mediante autorizzazione del Comune se si tratta di strada ad uso pubblico)
La manutenzione di tale strada, compresa la pulizia, è da effettuarsi/ripartirsi fra i comproprietarii, generalmente in quote paritetiche.
- il diritto a percorrere ed utilizzare tale strada deriva iure proprietatis e NON iure servitutis. Quindi non impelagatevi nel cercare servitù, perché non è in base ad esse che la strada risulta percorribile dai proprietari, bensì poiché essi sono appunto proprietari di una porzione del bene comune. Esattamente come l'ascensore di un condominio: lo si usa per diritto di proprietà, non per servitù.
- il fatto che la strada risulti iscritta nell'elenco delle strade vicinali pubbliche non ha strettamente valore probatorio di alcunché. L'iscrizione in tale elenco costituisce solo una dichiarazione del Comune di un interesse all'uso pubblico.
Di fatto tale uso pubblico può tranquillamente NON esistere anche in presenza dell'iscrizione della strada in tale elenco.
Ad esempio l'iscrizione potrebbe essere avvenuta 50 anni prima, quando effettivamente la comunità utilizzava tale strada, e potrebbe poi esserne cessato l'uso. Quindi potrebbe essere rimasta l'iscrizione ma potrebbe non esservi più di fatto l'uso pubblico.L'iscrizione in tal registro risulterebbe in questo caso solo un residuo senza valore.
- di contro è fondamentale verificare come tale strada sia oggi utilizzata. Perché si possa configurare (nei fatti, quindi indipendentemente dall'iscrizione o meno nell'elenco comunale) un uso pubblico, essa strada deve risultare aperta e percorsa da un numero indiscriminato di persone.
QUINDI se la strada è aperta, ossia priva di sbarramenti (e priva di segnaletica autorizzata), essa è percorribile indiscriminatamente, e pertanto di uso pubblico
- Il fatto che sia di proprietà privata non rileva in quanto proprietà e diritto all'uso nonché uso sono concetti molto distinti: se è aperta, è perché i proprietarii hanno deciso (anche solo mediante inerzia) di lasciare che tale strada fosse utilizzabile da chiunque.
- la presenza di un cartello indicante Proprietà Privata costituisce solo l'enunciazione del fatto che tale strada appartiene ad un privato, ma nulla cambia in merito alla sua percorribilità
- la presenza di segnaletica prescrittiva della circolazione (il tipico segnale divieto di accesso) è legittima solo se supportata da specifica autorizzazione Comunale, poiché l'apposizione della segnaletica sulle strade (tutte) spetta all'ente e non al privato.
Pertanto l'apposizione di segnaletica prescrittiva su strada (ancorché privata) costituisce violazione del Codice della Strada e reato penale.
-Non si potrà parlare di strada, ma di area privata non soggetta al Codice della Strada solo nel caso in cui su tale fondo/sedime fosse effettivamente ed inequivocabilmente preclusa la libera circolazione di mezzi, anche incidentale. Ossia tale area deve essere chiusa, mediante cancello, sbarra, o altro impedimento fisico, ossia ne deve essere impedito il libero accesso.
Se è accessibile, senza impedimenti fisici o segnaletica regolarmente autorizzata dall'Ente, essa è una strada ad uso pubblico.
- nel caso in questione pare esservi stato un interesse pregresso del comune di formalizzare l'uso pubblico della strada, mediante l'iscrizione nell'elenco comunale preposto.
Successivamente parrebbe essere almeno in parte mutato, nei fatti, l'utilizzo di tale strada, ma il comune ha ritenuto di non modificare tale elenco. Le ragioni possono essere sia consapevoli che inconsapevoli.
Resta però il fatto che i proprietari (tutti) non si sono attivati per chiedere al Comune l'autorizzazione ad escludere tale area dalla rete stradale, mantenendo invece aperto l'accesso per chiunque volesse.
Tale strada è quindi ancora ad uso pubblico per il fatto che risulta aperta all'uso indiscriminato, e non per l'iscrizione nel registro comunale.
Il Comune ha di conseguenza il dovere (ma non l'onere ultimo) di garantirne la percorribilità e sicurezza, anche sostenendo gli eventuali costi e rivalendosi poi sui proprietari, che hanno invece l'onere ultimo di mantenere tale strada adeguata all'uso.
Più che chiedere l'esclusione dall'elenco quindi occorrerebbe chiedere al Comune la possibilità di chiudere l'accesso alla strada, rendendola accessibile ai soli frontisti e a coloro che hanno fondi accessibili unicamente mediante tale passaggio. Questi ultimi e solo questi utilizzerebbero la strada per servitù (sempre se costituitasi e non prescrittasi)
La cancellazione dall'elenco sarebbe un atto successivo, ragionevole e come tale auspicabile, ma neppure strettamente indispensabile.
Ribadisco, sono ovviamente convinto di quanto esposto, ma considrateli solo un consiglio e affidatevi sempre al vostro Legale prima di prendere decisioni.
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Grazie della dottissima esposizione.
Il Comune dice che la strada è segnalata sulle mappe come strada vicinale pubblica.
Catastalmente abbiamo acquistato la proprietà che arriva o fino a bordo fosso o fino a metà fosso : da accertare.
E’ stato chiamato a suo tempo uno studio tecnico che ha mappato la proprietà : da rivedere bene.
La strada ha un SOLO proprietario per tutto il tratto della nostra proprietà.
I vicini non sono proprietari del NOSTRO tratto di strada.
La stradella è a fondo cieco,lentamente si stringe inerpicandosi verso la montagna per diventare minimale e poi finire, vi sono una decina di piccoli proprietari con olivi e legna.
Per definire una strada di uso pubblico i giudici elencano gli elementi la cui presenza consente di far rientrare una strada nella categoria di quelle vicinali di uso pubblico. In particolare vanno tenuti presente quattro elementi:
e) le condizioni effettive della via, che dimostrino la condizione del cosiddetto "generale passaggio", direttamente collegato e non limitato da vincoli di proprietà o condominio, ed esercitato da una collettività indeterminata di persone in assenza di restrizioni all'accesso;
r) la concreta idoneità della strada a soddisfare – attraverso il collegamento anche indiretto alla pubblica via – esigenze di interesse generale;
t) la sussistenza di titoli validi ad affermare il diritto di uso pubblico, identificabili anche nella protrazione dell'uso stesso da "tempo immemorabile";
u) l'effettuazione di interventi di manutenzione della via o l'installazione sopra o sotto di essa di infrastrutture di servizio da parte dell'ente pubblico.
Mi sembra la IV sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza 1240/2011.
Sì,l'iscrizione di una strada nell'elenco delle vie pubbliche o gravate da uso pubblico non ha portata assoluta, ma definisce una pretesa del comune, da apprezzarsi quale semplice presunzione di pubblicità del l'uso del bene immobile; difatti per dire che la strada è pubblica è necessario un atto ufficiale ovvero l’acquisizione nel demanio con l’esproprio e relativo rimborso.
Difatti non c’è il Consorzio , obbligatorio da parte del Comune nel caso fosse pubblica, né ci sono insegne stradali etc., come ho detto in precedenza.
Dovrei sentire un Avvocato o uno studio tecnico è vero.
Grazie mille dei preziosi suggerimenti.
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Dovrei aggiornare il mio messaggio, se avete la cortesia di leggermi.
Ho fatto il primo passo -prima di sentire avvocati o altro- e sono andata al Catasto come suggerito in questo Forum .
Ho scoperto che diversamente da come sapevo, nelle mappe ( 1 euro l'una) la strada è riportata come STRADA XY e non come "strada vicinale uso pubblico" come scritto nelle mappe del comune.
Inoltre nel catasto sono riportate le nostre particelle come confinanti esattamente con la strada così come le particelle del frontista, che confinano anche loro con la strada e il fosso risulta segnato all'interno della loro proprietà .
Qui tutti dicevano che al fosso ci dovevamo pensare di comune accordo noi e il frontista e così è stato, per 20 anni abbiamo curato la nostra metà di fosso !!
Quindi mi sembra che le cose sono tutte diverse da come ci hanno detto!!
Adesso non so più che fare !!
Pensavo che i confini fossero diversi e che la strada rientrasse nella nostra proprietà! così ci avevano assicurato.
Cosa ne pensate di questo pasticcio?
Grazie se mi rispondete!!
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servitu di passaggio
Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum. Ho letto un Po di discussioni e ho anch'io un problema con vicini da chiarire. Vi spiego ora e spero di poter ricevere dei chiarimenti da qualcuno più esperto di me.
Sono proprietario di un terreno residenziale dove vivo e da quando l'ho acquistato che devo lasciare libero una parte perché il terreno confinante, all'ora agricolo ,godeva di una servitu di transito con contratto volontario tra i vecchi proprietari perche intercluso.Premetto che questa servitu sarà stata utilizzata 10 volte in 30 anni solo per andare a pulire il fondo. Da 4 anni questo terreno è diventato residenziale ed è stato venduto, i nuovi proprietari hanno costruito casa e hanno un nuovo e più comodo accesso direttamente sulla via pubblica, dalla quale gli è stata data anche la residenza.però loro usano principalmente l'uscita nel mio cortile compresi anche clienti e dipendenti dell'attività che hanno aperto sotto casa. Io inizialmente non mi ero informato e quindi convinto che potessero usare questo passaggio gli ho scritto una raccomandata dove chiedevo loro di aprire e richiudere la sbarra che ho posto all'ingresso. Questi mi hanno risposto tramite avvocato chiedendomi i danni se nn toglievo subito la sbarra perché creavo un grosso disagio a clienti e ospiti loro.
Allora li mi sono documentato tramite un legale che poi ha risposto alla loro lettera dicendogli che loro non potevano più passare da lì perché il fondo non era più agricolo e non facevano nessun Tipo di attività agricola.Ma questa non è servita a molto loro continuano a passare e in piu aprono la sbarra e non la richiudono.
Cosa dovrei fare io?! Ascoltando il mio legale mi conferma che loro Non possono passare. Ma sono un Po combattuto. Sperando in qualche chiarimento da parte vostra vi ringrazio e saluto. Marco
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