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Forme associative in agricoltura

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  • Forme associative in agricoltura

    Anche nell' ultima finanziaria si legge che viene favorito il passaggio alla forma societaria, ad esempio una s.r.l. ( cito il testo che ho reperito: " La Finanziaria 2007 incentiva il passaggio alla forma societaria degli imprenditori agricoli, attraverso degli imprenditori agricoli, attraverso il mantenimento del sistema fiscale catastale il mantenimento del sistema fiscale catastale anche per quei soggetti giuridici che rivestono anche per quei soggetti giuridici che rivestono la qualifica di “società agricole”, ai sensi la qualifica di “società agricole”, ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 99/04dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 99/04e successive modificazioni.e successive modificazioni ).

    Allora mi chiedo, se c'è questa propensione nell' indirizzare le imprese agricole verso la forma societaria ci sarà qualche vantaggio??
    Se si,quale è o quali sono??
    Aspetto informazioni .. grazie a tutti
    Ultima modifica di fra 83; 27/12/2006, 16:15.

  • #2
    Dico la mia, ma da prendere con le pinzette... Una Srl da vantaggi solo in caso di fallimento, essendo soggetto giuridico... ne risponde solo con il capitale sociale, pero costa (chiamiamola assicurazione per proteggere i propri capitali) infatti una srl paga sul netto d'esercizio il 36% di tasse secche più il 4,3% IRAP ... poi gli utili distribuiti vengono tassate a secondo del proprio reddito personale... Quindi se non ci sono pericoli attraverso un fallimento di intaccare i beni privati... allora non conviene farlo. Altra forma societaria potrebbe essere una SAS società di accomandita semplice ... è anche una società di capitali dove vengono solo tutelati gli accomandanti (socio puramente di capitale) mentre gli accomandatari, in caso di fallimento pagano anche con i beni propri e solidalmente, ossia, se ci sono due accomandatari, uno ricco, l'altro povero e si fallisce... il ricco è tenuto a sostenere anche i danni di quello povero se questo non può coprire il suo danno economico di competenza si ha il vantaggio pero di pagare, per esempio INPS solo sulla quota del accomandatario... mentre l'accomandante paga solo le tasse da redito di capitale!!!!! Quindi una srl, se non si corre pericolo di fallimento, avvantaggia solo lo stato

    scusate... uso firefox e non mi lascia mettere interlinee rendendo la lettura davvero difficoltosa
    Ultima modifica di L85; 29/12/2006, 20:42. Motivo: unione messaggi consecutivi, usate la funzione modifica....

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    • #3
      io dico la mia...non ci capisco molto a riguardo delle varie società in specifico ma ti posso dire una cosa che ho imparato sulla mia pelle "in una società il numero di soci deve essere dispari e inferiore a 3"...non voglio essere cattivo ma una persona sola si assume rischi e pericoli e lavora meglio...inizi ad essere in piu e sorgono problemi..poi con l'andare del tempo si finisce per litigare ecc e sono costi non indifferenti per la divisione sperando che non fai debiti, non hai contratti aperti ecc...ne so qualcosa io di socièta non ne voglio piu sentir parlare poi ognuno libero di scegliere..anche il socio che sembra più onesto del mondo ha le sue magagne e devi rispondere anche tu per quello che fa e può voltarti le spalle da un momento all'altro...fatti un azienda individuale e vivrai meglio te e i tuoi figli questo è il mio consiglio..se poi incentivano per fare scietà a me non interessa la mia idea è questa...mi scuso che centra poco col topic

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      • #4
        In linea di massima concordo con te... non conosco la tua età, io ne ho 47 primavere sul groppone.... e per vita visuta sulla propria pelle , ripeto concordo in pieno!

        Il punto è un'altro... si chiedeva quale vantaggio... quindi io ho risposto..
        esiste la possibilità di fare una srl con un singolo proprietario... quindi nasce una soggetto giuridico a responsabilità limitata e questo viene tassato secco il 36% + IRAP.... poi gli utili quando decidi di prenderli... ti vengono ulteriormente tassati secondo proprio patrimonio personale...

        Si può pero anche realizzare in famiglia una società, con i figli per esempio, basta siano 18enni, in questo caso una sas è conveniente perché i mandatari sono solo soci capitale, quindi loro pagano solo secondo il proprio reddito ed è lampante che pagare tasse su 100 invece di tassare solo una persona.. si divide per 2 o tre..... il risparmio tra tasse e quota INPS fa una grande differenza!!

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        • #5
          si chiaro che una società comporta anche i rischi ke avete elencato voi sopra.
          ma soprattutto quella a livello familiare mi pare interessante.

          comunque sia grazie per le informazioni, ora ho un'idea di quali possono essere i vantaggi e anche una piccola base per capire qualcosa di più di ciò che dicono i testi sulle società ( perchè i testi specifici in materia non sono per niente semplici da capire).

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          • #6
            Originalmente inviato da fra 83 Visualizza messaggio
            si chiaro che una società comporta anche i rischi ke avete elencato voi sopra.
            ma soprattutto quella a livello familiare mi pare interessante.

            comunque sia grazie per le informazioni, ora ho un'idea di quali possono essere i vantaggi e anche una piccola base per capire qualcosa di più di ciò che dicono i testi sulle società ( perchè i testi specifici in materia non sono per niente semplici da capire).
            la cosa più semplice da fare è quella di andare dal proprio commercialista con la dichiarazione dei redditi del anno passato e farsi fare un calcolo con una ipotetica ripartizione diversa considerando una Sas come società...
            ci mette, avendo i dati della dichiarazione dei redditi del anno passato, 10 minuti.
            potrai confrontare le tasse pagate con le presunte se fosse stato una sas

            ricorda però che una sas necessita un atto costitutivo che va fatto dal Notaio

            PS nei calcoli deve considerare anche la quota INPS

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            • #7
              Qualcuno sa come funziona la società semplice??

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              • #8
                Originalmente inviato da Giuseppe61 Visualizza messaggio
                Qualcuno sa come funziona la società semplice??
                eccoti servito



                già che si sono metto anche la Sas

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                • #9
                  Grazie Totem
                  Io sto prendendo in considerazione la società semplice in quanto più si avvicina alla nostra realtà aziendale.

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                  • #10
                    Se proprio dovessi scegliere ti consiglio comunque la srl. La Sas ha un piccolo particolare spiacevole: se un socio accomandante compie un qualsiasi atto di amministrazione diventa (ovviamente in un'ipotesi di contestazione con risultato sfavorevole) acomandatario (e perciò illimitatamente resposabile).

                    Commenta


                    • #11
                      Originalmente inviato da AlbertoTel Visualizza messaggio
                      Se proprio dovessi scegliere ti consiglio comunque la srl. La Sas ha un piccolo particolare spiacevole: se un socio accomandante compie un qualsiasi atto di amministrazione diventa (ovviamente in un'ipotesi di contestazione con risultato sfavorevole) acomandatario (e perciò illimitatamente resposabile).
                      verissimo.... ma la srl costa e non poco...
                      una Sas per esempio potrebbe essere.... Moglie accomandante, titolale Accomandatario... e se per caso ha un figlio che studia ( maggiorenne) anche lui accomandante...
                      il rischio è assai limitato... e solo , come dicevi, in caso di contestazione (solitamente per fallimento).... insomma perfettamente gestibile!

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                      • #12
                        Pensavo anche al caso in cui, in mancanza del titolare effettivo, un qualsiasi giorno, qualcuno tra la moglie o il figlio dovessero dare l'immagine verso l'esterno che sono attivamente coinvolti nella società. Ad esempio tratando con un fornitore, accettando i pagamenti al posto del titolare, stringendo accori vari.

                        Comunque se non erro l'imprenditore agricolo non è soggetto a procedure concorsuali (falimento in primis). Per ora vedo più svantaggi che vantaggi nel passare da azienda agricola a società di persone\capitali.

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                        • #13
                          anche io sapevo che una società sempice che puo essere solo agricola non puo fallire.

                          Commenta


                          • #14
                            Originalmente inviato da jag Visualizza messaggio
                            anche io sapevo che una società sempice che puo essere solo agricola non puo fallire.
                            Questo non lo so pero' se ha molti debiti chiude per sempre.

                            Commenta


                            • #15
                              Tutte le società se non sono di capitali... coprono le perdite in modo solidale e illimitatamente.
                              una società semplice se chiude e ha debiti, ne risponde con il patrimonio privato!!!

                              una sas risponde con il patrimonio privato e illimitatamente solo il socio accomandatario... i soci accomandanti non possono svolgere attività ... se lo fanno in caso di contestazione... anche i loro beni privati vanno a copertura dei debiti (cmq è preferibile una sas a una società semplice... offre qualche garanzia in più , distribuzione dei ricavi con conseguente riduzione di tasse varie da pagare...

                              SRL = società a responsabilità limitata
                              SCARL = società cooperativa a responsabilità limitata
                              SPA = società per azioni
                              sono società di capitali, in caso di fallimento ne rispondono con il solo capitale sociale!

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                              • #16
                                La scelta per la trasformazione in società di capitale dipende da una serie di fattori (capitale fondiario, valore indebitamento, attività svolta, etc.).

                                Tendenzialmente maggiore è l'indebitamento e maggiori sarebbero i vantaggi nella trasformazione in SRL. (sempre che i debitori nn richiedano la garanzia)
                                in caso di insolvenza.

                                Per quanto riguarda il fallimento , è vero che l'imprenditore agricolo nn è soggetto a fallimento ma questo nn significa che nn possano essergli fatti gli atti esecutivi come giustamente ricorda os2power.

                                Se dovessi scegliere tra le varie alternative sceglierei senza indugio la SRL.

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                                • #17
                                  X Pinolo..

                                  Una srl conviene quando il rischio imprenditoriale è tale da rischiare i propri beni privati....

                                  Costituire una srl già di fatto è molto più caro.... Notaio registrazioni varie ma anche la gestione lo è... diciamo che una srl costa almeno un 70-80% in più di gestione ( commercialista e vari adempimenti ).

                                  Anche fiscalmente è più caro... una srl paga sugli utili d'esercizio il 33% secco più il 4,25% di IRAP... complessivamente 37,25%...
                                  Gli utili distribuiti vengono anche tassati... se si è socio per un quota =< del 20% si paga una quota secca del 12,5% (capital gain) sul utile percepito.. se si possiede una quota superiore al 20 %, il 40% del utile distribuito verrà dichiarato sulla dichiarazione dei redditi (UNICO o EX 740) e si pagherà secondo l'accumulo del reddito!

                                  conti alla mano si può dire che una srl paga ca. il 50% del netto di esercizio in tasse!

                                  Come detto, il vantaggio sta la dove il rischio imprenditoriale è cosi elevato da rischiare i propri beni privati!

                                  Ma esiste un valore, effimero se vogliamo, che una srl da... ed è l'immagine...

                                  Per esempio:
                                  se io compero olio imbottigliato per commercializzarlo ma voglio un'etichetta con un mio marchio... è obbligo sul retro etichetta mettere il frantoio o la ditta che ha confezionato l'olio... adesso immaginate di leggere... :
                                  Imbottigliato per la Pinco Pallino srl dal frantoio xyz
                                  o
                                  imbottigliato per Pinco Pallino dal frantoio xyz

                                  ecco quello potrebbe essere il valore aggiunto che la srl potrebbe dare!

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Originalmente inviato da Totem Visualizza messaggio
                                    X Pinolo..

                                    Una srl conviene quando il rischio imprenditoriale è tale da rischiare i propri beni privati....

                                    Costituire una srl già di fatto è molto più caro.... Notaio registrazioni varie ma anche la gestione lo è... diciamo che una srl costa almeno un 70-80% in più di gestione ( commercialista e vari adempimenti ).

                                    Anche fiscalmente è più caro... una srl paga sugli utili d'esercizio il 33% secco più il 4,25% di IRAP... complessivamente 37,25%...
                                    Gli utili distribuiti vengono anche tassati... se si è socio per un quota =< del 20% si paga una quota secca del 12,5% (capital gain) sul utile percepito.. se si possiede una quota superiore al 20 %, il 40% del utile distribuito verrà dichiarato sulla dichiarazione dei redditi (UNICO o EX 740) e si pagherà secondo l'accumulo del reddito!

                                    conti alla mano si può dire che una srl paga ca. il 50% del netto di esercizio in tasse!

                                    Come detto, il vantaggio sta la dove il rischio imprenditoriale è cosi elevato da rischiare i propri beni privati!

                                    Ma esiste un valore, effimero se vogliamo, che una srl da... ed è l'immagine...

                                    Per esempio:
                                    se io compero olio imbottigliato per commercializzarlo ma voglio un'etichetta con un mio marchio... è obbligo sul retro etichetta mettere il frantoio o la ditta che ha confezionato l'olio... adesso immaginate di leggere... :
                                    Imbottigliato per la Pinco Pallino srl dal frantoio xyz
                                    o
                                    imbottigliato per Pinco Pallino dal frantoio xyz

                                    ecco quello potrebbe essere il valore aggiunto che la srl potrebbe dare!
                                    Per quanto riguarda la parte fiscale (in agricoltura) per l'imposta sui redditi si puo optare per l'imposizione sul reditto catastale, mentre l' IRAP è attualmente al 1,.9%, cmq hai pienamente ragione nel dire che sn maggiori rispetto alle altre ipotesi (es. SAS) ......fermo restando che oggi nel settore si possa parlare di utili.

                                    Ritengo però (sempre a seconda delle dimensioni e della compagine sociale) che la srl possa dare una maggiore tranquillità sia sulla certezza del capitale di rischio ma sopratutto dal punto di vista gestionale.

                                    Io personalmente ho avuto grossi problemi con la SAS (che come hai precedentemente scritto dovrebbe essere esclusivamente "familiare"); avere un socio "allergico" al lavoro che ti fa continue opposizioni nella gestione, che ti si oppone ad un vitale aumento di capitale mettendo a rischio il tuo patrimonio personale et. etc..
                                    Tutti problemi che ho potuto risolvere grazie alla trasformazione (costataci circa 3.000,00 euro) ma almeno vivo e lavoro tranquillo.

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                                    • #19
                                      in effetti, una sas con un socio scomodo è castrante ,,,

                                      I valori che ho postati sopra si riferiscono a una srl (industria) non so se nell'agricoltura esistono imposizione differenti...

                                      Domanda: in agricoltura esistono anche gli "studi di settore" ??

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                                      • #20
                                        Originalmente inviato da jova Visualizza messaggio
                                        io dico la mia...non ci capisco molto a riguardo delle varie società in specifico ma ti posso dire una cosa che ho imparato sulla mia pelle "in una società il numero di soci deve essere dispari e inferiore a 3"...non voglio essere cattivo ma una persona sola si assume rischi e pericoli e lavora meglio...inizi ad essere in piu e sorgono problemi..poi con l'andare del tempo si finisce per litigare ecc e sono costi non indifferenti per la divisione sperando che non fai debiti, non hai contratti aperti ecc...ne so qualcosa io di socièta non ne voglio piu sentir parlare poi ognuno libero di scegliere..anche il socio che sembra più onesto del mondo ha le sue magagne e devi rispondere anche tu per quello che fa e può voltarti le spalle da un momento all'altro...fatti un azienda individuale e vivrai meglio te e i tuoi figli questo è il mio consiglio..se poi incentivano per fare scietà a me non interessa la mia idea è questa...mi scuso che centra poco col topic
                                        la srl può essere anche unipersonale

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                                        • #21
                                          Ciao a tutti!

                                          Anche io sto scegliendo quale forma assumere in vista dell'acquisto di un terreno su cui avviare un'azienda agricola. Io aggiungerei alle controindicazioni della srl, correggetemi se sbaglio, la quota fissa da pagare all'INPS, di 2400 euro l'anno, ove sas e altre società non hanno questo costo fisso (i contributi si pagano sui compensi pagatai). Per quanto riguarda la tassazione dei profitti, la Srl dovrebbe chiudere in pareggio dunque i profitti si possono ridistribuire prima sotto forma di compensi

                                          Vorrei chiedere a questo punto un vostro parere sulla SCARL come forma di società: i costi sono tipo srl, non distribuisce utili d'accordo, ma se la srl è piccola, non lo fa neanche lei (mi spiego un'azienda a gestione familiare avrà presumibilmente tutti i soci lavoratori, dunque le rendite di posizione si possono pure evitare), inoltre la cooperativa accede a finanziamenti esclusivi tarmite legacoop e altre.

                                          Scusate la terminologia poco corretta: come avrete capito non sono un commercialista...

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                                          • #22
                                            Scusate l'intromissione...

                                            se la srl ("società agricola") ha lo statuto che preveda quale oggetto sociale l'esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all'articolo 2135 del codice civile e sia in possesso del seguente requisito:
                                            l'amministratore sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale,
                                            sono riconosciute le medesime agevolazioni tributarie in materia di imposizione indiretta e creditizia stabilite dalla normativa vigente a favore delle persone fisiche in possesso della qualifica di coltivatore diretto.

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                                            • #23
                                              recesso da società semplice

                                              chiedo lumi/pareri per la seguente questione.in una societa' semplice agricola che coltiva i terreni (mais etc) un socio vuole andarsene, e gli altri sono disposti a ritirare la sua quota di societa'. Ma i terreni coltivati dalla S.S. non sono proprieta' della S.S., bensì proprieta' personale dei soci medesimi, in forma indivisa (comunione immobiliare).Ora, che succede ai terreni nel momento in cui il socio recede? La societa' puo' continuare a coltivarli (sono indivisi!) oppure il socio che esce puo' dire "ALT! non toccate la mia parte"...Naturalmente nessuno sa quale sia la sua parte, e, si sa, i tempi di un frazionamento sono lunghi, col rischio di paralizzare le coltivazioni per anni.ringrazio chi dara' la sua opinionegirovago

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                                              • #24
                                                Sicuramente la società può coltivare i terreni... mi pare solo che il socio possa scegliere di essere liquidato per la sua quota: di conseguenza gli altri soci dovranno sborsare x euro a titolo di liquidazione dopo aver fatto una ricognizione del patrimonio societario (mezzi, quote, magazzino, ecc).
                                                Consiglio: rivolgiti a un avvocato.
                                                Ad ogni modo se i terreni sono dei soci, sicuramente la S.S. avrà un contratto d'affitto. Oppure sono portati semplicemente in godimento alla società?
                                                Az. Agr. Il Tralcio

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                                                • #25
                                                  Immagino sia il classico caso si S.S. derivata da eredità comune (padre/figli),non sono certo sia questo il caso ma potrebbe essere che(anche se apparentemente irrazionale),non sia possibile sciogliere/abbandonare la società senza il consenso degli altri soci.
                                                  Se così fosse,i terreni rimangono nella piena disponibilità della società.
                                                  Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                                  • #26
                                                    Chiedi ad un avvocato che è meglio, lavvocato in certi casi è come il medico meglio andarci prima che correrci dopo.

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                                                    • #27
                                                      ringrazio tutti per le risposte.Prima di sentire un avvocato mi piacerebbe poter conoscere casi simili, sentire testimonianze ecc. [si, lo so, sono un illuso...]Preciso che i soci/comproprietari NON hanno stipulato alcun contratto d'affitto con la societa': lo statuto dice semplicemente che "la societa' e' costituita da ... per coltivare terreni di proprieta' o in affitto...".Si', la societa' e' nata molti anni fa, ad un "cambio generazionale".Ma mi chiedo: se il socio esce, e la sua "quota di terreno indivisa£ rimane coltivata dalla società, lui si deve accontentare dell'affitto che d'ora in avanti gli paghera' la societa'?graziegirovago

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                                                      • #28
                                                        capitata a un conoscente:
                                                        essendo indivisi tutti possono dire la loro quindi se uno si oppone e siete in 2 no su terreno indiviso..cioè entrambi i soci devono sssere daccordo, non puoi per dire ribaltare quello che sta sul terreno o portare modifiche o beni personali se anche l'altro non è daccordo.
                                                        per la società il socio viene liquidato con la sua percentuale, però i terreni non so se deve prendere la sua parte propio o scegliere solo la percentuale in denaro.
                                                        se sono in due si farà metà volore dei bene e terreno a testa
                                                        però prendilo cmq con le pinze è meglio che vai da un avvocato di categoria e senti

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                                                        • #29
                                                          Originalmente inviato da girovago Visualizza messaggio
                                                          Preciso che i soci/comproprietari NON hanno stipulato alcun contratto d'affitto con la societa'
                                                          ....sicuro??? Non mi sembra una situazione tanto regolare!
                                                          Originalmente inviato da girovago Visualizza messaggio
                                                          lo statuto dice semplicemente che "la societa' e' costituita da ... per coltivare terreni di proprieta' o in affitto...".
                                                          Appunto!!! Proprietà o Affitto! Quindi, ad oggi, la società conduce il fondo senza alcun titolo!
                                                          Originalmente inviato da girovago Visualizza messaggio
                                                          ...se il socio esce, e la sua "quota di terreno indivisa rimane coltivata dalla società, lui si deve accontentare dell'affitto che d'ora in avanti gli pagherà la società
                                                          Direi proprio di no! Anzi, non so in che rapporti sono i soci ma potrebbe scattare una denuncia....
                                                          Non so che altro dire.... mi sembra una situazione così strana!!??
                                                          Beh! Attendiamo sviluppi...
                                                          Saluti

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                                                          • #30
                                                            Dunque, preparati a tirare fuori un bel po' di soldini:

                                                            1) primo caso: se i soci comproprietari, sono in grado di dimostrare che i terreni sono stati acquistati con soldi personali degli stessi , provenienti dai corrisperttivi conti personali, la guerra avverra' esclusivamente fra i soci .Nella comproprieta' suddetta, la possibilita' di affitto e' subordinata alla decisione di tutti i comproprietari!!!L'alternativa e' la vendita, , alquanto difficoltosa perche' trattandosi di comproprieta' ovviamente chi subentrera' dovra' soggiacere alla decisione di maggioranza dei comproprietari

                                                            2) caso due: se i soci non sono in grado di dimostrare l'acquisto con conto personale dei terreni, la societa' potrebbe dichiarare di essere stata la finanziatrice degli acquisti in base al principio della divisione degli utili (di solito c'e' sempre una clausola societaria di comodato d'uso), indi :
                                                            La societa' fa causa al/ai soci proprietari, i soci che ancora lavorano all'interno fanno causa al socio "dissidente".!!!

                                                            Soluzioni:
                                                            per il caso n° 1) : almeno 3 ani di causa, costo moderato...........risultato certo.

                                                            per il caso n° 2): almeno 8 anni di causa, costo notevole, risultato incerto!!!

                                                            BUon divertimento

                                                            Ah... dimenticavo..................per quanto riguarda l'affitto,:
                                                            la societa' continua a lavorare i campi senza pagarti l'affitto????................se vuoi i soldi devi fargli causa

                                                            AAAAAAAAAAAAAAA..........dimenticavo, :
                                                            e pregar Dio che i rispettivi soci non siano sposati in comunione dei beni.......................e che magari stiano anche divorziandoooooooooooooooooooooooooooooo

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