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Dimensione strade poderali private!!!

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  • Dimensione strade poderali private!!!

    come va interpretato questo quesito ? a seguito di successione , dal 1976 a mezzo contratto, , due eredi sig.ri A e B acquisiscono terreni il cui accesso è a mezzo di strada poderale di propietà di altro erede C- Il proprietario C ( scritto nel contratto) concede il diritto di passo ai signori A e B, nella strada poderale di sua proprietà, con tutti i mezzi relativi alla sua ampiezza.
    Non è stata specificata l'ampiezza ; in ogni qual caso sono passati da detta strada dal 1977 non solo macchine agricole e trattori per la coltivazioni dei fondi , ma anche camion e macchine edili per costruire nel terreno di A un annesso agricolo che è divenuto dal 1986 edificio abitativo. Dal 2011 inoltre si sta edificando nel Terreno A una ulteriore unità residenzioale. dati questi elementi, si può ritenere attualmente tale strada assimilabile ad uso pubblico ? ed indipendentemente da ciò: quanto dovrebbe essere la larghezza minima. ?? L'attuale propietario C la sta stringendo sempre più poichè vi sono adiacento Olivi che per dispetto non provvede a potare ma viene a pretendere addirittura dei danni per rottura di alcuni rami ecc.

  • #2
    Ad uso pubblico? No. C'è un contratto che regola diritti e doveri delle parti.
    La larghezza è quelle minima del buon senso.
    Possono passare i mezzi agricoli per effettuare le lavorazioni nei limiti del buon senso.

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    • #3
      il buon senso in questa situazione non esiste; altrimenti non saremmo giunti a questi livelli. In pratica dobbiamo trovare adesso la migliore soluzione.
      provo ad essere più esplicativo:
      come va interpretato questo quesito ? a seguito di successione , dal 1976 a mezzo contratto, tre eredi sign.ri A ,B e C si spartiscono dei terreni. I signori A e B hanno accesso ai loro terreni attraverso una strada poderale ricadente in un terreno acquisito da C .- Il proprietario C ( scritto nel contratto) concede servitù di passo con qualsiasi mezzo consentito dall’ampiezza della strada poderale esistente.
      Non è stata specificata l'ampiezza ; nel 1977 detta strada dal proprietario C vienea spostata di dieci metri verso est sempre nel suo terreno . Mai nessun problema riscontrato in termini di ampiezza ed in ogni qual caso sono passati da detta strada dal 1977 non solo macchine agricole per la coltivazione dei fondi ( trattori e mietitrebbie e macchine agricole per cultura viti e olivi ecc) , ma anche camion, anche grandi ruspe e macchine edili per costruire nel terreno di A un annesso agricolo che è divenuto dal 1986 edificio abitativo. Dal 2011 inoltre si sta edificando nel Terreno A una ulteriore unità residenziale . Oggi , tale strada, serve a tre diversi proprietari che non avrebbero altro accesso ai loro terreni ( fondo intercluso) ed in pratica transitano dalla strada dal 1977 una serie di persone: I proprietari dei fondi ed i relativi nuclei familiari, parenti e conoscenti, amici, addetti alla coltivazione dei campi, imprese edili, mezzi meccanici ed agricoli ecc. Quindi una moltitudine ampia di persone. Un nuovo proprietario D è subentrato a C dal 1990 ed esso da qualche anno ha posto in cima alla strada un cartello di divieto di accesso e proprietà privata, riducendone ulteriormente la larghezza.
      L'attuale proprietario D, il quale in un primo momento aveva negato addirittura l’esistenza della servitù di passo, ora,sempre più,sta gradualmente stringendo la larghezza della strada . Infatti , oltre aver posto da qualche anno il palo in cima alla strada di divieto di accesso, che di fatto ha posto una limitazione alla larghezza della strada , adesso da un paio di anni non provvede a potare gli ulivi adiacenti alla strada con il chiaro intendo di restringerla ulteriormente ( piantati circa nel 1990 da C prima di vendere a D) Addirittura adesso, con il chiaro intento di provocare, viene a pretendere dei danni per rottura di alcuni rami ecc.
      Tutto ciò è stato supportato fin ad ora , sperando che D in qualche modo si ravvedesse, sperando in rapporti di buon vicinato ; Adesso debbono trovarsi delle soluzioni poiché le continue provocazioni di D potrebbero risultare dannose e pericolose per eventuali reazioni scomposte e non pertinenti.
      Si può ritenere attualmente tale strada assimilabile ad uso pubblico ? dato che ci passa da circa 36 anni una moltitudine diversa di persone e mezzi ??(in questo caso sarebbero applicabili le norme del codice della strada .) ho letto recentemente che :” Le norme sulla disciplina della circolazione stradale devono trovare piena applicazione anche su strada o spiazzo privato frequentati da un numero indistinto e più o meno rilevante di persone, concretandosi in tal caso una SITUAZIONE DI FATTO (E NON ANCHE COSTITUTIVA) del tutto corrispondente all’uso pubblico che diventa preminente rispetto alla natura privata dello spiazzo (Cassazione Penale, IV Sezione, Sentenza n°. 7671 del 29.9.1983); L’applicabilità delle norme sulla circolazione stradale sussiste sia che questa si svolga su area pubblica sia che si svolga su area privata (Cassazione Penale, IV Sezione, Sentenza n°. 646 del 16.1.1979).
      Quindi, anche se le sentenze fanno riferimento a fattispecie penali, si può TRANQUILLAMENTE ritenere che se la strada privata ha comunque un utilizzo pubblico i veicoli ivi circolanti – e nella “circolazione” va ricompresa in questo caso anche la sosta – devono rispettare le norme del Cds, comprese quelle dell’assicurazione obbligatoria.”
      Ed indipendentemente da ciò: quanto dovrebbe essere la larghezza minima.
      Ci sono foto aeree e mappe catastali desunte nel 1988 e 2002 che fanno testimonianza che tale strada avesse al tempo una larghezza intorno ai 4,5 metri.
      Cosa consigliate di agire ?? grazie

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      • #4
        Originalmente inviato da pata Visualizza messaggio
        Cosa consigliate di agire ?? grazie
        Ma se la questione è importante,perchè non chiedere direttamente la consulenza di un legale esperto,che potrà valutare correttamente tutta la documentazione?
        Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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        • #5
          Puoi caricare il contratto scannerizzato?
          Diviene più facile capire la situazione reale.

          Strada ad uso pubblico?
          No. Il contratto non prevede un uso pubblico. Al massimo potrebbe farlo il comune con un esproprio.
          La larghezza minima? Quella necessaria al corretto utilizzo del fondo intercluso.
          4,5 metri è molto generosa.

          Prima che le cose degenerino, avete pensate a formalizzare un acquisto?

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          • #6
            L'esproprio è una cosa, ed incide sulla proprietà del sedime stradale.

            L'uso pubblico è un'altra, e non incide sulla proprietà del sedime stradale, bensì risulta essere una situazione di fatto, che potrà essere accertata solo per via giudiziaria, ossia con prove anche testimoniali.

            Il comune potrebbe avere, a seguito di tale uso di fatto, interesse ad inserire una strada nell'elenco delle pubbliche vie, ossia nell'elenco di strade pubbliche o private, che però sono regolarmente utilizzate dalla collettività, e quindi rivestono un interesse pubblico.
            Tale inserimento nell'elenco suddetto non rende (da solo) la strada ad uso pubblico,. E' l'uso di fatto a renderla tale.

            L'inserimento, in qualche misura formalizza l'interesse del comune a garantire tale uso pubblico, e comporta per il comune una serie di adempimenti e responsabilità.
            Quindi solitamente il Comune inserisce in tale elenco solo le strade che sono a suo giudizio, effettivamente rilevanti per la circolazione pubblica.

            Tuttavia, su tutte quelle strade, anche private, ove la circolazione non sia impedita al pubblico passaggio, incombe al comune l'obbligo di regolamentare la circolazione, sulla base dello stato emergente dei luoghi.

            Quindi, o il Comune ne realizza e palesa la chiusura al pubblico passaggio indiscriminato, oppure tale area è indiscriminatamente percorribile, e quindi assoggettata al Codice della Strada.

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