Buon giorno, sono proprietaria di un terreno agricolo che confina con il terreno dei miei genitori, i quali hanno accesso diretto alla strada principale tramite una servitù di passo all'ingresso di una strada privata di un confinante. Mi trovo nella condizione di dover utilizzare anche io tale passo per far passare una mietitrebbia che, per problemi di spazio, non può entrare nella mia strada. Il macchinario dovrebbe entrare dalla servitù dei miei genitori e poi, attraversare il loro campo per arrivare al mio. Il problema è che i proprietari della strada non mi concedono tale manovra e io non ho materialmente la possibilità di passare altrove. Premetto che il tratto da attraversare è di poco più di tre metri all'inizio della strada privata e che la macchina che lavorerà nel mio campo è la stessa che utilizzeranno i miei genitori per il loro nello stesso periodo. Possono impedirmi di accedere al campo dei miei genitori avendo da loro il permesso?
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Diritto di passo
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I proprietari terzi di quella strada non hanno nessun dovere nei tuoi confronti in quanto, se ho ben capito, il tuo fondo non ha diritto a nessuna servitù di passaggio avendo tu un'altra strada privata d'accesso e non essendo nemmeno confinante con loro. Quindi, a mio parere, è legettimo ti neghino il permesso.
In compenso, il fondo dei tuoi genitori richiede la servitù di passaggio nel fondo degli altri vicini e, in questo caso, i tuoi genitori devono aver il diritto di accedervi. Quando la mietitrebbia dovrà entrare dai tuoi genitori dovrà per forza passare per quell'accesso (e fin qua, nel passato, cosa succedeva? Come facevano a trebbiare i tuoi genitori?) e tu potrai approfittarne facendola accedere al tuo campo. Mi sembra giusto ricordare che eventuali danni dovuti dal passaggio della mietitrebbia sulla loro strada dovranno esser risarciti ma qui si ripresenta la domanda, cioè, come hanno fatto fino ad adesso i tuoi genitori?
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Grazie per la cortese risposta. Preciso che anche io sono confinante con i proprietari della strada dove i miei hanno diritto di passo. I miei genitori hanno sempre fatto passare le macchine agricole da quel passo e così faceva mio nonno, per questo c'è tale diritto, che ovviamente è stato messo per iscritto davanti ad un notaio. Il problema è che i proprietari della strada sostengono che la macchina può entrare da quel passo SOLO per lavorare la terra dei miei genitori, e non potrà andare a lavorare anche la mia... Anche se il passaggio tra i due poderi avverà esclusivamente sul campo di proprietà dei miei che ovviamente intendono darmi tale permesso. La cosa mi sembra assurda e mi sono anche offerta di indennizzare eventuali consumi maggiorati della strada, anche se non ci saranno,ma, niente. Io ho una strada privata che accede al mio podere ma le macchine in questione non ci passano. Non vorrei discutere con i miei vicini ma non so come fargli capire la questione. Ho paura che dovrò impormi e far passare le macchine comunque sperando che si accorgano che niente è cambiato rispetto a prima e si calmino, ma non mi piace comportarmi da prepotente, per questo chiedo un consiglio. Vorrei essere sicura di essere nel giusto comportandomi così.Ultima modifica di Ser; 08/05/2015, 14:40.
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Originalmente inviato da Ser Visualizza messaggioper questo chiedo un consiglio. Vorrei essere sicura di essere nel giusto comportandomi così.
Così rischi solo di aumentare la tua confusione.Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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per quello che leggo i tuoi vicini sono nella ragione e tu nel torto
se forzassi la mano non saresti solo prepotente ma violeresti dei diritti sanciti dal codice civile, con le conseguenze del caso e i tuoi genitori sarebbero complici della violazione
anzi ... il vicino si appiglierebbe proprio a loro per esporre un reclamo, visto che sarebbero loro a trovarsi nell'esercitare un diritto che non hanno
per il resto quoto mefito al 100%
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una servitù con atto notarile dovrebbe ben definire i mappali asserviti, se non risultano quelli di proprita della stgnora questa non ha diritto di passo....
dovrebbe però esistere ancora la legge del buon senso....anche se non scritta e tramandata dai nostri avi....la continua evoluzione ci porta a macchine sempre più moderne ed ingombranti e spesso la mentalita umana non va di pari passo con tale evoluzione, basterebbe semplicemente un comune accordo o il riadattamento alle nuove macchine del lecito passaggio del fondo della signora.
mi permetto un aneddoto...
sono autista di mietitrebbia e di passaggi stretti ne ho trovati tanti....
uno in particolare mi è rimasto impresso,
strada di campagna...alberata a misura...vedo e non vedo che si passa, cerco una alternativa il propritario del campo mi dice di non andare dal confinante perchè ci aveva litigato di brutto...si prova e con pazienza si passa...
terminato di raccogliere mi si ripresenta il problema...
vado io dal confinante cortesemente a chiedere il passaggio...
mi risponde...bravo! prima speravo proprio che infilassi un fosso e me lo auguravo non per te ma per il tuo cliente....ora che me l'hai chesto atraversa pure il mio campo!...credetemi....a Natale mi son sentito in dovere di un riconoscimento.
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Grazie Vincent, è proprio quello che vorrei anche io, il buon senso. Non voglio passare di lì per forza ed infatti non l'ho ancora fatto, sono andata da loro a chiedere il permesso, non ci sono mai state liti con i miei genitori e nemmeno problemi, quindi sono rimasta male quando mi hanno detto di no. mi rivolgerò ad un professionista ma la soluzione migliore, secondo me, sarebbe stata quella di un accordo tra di noi.
Il professionista a cui mi sono rivolta in modo informale mi ha risposto così: ogni qual volta un fondo non ha accesso diretto alla strada pubblica o la sua realizzazione comporterebbe un eccessivo dispendio o disagio (si parla di “fondo intercluso”), il proprietario ha diritto a passare sul/i fondo/i altrui, purché non si tratti di abitazioni o giardini. Interessante è la sentenza della Suprema Corte (cfr. Cass. Civ., Sez. II, n. 3184/2003) la quale puntualizza che il pregiudizio per il fondo servente non deve comunque essere superiore al vantaggio che ne ricaverebbe il fondo dominante. Quando il fondo è destinato ad usi agricoli o industriali, peraltro, il proprietario ha diritto al passaggio coattivo anche se ha un proprio accesso sulla strada pubblica, a patto che dimostri l’insufficienza dell’accesso medesimo rispetto ai bisogni agricoli o industriali del suo. L'ultima parte sembra proprio il mio caso, ad ogni modo proverò ancora a parlare con i miei vicini e speriamo di risolvere. Buona notte grazie
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Originalmente inviato da SerIl professionista a cui mi sono rivolta in modo informale mi ha risposto così: ogni qual volta un fondo non ha accesso diretto alla strada pubblica o la sua realizzazione comporterebbe un eccessivo dispendio o disagio (si parla di “fondo intercluso”), il proprietario ha diritto a passare sul/i fondo/i altrui, purché non si tratti di abitazioni o giardini. Interessante è la sentenza della Suprema Corte (cfr. Cass. Civ., Sez. II, n. 3184/2003) la quale puntualizza che il pregiudizio per il fondo servente non deve comunque essere superiore al vantaggio che ne ricaverebbe il fondo dominante. Quando il fondo è destinato ad usi agricoli o industriali, peraltro, il proprietario ha diritto al passaggio coattivo anche se ha un proprio accesso sulla strada pubblica, a patto che dimostri l’insufficienza dell’accesso medesimo rispetto ai bisogni agricoli o industriali del suo. L'ultima parte sembra proprio il mio caso, ad ogni modo proverò ancora a parlare con i miei vicini e speriamo di risolvere. Buona notte grazie
questa è una base ottima per instaurare un pacato ragionamento con i vicini
rimane il fatto che tu non puoi forzare il passaggio
il passaggio coattivo può essere stabilito solo da un giudice
P.S.
ho quotato tutto il tuo ultimo post perché appena lo vede un admin del forum lo cancella per consecutività
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Originalmente inviato da t-pilot Visualizza messaggioP.S.
ho quotato tutto il tuo ultimo post perché appena lo vede un admin del forum lo cancella per consecutivitàOgnuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Si lo so che ci vuole un giudice,e che questo porterà delle conseguenze, ma è proprio quello che volevo evitare. Le soluzioni che mi sono state descritte dal consulente sono tutte a mio favore e il codice civile parla chiaro, sono tutte più invasive sul fondo dei miei vicini rispetto alla soluzione che avevo proposto io. Considerando anche il fatto che quel diritto di passo un giorno sarà comunque a mio nome, se fanno intervenire un giudice lui stabilirà un diritto di passo per me così la loro proprietà sarà gravata da ben due passi! dopo essermi informata sono ancora più allibita dal loro comportamento. Comunque prima di procedere con i giudici e gli avvocati proverò una mediazione con la nostra associazione di categoria forse loro riusciranno a farsi ascoltare.
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Originalmente inviato da Ser Visualizza messaggio...................omissis................... Comunque prima di procedere con i giudici e gli avvocati proverò una mediazione con la nostra associazione di categoria forse loro riusciranno a farsi ascoltare.
Ti riporto quello che a scritto l'utente t-pilot nel topic "problemi di confine"... ed infine ricorda una cosa: in diritto civilistico l'unica certezza è che non esistono certezze
per esperienza personale lo sottoscrivo in pieno.
AUGURI
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Originalmente inviato da Ser Visualizza messaggio....
Considerando anche il fatto che quel diritto di passo un giorno sarà comunque a mio nome, .....
2) il diritto che otterrai sarà quello che oggi hanno i tuoi ... che non sarà in automatico esteso al tuo terreno attuale ... tradotto: potrai accedere al terreno dei tuoi ma non al tuo ... se lo facessi, eserciteresti un abuso del tuo diritto
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In un procedimento giuridico,il giudice è parte terza ed emette una sentenza in base al convincimento e non per simpatie o antipatie!
Il passaggio,che sia il diritto o la sevitù,spetta ai fondi interclusi,e per il tratto più corto onde raggiungere la strada.
Il fondo di proprietà di Ser non risulta intercluso,ne confinante con il fondo su cui passa la servitù dei genitori.
Tale situazione non consente a Ser di chiedere una servitù allo stato dei fatti,ma quando poi dovesse riunire la proprietà con quella dei genitori,potrebbe venir meno la ragione per cui attualmente sussiste il diritto di passaggio di cui usufruisconi i suoi genitori.
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Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioIn un procedimento giuridico,il giudice è parte terza ed emette una sentenza in base al convincimento e non per simpatie o antipatie!.
Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggioIl fondo di proprietà di Ser....Tale situazione.... .Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Scusate, la situazione è complessa sicuramente io non sono in grado di stabilire niente da sola e spero in un accordo tra persone civili. Detto ciò se non ci fosse tale accordo dovrò rivolgermi a qualcuno per poter accedere alla strada principale. Il mio fondo non è intrcluso ma la mia mietitrebbia non passa dalla mia strada, tale situazione è espressamente prevista dal codice civile. E per precisare io sono confinante dei miei. Questo non mi dà diritto di usare il loro diritto di passo. Ma ho sicuramente diritto di usare i miei macchinari per lavorare la mia terra e in qualche modo la situazione andrà risolta. Ovviamente non spetta a me dare, o imporre, nessuna soluzione unilaterale.
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tu hai scritto "Io ho una strada privata che accede al mio podere ma le macchine in questione non ci passano."
Non avendo a disposizione una piantina che illustra la situazione devo farti una domanda che può apparire sciocca... è proprio impossibile allargare la tua strada? ti faccio questa domanda, perché, se è possibile, eviti un sacco di rogne, ottieni un risultato immediato, forse spendi meno e non ti rovini il fegato... tieni presente che se affronti il problema legalmente, spese e tempi si dilatano.
Comunque ti auguro di risolvere benevolmente la questione e prima di intraprendere una azione legale... rifletti!!
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Buon giorno, la mia strada non può essere allargata perché passa in mezzo ad altri due poderi ed è contornata letteralmente dalle mura di recinzione di case di altri vicini proprietari, come me, di questa strada. Che ovviamente non sono gli stessi del diritto di passo. Ci sono anche due fosse a destra e a sinistra che corrono parallele per 100 mt. Il problema più grande è che se anche riuscissi ad arrivare in fondo alla strada nella mia proprietà la macchina dovrebbe svoltare davanti a casa mia per arrivare nel campo e qui non c'è posto: da un lato ho la casa e dall'altro un fosso che è il mio confine di proprietà, la casa non la posso abbattere, e se tombassi il fosso mi troverei in casa di un altro vicino. In poche parole il mio fondo non è itercluso ma la strada che porta a casa mia basta solo per le automobili e i pedoni ma non per le macchine agricole di oggi.
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Ciao rispondendo a Luciano, ormai la cosa è chiara, ho parlato con tutti ieri sono disposti a farmi entrare solo per questo anno ma non di più. mi sono offerta di comprare il diritto di passo anche io, oppure di comprare 1/3 della strada, o di contribuire alle manutenzioni, o di concedermi un passo con limitazione alla sola mietitrebbia, ma la risposta è No. La nostra associazione ha provato a parlarci ma niente. Ho chiesto il perché di tanta ostilità e i due vicini s'incolpano a vicenda. Tipo io vorrei ma è l'altro che non vuole etc... Capito che persone? Quindi per quest'anno ci passerò e per i prossimi anni ho dato mandato ad un geometra per chiedere un'apertura sulla strada principale che entrerà nel campo dei miei e da lì passerò per arrivare da me. Ammesso che il comune mi dia tale autorizzazione, questo rovinerà non poco la proprietà dei miei, ma credo che sia proprio quello che vogliono i miei vicini. Ps: tanto per sfogarmi un po' vi dico che ho in comune con loro un fosso che deve essere scavato e ripulito perché è pieno di terra e erba mi hanno già fatto capire che non hanno intenzione di occuparsene ne economicamente ne materialmente! Che belle persone!
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