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Sistemi di controllo dello sforzo nei sollevatori meccanici

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  • Sistemi di controllo dello sforzo nei sollevatori meccanici

    Parlando di sollevatori a controllo meccanico, mi piacerebbe sapere i pregi e i difetti dei due sistemi di rilevazione dello sforzo utilizzati normalmente sui trattori, cioe' il controllo sul puntone del terzo punto e quello sui tiranti inferiori (tipo Same).
    Vi chiedo questo perche' anno scorso ho arato per la prima volta col Centauro e devo dire che probabilmente a causa di una cattiva regolazione trovavo difficolta' a mantenere l' attrezzo costante (o troppo su' o troppo giu') tanto da dover intervenire spesso manualmente, mentre col Nuffield che ha il rilevamento sul terzo punto la regolazione risulta molto piu' semplice!
    Sicuramente saprete darmi consigli, portate pazienza, sono un 'trattorista per hobby"!
    Saluti a tutti.

  • #2
    Secondo me il rilevamento con molla su terzo punto è un sistema antico e che ha fatto la sua storia... (ancora lo monta Landini accoppiato a quei "bellissimi" riduttori a cascata... )... Se impari ad utilizzare gli altri dispositivi ti accorgerai della differenza! Tra i "meccanici" credo che il migliore sia il sollevatore che montava fiatagri sulla sua serie 90, che credo riproponga ancora sui TL-A... Lift-O-Matic... Che invenzione ragazzi... Fa quasi invidia ai più moderni sollevatori elettronici!

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    • #3
      Grazie Ale83p, come' il funzionamento di quel tipo di controllo?
      E' forse quello simile al Same, cioe' con una leva solidale al fuoricentro dei supporti inferiori dei tiranti che agisce alla estremita' superiore sul comando sollevatore? (saro' stato chiaro?)

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      • #4
        Ehm non molto chiaro effettivamente.... però sono io che tecnicamente non sono una cima... Però "a naso" nn credo che sia lo stesso... Lo sai? Speriamo che ci risponda qualcuno che ci capisce davvero! Non conosco i Same....

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        • #5
          Originalmente inviato da Ale83p
          Secondo me il rilevamento con molla su terzo punto è un sistema antico e che ha fatto la sua storia... (ancora lo monta Landini accoppiato a quei "bellissimi" riduttori a cascata...
          se li fanno ancora vuol dire qualcosa... meno costi= spendi meno all'acquisto, semlice, solido e sopratto non devi perdere la testa su tutta questa tecnologia....
          Ultima modifica di urbo83; 25/03/2007, 21:59. Motivo: Off Topic

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          • #6
            Io penso che il vecchio sistema a molla venga riproposto per questioni di contenimento dei costi, infatti e' integrato nel corpo del sollevatore a formare un corpo unico, in modo da poterlo adattare a molte macchine, infatti in genere lo vedo montato dai mezzi piu' piccoli.

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            • #7
              Per quanto ne so io il lift o matic non c'entra niente con lo sforzo controllato..Io ho un 70-75 col lift o matic e un Tk 85 idem..Il lift o matic serve solo per sollevare fino a fine corsa verso l'alto l'attrezzo senza modificare posizione e sforzo, serve nelle manovre a fine campo/filare. Sui miei, nonostante il lift o matic lo sforzo controllato è comandato tramite un asta attaccata alla molla a u su cui può oscillare l'attacco del 3° punto..Credo cha anche la serie 90,almeno la gamma bassa avesse lo stesso sistema..Non ho capito bene quello della same, però su un explorer 70C (uno dei primi) so per certo che c'era la molla a U; perchè un mio conoscente ce l'ha e l'aveva strappata..

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              • #8
                Originalmente inviato da ralfg
                Io penso che il vecchio sistema a molla venga riproposto per questioni di contenimento dei costi, infatti e' integrato nel corpo del sollevatore a formare un corpo unico, in modo da poterlo adattare a molte macchine, infatti in genere lo vedo montato dai mezzi piu' piccoli.
                Io ho un TN 55 e lo sforzo è sui perni dei bracci e il mollone non c'è
                Tosi Alessandro

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                • #9
                  Ecco ragazzi, le disquisizioni sul Tdd fatele nell'apposito argomento....
                  Quanto ai sollevatori, siano essi meccanici o elettronici, risultano più precisi se il rilevamento dello sforzo è ai bracci inferiori, in quanto sono quelli su cui tira l'atrezzo, e non il 3° punto...
                  Poi ogni trattore fa storia a sè.... se il sollevatore non è molto sensibile, può averlo dove vuole il rilevamento dello sforzo che tanto non andrà mai bene....
                  Se provi un Same Laser vedrai che il sollevatore meccanico con l'asta che misura il gioco dei tiranti inferiori va meglio, e non di poco, di tanti moderni elettronici, esempio quelli dei Jd, che senza radar che misura lo slittamento valgono molto poco....
                  Poi non dimenticate che il tutto funziona bene se i vari componenti del sollevatore sono in ordine.
                  x Ale83p: Landini ha scelto quella soluzione, come evidenziato da Ralfg, perchè risulta la più economica, avendo il tutto incentrato in un solo punto, un blocco sotto il sedile.... ma io guido un Jd 6205 (che credo identico meccanicamente al nuovo 6215..) e ha il sollevatore meccanico al 3° punto, anche se senza mollone, ma non cambia il risultato.....
                  Benatti Emanuele

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                  • #10
                    Originalmente inviato da ralfg
                    Grazie Ale83p, come' il funzionamento di quel tipo di controllo?
                    E' forse quello simile al Same, cioe' con una leva solidale al fuoricentro dei supporti inferiori dei tiranti che agisce alla estremita' superiore sul comando sollevatore? (saro' stato chiaro?)
                    Il Same è cosi' e vi posso assicurare che va molto bene e lo testimonia il fatto che la famosa S.A.C (stazione automatica di controllo ) Same è stata usata tanti anni . In collina dove ci sono molti cambi di livello e terreni con consistenze diverse , fino all'avvento dell'eletronica i Same in quanto a sollevamento e controllo son sempre stati tra i migliori , almeno questa è la mia esperienza !

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                    • #11
                      lo sforzo nel nostro 450 è controllato tramite il 3° punto che è imperniato alla base mentre nel lato superiore è "ammortizzato da un ferro piegato che funge da molla. Ogni qual volta il tezo punto trasmette uno sforzo eccessivo c'è un tirante che va a richiamare l'attrezzo.Secondo me su questa macchina funziona egregiamente, dato che ha una buona sensibilità (tra l'altro regolabile) e una buona percezione del momento in cui la macchina va sottos forzo. Ovvio che se la macchina pattina avanzando lentamente, lo sforzo non vien più percepito, quindi su fondo scivoloso è un po' complicato il discorso. Citando la rivista Trattori, dicono che il sistema meccanico di controllo dello sforzo sia quello della Massey Ferguson. Quello da me illustrato dei fiat 450 lo hanno montato su tantissime macchine e ancora lo montano uguale sui Landini gamma bassa (forse anche sui tdd). Ultima postilla per chi non andrà a vedere l'apposito forum. I TDD hanno i pedali che sbucano perchè derivnao dalla serie 66 però sono piattaformati..indi non avev asenso dover sospendere i pedali..volava dire fare modifiche meccaniche contro progetto. Sarebbe stato come se la fiat nel 2000 anzichè vendere la Panda a prezzi stracciati avesse investito per modificare lo schema delle sospensioni. In genere sul discorso dei vecchi metodi (sollevatore meccanico ad es.), ricordatevi che sono quelli che finanziano le aziende (in quanto già ammortizzati gli impianti e il Know How) e quindi aiutano lo sviluppo dei nuovi sistemi, costosi e dagli esiti non ancora noti. Sta all'acquirtente fare la scelta è solo un bene che ci sia la varietà di vecchio e nuovo

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                      • #12
                        allora io ho un tn65d con sollevatore meccanico e lom il controllo è sul terzo punto e secondo me funziona molto bene anche se ho notato che mi rende molto sensibile il trattore in relazione alla forza resistente ma io considero il fatto che con un trattore diciamo piccolo vado ad arare terreni un pò difficili e l'aratro 42 sogema lo mando giù al limite quindi penso di aver fatto una considerazione pertinente! sicuramente l'elettornico con l'opzione del radar è imbattibile ma un bel lavoro si fa lo stesso col meccanico con un pò più di attenzione nella regolazione e coi soldi risparmiati si porta la fidanzata al mare dove rilassarsi ed esibire la propria professionalità di Amante.

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