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Motocoltivatori FERRARI, tecniche di utilizzo

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  • Motocoltivatori FERRARI, tecniche di utilizzo

    Salve a tutti,

    riprendo la discussione dopo un po di tempo, per informarvi circa gli ultimi sviluppi riguardo al Ferrari e scrivere finalmente una recensione sull'utilizzo della macchina.

    Allora, la prima "uscita ufficiale" del mezzo risale allo scorso marzo, quando l'ho utilizzato per fresare l'orto di un amico. Si trattava di 250 mq di orto suddivisi in due lotti, nei quali c'era da interrare una decina di centimetri di letame misto calce, cosparsi su tutta la superficie, e preparare il letto di semina.

    Fresando in quell'orto sembrava di giocare: dopo aver praticato un paio di passate veloci con la pdf a 800 g/min per sminuzzare il letame, si è passati alla fresatura profonda eseguita in prima ridotta e pdf a 550 g/min. Ottimo lavoro, 25 cm di profondità e terreno pronto per la semina.
    In quell'occasione mi ha impressionato la capacità di trazione: anche con le ruote completamente ricoperte di letame e calce non ha mostrato il minimo accenno a piantarsi, tirava come una bestia.

    In seguito, qualche mese più tardi, ho deciso di acquistare anche un aratro monovomere voltaorecchio, per utilizzare la macchina anche in aratura. Dopo una lunga ricerca e un confronto a tavolino, ho deciso di acquistare un Roga, modello AV14, in quanto è risultato il più adatto per la mia macchina.Dopo qualche aggiustamento l'ho montato e finalmente, lo scorso sabato, l'ho potuto utilizzare.

    Premessa: l'aratro verrà impiegato principalmente nell'orto (quindi in terreni sciolti e costantemente lavorati) ma dato che lo volevo testare per verificarne la robustezza e mettere alla prova la macchina, ho deciso di arare il mio vigneto. Tale appezzamento non veniva arato da almeno 20 anni , ed è costituito da terreno medio impasto con pochi sassi di piccole dimensioni. Và detto che nei giorni precedenti l'aratura (da lunedì a mercoledì) erano caduti 100mm abbondanti di acqua, e quindi il terreno era ancora abbastanza bagnato.

    In ogni caso sono riuscito ad arare senza problemi, il Ferrari difficilmente si pianta: sui pezzi un pò più asciutti e compatti la macchina avanzava tranquillamente anche con il sottoscritto in piedi sull'aratro!. Il questo terreno il bloccaggio del differenziale non sarebbe di per sè indispensabile, ho provato ad arare anche senza, solo che essendo bagnato se lo si inserisce pattina meno e soprattutto si riesce ad avanzare in maniera rettilinea. Come profondità, dato il lungo periodo di "riposo" del terreno, si spazia dai 10 ai 20 cm con l'aratro posizionato nel foro centrale. A far bene, sarebbe stato meglio spostare l'aratro in un foro laterale, in modo che il vomere prendesse meno terra per passata e affondasse di più.
    La profondità massima che si può raggiungere è 30 cm, mentre come resa oraria (dato puramente indicativo, basato sulla mia macchina utilizzata nel mio terreno) in seconda ridotta si coprono circa 200 mq/ora avanzando a 2,2 Km/h circa. Tuttavia sarebbe meglio andare più veloci, diciamo in prima veloce, per ottenere un ribaltamento migliore. In quest'ultimo caso, avanzando a 4,4 Km/h credo si possano raggiungere i 400 mq/ora.

    Per il peso, il mio 74 con l'aratro raggiunge i 400 Kg, compresi i 14 kg di zavvorra installati sull'aratro per far rimanere "seduto" il mezzo. Tradotti in utilizzo, significano tanta trazione e possibilità di ottenere un buon lavoro. Merito anche dell'LDA 100, che ha una gran schiena e non cede un giro

    Che dire, questi sono stati i primi mq con l'aratro: l'obbiettivo era testare la macchina e imparare a regolare correttamente l'attrezzo, di conseguenza il risultato finale (a livello agronomico) non è stato sicuramente dei più esaltanti. Ho sistemato il tutto con una bella fresata, in attesa che rispunti l'erba.

    Allego un paio di foto della macchina. Se avete domande, fatevi avanti.




    Saluti.

  • #2
    Ottima recensione RUBIN.. anche se quella terra sembra terriccio da vaso

    Come forse saprai ho l'omologo articolato (4RM) del tuo: MC60A con motore Lombardini LDA100.
    Confermo la grande trazione e la validità del motore!

    Tra l'altro prossimamente espianteremo il vigneto di casa e non vedo l'ora di entrarci con l'aratro!!!

    Volendo trovare una pecca alla macchina è la velocità della PDF in rapporto al cambio:
    in particolare nella fresatura io devo usare la 1a lenta ma la PDF gira abbastanza piano (credo sui 250giri/min) e devo sempre fare 2 passate per sminuzzare bene le zolle.
    Per lavorare a 500giri/min dovrei usare la 1a veloce ma il trattore "corre" troppo.
    Probabilmente il tuo ha un cambio con rapporti più corti e il problema non ti si pone...

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    • #3
      Originalmente inviato da Gio75 Visualizza messaggio
      Come forse saprai ho l'omologo articolato (4RM) del tuo: MC60A con motore Lombardini LDA100.
      Ciao Gio,

      parto subito con il precisare una cosa: il tuo trattorino (GRAN trattorino) non è esattamente l'omologo del mio motocoltivatore: l'unica cosa che i due hanno in comune è il motore e la forma del cofano.

      In realtà infatti il tuo mezzo è ottenuto accoppiando un motocoltivatore MC60/A e un retrotreno RT60/3 (da quì la definizione più semplice di MC60 RT). La tua macchina nasce da un mezzo anni 60 "made in Luzzara", e anticipa di circa una decina d'anni la mia macchina, che presenta un cambio differente benchè la linea esteriore sia più o meno la medesima.

      La tua "difficoltà" riscontrata nelle operazioni di fresatura nasce dal fatto che la tua macchina non presenta una presa di forza a giri indipendenti dalle marce. Di conseguenza, la velocità di lavoro e il rapporto inserito incidono parecchio sulla velocità di rotazione della fresa. La tua pdf inverte anche il moto di rotazione se innesti la retro marcia, e la macchina è dotata di un'unico albero scanalato valido sia per azionare le varie attrezzature che per il collegamento di rimorchi trazionati se si inserisce la pdf sincronizzata.

      Viceversa, il mio Ferrari è dotato di due alberi scanalati: quello inferiore per l'azionamento delle attrezzature, e quello superiore sincronizzato con il cambio. La pdf del 74, inoltre, è di tipo fisso ( ovvero a giri indipendenti dalle marce del cambio) ed è unificata per quel che riguardano i g/min e il senso di rotazione.
      Tradotto in utilizzo significa che, sia avanzando in prima ridotta che avanzando in terza veloce, la pdf mi fa sempre gli stessi giri (550 o 800g/min). Questi regimi di rotazione variano, ovviamente, al variare dei giri motore: a 3000 g/min i 550 diventano 640 e gli 800 diventano 930 g/min.

      Inoltre, ipotizzando che sulla mia macchina si possa andare in retro anche con la pdf inserita (cosa che non avviene, per via dei dispositivi di sicurezza) la mia pdf continuerebbe a girare nello stesso verso di quando vado in avanti, al contrario dell'MC60.

      L'MC60 è, in definitiva, una macchina più vecchia e se vogliamo anche più complicata dal punto di vista costruttivo/ di funzionamento, ma rimane un gran bel mezzo.

      Saluti.

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      • #4
        Originalmente inviato da Same Rubin 200 Visualizza messaggio
        La tua "difficoltà" riscontrata nelle operazioni di fresatura nasce dal fatto che la tua macchina non presenta una presa di forza a giri indipendenti dalle marce. Di conseguenza, la velocità di lavoro e il rapporto inserito incidono parecchio sulla velocità di rotazione della fresa. La tua pdf inverte anche il moto di rotazione se innesti la retro marcia, e la macchina è dotata di un'unico albero scanalato valido sia per azionare le varie attrezzature che per il collegamento di rimorchi trazionati se si inserisce la pdf sincronizzata.
        Tutto esatto con un paio di precisazioni:

        1) La PDF ha la stessa velocità (253giri/min) sia con la marcia 1a ridotta che con la 2a ridotta (stesso discorso per le veloci)...
        In sostanza ho 4 marce avanti ma solo 2 velocità PDF! (e 2 in retro e 1 sola PDF!)

        2) La leva della PDF sul mio MC60 ha 2 posizioni: ridotta o veloce...
        Io uso sempre la veloce ma la differenza è quasi impercettibile (186-253giri/min con le marce lente).

        Inoltre riguardando bene il manuale mi ha colpito il divario tra le velocità della PDF:
        Con le marce ridotte è max 253g/min
        Con le marce veloci 1297giri/min!!!

        E io che mi accontenterei tanto di una via di mezzo ...
        Ho provato in retromarcia ma la fresa copre di terra me e il trattore!!!
        Ultima modifica di Gio75; 13/09/2012, 10:44. Motivo: Aggiuntina..

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        • #5
          Originalmente inviato da Same Rubin 200 Visualizza messaggio
          Che dire, questi sono stati i primi mq con l'aratro: l'obbiettivo era testare la macchina e imparare a regolare correttamente l'attrezzo, di conseguenza il risultato finale (a livello agronomico) non è stato sicuramente dei più esaltanti. Ho sistemato il tutto con una bella fresata, in attesa che rispunti l'erba.

          Allego un paio di foto della macchina. Se avete domande, fatevi avanti.




          Saluti.
          Se puoi aggiungi un paio di belle zavorre a disco sulle ruote: il tuo terreno appare abbastanza sciolto e con questo accorgimento migliorerai la qualità del lavoro.

          Commenta


          • #6
            Originalmente inviato da michelelimoso Visualizza messaggio
            Se puoi aggiungi un paio di belle zavorre a disco sulle ruote: il tuo terreno appare abbastanza sciolto e con questo accorgimento migliorerai la qualità del lavoro.
            Ciao Michele, aspettavo un tuo parere!

            Di per se la macchina non pattinava in aratura, trazione ce nè, ma in questo terreno credo che sia meglio:

            - chiudere un pò l'aratro per prendere meno terra e affondare di più
            - avanzare con una marcia più veloce

            Essendo poi bagnato non è che si girasse bene, la terra tendeva ovviamente a impaccarsi sui vomeri (a lavoro finito, ho avuto un bel da fare a ripulire l'aratro) e di conseguenza il lavoro è venuto com'è venuto.

            Forse questa primavera lo utilizzerò nell'orto del mio amico prima di fresare. Li il terreno è più compatto e se sarà bello asciutto il risultato dovrebbe essere di gran lunga migliore.
            Probabilmente l'occasione sarà buona anche per montare le ruote a gabbia che attualmente sono dal carroziere per il restauro, di sicuro con quelle non slitta.

            In ogni caso, grazie per la dritta.
            Saluti.

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            • #7
              Ciao Same Rubin,Con l'aratro è conveniente usare le ruote metalliche,a parte la trazione maggiore,eviti il maggiore consumo delle gomme.

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              • #8
                Ciao, a mio avviso, il consumo delle gomme in aratura non è un problema... ho delle vecchie pirelli che uso solo per lavorazioni in campo e sfalcio che avranno trent'anni e sono ancora all'90%... Le gomme si usurano terribilmente viaggiando su strada: quelle del 72s motoagricola le ho messe nuove l'anno scorso e ora sono quasi a zero....
                Per il discorso aratura, io ho notato che spostando l'aratro su un foro laterale del traino il motocoltivatore tende a slittare da un lato.. facendo faticare non poco. Forse è meglio stringere un po' la carreggiata delle ruote (se è possibile). Tieni conto però che questo io l'ho fatto con un motocoltivatore più piccolo del 74, un bcs 735.
                Per la terra che s'attacca all'aratro, tieni sempre a portata di mano una spatola o un attrezzo simile e pulisci bene l'ala ogni volta che arrivi alla svolta di fine campo.. Se l'aratro poi è nuovo la vernice dell'ala da pure dei problemi... Stesso discorso x la ruggine. Se vuoi puoi grattarla via con una spazzola di ferro e poi ungere per bene il tutto con del grasso
                Le ruote a gabbia probabilmente aiutano ma che peccato entrare nel campo con le ruote appena restaurate dal carrozziere....
                Francesco

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                • #9
                  Grazie per i Vostri pareri e consigli ragazzi!

                  Per il discorso gomme sono anch'io dello stesso parere dell'amico 26rs. Per consumarle, utilizzando il mezzo solo nel campo, ci vuole un bel pò di tempo. Chiaramente dipende dalle condizioni di utilizzo e da come lo si usa: se ad esempio si utilizza un motocoltivatore di piccole dimensioni (come ad esempio il sopraccitato 735) con un bel aratro e lo si mette sotto ad arare sul sodo, complice il peso contenuto e le ruote di diametro ridotto la macchina continuerà costantemente a pattinare accorciando la vita delle gomme (anche considerevolmente, non lo escludo); da qui la raccomandazione di impiegare quasi esclusivamente le ruote a gabbia su questa categoria di motocoltivatori.

                  Spesso, su una macchina di grandi dimensioni come la mia, le gomme duravano a vita se impiegata solo con la fresa: le gomme che montava il Ferrari quando l'ho comprato (dimensioni 5.00 - 15) erano ancora le originali. Certo, erano consumate più del 50% e talmente cotte e indurite dal sole che sembravano fatte di plastica, ma di battistrada ce n'era ancora nonostante i 30 e passa anni di lavoro in quel di Forlì-Cesena (per la cronaca, mai visto in vita mia una terra così coriacea, pazzesco..). Fra l'altro non è che queste macchine venissero impiegate per solo 4-500 mq di terra all'anno, in passato ci lavoravano ettari (anni 60 in particolare).

                  Le ruote a gabbia, che fra l'altro come forse avevo già detto precedentemente non sono originali Ferrari ma bensì delle Pasquali adattate, le ho fatte restaurare con l'intento poi di portare la macchina a qualche bella manifestazione d'epoca che purtroppo, ahimè, qui in zona scarseggiano e non sono dedicate più di tanto ai motocoltivatori.
                  Ad ogni modo, una volta terminate lo sfizio di montarle me lo tolgo: se in quel periodo devo fresare ci vado, altrimenti mi limiterò solo a "scarificare" il giardino per entrarci e scattare qualche bella foto.
                  E' più una questione d'estetica che di necessità: indubbiamente danno più trazione ma su un mezzo così pesante per arare nel mio terreno sono superflue.

                  Per intenderci: dati alla mano, il 74 pesa circa 110 Kg in più di un Pasquali 946 con il medesimo motore, entrambi con fresa e ruote gommate ). Indubbiamente ci sono motocoltivatori ancora più pesanti (basti pensare ai mitici Garavini) ma credetemi, il peso è l'ultimo dei problemi per questo Ferrari.

                  Saluti.

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                  • #10
                    Ad ogni modo il momento giusto per arare è quando il terreno scivola via liscio senza incollarsi all'aratro.
                    Questo fattore è abbastanza cruciale, perchè la giusta percentuale di umidità diminuisce lo sforzo di traino della macchina, ma allo stesso tempo non deve essere eccessiva in quanto impaccherebbe la terra rovinandone la struttura.

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                    • #11
                      Originalmente inviato da Gio75 Visualizza messaggio
                      Tra l'altro prossimamente espianteremo il vigneto di casa e non vedo l'ora di entrarci con l'aratro!!!
                      Lo scorso weekend ho arato l'ex-mini-vigneto di casa..
                      Nonostante il terreno non venisse lavorato da almeno 20 anni e le viti ne avessero più di 40, il Ferrari ha trainato l'aratro a 32cm di profondità (misurati).
                      Aratro opportunamente zavorrato, differenziale bloccato, 2a lenta e via...

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