Per scaricare a terra oltre 200cv è conveniente usare nastri di gomma.
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Cingolato in gomma o 4WD?
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il cingolato gommato non va confrontato con nessuna altra tipologia di mezzi,è nato essenzialmente per suplire alle mancanze sia del cingolo in ferro che del gommato,il suo campo di elezione personalmente lo vedo sopratutto nella trazione veloce su terreni facili tipo lavorazioni del terreno sull'arato e in altre tipologie di utilizzo dove la maggiore velocità che puo sviluppare il mezzo funge da volano,riuscendo così a non impegnare troppo il cingolo in gomma,ricordiamoci che il progetto originario ne prevedeva l'utilizzo su un carro armato,dove le prerogative principe erano la galleggiabilità del mezzo e la velocità di traslazione su ogni tipologia di terreno.
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Vanno bene entrambi preferisco forse la velocità di svolta di fine campo in favora della tipologia a cingoli in gomma parlando di Challenger (perchè l'altro non è nemmeno paragonabile) è una macchina che può svolgere dalle arature, alle preparazioni del letto di semina sia su terreno duro che su quello soffice.... ognuno il suo come si dice o meglio chi a il portafoglio carico o vuoto.....
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Premetto che non possiedo e non ho mai guidato trattori grossi a ruote o cingolati a parte alla scorsa EIMA che sono salito sul challenger MT 765 li esposto;nella mia zona c'è una grossa azienda agricola con un sacco di terreno che nel 99 ha acquistato un challenger Class (se non sbaglio un CH55) e mi capita molto spesso di vederlo lavorare. Nella zona il terreno è sia pianeggiante che collinare e molto eterogeneo;dal momento dell'aratura fino al momento in cui non sono stati preparati tutti i letti di semina lo adoperano in continuazione quasi giorno e notte con un sacco di attrezzi.L'ho visto lavorare sia con un bivomero che con un trivomero, con un coltivatore piegove per il ripasso, con un erpice rotente da 5 m, con un ripuntatore da 3 m e con una fresa maschio da 3 m un po in tutte la condizioni climatiche; in estate anche su terreni molto secchi e in inverno con terreno molto bagnato.
Basandomi solo sull'osservazione devo dire che è impressionante vederlo lavorare soprattutto con il ripuntatore o col coltivatore ha una velocità spaventosa e poi a fine campo la svolta è rapidissima. Non so se hanno avuto dei problemi meccanici o guasti però ancora da quella volta non lo hanno ancora cambiato quindi presumo che non si trovino male.
L'estate scorsa vicino casa mia ne ho visto lavorare un altro (questo era nuovissimo) e anche questo andava benissimo.
Ripeto comunque che le mie sono solo considerazioni basate su quanto ho avuto modo di osservare.Ultima modifica di Andrea82; 01/06/2005, 14:10.
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il challenger è stato creato da CAT, poi è stato prodotto con i colori CLAAS (se non sbaglio la CLAAS è di CAT). Qualche anno fa è stato creato il marchio Challenger facente capo ad AGCO; il 52% dei componenti dei Challenger oggi viene ancora costruito da Cat (motore, carri, cambio ...) e il rimanente da AGCO.
Sono stato un po confusionario ma i passaggi a grandi linee dovrebbero essere questi se invece ho detto qualche cavolata correggetemi pure.
Sul MAD di aprile 05 c'è un articolo che parla della fabbrica dei challenger.
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La macchina nasce da Cat, anche i primi modelli C65H (gialli Cat, rari in Italia, quelli con cingolo piano) ed i successivi che qui venivano importati da Claas e colorati bianco-verde. La 3° generazione del mezzo (i TM) invece veniva venduta direttamente da Cat che però ha venduto le linee di montaggio ad Agco che li commercializza con proprio nome ma continua ad acquistare da Cat molti componenti della macchina.
Sulla sua vera origine invece, mi è capitato di vedere un TrackMarshall TM 200, costruito dall'ononima azienda inglese, che ha tanto, forse troppo in comune con il primo Cat Challenger 65H, il che suggerisce il progetto sia frutto di un probabile acquisto di Cat, risalente ad almeno 10-15 anni fa...
Claas non è minimamente di Cat, era solo un accordo commerciale (in USA le rebbie Claas venivano vendute con i colori di Cat).Benatti Emanuele
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Originalmente inviato da Benny69La macchina nasce da Cat, anche i primi modelli C65H (gialli Cat, rari in Italia, quelli con cingolo piano) ed i successivi che qui venivano importati da Claas e colorati bianco-verde. La 3° generazione del mezzo (i TM) invece veniva venduta direttamente da Cat che però ha venduto le linee di montaggio ad Agco che li commercializza con proprio nome ma continua ad acquistare da Cat molti componenti della macchina.
Sulla sua vera origine invece, mi è capitato di vedere un TrackMarshall TM 200, costruito dall'ononima azienda inglese, che ha tanto, forse troppo in comune con il primo Cat Challenger 65H, il che suggerisce il progetto sia frutto di un probabile acquisto di Cat, risalente ad almeno 10-15 anni fa...
Claas non è minimamente di Cat, era solo un accordo commerciale (in USA le rebbie Claas venivano vendute con i colori di Cat). e il challenger cat era venduto coi colori claas era uno scambio commercale che permetteva prospettive economiche di tutto rispetto ma i risultati abbastanza scadenti non dimentichiamoci jd e mf che in USA lavorano molto bene su molti tipi di macchinari
resta sempre ben inteso che io per un'aratura di argilloso o cmq uno scasso mi riservo un bel cingolo 100/55 160/55 120c fiat o anche un mf 1124
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Originalmente inviato da GianpiScusate ma parlo da profano: ma di chi è il progetto challenger? E' di AGCO è di CAT oppure di CLASS? Ricordo di averlo visto alcuni anni fa prima con le decalcomanie CLASS poi con le decalcomanie CAT e ora si chiama solo challenger...non capisco...
il marchio è agco
la claas aveva solo 1 joint venture
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Non sono ne cingolati ne gommati .... sono ottimi sulla neve ma davvero ma in campo ..... !!
Certo devo dare atto al comemrciale che è riuscita a piazzare in Europa questa tipologia di macchine prettamente (ed esclusivamente) per il mercato americano/australiano .... lode alle reti comemrciali dei soliti brand !!!Paolo Raffaelli
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Originalmente inviato da PabloNon sono ne cingolati ne gommati .... sono ottimi sulla neve ma davvero ma in campo ..... !!
Certo devo dare atto al comemrciale che è riuscita a piazzare in Europa questa tipologia di macchine prettamente (ed esclusivamente) per il mercato americano/australiano .... lode alle reti comemrciali dei soliti brand !!!
xche non li fanno in ferro che servono davvero... se vuoi la gomma c'è la ruota
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Sono 2 cose differenti .... i cingoli in gomma come il Challenger il Claas il Jhon Deere etc etc servono solo su terreni pianeggianti ed a bassa portanza, aumentando la superficie di contatto con il suolo !!
Superficie cingolo > superficie ruota
In realtà se guardate bene lo schema di trasmissione (ruota motrice - distrbuzione pesi e configurazione) notate la differenza tra le tipologie dei vari carri cingolati.Paolo Raffaelli
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x l 55: il cingolo in gomma è nato x dei mercati particolari come l'americano e l'australiano, dove questi mezzi sono utilizzati su terreni con poca portanza (come detto giustissimamente da pablo), ma il cingolo è in gomma e non in ferro perchè per prima cosa è più veloce, e ti permette di coprire grandissime superfici ad esempio in lavori con coltivatori o seminatrici di svariati metri. poi il fatto di avere dei cingoli in gomma ha anche vantaggi come comfort (rumore e vibrazioni) e ad esempio nel caso di jd, ti permette di non dover riprogettare tutta la macchina e il cambio perchè alla fine lo sforzo di trazione è paragonabile al gommato. col cingolo in ferro tutto ciò non sarebbe stato possibile. cmq il cingolato in ferro in lavori come l'aratura in certi posti qui in italia è ancora insostituibile, i vari Jd T e challenger non riecsono a far lo stesso.
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Qui abbiamo terreni diversi, un JD9020T può adare bene su estensioni da 1000 ha di seminativo pianeggianti, per procedere alle varie lavorazioni .... avete idea a fare un lavoro del genere con un gommato da 250CV o più ??? Tira molto meno !!
In montagna con suolo duro e presenza di tufo od altre composizioni dure il JD sarebbe inutile ....Paolo Raffaelli
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Originalmente inviato da PabloQui abbiamo terreni diversi, un JD9020T può adare bene su estensioni da 1000 ha di seminativo pianeggianti, per procedere alle varie lavorazioni .... avete idea a fare un lavoro del genere con un gommato da 250CV o più ??? Tira molto meno !!
In montagna con suolo duro e presenza di tufo od altre composizioni dure il JD sarebbe inutile ....
Il primo 9420T piazzato in Italia (so che ce n'era un'altro che girava per prove ma non so che fine abbia fatto) è stato venduto nella prov di Grosseto, che da quanto mi sembra di ricordare proprio del tutto pianeggiante non è....
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Un ulteriore motivo del cingolo in gomma è il peso della catenaria. Avete un'idea di quanto peserebbe una catenaria con quella superficie d'appoggio, capace di sostenere un sforzo di trazione di 250CV minimo, senza slittamenti?
Non per difendere la categoria, ma gli stessi ingegneri che hanno creato prodotti che tanto (giustamente) decantate, hanno fatto serie considerazioni sulle scelte tecniche.
Il problema è che la ns. agricoltura è di nicchia, ma di nicchia rispetto al resto del mondo. Inoltre questa nicchia sta diventando sempre più piccola aiutata anche da una politica nazionale/europea.
Accusare i produttori perchè non mettono in cantiere per uno ridotto numero di mezzi mi sembra un po' sbagliato, occorrerebbe un piano un po' più vasto ed una visione un po' più ampia.
Rimane il problema... senza ombra di dubbio, ma tutto ha un costo e quindi nella logica di questi tempi e nella visione globale, costa meno un lavoro mediocre o apparentemente più costoso con un gommone (ruote o cingolo) che mettere su qualcosa dal mercato ridotto.
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E' più veloce, riesce ad usare più o meno la stessa struttura del gommato, ma è adatto solo a lavorazioni superficiali e di semina..... penso il discorso finisca qui. Addirittura da uno studio fatto dall'università di Firenze (c'è il link da qualche parte), risulta che 'sti mezzi calpestano poco meno di un trattore con le ruote gemellate... fate voi! Del resto, stiamo parlando di un mezzo che si muove con una cinghia dentata che prende il moto attraverso una ruota ricoperta in gomma....
Quanto al traino, credo che un no comment si ala cosa più indicata.
x Pablo: hai completamente ragione sul discorso commerciale, mi spiace solo che certa gente non lavori per Kirovets, così almeno ne vedremo anche qui....Benatti Emanuele
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pillole di tecnica:
il fatto che la pressione del cingolo sia molto simile a quello di un gommato è dovuta al fatto che comunque occorre "impegnare" (termine buffo, ma si dice così) una certa aderenza, altrimenti si pattina.
Quindi partendo da stessa potenza, stesso sforzo di traino le variabili che rimagono sono aderenza e peso.
Il fatto che un cingolo "pesti meno" è dato dal fatto che l'aderenza che riesce ad impegnare è maggiore rispetto ad un ruote, ecco perchè c'è bisogno di minor peso (lancia spezzata nei confronti del TK130).
Bisognerebbe sapere le considerazioni fatte dall'università di Firenze, che purtroppo/per fortuna ho frequentato!!
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Il fatto che la pressione del cingolo in gomma sia molto simile a quella di un gommato è dovuto anche dal fatto che la pressione non viene distribuita omogeneamente su tutta la superficie del cingolo ma solo in corrispondenza delle ruote/rulli per ovvi motivi, al contrario invece di quello che avvine nei cingolati tradizionali.
I cingoli in gomma generalmente (almeno le serie vecchie) soffrivano di slittamenti tra ruota motrice e cingolo, oltre che ovviamente tra cingolo e terreno anche qui per ovvi motivi (soprattutto le serie con ruota motrice piccola).
Sicuramente sono macchine che risultano vantaggiose per taluni impieghi, anche e soprattutto su terreni leggeri dove la variabile principale è la velocita di esecuzione.Generalmente in questi terreni sciolti la caratteristica principale è la potenza del propulsore (gommati o simil-cingolati che siano), piu che da caratteristiche di trattivita' pura, come puo' avvenire invece in terreni pesanti. Per questo aspetto Benny (o qualche altro appassionato di aratura coi cingoli in ferro) sicuramente ti sapra' delucidare a dovere.
Inoltre, c'è da considerare il costo di gestione di queste macchine, sicuramente superiore a, presumo, qualsiasi cingolato in ferro.
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Mio cugino coltiva in Romania oltre 3000Ha di terreno a cereali... Parco macchine: 1CH55, 1MT765B, 1JD8320T. I gommati alta potenza se non gemellati li stanno cacciando dalle aziende salvo non valgano quanto pesano... Es: Belarus.
L' Stx...è delicato sul terreno quando svolta come un gommato ma il differenziale dietro fa certi botti... Quando per andare dal gommista devi fare 100km e lavorare una gg a smontare e rimontare gomme in 42 la scelta è una sola... E di forche, vomeri e arbusti spinosi (che forano le gomme dei coltivatori trainati a meraviglia) la Romania è piena....
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Originalmente inviato da agri & valtra Visualizza messaggioChi ha esperienza su queste big macchine e mi sa dire se per l'aratura in collina un challenger riesce ad arare in salita anche dove il gommato si deve fermare per problemi di trazione oppure non ce la fa neppure lui ?
Il challenger in salita solitamente va peggio di un gommato, più il terreno è duro più i suoi ramponi faticano a piantarsi nel terreno.
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A mio avviso in Italia per quanto riguarda i vari Challenger, 8xxx T , Stx ecc, si deve ancora fare uno sforzo mentale, per cominciare ad usare con queste macchine solo attrazzature trainate.
Emblematico è l'esempio dell'aratro trainato Ermo di Jd Fan.
Dopo forse si possono fare paragoni in termini di trattività-resa.
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Originalmente inviato da mapomac Visualizza messaggioA mio avviso in Italia per quanto riguarda i vari Challenger, 8xxx T , Stx ecc, si deve ancora fare uno sforzo mentale, per cominciare ad usare con queste macchine solo attrazzature trainate.Benatti Emanuele
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Da quasi un mese abbiamo a casa un MT765B Challenger.... che makkina!!! Se prima avevo qualche dubbio... ora non ne ho più!!! Stà massacrando gli attrezzi che prima usava il gommato di analoga potenza (JD articolato, 280cv). In due parole: poco slittamento e tanta resa in più del gommato con carreggiata a 2.55m. E ora di sera si vede tutta
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