vorrei sapere come conseguire la qualkifica di giardiniere grazie.
Annuncio
Collapse
No announcement yet.
qualifica giardiniere
Collapse
X
-
Originalmente inviato da fede73 Visualizza messaggioIl corso a monza non ha valore anche perchè non esiste la qualifica di giardiniere.
Siamo semplicemnte artigiani.
I corsi nelle scuole private, come il diploma di agrotecnico, non sono propedeutici all'autorizzazione allo svolgimento della professione.
Commenta
-
si, basta prendere la partita iva, iscriversi a INPS, Inail e Camera Commercio. Come del resto per fare un sacco di altre attività artigianali.
Diversa è la questione se devono essere rilasciate delle certificazioni a norma della legge 46/1990, ad esempio nella fornitura di un impianto d'irrigazione per un ente pubblico.Ultima modifica di fede73; 15/02/2009, 07:18.
Commenta
-
Salve Robyx,
scusa ma non capisco questo passaggio:Originalmente inviato da Robyx Visualizza messaggioValore o non valore loro la qualifica se paghi e fai il corso te la danno....
Commenta
-
Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggioSalve Robyx,
scusa ma non capisco questo passaggio:
a prescindere dalla (eventuale) preparazione professionale acquisita durante il corso, come ha già detto Fede73, non è affatto necessario (cioè, non è il "pezzo di carta" che fa di te un professionista del verde).
vincenzo
Commenta
-
Mi esprimo a favore dei corsi della scuola agraria del parco di monza. In un anno parlo con qualche centinaio di giardinieri e sono assolutamente convinto che questo ente fornisca un'ottima preparazione teorica e pratica. Per un giovane che si avvicina alla professiona di giardiniere farlo con una buona base teorico-pratica e farlo senza nulla significa una grossa differenza.
Sia chiaro che non intendo dire che il corso ti rende un professionista provetto. Quello lo si diventerà con l'esperienza e la passione. Però è innegabile che fornisca un ottima base su cui strutturare un serio percorso di cresciata e perfezionamento professionale.
Dovessi oggi io in prima persona intraprendere questa professione, la scuola del parco di monza sarebbe di certo la mia prima scelta. Proprio per volontà di distinguermi dalla massa dei neogiardinieri.
Commenta
-
Originalmente inviato da MaxB. Visualizza messaggioMi esprimo a favore dei corsi della scuola agraria del parco di monza. In un anno parlo con qualche centinaio di giardinieri e sono assolutamente convinto che questo ente fornisca un'ottima preparazione teorica e pratica. Per un giovane che si avvicina alla professiona di giardiniere farlo con una buona base teorico-pratica e farlo senza nulla significa una grossa differenza.
Sia chiaro che non intendo dire che il corso ti rende un professionista provetto. Quello lo si diventerà con l'esperienza e la passione. Però è innegabile che fornisca un ottima base su cui strutturare un serio percorso di cresciata e perfezionamento professionale.
Dovessi oggi io in prima persona intraprendere questa professione, la scuola del parco di monza sarebbe di certo la mia prima scelta. Proprio per volontà di distinguermi dalla massa dei neogiardinieri.
Commenta
-
Originalmente inviato da gardenman Visualizza messaggioPersonalmente penso che bisogna acquisire prima di tutto manualità nell'utilizzo degli attrezzi. tipo io maneggiavo accetta e troncarami da giovane, poi motosega piccola, poi dece, poi motosega grande e potatura, poi scala, poi sofiatore, poi tagliasiepi. la prima siepe che ho fatto è stata un lailandiii 3m che nn veniva tagliata da 3 anni, un lavoraccio pechè l'ho dovuta abbasare poi tagliasiepe....insomma una bella esperienza ora nn trovo difficoltà. La teoria è utile se hai per l'appunto manualità nell'uso di ad esempio un rastrello una vanga una zappetta allora puoi tentare il colpaccio sulla realizazione di un prato. etc etc
Aggiungo però che una pratica maturata posteriormente al acquisizione di una base teorica è preferibile.
C'è una ragione a questa mia affermazione.
La spiego.
Parlando con diversi istruttori della summenzionata scuola, ma anche di un altra presente qui in lombardia, ho notato che sono tutti concordi nell'affermare che trovano più difficile l'insegnamento ad allievi che arrivano da un esperienza precendente puramente pratica. Questo perchè hanno già acquisito abitudini, metodologie e convinzioni che non sempre sono esatte o complete.
Un allievo giardiniere che parte digiuno ha invece maggiori probbilità di assimilare perfettamente tutta la preparazione teorica (e non scordiamoci anche pratica) per poi approcciare il mondo del lavoro con una sicurezza maggiore, che gli deriva appunto di esssere stato correttamente istruito al lavoro " secondo la regola del arte"
Sia chiaro che l'esperinza successiva e la pratica fanno la parte del leone. Questo è innegabile
Commenta
-
Vedo che lo spostamento in questa sezione della discussione le ha ridato vigore.
Quindi Gardenman sei già artigiano e vuoi ottenere un "diploma" che certifichi che sei un giardiniere?
Se serve possiamo approfondire il lato normativo, altrimenti non mi intrometto.
saluti
GabrieleRoger Federer
Commenta
-
Originalmente inviato da GabrieleB. Visualizza messaggioVedo che lo spostamento in questa sezione della discussione le ha ridato vigore.
Quindi Gardenman sei già artigiano e vuoi ottenere un "diploma" che certifichi che sei un giardiniere?
Se serve possiamo approfondire il lato normativo, altrimenti non mi intrometto.
saluti
Gabriele
Commenta
-
Originalmente inviato da gardenman Visualizza messaggioti spiego. leggo in certi concorsi pubblici che è necessaria la qualifica di giardiniere e volevo sapere che tipo di qulifica è: conseguita presso istituto pubblico, presso camera commercio....
Secondo me, è richiesto l'essere giardiniere/artigiano, ma potrei ovviamente sbagliarmi.
Quindi per toglierti ogni pensiero contatta un responsabile dei concorsi che citi e richiedi le info del caso.
saluti
GabrieleRoger Federer
Commenta
-
Istruzione innanzi tutto
Io ho studiato da perito agrario.
Lavorando poi in una azienda di manutenzione aree verdi mi sono accorto che molti miei colleghi erano più bravi come muratori o idraulici che a fare potature. Non sapevano neanche la differenza tra innesto e ibrido. Quando però andavano dal cliente si "vendevano" molto bene (d'altronde molti clienti erano più "ignoranti" di loro in materia). Morale della favola: studia, fai qualche corso, leggi libri,ecc perchè sapere le cose è importante, ma impara anche a "venderti" ai clienti, fagli credere che sei bravissimo e preparatissimo se no il lavoro non te lo commissionano.
Commenta
-
Originalmente inviato da Robyx Visualizza messaggiotutto vero simy77 ,ma a me e' capitato anche il contrario ,cioe' di collaborare con periti agrari (x ben 2 volte!),che non capivano assolutamente niente di potature e piante,forse avevano rubato il diploma!!!
Ho fatto più volte colloqui a dei ragazzi usciti dal Marsano (Ist. Tecnico Agrario di Genova) ma con risultati praticamente nulli.
Il problema è a monte: la stessa considerazione si può fare per qualunque istituto tecnico, e in parte per i licei, parlo da figlio di insegnate di lettere. Leggere certi temi dell'ultimo anno di Classico è devastante....
Commenta
-
La scuola ti da delle buone basi a livello teorico, bisogna fare una grossa pratica, onestamente credo che siano pochi di quelli 'buoni' che si mettono a fare il giardiniere, lavoro troppo sporco
Sono poche le ditte che prendono ragazzi appena usciti dalla scuola, soprattutto le medie imprese, poichè hanno zero esperienza lavorativa, e per i primi sei mesi, almeno, sono un peso morto per l'azienda, questa è purtroppo la realtà, ci sono poi grosse imprese che assumono, ma dove difficilmente metterai in pratica quello imparato, e non cresci. Presumo che i posti dove un perito agrario può andare a lavorare se ha voglia di fare il giardiniere sono le piccole imprese costituite da gente competente e con voglia di insegnare, e soprattutto molto paziente!!!
Commenta
-
Originalmente inviato da fede73 Visualizza messaggioIl problema è che se trovi una persona sveglia dopo un anno passato a imparare si apre una ditta sua e ti molla....
Commenta
-
Originalmente inviato da MaxB. Visualizza messaggioMi esprimo a favore dei corsi della scuola agraria del parco di monza. In un anno parlo con qualche centinaio di giardinieri e sono assolutamente convinto che questo ente fornisca un'ottima preparazione teorica e pratica. Per un giovane che si avvicina alla professiona di giardiniere farlo con una buona base teorico-pratica e farlo senza nulla significa una grossa differenza.
Sia chiaro che non intendo dire che il corso ti rende un professionista provetto. Quello lo si diventerà con l'esperienza e la passione. Però è innegabile che fornisca un ottima base su cui strutturare un serio percorso di cresciata e perfezionamento professionale.
Dovessi oggi io in prima persona intraprendere questa professione, la scuola del parco di monza sarebbe di certo la mia prima scelta. Proprio per volontà di distinguermi dalla massa dei neogiardinieri.
XFEDE,è anche giusto che la persona sveglia se non ben renumerato ed incentivato cerchi una strada diversa per avere più stimoli e rispondere del proprio ,a volte sono anche questi i motivi (oltre che il guadagno)in qualsiasi campo di lavoro,si possono verificare situazioni dove c'è chi traina e lavora in un certo senso e poi i meriti sono del gruppo e casomai prende lo stesso di altri...non mi sembra tanto giusto.Qui dovrebbe essere anch e il datore di lavoro "sveglio" che non si fa sfuggire l'operaio "sveglio " o no?Uno deve avere anch eil coraggio di provare e rispondere anche del suo operato ,se si è sicuri di se perchè no?ciao
vincenzo
Commenta
-
ti quoto in pieno. Sta a me motivare una persona... anche se c'è chi per indole e carattere preferisce rimanere dipendente e chi, come ho fatto io, ha bisogno di essere in proprio...
Anche a Genova fino a 10 anni fa l'assessorato giardini e foreste aveva una delle squadre di giardinieri più rinomate d'italia, con un orto botanico invidiato ovunque. Ora più nulla.... tanto per fare un esempio i parchi di Nervi, fino agli anni 80, erano manutenuti da una quindicina di giardinieri esperti, ora sono in 3 più un disabile....
Commenta
-
Originalmente inviato da fede73 Visualizza messaggioIl problema è che se trovi una persona sveglia dopo un anno passato a imparare si apre una ditta sua e ti molla....
io lo vedo nel mio: non se se andare avanti e crescere con l'azienda in cui sto, e magari un giorno smettere di fare l'operaio per dedicarmi a qualcosa di meno 'sporco', oppure aprirmi un'attività che prima che ingrani.....
aprirsi una proprio attività ha i suoi vantaggi, prendi le tue decisioni, non dipendi da altri, hai altri guadagni; ma anche degli svantaggi: periodi in cui non entra un soldo, sbattere la testa per vari motivi, può andarti male per diversi motivi(perchè non solo la bravura ti da la possibilità di tenere aperta una ditta, devi avere anche una certa fortuna)
come del resto ha suoi vantaggi restare dipendente: stipendio più o meno modesto ogni mese, relativi pensieri, non hai da pensare a creditori e debitori...
e tutte queste cose, spesso capita che a mettersi in proprio non siano i giardinieri svegli, ma anzi..........quelli che pensano sia tutto rose e fiori nel giardino
Commenta
Commenta