Annuncio
Collapse
No announcement yet.
OM - Chiusura stabilimento Bari
Collapse
X
-
Originalmente inviato da carrellaro Visualizza messaggioSe penso, da concorrente, alla politica dei prezzi folle iniziata da Om, dovrei festeggiare. Purtroppo a rimetterci sono 320 famiglie, e su questo c'è poco da essere allegri.
Commenta
-
Hai pienamente ragione per le famiglie di quei poveretti che rimarranno a casa...che poi la proposta di Kion è quella di farli trasferire in Hamburgo...da Bari, dietro l'angolo..io non godo a vedere chiudere una fabbrica..io GODRO' a vedere il centro direzionale a bucare di brutto l'obiettivo del 30% percento di mercato in ITALIA!! e passeranno da OM 20%+ STILL 6% a un 15% scarso di STILL gialli!!! quando succederà stapperò 4 bottiglie di francia corta!!! o altra ipotesi prendono il 30% di mercato in italia con gli still marchiati OM ma fanno un buco di decine di milioni e mandano a casa tutti quei bravissssssimi manager di Lainate!! lì forse forse anche 6 bottiglie!
Detto ciò c'era da aspettarselo, chiudono anche lo stabilimento in francia di macchine da magazzino, appena ampliato tra l'altro e ampliano quello della pimespo a luzzara..
Commenta
-
L'unica parola che mi viene in mente leggendo questi articoli è: CHE SCHIFO!!!
ormai le aziende si aprono e si chiudono con estrema semplicita'.
Gli uomini, le famiglie, il lavoro, i figli di questi dipendenti contano meno di niente.
Quello che conta sono i numeri sulle scrivanie di questi pochi manager
se sono positivi si va avanti malpagati e sfruttati, se sono negativi tutti a casa.
Commenta
-
Originalmente inviato da DIEGO78 Visualizza messaggioL'unica parola che mi viene in mente leggendo questi articoli è: CHE SCHIFO!!!
ormai le aziende si aprono e si chiudono con estrema semplicita'.
Gli uomini, le famiglie, il lavoro, i figli di questi dipendenti contano meno di niente.
Quello che conta sono i numeri sulle scrivanie di questi pochi manager di merda!
se sono positivi si va avanti malpagati e sfruttati, se sono negativi tutti a casa.
non sempre i problemi di OGGI sono stati creati dai manager ATTUALI..sono le evidenti conseguenze di PRECDENTI illustrissimi che hanno segutio LORO la politica dei numeri senza interessarsi di quelle poteveno essere le consguenze future..
meditiamo gente meditiamo..
Commenta
-
Per iniziare vorrei chiedere scusa per la volgarita' del mio messaggio precedente ma quando leggo articoli di persone che perdono il posto di lavoro non capisco piu' niente... poi per rispondere a Romeo, vorrei aggiungere che ha assolutamente ragione sul fatto che non si puo' generalizzare ma vorrei anche precisare che dopo quindici anni di esperienza nel mondo dei carrelli elevatori e 3 illustri aziende che ho passato non ho mai avuto la fortuna di incontrare uno di questi manager che non si basa solo sui numeri ma che invece crede nel lavoro e nella potenzialita' della valorizzazione delle risorse umane.Forse sono solo stato sfortunato????
Io mediterei di piu' sul fatto che siamo fortunati che queste cose capitano sempre ad altri...ma a forza di capitare ad altri rimarremo prima o poi anche noi senza un posto di lavoro!!!
Saluti.
Commenta
-
Il tempo ieri non è stato clemente e la pioggia scrosciante non ha permesso agli operai della OM Carrelli, ai rappresentanti sindacali e ai tanti cittadini di Modugno giunti per l’occasione, di manifestare contro la chiusura dello stabilimento e al consequenziale licenziamento di 320 lavoratori, 500 compreso l’indotto.
“Purtroppo anche una delegazione di ritorno dal CAE, il Comitato Aziendale Europeo composto dai delegati sindacali dei diversi siti europei, non ha portato buone notizie. I vertici aziendali del Gruppo KION, infatti, avrebbero confermato la volontà di chiudere lo stabilimento”. A parlare è Vittorio Loiacono, segretario di produzione della UILM, profondamente arrabbiato e deluso.
“I vertici non hanno presentato nessuna rivalutazione o riformulazione dello stabilimento stesso, nonostante parliamo di ottimi spazi, altissimi standard qualitativi e soprattutto un alto know how, acquisito con il tempo, da non sottovalutare. La cosa che lascia perplessi – continua Loiacono – è che l’amministratore delegato del Gruppo KION, Gordon Riske, se fino a maggio parlava di risultati eccezionali dello stabilimento di Modugno, adesso parla di perdite che ci si porta dietro da dieci anni. Tuttavia, sa bene che i ricavi e i volumi della produzione sono entrambi alti e, inoltre, i lavoratori sono tutti giovani. La verità è che la dirigenza non dà importanza a nulla, prosegue con le sue intenzioni. Eppure la KION - ironizza il segretario - porta avanti numerose campagne umanitarie a favore dei bambini delle zone più svantaggiate del mondo, perché non si preoccupa anche dei bambini, delle donne e delle famiglie tutte che verranno travolte dalla chiusura?
“Hanno fatto e continuano a fare tanti proclami, tante belle promesse, ma nessun atto di forza né azioni concrete, addirittura vengono meno agli accordi presi, tanto che i lavoratori ora rischiano di non avere la cassa integrazione, nonostante sia già stata oggetto di precedenti intese.
“Si sono rilevati profondamente scorretti - prosegue Vittorio Loiacono – perché la situazione poteva e doveva, considerando gli anni di attività lavorativa, essere gestita diversamente e con maggiore trasparenza e chiarezza.
“Il gruppo KION si avvia a collezionare una nuova scelta fallimentare - conclude tristemente Loiacono -, dopo quella relativa alla Cina e alla Spagna sarà il momento di quella di Modugno, nonostante, c’è da ricordarlo, lo stabilimento superi addirittura il 30 % delle quote di mercato. Temiamo che il fine ultimo sia unicamente quello di eliminare la OM Carrelli”.
Rimane ancora qualche giorno per non perdere le speranze: il primo agosto, infatti, si terrà l’incontro tra il Ministro dello Sviluppo Economico, i vertici della Om e i sindacati per discutere del futuro aziendale
Commenta
-
Premesso, che Quando un'azienda chiude, dispiace a tutti.!!!
Ma quando esprimiamo pareri personali, in tali occassioni, filtriamo (omettiamo) l'esternazione scomoda ed esterniamo quella popolare.
Potremmo dire che siamo in fase di evoluzione della politica produttiva.
Personalmente dico che siamo nella fase della rivoluzione dell'attività produttiva.
Diego78 probabilmente è fra quelli interessati direttamente alla chiusura e quindi esterna la sua rabbia.
Le domande che faccio a DIEGO sono :
Quanto costavano i colletti bianchi in quell'azienda?
Chi li ha messi ?
Quale percentuale di lavoratori avevano la coscienza a posto in quell'azienda?
Era un'azienda sana o politicizzata?
La verità è che se arriva la produzione dai paesi emergenti a costi decisamente inferiori, è fisiologico che le aziende debbano chiudere.
A Diego vorrei dire che" I NUMERI" sono importanti, il datore di lavoro deve trovare il risultato positivo a fine anno.
Il datore di lavoro non dev'essere incentivato dai finaziamenti pubblici per mantenere in esercizio l' ATTIVITA' , in quanto diventa solo un dipendenza a clientelismo politico dell'azienda , ed è comunque destinata alla chiusura, il finanziamento pubblico crea solo agonia per l'azienda e i dipendenti.
Il finanziamento pubblico pesa sul sistema fiscale del paese, e sinceramente è contradittorio, alzarsi la mattina e chiedere i finaziamenti , dove la sera si contesta l'alto livello di tassazione ai lavoratori e alle aziende sane.
Il finanziamento pubblico crea solo uno squilibrio dei prezzi sul mercato, in quanto il prezzo di vendita del bene non è legato al costo del bene , ma al mero equilibrio dell'azienda.
Per essere chiaro i dirigenti decidono il prezzo del prodotto che può essere concorrenziale o meno , fanno incazzare tutto il settore e basta.
Oggi se vuoi mangiare devi LAVORARE, questa è la politica a cui andiamo incontro.
Non sperare nelle promesse dei finanziamenti, già la comunità europea vieta sostegni alle aziende passive, in quanto creano cocorrenza sleale nei confronti di aziende comunitarie.
Commenta
-
In effetti non hai tutti i torti....ma comunque resta il fatto che 500 famiglie saranno a piedi...e di certo i cosi' detti finanziamenti statali loro non li hanno visti...la gran parte se la mette in tasca il datore di lavoro.
non si puo' nemmeno parlare di coscenza sporca,perche' comunque OM e' stato il primo/secondo produttore di carrelli elevatori in Italia...quindi qualcuno sti muletti li produceva,li vendeva e li riparava...
e' comunque sempre una brutta cosa!
Commenta
-
Originalmente inviato da jungh76 Visualizza messaggio...e di certo i cosi' detti finanziamenti statali loro non li hanno visti...la gran parte se la mette in tasca il datore di lavoro.
Commenta
-
Originalmente inviato da jungh76 Visualizza messaggioscusa in simpatia...sei un datore di lavoro?o almeno spiegami se tu come dipendente ti siedi al tavolo col tuo datore di lavoro che ti dice:vieni che ti do piu soldi visto che lo stato mi incentiva a tenerti.....
sempre in simpatia eh...
il binomio stato aziende non è MAI andato in sintonia..
forse avresti dovuto citare un esempio più mirato..
ovvero c'è solo una azienda che andava a braccio con il governo e ci va tuttora dagli anni 70 ad oggi dove è successo quello che dici tu..e non è nel settore dei carrelli ma dell'automotive..ci siam capiti insomma..e questa, non me ne vogliano gli eventuali diretti interessati, avrebbe dovuto chiudere gia da decenni..tra le altre cose mi piaceva la politica intrapresa dal buon "odio i completi, metto il maglione" ma con certe ultime sparate mi è caduto pure lui..
insomma non sopporto che con tale affermazione si possa generalizzare così..tutto qui..perchè non è assolutamente vero..
per mandare avanti una azienda non ci si può permettere di perdere per troppi periodi di fila..e alle volte gestire i soldi degli altri è bello..ma gestire i propri è diverso..e stai pur tranquillo che lo stato non ha mai regalato una mazza..
Commenta
-
ovvero c'è solo una azienda che andava a braccio con il governo e ci va tuttora dagli anni 70 ad oggi dove è successo quello che dici tu..e non è nel settore dei carrelli ma dell'automotive..
..si ed infatti OM-Pimespo era prorpio di quel gruppo fino a un po' di anni fa..guarda caso la fabbrica di Bari ha una dimensione che la obbligherebbe a produrre tutti i carrelli elevatori venduti in italia solo per andare alla pari, dal 30.000° in poi inizia a guadagnare...mmm...per un marchio che non ha mercato al di fuori del bel paese mi sembra un po' esagerato che dite?
Per Jungh76 che dice:
OM e' stato il primo/secondo produttore di carrelli elevatori in Italia...quindi qualcuno sti muletti li produceva,li vendeva e li riparava...
Facile essere il primo/secondo sul mercato, anzi se non sei il primo sei un incapace quando un prodotto che ti costa 10 lo vendi anche a 4..non so da quanti anni vendete carrelli voi ma prima che OM venisse comprata dal gruppo Linde tu andavi in trattativa con loro e alle volte finiva con il venditore OM che chiudeva la trattativa dicendo:< ti faccio 1.000.000 lire in meno di chiunque altro>..proprio difficile vendere..poi con l'entrata di Linde le cose sono un po' migliorate ma comunque il principale competitor di OM sono: Heli - OMG..e vari, cioè come può un prodotto made in Italy competere con prodotti cari sì, ma cari per essere cinesi!!!??
Comunque tornando ai poveri Baresi mi dispiace molto per loro, come mi dispiace per chiunque perda il suo posto di lavoro, la proposta di Riske di trasferirsi nello stabilimento Pimespo o ancora meglio in quello STILL ad Amburgo io la prenderei come presa per il c*** e mi farebbe inc**** ancora di più, l'unico motivo di questa mossa è che un colletto bianco ha sbagliato anni fa comprando un'azienda malata senza sapere come risanarla, fallendo più e più volte il tentativo di renderla grande, Cesab non era di sicuro meglio ma Toyota l'ha portata in Europa come frontale per BT, l'ha fatto in anni migliori ma OM non è stata comprata ieri da Linde o Kion che sia (il CEO è sempre quello)..ma come sempre chi comanda trova sempre qualcuno sotto di lui da incolpare per i suoi sbagli..che sia una persona o che siano 500 famiglie...si chiama nuovo capitalismo..soldi+soldi e + soldi ancora
Commenta
-
Voglio rispondere a Ninoapr, io non sono assolutamente coinvolto direttaremente anzi seguo l'evento da molto lontano, poichè io sono di Torino e fortunatamente ho ancora uno stipendio a fine mese.
Questo non toglie che la situazione fa schifo ugualmente e che il rispetto per chi perde il lavoro e ha una famiglia da mantenere va garantito ugualmente da tutti.
Per quanto riguarda le tue domande posso provare a rispondere ugualmente anche senza essere coinvolto in prima persona.
I colletti bianchi costano cari, molto cari ma non li hanno assunti gli operai, ma un probabile consiglio di amministrazione e quindi se sono improduttivi si puo' pensare ad un risanamento piuttosto che a chiudere l'intero stabilimento.
Per quanto riguarda la coscienza degli operai penso sia come quella di tutti i dipendenti del mondo...per gran parte pulita e una piccola parte sporca.
Quello che io volevo sottolineare è il fatto gravissimo che ogni giorno assistiamo alla chiusura di uno stabilimento e restiamo a guardare immobili quasi come se quelli se lo meritassero...ma non è cosi' e prima o poi la pagheremo tutti cara. 500 persone disoccupate sono 500 persone che non consumano piu' quindi 500 panettieri, macellai, supermercati, calzolai, negozi di abbigliamento ecc. che venderanno di meno e di conseguenza anche le loro attivita' andranno peggio e cosi' via fino ad arrivare alla paralisi del sistema.
Vale la pena di provare a risanare una azienda o è meglio chiudere e andarsene all'estero??? per qualcuno si ma solo qualcuno.
Ciao.
Commenta
-
Dietro la NOSTRA chiusura c'è la precisa intenzione da parte della STILL di far scomparire il marchio OM. Al di là dell'incapacità del management italiano si è aggiunta la condotta scorretta da parte del gruppo Kion che crede di fare i suoi porci comodi acquisendo e chiudendo fabbriche in tutta europa.. lo stesso discorso vale per lo stabilimento francese di Montataire.
Questo è il blog che ho creato per rendere partecipi TUTTI di quello che sta accadendo.
Ringrazio tutti per la solidarietà....
Commenta
-
Originalmente inviato da Romeo1935 Visualizza messaggioforse si, forse no..è importante che io lo sia?
il binomio stato aziende non è MAI andato in sintonia..
forse avresti dovuto citare un esempio più mirato..
ovvero c'è solo una azienda che andava a braccio con il governo e ci va tuttora dagli anni 70 ad oggi dove è successo quello che dici tu..e non è nel settore dei carrelli ma dell'automotive..ci siam capiti insomma..e questa, non me ne vogliano gli eventuali diretti interessati, avrebbe dovuto chiudere gia da decenni..tra le altre cose mi piaceva la politica intrapresa dal buon "odio i completi, metto il maglione" ma con certe ultime sparate mi è caduto pure lui..
insomma non sopporto che con tale affermazione si possa generalizzare così..tutto qui..perchè non è assolutamente vero..
per mandare avanti una azienda non ci si può permettere di perdere per troppi periodi di fila..e alle volte gestire i soldi degli altri è bello..ma gestire i propri è diverso..e stai pur tranquillo che lo stato non ha mai regalato una mazza..
dai dai su su su
cordialita'
Commenta
-
[QUOTE=maxmilian;571059]Dietro la NOSTRA chiusura c'è la precisa intenzione da parte della STILL di far scomparire il marchio OM.
Attenzione! io ex STILL la vedo esattamente al contrario!!! io non ho più la concessionaria intanto..e i concessionari OM e le varie filiali sì! punto primo! Poi: mi dispiace che vi chiudano, per vari motivi..ma la colpa è solo di KION, del sig. Gordon Riske (che è un Linde al massimo) del commerciale OM che non ha mai saputo valorizzare il suo prodotto e l'ha sempre regalato perdendoci soldi pur di far vedere che fa i numeri!
ATTENZIONE!!
Commenta
-
[QUOTE=Simudine;571067]Originalmente inviato da maxmilian Visualizza messaggioDietro la NOSTRA chiusura c'è la precisa intenzione da parte della STILL di far scomparire il marchio OM.
Attenzione! io ex STILL la vedo esattamente al contrario!!! io non ho più la concessionaria intanto..e i concessionari OM e le varie filiali sì! punto primo! Poi: mi dispiace che vi chiudano, per vari motivi..ma la colpa è solo di KION, del sig. Gordon Riske (che è un Linde al massimo) del commerciale OM che non ha mai saputo valorizzare il suo prodotto e l'ha sempre regalato perdendoci soldi pur di far vedere che fa i numeri!
ATTENZIONE!!
Appena siamo stati acquisiti dalla STILL ci ha segato il mercato estero, ha acquisito ovviamente la nostra rete vendita e ci ha imposto di vendere i nostri carrelli marchiati OM SOLO in italia, abbiamo iniziato a produrre i carrelli termici marchiati STILL. Loro sanno perfettamente che il nostro punto di forza è sempre stato il carrello elettrico e man mano lo sta facendo morire!!!
Il sig. (??) Riske, che è un uomo Kion, ha detto chiaramente ai nostri sindacalisti che lo stabilimento di bari non serve + e che preferiscono investire in paesi come Brasile e India!!!
Al di là di tutti i posti di lavoro (mio compreso) si perde comunque un marchio italiano che ha una tradizione!!!
Commenta
-
Originalmente inviato da jungh76 Visualizza messaggio.....finito il periodo delle agevolazioni per la ditta....a casa!
Tanto che lo scorso anno , o giù di li , su tale forum si leggeva in materia di crisi di gente che imprecava al San Tremonti e alla sua manovra finanziaria salva economia , il solito dopping che è droga , porta asuefazione , non risolve i problemi ma li allevia creandone di nuovi .
Originalmente inviato da maxmilian Visualizza messaggioRingrazio tutti per la solidarietà...
Cosa posso dirvi , negli anni 90 e con la relativa crisi ero in un'azienda che cominciava a passarsela male nel settore degli accessori per informatica , Olivetti e Bull erano in declino e dove lavoravo non gli andava certo meglio , tanto che per circa un'anno gli stipendi li prendevo quando andava bene in ritardo di 3 mesi . Mi son guardato in torno e ho cambiato aria alla veloce , tempo un'anno e un'ex collega veniva a far domanda dove lavoravo dicendomi che la ditta aveva chiuso , lo stato non l'aveva aiutata , e l'informazione manco cagata . Ma di queste storie tanto + oggi se ne sentono a non finire , sicuramente ache peggiori quindi per voi e per tutto il resto dell'italia spero che "non sempre tutto il male viene per nuocere " come era accaduto a me al tempo .Ultima modifica di Kocis72; 29/07/2011, 19:07.
Commenta
-
E' vero il titolo di questa discussione e' alquanto infelice......voglio esprimere la mia personale solidarieta' a tutti i dipendenti OM dello stabilimento di Bari e in generale a tutti i lavoratori che sino ad oggi hanno perso il loro posto di lavoro.
Vorrei sapere da Maxmilian cosa hanno fatto i sindacati durante gli ultimi anni,mi spiego meglio:sono stati piu' attenti alle contrattazioni per ottenere aumenti salariali oppure hanno avuto il sentore che potesse andare a finire cosi e quindi hanno chiesto al governo di aiutare la OM,la piu' importante azienda italiana del settore,a far si che non venisse prima acquisita dal gruppo Kion per poi chiuderla del tutto?Questi sono processi che maturano negli anni e se non si e' lungimiranti.........il signore che lavora a Torino con il maglione e altri prima hanno gettato le basi per limitatare i danni e mantenere i posti di lavoro, naturalmente facendosi aiutare dai vari governi che si sono succeduti,cosa molto importante e la Fiat e' rimasta una azienda italiana.Lo Stato deve essere parte interessata nell'economia di un paese,ma dato che non e' cosi' arrivano i grandi gruppi ,rilevano le aziende italiane(che magari si trovano in difficolta'perche' un dipendente costa troppo) e poi le chiudono.Questa e' un'analisi piuttosto spicciola ne' sono cosciente ma immagino non troppo distante dalla realta'.
Commenta
-
per "sentito dire" e spero di non sbagliarmi:
in italia om ha assorbito still, ma leggendo questo forum in pratica è l'esatto contrario.
la sede om (uffici) hanno sede a Lainate (MI), l'assistenza per la lombardia è a Verano Brianza, con capannone in affitto....; la still era sempre a Lainate, sia uffici che assistenza.
siccome l'affitto del capannone costa troppo... sposteranno l'assistenza om/still al vecchio capannone della still.
ah e sempre per sentito dire, ci saranno circa 50 dipendenti in esubero......
Commenta
-
A me sembra che ci sia più di qualcuno che vende carrelli elevatori OM all'estero..e mi sembra anche che OM abbia aperto in Spagna..con risultati pessimi..mi sembra che a bari si facessero anche i Komatsu..ma non vi hanno rinnovato l'accordo..mi sembra che siano i dipendenti di STILL Italia ad essere stati segati uno a uno e non quelli di OM-Pimespo (sede intendo) comunque mi sembra sempre che STILL al momento dell'acquisizione di OM-Pimespo fosse di proprietà di Linde Group ( dal Vs sito: http://www.om-mh.com/siteom/ita/azienda_storia.asp ) ..e adesso vado di ignoranza ma non credo che un'azienda di un gruppo possa permettersi di comprare un concorrente..penso invece che sia il gruppo a decidere e a fare l'acquisto..sia chiaro non difendo STILL, ci tenevo solo a mettere i puntini sulle i..a mio parere chi decide non è STILL (o steal nella tua vignetta)..ma KION (o al tempo Linde) e sopratutto ricorda che se un marchio è storico come dici tu sarebbe da valorizzare, ripeto i tuoi commerciali l'hanno sempre regalato, se fossero stati in grado di valorizzarlo probabilmente continuerebbe a essere venduto a livello europeo..
Ripeto che mi dispiace per voi, dopotutto me la sono presa nel c*** anch'io!
Commenta
Commenta