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Alcool x autotrazione

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  • #31
    Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
    Hai ripetuto cose appena dette da pederz,ci hai solo aggiunto qualcosa di inesatto oltre alla viscosità,non è detto che un diesel possa funzionare senza problemi a biodiesel,
    anzi è molto più probabile che vada comunque incontro a problemi.
    Sarà prudenza,ma alcuni costruttori sui nuovi motori dove dichiarano la possibilità d'uso in miscela,ne contemplano sempre percentuali massime inferiori al 20%(miscela b20),mentre negli altri ne viene escluso l'utilizzo,
    salvo rari casi visti in anteprima in varie fiere e per questo una "novità".
    Esistono poi anche motori industriali che funzionano a olio vegetale,ma è tutt'altra faccenda.
    Ma è una discussione sull'alcool o una copia di altre esistenti sui biodiesel?
    A parte il fatto che non capisco cosa ho detto di inesatto, perche' a quanto mi risulta nessuna casa automobilistica afferma che le proprie vetture possono funzionare bene con l'olio di colza comprato al supermercato, mentre diverse case consentono l'uso di biodiesel, sinceramente non ho capito perche' hai risposto a me....
    Non so se ti stavi riferendo alla viscosita' perche' li' voglio proprio vedere come dimostri che ho detto cose inesatte

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    • #32
      Quoto sia Albe che Viva la Fiat, al 100%.
      In questo Paese qualcosa si dovrà pur produrre, altrimenti......non si può vivere in oltre 60 milioni di persone vendendo telefonini e facendo il guardaparco (con tutto il rispetto per entrambe le figure, sto solo portando un esempio di professioni che, comunque, hanno un senso solo se inquadrate in un ampio contesto produttivo), e quello di un ritorno allo sfruttamento delle risorse del territorio, non inteso come scavare minerali, ma visto in un ottica agricola, avrebbe un senso ben preciso, anche perchè si tratterebbe di produrre qualcosa di reale, non di "economia assistita".
      Prima o poi, dunque, occorrerà pensare ancora all'Italia come realtà produttiva, non solo come centro di progetti da far realizzare all'estero, usando braccia estere.....
      L'esempio portato da Viva la Fiat calza bene, qualcuno ci ha già provato, ma non se la è passata bene....comunque, lo scenario delle fonti di approvvigionamento di energia è destinato a cambiare e, tra tutte le soluzioni più o meno fantasiose che si sentono in giro (alcune delle quali sembrano uscite dalla mente di Filo Sganga, ricordate il sognatore sempre dedito a progetti sgangherati dei fumetti di "Topolino"?), quella di fare carburante distillando vegetali sembrerebbe una realtà possibile.
      Una cosa non mi è chiara: l'impianto per produrre, deve essere orientato solo su un materiale base, oppure è possibile "voltarlo" per produrre con altri vegetali, tipo barbabietole, patate, ecc?
      Anni fa, avevo letto di studi tedeschi per, appunto, utilizzare patate: cosa se ne sa?

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      • #33
        Originalmente inviato da Blizzard Visualizza messaggio
        Una cosa non mi è chiara: l'impianto per produrre, deve essere orientato solo su un materiale base, oppure è possibile "voltarlo" per produrre con altri vegetali, tipo barbabietole, patate, ecc?
        Anni fa, avevo letto di studi tedeschi per, appunto, utilizzare patate: cosa se ne sa?
        La produzione di alcool puo' essere ottenuta da vegetali diversi: patate, grano, uva, frutta, mais etc. Tutti questi prodotti della terra hanno in comune la presenza di amidi/zuccheri che vengono trasformati in miscele acqua-alcool etilico mediante fermentazione aerobica. La parte successiva e' la distillazione delle miscele acqua-alcool etilico per ottenere il solo alcool etilico (in realta' con la semplice distillazione della miscela binaria etanolo-acqua si puo' ottenere al massimo una miscela col 95% di alcool ossia l'azeotropo).

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        • #34
          Secondo me è improbabile che qualcuno possa produrre combustibile per il proprio utilizzo. Questo può funzionare per un'energia tipo il fotovoltaico, che non richiede di costi troppo elevati.
          Non ho assolutamente presente quanto possa costare la produzione di alcool, ma credo non poco, e quindi uno quand'è che riesce ad ammortizzare l'impianto???
          La strada sarebbe quella di riconvertire raffinerie, o cose del genere, e promuovere una produzione su larga scala, ma il fatto è sempre lo stesso...chi rischia i propri soldi in un progetto "ardito"???
          L'autoproduzione di energia per l'Italia è un'utopia, però il mare è composto di gocce!

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          • #35
            Il fotovoltaico non è che te lo regalano, e come ammortamenti penso che i piccoli impianti che aveva detto Pederz non siano molto differenti.
            Se già gli agricoltori cominciassero a destinare i terreni lasciati a set-aside a questo tipo di colture no-food un piccolo risultato si potrebbe ottenere rapidamente. Logico che non sarebbe molto, ma sarebbe pur sempre un inizio...
            Per quanto riguarda i contributi io penso che come lo stato paghi i terzisti per smaltire i fanghi di depurazione potrebbe permettersi anche di pagare gli agricoltori che, in questo modo, tutelerebbero l'ambiente. (senza contare che si rivitalizzerebbe tutto un settore intero e tutto l'indotto che ci gira attorno). Bisogna poi considerare che mi pare ci siano obblighi precisi da rispettare a livello europeo in materia di energie alternative e noi siamo già parecchio indietro, questo potrebbe essere un buon punto di partenza.
            Ultima modifica di albe 86; 29/03/2007, 18:10.

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            • #36
              Originalmente inviato da albe 86 Visualizza messaggio
              (senza contare che si rivitalizzerebbe tutto un settore intero e tutto l'indulto che ci gira attorno). .
              Be' l'indulto lo lascerei stare e mi dedicherei piuttosto all'indotto....

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              • #37
                x brentford: porca miseria che svista...pensare che l'avevo anche riletto....grazie x la segnalazione!

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                • #38
                  Sarebbe bello se il governo , gli enti, ecc non erogassero nulla, solo non rompessero l'anima con dieci milini di documenti e concessioni per poter cominciare a produrre

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                  • #39
                    Putroppo è anche questo, il problema, Pederz: qui in Italia anche per muovere un filo d'erba ci vogliono tonnellate di documenti, richiesti da migliaia di enti diversi...come dire, ci stanno facendo affogare nella burocrazia.....ma questo è un'altro discorso, che riguarda tutto, proprio tutto, ciò che si fa qui da noi.
                    Ma se parliamo dell'eccesso di normazionismo e di burocrazia qui in Iatlia, mi sa che non se ne esce, e che non troviamo la fine della discussione...
                    Bisogna vedere come e se i vari governi, qui in Italia, hanno ed avranno l'intenzione di muoversi davvero nella direzione di consentire a chi coltiva di autoprodursi carburante "alcoolico": se davvero ci fosse la volontà, la maniera la troverebbero, eccome.
                    Qui in Italia tutto è possibile....basta che i politici lo vogliano.
                    C'è da dire che poi, volendo vedere, almeno qui da noi tutti i mezzi agricoli sono diesel, quindi l'alcool non servirebbe ad alimentare i motori dei mezzi stessi, ma potrebbe essere, a quel punto, rivenduto dall'agricoltore/produttore, creando quindi reddito.
                    Insomma, una fonte di reddito come un'altra, parlando di proventi da coltivazione.
                    Resterebbe da vedere come inquadrare "fiscalmente" a quel punto i soggetti che decidessero di tentare l'avventura, ma questa è un'altra storia...e si sa, quando si parla di tasse, l'immaginazione dei personaggi preposti ad inventarle è assai fervida.....
                    Occorrerebbe poi anche vedere quanto spazio e che complessità hanno, in termini tecnologici, i miniimpianti di cui parla Pederz: se non fossero esageratamente complicati, molti agricoltori potrebbero esserne interessati.

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                    • #40
                      Originalmente inviato da Blizzard Visualizza messaggio
                      Occorrerebbe poi anche vedere quanto spazio e che complessità hanno, in termini tecnologici, i miniimpianti di cui parla Pederz: se non fossero esageratamente complicati, molti agricoltori potrebbero esserne interessati.

                      Praticamete dobbiamo sapere come sarebbe l'impianto, che tecnologie (e quindi competenze di gestione) richiede e quanti euri servono per l'avviamento prima di dare una giusta interpretazione del problema!
                      Secondo me per cose in cui più quantità trattata equivale a più prodotto finele conviene fare "cose grandi", quindi riunirsi in consorzi o cose del genere.

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                      • #41
                        Dal blog di beppe Grillo:
                        "Oggi si sa con precisione che una tonnellata di mais può produrre in media soltanto 413 litri di etanolo. Il prezzo medio del mais nei porti degli Stati Uniti è di 167 dollari la tonnellata. Sono necessari 320 milioni di tonnellate di mais per produrre 35 miliardi di galloni di etanolo. Il raccolto del mais negli USA nel 2005, secondo i dati della FAO, è arrivato a 280,2 milioni di tonnellate. ... "
                        Cosi' per dare l'idea di quanto alcool si produrrebbe dal mais

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                        • #42
                          Interessante, Brentford.
                          Così, per paragone, quanto mais si produce, annualmente, in Italia?
                          Giusto per avere un dato di confronto: alla fine,realisticamente, sarebbe interessante poter almeno capire (al di là dei proclami dei politici, che più tempo passa e sempre meno dimostrano di capire...) se, per assurdo, si voltasse una produzione come quella del mais alla trasformazione in etanolo (con buona pace degli amanti della polenta, me compreso.....), di cosa, in termini di indipendenza energetica, staremmo parlando.

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                          • #43
                            Anno 2004 2003 2002
                            Mais da granella 1.198.000 1.163.000 1.111.000
                            Mais da insilato 277.000 281.000 273.000
                            Totale 1.476.000 1.444.000 1.384.000

                            Evoluzione superficie mais in Italia (in ettari, fonte ISTAT)



                            Due conti ha 1.476.000 * 10 tonellate ettaro = 14.760.000 tonellate mais produzione annuale italiana * 500 litri (arrotondiamo i 413 litri = produzione etanolo 7.380.000.000 litri il tutto diviso 20 milioni di automobili (difettiamo) risultato ognuno di noi ha a disposizione circa 369 litri * 20 litri silometro (abbondiamo) sono circa 7000 chilometri l’anno ragazzi aiutatemi dov’è che sbaglio ??? oltre a non mangiare per un anno dovrei rinunciare anche a circa 13.000 chilometri l’anno qualcuno di voi ha un buon cavallo da vendermi ?


                            Dove che sbaglio non riesco a trovare l’errore aiutatemi ????

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                            • #44
                              Considerando solo di coltivare mais sicuramente le tonnellate di prodotto non basterebbero, come sicuramente non basterebbe nemmeno il territorio che abbiamo in Italia per produrre tutto il carburante alternativo necessario.....però potrebbe quantomeno aiutare a ridurre la dipendenza dal petrolio.
                              Poi probabilmente la produzione di alcool non sarà la panacea per tutte le necessità dell'autotrazione, ma potrebbe essere un'inizio.
                              Sicuramente la ventilata fine del petrolio (reale o non reale che sia, bisognerà vedere se quello che ci stanno dicendo corrisponde a verità) apre scenari nuovi.
                              E quello di andare, ancora una volta, a produrre altrove a mio modesto avviso sarebbe strategicamente una follia.
                              Quindi, penso proprio si dovrebbe cominciare a fare i conti su quante estensioni si possano, in Italia, dedicare a queste colture, e su come sia possibile poi accedere alla trasformazione.
                              Sicuramente abbiamo un territorio orograficamente poco incline alle coltivazioni estese, e per di più lo stanno frammentando a tutto spiano con costruzioni a tempo di record (l'edilizia è stata ferma vent'anni, ora sembra debbano recuperare in due anni tutto ciò che non hanno costruito prima.....), ma varrebbe la pena di provare a fare un pò di calcoli.
                              Anche perchè, se non è la base che si erudisce sulle reali possibilità che esistono, state tranquilli che i politici ci racconteranno sempre ciò che vogliono.....

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                              • #45
                                Torno a dire ciò che penso da tempo....per combattere/fronteggiare la dipendenza da petrolio non potrà esserci un solo modo, dovremo usare tutte le fonti alternative!!!!
                                Comunque i vostri calcoli non tengono conto di una cosa direi abbastanza fondamentale....i 147600000 quintali di mais sono stati coltivati fornendo alla pianta un sacco di concime, che senza petrolio non potrà più esistere!!!!

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                                • #46
                                  E anche questo è un'aspetto del problema: la tanto vituperata chimica, oltre che danni ambientali, fornisce anche svariati prodotti utili.....bisognerà vedere poi come procedere.
                                  Un tempo c'era il letame per concime, ma....oggi, a parte il problema dell'approvvigionamento (gli allevamenti, a causa quote latte, sono assia meno ed i buoi per....trazione non si usano più da 60 anni), oggi i delicati nasini all'insù della gente mal sopportano gli olezzi tipici della vita di campagna....e così, quello che per le narici di alcuni è profumo di ottimo "stallatico fresco di prima qualità", per altri è un puzzo insopportabile....
                                  Oggi c'è gente che chiama i vigili appena vede la botte attaccata al trattore del vicino agricoltore, come la metteremmo poi?
                                  Penso (e da tanto tempo) che la direzione nella quale hanno fatto andare la testa della gente sia alquanto deviata, e che tutti, sicuramente, dovranno fare un passo indietro a livello di aspettative......la terra l'è bassa....ma quando non hai di che riscaldare la casa (non dico benzina per l'auto, ma proprio il mero riscaldamento), credo che molti dovranno rivedere le proprie posizioni......

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