salve a tutti ho una pala cingolata OM FL6, il cingolo destro non cammina, forse si è rotto quache disco della frizione di sterzo?per smontare il riduttore, si deve sollevare un poco, qualcuno che ho interpellato mi ha detto che devo staccare il telaio anche davanti, qualcuno sa come si fa?faccio presente a tutti che di frizioni di sterzo sui trattori cingolati ne sostituisco divese però i trattori davanti hanno la balestra oscillante, mentre le pale cingolate sono fisse. grazie a tutti
Annuncio
Collapse
No announcement yet.
pala cingolata om fl6
Collapse
X
-
Originalmente inviato da pietrocannella Visualizza messaggiouna pala cingolata OM FL6, il..............per smontare il riduttore, si deve sollevare un poco, qualcuno che ho interpellato mi ha detto che devo staccare il telaio anche davanti, ...........faccio presente a tutti che di frizioni di sterzo sui trattori cingolati ne sostituisco divese
Commenta
-
saluti
tu pietro hai parlato di" frizioni di sterzo"poi sei passato a parlare di" riduttore laterale"!
suppongo che per primo si deve individuare dovè il difetto o la rottura:se fosse il riduttore laterale ,togliendo l'olio si dovrebbe notare limature o qualche pezzetto matallico,mentre per la frizione di sterzo,potrebbe anche essere solo bloccata aperta!
io per primo farei una accurata analisi o verifiche!auguri!
ciao tutti
Commenta
-
Originalmente inviato da LORENZOBOSCO Visualizza messaggioio per primo farei una accurata analisi o verifiche!
Commenta
-
Originalmente inviato da pietrocannella Visualizza messaggiograzie a tutti ma ho risolto erano i dischi della frizione di sterzo rotti grazie a tutti e a risentirci
Commenta
-
Per Sergiom:
Ho cercato per più di un'ora una discussione specifica, ma non sono riuscito a trovare nulla.
Ho smontato la puleggia della mia fl6, per verificare la perdita del paraolio di banco: il mio motore è ancora di quelli con il paraolio "meccanico", cioè con rondelle a labirinto interno e filettatura a due principi sulla puleggia per il recupero delle gocce uscenti.
Avrei due possibili modifiche:
1) Realizzazione di una gola per or od anello di teflon sulla puleggia alla fine delle filettature; non so ipotizzare la durata delle superfici in ghisa di carter e puleggia.
2) Realizzazione di un cappellotto, con sezione ad U, da applicare in qualche modo al carter, per raccogliere l'olio centrifugato dalla puleggia PRIMA che esca dal diametro mozzo, magari con l'ausilio di un feltrino.
Ti chiedevo cosa ne pensavi, se esistono delle modifiche correnti per queste versioni, e se sai magari in quale discussione possa esprimere questi quesiti.
A presto.
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioAvrei due possibili modifiche:
1) Realizzazione di una gola per or od anello di teflon sulla puleggia alla fine delle filettature; non so ipotizzare la durata delle superfici in ghisa di carter e puleggia.
2) Realizzazione di un cappellotto, con sezione ad U, da applicare in qualche modo al carter, per raccogliere l'olio centrifugato dalla puleggia PRIMA che esca dal diametro mozzo, magari con l'ausilio di un feltrino.
Ti chiedevo cosa ne pensavi,
Perchè dovresti modificare, non si può riprisitinare la tenuta originale?
Commenta
-
Ciao Sergiom.
Il problema della tenuta riguarda il fatto che le anelle con labirinto sono interne al carter (le mie sono quasi illazioni), interposte tra una rondella di spalamento albero ed il lato interno di "spalamento" carter; poi vi è infilata la puleggia cinghia, con la "filettatura".
La sede carter è diametro 60, il mozzo puleggia diametro 59; non pare che si arrivi a contatto, sembrano lavorazioni originali.
Quindi la pressione dell'olio deve calare attraversando dei "rasamenti" che non si vedono, ma dovrebbero essere armonici e con sagomature tali da ridurre appunto la pressione, ad un livello di leggero sgocciolamento, che possa essere recuperato dalla filettatura.
Per cause "traumatiche" ho probabilmente rimosso le incrostazioni presenti, ed una perdita leggera è diventata un rivolino costante.
A casa ho un carter più recente, con montato un paraolio di banco, ma quando ho finito di smontare la mia puleggia ho realizzato che non potevo usarlo, almeno rapidamente.
Mi hanno detto che nella versione più "moderna" il paraolio gira sull'albero, e che quindi anche l'albero e la puleggia sono differenti.
Adesso (per semplicità) ho montato la puleggia con lo sgolo per un or, ed ho modificato gli alberini del cardano e la piastra portapompa per poter smontare la puleggia "al volo", lasciando su muso, pompa con olio, e radiatore con acqua; momentaneamente va bene, il rischio è che l'or, oltre a consumarsi, crei una sede di consumo nella ghisa della sede carter...
Questo in riferimento al precedente problema; ma come già sai, le condizioni del mio mezzo sono tali che ad ogni ora di utilizzo sorge un problema nuovo.
L'altro giorno, in fase di richiamo benna (a braccio giù), è scoppiato un tubo; fortunatamente ne avevo uno di scorta, perchè non ho ancora fatto la pinza per il 3/4, e non ho in casa neppure i raccordi.
Però ti chiedevo alcune (bizzarre) cose:
Nella fl6 la benna crea sui tubi una pressione particolarmente elevata, sia che usi il distributore, sia che non lo usi: basta che ci sia peso dentro, e se sei in posizioni limite, gli angoli di lavoro del bilancere con bielle e pistoni è tale da generare attivamente o passivamente uno sforzo molto alto.
Il vecchio proprietario mi disse che il richiamo della benna non si fa col braccio alto, pena lo spegnimento del motore, ma viene parzialmente autoeffettuato con la discesa del braccio, ed ultimato a braccio basso (meglio col braccio alto un metro circa, quando le bielle ed i pistoni sono perpendicolari al bilancere).
Questo però non impedisce che, nella discesa del braccio, si generi nei tubi benna una pressione molto elevata.
Ti torna qualcosa?
I tubi benna fanno una curva a 90° a braccio basso, per poi stendersi a braccio alto; nella posizione di "riposo", a braccio basso, la curvatura "aiuta" la screpolatura della gomma, ed il conseguente ristagno d'acqua nelle trame.
Poichè parte dei miei tubi benna sono talmente vecchi che le trame saranno sicuramente corrose ed indebolite , ora non mi azzardo ad alzare il braccio, e preferirei non farlo fino a chè non mi sono procurato i due restanti tubi nuovi (uno si ruppe prima che la ruspa arrivasse da me, in fase di "prova"), utilizzando il mezzo solo per spostare od alzare massimo un metro (in agosto non riesco a reperire ciò che mi serve per preparare i tubi).
La geometria della posizione di questi tubi permetterebbe "perfettamente" il montaggio di un"giunto" meccanico a tenuta tipo ginocchio, ossia un tubo rigido con uno snodo in posizione centro perno pistone.
1) Esistono degli snodi di questo tipo? se esistessero, difficilmente avrebbero le due estremità tubi sullo stesso piano?
2) Un tubo nuovo (di gomma), lasciato al sole ed all'acqua, quanto tempo può durare senza rischi (cioè per quanto potrebbe essere garantito)?
3) Si possono mettere dei tubi esterni (a serbatoio) di recupero olio, anti allagamento?
4) Cosa conviene fare quando scoppia un tubo (oltre ad avere gli occhiali), se non hai le valvole di blocco, ed il carico può tranquillamente scendere? lasciare le leve distributore in posizione di riposo? in questa situazione si perde solo l'olio mosso dallo stelo per motivi gravitazionali? se hai delle valvole di blocco, oltre a non muoversi il pistone, non esce praticamente quasi olio?
5) Esistono degli esplosi di valvole di blocco? questa valvola permette una certa portata, e sopra a questo valore va in blocco? come le valvole di sicurezza su certe bombole di gpl? si possono montare (trascurando problemi economici) valvole di blocco sia sui pistoni del braccio che su quelli della benna? si possono mettere solo dal lato con carico gravitazionale?
6) Se i tubi benna, che attualmente sono di 3/4 lunghi una ottantina di cm, li faccio con tubo da 1/2, scaldo di più l'olio, rallento il movimento della benna, e cos'altro? nell'uso che faccio io (10 ore l'anno, l'elemento che si scalda di più è il pilota) potrebbe andare comunque bene?
Per ora ti saluto...Ultima modifica di bobmat; 13/08/2011, 22:45.
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggio2) Un tubo nuovo (di gomma), lasciato al sole ed all'acqua, quanto tempo può durare senza rischi (cioè per quanto potrebbe essere garantito)?
...
Finche la gomma esterna è integra,la treccia metallica è protetta,quando la treccia metallica si scopre inizia la corrosione ed il suo indebolimento,fino allo scoppio.
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggio3) Si possono mettere dei tubi esterni (a serbatoio) di recupero olio, anti allagamento?
...
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggio4) Cosa conviene fare quando scoppia un tubo (oltre ad avere gli occhiali), se non hai le valvole di blocco, ed il carico può tranquillamente scendere? lasciare le leve distributore in posizione di riposo? se hai delle valvole di blocco, oltre a non muoversi il pistone, non esce praticamente quasi olio?
...
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggio5) Esistono degli esplosi di valvole di blocco?
...)
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioquesta valvola permette una certa portata, e sopra a questo valore va in blocco?
...
Oppure possono essere a semplice effetto,solo uno scarico è bloccato .
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggiosi possono montare (trascurando problemi economici) valvole di blocco sia sui pistoni del braccio che su quelli della benna?
...
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggiosi possono mettere solo dal lato con carico gravitazionale?...
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioSe i tubi benna, che attualmente sono di 3/4 lunghi una ottantina di cm, li faccio con tubo da 1/2, scaldo di più l'olio, rallento il movimento della benna, e cos'altro? nell'uso che faccio io (10 ore l'anno, l'elemento che si scalda di più è il pilota) potrebbe andare comunque bene?...Ultima modifica di mefito; 13/08/2011, 23:06.Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Commenta
-
Per Mefito:
Ti ringrazio della risposta; Sergiom è "abbonato" ai problemi della mia ruspa, ma credo che non disdegni assolutamente il tuo (ed altrui) aiuto.
Il problema dei tubi vecchi è notevole, tanto che quando ho preso a casa il primo "rudere", dopo aver contato i tubi, mi sono "precipitato" a comprare una trentina di metri di 1/2 (ed un pò di 3/8).
Di questa misura ho la pinza, ho fatto qualche tubo, ho i diametri di pressatura, raccordi "aperti" da poter tornire, e qualche boccola; poi questa primavera ho fatto la pressettina da 90 T (per i cingoli) per poter fare agilmente anche il 3/4.
La prossima volta prendo a casa i raccordi rotti per fare la conicità sui nuovi.
Mi piace la risposta "parecchi anni"; io non so quanti anni hanno i miei, ma quasi tutti hanno screpolature, soprattutto nella zona della boccola pressata, dove la gomma spesso è sparita; i tubi rotti sono i classici ultramarci, che quando sviti il raccordo, lo sforzo torsionale li sbriciola.
In alcune situazioni, dove la gomma era abrasa o scorticata, dopo aver verificato l'integrità della calza, ho protetto la mancanza con del silicone.
Ma i tubi che scoppiano sono quelli che hanno screpolature che permettono l'entrata dell'acqua, ma che sono solo dei "tagli" trasversali, non consentendo l'esame visivo dello stato della calza; se uno dove vi sono screpolature toglie la gomma, dopo capisce subito come è messo...
Nella fl6 (ma presuppongo che la situazione sia comune) i tubi benna sono in una situazione che, se al limite, si rompono quando il braccio scende a terra, un pò per la pressione ed un pò per la forzatura della curvatura: è praticamente certo lo schizzo in direzione operatore.
Mi sarebbe piaciuto fare dei tubi rigidi con snodo centrale, ma se metto il mezzo pollice la prossima settimana portei farli, e dopo addio fantasie...
Lo snodo centrale, per non "risentire" in attrito della pressione di esercizio, dovrebbe essere realizzato con boccole concentriche con tenute simmetriche; questo determinerebbe uno sfalsamento dei due tubi rigidi, mentre il bello della fl6 è la perfetta assialità dei raccordi coi pistoni, e la loro relativa planarità.
Ho una mezza idea di come farli, mi manca l'altra mezza...
Per questo motivo mi chiedevo se esisteva qualcosa di simile in commercio, per avere degli spunti...
In ultimo mi sarebbe piaciuto vedere degli esplosi delle valvole di blocco pilotate, magari in un futuro...ed anche immagini di tubi esplosi, anche se ne ho già una buona collezione...Ultima modifica di bobmat; 14/08/2011, 14:19.
Commenta
-
Ciao Bob, vedo che i lavori sulla fl6 non finiscono mai...
Comunque, per il discorso tubi purtroppo, come già indicato da Mefito, il problema è l'invecchiamento della gomma con le conseguenti infiltrazioni che attaccano la parte metallica (treccia).
Per ovviare al bagno di olio in caso di scoppio esistono dei tubi ricoperti da una spirale in acciaio o da doppio rivestimento in gomma con molla (che appunto servono per evitare che frammenti di tubo stesso o olio colpiscano intorno in caso di rottura).
Oppure in alternativa un sistema artigianale, costituito da colli di bottiglia in PET tagliati ad imbuto e posizionati a coprire la boccola pressata, non il massimo per l'estetica, ma abbastanza funzionale ed economico.
Sostituire il tubo flessibile con tubo rigido e snodi non è impossibile, ma è abbastanza laborioso ( e costoso), intanto lo snodo sarebbe un vero e proprio "giunto rotante", da te descritto come boccole concentriche e tenute simmetriche.
Per quanto riguarda le valvole pilotate:
(Prima di fare modifiche bisognerebbe conoscere la reale portata di olio per adeguare i componenti)
Schema:
Giunto rotante:
Marco B
Commenta
-
Per Marco:
Con il giunto rotante hai centrato perfettamente il problema; più avanti vorrei tornarci sopra...magari ti faccio vedere uno schizzo di come lo farei, poi faremo le debite considerazioni...
Bella l'idea delle porzioni di bottiglia...nella posizione della fl6 si adattano bene...io ho già un barattolino sotto ogni pistone (gli steli hanno scanalature di "lubrificazione" fonde un mm e larghe 5...), sarei anche perfettamente in tema...
Per Mefito:
Sei stato ottimista, mi serve ancora aiuto per capire il funzionamento (ma tu che dotazione di ammenicoli oleodinamici vari smontati hai?):
Hai detto cilindretto di pilotaggio e valvole unidirezionali pilotate; quindi il cilindretto viene mosso dall'olio in pressione nelle bocche E (V1 e V2 dello schema di Marco), e condiziona il funzionamento delle valvole unidirezionali.
Guardando lo schema di Marco, in assenza di pilotaggio le valvole unidirezionali consentirebbero il flusso in direzione V1 verso C1 e V2 verso C2, e lo bloccherebbero in direzione contraria; ma se in una delle bocche E (V1/V2) c'è pressione, viene aperta sia la valvola unidirezionale interessata dal flusso in pressione, che l'altra valvola unidirezionale opposta, permettendo il fusso prima bloccato, ossia dal raccordo valvola verso la corrispondente bocca E (flusso contrario, C verso V).
Morale: se c'è pressione in una bocca E le valvole unidirezionali vengono ambedue aperte, ma quando viene a mancare esse si chiudono contemporaneamente, permettendo solo il flusso contrario.
Se si collegano le camere di un cilindro a C1 e C2, ossia ai raccordi delle valvole unidirezionali, ed il distributore A e B a V1 e V2, ossia alle bocche E, dando pressione ad A-V1 abiliteremo la possibilità di scaricare C2-V2 a serbatoio, e dando pressione a B-V2 abiliteremo lo scarico di C1-V1 a serbatoio.
Senza pressione, ambedue le camere cilindro sono impedite allo scarico dalle valvole unidirezionali.
Sarà così?Ultima modifica di bobmat; 15/08/2011, 13:14.
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggio.
Se si collegano le camere di un cilindro a C1 e C2, ossia ai raccordi delle valvole unidirezionali, ed il distributore A e B a V1 e V2, ossia alle bocche E, dando pressione ad A-V1 abiliteremo la possibilità di scaricare C2-V2 a serbatoio, e dando pressione a B-V2 abiliteremo lo scarico di C1-V1 a serbatoio.
Senza pressione, ambedue le camere cilindro sono impedite allo scarico dalle valvole unidirezionali.
Sarà così?
Quindi senza pressione il cilindro ha le due camere chiuse ed in caso di scoppio del tubo in pressione durante un movimento si bloccherebbe dov'è.
Ti mancherebbe un disegno quotato,ma è meglio non lo disegni io.....Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Commenta
-
Il mio processo di apprendimento è un pò strano: inizialmente vedo le cose e mi sembrano astruse; se non tento, con il dialogo e varie ipotesi (sicuramente contorte), di comprenderle, restano tali.
Ma se mi introduco nel problema, confrontandomi con un interlocutore, piano piano (in alcuni casi) la nebbia neuronica si dirada.
Per questo motivo i miei tentativi di spiegazione sono così contorti.
E' ovvio che se colleghiamo due valvole unidirezionali all'uscita delle camere di un cilindro, o l'una o l'altra esse impediranno il movimento del cilindro stesso; ma se queste valvole si possono neutralizzare a comando, allora anche l'impedimento del movimento del cilindro può essere comandato.
E' ovvio adesso, non tre messaggi fa.
Quando capisco qualcosa per merito vostro (in questo caso Marco e Mefito), non so come gratificare il vostro aiuto; ovviamente vi ringrazio.
Effettivamente è una valvola molto semplice, forse anche realizzabile...
Alla prossima lezione...
Ah, un saluto anche a Sergiom.
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioNella fl6 la benna crea sui tubi una pressione particolarmente elevata, sia che usi il distributore, sia che non lo usi: basta che ci sia peso dentro, e se sei in posizioni limite, gli angoli di lavoro del bilancere con bielle e pistoni è tale da generare attivamente o passivamente uno sforzo molto alto.Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioIl vecchio proprietario mi disse che il richiamo della benna non si fa col braccio alto, pena lo spegnimento del motore,e perchè mai si dovrebbe spegnere il motore? per ruotare una benna vuota? Non scherziamo!
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioma viene parzialmente autoeffettuato con la discesa del braccio,) si verifica esattamente il contrario, cioè abbassando la benna, a causa del non perfetto parallelismo del cinematismo di rotazione con i bracci di sollevamento, si ha una minima rotazione della benna in avanti, al contrario sollevando una minima rotazione indietro (qualche volta sufficiente a far cadere del materiale dalla benna, stracolma, sul cofano macchina
)
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioed ultimato a braccio basso (meglio col braccio alto un metro circa, quando le bielle ed i pistoni sono perpendicolari al bilancere).Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioQuesto però non impedisce che, nella discesa del braccio, si generi nei tubi benna una pressione molto elevata.Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioI tubi benna fanno una curva a 90° a braccio basso, per poi stendersi a braccio alto; nella posizione di "riposo", a braccio basso, la curvatura "aiuta" la screpolatura della gomma, ed il conseguente ristagno d'acqua nelle trame.
Commenta
-
Per Sergiom:
Sono concorde con te che il richiamo benna non dovrebbe ammazzare il motore, qualsiasi possa essere il peso di una benna (più bielle) vuota.
Nella minipala (13 cv...), dove non c'è cinematismo benna, quando sei alto e scarichi, il punto di attacco pistoni/benna ruota così tanto che le aste pistoni si piegano contro il braccio (probabilmente il fine corsa benna ha "subìto" un bel pò...e devi fermarti prima di dondolare), ma quando richiami la benna non c'è traccia di sforzo al motore (come invece succede quando insisti con la discesa del braccio, aprendo la valvola di massima).
E' anche logico: anche se in questa posizione i pistoni tirano con un angolo molto sfavorevole, muovere la benna dalla posizione "a penzoloni" non è inizialmente un gran sforzo...
Sulla mia fl6 invece il richiamo è sempre un dramma, probabilmente più a braccio alto (non ci sono mai riuscito) che a braccio basso; confermato anche dal fatto che l'altro giorno, volendo picchiare coi denti sul terreno (su un pezzo di muro), operando poi il richiamo per forza a braccio basso, ho fatto scoppiare un tubo (ovviamente marcio, ma mai sollecitato girando a benna orrizzontale...).
Quando richiamo il motore sforza veramente tanto, fuma molto nero e tende a spegnersi; almeno quanto col braccio sollevo una o più tonnellate.
Può capitare di usare la benna bassa in verticale, tipo se voglio "rastrellare" il terreno; dopo cosa faccio?
Che ne pensi? ci sarà qualche pistone storto? tengo il motore troppo basso di regime? i pezzi sono di dimensioni tali che è difficile capire se ci sono attriti extra...comunque bilanceri, bielle e pistoni "scuotono", se li cucci a mano...
Tieni presente quanto detto nella discussione sulla pompa: adesso c'è una pompa da 270 litri al minuto; non so che portata prevedeva in origine.
Poi il motore probabilmente non è al 100% (magari fosse al 70%...), e gli iniettori dilavano sicuramente, perchè fuma e consuma quattro volte il Same Leone...
Finchè non recupero i raccordi per i tubi non mi allargo, anzi, adesso ho smontato l'altro cingolo e per due settimane sto fermo (taglio boccola filettata, ripristino barra, tornitura boccola di regolazione, sfilamento di una maglia, ripristino della boccola di congiunzione...), perchè mi sono stancato di sentire ciocchi incredibili...a proposito, il cingolo tensionato va veramente bene, non si allenta praticamente più (i perni e le boccole si saranno "ripuliti"),e non fa rumore nè all'avanti nè all'indietro; ovviamente da usare rigorosamente sul pari...Ultima modifica di bobmat; 22/08/2011, 08:36.
Commenta
-
Per Sergiom:
Ho cancellato sia gli schemini che le mie considerazioni sulle geometrie, perchè potrebbero essere un cumulo di inesattezze; ci tornerò sopra quando avrò preso le misure per bene, e sarò in grado, simulando o realmente, di effettuare il movimento braccio e benna.
E' ovvio che il mio problema nel richiamo deriva da altro: quando la benna penzola, probabilmente qualcosa di storto impedisce il corretto e libero funzionamento; quando avrò i tubi nuovi, e non correrò altri rischi che aprire la valvola di massima o spegnere il motore, farò qualche indagine...tipo sganciare i pistoni e vedere a vuoto ed a finecorsa cosa fanno...e provare a sollevare la benna con la minipala...oppure?
A proposito di spegnere il motore, ricorda sempre che sul catalogo Marzocchi una pompa ALP4-270 di 180 cc/giro, a 2400 giri e 150 bar assorbe più di120 KW, ed a 100 bar 85 KW...quindi, avendo una pompa più grande, ma avendo mantenuto la valvola di massima originale, quando cerco di aprirla forzo molto di più...ma dovrei fare lo stesso sforzo in ogni situazione? sia in alto che in basso? sia col braccio che con la benna? quando si forza un pistone (bloccato), lo sforzo del motore è solo e sempre quello di mandare tutto l'olio attraverso la valvola di massima, indipendentemente da geometrie, inclinazioni, od altro? oppure esse influiscono sull'entità di questo sforzo?
Una precisazione: ora non posso verificare, ma poichè i quadrilateri alto e basso sono differenti, i finecorsa sul bilancere non coincidono sia in alto che in basso (o in situazioni intermedie) con i finecorsa del pistone benna; è impossibile, avverrà solo in una precisa situazione intermedia; per cui, come dici tu, a volte c'è il finecorsa bilancere, a volte c'è il finecorsa pistone.Ultima modifica di bobmat; 22/08/2011, 08:43.
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioHo cancellato sia gli schemini che le mie considerazioni sulle geometrie, perchè potrebbero essere un cumulo di inesattezze; ci tornerò sopra quando avrò preso le misure per bene, e sarò in grado, simulando o realmente, di effettuare il movimento braccio e bennaOriginalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioUna precisazione: ora non posso verificare, ma poichè i quadrilateri alto e basso sono differenti, i finecorsa sul bilancere non coincidono sia in alto che in basso (o in situazioni intermedie) con i finecorsa del pistone benna; è impossibile, avverrà solo in una precisa situazione intermedia; per cui, come dici tu, a volte c'è il finecorsa bilancere, a volte c'è il finecorsa pistone.
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioE' ovvio che il mio problema nel richiamo deriva da altro
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioA proposito di spegnere il motore, ricorda sempre che sul catalogo Marzocchi una pompa ALP4-270 di 180 cc/giro, a 2400 giri e 150 bar assorbe più di120 KW, ed a 100 bar 85 KW....Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioquando si forza un pistone (bloccato), lo sforzo del motore è solo e sempre quello di mandare tutto l'olio attraverso la valvola di massima, indipendentemente da geometrie, inclinazioni, od altro? oppure esse influiscono sull'entità di questo sforzo?
Commenta
-
Originalmente inviato da sergiom Visualizza messaggiopensa che sulla fl8 che ha un impianto molto simile nello schema, la rotazione benna è capace di sollevare l'intera macchina
In settembre, se tutto funziona, voglio indagare un pò; avevo pensato di chiamarti....
Ho già tagliato la fusione portaboccola, ripristinato la barra filettata, fatto la nuova boccola di regolazione, e tolto una maglia di catenaria; mi manca solo il nuovo perno/boccola di congiunzione.
Poichè l'altra volta ho un pò tribolato ad aggiuntare il cingolo, perchè la catenaria era "apparentemente" corta, anche livellandola su un piano ad altezza denti e ruota, per poi slungarsi di qualche cm di regolazione (si saranno puliti un pò gli interstizi di 2-3 mm tra ogni boccola e perno...), questa volta volevo collegare le due estremità cingolo tipo con due perni (infilati nei fori delle catenarie) e due tiranti, per poi muovermi avanti e indietro ( max 70/80 cm), tensionare i tiranti, rimuovermi, ecc ecc, per arrivare più agevolmente alla sovrapposizione dei fori.
A parte il corretto surdimensionamento dei tiranti, hai dei consigli, delle precauzioni, o delle altre soluzioni da suggerire? tipo una piastra con ganci sui pattini per allineare più comodamente le estremità?
Diversamente ci risentiamo in settembre (...).
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggiodelle precauzioni,
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioo delle altre soluzioni da suggerire?
Commenta
-
Ciao Sergiom, Mefito, e Marco:
Ho rifatto anche il secondo cingolo, limitandomi alla maglia di congiunzione e ad alcune boccole, visto che nel primo cingolo ce ne sono rotte otto, ma nel secondo ancora di più...quindi mi sono limitato a ridurre il passo della maglia di congiunzione di un paio di cm...
Il risultato è ovviamente solo quello di non sentire più impuntarsi il dente corona nei perni scoperti, e di non fare un salto in partenza...ma manovrando a benna piena, in retro, il cingolo resta a terra, mentre la corona si alza di un tot...quindi non potrò MAI caricare e ruotare in retro, anche coi cingoli tirati, per gli ovvi motivi; scarica, invece, si usa bene, manovrando tranquillamente (...) anche in retro.
Ho sistemato il paraolio albero (che è una filettatura) inserendo un or, il cardano su bronzine in ergal va da dio, i tubi sono ancora quelli di 3/4 ma per ora reggono, ed i freni/frizioni di sterzo, se usati in buona coordinazione, ce la fanno ancora, e momentaneamente non si è presentato altro (...).
Sul cinematismo braccio, mi ero ripromesso alcune attività di controllo, e mi è tornato in mente rileggendo i post precedenti, ma in realtà non ho fatto niente, dedicandomi ad altro...
Come già detto, la uso poco, il meno possibile, alcune volte all'anno, anche visti i consumi e l'avviamento...anche se solo usandola si farebbe pratica.
Una cosa che mi disturba MOLTISSIMO è che non si vede dove si lavora; ma come facevano/fanno? c'è una piastrina saldata al leveraggio benna, dove scorreva un'astina che evidenziava la posizione/inclinazione benna; tu sai qualcosa in merito? dove andrebbe fissata l'asta, e come dovrebbe lavorare? è un sistema che può aiutare? nel caso, la rimetto...
Adesso mi tocca sempre scendere, perchè vado proprio alla cieca (quando posiziono qualcosa)...Ultima modifica di bobmat; 03/08/2012, 22:52.
Commenta
-
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioUna cosa che mi disturba MOLTISSIMO è che non si vede dove si lavora; ma come facevano/fanno?"ci vuole orecchio, ce ne vuole tanto anzi parecchio"; intanto si deve usare l'inclinometro, è uno dei sensi del corpo (oltre ai 5 canonici) che consente di sentire l'inclinazione della macchina, l'organo preposto è la parte del corpo che poggia sul sedile
Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioc'è una piastrina saldata al leveraggio benna, dove scorreva un'astina che evidenziava la posizione/inclinazione benna; tu sai qualcosa in merito? dove andrebbe fissata l'asta,Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioe come dovrebbe lavorare?Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioè un sistema che può aiutare? nel caso, la rimetto...Originalmente inviato da bobmat Visualizza messaggioAdesso mi tocca sempre scendere, perchè vado proprio alla cieca (quando posiziono qualcosa)...
Commenta
-
Sono un pò lungo, ma in questo agosto dovrei sgombrare uno spiazzo, "consacrando" la ruspa...adesso sgombero ancora a mano, o caricando la benna della minipala, o la carriola, per salvare il materiale disomogeneo.
Poi pensavo di cucciare la roba con la ruspa un pò più vicino alla destinazione, e se riesco, anche a cumularla.
Quest'altra estate magari ci sarà della terra da spostare...
Quindi sarebbe abbastanza importante prendere un pò confidenza con la benna...
La piastrina che è saldata alla ruspa potrebbe non essere originale, e domani, che vado su, faccio una foto.
Questa bacchetta evidenzia solo l'inclinazione benna?
E l'altezza come si verifica?
Dalla posizione del braccio?
Ossia, come dici tu, io sono seduto, con la ruspa inclinata in un certo modo; se ho la benna ruotata in alto, testando il sollevamento della ruspa (col perno benna) capisco quanto mi devo sollevare; poi verifico con l'astina o i 7 gradi o il parallelismo al terreno; quindi attacco la frizione...
Oppure posso prima posizionare la benna con i riferimenti dell'astina, e poi terstare la distanza del perno benna dal terreno; poi attaccare la frizione...
Ho notato, quando il vecchio proprietario l'ha provata, che ci vuole perizia con la frizione quando si carica, per non far spegnere il motore; essendo meccanica, questa perizia non si può avere se non acquisita in passato...ma ho i cingoli industriali, e arrivano facilmente a slittare, per cui dovrei essere quasi tranquillo...Ultima modifica di bobmat; 04/08/2012, 13:19.
Commenta
Commenta