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le normative su mmt datate

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  • le normative su mmt datate

    ciao a tutti mi piacerebbe aprire questa discussione in quanto almeno nella mia zona sembrerebbe che qualcosa si stia muovendo per quanto riguarda la sicurezza! molte imprese si stanno muovendo per mettere in sicurezza il proprio parco macchine e per formare gli operai per quanto riguarda i corsi 626 anti incendio e primo soccorso! ora io posseggo diverse macchine movimento terra di vecchia generazione sicuramente non conformi con le normative attuali. ho già provveduto a contattare l'ingegnere abilitato per fare le prove fonometriche alle macchine però non so quante di queste macchine risulteranno idonee a parte i miniescavatori che sono nuovi! ora volevo chiedere a voi esperti del forum quali caratteristiche deve avere una vecchia macchina per poter lavorare in cantiere senza problemi... grazie in anticipo, rispondete numerosi e soprattutto non scrivete se non siete sicuri della veridicità delle informazioni che avete per non creare confusione!
    p.s.
    le macchine di cui parlo sono un fiat allis FE18R una fiat FL4 C una terna fai 87 c un fiat 684 n e un rullo vibrante simesa 20+20 e una mf 200b

  • #2
    è bello e curioso che si incominci a parlare di sicurezza e di D.Lgs. 626/94 a 14 anni dalla sua comparsa, a 11 dalla definitiva entrata in vigore ma sopprattutto 2 mesi DOPO la DEFINITIVA ABROGAZIONE.

    Oggi si parla di D.Lgs. n. 81 del 9/4/2008

    Per quanto riguarda la domanda, riporto qui alcuni concetti che ho già espresso in altri post del forum e che riguardano la MIA PERSONALE esperienza ed il confronto con gli ORGANI di CONTROLLO LOCALI (le correnti di pensiero sono diverse da un dirigente all'altro)

    1) la prima suddivisione sta nel fatto che la macchina sia stata commercializzata nuova ante o post 1/1/1997 - se è post ha il CE e non ci sono problemi;

    analizziamo quindi quelle pre - CE

    2) c'è una grossa differenza se la macchina viene utilizzata dal solo proprietario (lavoratore autonomo) o se la macchina è del titolare di una ditta che la fa usare anche dagli operai;

    3) il lavoratore autonomo proprietario della macchina può dirsi formato ed informato sui problemi di quella specifica macchina; deve scrivere delle prescrizioni di utilizzo sul documento della sicurezza e porre in essere un programma di sostituzione che può avvenire anche nel lungo termine.

    4) se è una ditta con operai che usano la macchina, ci sono restrizioni maggiori. Devono essere formati ed informati anche gli operai che la usano. sarebbe meglio individuare per esempio 2 persone ed affidare la macchina sempre a quelle.

    La macchina può essere fatta visionare ad un esperto. Se non ha il CE, non si potrà più ottenerlo, ma si potrà tentare di mettere in essere accorgimenti atti a scongiurare i rischi, per esempio montando le stesse sicurezze che montano macchine analoghe nuove e considerarle "conformi per analogia".
    Si dovrà anche fare una sorta di Manuale d'Uso tenendo conto delle conoscenze attuali

    per un'impresa , il piano di progressiva sostituzione delle macchine NON CE deve articolarsi nel medio e nel breve termine, in relazione al volume d'affari dell'impresa.

    Chiaro che più la macchina differisce da quelle commercializzate oggi, più diventa difficile stare tranquilli.
    In teoria, la legge non impone di buttare tutto ciò che non è CE.... in pratica se hai un'impresa e ti capita un incidente, oggi dopo 11 anni dall'entrata in vigore è difficile sostenere che hai fatto tutto quanto possibile per scongiurare i rischi.

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