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Evoluzione tecnologica negli escavatori

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  • Evoluzione tecnologica negli escavatori

    Mi piacerebbe affrontare l'argomento storico dell'evoluzione degli escavatori e parlare di quelle che sono state le innovazioni più importanti introdotte in queste macchine. Inizio con alcuni temi che mi vengono in mente e su cui mi piacerebbe saperne di più (chi li ha inventati, in che anni, quali sono state le prime macchine ad adottarli...).

    Ecco alcune innovazioni importanti:

    -Introduzione dell'idraulica negli escavatori:
    negli anni '50 si sono visti i primi escavatori idraulici, che hanno progressivamente sostituito quelli a corda (a partire dai più piccoli), prima con martinetti a singolo effetto, poi a doppio effetto.

    - Motori idraulici
    Si sono successivamente sviluppati motori idraulici che hanno semplificato notevolmente la trasmissione della potenza dal motore alle ruote motrici dei cingoli, oltre ad aver permesso la rotazione completa della torre (credo che in questo Poclain sia stato il primo, giusto?).

    - Distributori e comandi
    Dal sistema di comando costituito da molte leve (una per ogni distributore) si è passati ad un sistema di controllo con leve multifunzione che permettono di effettuare più movimenti in contemporanea.

    -Mini
    Un'altra grossa rivoluzione credo sia stata la nascita dei mini, che hanno permesso di lavorare in situazioni e spazi dove le macchine classiche non avevano possibilità.

    Se qualcuno ha voglia di parlare di questi argomenti o ne vuol proporre altri è benvenuto!

  • #2
    Ragno

    Ti rispondo io in merito ai motori idraulici.. e al "ragno" che sarebbe poi il distributore multivia che è sotto la ralla.. Fu costruito intorno agli anni 60 proprio dalla Poclain, anche se ci erano arrivati pure i tecnici che xostriurono il primo escavatore idraulico e cioè L'ITALIANISSIMA HYDROMACH!!!!!!!!!

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    • #3
      X Barnaba, forse lo sai già, ma la prima evoluzione quella che ha portato dall'escavatore a corda a quello idaulico
      è avvenuta in Italia, più precisamente a Torino, sul finire degli anni '40.
      Gli inventori dell'escavatore idraulico furono i fratelli Bruneri, che diedero origine prima a Hydromac, poi a Simit e infine
      a Rock.
      ilprimo escavatore era un gommato, il secondo passo è stato l'utilizzo di una carro cingolato, dapprima con trasmissione a catena(che si può ancora vedere su alcune Link-Belt)
      e poi con i motoriduttori idraulici sulla ruota motrice del cingolo.

      Come vedi noi inventiamo poi riusciamo a farci fregare dagli altri
      Fede, BID Division Member

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      • #4
        Mi fa piacere che questo argomento riscuota consensi.
        La storia Poclain la conosco abbastanza (ho un po' di materiale a riguardo) ed a quanto avevo letto, erano stati i primi a realizzare il motore idraulico a rotazione continua per la ralla (Trakker, intendi questo con "ragno"?).
        Non so però, per esempio, chi è stato il primo ad applicare i comandi "Joystick" in luogo delle classiche leve e rivoluzionare il sistema dei distributori-comandi: credo che siano soluzioni dei primi anni '80.

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        • #5
          Barnaba, i manipolatori credo siano nati prima degli anni '80
          I vecchi Simit S90-S105 erano tra gli ultimi modelli a montarli.....
          gli Hydromac anni '70 avevano già i 2 manipolatori in luogo delle 4 leve
          Fede, BID Division Member

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          • #6
            Il "ragno" sarebbe il distributore sotto la ralla a forma di stella, che permette le funzioni idrauliche anche se la torretta gira a 360 gradi...
            I primi a montare i comandi "4 in 1", come dice Friz, furono i Simit e gli Hydromach, seguiti da Poclain, O&K ed Atlas, e poi successivamente gli altri, dicimo che questo sistema, si sviluppo alla fine degli anni 60-inizi 70 (mio padre lavoro' con un RH6 che aveva gia i comandi "4 in 1" anche se senza servoassistenza intorno al 1971-72)..

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            • #7
              Trakker,
              potresti spiegarmi meglio come funziona questo sistema? Dove posso trovare qualche disegno?
              In effetti non avevo pensato al problema di passare le condutture idrauliche attraverso la ralla che può girare all'infinito.

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              • #8
                Abbiamo già spiegato in altri argomenti il discorso del giunto rotante e di come assolve alle funzioni di distributore idraulico, per trasportare l'olio dalla torretta al sottocarro !!
                E' stato ampiamente studiato e spiegato il funzionamento di tale dispositivo in latro post analogo ...
                Paolo Raffaelli

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                • #9
                  Pablo, mi sai indicare in quale post si parla del "ragno"?

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                  • #10
                    Sempre lavorare ehhh ... adesso te lo devo ricercare (con il nuovo bulletin ci devo prendere la mano) ... era dell'anno scorso sempre escavatori !!!
                    Voglio vedere al prox raduno quanti caffè mi paghi ....
                    PS (al SAIE hai glissato xchè dovevi cucinare !! Te lo ricordo ehhh ... Gianni è andato avanti a piadine e panini) !!
                    Paolo Raffaelli

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                    • #11
                      L'argomento era "una strana domanda" ed altri ancora ... risale al 2003 !!!
                      Adesso aggiungo un caffè .... (PS usa il pulsante "cerca")
                      Paolo Raffaelli

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                      • #12
                        Che buona memoria Pablo!!
                        La spiegò Maurizio precisamente... un anno e mezzo fa!
                        Come passa il tempo...
                        http://www.forum-macchine.it/showthr...strana+domanda

                        Si si ma andiamo avanti con la discussione storica... è molto interessante!!

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                        • #13
                          Memoria poca .. ho usato il pulsante "Cerca" !! In altro post l'avevo spiegato anche ad altri utenti, ero agli inizi .... ma non ricordo bene ... era sempre sugli escavatori ....
                          Gianni ohhhh Gianni .... vorrei porre l'accento sul comfort in cabina ... quando i costruttori si sono accorti che sotto tale voce si rincorrono più fronti:
                          - Riduzione emissione acustica (impiego materiali sbarranti, fonoassorbenti, etc)
                          - Maggior cubatura
                          - Ergonomia del posto di comando e studio antropometrico.
                          - Vetratura ed incidenza climatica/acustica
                          - Struttura e protezioni inserite nel telaio

                          e tanti altri ancora che si identificano nel modulo guida della macchina.
                          Paolo Raffaelli

                          Commenta


                          • #14
                            Spero di risolvere i problemini economici che ho, in modo che al prossimo raduno io possa esserci..

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                            • #15
                              Il bello è che in un officina di un mio amico, un paio di volte l'ho aiutato a revisionarli (figuratevi che è talmente matto che ha rimesso in sesto un 245 incendiato....)..solo che ora non mi ricordo bene il funzionamento, visto che Barnaba chiedeva spiegazioni....

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                              • #16
                                X Friz.

                                Nonostante io pensi di essere uno dei più convinti assertori del genio Italiano in ogni epoca ed in ogni campo, ritengo comunque che per onestà dobbiamo ammettere che l'escavatore idraulico, anche se concepito con diverso cinematismo del braccio e diversa concezione del mezzo, una macchina "compatta", una praticamente due corpi in uno, (parte trasporto e parte operativa) possa essere attribuito , all'incirca nello stesso periodo, sia agli Italiani Bruneri che alla Gradall.

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                                • #17
                                  Vi ringrazio per la segnalazione e riporto di seguito la spiegazione di Maurizio:

                                  la risposta e' ....elementare. I tubi della traslazione (cingoli) passano in un giunto rotante posto sulla base superiore della macchina che provvede a "distribuire" l'olio ai motori idraulici senza fare"aggrovigliare" i tubi.
                                  Solitamente questo giunto e' fissato con una staffa che se per caso "si smolla" provoca (effettuando la rotazione) "l'aggrovigliamento" dei tubi.
                                  Questo giunto rotante al suo interno presenta delle guarnizioni che, se usurate, possono provocare trafilamenti e mancanza di tenuta specialmente "in discesa
                                  ".


                                  Sarò zuccone, ma non ho ancora le idee chiare su come è fatto il giunto.
                                  L'unico modo che mi viene in mente per evitare di avere tubi che si avvolgono è con delle condutture concentriche connesse nel punto della ralla, ma è una cosa troppo complicata, quindi immagino che non sia così.
                                  Dove posso trovare uno spaccato, un disegno o cmq una cosa che mi faccia capire come funziona?

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                                  • #18
                                    non la sapevo quella di Gradall....cmq le macchine Gradall hanno una geometri del braccio completamente diversa dai bracci comuni.
                                    un'invenzione italiana dovrebbe essere la triplice articolazione idraulica, coperta per anni dal bervetto Simit, infatti gli altri costruttori non la facevano,
                                    avevano solo le triplici articolazioni meccaniche.
                                    Fede, BID Division Member

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                                    • #19
                                      Barnaba, qualsiasi manuale delle parti di ricambio di un escavatore idraulico ti
                                      mostrerà benissimo come funziona il ragno. Anzi, a differenza dei precedenti
                                      escavatori a corde, questo è molto più semplice dovendo solamente far passare
                                      l'olio per azionare i due motori dei cingoli ( ora nei mini anche la ruspetta) e mi
                                      pare in qualche caso anche quelli dei pistoni che allargavano/richiudevano il carro.Ben più complicato era il ragno degli escavatori a corde difatti l'unico motore di traslazione era nel centro torretta da dove partiva il perno di trasmissione per azionare l'asse motore posto nel carro che, con le catene,dava il moto ai cingoli. Considerando che questo asse motore al centro aveva naturalmente una specie di differenziale/freno, dovevano bypassare tra carro e torre, anche l'aria delle cannette pneumatiche per i comandi o nei più vecchi, non pneumo/assistiti, i comandi meccanici a stanghetta.

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                                      • #20
                                        x Junker
                                        ti ringrazio, cercherò qualche spaccato. Per ora ne avevo visto solo qualcuno di vecchi gommati in cui la trasmissione alle ruote passava attraverso un albero concentrico alla ralla e poi veniva "girata" con una coppia conica ed andava alle ruote.
                                        Ora che me lo metti in mente, ho un libro sulle vecchie Eire a corde, anche a vapore: lì c'era qualcosa. Vado a vedere.

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                                        • #21
                                          Mi sento di dover riaprire questo post che vedo fermo da un po', citando le migliorie in termini di efficienza, che hanno avuto i motori termici delle macchine; a prescindere che si tratti di motori 4/ 6 cilindri; common rail o iniettore pompa... No?

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                                          • #22
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