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Tecniche agronomiche di gestione dell'uliveto.

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  • L'impollinazione avviene per azione del vento e cmq non tramite insetti che non essendo attratti dal nettare boicottano la fioritura dell'ulivo (in un oliveto in piena fioritura, la miriade di fiori attrarrebbero una quantità tale di insetti e api che non sarebbe il caso di metterci piede...).

    Se l'anticrittogamico è compatibile col boro si può dare insieme...altrimenti separati anche di un giorno.

    Per il tronco è utile l'anticrittogamico e l'insetticida...il concime fogliare si fa assorbire solo dalle foglie.

    Il concime fogliare è una sferzata d'energia (come il cioccolato per l'organismo umano);
    alla base del tutto ci vuole la concimazione al terreno (e perchè avresti dovuto toppare?) che equivale al normale apporto di proteine, vitamine e carboidrati.

    Vedrai ACUTO...vedrai!

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    • Riassumento il tutto rame da febbraio a giugno una volta al mese e prima della fioritura boro da solo.
      Adesso gli ulivi hanno tutti i germogli: posso fare trattamenti con il rame o rischio di rovinare i germogli?

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      • concimazione

        Ciao Ragazzi!

        ma Voi la concimazione a terra la fate con lo spandiconcime su tutta la terra

        oppure la fate a mano, localizzata sotto la chioma ?

        concimate solo in primavera ? che concimi usate ?

        e in autunno usate concimi organici ? humus ? letame ?

        i miei ulivi di un anno per quest'anno niente concime,

        ma dall'allo prossimo voglio iniziare a fare qualche concimazione,

        cosa mi consigliate ?

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        • XAleulivi

          Si esatto (anche se nessuno ti vieta di continuare dopo giugno-luglio...è un mio modo di agire).
          Anche un trattamento con solo rame a fine raccolta ci sta bene.

          Il boro va dato non miscelato con il rame anche se ci sono molti prodotti compatibili (chiedi al rivenditore).

          Il rame potrebbe arrecare danni con le alte temperature estive (e su foglie di altre piante) ma non ho mai visto danni sul coriaceo fogliame dell'ulivo...vai tranquillo anche sui germogli, in primavera le temperature non sono mai altissime.

          Xg.renda
          Per piante di pochi anni è preferibile effettuare concimazioni manuali, sotto chioma per evitare di sprecare e concimare così l'erba.
          Io ho piante adulte e concimo con lo spargiconcime tanto immagino che il mio oliveto sia tutto un intreccio di radici.

          Se pensi di trattare e quindi di somministrare concime fogliare, è sufficiente una leggera concimazione invernale con un buon ternario.
          Non ho mai usato letame perchè non ne dispongo e perchè non effettuo alcuna lavorazione della terra.

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          • X Tce 50
            Una cosa:in un messaggio precedente dicevi che le tue piante producono dai 50 ai 100 Kg... mi sembra veramente tanto?
            le mie hanno 3-4 anni e sesto 5X4,5 ne ho circa 1200 tra leccino frantoio e grignano. Secondo te con queste cultivar quanto arrivo a produrre a pianta? e tra quanti anni potrò arrivare almeno a 10 kg a pianta?
            Grazie

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            • Grazie a TCE per il consiglio

              Dunque Riepilogando

              1) concime complesso tipo 15,7,7 in inverno

              2) poi concimazione fogliare + rame + boro in prefiorura (feb-mar)

              3) poi di nuovo solo boro (quando cadono i fiori)

              4) poi di nuovo solo boro (quando le olive sono grandi quanto un grano di pepe)

              5) luglio - agosto --> insetticida per la mosca SE Necessario

              6) rame dopo la raccolta




              Io so per esperienza personale che nelle zone con clima caldo --> vocato all'ulivicoltura --> (sicilia, ma ovviamente anche puglia, spagna ecc.) 50 Kg a pianta per piante adulte, sia una produzione normalissima.

              per 10 Kg a pianta, (almeno nel sud italia) non varrebbe la pena neanche perdere tempo con la raccolta, a meno di non fare pagare l'olio 10 euro al litro, ma a quel punto rimarrebbe invenduto.

              Forse nel centro-nord italia (penso alla toscana) dove gli ulivicultori sono molto più bravi nella promozione dei propri prodotti --> allora 10 eur /lt non è un prezzo impossibile.

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              • Provo a dire qualcosa io ma bisogna che gli esperti confermino .... se ho ben capito cio' che ho imparato .....
                L85 insegna che il concime complesso, conviene metterlo in Novembre - Dicembre perche' data la scarsa mobilita' nel terreno di fosforo e potassio, solo mettendolo in quel periodo, tali elementi saranno pronti e disponible per la pianta un mese prima della ripresa vegetativa quando le radici si "riattivano".
                Chiaramente converra' privilegiare concimi complessi con un po' meno azoto (che non fa' male ma va' quasi sprecato causa dilavamento durante le piogge invernali senza quesi essere utilizzato dalle radici a riposo) e piu' alto titolo di potassio (12-10-20)
                Il potassio oltre a rendere meno sensibile le piante al gelo e alla siccita' (?), e' fondamentale per la fruttificazione e l'inolizione.
                Eventualmente al risveglio vegetativo ripassare un buon ternario "innalzando" in questo caso, il titolo di azoto in quanto e' lazoto che da' la forza alla pianta per i germogli e per la sua crescita (15-9-15).
                Poi si puo' passare alla concimazione fogliare seguendo un po' lo stesso schema con l'aggiunta di boro o il boro da solo, questo dipende da come stanno le piante e da quante volte ci puoi/vuoi passare .... con piu' azoto in marzo aprile e con piu' potassio da quando ci sono le olive grandi come grani di pepe ....
                Comunque senza mai esagerare come ho fatto io con il boro ..... e sempre cercando di mettere un concime completo anche di microelementi.
                Non credevo, ma quello che spesso si legge di fare una pianificazione per la concimazione in modo da avere sempre presente quale sara' il quantitativo finale distribuito, penso sia utile ....
                Per quanto riguarda la quantita' di olive prodotte, credo che oltre che dalla cultivar (che pero' non crea differenze cosi' nette) dipenda molto dalla fertilita' del terreno .... io se riesciro' a fargli produrre una media di 5 Kg a pianta, pago d a bere a tutti ......pero' sono alte due - tre metri, un po' stortignaccole e assolutamente poco vigorose, e non saranno mai come quelli di TCE perche' sono in pendenza su un terreno semiroccioso che e' tutt'altro che fertile.
                Ultima modifica di ACUTO; 20/04/2007, 14:53.

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                • Originalmente inviato da Aleulivi Visualizza messaggio
                  X Tce 50
                  Una cosa:in un messaggio precedente dicevi che le tue piante producono dai 50 ai 100 Kg... mi sembra veramente tanto?
                  le mie hanno 3-4 anni e sesto 5X4,5 ne ho circa 1200 tra leccino frantoio e grignano. Secondo te con queste cultivar quanto arrivo a produrre a pianta? e tra quanti anni potrò arrivare almeno a 10 kg a pianta?
                  Grazie
                  E te lo confermo...quest'anno moltissime piante mi hanno abbondantemente superato il ql di produzione.
                  Sto parlando però di piante di 20-30-50-100 anni (praticamente nel pieno della produzione) con chiome di 6-7-8 m. di diametro e con sesti di impianti molto più ampi (10 x 10).
                  L'ulivo, come ho già avuto modo di dire, è una pianta avida di sole; il rischio che si corre maggiormente nei sesti di impianti stretti, è che le piante si fanno ombra tra di loro.
                  Secondo me hai un sesto di impianto eccessivamente stretto, arriverai presto a far toccare le chiome tra di loro, sarai costretto ad intervenire in maniera pesante con le potature, ed è chiaro che una piccola chioma, produrrà una piccola quantità di olive.
                  C'è da dire che con un sesto di impianto così stretto si effettuano in maniera ottimale e più veloce i necessari trattamenti.
                  Fra altri 3-4 anni, dovresti superare i 10 Kg. a pianta.
                  Datti da fare...vedi di superarmi.

                  ACUTO...la stessa cosa vale per te...voglio che fra un paio d'anni anche tu scriva...ragazzi, sono in difficoltà, non so più dove mettere le olive raccolte.

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                  • Ehi TCE grazie e speriamo di avere qualcosa gia' da quest'anno .... sbaglio o incrociando le dita le piate sono belle cariche di mignole un po' dappertutto ?

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                    • Si, anche le mie piante sono piene di mignole...ormai fiori direi.
                      Ma da qui al frutto di strada ce n'è ancora tanta.

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                      • OLIVETO:consiglio per ripulitura da erbacce

                        Ciao a tutti,avrei bisogno di un consiglio da voi esperti del forum. Premetto che ad oggi è il secondo anno che sono in possesso di un oliveto di circa 200 piante,posta in collina su più livelli,quindi a gradoni. Il terreno ha una discreta composizione di sassi abbastanza grossi,ma impossibile tirarli via tutti,proprio per questo motivo mi era stato consigliato di ripulire il terreno dalle erbacce con un estirpatore. Lavorazione che richiede moto tempo,in quanto devo fare piccoli tratti in avanti,poi tornare indietro e così via. Quest’anno mi sono mosso un po’ in ritardo,le erbacce erano molto alte,di conseguenza ho fatto dei gran cumuli di erba e terra.
                        Vorrei sapere quale altro tipo di attrezzo potrei usare per velocizzare la lavorazione e per evitare un risultato scadente come con l’estirpatore. posseggo un fiat 605 c super.
                        Tante grazie anticipatamente.
                        Ultima modifica di L85; 24/05/2007, 12:14. Motivo: unione argomento

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                        • Secondo me dipende da come sono posizionati isassi, se affiorano di pochi centimetri basta usare una trincia e tenerla alta quanto basta dal terreno. Comunque dovresti spiegare meglio perchè non è possibile togliere i sassi.

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                          • Il trincia mi è stato sconsigliato in quanto i sassi affiorano e ripulire il terreno richiede molto tempo.Utilizzare questo tipo di attrezzo in tali condizioni mi è stato detto che si rovinerebbe subito .

                            Commenta


                            • prova a usare un estirpatore con le molle, che quando incontrano un sasso non troppo affiorante fanno alzare il dente e ne evitano la rottura; altrimenti diserba il tutto quando le erbacce nn sono troppo alte (ca 20 cm) con un sistemico + un residuale e avrai il terreno pulito per un bel po.

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                              • Bisogna entrare nell'ordine di idee che i lavori in agricoltura vanno fatti al momento opportuno, non quando si ha tempo o voglia; l'estirpatore molleggiato è l'unico attrezzo idoneo al tuo caso ma va passato 3-4 volte l'anno, quando l'erba è ancora bassa, allora si fa un lavoro ottimale.
                                Se si aspetta (per causa di forza maggiore) che l'erba diventa alta, anche l'estirpatore dimostra tutti i suoi limiti.

                                Il diserbo chimico (gliphosate) credo sia l'unica valida alternativa.

                                Commenta


                                • La possibilità di utilizzare il diserbo è stata accantonata in quanto la mia è una produzione per uso familiare,di conseguenza preferirei farne a meno,forse è solo utopia. Mi sembra di aver capito che la miglior soluzione sia data da estirpatore con le molle,io ho un estirpatore a cinque ancore rigide,di cui due davanti e tre dietro, il problema è che ad ogni passata anche con erba bassa non pulisce molto bene,qualche pianta rimane. L’estirpatore molleggiato è meglio perchè l’interspazio tra i ganci è minore? Ho visto chi lo utilizza nei filari delle vigne riesce un bel pulito. In alternativa mi è stato consigliato di passare con frangizolle in modo tale poter incrociare tra una pianta e l’altra,in quanto il mio ulteriore problema che forse non sono riuscito a spiegare in precedenza è che essendo un terreno a terrazzamento riesco a lavorarlo con passate uniche per tutta la sua lunghezza,ma per quanto riguarda la sua larghezza devo fare piccoli tratti in avanti poi tornare indietro sollevando l’estirpatore e così via tra una pianta e l’altra. Che cosa ne pensate di questa soluzione?
                                  Ciao…..Ciao
                                  Grazie per il tempo dedicatomi,ma sono alle prime esperienze e si capisce!!

                                  Commenta


                                  • PER L85 grazie mille per aver spostato l’argomento, che ho letto con molto interesse sin dall’inizio, debbo farvi sinceri complimenti per la vostra esperienza passione e soprattutto per la volontà di trasmettere agli altri .
                                    PER tutti quanti coloro hanno voglia di aiutarmi a trovare una soluzione al mio problema sono in trepida attesa .(vedi descrizione nei messaggi sopra).
                                    -Domanda: riserbare il terreno comporta dei rischi di contaminazione al prodotto finale?
                                    -Passare con l’estirpatore a circa 10-<?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-comffice:smarttags" /><st1:metricconverter w:st="on" ProductID="15 cm">15 cm</st1:metricconverter> dal gambo della piante provoca danni?
                                    Per ora basta così di domande (anche se ne avete smosse molte).
                                    CIAO……CIAO

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                                    • Il gliphosate (Roundop, Buggy ecc.) credo sia il diserbante più innocuo e biodegradabile che ci sia (non è necessario il patentino per adoperarlo).

                                      Con l'estirpatore (o qualunque altro attrezzo) negli oliveti si scende ad una profondità max di 10-12 cm.; a quella profondità e ad una distanza di 20-30 cm dal tronco (non meno se no finisce che qualche pianta la tocchi) vedrai che non farai danni.
                                      Se ti mantieni ad una distanza di 35-40 cm dal tronco e rifinisci in un secondo momento a mano (con decespugliatore per esempio), ancora meglio.

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                                      • Originalmente inviato da TCE 50 Visualizza messaggio
                                        Il gliphosate (Roundop, Buggy ecc.) credo sia il diserbante più innocuo e biodegradabile che ci sia (non è necessario il patentino per adoperarlo).

                                        Con l'estirpatore (o qualunque altro attrezzo) negli oliveti si scende ad una profondità max di 10-12 cm.; a quella profondità e ad una distanza di 20-30 cm dal tronco (non meno se no finisce che qualche pianta la tocchi) vedrai che non farai danni.
                                        Se ti mantieni ad una distanza di 35-40 cm dal tronco e rifinisci in un secondo momento a mano (con decespugliatore per esempio), ancora meglio.

                                        Ciao TCE50,
                                        proprio in questi giorni, infatti ho provveduto a far pulire gli alberi d'ulivo tutt'attorno col decespugliatore.Gia prima dell'arrvo degli operai ero riuscito a fresare il terreno, adesso invece vorrei dare l'ultima passata al terreno col coltivatore, così il terreno rimane pulito ed arieggiato per tutta l'estate!

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                                        • Diserbare a questi giorni con l'erba alta e con le piante in frutto è fattibile?
                                          Oppure se taglio l'erba con la barra falciante è già sufficente? devo poi passare l'estirpatore?
                                          CIAO....CIAO
                                          GRAZIE per la vostra considerazione.

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                                          • xtex76

                                            Ormai l'oliveto è già pulito...a questo punto io aspetterei la prima pioggia che causa la nascita di nuova erba per passare, pochi giorni dopo, il coltivatore.

                                            xmolla

                                            Il diserbo chimico va effettuato con attrezzature idonee per irrorare l'erba, non gli ulivi (che siano in frutto o no)...è una pratica de effettuarsi in totale assenza di vento...subisce l'effetto del diserbante solo la vegetazione che viene irrorata, bagnata; se si tratta di ulivi di almeno 10 anni, cioè con il tronco ben lignificato, si può bagnare (+o- accidentalmente) anche la base del tronco in maniera indenne. Quest'utima deve essere precedentemente pulita da eventuali polloni che potrebbero assorbire e trasmettere alla pianta una pur piccola dose di diserbante...non letale...ma certo, non sono neanche vitamine.
                                            Quando l'erba è ormai alta, il diserbante l'ammazza ma rimane li...morta ma rimane li; bisogna darlo quando l'erba è tenera, non fibrosa in modo che si decompone da sola.
                                            Ecco...questa sarebbe un'altra soluzione; falciare l'erba, toglierla dal campo ed infine passare con l'estirpatore.

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                                            • Olivi malati...

                                              Innanzitutto voglio fare i complimenti al vostro forum, è davvero interessante e ricco di informazioni utili!

                                              Mia moglie ed io siamo finalmente riusciti a scappare dalla città tentacolare e a prendere una bella casetta nella Sabina, con bellissimi olivi (credo qualcuno secolare) e diversi alberi da frutto.
                                              Il dramma è che alcuni olivi presentano delle croste grandi come noci, soprattuto sui rami più piccoli; girando in rete ,comprando libri e chiedendo qua e là abbiamo capito che si tratta di ROGNA dell'olivo!!

                                              Vorrei conoscere il vostro parere (sicuramente autorevole!) su questo problema e soprattutto sapere, se come ho capito, non è risolvibile. Qualcuno sà dirmi realmente che danni possono subire le piante? Considerate che su 22 piante che possiedo, almeno 15 sono malate, la più piccola malata ha un diametro di una trentina di centimetri e la più grande di circa 90/100.
                                              Grazie all'anima buona che vorrà rispondermi e ancora complimenti per il vostro lavoro.
                                              Ultima modifica di L85; 26/05/2007, 05:37. Motivo: unione argomento

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                                              • Benvenuto pellixx

                                                Dall'esposizione del tuo post capisco che ti sei fatto una cultura su questo problema che purtroppo, tale rimane.
                                                Con periodici trattamenti e con potature mirate, si riesce solo a contenere il danno; dopo un po' di anni di maggiori attenzioni noterai un po' più di "pulizia" ma sarà difficile debellarla del tutto (io non ci sono ancora riuscito e non credo di riuscirci).
                                                Il danno che provoca la rogna è quello di ostacolare il regolare flusso nei vasi linfatici e di esporre il legno ai vari attacchi di numerosi patogeni.
                                                Se la rogna è presente in maniera massiccia si ha vegetazione non lussureggiante, rami contorti e defogliati, piante che crescono in maniera stentata; se invece è presente in maniera più blanda la pianta cresce ugualmente con bella vegetazione, fruttifica quasi normalmente...sembra conviverci con questa malattia.
                                                Se pensi di cominciare ad effettuare regolari trattamenti io consiglierei di effettuare una drastica potatura, anche subito (comunque non in pieno inverno) e cominciare a difendere dalla rogna (e non solo da quella) la nuova vegetazione.

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                                                • È una malattia molto comune, presente in tutte le regioni di coltivazione dell'olivo. Responsabile di questa alterazione è il batterio Pseudo monas savastanoi
                                                  Possono essere colpite tutte le parti della pianta (foglie, gemme, radici), sviluppandosi però più frequentemente sui rametti giovani. Si manifesta sotto forma di tuberosità tumorale irregolare che inizialmente è piccola liscia e di colore verde, ma successivamente aumenta screpolandosi sempre più assumendo colore bruno.
                                                  I rami che vengono colpiti in modo massiccio si indeboliscono o disseccano, ma con forti infestazioni è la pianta intera a risentirne manifestando un deperimento generale con scarse fioriture e incomplete maturazioni delle olive.

                                                  È causata da un batterio mobile in grado di penetrare nei tessuti della pianta solo se sono lesionati o feriti per cause dovute a vari agenti come grandine, gelo, insetti, potature e altro. È però indispensabile la presenza dell'acqua (piogge o forti umidità) così da consentire al batterio lo spostamento nel mezzo liquido.
                                                  Una volta all'interno della pianta si può diffondere seguendo la via dei vasi linfatici potendo quindi originare nuovi tumori in punti lontani dal luogo di penetrazione.
                                                  Ha un periodo di incubazione variabile da uno a più mesi a seconda delle condizioni ambientali.

                                                  La lotta si basa sulla potatura e distruzione dei rami colpiti (bruciati), i tagli poi devono essere disinfettati con prodotti rameici. Anche le ferite provocate dalle grandinate vanno trattate con derivati del rame intervenendo tempestivamente dopo l'evento grandinigeno, avendo cura di ripetere il suddetto trattamento dopo una settimana. Si dovrà prestare la massima attenzione agli attrezzi di potatura (forbici e seghetti) che vanno continuamente disinfettati con alcol denaturato o con sali quaternari di ammonio in particolare quando si passa da una pianta colpita dal batterio ad una sana, meglio ancora sarebbe avere due set di attrezzi diversi

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                                                  • Grazie per la solerzia della risposta! Purtroppo era come avevo capito, nè più ne meno...vabbè, pazienza!
                                                    Ho avuto modo di vedere le olive sugli alberi, novembre/dicembre scorso, prima di acquistare la casa, ed erano veramente tante; spero di riuscire a fare almeno qualche litro di olio...poco "rognoso"! Grazie ancora.
                                                    Massimo

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                                                    • Io l'anno scorso ho rimosso le protuberanze e passato del rame e mi sembra che non si siano piu' ricreate .... pero' magari debbo controllare meglio.
                                                      Luigi, L85 che dite e' una speranza vana ?

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                                                      • Se le piante vengono regolarmente trattate col rame non si ricreano...ma in fase di asportazione, non fai altro che generare altre minuscole lesioni alla corteccia quindi altri probabili ingressi del batterio, quindi altre protuberanze; comunque tu hai somministrato tempestivamente il rame e direi che danni non ne hai provocati.
                                                        ACUTO...cosa vuoi che ti dica...il rame è l'unica modalità di lotta a questa malattia...in realtà, non sono mai riuscito a vedere una pianta d'ulivo perfettamente esente dalla rogna.

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                                                        • ciao L85...finalmente ho ritrovato la sezione dove avevo scritto il messaggio...sono un po rimbambito...
                                                          bhe ormai è troppo tardi...e ovviamente nn ho rispettteto nessunoi dei duye consigli che mi erano stati impartiti...
                                                          ho fatto tutto...153 piante in divers ecultivar...adesso aspetto che crescano..eheehh...
                                                          nel frattempo le ho dato del nitrophosca blu(50gr. ognuno)...sono tutte bellissime e stanno iniziando a fruttificare...
                                                          hanno 4 anni, e gli ho fatto fare già una prima grossa potatura per l'impalcatura dalla ditta dove le ho prese, che mi sembrano molto seri.
                                                          lo scasso non l'ho fatto...e infatti adesso sono già li che corro dietro all'erba che in questo periodo sarebbe da tagliare ogni momento...
                                                          ma adm ottobre cercherò di fare una fresatura leggera e di fare entrare nel campo il trifoglio nano...cosi un po di problemi li risolvo...

                                                          Insomma...speriamo che l'avventura delle mie olive nel monferrato abbia un buon risultato.
                                                          p.s. MI consigli qualche tarttamento da fare in questo periodo particolare ??
                                                          ..io penso di farle vegetare un po quest'anno...così si ambientano con calma...dico male ??

                                                          spero in una tua risposta
                                                          Ciao
                                                          Edo

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                                                          • volevo un informazione:

                                                            in toscana, precisamemte in lunigiana sto facendo un impianto di un uliveto su un terreno di 3000 m2 (per adesso) in collina a 400 metri d'altezza con sesto 5x5
                                                            le varietà sono frantoio e leccio. Può essere conveniento o è meglio lasciar stare?

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                                                            • Non so se operi già in agricoltura e se si, che attrezzature hai.
                                                              Se pensi di effettuare le varie lavorazioni necessarie da te, in economia, in famiglia...direi di si ma valuta bene nel caso pensi di aver bisogno di pagare della manodopera.
                                                              C'è la possibilità di irrigazione?
                                                              Non ho esperienze dirette con le cultivar da te citate ma credo che il sesto da te ipotizzato sia un po' piccolo...fra 20 anni le piante avranno una chioma tale che si toccheranno l'una con l'altra, si faranno ombra a vicenda e questo all'ulivo non piace.

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