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Come va in vigneto?

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  • Grazie mille Roberto,

    Quindi fammi capire meglio....
    Se le condizioni climatiche sono avverse dovrei trattare una volta a settimana per tenere sempre coperta la vegetazione con un qualsiasi prodotto a base di rame (essendo tutti uguali magari utilizzo quelli con minore quantitàdi rame in rapporto alla superfice trattata), se per caso (come quest'anno) si sviluppano le macchi d'olio devo trattare con 200 grammi di rame ad ettolitro .
    In teoria essendo in biologico con 200 g di rame ad ettolitro se riesco ad usare 500 litri di acqua ad ettaro sono già ad un kg di rame ad ettaro ( quindi ad un terzo del totale consentito); però se tu intendi 200 grammi per ettolitro con 1000 litri di acqua ad ettaro sarebbero già 2/3 del rame consentito.
    Quindi se nell'etichetta di un prodotto c è scritto che un litro contiene 200 grammi di rame, se non ho capito male, dovrei utilizzare un litro di prodotto per 100 litri di acqua?giusto?

    Per quanto riguarda gli altri prodotti esiste già qualcosa sul mercato?

    Grazie mille roberto sei sempre troppo gentile e soprattutto preparato.

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    • per tutti coloro che hanno un minimo di esperienza in più di me....
      mi hanno proposto il seguente atomizzatore:
      Atomizzatore a turbina portato da 650 litri con cisterna in polietilene a svuotamento totale, pompa Annovi-Reverberi alta pressione a 4 pompanti, filtro d'aspirazione esterno con valvola di chiusura, distributore con valvola elettrica, ugelli in ottone-ceramica.
      Prezzo 2.500 euro.

      CHe dite potrebbe andare bene?

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      • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
        Avevo scritto il messaggio poi non è stato inoltrato ed è andato perso.
        Provo a riscriverlo.
        Vitene triplo? e per l'oidio cosa hai usato?
        Sul migliore non mi pronuncio, ma con quale prodotto ha fatto il confronto?
        Rame:
        Poltiglia bordolese (500/600 gr./hl, dipende dalla concentrazione di rame)
        Ossicloruro di rame: triramici(più rapidi ma meno persistenti)
        tetraramici(meno rapidi ma più persistenti)
        dai 300/400 gr./hl
        Idrossido di rame: elevata capacità antiperonosporica,a parità di efficacia utilizzano meno rame metallo, rispetto agli altri preparati
        (200/300gr./hl sempre a seconda della concentrazione di rame)

        Quando acquisti prodotti a base di rame fai attenzione che l'etichetta sia aggiornata.Dallo scorso anno il rame è stato inserito in Annex I . LMR (limiti massimi residuo) del rame è passato da 20 a 5 ppm,con conseguente revisione di impieghi e intervalli di sicurezza. Il prodotto ha avuto limitazioni nell'uso, sulle orticole e sulle drupacee in vegetazione, occorre quindi controllare che sulle nuove etichette siano inserite le colture che voglio trattare,di rispettare i tempi di sicurezza,ecc.per non incorrere es. in sede di controllo della pac, anche se in buona fede ,alla negazione dei contributi pac stessi e anche in sanzioni dall'autorità sanitaria.
        Questo per chiudere il discorso rame.

        Hai la possibilità di distribuire zolfo in polvere?
        Fammi sapere.

        Ciao Roberto.
        Buona sera,ti rispondo ora perchè ho avuto problemi di tempo;Vitene (il migliore l'ha detto quello dell'agraria),come antioidico ho usato un normale zolfo bagnabile all'80%, da noi l'oidio raramente dà problemi. Sì potrei dare lo zolfo in polvere ma il mio amico non è tanto propenso(abbiamo una macchina a spalla),comunque sia se fosse un buon sistema lo darei io.Noi normalmente vendemmiamo l'ultima domenica di sett. o la prima di ott.quando andrebbero sospesi i trattamenti per avere meno residui possibili nel vino?Quì hanno l'abitudine di ramare anche d'agosto con la scusa che l'uva matura meglio e i capi diventano più forti,ma se poi non piove come gli ultimi anni l'uva è piena di rame e a me non convince. Ho letto in vecchie pagine del forum che sarebbe meglio dalla fine di giugno in poi sospendere i trattamenti bagnati ed adoperare zolfo e zolfo ramato in polvere è vero?Ti ringrazio della pazienza e ti saluto,Luca.

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        • rispondo a muflix il prezzo non è male però che ventola monta da 50-60 o 70 ? non so l'uso che devi fare ma mi hanno consigliato che nei frutteti ci vuole almeno la ventola da 70 e possibilmente a 2 velocità cosa che nei vigneti basta la ventola da 50 . Io ne ho acquistato uno in questi giorni ho preso la ventola da 70 e 2 velocità perchè lo uso anche nel noccioleto comunque ti consiglio di stare su marche conosciute per poi trovare i pezzi di ricambio , dimenticavo io l'ho pagato 250 in più e ho la pompa da 75 litri 3 membrane ciao e buona fortuna

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          • Originalmente inviato da muflix Visualizza messaggio
            Grazie mille Roberto,

            Quindi fammi capire meglio....
            Se le condizioni climatiche sono avverse dovrei trattare una volta a settimana per tenere sempre coperta la vegetazione con un qualsiasi prodotto a base di rame (essendo tutti uguali magari utilizzo quelli con minore quantitàdi rame in rapporto alla superfice trattata), se per caso (come quest'anno) si sviluppano le macchi d'olio devo trattare con 200 grammi di rame ad ettolitro .
            In teoria essendo in biologico con 200 g di rame ad ettolitro se riesco ad usare 500 litri di acqua ad ettaro sono già ad un kg di rame ad ettaro ( quindi ad un terzo del totale consentito); però se tu intendi 200 grammi per ettolitro con 1000 litri di acqua ad ettaro sarebbero già 2/3 del rame consentito.
            Quindi se nell'etichetta di un prodotto c è scritto che un litro contiene 200 grammi di rame, se non ho capito male, dovrei utilizzare un litro di prodotto per 100 litri di acqua?giusto?

            Per quanto riguarda gli altri prodotti esiste già qualcosa sul mercato?

            Grazie mille roberto sei sempre troppo gentile e soprattutto preparato.
            Se sei nel biologico e hai contratto la malattia non hai molte alternative.
            Occorre conoscere: la fase fenologica della vite,le condizioni meteo, l'eventuale virulenza nelle annate trascorse, la zona e il sistema di coltivazione. Posso fare un idrossido di rame (es. Kocide 3000, 15% di rame, a 300gr./hl, più facile rimanere nei parametri di rame) poi se l'infezione non è stata debellata lo ripeto dopo 5/6 giorni.

            Esiste in commercio il gluconato di rame,prodotto da una ditta spagnola, nome commerciale Labicuper, registrato come fertilizzante fogliare. I primi risultati sono incoraggianti, si distribuisce alla dose di 0.3L./hl, percentuale del rame 8%, è un preparato rameico penetrante.

            Ciao Roberto.

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            • Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
              Buona sera,ti rispondo ora perchè ho avuto problemi di tempo;Vitene (il migliore l'ha detto quello dell'agraria),come antioidico ho usato un normale zolfo bagnabile all'80%, da noi l'oidio raramente dà problemi. Sì potrei dare lo zolfo in polvere ma il mio amico non è tanto propenso(abbiamo una macchina a spalla),comunque sia se fosse un buon sistema lo darei io.Noi normalmente vendemmiamo l'ultima domenica di sett. o la prima di ott.quando andrebbero sospesi i trattamenti per avere meno residui possibili nel vino?Quì hanno l'abitudine di ramare anche d'agosto con la scusa che l'uva matura meglio e i capi diventano più forti,ma se poi non piove come gli ultimi anni l'uva è piena di rame e a me non convince. Ho letto in vecchie pagine del forum che sarebbe meglio dalla fine di giugno in poi sospendere i trattamenti bagnati ed adoperare zolfo e zolfo ramato in polvere è vero?Ti ringrazio della pazienza e ti saluto,Luca.
              Tutti i prodotti sono ottimi, basta usarli nella maniera corretta. Un prodotto può essere ottimo in certe situazioni e in altre essere insufficiente,bisogna scegliere il prodotto appropriato alla situazione contingente Quando terminare i trattamenti è sempre il meteo a decidere, normalmente il periodo dell'invaiatura, ( quando cambia colore) coincide con la fine dei trattamenti,ma in occasioni di estate piovose si è trattato anche in epoca successiva.Lo zolfo in polvere sarebbe più appropriato usarlo nella fase post allegagione, pre-chiusura grappolo, chiusura grappolo. Fatta in epoca successiva può ritardare i processi fermentativi,e causare alterazioni al sapore del vino.
              In questo periodo invece penetra anche nel grappolo e non ti serve l'antibotritico,usa quello ramato,
              Invece di usare 20kg./ha in una sola volta frazionalo in 2 volte, così eviti possibili fenomeni fitotossici...ogni 5/6 giorni per un totale di 4 volte...Usalo nelle ore più fresche del giorno (mattino presto o sera) e con poca spesa....
              Poi un trattamento o due con poltiglia bordolese e... buona vendemmia

              Ciao Roberto.

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              • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                Se sei nel biologico e hai contratto la malattia non hai molte alternative.
                Occorre conoscere: la fase fenologica della vite,le condizioni meteo, l'eventuale virulenza nelle annate trascorse, la zona e il sistema di coltivazione. Posso fare un idrossido di rame (es. Kocide 3000, 15% di rame, a 300gr./hl, più facile rimanere nei parametri di rame) poi se l'infezione non è stata debellata lo ripeto dopo 5/6 giorni.

                Esiste in commercio il gluconato di rame,prodotto da una ditta spagnola, nome commerciale Labicuper, registrato come fertilizzante fogliare. I primi risultati sono incoraggianti, si distribuisce alla dose di 0.3L./hl, percentuale del rame 8%, è un preparato rameico penetrante.

                Ciao Roberto.
                Grazie come sempre Roberto,
                la fase fenologica della vita attualmente è in prechiusura grappolo,
                cioè ha terminato da poco la fioritura ma con le alte temperature degli ultimi giorni è già in prechiususra grappolo.
                il sistema di coltivazione è cordone speronato, sesto di impianto 2,30 per 1metro (in alcuni 0,80), la mia zona è il sud sardegna.
                Ti spiego un pò quello che è successo: prima delle ultime piogge circa 2 settimane fà, c erano soltanto alcune foglie colpite dalle macchie d'olio; abbiamo trattato con rame prima dell'ultima pioggia ma dopo l'ultima pioggia si sono espanse un pò troppo, trattato nuovamente con 5-6 giorni di distanza dall'ultimo trattamento e poi un altro trattamento sempre a 5/ giorni di distanza. Abbiamo usato solfato pentaidratato, un litro contiene 60 grammi di rame, la dose consigliata è 150/200 ml/hl, quindi ne utilizzavamo 1.5 litri ad ettaro. E' giusto?
                poi oltre al rame abbiamo utilizzato zolfo solubile, e atri concimi BIO.
                Al momento la peronospera si è fermata, grazie al forte maestrale della scorsa settimana e alle temperature di queste giorni...più di 30 gradi.ù
                Di norma nella nostra zona non ci sono mai infezioni gravi di peronospera, questo è un anno particolare, è piovuto parecchio tutta la primavera (da noi è un bene perchè soffriamo unpò di siccità) ma le viti non sono tanto abituate, soffriamo più di oidio.
                Meno male che ci salva il vento.
                Qualche consiglio?

                Grazie mille.

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                • X Muflix

                  La fase fenologica e la temperatura sono nella mia zona uguali alle tue,provo quindi a spiegarti quello che farei nel caso mi trovassi nella tua situazione.
                  Prima di tutto faccio un controllo della reale situazione nel vigneto,se la peronospora è attiva oppure no,la situazione dei grappoli, se sono o non sono colpiti da peronospora ,controllo cioè se il grappolo ha la tipica deformazione ad uncino, o ad "esse". In questa fase gli acini perdono gli stomi e non vengono più attaccati dalla peronospora, gli stomi però rimangono sul pedicello e sul cercine fino all'invaiatura, e quindi la peronospora può in questo modo entrare nel grappolo (la cosidetta peronospora larvata)
                  Per sapere se la peronospora è attiva prendo come riferimento una decina di foglie con macchie, ogni mattina controllo se vi sono sporulazioni attive (la macchia biancastra nella pagina inferiore),se vi sono, lavo con acqua la sporulazione, e se la mattina seguente vi sono altre macchie significa che il patogeno è attivo,in caso di pioggia possono avvenire altre infezioni,quindi se le previsioni dicono pioggia, faccio un trattamento precedente la pioggia prevista ( anche perchè basta una semplice bagnatura essendo il patogeno già sulla pianta.)

                  In questo periodo però, con queste situazioni climatiche, il pericolo principale è l'oidio ( intorno alla cantina ci sono una decina di piante di vite che non tratto, le uso come testimone, e mai come quest'anno le foglie sono già colpite dall'oidio,oggi addirittura ho notato alcuni acini già segnati). Farei subito un trattamento polverulento con zolfo ramato 20kg/ha,per evitare che l'infezione oidica diventi poi non più controllabile (perchè nel biologico non posso usare i prodotti sistemici), poi perchè essendo in pre-chiusura grappolo lo utilizzo in funzione antibotritica, e infine per avere una parte di rame sul grappolo che mi protegga dalla peronospora larvata (cosa più difficile con un prodotto liquido),e sulla vegetazione che in caso di brevi piogge o rugiade mi garantisce una copertura antiperonosporica. Se la stagione prosegue con questo clima continuo con lo zolfo ramato poverulento, fino inizi luglio, poi rame
                  Se invece la situazione meteo cambia, faccio un trattamento preventivo con rame + zolfo,prima della pioggia,utilizzo un idrossido di rame,magari alla dose massima,che con meno rame mi controlla meglio la peronospora, evito la progressione della malattia...poi chi vivrà vedrà... mi scuso per essere stato troppo prolisso.

                  Ciao Roberto.

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                  • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                    X Muflix

                    La fase fenologica e la temperatura sono nella mia zona uguali alle tue,provo quindi a spiegarti quello che farei nel caso mi trovassi nella tua situazione.
                    Prima di tutto faccio un controllo della reale situazione nel vigneto,se la peronospora è attiva oppure no,la situazione dei grappoli, se sono o non sono colpiti da peronospora ,controllo cioè se il grappolo ha la tipica deformazione ad uncino, o ad "esse". In questa fase gli acini perdono gli stomi e non vengono più attaccati dalla peronospora, gli stomi però rimangono sul pedicello e sul cercine fino all'invaiatura, e quindi la peronospora può in questo modo entrare nel grappolo (la cosidetta peronospora larvata)
                    Per sapere se la peronospora è attiva prendo come riferimento una decina di foglie con macchie, ogni mattina controllo se vi sono sporulazioni attive (la macchia biancastra nella pagina inferiore),se vi sono, lavo con acqua la sporulazione, e se la mattina seguente vi sono altre macchie significa che il patogeno è attivo,in caso di pioggia possono avvenire altre infezioni,quindi se le previsioni dicono pioggia, faccio un trattamento precedente la pioggia prevista ( anche perchè basta una semplice bagnatura essendo il patogeno già sulla pianta.)

                    In questo periodo però, con queste situazioni climatiche, il pericolo principale è l'oidio ( intorno alla cantina ci sono una decina di piante di vite che non tratto, le uso come testimone, e mai come quest'anno le foglie sono già colpite dall'oidio,oggi addirittura ho notato alcuni acini già segnati). Farei subito un trattamento polverulento con zolfo ramato 20kg/ha,per evitare che l'infezione oidica diventi poi non più controllabile (perchè nel biologico non posso usare i prodotti sistemici), poi perchè essendo in pre-chiusura grappolo lo utilizzo in funzione antibotritica, e infine per avere una parte di rame sul grappolo che mi protegga dalla peronospora larvata (cosa più difficile con un prodotto liquido),e sulla vegetazione che in caso di brevi piogge o rugiade mi garantisce una copertura antiperonosporica. Se la stagione prosegue con questo clima continuo con lo zolfo ramato poverulento, fino inizi luglio, poi rame
                    Se invece la situazione meteo cambia, faccio un trattamento preventivo con rame + zolfo,prima della pioggia,utilizzo un idrossido di rame,magari alla dose massima,che con meno rame mi controlla meglio la peronospora, evito la progressione della malattia...poi chi vivrà vedrà... mi scuso per essere stato troppo prolisso.

                    Ciao Roberto.

                    Ciao Roberto,

                    Scusa mi viene spontaneo chiederti di che zona sei????
                    Inanzitutto grazie mille per la risposta e non sei stato per niente prolisso....anzi!!
                    Avevo già previsto di dare lo zolfo ramato domani mattina.
                    Allo zolfo ramato aggiungo anche il bentotamnio (lo conosci) che aiuta sempre contro la botrite e ingrossa la buccia degli acini.
                    Ogni quanto tratti con lo zolfo in polvere?
                    Ogni 10 giorni potrebbe andare bene?
                    La mattina capita spesso che la ruggiada bagni tutta la vegetazione anch per periodi di 3/4 ore, questo potrebbe causare lo sviluppo di altre infezioni?

                    Grazie mille Roberto.

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                    • Ciao a tutti gli amici del forum, dalle mie parti(basso Lazio) è appena finita la fioritura e abbiamo cominciato a defogliare. Io, in virtù dei pereri espressi in precedenza su questo forum, sono propenso a togliere solo le foglie lasciando le femminelle presenti attualmente vicino ai grappoli avendo imparato da Vitality e da Lorenzvigna l'importante funzione che svolgono. Ma da queste parti i pareri sono contrastanti e molti ritengono che quelle presenti attualmente si devono togliere. Cosa ne pensano i più esperti? Grazie e buon lavoro a tutti BRUNELLOMONTEPI

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                      • X Muflix

                        Collina, sud-ovest di Rimini, vicino RSM.

                        Lo zolfo normalmente lo fraziono in 4 interventi, da 8/10kg/ha, per evitare fenomeni fitotossici, ogni 5/6giorni,distribuzione mattina presto, poi tardo-pomeriggio-sera,per evitare la distribuzione nelle ore più calde. Però se le foglie come dici sono bagnate,il rischio fitotossicità aumenta, perchè lo zolfo bagnato imbratta foglie e grappoli e il sole poi, se le temperature sono elevate, le ustiona.
                        A riguardo della rugiada, teoricamente potrebbe causare infezioni secondarie,perchè le condizioni per lo sviluppo sono simili alle infezioni primarie,cioè serve un velo d'acqua sulla foglia per raggiungere gli stomi e penetrare nella foglia stessa. Si considera che per verificarsi infezioni (che avviene solo di notte), deve essere uguale o superiore a 50 il prodotto tra il numero di ore di bagnatura e il valore della temperatura,cioè a 25°C bastano 2 ore di bagnatura, a 20°C 2.5 ore di bagnatura,ecc. temperatura ottimale tra i 22° e i 25°C, sopra i 29°C non si hanno infezioni.

                        A proposito fai il biologico o il biodinamico? I 3 kg/ha di rame nell'annata, mi fa propendere per il secondo.

                        X Brunellomontepi

                        Fai la sfogliatura manuale?

                        Tieni presente queste cose:
                        Tra germogliamento e fioritura, sono le foglie basali ad avere una maggiore attività fotosintetica;
                        Tra fioritura ed invaiatura, sono le foglie mediane le più fotosinteticamente attive;
                        Dopo l' invaiatura sono le foglie apicali, le più fotosinteticamente attive.

                        Perciò eliminare in questo periodo (post-fioritura)le foglie basali non incide sulla capacità fotosintetica della vite, e produce dei vantaggi: Più arieggiamento,meno malattie(in modo particolare la Botritis); migliora la distribuzione dei prodotti fitosanitari;evita l'ombreggiamento; più sono precoci e meno i grappoli sono soggetti al rischio di scottature.
                        Alcune notazioni:
                        In tutte le zone dove l'intensità della radiazione solare è elevata, nei filari disposti da Ovest a Est,sfogliare solo il lato verso nord;
                        Non operare in maniera drastica togliendo tutte le foglie basali,ma avere un certo numero di foglie intorno al grappolo, favorisce la maturazione fenolica dell'uva,infine, ed è la cosa più importante, non cimare mai le viti dopo l'invaiatura,perchè altrimenti si eliminano le foglie più fotosinteticamente attive, e più è drastica più è nociva

                        Ciao Roberto.
                        Ultima modifica di pierrpes; 11/06/2010, 21:03.

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                        • Scusate...sfogliare di questi tempi? strana la cosa,io adesso sto eliminando le femminelle fino a fine mese poi basta ,a quel punto cimo e sfoglio verso agosto.
                          Non ho mai sentito sfogliare di questo periodo.
                          ciao
                          vicnenzo

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                          • Originalmente inviato da vinceco Visualizza messaggio
                            Scusate...sfogliare di questi tempi? strana la cosa,io adesso sto eliminando le femminelle fino a fine mese poi basta ,a quel punto cimo e sfoglio verso agosto.
                            Non ho mai sentito sfogliare di questo periodo.
                            ciao
                            vicnenzo
                            Il periodo migliore per la sfogliatura è proprio quello immediato alla postfioritura. Io sono ormai 4 giorni che lavoro con la defogliatrice pneumatica sulla pergola trentina e ho defogliato anche i guyot. Se arrivo posto anche qualche foto. Questa operazione fatta in questo periodo è molto importante per tutti vantaggi che ha esposto pierpes.
                            Abituare già da adesso i grappoli al sole si evitano scottature future in quanto gli acini sviluppano a contatto con il sole una cuticola più spessa che li rendono più resistenti a botritys e scottature cosa invece opposta a lasciarli all' ombra.

                            Per brunellomontepi. Le femminelle vicino al grappolo in questo periodo le puoi togliere tranquillamente e vanno salvaguardate invece quelle che nasceranno in seguito alla cimatura dalla prima settimana di luglio in poi. Non so se ti ricordi ma avevamo detto che sono le foglie di circa 40 giorni al momento della maturazione che sono quelle che portano maggiori zuccheri, perciò è bene fare una cimatura l' ultima settimana di giugno o prima di luglio e da lì in poi cercare di salvaguardare le femminelle che usciranno in seguito.

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                            • Beati voi che avete problemi di sfogliatura e grappoli più o meno al sole. Quì sono 10 giorni che piove ininterottamente (ieri 60 mm in 1 ora!) e ne avremo come minimo ancora per una settimana.
                              Ormai l'allegagione è compromessa
                              Non vale più la pena nemmeno di fare ulteriori trattamenti.
                              Ciao.

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                              • Originalmente inviato da maddylor Visualizza messaggio
                                ... Ho dovuto trattare obbligatoriamente perchè erano + di 10 gg che non trattavo.
                                Anche il cimox perchè ho visto alcune macchie gialle.. quindi ho pensato che oltre a coprirmi dovevo anche curarmi.
                                Dose minime: ovvero quelle consigliate in sulla confezione.
                                Cmq. l'importante è che mi dici che non crea problemi ai frutti in fioritura... Grazie per la competenza
                                Lorenzo
                                Volevo chiarire il perchè avevo criticato l'uso del prodotto il Cimoxanil da te effettuato.Premetto che non è mia abitudine criticare le scelte che ogni viticoltore ritiene più giusto fare nella propria azienda (anche perchè non ho nessun diritto, nè autorità per farlo),rispetto tutte le scelte, chi fa il biologico,chi usa solo prodotti di copertura,chi solo sistemici, chi di tutto un pò.
                                Il Cimoxanil è ottimo se usato entro 2/3 giorni da una pioggia infettante, e come nel tuo caso, alla comparsa delle macchie.
                                Se invece lo uso 4/5 giorni dopo una pioggia infettante, oppure 3/4 giorni prima della comparsa delle macchie,prodotto e soldi sono buttati.
                                Volevo precisare questo perchè ho constatato da un paio di amici agricoltori che hanno avuto nelle loro viti un attacco di peronospora,che non è stata la mancanza di trattamenti la causa dello sviluppo della malattia,ma il non corretto posizionamento dei trattamenti stessi,e l'uso sbagliato dei prodotti.
                                Trattare nel momento sbagliato è come non trattare,con la differenza che qualche euro si è speso.
                                Sarebbe interessante sapere da chi qui nel forum ha contratto la peronospora, date dei trattamenti e delle pioggie (in mm),forse si arriva al paradosso che la malattia ha colpito chi più ha trattato (nel momento sbagliato)

                                X Vinceco

                                Forse da voi non si effettua perchè, a differenza del Trentino dove opera Vitality, le temperature estive sono più elevate.
                                Considera che rispetto ad un testimone non sfogliato,l'incidenza della Botritis viene ridotta del 50% ( Cioè hai praticamente dato il 50% di Switch)
                                Provala eventualmente su un paio di filari, poi fai le tue valutazioni.
                                Non eccedere con la sfogliatura, non eliminare completamente le foglie attorno al grappolo,falla solo dalla parte del filare che viene colpito dal sole al mattino (magari lasci qualche femminella,che più avanti sarà utile,e togli le foglie più vecchie),togli le foglie interne quelle all'ombra,che sono consumatrici e non produttrici di sostanze nutritive,dopo l'ultimo grappolo non togliere le successive 6/7 foglie sul germoglio,che sono importanti per la maturazione del grappolo stesso.
                                Sembra che l'acino per difendersi dall'aumentata intensità luminosa produca più strati della sostanza cerosa che è sulla buccia (la pruina).Sulla buccia e nella pruina in particolare si trovano le sostanze aromatiche,i polifenoli,i lieviti ed enzimi, ecc. importanti nella trasformazione dell'uva in vino,quindi si ha un miglioramento della qualità del vino.
                                Naturalmente lasciare la fascia produttiva totalmente esposta al sole, dove le temperature sono elevate, porta a risultati enologici scadenti.

                                X Bieler
                                Dispiace sentire questa delusione nelle tue parole, speriamo che il proseguo della stagione sia più favorevole

                                Ciao Roberto.

                                Commenta


                                • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                  Volevo chiarire il perchè avevo criticato l'uso del prodotto il Cimoxanil da te effettuato.Premetto che non è mia abitudine criticare le scelte che ogni viticoltore ritiene più giusto fare nella propria azienda (anche perchè non ho nessun diritto, nè autorità per farlo),rispetto tutte le scelte, chi fa il biologico,chi usa solo prodotti di copertura,chi solo sistemici, chi di tutto un pò.
                                  Il Cimoxanil è ottimo se usato entro 2/3 giorni da una pioggia infettante, e come nel tuo caso, alla comparsa delle macchie.
                                  Se invece lo uso 4/5 giorni dopo una pioggia infettante, oppure 3/4 giorni prima della comparsa delle macchie,prodotto e soldi sono buttati.
                                  Volevo precisare questo perchè ho constatato da un paio di amici agricoltori che hanno avuto nelle loro viti un attacco di peronospora,che non è stata la mancanza di trattamenti la causa dello sviluppo della malattia,ma il non corretto posizionamento dei trattamenti stessi,e l'uso sbagliato dei prodotti.
                                  Trattare nel momento sbagliato è come non trattare,con la differenza che qualche euro si è speso.
                                  Sarebbe interessante sapere da chi qui nel forum ha contratto la peronospora, date dei trattamenti e delle pioggie (in mm),forse si arriva al paradosso che la malattia ha colpito chi più ha trattato (nel momento sbagliato)

                                  X Vinceco

                                  Forse da voi non si effettua perchè, a differenza del Trentino dove opera Vitality, le temperature estive sono più elevate.
                                  Considera che rispetto ad un testimone non sfogliato,l'incidenza della Botritis viene ridotta del 50% ( Cioè hai praticamente dato il 50% di Switch)
                                  Provala eventualmente su un paio di filari, poi fai le tue valutazioni.
                                  Non eccedere con la sfogliatura, non eliminare completamente le foglie attorno al grappolo,falla solo dalla parte del filare che viene colpito dal sole al mattino (magari lasci qualche femminella,che più avanti sarà utile,e togli le foglie più vecchie),togli le foglie interne quelle all'ombra,che sono consumatrici e non produttrici di sostanze nutritive,dopo l'ultimo grappolo non togliere le successive 6/7 foglie sul germoglio,che sono importanti per la maturazione del grappolo stesso.
                                  Sembra che l'acino per difendersi dall'aumentata intensità luminosa produca più strati della sostanza cerosa che è sulla buccia (la pruina).Sulla buccia e nella pruina in particolare si trovano le sostanze aromatiche,i polifenoli,i lieviti ed enzimi, ecc. importanti nella trasformazione dell'uva in vino,quindi si ha un miglioramento della qualità del vino.
                                  Naturalmente lasciare la fascia produttiva totalmente esposta al sole, dove le temperature sono elevate, porta a risultati enologici scadenti.

                                  X Bieler
                                  Dispiace sentire questa delusione nelle tue parole, speriamo che il proseguo della stagione sia più favorevole

                                  Ciao Roberto.
                                  Buona sera,quì da noi siamo un pò indietro con la stagione.Solo nelle qualità più precoci (pinot nero e ciliegiolo)si cominciano a vedere i piccoli acini,ora sta piovigginando e se continua forse dovrò trattare.Premetto che per ora la vigna sembra sana,non sono pratico di patologie però non vedo nessun segnale di quelli che leggo sul forum,alcune qualità hanno la pagina inferiore delle foglie come coperta da una lanugine finissima bianca??????altre hanno le puntine delle foglie come secche(giusto 1 mm anche meno).Non riesco a capire come possano essere le macchie d'olio,conosco solo l'effetto sulle foglie dei pomodori che diventano come il tabacco,l'oidio che scherzo fà?Abbi pazienza ma ti ho assunto a nume tutelare,in caso di trattamento ora che sta sfiorendo(credo perchè gli acini sono come capocchie di fiammifero e si stanno staccando tutti quei gambettini gialli)l'R6 normale o il Cupravit?li ho in casa tutti e 2(il mio amico trattava a tappeto)altrimenti compro!!!!Quì la zona è abbastanza umida fino a metà luglio ed abbiamo una fase vegetativa fortissima;tralci già di 2mt sù alcune qualità;è ora di cimare?E l'uva in eccesso quando andrebbe tolta?Il vino è già buono ma se viene meglio lo beviamo lo stesso!!!!!!Scherzi a parte ti saluto e ti ringrazio nuovamente,se capiterai da queste parti avvisami,ti sono debitore.

                                  Commenta


                                  • Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                    Buona sera,quì da noi siamo un pò indietro con la stagione.Solo nelle qualità più precoci (pinot nero e ciliegiolo)si cominciano a vedere i piccoli acini,ora sta piovigginando e se continua forse dovrò trattare.Premetto che per ora la vigna sembra sana,non sono pratico di patologie però non vedo nessun segnale di quelli che leggo sul forum,alcune qualità hanno la pagina inferiore delle foglie come coperta da una lanugine finissima bianca??????altre hanno le puntine delle foglie come secche(giusto 1 mm anche meno).Non riesco a capire come possano essere le macchie d'olio,conosco solo l'effetto sulle foglie dei pomodori che diventano come il tabacco,l'oidio che scherzo fà?Abbi pazienza ma ti ho assunto a nume tutelare,in caso di trattamento ora che sta sfiorendo(credo perchè gli acini sono come capocchie di fiammifero e si stanno staccando tutti quei gambettini gialli)l'R6 normale o il Cupravit?li ho in casa tutti e 2(il mio amico trattava a tappeto)altrimenti compro!!!!Quì la zona è abbastanza umida fino a metà luglio ed abbiamo una fase vegetativa fortissima;tralci già di 2mt sù alcune qualità;è ora di cimare?E l'uva in eccesso quando andrebbe tolta?Il vino è già buono ma se viene meglio lo beviamo lo stesso!!!!!!Scherzi a parte ti saluto e ti ringrazio nuovamente,se capiterai da queste parti avvisami,ti sono debitore.
                                    La descrizione che hai fatto della pagina inferiore delle foglie, coincide proprio con i sintomi della peronospora. Se nella pagina superiore noti delle bollosità allora la lanugine è dovuta ad un acaro che non da problemi alla vite, è la cosidetta erinosi. Se invece nella pagina superiore ci sono delle macchie tondeggianti di colore giallo,sono le cosidette macchie d'olio sintomo dell'infezione peronosporica. Naturalmente la presenza dell'una o dell'altra patologia, cambia radicalmente la strategia di lotta.
                                    L'oidio come sintomi sulle foglie è molto simile inizialmente alle macchie d'olio della peronospora, sono più piccole,nella pagina inferiore la macchia è grigia,poi col proseguire dell'infezione vedi le foglie ricoprirsi di un feltro grigiastro,polverulento,sugli acini vedi delle macchie bianche dapprima piccole per poi ricoprire completamente il grappolo. In questo stadio la malattia non la controlli più,puoi solo evitare che l'infezione avanzi, considera visto che poi fai il vino, che basta un attacco dell'3/4% sul grappolo, per avere uno scadimento della qualità del futuro vino,è importante quindi prevenire l'infezione oidica.
                                    Per quanto riguarda la vegetazione,non cimerei in questo periodo di sviluppo così forte della vegetazione, perchè tagliando stimoli l'emissioni di nuova vegetazione,le cosidette femminelle,e rendi ancora più ingestibile il vigneto,con maggior ombreggiamento e predisposizione a quelle malattie oidio e botritis che hanno in un ambiente ombreggiato l'habitat ideale.
                                    Il periodo per togliere l'uva (ma perchè la vuoi togliere?)ideale, è quello che coincide con l'invaiatura.
                                    Comunque in ogni caso (a proposito quando hai fatto, e con che prodotti, l'ultimo trattamento?) se piove e sei in fine fioritura è determinante evitare di tenere scoperta la vegetazione,il trattamento va fatto anche se poi i sintomi non sono quelli della peronospora. Tieni presente che da adesso in poi il periodo di incubazione della peronospora si aggira intorno ai 4/6 giorni, quindi entro questo periodo devi coprire la vegetazione con un trattamento.
                                    Fammi sapere, se è peronospora, ti dico che prodotti devi usare, altrimenti vanno bene tutti e due ( a proposito r6 normale quale è? ci sono almeno 4 r6 in catalogo).

                                    Ciao Roberto.

                                    Commenta


                                    • X Vitality e Pierr...
                                      Io ho vigna a filari,cordone speronato credo sia.
                                      Solitamente sfoglio nel periodo ultimo .circa verso agosto ,l'ultimo mese prima della vendemmia,ma siccome sono uno a cui piace imparare sempre e da tutti ,credo che da voi sicuramente imparerò qualcosa di nuovo come del resto è già avvenuto in questo forum per quanto mi riguarda.
                                      La prossima settimana metterò in pratica i vostri consigli e vediamo se in alcuni punti dove si verificavano delle bruciature a qualche grappolo con questa operazione ciò non si verificherà più.
                                      Grazie e ciao
                                      vincenzo

                                      Commenta


                                      • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                        X Muflix

                                        Collina, sud-ovest di Rimini, vicino RSM.

                                        Lo zolfo normalmente lo fraziono in 4 interventi, da 8/10kg/ha, per evitare fenomeni fitotossici, ogni 5/6giorni,distribuzione mattina presto, poi tardo-pomeriggio-sera,per evitare la distribuzione nelle ore più calde. Però se le foglie come dici sono bagnate,il rischio fitotossicità aumenta, perchè lo zolfo bagnato imbratta foglie e grappoli e il sole poi, se le temperature sono elevate, le ustiona.
                                        A riguardo della rugiada, teoricamente potrebbe causare infezioni secondarie,perchè le condizioni per lo sviluppo sono simili alle infezioni primarie,cioè serve un velo d'acqua sulla foglia per raggiungere gli stomi e penetrare nella foglia stessa. Si considera che per verificarsi infezioni (che avviene solo di notte), deve essere uguale o superiore a 50 il prodotto tra il numero di ore di bagnatura e il valore della temperatura,cioè a 25°C bastano 2 ore di bagnatura, a 20°C 2.5 ore di bagnatura,ecc. temperatura ottimale tra i 22° e i 25°C, sopra i 29°C non si hanno infezioni.

                                        A proposito fai il biologico o il biodinamico? I 3 kg/ha di rame nell'annata, mi fa propendere per il secondo.

                                        X Brunellomontepi

                                        Fai la sfogliatura manuale?

                                        Tieni presente queste cose:
                                        Tra germogliamento e fioritura, sono le foglie basali ad avere una maggiore attività fotosintetica;
                                        Tra fioritura ed invaiatura, sono le foglie mediane le più fotosinteticamente attive;
                                        Dopo l' invaiatura sono le foglie apicali, le più fotosinteticamente attive.

                                        Perciò eliminare in questo periodo (post-fioritura)le foglie basali non incide sulla capacità fotosintetica della vite, e produce dei vantaggi: Più arieggiamento,meno malattie(in modo particolare la Botritis); migliora la distribuzione dei prodotti fitosanitari;evita l'ombreggiamento; più sono precoci e meno i grappoli sono soggetti al rischio di scottature.
                                        Alcune notazioni:
                                        In tutte le zone dove l'intensità della radiazione solare è elevata, nei filari disposti da Ovest a Est,sfogliare solo il lato verso nord;
                                        Non operare in maniera drastica togliendo tutte le foglie basali,ma avere un certo numero di foglie intorno al grappolo, favorisce la maturazione fenolica dell'uva,infine, ed è la cosa più importante, non cimare mai le viti dopo l'invaiatura,perchè altrimenti si eliminano le foglie più fotosinteticamente attive, e più è drastica più è nociva

                                        Ciao Roberto.

                                        Ciao Roberto,
                                        Sto ottenendo la certificazione bilogica, quindi non sono ancora in BIO; mentre per la biodinamica non ho fatto nessuna domanda di certificazione anche se uso comunque sia molti principi della biodinamica (preparati e seguo il calendario).
                                        Questo fine settimana ho dato un pò di zolfo ramato con bentotamnio, ho usato come dose 40 KG ad ettaro, ho esagerato?
                                        ho trattato la mattina presto quando è ancora presente la ruggiada, tu consigli di non trattare la mattina?
                                        qua è un problema trattare in altri orari perchè c è sempre troppo vento, quindi distribuire polveri è veramente impossibile (a volte non si riesce neanche a distribuire i liquidi).
                                        Per il momento non ho visto oidio su nessuna pianta, mentre c è qualche piccola parte del grappolo che è secca, ora non sono sicuro se sia la peronospera oppure il rame che ha causato tale problema, Tu che dici Roberto?
                                        mentre qualche grappolo ad uncino o ad esse l'ho visto, ma è tutto il grappolo non solouna parte. Comunque ogni anno dopo l'invaiatura di norma metà o un terzo dell'uva veniva tagliata, quest'anno magari quel lavoro sarà alleggerito.
                                        Quali sono le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo dell'oidio?
                                        Ci sono delle condizioni ambientali (come teperature elevate per la peronospera) in cui l'oidio si ferma?
                                        Giusto per la cronaca, nella mia zona, ci sono un sacco di vigneti in cui nonostante si siano utilizzati prodotti sistemici,mancozeb etc la peronospera è andata avanti lo stesso.

                                        Per quanto riguarda la defogliatura, vediamo se ho capito qualcosa, ora bisognerebbe togliere tutte le feminelle interne vicino ai grappoli, mentre per quelle esterne si possono magari tagliare lasciando solo una o 2 foglie per coprire il grappolo.
                                        Nei filari orientati nord-sud si possono togliere più folglie dalla parte verso est, mentre dalla parte verso ovest si lasciano un pò più di foglie...le feminelle comunque le tolgo tutte?
                                        nei filari disposti est-ovest faccio lo stesso lavoro ma togiendo piùf foglie nei filari verso nord?

                                        Tu Roberto sei in biologico oppure in convenzionale?
                                        Sei mai stato in Sardegna?

                                        Scusate le troppe domande.

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                                        • A tutt'oggi, seguendo i vostri consigli le cose vanno decisamente bene. Le viti sono in ottimo stato. Avendo avuto negli anni scorsi ripetuti attacchi di OIDIO, vorrei gentilmente sapere che cosa posso fare di decisivo a livello preventivo. Le mie viti sono in bassa collina, Lazio, versante Tirreno. I filari sono orientati Nord_Sud e d'estate l'insolazione e' massima.
                                          Dopo aver trattato soprattutto con Mancozeb e zolfo, ho fatto l'ultimo trattamento con Mancozeb, Fosetyl alluminio e Topas.
                                          Le viti hanno terminato la fioritura. Pensate che d'ora in avanti posso usare il rame e proseguire per uno due trattamenti ancora con Topas ?

                                          Grazie preventivo

                                          Un salutone

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                                          • mancozeb e zolfo? senza nemmeno un pò di Rame? hai avuto fortuna, dato che ha piovuto insistentemente fino a 15 giorni fà.
                                            Quel che è fatto è fatto, ma io non avrei messo il topas semmai erano meglio utilizzare il quinoxifen, l'oidio bisogna vedere quale forma attacca il tuo vigneto, cioè se hai le foglie a bandiera, o solamente la muffa bianca su foglie e acini....se hai la seconda come immagino, il mio consiglio è quello di defogliare bene le zone troppo affastellate, l'oidio è infatti inibito dalla luce del sole, è favorito in quelle zone dove cè ombra e almeno 23° di temperatura.
                                            Cmq se hai già usato il topas quando non serviva, ti consiglio di non usarlo, non fai altro che creare ceppi resistenti, io adesso andrei avanti con:
                                            - Rame idrossido
                                            - Zolfo bagnabile, ma un paio di inteventi li farei anche polverulenti
                                            - Strobiruline
                                            - quinoxifen
                                            - Ampelomyces quisqualis.


                                            buon lavoro!

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                                            • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                              La descrizione che hai fatto della pagina inferiore delle foglie, coincide proprio con i sintomi della peronospora. Se nella pagina superiore noti delle bollosità allora la lanugine è dovuta ad un acaro che non da problemi alla vite, è la cosidetta erinosi. Se invece nella pagina superiore ci sono delle macchie tondeggianti di colore giallo,sono le cosidette macchie d'olio sintomo dell'infezione peronosporica. Naturalmente la presenza dell'una o dell'altra patologia, cambia radicalmente la strategia di lotta.
                                              L'oidio come sintomi sulle foglie è molto simile inizialmente alle macchie d'olio della peronospora, sono più piccole,nella pagina inferiore la macchia è grigia,poi col proseguire dell'infezione vedi le foglie ricoprirsi di un feltro grigiastro,polverulento,sugli acini vedi delle macchie bianche dapprima piccole per poi ricoprire completamente il grappolo. In questo stadio la malattia non la controlli più,puoi solo evitare che l'infezione avanzi, considera visto che poi fai il vino, che basta un attacco dell'3/4% sul grappolo, per avere uno scadimento della qualità del futuro vino,è importante quindi prevenire l'infezione oidica.
                                              Per quanto riguarda la vegetazione,non cimerei in questo periodo di sviluppo così forte della vegetazione, perchè tagliando stimoli l'emissioni di nuova vegetazione,le cosidette femminelle,e rendi ancora più ingestibile il vigneto,con maggior ombreggiamento e predisposizione a quelle malattie oidio e botritis che hanno in un ambiente ombreggiato l'habitat ideale.
                                              Il periodo per togliere l'uva (ma perchè la vuoi togliere?)ideale, è quello che coincide con l'invaiatura.
                                              Comunque in ogni caso (a proposito quando hai fatto, e con che prodotti, l'ultimo trattamento?) se piove e sei in fine fioritura è determinante evitare di tenere scoperta la vegetazione,il trattamento va fatto anche se poi i sintomi non sono quelli della peronospora. Tieni presente che da adesso in poi il periodo di incubazione della peronospora si aggira intorno ai 4/6 giorni, quindi entro questo periodo devi coprire la vegetazione con un trattamento.
                                              Fammi sapere, se è peronospora, ti dico che prodotti devi usare, altrimenti vanno bene tutti e due ( a proposito r6 normale quale è? ci sono almeno 4 r6 in catalogo).

                                              Ciao Roberto.
                                              Buona sera ,l'ultimo trattamento è del 5 giugno,(Vitene)cimoxanil,fosetil,mancozeb.La lanugine è solo sotto le foglie del ciliegiolo, merlot,barbera,pinot,franconia,dolcetto,traminer,m uller turgau,incrocio manzoni ecc...niente.....troppe razze d'uva vero?Sulla parte superiore niente macchie per ora.Le bolle che dici le conosco noi lo chiamiamo "il mal del rospo".Tutti i nuovi tralci sono ammodo,nessuna macchia,niente muffa.Forse anche perchè la notte escluso 3-4 giorni ha sempre fatto freddo.Stamani alle5,30 avevamo 13°.L'R6 è SB R 42WG(c'è scritto poltiglia bordolese+mancozeb).La pioggia è stata uno scherzo,ha appena spento la polvere,però anche da profano credo che dovrò trattare in prevenzione.Mi sono attrezzato con un kit per impolverare e l'ho applicato all'atomizatore di mio padre.L'uva la stacchiamo perchè secondo le "teorie"del posto lasciamo alle viti 2-3 capi da 8-9 occhi al momento della potatura,capi che poi non stendiamo sui fili ma li accolliamo all'ingiù,perchè qui dicono che le viti hanno forza e vanno caricate quindi ogni vite fà almeno da 12 a 20 pigne e levando le più lontane dicono che le altre maturano di più.Io cerco di imparare a fare le cose con cognizione di causa-effetto,ma non è facile convincere gente che le fà così perchè così l'hanno sempre fatte.Ti saluto,la prossima volta ti racconto del vino,buona notte a tutti.

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                                              • X Muflix

                                                Se non si sono verificate ustioni i 40 kg. vanno bene. Usarlo al mattino va benissimo, solo che occorre più attenzione se le foglie sono bagnate,basta iniziare sempre dalla parte del vigneto che è più asciutta.
                                                I grappoli seccati è molto probabile siano stati colpiti dalla peronospora,perchè fino a fine-fioritura il grappolo è molto sensibile agli attacchi della peronospora.
                                                Come mai tagliate così tanta uva? fate il vino o consegnate l'uva a qualche cantina?
                                                Perchè non fate una potatura più corta per evitare di diradare l'uva?
                                                L'oidio si manifesta o in forma di micelio latente nelle gemme,(il cosidetto germoglio a bandiera) o in forma di cleistoteci. Da noi in Emilia-Romagna si manifesta quasi solamente in forma di cleistoteci.
                                                Sono le infezioni secondarie conidiche la forma visibile della malattia. Le condizioni ideali per lo sviluppo sono: periodi privi di pioggia per più di 6/7 giorni;assenza di pioggie consistenti(sopra i 20/25mm.);temperature medie variabili tra i 20/30°C.,temperatura ottimale 25/26°C.;valori di umidità tra i 40/99%
                                                La pioggia battente ostacola lo sviluppo dei conidi,come le temperature oltre i 35°C., la lignificazione dei tralci, e l'invecchiamento della foglia.
                                                Fattori agronomici che ostacolano la diffusione della malattia:
                                                Concimazioni azotate limitate,vegetazione non lussureggiante che favorisce l'ombreggiamento, arieggiamento dei grappoli con asportazione dei germogli e sfogliatura.
                                                Questo è in sintesi l'oidio.
                                                Per la peronospora, forse nella vostra zona essendo un evento non consueto, vi coglie impreparati la sua comparsa.
                                                Per la sfogliatura va bene togliere le femminelle interne,quelle all'ombra, ma bisogna togliere soprattutto le foglie, quelle più vecchie,che hanno ormai esaurito il loro compito.Le femminelle qualcuna lasciala a protezione dei grappoli.
                                                Se le temperature estive sono elevate, scopri solo la parte che prende il sole al mattino perchè i raggi del sole sono meno roventi.
                                                Se la sfogliatura non l'hai mai fatta, parti con cautela,quando il 40/50% dei grappoli è scoperto va benissimo, non andare oltre.
                                                E ormai sei in pre-chiusura grappolo, quindi ti conviene cimare le viti,per avere al momento dell'invaiatura,tra circa 30/35 giorni le foglie delle femminelle fotosinteticamente attive. Tieni sopra il grappolo dell'uva almeno una decina di foglie,non cimare più basso,queste foglie sono importanti al momento della maturazione dell'uva,sono il nutrimento del grappolo stesso.
                                                Sono nel convenzionale,e si sono andato in Sardegna con una gita scolastica.

                                                X Cincinnato

                                                Per l'oidio farei un paio di solforazioni in polvere, che è il miglior preventivo ad un prezzo economico.Questo è il periodo migliore
                                                post-allegagione,pre-chiusura-grappolo.
                                                Da adesso in poi il rame va benissimo,e se il Topas l'hai usato una sola volta,puoi rifarlo. Tieni presente che gli IBS (inibitori sintesi degli Steroli) possono essere usati per un massimo di 3 volte nella stagione,indipendentemente dal prodotto usato.

                                                X Tribalsunny
                                                Se il trattamento con Mz e lo zolfo è stato fatto in preventivo calibrandolo: sulle pioggie previste,sulla durata e persistenza del prodotto, perchè ha avuto fortuna?
                                                E perchè in fioritura il Topas non andava bene?

                                                X Santinello
                                                Allora va bene devi fare questo r6 perchè poi il Mz non lo puoi più usare. La potatura si chiama il capovolto,potresti trasformarla in Guyot, ma è presto per parlare di potatura.

                                                Ciao Roberto.

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                                                • Grazie mille Roberto,

                                                  Gentilissimo e preparatissimo come sempre.
                                                  Siccome sono un pò ignorante potresti spiegarmi la differenza tra i 2 tipi di oidio?...mi sa che qui da noi ci sono tutti e 2.
                                                  Per quanto riguarda la cimatura delle viti penso che un buon 40 per cento sia già stato cimato dai forti venti, queste piante che hanno poche fogli mediane avranno dei problemi a maturare l'uva?
                                                  Per gli altri tralci che fortunatamente non sono stati rotti dal vento, potrebbe andare bene un metro di lunghezza del tralcio?quindi cimarlo più o meno vicino al terzo filo?
                                                  DI norma qui comunque quasi tutti tralci hanno già le feminelle, secondo te serve lo stesso cimarle?
                                                  la cimatura non è una pratica che ho visto dalle nostre parti.
                                                  quindi mi consigli di togliere 2/3 foglie basali e lasciare qualche femminella a protezione del grappolo, lasciando scoperto solo metà dei grappoli.
                                                  Coltiviamo uve carignano, conosci la varietà?
                                                  Qua in zona ci sono 3 cantine sociali, ma sono una è in attivo e riesce a pagare l'uva a prezzi anche molto elevati, ma se non sei socio di tale cantina ti devi arrangiare con dei privati. Io come puoi immaginare purtroppo non sono socio di quella cantina, ma di un altra che è dal 2000 che non paga l'uva (a parte qualche piccola ripresanegli ultimi anni). Di conseguenza per poter vendere l'uva ai privati, che vogliono solo ed esclusivamente qualità, dobbiamo cercare di fare un grado zuccherino superiore al 20 e dei polifenoli elevatissimi; per fare ciò consigliano di lasciare al maximo 2 KG di uva per pianta, quindi massimo 80 quintali di uva per ettaro. Confermi la tesi Roberto che meno uva per pianta più grado zuccherino e più polifenoli?
                                                  Oppure se seguo correttamente le indicazioni di sfogliatura potrei arrivare a fare più produzione e anche un buon grado e dei buoni polifenoli?
                                                  Un ultima cosa, ieri notte è piovuto e questa mattina ogni tanto piove, penso che in totale saranno venuti più di 10 ml di pioggia, c è pericolo diun nuovo attacco di peronospera?
                                                  le temperature ormai si aggirano intorno ai 30 gradi (a parte oggi che c è il cielo coperto).
                                                  Io pensavo di ridare lo zolfo ramato in polvere questo fine settimana. Potrebbe andare bene?

                                                  Grazie mille.

                                                  Commenta


                                                  • Nella nostra zona, sono state segnalate le prime infezioni oidiche sul grappolo, quindi nelle zone dove normalmente l'oidio colpisce fate attenzione,usare zolfo in polvere o in alternativa zolfo bagnabile a dosi elevate + eventuali prodotti a lunga durata,anticipare l'infezione altrimenti poi è difficilmente controllabile.
                                                    X Muflix
                                                    L'oidio svernante come micelio all'interno delle gemme,lo noti subito ad inizio germogliamento, i germogli attaccati hanno uno sviluppo stentato e assumono una particolare conformazione a bandiera,producono subito i conidi che diffondono la malattia;
                                                    i cleistoteci invece svernano nelle screpolature delle corteccie.
                                                    Poi infezione primaria, causata dalle ascospore contenute nei cleistoteci , in seguito a pioggie (bastano 2.5mm.),temperatura di 10°C.,15/20 ore di bagnatura.
                                                    Dell'infezione secondaria già detto in un messaggio precedente.

                                                    Per cimare taglia la parte in alto sopra l'ultimo filo, così non sbagli,
                                                    in questo modo la linfa elaborata,viene inviata verso i germogli produttivi,quindi verso i grappoli.(perchè per la dominanza apicale altrimenti la linfa va ai giovani germogli)
                                                    Uva Carignano è quella varietà che resiste alla salsedine marina?
                                                    Sopra i 20° Babo?
                                                    Ogni kg. di uva necessita di 1/1.5 metri quadri di superficie fogliare per essere di eccelsa qualità.
                                                    Con la cimatura fatta in questa epoca, che ti porta ad avere al momento dell'invaiatura foglie fotosinteticamente attive e quindi un aumento della superficie fogliare utile,con la sfogliatura che facilita nelle uve a bacca rossa la sintesi di composti polifenolici, puoi avere la stessa qualità anche con 100/110 ql. ettaro
                                                    Riguardo alla peronospora: quando piove, anche d'estate le probabilità di attacco sono invariate, sempre di meno sul grappolo per l'aumento di volume degli acini,però attacca i giovani germogli, che sono indispensabili per la fotosintesi dall'invaiatura in avanti.
                                                    Se avevi fatto lo zolfo ramato, con i 10 mm di pioggia dovresti essere coperto,se poi lo rifai in settimana va bene,basta che le pioggie non siano continuate, altrimenti fai del rame + zolfo entro venerdì, poi prossima settimana di nuovo zolfo in polvere.

                                                    Ciao Roberto.

                                                    Commenta


                                                    • Ciao Roberto,

                                                      Si il carignano è quella varietà che resiste alla salsedine e che produce soltanto qual nel Sulci(a quanto ne so io).
                                                      Infattii ci sono vigneti che distano soltanto pochi metri dal mare.
                                                      Si sopra i 20gradi babo....
                                                      l'anno scorso una piccola parte di una vigna impiantata nel 2007, il cui terreno arriva fino allo stagno (salato che confina con il mare) e che è praticamente sabbioso con molto sale nel sottosuolo, è arrivata a 24 gradi babo; naturalmente non tutti i terreni sono come questo (magari???), sono solo 3000 metri.

                                                      Grazie mille per tutti i consigli Roberto,
                                                      Se dovessi o volessi venire in Sardegna ti ospito volentieri.
                                                      Fammi sapere.

                                                      Commenta


                                                      • [quote=pierrpes;516286]Nella nostra zona, sono state segnalate le prime infezioni oidiche sul grappolo, quindi nelle zone dove normalmente l'oidio colpisce fate attenzione,usare zolfo in polvere o in alternativa zolfo bagnabile a dosi elevate + eventuali prodotti a lunga durata,anticipare l'infezione altrimenti poi è difficilmente controllabile.
                                                        .



                                                        Grazie mille Roberto per le risposte di alcuni giorni or sono. Sei prezioso per non esperti come me.
                                                        Mi rimane un dubbio a proposito della questione OIDIO che credo qui da me sia un problema diffuso e ricorrente: esattamente, cosa si intende per zolfo a dosi elevate (le dosi massime indicate sulle confezioni ... 800/1000 gr/hl a seconda del tipo di zolfo bagnabile) o ancora di piu' ?

                                                        Saluti, Gaetano

                                                        Commenta


                                                        • Io contro l'oidio uso o karathane star, e se in caso di forti infezione di oidio karathane strar + scudex (penconazol) o karathane + Arius, se invece la stagione è tranquilla (ma da me l'oidio crea non pochi problemi) uso o Arius o Penconazol con l'aggiunta dello zolfo microthiol... In poche parole cerco di utilizzare due principi attivi.
                                                          Saluti

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                                                          • Grazie mille Roberto per le risposte di alcuni giorni or sono. Sei prezioso per non esperti come me.
                                                            Mi rimane un dubbio a proposito della questione OIDIO che credo qui da me sia un problema diffuso e ricorrente: esattamente, cosa si intende per zolfo a dosi elevate (le dosi massime indicate sulle confezioni ... 800/1000 gr/hl a seconda del tipo di zolfo bagnabile) o ancora di piu' ?

                                                            Saluti, Gaetano[/quote]

                                                            Si,le dosi massime. Però soprattutto per lo zolfo bagnabile, che ha particelle di principio attivo molto fini( quelle in polvere sono più grezze), gli effetti fitotossici a dose elevate sono più accentuati,per questo è preferibile effettuare i trattamenti nelle ore più fresche della giornata. Più le particelle sono fini, più accentuato è il fenomeno della sublimazione( evaporazione dello zolfo allo stato gassoso),e di conseguenza di efficacia e di penetrazione all'interno dei grappoli,però è meno persistente.
                                                            Quindi se fai lo zolfo bagnabile devi trattare ogni 5/6 giorni. Puoi fare per es. zolfo+prodotto lunga persistenza,poi dopo 5/6 giorni solo zolfo,poi ancora dopo 5/6 giorni, zolfo +prodotto lunga persistenza. Se piove puoi aggiungere del rame per tenere coperti i giovani germogli, quelli che poi saranno indispensabili per ottenere un prodotto di qualità,se non piove e la vegetazione è priva della peronospora,il trattamento con il rame non è indispensabile.
                                                            Passati queste 2/3 settimane le più critiche per l'oidio,puoi tornare a fare rame +zolfo fino all'invaiatura (1/2 interventi).

                                                            Ciao Roberto.

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                                                            • Ciao a tutti sono un novello del forum, ho partecipato un po' alle discussioni sui rimorchi per il legname.. Ho letto curiosamente la Vostra discussione, siete dei ragazzi veramente in gamba soprattutto per l'aito e i consigli.
                                                              Potrei sapere se qualcuno di Voi possiede mica dei vitigni di Erbaluce?
                                                              Grazie.

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