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Potatura vite: prima o dopo?

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  • [Vigneto] Potatura vite: prima o dopo?

    CIAO A TUTTI, OGGI MI è sorta una nuova domanda: meglio anticipare o posticipare la potatura della vite.
    questa domanda viene posta per il lungo e costoso(in termini di tempo) lavoro di potatura, che da alcuni (almeno qui in piemonte) è già stato effettuato e da altri che attendono molto a lungo.
    Cerco consigli, considerando che adotto come sistema il capovolto semplice e che il terreno collinare si trova ad asti, coltivato a barbera.
    dimenticavo le viti avranno una vita media alta, sui 14 anni.
    perciò chiedo la vostra per quanto riguarda pregi e difetti dei diversi tempi di potatura.
    Grazie anticipate.

  • #2
    Non esiste una regola precisa, se non quella di attendere il completo riposo vegetativo, e di intervenire prima del risveglio; potature troppo anticipate danneggiano la vite, che se non è ancora entrata nella fase di dormienza sta ancora accumulando sostanze di riserva che utilizzerà per il germogliamento. Potature tardive, allo stesso modo, causano perdite di sostanze di riserva in quanto la fase di pianto sarà più lunga, e con maggiori perdite di linfa.
    Tolte queste due regole generali, ci sono un sacco di motivazioni portate a favore delle varie tesi, ma in nessun caso un momento preciso è migliore di un altro.

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    • #3
      ..inerente alla potatura del vigneto... che importanza ha coprire il taglio con un mastice cicatrizzante? spesso qualche agronomo suggerisce questa pratica soprattutto per i grossi tagli ; in commercio addirittura bombolette spay pronte all'uso. E' una pratica piuttosto radicata o è una moda o va a zone?
      qualche ricordo ho di mio nonno che sui tagli di viti particolarmente datate spennelava un preparato denso di poltiglia bordolese... che ne pensate?
      esiste una possibile soluzione per disinfettare "post potatura" i filari lavorati attraverso qualche trattamento ?..oppure tutto ciò è cosa inutile??

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      • #4
        Mio nonno mi ha insegnato a potare sempre di luna calante, a partire da gennaio, evitando la luna corrispondente a quella che è venuta nuova a febbraio (luna Rapolina), poiché una potatura in quella luna fa venire i grappoli più piccoli.

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        • #5
          X filbotta: l'uso di mastice o poltiglia bordolese serve a proteggere i grossi tagli da possibili attacchi di patogeni e a favorirne la cicatrizzazione...per la mia esperienza ti posso dire che il taglio di potatura è l'ultimo dei problemi, raramente delle viti seccano a causa di problemi dovuti alla potatura. In ogni caso, se se ne ha la possibilita è una pratica che può essere utilizzata.
          Per quanto riguarda i trattamenti ne ho già sentite di tutti i colori, chi usa rame, chi soluzioni di calciocianammide, chi di calce, e chi più ne ha più ne metta... io nei vigneti non faccio nessun tipo di trattamento post potatura, ho solo l'accortezza di fare tagli "a becco di clarino", cioè diagonali, oltre la metà dell'internodo successivo all'ultima gemma che voglio lasciare. risultato? lo stesso di chi fa i trattamenti...spendendo meno.

          X cinghiale: è ormai accettata da molti la teoria dell'influenza della luna, l'unico problema è il tempo: se gestisci un ettaro di vigneto puoi fare questo discorso, se ne gestisci molti devi potare senza considerare queste cose, altrimenti non finisci di potare prima del germogliamento o per farlo, devi impiegare più manodopera.

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          • #6
            Potatura

            Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
            (omissis) ... è ormai accettata da molti la teoria dell'influenza della luna, l'unico problema è il tempo: se gestisci un ettaro di vigneto puoi fare questo discorso, se ne gestisci molti devi potare senza considerare queste cose, altrimenti non finisci di potare prima del germogliamento o per farlo, devi impiegare più manodopera.
            Concordo solo in parte: a Luna buona si possono dare i tagli, mentre con la Luna nuova o durante tutto il periodo della Luna Rapolina si possono levare i tralci.

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            • #7
              Da noi nel sannio si usa potare a partire da gennaio a meno che il pericolo di gelate forti che potrebbero colpire le estremita' dei tralci lasciati costringa a posticipare la potatura.Io personalmente inizio tardi (febbraio e marzo) così si ritarda il germogliamento e si lavora di più perchè la giornata è più lunga.In Piemonte consiglierei la stessa cosa soprattutto per il freddo.

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              • #8
                Ciao a tutti
                nell'azienda dove lavoro abbiamo già potato circa il 40%dei vigneti in produzione mentre lasceremo per ultime le viti piantate quest'anno che verranno potate il più tardi possibile per evitare gelate.
                Per quanto riguarda l'uso di mastici cicatrizzanti o disinfettanti do ragione ad Eno2005.
                Un'altra cosa che facciamo è segnare tutte le viti affette da mal dell'esca prima che cadano le foglie in modo che poi verranno potate separatamente per limitare la propagazione della malattia.

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                • #9
                  x cinghiale: sei costretto però a due passaggi per filare, con tempi di lavoro comunque più lunghi.

                  x falanghino: non si riesce a influenzare il germogliamento con la potatura, la regolazione è di tipo ormonale, non influenzata da operazioni agronomiche. Per il freddo è sufficiente lasciare l'intero internodo suiccessivo all'ultima gemma, garantisce abbastanza sicurezza (in genere secca per metà della lunghezza)

                  x Paolo B: concordo pienamente con te, è un'ottima pratica...

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                  • #10
                    Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
                    x cinghiale: sei costretto però a due passaggi per filare, con tempi di lavoro comunque più lunghi.

                    x falanghino: non si riesce a influenzare il germogliamento con la potatura, la regolazione è di tipo ormonale, non influenzata da operazioni agronomiche. Per il freddo è sufficiente lasciare l'intero internodo suiccessivo all'ultima gemma, garantisce abbastanza sicurezza (in genere secca per metà della lunghezza)

                    x Paolo B: concordo pienamente con te, è un'ottima pratica...

                    Sono pienamente d'accordo , solo che quanto detto non sono fesserie perchè l'ho sperimentato di persona su tre varietà colturali, ho avuto effettivamente un ritardo che variava dai sette ai quindici giorni,che riguardava soprattutto l'accrescimento iniziale dei germogli.
                    Se dai un'occhiata al testo viticoltura moderna (c.e. Hoepli) troverai un cenno sull'argomento.
                    Il mio agronomo addirittura mi riferiva che il ritardo si verificava anche facendo una potatura precoce,ma questo non mi interessava e non l'ho provato sul campo.
                    Ultima modifica di falanghino; 01/01/2008, 19:36.

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                    • #11
                      se hai provato ed è effettivamente così...niente da dire...prendo atto. Su che varietà hai provato?

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                      • #12
                        Ho provato su falanghina, coda di volpe e aglianico amaro (detto anche aglianico di torrecuso o del taburno) , però già alla fioritura c'e un buon recupero di vigore da parte dei germogli tardivi rispetto agli altri,il tutto comunque non guasta sia per il pericolo di gelate tardive che per le crittogame neutralizzate più facilmente dai primi trattamenti che vengono fatti su una vegetazione di minore sviluppo.

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                        • #13
                          ok...io fortunatamente non ho mai avuto problemio di gelate tardive, data anche la posizione dei vigneti. Per quanto riguarda il controllo delle crittogame me la cavo abbastanza bene, tratto le due facce del filare con volumi molto bassi, e atomizzatore regolato bene...così non subisco molto l'effetto della fittezza della vegetazione.

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                          • #14
                            Una curiosità,cosa ne pensi della forbice a batteria e tu cosa usi.

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                            • #15
                              buongiorno a tutti,sono nuovo del forum(da poco iscritto)ma già mi appassiona molto perchè tratta argomenti che amo.ho una grande passione che è la campagna in genere ,coltivo anche un piccolo pezzo di terra(4000mq)con viti ed ulivi,ho letto alcune cose che riguardano la potatura della vite ,tipo:mal dell'esca(cos'è e come si riconosce?)potatura con la luna?non ho mai badato a ciò,lo faccio solo sull'innesti.luna rapolina?che vuol dire?per il resto poto i miei olivi ,frutta ecc.con passione .se gentilmente mi potete dare delle spiegazioniu alle mie domande vi sarei grato .grazie ed a risentirci nel forum in generale.ciao a tutti

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                              • #16
                                Ciao Vinceco!
                                Allora: Il mal dell'esca lo si riconosce solitamente in estate, quando sulle foglie si manifestano eree giallastre lungo le nervature, che poi col passare del tempo si disseccano, in quanto il tessuto comincia a lacerarsi. Sul legno invece si manifesta una disgregazione del tessuto, in cui se tagliato si notano molto bene parti di legno con consistenza spugnosa (quelle colpite).
                                In questo caso in estate è bene segnare la vite, in modo che in inverno durante la potatura la si scarti, e venga potata da sola, per evitare la propagazione del patogeno.
                                Riguardo alle fasi lunari, Mio nonno mi consiglia di potare le viti a luna calante (ovvero la luna buona), Ma se siamo a febbraio so che c'è un periodo in cui se si pota, otteniamo dei "garavelli" ovvero i grappoli saranno più piccoli.... Non so bene quando sia questo periodo, ma credo chi sia la prima luna calante del mese....
                                Ciao Ciao!!!

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                                • #17
                                  ei diesel ..ho letto da qualche parte su questo forum che si usa fare la pettinatura al filare,ma cos'è?grazie ..... poi piano piano vuol dire che qualche consiglio te lo do anchio quando posso ciaooo

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                                  • #18
                                    Ciao a tutti!
                                    Pettinare significa posizionare i tralci di vite "dell'anno" all'interno delle coppie di fili che si trovano sopra il filo di banchina, in modo da avere una vegetazione rivolta verso l'alto, questo discorso è valido per impianti a spalliera tipo cordone speronato e goyot...

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                                    • #19
                                      Originalmente inviato da falanghino Visualizza messaggio
                                      Una curiosità,cosa ne pensi della forbice a batteria e tu cosa usi.
                                      Cosa ne penso...non ho mai avuto modo di provarle, per adesso ho sempre usato forbici manuali (quelle con il manco che ruota) e mi trovo bene, adesso dovendo cambiarle, stu pensando ad una prova, in ogni caso, a priori, non vedo motivi, puramente agronomici, per non usarle...provando saprò dire meglio. tu che ne pensi?

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                                      • #20
                                        Pettinare... dipende dal tipo di allevamento del vigneto; cioè se è allegato a GDC la pettinatura viene fatta aprendo i fili del mezzo dell'impalcatura, facendo in modo che i tralci dell'anno vadino a desta e a sinistra.
                                        Se si tratta di Guyot, capovolto, o cordone speronato signifia, come ha detto TNV 65, sistemare sempre i tralci dell'anno, tra la coppia di fili che si trovano sopra il filo portante, questo se il vigneto ne è a disposizione, se invece si tratta di vigneti tradizionali, i tralci devono essere legati con filo di plastica, ai tre fili sulla spalliera, in posizione verticale.
                                        Ciao Ciao

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                                        • #21
                                          Esatto FIAT 27C DIESEL, io ho riportato solamente l'esempio di Cordone speronato e Guyot, perchè sono le forme di allevamento più diffuse nella mia zona...anche del mio vigneto...
                                          ciao ciao

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                                          • #22
                                            grazie ragazzi ho capito ,io ho un piccolo vigneto per uso domestico .sono in provincia di roma ,qui diciamo legare .io ho già potato e legato tutto vorrei concimare con del potassio e fosforo cosa ne dite?e se avete qualche consiglio datemelo ok? grazieeeeeeeeeee

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                                            • #23
                                              per potassio e fosforo è un po'tardi...o un po' troppo presto, l'assorbimento maggiore di sostanze nutritive da parte della vite è concentrato dal momento del risveglio al germogliamento e da dopo la vendemmia all'entrata in riposo. Questo perchè il germoglio in accrescimento e il grappolo in fioritura o in maturazione sono sink più forti e quindi hanno maggiore attività. Le risorse accumulate nel periopdo invernale vengono utilizzate dal risveglio alla fioritura, quelle accumulate in primavera sono utilizzate da fioritura a maturazione. Bisogna poi tenere conto delle caratteristiche dei concimi (prontamente assimilabili, a lenta cessione,ecc.) e delle possibilità di perdite.

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                                              • #24
                                                in questo caso stiamo parlando di concimazioni con concimi semplici, ma in caso dì concmazioni con concimi complessi come si fa e cosa mi consigliate( titolo e epoca di concimazione).
                                                il ph del mio terreno si aggira sui 7,68.
                                                comunque per la potatura usate forbici a doppia lama( doppio taglio)?

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                                                • #25
                                                  eno 2005 in questo caso cosa mi consigli?aspetto e poi do un nitrofoska gold a primavera?oppure cosa posso dare adesso? grazie

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                                                  • #26
                                                    Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
                                                    Cosa ne penso...non ho mai avuto modo di provarle, per adesso ho sempre usato forbici manuali (quelle con il manco che ruota) e mi trovo bene, adesso dovendo cambiarle, stu pensando ad una prova, in ogni caso, a priori, non vedo motivi, puramente agronomici, per non usarle...provando saprò dire meglio. tu che ne pensi?
                                                    Qualche anno fà ho comprato una forbice ad aria compressa che non fà stancare la mano,però con questa bisogna solo tagliare ed avanzare a causa del tubicino dell'aria che si impiglia nei tralci se sono già a terra,di conseguenza in un secondo momento ripasso con la forbice manuale per togliere quelli tagliati e pulire quelli lasciati.
                                                    Praticamente si ottiene un vantaggio relativo, della forbice elettrica invece ne ho sentito parlare bene da qualcuno, magari bisognerebbe provarla perchè a comprarla così a scatola chiusa non è conveniente soprattutto per il costo elevato della stessa.

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                                                    • #27
                                                      Originalmente inviato da falanghino Visualizza messaggio
                                                      Qualche anno fà ho comprato una forbice ad aria compressa che non fà stancare la mano,però con questa bisogna solo tagliare ed avanzare a causa del tubicino dell'aria che si impiglia nei tralci se sono già a terra,di conseguenza in un secondo momento ripasso con la forbice manuale per togliere quelli tagliati e pulire quelli lasciati.
                                                      Praticamente si ottiene un vantaggio relativo, della forbice elettrica invece ne ho sentito parlare bene da qualcuno, magari bisognerebbe provarla perchè a comprarla così a scatola chiusa non è conveniente soprattutto per il costo elevato della stessa.
                                                      l'aria compressa non l'ho mai presa in considerazione proprio per il motivo citato da te. Per le forbici elettriche invece il problrma è meno sentito, visto che il filo è molto meno fastidioso... per le prove mi sono già informato e quasi tutti i rivenditori ne hanno un paio in prova che ti lasciano, solitamente, per un giorno...mi hanno parlato bene delle forbici elettriche della campagnolo...mi darò alle prove e giudicerò...

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                                                      • #28
                                                        Se puoi dà un'occhiata anche alla felco che kosta molto meno,per poi magari dedurre delle conclusioni positive e non.
                                                        Io per il momento non mi muovo perchè stò effettuando il reimpianto di quasi tutto il vigneto.

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                                                        • #29
                                                          Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                                          in questo caso stiamo parlando di concimazioni con concimi semplici, ma in caso dì concmazioni con concimi complessi come si fa e cosa mi consigliate( titolo e epoca di concimazione).
                                                          il ph del mio terreno si aggira sui 7,68.
                                                          comunque per la potatura usate forbici a doppia lama( doppio taglio)?
                                                          Prima di usare un concime complesso sarebbe cosa buona e giusta analizzare il terreno per non buttare via soldi inutilmente.
                                                          Per la potatura NON usiamo forbici a doppia lama,forse più idonee per gli alberi da frutto.

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                                                          • #30
                                                            X falanghino: certamente proverò tutte le forbbici per cui mi verrà data la disponibilità, in modo da poter confrontare e dedurre pregi e difetti... pensavo anche a pellenc, infaco e un altro paio di piccole case...

                                                            X grillo: come detto anche da falanghino è sempre meglio basarsi su un analisi del terreno per predisporre un piano di concimazione, in ogni caso ciò che ho scritto vale anche in caso di concimi complessi, le epoche sono sempre le stesse ed i problemi anche; "l'unica" differenza è che questi hanno titoli fissi e quindi avrai un elemento che si comporterà da fattore limitante e dovrai basarti su quello per pianificare la concimazione... data la varietà di prepareti, salvo esigenze particolari, non ho mai trovato problemi per rispettare gli apporti che mi ero prefissato.
                                                            Per le forbici uso anche io non uso forbici a lama doppia.

                                                            X vinceco: io aspetterei il risveglio vegetativo per la concimazione, in ogni caso.

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