ciao a tutti.
quest'anno per la seconda volta in vita mia, provo a fare il vino.
Abito in Toscana nella provincia di Firenze a 150 metri sul livello del mare (e quindi non nella zona del chianti).
Le viti della mia pergola, di uva bianca, non sono molte e producono 2-3 quintali di uva.
Lo scorso anno, per la prima volta, ho provato a fare il vino bianco con risultati scadenti e quest'anno vorrei migliorare.
Il mio intendimento sarebbe quello di fare il miglior vino possibile, per uso personale, nell'ambito e con i limiti delle mie possibiltà.
Naturalmente sono consapevole di esser un principiante e che ci vorranno più anni e più tentativi per avere un miglioramento.
Ritenete che con dell'uva che nasce e matura in pianura e non nelle colline del chianti si possa comunque ottenere un vino apprezzabile?
Soprattutto mi interesserebbe riuscire a togliere quei "sapori sgraditi" che mi riesce difficile descrivere a parole.
Se tra qualche anno riuscissi a fare un vino (senza grandi pretese) privo di cattivi sapori mi riterrei soddisfatto.
METODO VENDEMMIA 2009
PREMESSA
Data la mia zero esperienza e la mia poca attrezzatura ho seguito il consiglio del vicino di casa che mi ha suggerito di effettuare
la fermentazione nel vetro di tre damigiane (non avevo altri contenitori) con l'accorgimento che ogni sera dovevo rompere e rimuovere (ricacciandolo dentro la damigiana) quel deposito più o meno denso che si formava (come conseguenza della fermentazione) in cima al collo della damigiana subito sopra la fine del mosto.
Così ho fatto per circa trenta giorni (qualche sera me lo sono anche scordato).
Alla fine di Ottobre, dopo trenta giorni, ho prelevato il mosto fermentato e l'ho depositato in altre damigiane.
Ad Aprile-Maggio ho imbottigliato il vino bianco.
Un po' perchè bevuto fresco dal frigorifero, un pò perchè si fa l'abitudine, ancora bevo questo vino.
FASI OPERATIVE 2009
1)fine Settembre:Raccolta dell'uva.
2)fine Settembre:Spremitura nel torchio manuale dei grappoli interi (raspo compreso).
3)fine Settembre:Messo il solo succo di uva in tre damigiane di vetro (aperte senza tappo) a fermentare per una trentina di giorni.
4)fine Ottobre:Svinatura (mediante travaso con tubo di plastica) da damigiana a damigiana prendendo solo il mosto fermentato più chiaro e buttando via quello meno chiaro.
5)Aprile:Imbottigliamento con tappo di sughero.
VENDEMMIA 2010
Parlando con un amico che si intende di vino mi ha suggerito di:
-Togliere i raspi dai grappoli e spremere solo i chicchi di uva.
-lasciare anche le bucce a fermentare per i primi 5 giorni. Al sesto giorno toglierle e buttarle facendo continuare la fermentazione al solo succo di uva.
Da parte mia per migliorare la situazione mi sono organizzato acquistando una botte usata da 200 litri in acciao inox.
Pensavo di usare la botte inox come contenitore per la sola vinificazione continuando ad usare le damigiane come contenitori dopo il dopo svinatura da fine Ottobre ad Aprile.
Cosa ne pensate?
Mi piacerebbe avere, se possibile, un parere su:
1)quanto ritenete sensato profondere risorse ed energie considerato il punto di partenza, la materia prima che ho disponibile ed i potenziali risultati ottenibili.
2)Consigli, suggerimenti e disapprovazioni sulle tecniche del mio "tentativo" di fare il vino.
Grazie anticipato a chi avrà la pazienza di leggere.
Doppio grazie a chi avrà la bontà di rispondere.
quest'anno per la seconda volta in vita mia, provo a fare il vino.
Abito in Toscana nella provincia di Firenze a 150 metri sul livello del mare (e quindi non nella zona del chianti).
Le viti della mia pergola, di uva bianca, non sono molte e producono 2-3 quintali di uva.
Lo scorso anno, per la prima volta, ho provato a fare il vino bianco con risultati scadenti e quest'anno vorrei migliorare.
Il mio intendimento sarebbe quello di fare il miglior vino possibile, per uso personale, nell'ambito e con i limiti delle mie possibiltà.
Naturalmente sono consapevole di esser un principiante e che ci vorranno più anni e più tentativi per avere un miglioramento.
Ritenete che con dell'uva che nasce e matura in pianura e non nelle colline del chianti si possa comunque ottenere un vino apprezzabile?
Soprattutto mi interesserebbe riuscire a togliere quei "sapori sgraditi" che mi riesce difficile descrivere a parole.
Se tra qualche anno riuscissi a fare un vino (senza grandi pretese) privo di cattivi sapori mi riterrei soddisfatto.
METODO VENDEMMIA 2009
PREMESSA
Data la mia zero esperienza e la mia poca attrezzatura ho seguito il consiglio del vicino di casa che mi ha suggerito di effettuare
la fermentazione nel vetro di tre damigiane (non avevo altri contenitori) con l'accorgimento che ogni sera dovevo rompere e rimuovere (ricacciandolo dentro la damigiana) quel deposito più o meno denso che si formava (come conseguenza della fermentazione) in cima al collo della damigiana subito sopra la fine del mosto.
Così ho fatto per circa trenta giorni (qualche sera me lo sono anche scordato).
Alla fine di Ottobre, dopo trenta giorni, ho prelevato il mosto fermentato e l'ho depositato in altre damigiane.
Ad Aprile-Maggio ho imbottigliato il vino bianco.
Un po' perchè bevuto fresco dal frigorifero, un pò perchè si fa l'abitudine, ancora bevo questo vino.
FASI OPERATIVE 2009
1)fine Settembre:Raccolta dell'uva.
2)fine Settembre:Spremitura nel torchio manuale dei grappoli interi (raspo compreso).
3)fine Settembre:Messo il solo succo di uva in tre damigiane di vetro (aperte senza tappo) a fermentare per una trentina di giorni.
4)fine Ottobre:Svinatura (mediante travaso con tubo di plastica) da damigiana a damigiana prendendo solo il mosto fermentato più chiaro e buttando via quello meno chiaro.
5)Aprile:Imbottigliamento con tappo di sughero.
VENDEMMIA 2010
Parlando con un amico che si intende di vino mi ha suggerito di:
-Togliere i raspi dai grappoli e spremere solo i chicchi di uva.
-lasciare anche le bucce a fermentare per i primi 5 giorni. Al sesto giorno toglierle e buttarle facendo continuare la fermentazione al solo succo di uva.
Da parte mia per migliorare la situazione mi sono organizzato acquistando una botte usata da 200 litri in acciao inox.
Pensavo di usare la botte inox come contenitore per la sola vinificazione continuando ad usare le damigiane come contenitori dopo il dopo svinatura da fine Ottobre ad Aprile.
Cosa ne pensate?
Mi piacerebbe avere, se possibile, un parere su:
1)quanto ritenete sensato profondere risorse ed energie considerato il punto di partenza, la materia prima che ho disponibile ed i potenziali risultati ottenibili.
2)Consigli, suggerimenti e disapprovazioni sulle tecniche del mio "tentativo" di fare il vino.
Grazie anticipato a chi avrà la pazienza di leggere.
Doppio grazie a chi avrà la bontà di rispondere.
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