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Impianto vigneto da mosto

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  • #31
    Tua nonna è mooooolto saggia!
    Il problema non è concimare o no... il problema è trovare equilibrio.
    La vite mangia e beve ogni anno: fino a pochi anni fa si buttavano acqua e concimi "a occhio" e generalmente l'occhio del viticoltore era sempre preoccupato di non fare uva.
    Ma ora si può ragionare un po' più scientificamente! Insomma, non sono contrario a priori alla concimazione: semplicemente dico che è bene studiarla e nel dubbio dare MENO prodotto di quello consigliato dal tecnico di turno o dai piani di concimazione. Lascia pure che mangi quello che trova a terra e se proprio vuoi dare qualcosina usa del solfato ammonico 21%. Poca roba, mi raccomando! Al max un paio di quintali per ha.

    Per l'acqua: fai il bilancio idrico! E attento a non esagerare con l'acqua perché quella sì che riduce sensibilmente la qualità dell'uva a favore della quantità e del peso.
    (IO NON IRRIGO IL VIGNETO! E ne ho 15,5 ha...)
    Az. Agr. Il Tralcio

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    • #32
      Irrigare il vigneto???
      Una volta il mio confinante (che poi è mio cugino) stava irrigando il suo campo nel quale c'era tabacco. Il vento forte portava parte dell'acqua nel nostro piccolo vigneto. Mia nonna andò da mio cugino e gli disse di spostare SUBITO i cannoni piàù lontano dal confine oppure di aspettare che si calmasse il vento perché lei acqua nella vigna non ce ne vuole (esclusa quella piovana)!!
      Hai ragione... è proprio saggia. Ma questo lo sapevo già

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      • #33
        Ciao 555-M; volevo fare i complimenti a tua nonna, è la dimostrazione che la Natura va ben osservata per conoscerLa, avanti così!
        X Lorenzvigna: nemmeno io irrigo il vigneto e ne ho (o meglio ne sono responsabile) 38.6 Ha! Irrigare la vigna (nella maggior parte dei casi) equivale ad annacquare il vino! La Vite non è una pianta con grandi fabbisogni idrici. E'chiaro che su questa pratica influisce la densità d'impianto, la forma d'allevamento (altezza da terra della chioma ed espansione o meno della stessa), il terreno (tessitura, granulometria e franco di coltivazione), il clima (precipitazioni quanto e quando, temperature, umidità reletiva, venti ed eliofania media da Maggio a Settembre), il portinnesto, la gestione del suolo (inerbimento spontaneo o seminato, a file alterne o no, controllato o permanente, oppure lavorazione) e non ultimo l'obiettivo enologico che ci si prefigge. E'comunque appurato che dall'allegagione all'invaiatura una certa "mancanza di bibita" fa solo bene alla pianta e alla produzione: alla pianta perchè induce maggior produzione di fitoalessine, ispessisce le cuticole (del verde e degli acini) e matura meglio il legno; alla produzione perchè la spinta vegetativa è ridotta, l'accumulo (inteso anche come minor diluizione) degli zuccheri è favorito e gli acini hanno dimensioni minori ed epicarpi più spessi e resistenti. Ti pare poco?
        Per quanto riguarda la concimazione in linea di massima sono d'accordo con te: pompare un po'di più gli impianti giovani, ma non solo con l'azoto, qui è fondamentale anche il fosforo (per sviluppare bene le radici), per il potassio dipende molto dalla dotazione del terreno, dalla sua età e dalla CSC, nonchè dal portinnesto (occhio all'SO4 che se ha tanto Ca nel terreno assorbe poco il Mg con problemi di clorosi e/o disseccamento del rachide). Negli impianti in produzione diventano a mio avviso più importanti i così detti meso e microelementi, Boro per favorire l'impollinazione (cioè l'agevole sviluppo del budello pollinico fino all'ovulo), Mg per la clorofilla (e non solo), Fe per il "PAL" (enzima chiave nella sintesi dei polifenoli), Zn (cofattore di molti enzimi). Per quanto riguarda il Mo e il Mn i fabbisogni sono talmente contenuti che qualunque suolo li può soddisfare, quindi non facciamoci infinocchiare dai rappresentanti. L'azoto è secondo me da apportare comunque (in dosi molto ristrette) come reintegro delle asportazioni, qiundi dipende molto dalla vigoria e dalla produzione della vigna, e poi non dimentichiamo che la frazione nitrica quando piove tanto va in gran parte a farsi benedire. Il fosforo in questa sede serve a poco, basta di solito quello che è nel terreno, vista la sua gradualissima disponibilità e in assenza di fenomeni di retrogradazione (a pH sub-alcalini). E'invece a mio avviso importante la presenza di Ca (indurisce le cuticole) e di potassio, che oltre a dare "tono" e turgidità ai tessuti (pensiamo alle cellule di guardia degli stomi) è anche un elemento fondamentale nel trasporto del saccarosio nei vasi cribrosi, fino al pedicello dell'acino, dove grazie all'invertasi viene idrolizzato in glucosio e fruttosio, che vanno ad accumularsi nell'acino determinandone il grado alcolico potenziale.
        Scusate se mi sono dilungato ma io AMO LA VITE PIU' DEL VINO (anche se il mio lavoro alla fine è produrre quest'ultimo).
        Un saluto a tutti.

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        • #34
          Per carità... il problema è che l'irrigazione del vigneto è una pratica diffusissima nella mia zona e sono una mosca bianca (mal vista da tutti e le chiacchiere da bar mi infastidiscono ma sono abbastanza cocciuto e quindi riesco a resistere!).

          Anche oggi c'è stato da discutere sulla bontà delle mie scelte con alcune zucche "antiche".
          Ma tant'è... non c'è verso di far capire certe cose.
          Qui in Emilia irrigano (loro, sottolineo... ) il vigneto anche 2 volte in un anno, qualche folle ancor più folle pure dopo l'invaiatura!
          E sai cos'è il disastro? Che la maggior parte dei vigneti è irrigata per scorrimento!!! In sostanza una montagna d'acqua.
          I meno rimbambiti si sono dati al microirriguo e quindi di fatto si riesce già a ragionare di più...

          Completamente d'accordo sui microelementi di cui parlavi nel tuo discorso... io avevo sorvolato di brutto! eheheheh...
          Sui miei terreni ho portinnesti di tutti i tipi: quello che mi soddisfa e mi dà al tempo stesso dolori è il 1103P. Resistenza e vigoria corretti per la mia terra, ma maledettissimi i ricacci. Ogni anno c'è da passare a eliminarli.

          Oggi volevo fare il primo trattamento ma, ahimé, piove!
          Az. Agr. Il Tralcio

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          • #35
            Originalmente inviato da LorenzVigna
            Sui miei terreni ho portinnesti di tutti i tipi: quello che mi soddisfa e mi dà al tempo stesso dolori è il 1103P. Resistenza e vigoria corretti per la mia terra, ma maledettissimi i ricacci. Ogni anno c'è da passare a eliminarli.
            Ciao Lorenz,
            il 1103P è anche chiamato Paulsen?

            A me il vivaio Tutzer ha consigliato per il p.grigio,sia per vigneto nuovo che per le fallanze,
            portinnesto Palusen (molto vigoroso, molto resistente alla siccità) + clone SMA514.

            Conosci questa combinazione?
            Stessa domanda anche per The Lamb.


            Grazie
            ciao stefano
            Ultima modifica di L85; 10/02/2008, 09:17.

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            • #36
              Sì, il 1103 è il Paulsen.
              Effettivamente molto resistente alla siccità, come ti dicevo, e ha una vigoria ottima.
              Non so dirti sinceramente la bontà del clone su quel portinnesto, è una varietà che da noi praticamente è inesistente.
              Comunque fatti consigliare anche da qualche buon agronomo che conosce le tue terre, non limitarti al suggerimento del vivaista!
              Az. Agr. Il Tralcio

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              • #37
                Già fatto e riconfermato da tecnico cantina.
                Grazie Lorenz

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                • #38
                  Sì, la "P" sta proprio per Paulsen, uno che ha selezionato portinnesti in Sicilia, quindi resistenti alla siccità prima di tutto.
                  Io non conosco molto bene il 1103P, ma credo che sia abbastanza simile al 775P e 779P.
                  Nella mia zona ho problemi opposti e quindi non li conosco sul campo.
                  Per il clone di Pinot Grigio credo che lo SMA 514 non sia niente male, ma fatti garantire dal vivaista che non abbia il grappolo troppo compatto, soprattutto sul portinnesto che ti propone.
                  Io ti posso dire che lo SMA 505 (su 3309C, dove la "C" sta per Couderc) ha un grappolo in media "abbastanza ragionevole" anche in Friuli (collinare), dico in media perchè ho notato che in 2,40 Ha di vigneto c'è una notevole variabilità da pianta a pianta per quanto riguarda la compattezza.
                  P.S. se trovi un vivaista in gamba fattelo amico!!!

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                  • #39
                    Il viviaista Tutzer, Alto Adige, miha detto che il clone SMA514 ha un buon equilibrio tra produzione e compattezza non eccessiva del grappolo.
                    Il tecnico agronomo della mia cantina, che ha visto il vigneto, mi ha confermato che per me è una buona combinazione tra clone e portinnesto.
                    Anche se il terreno difficilmente patisce la secca, com.que non avendo l'impianto di irrigaz a goccia, penso che forse un poritnnesto Palusen sia una garanzia in più.

                    ciao e grazie
                    stefano

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                    • #40
                      Impianto vigneto

                      Buon giorno a tutti.

                      Circa due anni orsono ho iniziato la rocedura per l' impianto di un vigneto facendo preparare il terreno da una ruspa e provvedendo quindi allo scasso del suddetto con una profondità di circa due metri, e l' anno scorso ho provveduto alla concimazione letamica e a varie fresature.

                      Da quanto so dovrei aspettare circa quattro anni da allora, ma avendo un arzillo nonnetto (86 anni fatti) che vorrebbe vedere la vigna in piena produttività ho deciso di impiantarla quest' anno.

                      So che l' impianto può essere fatto sia a febbraio che a novembre.

                      Cosa mi consigliate?

                      Io vorrei farlo a febbraio, però ho paura che, anche provvedendo a innaffiare le giovani barbatelle, con un' estate eccessivamente siccitosa ci sia il pericolo di dover riprovvedere all' impianto a novembre per un buon numero di esse, calcolando anche che non ho a disposizione impianti di irrigazione come in molte zone pianeggianti e che i pozzi (2) che ho a disposizione a un certo punto della bella stagione si seccano e che in particolar modo quest' anno con le scarse piogge sono ancora pressapoco vuoti, quando di solito in questo periodo sono pieni fino ad altezza del terreno.

                      Vi ringrazio in anticipo
                      Ultima modifica di L85; 10/01/2007, 00:11. Motivo: unione argomenti

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                      • #41
                        Si gli impianti di barbatelle possono avvenire sia in Febbraio sia a Novembre.Io nel lo scorso mese di Maggio 2006 ho piantato circa 10.000 barbatelle divise in tre qualità. Quest'estate le ho innaffiate con l'impianto di irrigazione a pioggia e ti posso dire che sul totale ora devo reimpiantarne circa 150. Penso di aver ottenuto un buon risultato considerato che già con la prossima vendemmia comincio a raccogliere.
                        Per poterti consigliare meglio dovresti indicare qui nel forum la regione dove intendi eseguire questo impianto con qualche accenno al tipo di terreno, varietà che hai preso in considerazione ecc..ecc.
                        Senza queste indicazioni si possono trasmettere solo esperienze acquisite ma non certo consigli.(sempre molto difficili)
                        Per quanto riguarda l'irrigazione vi è inoltre la possibilità di eseguirla in modo localizzato con una botte con un iniettore. Calcola 5/6 litri di acqua ogni barbatella.
                        E' curiosa la pratica di preparare il terreno per ben 4 anni prima di effettuare l'impianto, è la prima volta che sento questo fatto. Certo che se poi aspetti come fanno in tanti un paio di anni prima di raccogliere....... !!!!!!!

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                        • #42
                          Originalmente inviato da corsaro70 Visualizza messaggio
                          Si gli impianti di barbatelle possono avvenire sia in Febbraio sia a Novembre.Io nel lo scorso mese di Maggio 2006 ho piantato circa 10.000 barbatelle divise in tre qualità. Quest'estate le ho innaffiate con l'impianto di irrigazione a pioggia e ti posso dire che sul totale ora devo reimpiantarne circa 150. Penso di aver ottenuto un buon risultato considerato che già con la prossima vendemmia comincio a raccogliere.
                          Per poterti consigliare meglio dovresti indicare qui nel forum la regione dove intendi eseguire questo impianto con qualche accenno al tipo di terreno, varietà che hai preso in considerazione ecc..ecc.
                          Senza queste indicazioni si possono trasmettere solo esperienze acquisite ma non certo consigli.(sempre molto difficili)
                          Per quanto riguarda l'irrigazione vi è inoltre la possibilità di eseguirla in modo localizzato con una botte con un iniettore. Calcola 5/6 litri di acqua ogni barbatella.
                          E' curiosa la pratica di preparare il terreno per ben 4 anni prima di effettuare l'impianto, è la prima volta che sento questo fatto. Certo che se poi aspetti come fanno in tanti un paio di anni prima di raccogliere....... !!!!!!!
                          Ciao corsaro da che vivaista ti servi per le barbatelle?
                          la media di attecchimento è buona se la paragoni all'andamento del clima
                          e alle malattie. li come siete messi a flavescenza?

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                          • #43
                            Ciao a tutti, in primavera 2008 dovrei piantare circa 2000 barbatelle ma sono stato sconsigliato di rivolgermi a una nota società vivaistica friulana, perchè ho visto in giro vigneti di tre anni già compromessi dalla flavescenza. Se c'è qualche utente che mi potesse consigliare un buon vivaista trentino ne sarei particolarmente grato.

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                            • #44
                              Beh, sulla nota società vivaistica friulana sono molto d'accordo con te!!!
                              Io stesso ho avuto moltissimi problemi di legno nero / flavescenza su loro barbatelle.
                              Poi dicono le voci che ora si siano messi in riga.
                              In Trentino c'è un altro vivaista che conoscerai, ma sinceramente non è che me ne abbiano fatto gli elogi.
                              Io già da diversi anni mi servo a Brisighella (Ravenna) da un piccolo ma molto attento vivaista e, devo dire, mi trovo molto bene.
                              Più che altro è una persona con la quale puoi parlare direttamente e senza troppi preamboli o intermediari.
                              I vivai Dalmonte offrono le migliori varietà di piante da frutto e viti agli agricoltori che desiderano un nuovo frutteto di qualità. Clicca e scopri di più

                              Prova a sentire.
                              Ciao!
                              Az. Agr. Il Tralcio

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                              • #45
                                Vigneto Diretto Francese

                                Vorrei impiantare un vigneto dalle mie parti Provincia di Messina tutti mi consigliano un tipo di vite che chiamano diretto francese,
                                non occorrono barbatelle e quindi non serve innestarlo,
                                si trova sia nella varietà bianco che rosso,
                                non necessita nemmeno di lavaggi e solo per questo motivo sarei propenso per questa qualità a gli acini molto stretti e molto dolci il grappolo somiglia molto al fragolino ma non è fragolino.
                                Qualcuno che sa dirmi di più su questa qualità di vite e magari anche il nome esatto perché penso che questo sia un nome dato in questo luogo.
                                Grazie a tutti
                                Saluti

                                Commenta


                                • #46
                                  quanto costa dal vigna??

                                  buongiorno a tutti!stamattina sono andato con un anziano signore del mio paese a visitare delle vigne che vorrei comprargli.
                                  terreno fantastico,posto molto soleggiato e produzione di grandi quantità di uva garantita da più persone.Limpianto è a filari con pali di cemento in buono stato d'uso.
                                  premetto che non sono troppo pratico del settore ma quando mi ha detto che voleva 2500euro/pertica ho pensato stesse delirando.
                                  voi cosa ne dite?

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Pali di cemento... ok... ma che forma di allevamento?
                                    Spalliera? Quale tipo? Archetto, cordone speronato, guyot, casarsa? Oppure gdc? In che anno è stato impiantato il vigneto? E' meccanizzabile?
                                    Quanti metri sono "una pertica"?
                                    Qual è il valore della produzione di quel vigneto in termini di quintali e possibile realizzo monetario? cerca di fare un piano di ammortamento dell'investimento... quando si compra un vigneto bisogna ragionare sulla media-lunga scadenza.
                                    Az. Agr. Il Tralcio

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                                    • #48
                                      a spalliera e dovrebbero avere circa una decina d'anni anche se sono state impiantate molte barbatelle a causa della flavescenza dorata.una pertica sono ca 600 m.
                                      Comunque sia a me interessava una stima per capire se si poteva approfondire il discorso oppure lasciar perdere fin da subito.

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                                      • #49
                                        nuovo impianto

                                        Salve a tutti devo impiantare un ettaro di vigneto, volevo un consiglio per il sesto di impianto, avevo pensato di farlo mt.2.2 x 1 ma qualcuno sconsiglia perche' e' troppo stretto, perche' non arieggiato e le viti troppo vicine non fruttificano bene ,con problemi anche al sistema radicale sara' vero'?
                                        per portainnesto un kober 5bb .
                                        che ne pensate fatemi sapere.

                                        Commenta


                                        • #50
                                          Originalmente inviato da giovannic Visualizza messaggio
                                          Salve a tutti devo impiantare un ettaro di vigneto, volevo un consiglio per il sesto di impianto, avevo pensato di farlo mt.2.2 x 1 ma qualcuno sconsiglia perche' e' troppo stretto, perche' non arieggiato e le viti troppo vicine non fruttificano bene ,con problemi anche al sistema radicale sara' vero'?
                                          per portainnesto un kober 5bb .
                                          che ne pensate fatemi sapere.
                                          Per rispondere a ciò che chiedi, o meglio per consigliarti, sono necessarie alcune informazioni in più (di che zona sei? che tipo di terreno hai -giacitura, struttura, ecc-? che varietà vuoi impiantare? che grado di meccanizzazione applicherai nel vigneto?ecc.)

                                          In generale ti posso dire che ciò che ti hanno detto non è assolutamente vero, in alcune realtà i sesti d'impianto arrivano a 1 x 1, senza grandi problemi per le piante... un sesto che si potrebbe definire standard (che possa andare bene un po' ovunque) è nell'ordine di 2 - 2,5 m tra le file e 0, 80- 1 m sulla fila, con adattamenti che potrei suggerirti una volta ottenute le suddette informazioni.

                                          Come portinnesto mi sentirei di sconsigliarti il Kober, lo reputo troppo vigoroso... io opterei per un SO4, un 420A, un 41 B, ma anche in questo caso ho bisogno di maggiori informazioni per consigliarti...

                                          a presto.

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                                          • #51
                                            Originalmente inviato da Eno2005 Visualizza messaggio
                                            Per rispondere a ciò che chiedi, o meglio per consigliarti, sono necessarie alcune informazioni in più (di che zona sei? che tipo di terreno hai -giacitura, struttura, ecc-? che varietà vuoi impiantare? che grado di meccanizzazione applicherai nel vigneto?ecc.)

                                            In generale ti posso dire che ciò che ti hanno detto non è assolutamente vero, in alcune realtà i sesti d'impianto arrivano a 1 x 1, senza grandi problemi per le piante... un sesto che si potrebbe definire standard (che possa andare bene un po' ovunque) è nell'ordine di 2 - 2,5 m tra le file e 0, 80- 1 m sulla fila, con adattamenti che potrei suggerirti una volta ottenute le suddette informazioni.

                                            Come portinnesto mi sentirei di sconsigliarti il Kober, lo reputo troppo vigoroso... io opterei per un SO4, un 420A, un 41 B, ma anche in questo caso ho bisogno di maggiori informazioni per consigliarti...

                                            a presto.
                                            Pardon il ritardo ,credevo di non aver inserito il messaggio.
                                            Sono della provincia di Chieti .casalbordino per esattezza .
                                            il terreno e' molto fresco, scuro si parla di terreno fresco che non dovrebbe soffrire di siccita',ma nelle ultime annate la pioggia almeno da noi non si e' fatta vedere.
                                            Ho gia' scassato in agosto con escavatore portando una profondita di metri 1.5.ripassato e sono pronto ad impiantare ma sono molto indeciso come dicevo sul sesto d'impianto,la varieta' scelta e' il montepulciano d'abruzzo D.O.C., la scelta del kober ricade perche ' si parla di terreni freschi ,cmq anche io penso che sia un po' troppo vigoroso ma forse non ho altre scelte i portainnesti da te' citati SO4, oppure 420A, in genere da noi vengono usati in terreni asciutti,e cmq la mia scelta non vuole ricadere su di loro in quanto sui vari libricini pubblicitari, classificano quei portainnesti non in maniera eccellente come resistenza alla compattezza ,alla acidita' alla mancanza di potassio ,e con un sistema radicale semi profondo.
                                            Quindi guardando le valutazioni hanno poco stelline.
                                            per i nomi del tipo di filari sono negato, vorrei fare il filare con altezza classica di metri 1e 20 centimetri,con una distanza di 1 metro.con pali in ferro zingato
                                            ma la croce e la larghezza ,calcolando che i miei trattori hanno una larghezza che va' da 1.25,e 1.40 del gommato. vorrei impiantare ad una misura piu' stretta visto che mi resta spazio per lavorare con vanga oppure estirpatore fresa ed altro. successivamente vorrei fare la raccolta con la vendemmiatrice, cmq ripeto molti sono scettici sul discorso di impiantare al di sotto dei mt.2.5 di larghezza. perche dicono che le viti non hanno uno spazio adeguato per vegetare bene.
                                            insomma potrei andare tranquillo ed impiantare 2x1, o 2.2x1
                                            grazie sin d'ora per i consigli.

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                                            • #52
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                                              Se invece non hai di questi problemi, il 420 A è comunque molto simile al kober, con vigore minore, così come il 41 B. Un'altra alternativa, sempre vigorosa, ma che si adatta meglio alle condizioni da te citate è il 110 Richter.
                                              In ogni caso diffida del materiale pubblicitario o informativo fornito dai vivaisti...questi tendenzialmente spingono di più sui portinnenti che consentono loro un maggiore guadagno; mi spiego meglio, alcune tipologie sono più facilmente reperibili di altre, quindi rappresentano un minor costo di produzione per il vivaista, così come varia è la resa in vivaio, con minore scarto a causa del mancato attecchimento. Il Kober, è facilmente reperibile sul mercato ed ha un'elevatissima resa in vivaio, mentre altri portinnesti, come quelli che ti ho citato io, hanno sono invece più difficili da reperire ed hanno una scarsa resa in vivaio (soprattutto per ciò che riguarda il 420 A); va da se che i vivaisti prefericono lavorare su Kober, e quindi lo spingono di più...
                                              Al più presto, appena avrò la possibilità di scannerizzarla, ti fornirò una tabella nella quale sono elencate le caratteristiche dei portinnesti più comuni, in modo che tu la possa utilizzare come termine di paragone (tratta da un trattato scentifico, finanziato da enti pubblici, che quindi ritengo attendibile e sulla quale io stesso mi baso per le mie scelte).

                                              Per ciò che riguarda i sesti d'impianto, visto anche il grado di meccanizzazione a cui vuoi arrivare e ipotizzando una classico allevamento a spalliera e potatura a gujot, mi sentirei di consigliarti una distanza di 2 m da allargare di un 20 - 30 cm in caso di pendenza e filari piantati in traverso, e di 0,90 tra le piante.
                                              In questo modo potresti riuscire ad ottenere un'ottima omogeneità della superficie fogliare (senza buchi dovuti ad una eccessiva distanza e senza sovrapposizioni) e riusciresti a transitare in maniera ottimale tra i filari.
                                              Le piante non soffriranno, anzi, la leggera competizione radicale che verrebbe a crearsi nel vigneto adulto, limiterà leggermente la vigoria, migliorando così la qualità dell'uva.
                                              Sesti di impiando con distanze superiori ai 2,50 m mi sembrerebbero un po' troppo immotivate limitandosi a parlare di "spazio adeguato per vegetare bene", e a mio avviso causerebbero solo perdite di terreno, eccessiva vigoria e necessità di produzione/pianta maggiori, con conseguente diminuzione della qualità dell'uva.
                                              Ciao
                                              Ultima modifica di Eno2005; 25/11/2007, 18:41.

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                                              • #53
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                                                Nel frattempo andro' a chiedere al mio fornitore di barbatelle come e' messo con la 420 A,
                                                avevo chiesto per il 110 Richter, ma mi e' stato consigliato solo per terreni molto argillosi e siccitosi non per il mio, infatti in commercio e'cosi si cerca di avere minori problemi e massimi guadagni , la vera professionalita' e' difficile trovarla.
                                                problemi di salinita' non ci sono forse perche' a pochi km dal mare iniziamo ad avere piccole collinette , siamo riparati.
                                                Grazie di nuovo.

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                                                • #54
                                                  Mi sono dimenticato di una cosa molto importante: un altro fattore che gioca nella scelta del portinnesto è l'affinità d'innesto tra varietà da innestare e portinnesto stesso; in questo caso, però, al momento non ti posso aiutare, in quanto non ho molta esperienza per ciò che riguarda il Montepulciano. Mi informerò, anche per cultura personale e ti farò sapere in caso di problemi di affinità di innesto.

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                                                  • #55
                                                    Sono anch' io molto indeciso tra il kober e SO4 su cabernet sauvignon, devo piantare su terreno di pianura tendenzialmente limoso.

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                                                    • #56
                                                      Originalmente inviato da JD5820VE Visualizza messaggio
                                                      Sono anch' io molto indeciso tra il kober e SO4 su cabernet sauvignon, devo piantare su terreno di pianura tendenzialmente limoso.
                                                      infatti l'indecisione avanza in questi giorni portero' dei campioni di terreno ad analizzare e con i risultati dei micro e macro elementi e Ph,forse avro' le idee piu'chiare.
                                                      mi dispiacerebbe investire molto ed avere dei risultati non soddisfacenti.
                                                      approposito quanto costa da te una barbatella, da me € 1,40 cadauna.

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                                                      • #57
                                                        Ciao a tutti nell'azienda dove lavoro dal 2003 fino a quest'anno abbiamo impiantato vigneti con sesti d'impianto 2.20 X0.80 su terreni da pesanti a molto pesanti (all'incirca 100 ettari). All'inizio pensavamo che ci sarebbero stati problemi dovuti all'umidità (le viti sono allevate a guyot con altezza di 75 cm) invece per ora non ne abbiamo avuti.
                                                        Ho letto nei post precedenti che si parlava del periodo in cui piantare le viti, per quanto mi riguarda posso dire che noi le abbiamo sempre piantate in primavera (arrivando anche fino a luglio) e non abiamo mai avuto problemi.
                                                        In ogni caso però appena veniva piatata una superfice sufficiente si facevano partire i rotoloni per irrigare abbondantemente in modo che la terra si "chiudesse" sulle racici, con questo sistema insieme ad oportune lavorazioni del terreno non abbiamo mai avuto grossi problemi di mancato attechimento.

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                                                        • #58
                                                          Originalmente inviato da giovannic Visualizza messaggio
                                                          infatti l'indecisione avanza in questi giorni portero' dei campioni di terreno ad analizzare e con i risultati dei micro e macro elementi e Ph,forse avro' le idee piu'chiare.
                                                          mi dispiacerebbe investire molto ed avere dei risultati non soddisfacenti.
                                                          approposito quanto costa da te una barbatella, da me € 1,40 cadauna.
                                                          ciao giovanni,
                                                          al momento dalle ns. parti le barba vanno da0,80 x i rossi
                                                          a 1,1 x i bianchi, prezzi allineati da tutti i vivaisti...
                                                          p.s. sto impiantando a giorni 2he sesto 2,1x0,7
                                                          renato

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                                                          • #59
                                                            Ciao a tutti ,ho appena terminato di picchettare ,se il tempo accompagna la prossima settimana trapianto ,alla fine dopo tanto ho partorito un sesto 2 x 1 sara' contento Eno !, (scherzo) per tutte le volte che gli ho chiesto dei consigli, e per la sua paziente disponibilita'. Grazie .

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                                                            • #60
                                                              Salve a tutti e scusate l'intromissione: volevo chiedervi un parere sulla sostituzione di viti ormai mortecon barbatelle; voi come la effettuate( trivella manuale , motorizzata, attaccata p.d.f)??

                                                              a per l'impianto e la scelta del portainnesti bisogna valutare anche il calcare( totale e attivo)

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