Non fatevi illusioni.In teoria esistono i provvedimenti da adottare quali l'estripo e la pulizia dei vigneti abbandonati.In pratica e' molto difficile farli applicare dal sindaco coaudiovato con i tecnici della regione.Pensate che l'anno scorso sono venuti due tecnici della regione a posizionare le trappole nei miei vigneti (sono stato sorteggiato), gli ho segnalato un vigneto abbandonato proprio davanti al mio per di piu' a fianco della strada provinciale, ma niente mi hanno detto che non era compito loro che avevano un solo ispettore fuori per ogni provincia.Ho mandato una mail alla regione piemonte.Penso che per il 2076 sara' espiantato dai marziani.
Annuncio
Collapse
No announcement yet.
Fitopatologie della Vite
Collapse
X
-
15.08 inizi di BOTRITE
Ieri 15.08, in una pausa del diluvio, nel mio vigneto ho trovato degli inizi preoccupanti di botritis, anche su grappoli poco invaiati.
La vendemmia è ancora lontana, se va avanti così non so come andrà..
A questo punto si può ancora fare qualche cosa, oltre a tagliare i grappoli infettati?
grazie stefano
Commenta
-
Originalmente inviato da stebaIeri 15.08, in una pausa del diluvio, nel mio vigneto ho trovato degli inizi preoccupanti di botritis, anche su grappoli poco invaiati.
La vendemmia è ancora lontana, se va avanti così non so come andrà..
A questo punto si può ancora fare qualche cosa, oltre a tagliare i grappoli infettati?
grazie stefano
Siamo tutti sulla stessa barca. Soluzioni valide ormai non ce ne sono, solo pregare che il tempo ci aiuti. Tanto per cambiare oggi piove e anche domani.Fino ad ora non mi sembra che ci sia marciume acido e questo è già una buona notizia perchè quello marcisce anche se il tempo diventa bello. La botritis normale mi fa un po meno paura, perchè con l' antibotritico fatto per un po' si riesce a tenerla sotto controllo. Se però il tempo continua così c' è veramente da preoccuparsi perchè quando l' uva inizia ad andare non si può più fare nulla. Ti ricordi la mia preoccupazione perchè avevo le viti con eccesso di vigoria, era proprio per questo che avevo paura. In questi giorni sono passato nei vigneti più vigorosi e ho cercato di fare luce eliminando i tralci più grossi che ispessivano favorendo così l' areazione. Ora quello che c' era da fare l' abbiamo fatto e non ci resta che sperare.Spero proprio che il Cantus visto che è nuovo funzioni. In genere i prodotti nuovi per alcuni anni fino a che non si sono fatti i ceppi resistenti funzionano.Te lo dico dopo. Qualche inizio di botritis su qualche vigna scarica l' ho trovato anch' io, ora vediamo dopo questi due giorni di acqua che il meteo trentino ha previsto come le cose si mettono.
La botritis perchè prolifichi deve avere una temperatura di almeno 15 gradi e negli ultimi giorni da noi la media è stata di 14 gradi. Domenica ero a Vipiteno e lì addirittura il termometro dell' auto mi segnava 4 gradi.Ieri già la temperatura si è alzata e perciò la cosa puo' diventare più pericolosa.Cmq fino ad ora è uno schifo anche perchè da una settimana la maturazione è pressochè ferma.
Ultima modifica di L85; 31/10/2006, 23:51.
Commenta
-
anche da noi (prov di pd) la situazione non è delle più floride...
le piogge ci sono state eccome ma la temperatura non è scesa di molto... raramente di notte si scende sotto i 14 °C...
cmq ce la stiamo cavando...
quest'anno ho trattato con procimidone e folpet in pre chiusura.
prima delle piogge ho fatto un antibotritico su pinot bianco e chardonnay, miscelando allo switch il quadris (azoxystrobin).
Il risultato è stato sorprendente. La presenza di acini infetti è davvero sporadica. ll nostro vicino invece, sempre chardonnay, stesso sesto d'impianto e stesso sistema di allevamento (sylvoz) e zero antibotritici, ha una situazione preoccupante (15-20% grappoli infetti...)
Di grande aiuto è stato il trattamento con berelex e una buona sfogliatura eseguita prima dell'antibotritico.
Se il tempo tiene, a noi va bene così; in caso contrario l'unica alternativa possibile è il teldor (7 gg carenza)... che in ogni caso non è un gran prodotto...
qualcuno di voi ha esperienze con il SOLFOBENTON ??Ultima modifica di c_h_e_c_c_o; 19/08/2006, 08:32.
Commenta
-
Ieri parlando con i tecnici di zona mi hanno detto che è troppo presto per vedere gli effetti degli antibotritici perchè il loro effetto lo si vede al momento della vendemmia quando gli acini sono maturi e la buccia più sottile. La differenza che si vede in questo momento è proprio dove si è fatto il Berelex. Con la forte piovosità in varietà a grappolo compatto gli acini si stanno ingrossando a dismisura e non trovando spazio si spaccano e da lì inizia la botritis.Dove si è fatto il berelex questo non accade.Altra grande differenza in questo periodo è dove si è lavorato bene con le sfogliature e dove la vigoria del vigneto è più contenuta. Chi ha fatto forti concimazioni d' azoto ormai sono cavoli amari.Per il momento la situazione è ancora buona ma si spera solo che il tempo si metta al bello. Io come antibotritico quest' anno ho fatto il Cantus che è un prodotto nuovo registrato in Italia il 21 Luglio 2006. Secondo i tecnici dovrebbe essere quello che lavora meglio in assoluto fra gli antibotritici, ma per ora non vedo differenze.Secondo il parere dei tecnici i risultati si dovrebbero vedere al momento d' inizio vendemmia.Quest' anno fino a questo momento è assente il marciume acido che è sicuramente il peggiore e questo grazie alle temperature fredde specialmente notturne.Anche contro questo marciume il berelex da un grande aiuto perchè evitando che si spacchino gli acini non esce il mosto che con le alte temperature notturne da il via a una fermentazione provocando appunto il marciume acido. Questo è un problema specialmente sul pinot grigio, meno invece sullo Chardonnay.
Commenta
-
in 5 giorni 100mm pioggia.. e piove ancora
Da me a distanza di 5 giorni dai primi segni di botrite, ne ho trovata ancora.
Il 5 di agosto dopo aver sfogliato avevo dato il Teldor. 10 giorni dopo la prima botrite...
Ora ho risfogliato tutto il vignetoed ho tolto i grappoli infettati per paura che altri vengano intaccati.
Mah.. speriamo bene, ma il probolema che da lun a ieri venerdì sono scesi 100mm di acqua, senza contare quelli da inizio agosto.
Sta mattina ero in campagna, con l'impermeabile: ancora pioggia, idem ora mentre scrivo...
Ma quando arriva sto miglioramento meteo??
Commenta
-
toglietemi una curiosità...
a che punto è la maturazione dalle vostre parti in trentino?
da noi attualmente lo chardonnay ha raggiunto una gradazione zuccherina media di 16,8 Babo e un'acidità totale di 8,2 g/L (questa è un po' bassina... forse penalizzata dal forte caldo di fine luglio... e cmq la temperatura da noi non scende come nelle notti trentine...)
confrontiamoci un pò...
Commenta
-
Trattamento con Teldor, ora, inutile?
ciao checco,
il mio grado zuccherino non l'ho misurato, ma sto notando che le vespe cominciano ad apprezzare la mia uva...
Ho sentito che c'è chi sta dando il Teldor(carenza 7gg.) sostenendone che è importante trattare ora,
invece sentendo altri conoscenti sono solo soldi e tempo buttato, se c'è la botritis te la tieni e non cambia nulla.
Solo il sole la può fermare.
Vorrei un gradito consiglio degli esperti viticoltori del forum...lorenzvigna,vitality, checco eccetera...
grazie1000stefano
Commenta
-
Sinceramente anch'io credo ce una volta presa la botrite te la tieni, l' unica cosa che ho notato riesce a tenerla un po' a bada è la poltiglia bordolese data ogni 12-13 giorni dopo la fioritura, naturalmente miscelata con un antioidio come il TENAX ,il TOPAS, o il vecchio KARATHANE che purtroppo non lo fanno più.
La cosa positiva della bordolese è che ferma un po' la vegetazione e indurisce gli acini rendendoli più resistenti alla pioggia. I miei vicini mi ridevano dietro perchè usavo un prodotto così vecchio, ma mentre ora la loro albana comincia a marcire, la mia è ancora tutta intatta nonostante la grandine! UN SALUTO A TUTTI E SPERIAMO IN UNA BUONA VENDEMMIA!
Commenta
-
Originalmente inviato da FIAT 27C DIESELSinceramente anch'io credo ce una volta presa la botrite te la tieni, l' unica cosa che ho notato riesce a tenerla un po' a bada è la poltiglia bordolese data ogni 12-13 giorni dopo la fioritura, naturalmente miscelata con un antioidio come il TENAX ,il TOPAS, o il vecchio KARATHANE che purtroppo non lo fanno più.
La cosa positiva della bordolese è che ferma un po' la vegetazione e indurisce gli acini rendendoli più resistenti alla pioggia. I miei vicini mi ridevano dietro perchè usavo un prodotto così vecchio, ma mentre ora la loro albana comincia a marcire, la mia è ancora tutta intatta nonostante la grandine! UN SALUTO A TUTTI E SPERIAMO IN UNA BUONA VENDEMMIA!
E' da diversi anni che la usi e precisamente da che data a che data?
Su che varietà bianca o rossa?
In base alla tua esperienza, quanti trattamenti, servono per avere degli effetti tangibili sulla maggiore durezza dell'acino e quindi preservarsi poi da botritis e marciumi?
Io ho pinot grigio e quest'anno anche su consiglio di due viticoltori più esperti di me, l'ho usata negli ultimi due trattamenti(mi era stato consilgliato per gli ultimi 3 ma ormai era tardi), spero che contribuisca ad indurire un pò l'acino... da inizio agosto da me avrà fatto circa 200mm di pioggiaOra sto considerando se trattare o meno con Teldor(carenza 7gg.) e poltiglia bord.(?).
Per il resto ho risfogliatotutto il vigneto per arieggiare al massimo ..poi si spera nel sole..
ciao stefano
Commenta
-
Io è da 4-5 anni che l'ho cominciata ad adoperare, prima usavo l'R6 (ossicloruro di rame) da maggio a luglio, ora invece uso R6 da maggio fino alla fioritura, poi uso la bordolese dalla fioritura alla fine di luglio (circa).; sia nell'uva bianca (albana-pagadebit-trebbiano)
che nell'uva rossa (sangiovese).
Io i trattamenti li faccio, indipendentemente dai prodotti almenochè non siano sistemici, ogni 12-13 giorni. E' un po' tardi, ma potresti provarci lo stesso a trattare,(di bordolese abbonda pure, ti consiglio 1,2-1,3 Kg ogni 100 litri d' acqua).
Una domanda; che tipo di potatura fai? Io facendo il guyot non ho bisogno di defogliare le viti, effettuo solo la putatura verde tagliando i succhioni.
CIAO! E SPERIAMO BENE!
Commenta
-
Originalmente inviato da c_h_e_c_c_otoglietemi una curiosità...
a che punto è la maturazione dalle vostre parti in trentino?
da noi attualmente lo chardonnay ha raggiunto una gradazione zuccherina media di 16,8 Babo e un'acidità totale di 8,2 g/L (questa è un po' bassina... forse penalizzata dal forte caldo di fine luglio... e cmq la temperatura da noi non scende come nelle notti trentine...)
confrontiamoci un pò...
Per Steba. Io lascierei perdere con il teldor anche perchè nei grappoli colpiti ormai la botritis c' è all' interno e credo che anche trattando non si risolva proprio nulla. Se il tempo ci aiuta e non piove per almeno 10 giorni tutto si metterà a posto.Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare ora non ci resta altro che sperare.
Commenta
-
Originalmente inviato da VitalityStamattina ho fatto un giro con il refrattometro per vedere un po' come è la stuazione. Per il Pinot Grigio abbiamo ancora bisogno di almeno 2 settimane per completare la maturazione, ma la media odierna è di circa 16 gradi babo. Ho trovato cmq parecchi grappoli da 17 e 18 gradi.Sullo Chardonnay siamo un po' più bassi.In questi giorni il tempo è un po' migliorato e abbiamo dei bei sbalzi di temperatura tra giorno e notte. Se continuasse così sarebbe il massimo. A partire da oggi sul sito http://www.laimburg.it/it/4.htm dovrebbero dare la situazione settimanale di maturazione della zona.
Per Steba. Io lascierei perdere con il teldor anche perchè nei grappoli colpiti ormai la botritis c' è all' interno e credo che anche trattando non si risolva proprio nulla. Se il tempo ci aiuta e non piove per almeno 10 giorni tutto si metterà a posto.Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare ora non ci resta altro che sperare.
Anch'io snono ormai convinto dell'inutilità di un altro trattamento infatti come dici tu, nei grappoli che tagliavo a metà per curarli, all'interno trovavo annidata la botritis.
Ma c'è pericolo di infezione tra quelli sani e quelli già infettati?
grazie dei consigli
..e speriamo nel meteo, anche se per gio e sab arrivano 2 fronti con temporali e rovesci, bel tempo per i primi di settembre...
Commenta
-
Se i tralci non sono ancora lignificati e vedi un andamento delle gemme a zig zag puo' facilmente essere riconducibile a qualche fitoplasma (LN o FD). Potrebbe essere anche una forte carenza di potassio. Dovresti contattare un tecnico e fare un' analisi in laboratorio.La prima foto pero' non lascerebbe dubbi ha le foglie che si piegano a triangolo tipico della flavescenza. Le altre non saprei magari sono di un'altra vite.
Commenta
-
Originalmente inviato da macanicaSe i tralci non sono ancora lignificati e vedi un andamento delle gemme a zig zag puo' facilmente essere riconducibile a qualche fitoplasma (LN o FD). Potrebbe essere anche una forte carenza di potassio. Dovresti contattare un tecnico e fare un' analisi in laboratorio.La prima foto pero' non lascerebbe dubbi ha le foglie che si piegano a triangolo tipico della flavescenza. Le altre non saprei magari sono di un'altra vite.
Non penso che sia una carenza di potassio.... Ho solo 2 filari piuttosto corti di vite e quella della foto è l'unica pianta che presenta questi sintomi.
Adesso cosa devo fare oltre al taglio immediato? La devo anche bruciare o è sufficiente una cippatura? Nello spazio lasciato libero posso subito sostituire o è meglio lasciare la buca aperta per un tot di tempo?
Alberto
Commenta
-
Boh... a me non sembra flavescenza... verifica i germogli: se sono poco sviluppati in lunghezza e se non sono minimamente lignificati (il c.d. "tralcio gommoso") allora è flavescenza, ma così a occhio e dalle foto a me sembra altro.
Il grappolo si è seccato?
Quali altre anomalie, oltre al decolorimento delle foglie?
Se tagli evita il rimpiazzo: io l'ho fatto il primo anno che tolsi delle viti e i rimpiazzi non hanno mai lavorato correttamente.
Piuttosto alleva un pollone dalla vite di fianco se vuoi evitare il "buco".
Commenta
-
Salve a tutti,
neanche io credo molto nell'efficacia del Teldor, infatti non lo uso. Comunque dal depliant della Bayer pare che già dopo 6 ore dal trattamento più dell'80% del principio attivo sia già localizzato nello strato ceroso delle foglie (parlano di foglie, non di acini). Pare inoltre che una pioggia entro 3 ore dal trattamento dilavi circa il 50% del prodotto, dopo 12 ore siamo a un 30 - 35% e dopo 24 ore circa il 25%.
Ho usato Teldor per diversi anni, ma in annate veramente toste non mi ha mai dato grossi risultati.
Ritengo che la lotta alla botrite vada effettuata da fine fioritura a chiusura grappoli con mezzi chimici ma soprattutto con una corretta e coraggiosa gestione del verde (sfogliature e diradamenti) e del suolo (mai far crescere troppo l'erba).
Qui nei Colli Orientali del Friuli si cominciano a vedere un po' di attacchi di muffa grigia, soprattutto sui Pinot. Nel mio Pinot Grigio (di pianura, quello in collina è splendido) ho un 3 - 4% di grappoli colpiti, fortunatamente in maniera lieve (per ora), ma resta il fatto che la botrite c'è.
Anche quando si vedono grappoli con solo pochi acini ricoperti di conidi c'è poco da stare allegri perchè sicuramente all'interno, vicino al rachide c'è un bel focolaio di infezione che lavora e che nessun principio attivo è in grado di fermare a questo punto. Sono convinto come molti altri viticoltori del forum e non che l'unica soluzione per contenere il più possibile i danni sia sole, vento e bassa umidità dell'aria. Ma il tempo non si comanda, infatti sono previste piogge per stanotte e per sabato. Piogge abbondanti ora sarebbero un vero problema principalmente per tre motivi:
- grappoli e vegetazione rimangono bagnati per diverse ore
- aumenta l'umidità relativa dell'aria
- l'acqua assorbita viene traslocata negli acini che gonfiandosi si spaccano (o meglio tendono a separarsi dal pedicello) facendo fuoriuscire mosto che tiene bagnato l'interno del grappolo e porta anche un minimo di zuccheri a tutto beneficio della botrite.
X CHECCO: ho usato qualche volta il Solfobenton (o prodotti simili) e credo che lo userò anche quest'anno, come ultima spiaggia. Fondamentalmente si tratta di un antioidico a base di zolfo, ma la cosa più interessante in questa fase è la presenza della bentonite (70 - 80%) che essendo molto igroscopica, una volta depositata su grappoli e vegetazione tende a ridurre l'umidità migliorando seppur temporaneamente il microclima. Quindi il problema non lo risolve, ma se si fanno ripetuti trattamenti a dosi massicce (anche doppie rispetto a quanto riportato in etichetta) si può riuscire a rallentare lo sviluppo della malattia.
UN SALUTO E UN' IN BOCCA AL LUPO A TUTTI!
Commenta
-
Originalmente inviato da LorenzVignaBoh... a me non sembra flavescenza... verifica i germogli: se sono poco sviluppati in lunghezza e se non sono minimamente lignificati (il c.d. "tralcio gommoso") allora è flavescenza, ma così a occhio e dalle foto a me sembra altro.
Il grappolo si è seccato?
Quali altre anomalie, oltre al decolorimento delle foglie?
Se tagli evita il rimpiazzo: io l'ho fatto il primo anno che tolsi delle viti e i rimpiazzi non hanno mai lavorato correttamente.
Piuttosto alleva un pollone dalla vite di fianco se vuoi evitare il "buco".
Per quanto riguarda i grappoli presenti, quelli più vicini alla base della pianta si sono sviluppati come dimensione ma presentano alcuni acini marcescenti; quelli nella parte superiore della pianta hanno un rachide non molto sviluppato e acini decisamente piccoli (anzi, alcuni sembrano fermi alle condizioni di maggio\giugno).
Commenta
-
Più precisamente... ci sono le condizioni ideali per lo sviluppo della peronospora.
La peronospora colpisce tutti gli organi della pianta forniti di stomi (grappoli, foglie, tralci).
Le oospore presenti nel terreno (dove svernano) si muovono sulla pianta solo in presenza di un "velo d'acqua" che, indicativamente, coincide a una pioggia di 10 mm.
In realtà, anche un temporale con pioggia molto battente (seppur in quantità inferiore ai 10 mm) o una forte umidità notturna possono favorire la germinazione delle spore.
Gli stomi non sono attaccabili al momento della nascita degli organi: una foglia con gli stomi ancora chiusi (quindi inattaccabile) si riconosce per la tipica lanuggine sulla pagina inferiore. Indicativamente, un nuovo germoglio diventa ricettivo alla malattia quando raggiunge i 10 cm di lunghezza.
Lo sviluppo del fungo avviene in presenza di una temperatura media, durante la bagnatura, compresa tra i 10 e i 25 gradi.
Ecco la regola dei tre 10: 10 mm di pioggia, 10 cm di lunghezza del germoglio, 10 gradi di temperatura media.
L'oidio, a differenza della peronospora, non necessita del velo di acqua e si può sviluppare anche con un'umidità del 20%. Ne consegue che la lotta preventiva deve iniziare al momento del germogliamento.
Commenta
-
Ciao a tutti, sono Pinuccio mi sono registrato da poco voglio presentarmi.
Coltivo vigneto e oliveto,avuta da mio suocero poca cosa, la vigna da circa 15 anni la conduco da solo, mi è andata sempre bene (circa 50 are).
Oliveto intorno a 90 are, lo gestisco da solo.
Mi diverto in questa attività per dopolavoro mi fa distendere dalle fobie della vita.
Sono salentino c'e' già qualche inizio di peronospora???
auguri del sito è utile sono stato invitato da un vostro amicoUltima modifica di L85; 08/06/2007, 23:19.
Commenta
-
cosa è successo alla mia uva?
Sono un hobbista con circa 1000 viti di Dolcetto delle Langhe e ho anticipato di molto la vendemmia (esattamente il 25 agosto) con 18 di grado babo perchè l'uva era seccata e continuava a seccare (allego alcune foto di esempio); nell'annata le viti hanno subìto la grandine e una notevole siccità; le viti sono giovani, alcune di 2 anni e alcune di 5; il problema si è anche presentato nelle viti sparse attorno all'abitazione dove ci sono pergole di vari tipi di uve bianche da tavola. Cosa è successo? Qualcuno può darmi un aiuto? Grazie.
Thanks to ImageShack for Free Image Hosting
Commenta
-
Ho effettuato 5 trattamenti con rameico (caffaro, mancozeb) e zolfo bagnabile; sicuramente avevo visto molta peronospera e mi sembrava di averla combattuta (ultimo trattamento 5 luglio), ma a fine luglio avevo già tolto molti grappoli completamente seccati; ringrazio chi mi ha risposto e chiedo quali precauzioni particolari devo adottare per combattere la peronospera in forma larvata. Grazie a tutti.
Commenta
Commenta