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Fitopatologie della Vite

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  • #91
    ciao dariop
    a parte il polisolfuro io ti do il mio consiglio per il ragnetto.non fare niente e sparirà,concetto già espresso dal buon Roberto (la soluzione più efficace si è rivelata il non fare alcun trattamento insetticida). inoltre da bio ti posso dire che anche la cocciniglia non farà più danni perchè sara parassitizzata da qualche insetto) prova a non trattare una piccola parte se non ti fidi,poi tra 2 anni trarrai le tue conclusioni

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    • #92
      ok allora mi limito a pulire i ceppi dalla corteccia e rimando il polisolfuro a un mesetto prima del germogliamento, se ho capito bene, e poi niente insetticidi che se ci penso bene da quando li ho usati, davvero sembra che le cose siano sempre più peggiorate
      ma quando poi arriva la tignoletta come si fa?
      qui per l'oidio non ho nessun problema nonostante le mie vigne si trovino in pianura,
      piuttosto da quando sto evitando i ditiocarbammati, tipo mancozeb ecc, (si chiamano così vero?) che sembra favoriscano il proliferare degli acari, ho avuto abbastanza problemi con la peronospera
      l'anno scorso ho fatto i trattamenti prefioritura con il "forum" e pare che le cose siano migliorate..... ma se avete di megio da suggerirmi accetto ogni consiglio...
      che qui da me c'è il deserto per ciò che riguarda la viticoltura....
      e volevo aggiungere ma quale sistema usate per bagnare la pagina inferiore delle foglie?
      io non so come fare
      ciao dario

      Originalmente inviato da simotre Visualizza messaggio
      ciao dariop
      a parte il polisolfuro io ti do il mio consiglio per il ragnetto.non fare niente e sparirà,concetto già espresso dal buon Roberto (la soluzione più efficace si è rivelata il non fare alcun trattamento insetticida). inoltre da bio ti posso dire che anche la cocciniglia non farà più danni perchè sara parassitizzata da qualche insetto) prova a non trattare una piccola parte se non ti fidi,poi tra 2 anni trarrai le tue conclusioni
      grazie simotre, credo che seguirò i vs consigli anche se già l'anno scorso non ho fatto più uso di acaricidi, il risultato però è stato disastroso.....appena posso vi mando delle foto di qualche ceppo...praticamente quest'anno non ci sono tralci da legare sul filo!!!
      ehi ma come si fa ad inserire una foto?
      ciao dario
      Ultima modifica di LorenzVigna; 07/02/2011, 06:29. Motivo: Non si possono inserire due post consecutivi nell'arco delle 24 ore: per aggiunte siete pregati di usare la funzione "Modifica messaggio". Grazie.

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      • #93
        Per avere una buona distribuzione degli antiparassitari sulle foglie,devi considerare se il tuo vitigno ha la superficie fogliare piena di peli(tricomi) oppure se la superficie è abbastanza liscia...nel primo caso la presenza di un'elevata peluria ostacola la bagnatura delle foglie perché i peli sono idrofobici,cioè ostacolano la bagnatura delle foglie,le gocce tendono ad unirsi tra loro formando gocce più pesanti che cadono poi al suolo,occorre quindi l'aggiunta di un bagnante nella miscela da distribuire,una maggior polverizzazione del liquido irrorato,e anche una maggior portata di aria prodotta dal ventilatore,questo per favorire la miglior bagnatura fogliare in caso di elevata peluria,nel caso opposto invece(mancanza di peluria) occorre diminuire la portata dell'aria del ventilatore e le gocce devono avere una maggior dimensione,si può evitare l'aggiunta del bagnante.
        Per la tignola prova a mettere un paio di trappole per controllare l'andamento del volo e l'entità della presenza dell'insetto nel tuo vigneto,in questo modo puoi intervenire nel momento più favorevole per controllare l'insetto...se poi la cattura degli insetti è bassa, puoi anche evitare di fare il trattamento contro la tignola,ma di questo c'è tempo per approfondire perché è la seconda generazione quella più pericolosa(periodo giugno-inizi luglio).
        Per la peronospora procurati un pluviometro per misurare l'entità della pioggia e un termometro a massima-minima per avere il dato della temperatura,tieni segnato su un foglio i dati giornalieri di temperatura e pioggia dal momento del germogliamento della vite in avanti,segui le previsioni del tempo della tua zona specifica,poi in base a questi dati imposti la tua lotta antiperonosporica,l'importante non sono il numero di trattamenti ma la qualità degli stessi...trattamento giusto al momento giusto,se vuoi ne riparliamo...
        il trattamento col polisolfuro fallo da metà marzo in avanti,una decina di giorni prima del germogliamento della vite.

        Ciao Roberto.

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        • #94
          grazie grazie Roberto anche per la peonospera avrò sicuramente bisogno di aiuto
          mi procurerò al più presto gli attrezzi che hai detto così potrò determinare i fattori (i famosi 10-10-10) di quando sarà il momento di far il primo trattamento
          spero solo che quest'anno non pioverà come l'anno scorso un giorno si e uno no
          situazione che sicuramente non agevola la lotta alla "plasmonara"
          per la lotta aale tignole avete mai sentito parlare della soluzione miele- aceto?
          pare stia diffondendosi fra molti agricoltori
          ciao dario

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          • #95
            salve a tutti, sono nel pieno della potatura ed e' una situazione tristissima... in due vigneti ormai ho il 60 per cento di danno per la FD, male che purtroppo l'anno scorso ha avuto il suo picco maggiore (malgrado non siamo state riscontrate presenze dell'insetto sulle varie trappole depositate l'anno scorso)... in un vigneto di tre anni ho il 20 per cento di danno... e' adesso?? e' una tristezza.
            Voi come siete messi?

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            • #96
              ciao dariop
              ma per la tignola non puoi provare con la confusione sessuale? quanto è grande l'appezzamento?io non pulirei nemmeno i ceppi dalla corteccia.su vigne di 30 anni ho una marea di cocciniglia ma è tutta parassitizzata.serve solo un p' di tempo.questa per capirci,non so se è la stessa che intendi http://agroambiente.info.arsia.tosca.../vited_019.jpg
              laris sei sicuro sia FD? da me c'è molto legno nero per ora,ma prevalentemente su chardonnay

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              • #97
                Originalmente inviato da simotre Visualizza messaggio
                ciao dariop
                ma per la tignola non puoi provare con la confusione sessuale? quanto è grande l'appezzamento?io non pulirei nemmeno i ceppi dalla corteccia.su vigne di 30 anni ho una marea di cocciniglia ma è tutta parassitizzata.serve solo un p' di tempo.questa per capirci,non so se è la stessa che intendi http://agroambiente.info.arsia.tosca.../vited_019.jpg
                laris sei sicuro sia FD? da me c'è molto legno nero per ora,ma prevalentemente su chardonnay
                ì
                ciao simotre grazie per la risposta ti riassumo brevemente il mio caso
                le piante sono in realtà fortemente attaccate da parassiti che vivono durante il periodo vegetativo, sulla pagina inferiore delle foglie.
                ho accertato mediante esame visivo con una specie di microscopio, che i parassiti assomigliano moltissimo ai cosiddetti acari (ragnetto giallo e raro ragnetto rosso) e questo perchè, in seguito ad un infittimento dei ceppi, ho acquistato evidentemente delle barbatelle malate che poi hanno trasmesso la patologia alle altre piante già esistenti.
                la vigna ha una estensione di soli 8000 mt e un'età di circa vent'anni (questo per le piante vecchie, le nuove invece ne hanno cinque)
                nel giro di tre- quattro anni ha subito un graduale peggioramento tanto che quest'anno sono stato costretto, per fortuna non su tutte le piante, a lasciare alcuni speroncini sui guyot dell'anno scorso perchè infinitamente attaccati dal parassita e quindi altrettanto ridotti nello spessore e con gemme molto addossate e piccole. ho chiesto aiuto a voi del forum e si è parlato di cocciniglia ma non so se sia questo il vero o lo stesso parassita del mio caso quella roba della tua foto non l'ho mai vista sinceramente...se lo ritenete necessario vi mando magari una foto.
                di sicuro ho capito che se trattasi di ragnetto non devo far uso di ditiocarbammati (e col primo trattamento come la mettiamo?) e di insetticidi.
                da qui la mia domanda sulla tignola....
                su un blog ho letto di questo sistema della miscela miele-aceto che si mette in bottiglie di plastica con piccoli fori (quanto basta per far entrare le tignole) al di sopra del livello del liquido e pare funzioni alla grande e per la vigna e per gli olivi...che ve ne pare?
                ma tornando agli acari volevo chiedervi: se faccio il polisolfuro a metà marzo potrò intervenire col trattamento antiplasmonara in tempo?
                il polisolfuro non implica un periodo di attesa prima di intervenire con altri prodotti?
                Ultima modifica di dariop; 21/02/2011, 09:44.

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                • #98
                  Se dai il polisolfuro controlli eventualmente anche la cocciniglia oltre agli acari,poi dato a metà-fine marzo,basta che non intervieni con i prodotti rameici entro i 15-20 giorni successivi e non c'è alcun problema,gli altri prodotti che non siano rame o olio bianco, puoi sempre distribuirli.
                  Il problema dei ditiocarbammati non è il singolo trattamento,ma la ripetizione del trattamento nel corso della stagione,è presente in varie miscele quindi occorre prestare attenzione alla composizione dei singoli prodotti quando si interviene contro la peronospora.
                  Quello che dici della tignola sono probabilmente delle trappole per catturare l'insetto, che attratto dalla sostanza zuccherina poi muore nel liquido(in questo caso aceto,ma viene anche utilizzata dell'acqua miscelata con un prodotto insetticida).
                  Ciao Roberto.

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                  • #99
                    per le trappole sono scettico,non credo funzionino così bene da mantenere il danno sotto una soglia economica sufficiente. ma con l'olio bianco hai già provato su sti ragnetti? ho esperienza diretta per il ragnetto rosso e ho visto fortissimi attacchi di acari su piante giovani che sisono risolti nel giro di 2/3 anni senza trattamenti specifici. certo prendono una castrata. gli acari sono già stati scartai? bisognerebbe capire bene di cosa si tratta per iniziare

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                    • Originalmente inviato da simotre Visualizza messaggio
                      per le trappole sono scettico,non credo funzionino così bene da mantenere il danno sotto una soglia economica sufficiente. ma con l'olio bianco hai già provato su sti ragnetti? ho esperienza diretta per il ragnetto rosso e ho visto fortissimi attacchi di acari su piante giovani che sisono risolti nel giro di 2/3 anni senza trattamenti specifici. certo prendono una castrata. gli acari sono già stati scartai? bisognerebbe capire bene di cosa si tratta per iniziare
                      ciao Roberto e Simotre, con l'olio bianco ho provato l'anno scorso e gliel' ho dato per l'appunto prima del germogliamento sul legno con pompa a mano fascendo una abbondante spruzzata anche sul gambo
                      poi sembrava che tutto si fosse aggiustato infatti i piccoli nuovi tralci sono germogliati che erano uno spettacolo, ma intorno ai trenta-quaranta cm di lunghezza ho cominciato di nuovo a sospettare della loro presenza causa le tipiche macchioline più chiare sulle foglie e siccome non ci ho dato molto peso visto che ci avevo dato l'olio bianco, l'infestazione è andata avanti e quando poi i tralci erano di circa un metro ormai le foglie basali erano ormai compromesse
                      e quando a fine maggio credo sia stato, ho fatto un trattamento con tebufenpirad (princ attivo contenuto ad es. nel prodotto che si chiama Oscar) con aggiunta di un'altro prod per completare l'azione ovo-adulticida, ho ottenuto solo un peggioramento!
                      oggi qui piove sennò ti mandavo delle foto di qualche vite fortemente attaccata....
                      ma spiegami cosa vuoi dire con: certo prendono una castrata. gli acari sono già stati scartai? bisognerebbe capire bene di cosa si tratta per iniziare[/QUOTE]
                      ma mi dite per piacere cosa dovrò usare per il primo trattamento contro la peronospera?
                      grazie dario

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                      • Quando l'attacco di acari avviene al germogliamento,le conseguenze sono quelle che hai elencato,i tralci non lignificano,hanno uno sviluppo stentato che rendono poi difficoltosa la potatura per la mancanza di tralci lignificati.


                        Come primo trattamento puoi usare o prodotti rameici,oppure ditiocarbammati,magari il Metiram o il Propineb che hanno un minore impatto sui fitoseidi rispetto al Mancozeb,
                        oppure puoi usare il Dithianon che ha un costo maggiore rispetto ai Ditiocarbammati, però è selettivo nei confronti dei Fitoseidi,
                        come primo trattamento ti sconsiglio prodotti endoterapici,
                        aggiungici come prodotto antioidico il Meptyldinocap (0,3-0,4lt/ha)che agisce bene alle basse temperature,e ha un'azione secondaria acaricida.
                        Ciao Roberto.

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                        • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                          Quando l'attacco di acari avviene al germogliamento,le conseguenze sono quelle che hai elencato,i tralci non lignificano,hanno uno sviluppo stentato che rendono poi difficoltosa la potatura per la mancanza di tralci lignificati.


                          Come primo trattamento puoi usare o prodotti rameici,oppure ditiocarbammati,magari il Metiram o il Propineb che hanno un minore impatto sui fitoseidi rispetto al Mancozeb,
                          oppure puoi usare il Dithianon che ha un costo maggiore rispetto ai Ditiocarbammati, però è selettivo nei confronti dei Fitoseidi, come primo trattamento ti sconsiglio prodotti endoterapici,
                          aggiungici come prodotto antioidico il Meptyldinocap (0,3-0,4lt/ha)che agisce bene alle basse temperature,e ha un'azione secondaria acaricida.
                          Ciao Roberto.
                          grazie Roberto per i prodotti rameici chiaramente va rispettato il periodo di 15-20 giorni lontano dal polisolfuro
                          ma quest'anno non vorrei correre il rischio di giocarmi il raccolto
                          pur avendo voglia di dare una gran disinfettata col rame a causa della larvata dello scorso anno....
                          perciò seguirò i tuoi consigli!
                          mi rimane solo qualche dubbio su quali siano i prodotti endoterapici
                          scusa ma la mia preparazione sull'argomento è abbastanza scarsa.....
                          ciao dario

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                          • Fare un trattamento dopo 15-20 giorni vuol dire essere circa a metà aprile che in situazioni normali non si interviene ancora contro la peronospora,il tempo non è di ostacolo se vuoi fare un trattamento rameico...i prodotti endoterapici sono tutti i prodotti che non agiscono solo sulla vegetazione nella parte esterna della stessa, tipo i prodotti di copertura tradizionali(Ditiocarbammati,Dithianon,Folpet,prod otti rameici),ma penetrano all'interno della vegetazione con varie modalità citotropica(una volta penetrata nei tessuti vegetali si muove localmente negli stessi),translaminare(prodotto che si sposta da una pagina fogliare all'altra),sistemico(entrano nella linfa ascendente,mentre solo il fosetyl-al entra anche nella linfa discendente).
                            Ciao Roberto.

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                            • ciao dariop
                              intendevo dire che le vigne stentano parecchio a crescere ma poi riescono a eragire.non saranno come quelle che non hanno mia avuto problemi. per la peronospora vado a micro dosi di rame tutto l'anno essendo bio. ti sapranno consigliare meglio gli altri per i prodotti perchè io nn ne so niente

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                              • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                Fare un trattamento dopo 15-20 giorni vuol dire essere circa a metà aprile che in situazioni normali non si interviene ancora contro la peronospora,il tempo non è di ostacolo se vuoi fare un trattamento rameico...i prodotti endoterapici sono tutti i prodotti che non agiscono solo sulla vegetazione nella parte esterna della stessa, tipo i prodotti di copertura tradizionali(Ditiocarbammati,Dithianon,Folpet,prod otti rameici),ma penetrano all'interno della vegetazione con varie modalità citotropica(una volta penetrata nei tessuti vegetali si muove localmente negli stessi),translaminare(prodotto che si sposta da una pagina fogliare all'altra),sistemico(entrano nella linfa ascendente,mentre solo il fosetyl-al entra anche nella linfa discendente).
                                Ciao Roberto.
                                vuoi di re quindi che anche già adesso potrei fare un trattamento a legno a base di rame e zolfo magari del tipo concentrato 800-1000 gr/hl? (se la dose non è giusta dimmela tu per piacere)
                                e se si, dopo comunque quanto dovrei aspettare per il polisolfuro?
                                o non vale la stessa regola se faccio prima il rame?
                                grazie dario

                                Commenta


                                • Originalmente inviato da dariop Visualizza messaggio
                                  vuoi di re quindi che anche già adesso potrei fare un trattamento a legno a base di rame e zolfo magari del tipo concentrato 800-1000 gr/hl? (se la dose non è giusta dimmela tu per piacere)
                                  e se si, dopo comunque quanto dovrei aspettare per il polisolfuro?
                                  o non vale la stessa regola se faccio prima il rame?
                                  grazie dario
                                  Il periodo di 15-20 giorni vale sia prima che dopo il trattamento con polisolfuro...però per quale motivo vuoi fare adesso un trattamento con rame e zolfo? Lo zolfo con temperature medie sotto i 10°C non è attivo,quindi fatto adesso è inutile,poi il polisolfuro è a base di zolfo elementare che agisce anche a basse temperature...il rame per quale tipo di avversità lo distribuisci? Ormai bisogna entrare nell'ottica del nuovo regolamento della comunità europea sull'uso sostenibile degli agrofarmaci che dal 2014 sarà pienamente operativo,ogni trattamento che si fa deve essere giustificato,si deve indicare quali sono le avversità che si combattono e il motivo del trattamento(es.i modelli previsionali indicano possibile sviluppo della peronospora)...
                                  In questo periodo sono giustificati trattamenti con Olio minerale oppure Polisolfuro di calcio,contro le Cocciniglie,Acari,e Oidio;
                                  All'inizio del germogliamento (gemma con punta verde) è possibile trattare contro l'escoriosi,dove sono evidenti i sintomi della malattia,con Ditiocarbammati,Folpet,Zolfo(anche Cimoxanil e Fosetyl sono abbastanza efficaci),per poi ripetere il trattamento una decina di giorni dopo(quando i germogli hanno circa 5 cm di lunghezza);dove l'Oidio sverna come micelio(i germogli a bandiera),oppure dove è di solito virulento,occorre intervenire con Zolfo o prodotti antioidici specifici...dove invece non vi sono questi problemi la lotta prende avvio quando vi sono le condizioni favorevoli allo sviluppo della peronospora...
                                  Ciao Roberto.

                                  Commenta


                                  • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                    Il periodo di 15-20 giorni vale sia prima che dopo il trattamento con polisolfuro...però per quale motivo vuoi fare adesso un trattamento con rame e zolfo? Lo zolfo con temperature medie sotto i 10°C non è attivo,quindi fatto adesso è inutile,poi il polisolfuro è a base di zolfo elementare che agisce anche a basse temperature...il rame per quale tipo di avversità lo distribuisci? Ormai bisogna entrare nell'ottica del nuovo regolamento della comunità europea sull'uso sostenibile degli agrofarmaci che dal 2014 sarà pienamente operativo,ogni trattamento che si fa deve essere giustificato,si deve indicare quali sono le avversità che si combattono e il motivo del trattamento(es.i modelli previsionali indicano possibile sviluppo della peronospora)...
                                    In questo periodo sono giustificati trattamenti con Olio minerale oppure Polisolfuro di calcio,contro le Cocciniglie,Acari,e Oidio;
                                    All'inizio del germogliamento (gemma con punta verde) è possibile trattare contro l'escoriosi,dove sono evidenti i sintomi della malattia,con Ditiocarbammati,Folpet,Zolfo(anche Cimoxanil e Fosetyl sono abbastanza efficaci),per poi ripetere il trattamento una decina di giorni dopo(quando i germogli hanno circa 5 cm di lunghezza);dove l'Oidio sverna come micelio(i germogli a bandiera),oppure dove è di solito virulento,occorre intervenire con Zolfo o prodotti antioidici specifici...dove invece non vi sono questi problemi la lotta prende avvio quando vi sono le condizioni favorevoli allo sviluppo della peronospora...
                                    Ciao Roberto.
                                    ciao Roberto in realtà non c'è un motivo specifico
                                    ma spesso mi viene in mente la vigna ai tempi di mio padre che usava soltanto solfato di rame + calce e zolfo in polvere dato a mano con attrezzi alquanto rudimentali....
                                    i tralcierano perfetti, lucidi, lignificati fino a tutta la loro lunghezza
                                    e mai ricordo di aver visto nessuna delle malattie che si vedono ora
                                    escoriosi, m.dell'esca, e tutte la altre di cui si è parlato!
                                    mi dirai che erano altri tempi (mi riferisco agli anni 60-80) ma allora come mai oggi la maggior parte dei fitofarmaci vengono continuamente ritirati?
                                    probabilmente, come nel caso dei miei acari, l'uso giusto o sbagliato , di alcuni di essi porta a conseguenze che poi alla fine tirando le somme sono più gravi della causa stessa....
                                    comunque basta polemizzare oggi le cose vanno così!
                                    farò come tu dici penso che la tua esperienza è grande, molto più di quella che ho io
                                    e volevo comunque farti i miei complimenti per la tua eccellente preparazione riguardo le patologie della vite!
                                    ciao dario
                                    PS ma a proposito, quando non c'erano i diticarbammati, cosa davano come primo trattamento? visto che il rame inibisce la crescita dei germogli?
                                    Ultima modifica di dariop; 23/02/2011, 14:27.

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                                    • Non ho detto che sbagli ad usare il rame,ma adesso(fine febbraio) non ha senso trattare le viti con il rame... infatti puoi tranquillamente adottare come lotta anticrittogamica il rame e lo zolfo,se ricordi quando si parlava dei ragnetti ho accennato che in un'azienda che era infestata di ragnetti, la miglior lotta è stata non fare trattamenti specifici,ma utilizzare rame e zolfo...poi eventualmente se capitano periodi critici(es.piogge prolungate) puoi sempre utilizzare i prodotti di nuova generazione,non sei nel biologico che non sono permessi questi prodotti...non ricordo bene in quale zona d'Italia hai la vigna quindi non so se abiti in una zona con rischio infettivo elevato oppure a rischio basso,però puoi in caso di stagione normale utilizzare in prevalenza rame e zolfo,sapendo però che lo zolfo ha una persistenza di 5-7 giorni,quindi anche in assenza di peronospora devi trattare contro l'Oidio a cadenza settimanale(va bene anche lo zolfo in polvere),specialmente dalla pre-fioritura fino alla chiusura grappolo periodo critico dell'Oidio,poi tratti solo se l'Oidio è presente fino all'invaiatura poi basta, perché lo zolfo può creare problemi nella vinificazione sotto forma di odori sgradevoli.
                                      Quando non c'erano i ditiocarbammati c'era solo il rame,poi fine anni '40 il primo prodotto è stato lo zineb(che all'inizio degli anni'80 è stato sostituito dal Mancozeb),prodotto di colore marrone non era accettato dai viticoltori,quindi per vendere il prodotto è stato colorato di blu per avere le foglie dello stesso colore di quelle trattate col rame.
                                      Ciao Roberto.

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                                      • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
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                                        Quando non c'erano i ditiocarbammati c'era solo il rame,poi fine anni '40 il primo prodotto è stato lo zineb(che all'inizio degli anni'80 è stato sostituito dal Mancozeb),prodotto di colore marrone non era accettato dai viticoltori,quindi per vendere il prodotto è stato colorato di blu per avere le foglie dello stesso colore di quelle trattate col rame.
                                        Ciao Roberto.
                                        ciao Roberto ho annotato tutto ciò che mi hai suggerito sui problemi della mia vigna: oro colato per me!
                                        riguardo al trattamento col rame volevo farlo per il fatto che, ocme ti dicevo, l'anno scorso, ho avuto abbastanza peronospera del tipo "larvata" e quindi per sicurezza volevo fare qualcosa prima che iniziasse la nuova stagione.... ma per questo mi hai già dato dei ragguagli.
                                        Qui da me (campania-parco del Cilento, mai sentito?) purtroppo
                                        nel periodo del germogliamento e cioè fine marzo- metà aprile purtrop
                                        po però spesso capitano periodi di pioggia insistente e frequente
                                        che, come l'anno scorso danno un bel da fare per salvare il raccolto
                                        Credo che per quel periodo mi rifarò vivo per chiederti ulteriori consigli sui prodotti più adatti in base al tempo che farà....
                                        ma volendo tornare all'argomento iniziale di questo forum
                                        dimmi un pò quando si usano le macchine cimatrici le viti si dovrebbero ammalare nel senso di marcia quindi una dietro l'altra ma questo non avviene perciò si è concluso che tale fungo si diffonde in altro modo.
                                        e allora perchè durante la potatura viene sempre consigliato di usare delle forbici diverse per le viti ammalate?
                                        in una vigna piccola di fiano (1200 ceppi) con percentuale di malattia del 10-15% quest'anno ho contato solo tre viti malate mentre qualche anno fa ne contavo a decine.
                                        ho semplicemente spennellato tutte, dico tutte le cicatrici con vinavil miscelato con rame o fosetil e poi disinfettato le stesse forbici e lo stesso seghetto semplicemente con una fiammella a gas
                                        cosa ne pensi? fortuna?
                                        e anche nelle altre vigne quando trovo un ceppo sospetto dopo averlo potato vado col fuoco e ....spero di far bene dimmi il tuo parere per piacere grazie
                                        ciao dario

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                                        • Parli del Mal dell'Esca? In effetti sembra improbabile una propagazione tramite forbici,perché le piante malate non sono quasi mai contigue ma sparse nel vigneto,è una misura cautelativa igienica,cioè evitare il contatto tra pianta sana e pianta malata tramite forbici.
                                          La protezione delle ferite di potatura con mastice addizionato con rame è una cosa ottima,mantiene pulite e sane le piante,occorre però che l'operazione sia fatta in modo da evitare la formazione sotto il mastice di sacche di umidità che favoriscono altrimenti lo sviluppo dei patogeni...e va bene anche disinfettare le forbici col fuoco.
                                          A proposito delle viti malate non tutti gli anni manifestano i sintomi della presenza del patogeno,segna le viti con uno spago e poi le localizzi su un foglio di quaderno(fai lo schema della vigna,tutti i filari e le viti presenti su ogni filare,cerchia sul foglio le viti che manifestano i sintomi)
                                          nel corso degli anni noterai che le viti segnate non tutti gli anni manifestano i sintomi,però altre si aggiungeranno,in questo modo hai un quadro reale della situazione del tuo vigneto.
                                          Ieri ti dicevo che non aveva senso fare un trattamento con il rame in questo periodo dell'anno,in quest'ottica invece potrebbe avere un senso, se le operazioni di potatura si sono dilungate nel tempo, è un modo per disinfettare le ferite da taglio ed impedire così l'ingresso dei funghi patogeni...però per la peronospora non ha senso perché in questo periodo non vi sono le condizioni per far avviare l'infezione,se anche la temperatura e la pioggia sono ideali per la germinazione,manca però la vegetazione quindi non può esserci inoculo...poi non tutte le annate sono uguali,non bisogna farsi prendere dalla frenesia di trattare,i trattamenti vanno fatti al momento giusto,lo scorso anno qui in Emilia-Romagna ci sono stati 5 eventi infettanti in tutta la stagione,se uno posizionava gli interventi nel momento giusto, con 5 trattamenti aveva il vigneto indenne da peronospora,eppure conosco aziende che hanno fatto più di 10 trattamenti ma la peronospora ha colpito lo stesso...
                                          Ciao Roberto.

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                                          • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                            Parli del Mal dell'Esca? In effetti sembra improbabile una propagazione tramite forbici,perché le piante malate non sono quasi mai contigue ma sparse nel vigneto,è una misura cautelativa igienica,cioè evitare il contatto tra pianta sana e pianta malata tramite forbici.
                                            La protezione delle ferite di potatura con mastice addizionato con rame è una cosa ottima,mantiene pulite e sane le piante,occorre però che l'operazione sia fatta in modo da evitare la formazione sotto il mastice di sacche di umidità che favoriscono altrimenti lo sviluppo dei patogeni...e va bene anche disinfettare le forbici col fuoco.
                                            A proposito delle viti malate non tutti gli anni manifestano i sintomi della presenza del patogeno,segna le viti con uno spago e poi le localizzi su un foglio di quaderno(fai lo schema della vigna,tutti i filari e le viti presenti su ogni filare,cerchia sul foglio le viti che manifestano i sintomi)
                                            nel corso degli anni noterai che le viti segnate non tutti gli anni manifestano i sintomi,però altre si aggiungeranno,in questo modo hai un quadro reale della situazione del tuo vigneto.
                                            Ieri ti dicevo che non aveva senso fare un trattamento con il rame in questo periodo dell'anno,in quest'ottica invece potrebbe avere un senso, se le operazioni di potatura si sono dilungate nel tempo, è un modo per disinfettare le ferite da taglio ed impedire così l'ingresso dei funghi patogeni...però per la peronospora non ha senso perché in questo periodo non vi sono le condizioni per far avviare l'infezione,se anche la temperatura e la pioggia sono ideali per la germinazione,manca però la vegetazione quindi non può esserci inoculo...poi non tutte le annate sono uguali,non bisogna farsi prendere dalla frenesia di trattare,i trattamenti vanno fatti al momento giusto,lo scorso anno qui in Emilia-Romagna ci sono stati 5 eventi infettanti in tutta la stagione,se uno posizionava gli interventi nel momento giusto, con 5 trattamenti aveva il vigneto indenne da peronospora,eppure conosco aziende che hanno fatto più di 10 trattamenti ma la peronospora ha colpito lo stesso...
                                            Ciao Roberto.
                                            bello bellissimo parlare con uno preparato come te! e immaginavo anche che fossi di quelle parti ci avrei giurato : veneto o emilia.
                                            ....ma a parte per la prima volta che bisogna fare il calcolo dei tre dieci, poi dopo come si fa a vedere quando è il momento giusto come dici tu? fare i trattamenti mirati (si dice cosi?) comporta infatti un bel risparmio di spesa! (io spendo di solito intorno a 5€ /hl per malattia)
                                            anch'io conosco aziende che ne fanno più di dieci!!!!!= la mia
                                            però non vale, l'anno scorso ad aprile pioveva un giorno si e uno no ed a un certo punto non ci ho capito più niente! (idem per il mio agronomo/fornitore)
                                            riguardo al mal dell'esca hai ancora ragione infatti potando spesso
                                            osservo sulla sezione del tralcio dei sintomi che non sono proprio quelli dell'esca ma gli assomigliano molto e la pianta è ancora completamente in vegetazione sono degli anelli concentrici di colore marroncino ....
                                            a volte ho segnato queste piante ma hanno continuato (almeno nella stagione corrente) a vivere tranquillamente poi magari dopo...
                                            bisogna fare uno schema e segnarle giusto!
                                            ah! un'ultima cosa a volte con la fiammella se faccio dei tagli un pò esagerati per rinnovare alcune piante gli dò una bruciatina sulla ferita
                                            (non dirlo a nessuno!) faccio male?
                                            ciao dario

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                                            • Per la bruciatura è meglio che non lo sappia nessuno,mettici il mastice miscelato con il rame.
                                              La spesa di 5€ /hl può essere anche bassa se distribuisci 20hl in totale,se invece ne distribuisci 100hl o più,allora è una cifra importante...mi piacerebbe sapere il calendario dei trattamenti dello scorso anno,perché ammesso che aprile sia stato piovoso,ma anche maggio e giugno sono stati così piovosi da giustificare una decina di trattamenti?
                                              Non seguo in maniera approfondita come viene attuata la lotta contro la Peronospora nel meridione quindi quello che scrivo va preso col beneficio d'inventario,le poche cose che conosco è che la regola dei 3 dieci ha poca validità pratica,perché le oospore germinano in anticipo rispetto al centro-nord,spesso anche in assenza di vegetazione,quindi successivamente bastano anche pochi mm di pioggia per iniziare un'infezione...in pratica si aspetta per iniziare i trattamenti la comparsa delle macchie d'olio sulle foglie perché con un andamento climatico normale,la Peronospora potrebbe avere difficoltà a svilupparsi,in ogni caso due trattamenti cautelativi uno pre-fioritura e uno post-fioritura nel periodo più critico in caso di attacco della Peronospora per vegetazione e grappoli,anche in assenza di macchie... non tutte le annate sono simili e probabilmente quella scorsa è stata l'eccezione.
                                              Ma è anche probabile che non tutto il meridione abbia caratteristiche climatiche poco favorevoli alla Peronospora,dove invece il pericolo maggiore è rappresentato dall'Oidio,ma vi siano zone con condizioni climatiche simili a quelle del Nord,e magari la tua zona è una di queste.
                                              Ciao Roberto.

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                                              • Originalmente inviato da LARIS Visualizza messaggio
                                                salve a tutti, sono nel pieno della potatura ed e' una situazione tristissima... in due vigneti ormai ho il 60 per cento di danno per la FD, male che purtroppo l'anno scorso ha avuto il suo picco maggiore (malgrado non siamo state riscontrate presenze dell'insetto sulle varie trappole depositate l'anno scorso)... in un vigneto di tre anni ho il 20 per cento di danno... e' adesso?? e' una tristezza.
                                                Voi come siete messi?
                                                Visto l'interesse che ha sollevato la mia richiesta, sono felice per voi che non avete questo grave problema. Buon lavoro a tutti

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                                                • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                                  Per la bruciatura è meglio che non lo sappia nessuno,mettici il mastice miscelato con il rame.
                                                  La spesa di 5€ /hl può essere anche bassa se distribuisci 20hl in totale,se invece ne distribuisci 100hl o più,allora è una cifra importante...mi piacerebbe sapere il calendario dei trattamenti dello scorso anno,perché ammesso che aprile sia stato piovoso,ma anche maggio e giugno sono stati così piovosi da giustificare una decina di trattamenti?
                                                  Non seguo in maniera approfondita come viene attuata la lotta contro la Peronospora nel meridione quindi quello che scrivo va preso col beneficio d'inventario,le poche cose che conosco è che la regola dei 3 dieci ha poca validità pratica,perché le oospore germinano in anticipo rispetto al centro-nord,spesso anche in assenza di vegetazione,quindi successivamente bastano anche pochi mm di pioggia per iniziare un'infezione...in pratica si aspetta per iniziare i trattamenti la comparsa delle macchie d'olio sulle foglie perché con un andamento climatico normale,la Peronospora potrebbe avere difficoltà a svilupparsi,in ogni caso due trattamenti cautelativi uno pre-fioritura e uno post-fioritura nel periodo più critico in caso di attacco della Peronospora per vegetazione e grappoli,anche in assenza di macchie... non tutte le annate sono simili e probabilmente quella scorsa è stata l'eccezione.
                                                  Ma è anche probabile che non tutto il meridione abbia caratteristiche climatiche poco favorevoli alla Peronospora,dove invece il pericolo maggiore è rappresentato dall'Oidio,ma vi siano zone con condizioni climatiche simili a quelle del Nord,e magari la tua zona è una di queste.
                                                  Ciao Roberto.
                                                  se ti può essere utile saperlo il vigneto in questione si trova a circa 500 mt in linea d'aria (e in pianura) distante dal mare
                                                  per cui in quanto a umidità qui ne avanza...
                                                  per quanto riguarda il numero dei trattamenti è presto fatto:
                                                  basta moltiplicare due (uno ogni 12-15 g) per mag- giu-lug e siamo
                                                  già a sei,aggiungere quello di olio bianco fatto a legno, almeno uno in più pasticciato in aprile per la peronospera, e siamo a otto, e col trattamento antiacari siamo a nove infine mi sembra di averne fatto uno di solo rame ma non ricordo bene e non trovo più l'agenda dove avevo segnato tutto
                                                  spiegami piuttosto di quali parametri devo tener conto se voglio
                                                  (ah quanto voglio!) diminuire il n di euro sciolti nella botte
                                                  e aumentare il n di grappoli sani da portare a casa
                                                  perch adesso che mi ero già procurato pluviometro e termometro
                                                  e mi dici che i parametri 10-10-10 non sono attendibili vado in tilt
                                                  ciao dario

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                                                  • Originalmente inviato da LARIS Visualizza messaggio
                                                    Visto l'interesse che ha sollevato la mia richiesta, sono felice per voi che non avete questo grave problema. Buon lavoro a tutti
                                                    ciao Laris
                                                    mi dispiace che tu abbia questo grosso problema e anche molto esteso a quanto pare!
                                                    la flavescenza dorata per fortuna da noi (" noi" si fa per dire: nella mia zona siamo in tutto una decina di viticoltori) no esiste per niente altrimenti avremmo dovuto già sbaraccare!
                                                    so che invece su al nord ne è pieno ma che ci sono anche metodi di lotta abbastanza efficaci
                                                    però se hai il sessanta per cento di infezione per quello che ne so io
                                                    faresti bene a reimpiantare da qualche altra parte la tua vigna

                                                    i prodotti consentiti per la fd ( scaphoideus titanus)
                                                    sono piretro, oppure
                                                    la miscela di piretro e rotenone.
                                                    Il rotenone eseguito sulla seconda generazione di Tignoletta (fine giugno -inizio luglio) possiede attività anche nei confronti
                                                    delle cicaline. Intervenire a metà giugno con piretro naturale o con la
                                                    miscela piretro e rotenone; ripetere l’intervento dopo
                                                    circa 5 giorni (per piretro) e dopo circa 8 giorni (per
                                                    miscela di piretro e rotenone).
                                                    Nelle aziende con presenza elevata di scafoideo, si
                                                    consiglia di effettuare un terzo trattamento con i prodotti
                                                    sopra indicati.
                                                    Per l’impiego di tutti i prodotti citati è necessario acidificare
                                                    l’acqua a pH 6-6,5, intervenire di sera, evitare
                                                    la miscela con prodotti a reazione alcalina.
                                                    I trattamenti devono essere indirizzati soprattutto sulle foglie dei polloni basali
                                                    questo è quanto so io che l'ho letto da qualche parte di recente me sarebbe meglio che qualcuno molto più preparato di me ti desse
                                                    qualche dritta
                                                    ciao dario

                                                    Commenta


                                                    • In linea di massima le indicazioni di Dario vanno bene,considera però che il Rotenone è un principio attivo revocato, l'uso è consentito solo fino ad ottobre 2011,altri principi attivi consentiti sono il Chlorpyrifos; Chlorpyrifos Methyl;Etonprox(che è attivo solo sugli stadi giovanili);Thiamethoxam. Naturalmente occorre seguire le indicazioni del servizio fitopatologico provinciale oppure regionale, che stabilisce in base all'epoca del volo iniziale dello Scafoideo, i tempi e i modi d'intervento...questo se è veramente FD perché se non c'è presenza d'insetto solo le analisi di laboratorio possono accertarlo...anche il Legno Nero presenta gli stessi sintomi,ma in questo caso essendo l'insetto vettore ospite saltuario della vite perché preferisce altre piante, non si attua alcuna lotta chimica ma solo preventiva,come eliminazione di ortica e convolvolo,alle radici delle quali riprende l'attività trofica dell'insetto,quindi eliminando queste piante entro la fine d'aprile si blocca lo sviluppo dell'insetto...
                                                      Riesci a trovare tralci lignificati oppure devi adattare la potatura alla situazione anomala dello sviluppo dei tralci? Il danno è elevato bisogna verificare se c'è nei prossimi anni il fenomeno della regressione della malattia(recovery),in caso contrario bisogna verificare se la produzione riesce a coprire i costi...


                                                      X Dario
                                                      Il pluviometro e il termometro,sono importanti appunto per verificare quando queste condizioni (temperatura e pioggia) si verificano,tieni sempre scritto in un'agenda i valori quotidiani di pioggia e di temperatura, se la vegetazione è presente sai che l'infezione può svilupparsi,in caso contrario hai però l'indicazione che la germinazione può essere iniziata e che quindi piogge successive possono essere infettanti...ma ne riparliamo più diffusamente nei prossimi giorni.
                                                      Termino con una provocazione,tutti possono rispondere non c'è voto finale:
                                                      Oggi 30 aprile faccio un trattamento con Mancozeb + Zolfo, dopo 4-5 ore inizia a piovere e piove fino alla mattina del 2 maggio per un totale di 25 mm, (so che il Mancozeb con 25 mm viene dilavato e che ha una persistenza di 4-5 giorni) guardo le previsioni del tempo e per il giorno 3 maggio sera è prevista pioggia di 3-4 mm poi ritorna tempo sereno per i successivi 7 giorni, cosa fai ripeti il trattamento oppure non fai alcun trattamento?
                                                      Ciao Roberto.

                                                      Commenta


                                                      • dunque io sarei tentato di ripetere il trattamento ma se come hai detto il mancozeb ha una persitenza di 4-5 giorni potrebbe anche non essere necessario ma meglio aspettare che il problema venga risolto da qualche altro utente più bravo di me
                                                        forza risolvete il problema
                                                        dario

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                                                        • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                                                          Termino con una provocazione,tutti possono rispondere non c'è voto finale:
                                                          Oggi 30 aprile faccio un trattamento con Mancozeb + Zolfo, dopo 4-5 ore inizia a piovere e piove fino alla mattina del 2 maggio per un totale di 25 mm, (so che il Mancozeb con 25 mm viene dilavato e che ha una persistenza di 4-5 giorni) guardo le previsioni del tempo e per il giorno 3 maggio sera è prevista pioggia di 3-4 mm poi ritorna tempo sereno per i successivi 7 giorni, cosa fai ripeti il trattamento oppure non fai alcun trattamento?
                                                          Ciao Roberto.
                                                          Per una pioggia di 3-4 mm non ripeterei il trattamento;ma se la pioggia si rilevasse poi superiore ai 10 mm che si fa?

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                                                          • Io nel mio mio vigneto i vari problemi fitosanitari li tratto nel seguente modo:
                                                            - per la peronospora e oidio un trattamento con verderame e zolfo bagnabile ogni 8 giorni e poi un trattamento prima e dopo la fioritura con zolfo minerale in polvere
                                                            -oltre a questi faccio anche dei trattamenti con poliram e prosper.
                                                            -la flavescenza, da noi in regione lombardia, dobbiamo eseguire due trattamenti annuali con un insetticida specifico per la cicalina vettore, che cambia di anno in anno
                                                            - per gli altri insetti come tignoletta, afidi ecc. adopero degli insetticidi specifici di solito quelli della bayer, se vedo che l'nfestazione è pesante passo a prodotti forti, altrimenti uso quelli consentiti in agricoltura biologica.
                                                            - poi in ultimo prima della raccolta due trattamenti con un anti-botritico specifico

                                                            devo dire che seguendo questo piano ogni anno io non riscontro nessun problema da parte di peronospora, oidio, botrite e pochi casi di flavescenza...avevo fino a due anni fa casi di esca ma sono riuscito fortunatamente a ridurli a meno del 4%....perchè per questa malattia basta stare attenti, segnando preventivamente le viti malate.

                                                            per quanto riguarda i trattamenti dopo la pioggia di solito, se piove entro gli otto giorni a rigor di logica non dovrebbe succedere niente in quanto la foglia è protetta, però dopo gli otto giorni bisogna ripassare in quanto se ha emesso delle foglie nuove queste ultime sono a rischio.

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                                                            • Roberto io aspetterei a trattare in quanto in tre quattro giorni di tempo (dal 30/4 al 3/5)
                                                              non credo che si sviluppi nuova vegetazione sulla quale possa svilupparsi la malattia,mentre le foglioline già esistenti sono ancora coperte dalla persistenza del Mancozeb.
                                                              un saluto al forum

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