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Fitopatologie della Vite

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  • Sono tutte foto recenti? La penultima foto mi sembra più di un epoca post germogliamento,piuttosto che di questi giorni, a meno che il tuo terreno sia soggetto ad eccessi idrici, la pianta sembra essere in sofferenza da asfissia causata appunto da eccessi idrici, nelle altre foto dipende l'intensità dell'attacco se si riferisce a poche piante o è generalizzato,ci sono foglie con sintomi di attacchi da cicaline verdi,altre potrebbero essere da carenza di potassio,ma anche i ragnetti colorano le foglie alla stessa maniera,come pure il mal dell'esca a volte si presenta in questa maniera,l'ultima sembra una virosi,il mosaico giallo,la foglia colorata di color arancio,mi sembra che abbia anche le nervature colorate,questo di solito è un sintomo delle malattie da fitoplasmi,perché hai escluso questa possibilità? Se puoi indicare anche le varietà delle viti,perché a seconda delle varietà cambiano anche i sintomi delle varie patologie
    Ciao Roberto.

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    • Ciao Robero, è sempre un piacere sentirti!!

      Allora come vitigno è barbera, innestato principalmente su SO4 e Kobber5BB, con esposizone sud, con forte pendenza. Il suolo è fortemente argilloso nella parte terminale(ci ricolleghiamo allo stress idrico che hai detto)

      Per la prima foto, mi ritrovo tantissime viti con tale problema, se devo dire la mia, ìriconducevo il tutto a carenza di Magnesio(sto dando del concime fogliare NPK + Mic a prevalenza potassica) , non vorrei avuto creare degli squilibri nutrizionali, anche se non abbiam mai avuto problemi di disseccamento del rachide.

      Per le foto nel dettaglio, che dire, oltre che guardare bene nel dettaglio non so che fare!! o Mg carenza o ragnetto rosso a mio parere. TE cosa ne dici?

      Per le foglie con i margini arrossati anche li, non so cosa dire, spero non sia mal dell'esca! te dici che sono anche li carenze?

      La penultima foto da come avrai notato per il grappolino vicino, non è recente, però rappresenta lo sviluppo attuale di una minoranza di viti, che ha questo sviluppo stentato, con poche foglie a gemma e di piccolissime dimensioni; non avendo problemi di ristagno però non so a cosa affibiare la colpa.

      L'ultima infine è un caso unico, credo inoltre di una vite a bacca bianca, ma non sparei cos'è.

      Ripeto ho fatto trattamenti fogliari all'inizio con concimi fogliari NPK + MIC a prevalenza azotata e adesso a prevalenza potassica. come trattamenti, anche se non influisce sulla cosa, mancozeb e zolfo per i primi tratt, passando poi a rame la scorsa settimana + flint(interavallo che attuerò adesso pari a 10-12 gg).

      Altro di utile no, anzi concimazione con concime 15-5-20, detto in poche parola il nitrop.Perfect.

      Vediamo cosa ne dite

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      • Ciao Lorenzo,per assicurarti se le foglie arrossate dipendono dai ragnetti o cicaline verdi,controlla la pagina inferiore delle foglie con una lente, se vedi ragnetti o cicaline già hai una pista da seguire,le cicaline in pieno giorno quando la vegetazione viene mossa volano via velocemente,al mattino presto,quando sono meno mobili riesci a rilevarle meglio … te parli di carenza di magnesio,ma dalle foto eventualmente si può indicare una carenza di potassio con margini arrossati e lembi rivolti verso l’alto,quindi di conseguenza non è carenza ma un eccesso di magnesio,la carenza di magnesio nella sua forma classica si manifesta con la zona vicino alle nervature e le nervature stesse molto verdi,con zone internervali di colore giallo nelle varietà bianche e di colore rosso nelle varietà a bacca scura,con i margini fogliari piegati in basso, simile al mal dell’esca per capirci. Della penultima foto se devo essere sincero ho subito pensato all’eutipiosi che però non è molto diffusa,però i sintomi sono gli stessi: germogli stentati,internodi corti,foglie di colore giallo pallido e piccole; se fosse questo fungo d’estate con l’aumento delle temperature,i nuovi germogli che si formano si presentano sani perché il fungo è ostacolato dalle alte temperature, l’ultima foto la considero di origine virale.
        X PEGA 49
        L’accartocciamento fogliare si manifesta con colorazioni delle foglie partendo dal basso cioè dalle più vecchie che nel corso della stagione si propaga poi alla vegetazione più recente,sono foglie di color rosso-vinoso(nei vitigni a bacca scura),o giallastra(in quelle a bacca bianca),ripiegate verso il basso,con le nervature primarie e secondarie che rimangono verdi, questo facilita il riconoscimento rispetto alle malattie da fitoplasmi che invece non risparmiano le nervature, le fitoplasmosi inoltre provocano disidratazione degli acini e mancata lignificazione dei tralci,che non c’è invece nell’accartocciamento, che però con andamento stagionale poco favorevole ad una maturazione perfetta,ha una maturazione irregolare dei grappoli. … per questo virus non esiste possibilità di cura,occorre dotarsi di materiale di propagazione sano, sembra che nei portinnesti siano assenti i sintomi della malattia, però che questi si comportino da portatori sani,e questa è una delle cause della diffusione della malattia, sembra inoltre che coccidi e pseudococcidi siano la causa di propagazione dei virus,occorre quindi impedire la presenza di questi insetti, non mi risulta che interventi a base di rame dall’invaiatura in avanti riescano a limitare la malattia,per la potatura non lo so se può essere causa di diffusione,anche in questo caso come nel mal dell’esca vale la strategia della massima precauzione,anche se non sembra possibile il contagio diretto tramite tagli di potatura.
        Ciao Roberto.

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        • ... in buona parte mi sembra l'azione della cicalina verde! Con thiametoxam la elimini del tutto, ma anche con clorpirifos metile.

          Lorenzo
          Az. Agr. Il Tralcio

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          • Ciao a tutti, qualcuno di voi saprebbe dirmi a cosa è dovuto un'improvvisa apoplessia dell'intero apparato vegetativo di una pianta di vite?
            Il fenomeno si verifica da un paio di anni su un solo appezzamento, cv Moscato, portinnesto sconosciuto, età media delle piante 25-30 anni, suolo medio impasto-sciolto, leggermente calcareo

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            • Di solito l'apoplessia,improvviso e rapido avvizzimento di tutta o di parte della pianta,interessa piante di una certa età ed è causata dagli agenti dell'esca e della carie bianca...il periodo in cui si manifesta è di solito luglio-agosto,ma può avvenire anche in giugno,settembre. Se il colpo apoplettico è precoce,la pianta può riprendere a vegetare in questo caso si parla di falsa apoplessia ... in piante giovani fenomeni di apoplessia sono conseguenza di marciumi radicali(Armillaria Mellea),o anche da attacchi di Verticillium.
              Ciao Roberto.

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              • eutipiosi

                Ciao a tutti. Eutipiosi,cosa significa e come ,eventualmente si cura .Io 140 viti di merlot su so4 ,esposizione ovest ,terreno argilloso, le ho estirpate ,avendo gli stessi sintomi di quella in foto

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                • Eutipiosi è causato dal fungo Eutypa Lata,si propaga con il vento,pioggia,barbatelle,e forbici di potatura. Nel caso della foto però non ha rispetto al sintomo dell'Eutipiosi una forma cespugliosa dei germogli,ma solo gli altri sintomi che sono germogli deboli,foglie piccole,deformi,e clorotiche con anche necrosi dei lembi, internodi ravvicinati, mi sembrano poi viti molto giovani per avere avuto grossi tagli di potatura,per questo motivo non credo sia l'Eutipiosi nel caso di Grillo 131,anzi ne approfitto della circostanza per chiedere a Grillo 131 se prima dell'impianto del vigneto nel terreno vi erano piante da frutto,specialmente nella parte del vigneto con piante a sviluppo ridotto. Parlando dell'Eutipiosi in modo generico si può dire che il fungo è un parassita da ferita,entra cioè nelle piante attraverso i grossi tagli di potatura,la difesa è solo preventiva con la protezione delle ferite da taglio o con paste disinfettanti e cicatrizzanti o con prodotti rameici ... si può tentare di salvare la pianta tagliando le parti della vite colpite fino ai tessuti sani,disinfettando poi la ferita immediatamente con i prodotti già menzionati prima.
                  Ciao Roberto.

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                  • eh eh eh, non saprei pier, a memoria di mio nonno e dei suoi amici in quell'appezzamento ci sono sempre state viti!!considera che mio nonno Carlo ha 82 anni e che pure suo padre si ricordava da sempre le viti (mio bisnonno Luigi nato nel 1899), ancche se ci fossero state si parlerebbe di più di un secolo fa.

                    Non so più che dire, problemi il vigneto ne ha a esser sincero, peronospera e oidio negli ultimi due anni sono stati la ciliegina sulla torta, flavescenza a partire dal 2000, metcalfa dal 98, sigaraio da 2-3 anni. Le ultime due problematiche non sono rilevantissime ma tutto fa, soprattutto per un vigneto con le piante che hanno a mio parere in media più di 15 anni di età, stress ne hanno subiti abbastanza ma si rilevano ancora produttive. Conseguenza a tutto ciò a mio parere rimane perciò il mal dell'esca, che si sta rilevando veramente grave negli ultimi 2 anni, con circa 20 piante colpite ogni anno(su 1000).Credo fermamente che sia causato da carenze nutrizionali e stress della pianta perciò ho subito apportato elementi nutrizionali tramite concimazione fogliare.

                    Per quanto riguarda la problematica da voi indicata come EUTIPIOSI, vi allegherò foto più recenti e più chiare.

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                    • ciao a tutti
                      inserisco alcune foto di foglie colpite da arrossamento o flavescenza, se ho compreso bene quelle con le nervature verdi si possono salvare, mentre quelle con nervature rosse al pari delle foglie si devono estirpare, da noi area biellese hanno consigliato un trattamento insetticida tra il 10 e 20 luglio
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                      • Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
                        ... anzi ne approfitto della circostanza per chiedere a Grillo 131 se prima dell'impianto del vigneto nel terreno vi erano piante da frutto,specialmente nella parte del vigneto con piante a sviluppo ridotto. .
                        Credo che Pierrpes vada proposto per santo subito ! Andavo cercando anch'io una risposta ad un problema simile a quello di Grillo 131. 3 o 4 viti ubicate in due punti del vigneto hanno gli stessi sintomi. Il vigneto ha solo sette anni ed avendolo impiantato io, alla richiesta di Pierrpes mi sono ricordato che nei due punti incriminati c'erano due ceppaie di vecchi peschi inselvatichiti.
                        E' possibile che malgrado lo "scasso" effettuato e l'asportazione a mano (da me stesso) della maggior parte delle radici i funghi rimasti possano avere colpito a sette anni di distanza ?
                        Se il problema e' questo, cosa e' possibile fare ?
                        Ciao
                        Gaetano

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                        • X PEGA 49
                          Dalle foto sembra probabile una fitoplasmosi,la cosa anormale è la presenza di grappoli ancora sani come si vede in una foto, anche se per esempio in alcuni casi nel Barbera,la pianta ha prodotto normalmente anche con vegetazione duramente colpita … Vediamo nei prossimi giorni come evolve la situazione

                          X CINCINNATO
                          Se prima dell’impianto del nuovo vigneto,c’erano piante da frutto,ma anche viti,colpite da marciumi radicali(Armillaria Mellea principalmente, e in misura minore Rosellinia Necatrix), se non vengono eliminati tutti i residui radicali il fungo sopravvive per diversi anni,4-5 almeno. Per ora non si hanno soluzioni per risolvere il problema con vigneto in produzione,occorre prima di piantare il vigneto fare un buon drenaggio e disinfettare il terreno con calce viva …si sta valutando se organismi antagonisti come il Trichoderma harzianum siano in grado di contenere A.Mellea,c’è un prodotto della Intrachem Bio il Rootsheld,che viene usato prima dell’impianto immergendo le barbatelle in una sospensione del prodotto,prova se distribuito in fertirrigazione o per via radicale hai qualche risultato contro questi funghi.
                          Ciao Roberto.

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                          • Ciao ragazzi, avrei bisogno di qualche consiglio, quest'anno ho provato a mettere giù un piccolo vigneto ad uso famigliare, fino a poco tempo fa tutto bene, anzi anche di più,alcune barbatelle hanno già sviluppato tralci di 150/180 cm di lunghezza....
                            Poi circa dieci giorni fa su una pianta di Croatina ecco che si presentano degli arrossamenti, con interessamento delle nervature della foglia, la mia paura è che si tratti della flavescenza.
                            Ho da poco fatto il trattamento con Actara contro il vettore della flavescenza, ma se avessi certezza che la pianta è stata colpita la estirperei in modo che non mi impesti anche le altre.
                            Grazie a che mi vorrà rispondere,
                            Stefano
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                            • Hai visto per caso la presenza della cicalina vettrice della flavescenza?......perche' a volte la foglia rossa puo' voler dire mancanza di magnesio!
                              Ultima modifica di LorenzVigna; 29/06/2011, 12:11. Motivo: O.T.

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                              • In effetti la foglia presenta i sintomi tipici dell'attacco da fitoplasmi,se non ho capito male è un nuovo impianto,quindi la pianta si è contaminata nel vivaio,di solito la malattia si manifesta l'anno successivo all'infezione ...quindi ti conviene togliere la pianta o le piante infette,per non avere un focolaio d'infezione che ti propaga il fitoplasma anche alle altre piante che per ora sono sane. Attua in forma preventiva il trattamento insetticida contro l'insetto vettore,che potrebbe anche non esserci se la pianta è giunta infetta dal vivaio,adesso però adotta la strategia di massima allerta, l'insetto vettore può essere stato introdotto da barbatelle ospiti di uove svernanti. Ci risentiamo i prossimi giorni.
                                Ciao Roberto.

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                                • Grazie per le risposte ragazzi
                                  La cicalina non l'ho vista, ma a scopo preventivo ho già trattato con un prodotto a base Thiamethoxam.
                                  Come dice "Pierrpes" è un nuovo impianto,e la barbatella è arrivata di sicuro contaminata dal vivaio ( nelle vicinanze dell'impianto non vi sono vecchie viti).
                                  Tra 15 giorni tratterò una seconda volta per sicurezza, ora non mi resta che estirpare e bruciare la pianta infetta......certo che girano però
                                  Grazie ancora e a presto,
                                  Stefano

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                                  • Se è arrivata già contaminata dal vivaio devi farlo presente a chi di dovere che quel vivaista vende piante infettate da Fitoplasmosi!....quando si comprano le barbatelle bisogna sempre richiedere l'attestato o guardare se è presente un cartellino sul mazzo di barbatelle che certifica che non sono infette da malattie come per esempio una fra tutte la fitoplasmosi!

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                                    • Originalmente inviato da newholland87 Visualizza messaggio
                                      Se è arrivata già contaminata dal vivaio devi farlo presente a chi di dovere che quel vivaista vende piante infettate da Fitoplasmosi!....quando si comprano le barbatelle bisogna sempre richiedere l'attestato o guardare se è presente un cartellino sul mazzo di barbatelle che certifica che non sono infette da malattie come per esempio una fra tutte la fitoplasmosi!
                                      Il cartellino azzurro sul mazzo c'era, domani vedrò di farlo presente a chi me le ha vendute

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                                      • Calma, calma.... la probabilità che arrivino ammalate dal vivaio è senz'altro alta: ma prima di lanciare "accuse" e chiedere conto al venditore bisogna avere le prove.
                                        Purtroppo la pianta non ti racconta la sua anamnesi personale, e il vivaista potrebbe benissimo affermare che la pianta si è ammalata in campo. E la cosa è possibile.

                                        Lorenzo
                                        Az. Agr. Il Tralcio

                                        Commenta


                                        • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                          Calma, calma.... la probabilità che arrivino ammalate dal vivaio è senz'altro alta: ma prima di lanciare "accuse" e chiedere conto al venditore bisogna avere le prove.
                                          Purtroppo la pianta non ti racconta la sua anamnesi personale, e il vivaista potrebbe benissimo affermare che la pianta si è ammalata in campo. E la cosa è possibile.

                                          Lorenzo
                                          Ciao Lorenzo, il mio discorso non è riferito al "piantare grane " al rivenditore, anche perchè per il n° esiguo di barbatelle che ho comprato mi riderebbe dietro, è solo per chiedere spiegazioni, visto che il consorzio che me le ha vendute dice che dove si rifornisce ha tutto materiale sano e di ottima qualità.
                                          Per il discorso di contaminazione in campo, la vedo dura; i primi arrossamenti si sono presentati verso la metà di giugno e proprio a ridosso del punto di innesto.
                                          Da quanto ho letto la schiusa delle uova della cicalina inizia verso la metà di maggio, e non è subito infettiva, dubito che si siano ammalate qui, anche perchè nelle vicinanze non ci sono più vecchie viti.
                                          Ciao, stefano

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                                          • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                            Calma, calma.... la probabilità che arrivino ammalate dal vivaio è senz'altro alta: ma prima di lanciare "accuse" e chiedere conto al venditore bisogna avere le prove.
                                            Purtroppo la pianta non ti racconta la sua anamnesi personale, e il vivaista potrebbe benissimo affermare che la pianta si è ammalata in campo. E la cosa è possibile.

                                            Lorenzo
                                            La sicurezza è data dall'analisi fogliare,se il giallume dipende da Flavescenza,il materiale è giunto sicuramente infetto dal vivaio ... lo Scafoideo quando nasce è sano,si infetta solo alimentandosi su piante malate,poi dopo un periodo di latenza,circa 30 giorni,può infettare altre piante,quindi anche se vi fosse stata presenza dello Scafoideo,senza piante malate non c'era possibilità d'infezione nel primo anno d'impianto ...nei mesi estivi e negli anni successivi, invece lo scafoideo può arrivare da altri vigneti infetti e propagare quindi il fitoplasma,ma come tempistica è ancora troppo presto per questo vigneto.
                                            Ciao Roberto.

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                                            • Patologia grappoli

                                              Ciao a tutti
                                              ho qualche problema in vigna, sui grappoli sono comparsi molti acini marroni e rovinati. le foto che posto le ho scattate 6 giorni fa , ieri sono tornato in vigna a controllare e la situazione continua a peggiorare
                                              di cosa si tratta????

                                              in questo periodo sto trattando con

                                              Forum R3b + Arius + Primisol 80WDG

                                              Aiutoooo
                                              grazie
                                              Attached Files

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                                              • Originalmente inviato da Dub Visualizza messaggio
                                                Ciao a tutti
                                                ho qualche problema in vigna, sui grappoli sono comparsi molti acini marroni e rovinati. le foto che posto le ho scattate 6 giorni fa , ieri sono tornato in vigna a controllare e la situazione continua a peggiorare
                                                di cosa si tratta????

                                                in questo periodo sto trattando con

                                                Forum R3b + Arius + Primisol 80WDG

                                                Aiutoooo
                                                grazie
                                                In alcune foto sembra probabile la peronospora larvata,in una senbra l'attacco della tignoletta,si vede il foro della larva e nel grappolo non sembra di vedere altri acini rovinati,in due foto sembra più l'effetto fitotossico di un trattamento(foto 1 e 7) probabile quindi o il rame o lo zolfo distribuiti durante le ore più calde della giornata. Dipende da quanti grappoli hanno questi sintomi,nel caso della peronospora larvata ormai è tardi però il trattamento che hai fatto dovrebbe evitare che il fungo penetri ancora nel grappolo; per la tignola qualche acino rovinato può non essere un problema,trattare contro la tignoletta serve se il danno supera il costo del trattamento,va considerato anche il danno indotto,cioè la possibilità che nei grappoli danneggiati si insidi la Botritis o i marciumi in generale. Se il danno è limitato non conviene trattare altrimenti se le tignole sono presenti in numero elevato occorre fare il trattamento insetticida. Per la fitotossicità meglio evitare di trattare nelle ore più calde del giorno e nel caso del rame con vegetazione umida o bagnata,perchè l'umidità libera velocemente il rame(sotto forma di ione),e la liberazione immediata di ioni rame può risultare fitotossica;come pure lo zolfo che con temperature superiori ai 30°C può ustionare foglie e grappoli
                                                Ciao Roberto.
                                                Ultima modifica di pierrpes; 06/07/2011, 10:51. Motivo: precisato meglio il numero delle foto

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                                                • grazie per la rapidita' della risposta !!!
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                                                  Nel caso della peronospera larvata un amico mi ha consigliato , come prova, di raccogliere alcuni acini e tenerli in un a plastica, in caso di positivta' dovrei vedere la comparsa del micelio. e' vero?? (ora sono 24 ore e niente)
                                                  Per quanto riguarda il trattamento insetticida ho un prodotto a base di fosforganici (ora non ricordo il nome) pagato 7 euro per 2 ettolitri ) posso miscelarlo ai prodotti sopra elencati nel prossimo trattamento?
                                                  Grazie

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                                                  • Se i grappoli colpiti sono su questi livelli probabile l'effetto fitotossico dello zolfo,Primosol 80 WDG ha una dose di utilizzo compresa tra i 200-400gr/hl acqua,quindi se hai dato 500 grammi lo zolfo è il maggior indiziato...dai 300gr/hl di prodotto così sei più sicuro. A parte l'aspetto estetico se è solo la superficie danneggiata,grossi problemi non ci sono, possono a volte verificarsi spaccature degli acini come mi sembra di vedere dalla foto in un paio di acini, questo invece se fosse generalizzato potrebbe creare problemi soprattutto perché favorisce lo sviluppo dei marciumi,ma comunque non mi sembra il tuo caso.Per la larvata non mi pronuncio sul procedimento,perché non l'ho mai fatto sugli acini,questo procedimento si usa sulle foglie per vedere se le macchie d'olio sono ancora in grado di sporulare,comunque devi mettere anche qualche goccia d'acqua per avere un ambiente saturo di umidità,altrimenti non funziona.Per la tignola se il prodotto in questione è il Chlorpyrifos o il Chlorpyrifos-metile o anche il Phosmet,va bene, controlla in ogni caso che sia un prodotto utilizzabile sulla vite.
                                                    Ciao Roberto.

                                                    Commenta


                                                    • grazie ancora per la risposta.
                                                      nel caso della peronospora lavata continuo a trattare con Forum R3b ( sarebbe il secondo trattamento ) o e' meglio utilizzare un endoterapico come Mildicut ? (che ho)
                                                      se mi sbatto e tolgo gli acini colpiti risolvo qualcosa o meglio lasciar perdere ? (ho notato che l'infezione colpisce il raspo e passa agli acini vicini come in foto 4) grazie

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                                                      • Originalmente inviato da Dub Visualizza messaggio
                                                        grazie ancora per la risposta.
                                                        nel caso della peronospora lavata continuo a trattare con Forum R3b ( sarebbe il secondo trattamento ) o e' meglio utilizzare un endoterapico come Mildicut ? (che ho)
                                                        se mi sbatto e tolgo gli acini colpiti risolvo qualcosa o meglio lasciar perdere ? (ho notato che l'infezione colpisce il raspo e passa agli acini vicini come in foto 4) grazie
                                                        Quando l'infezione colpisce il raspo non c'è alcuna possibilità di salvare la parte di grappolo collegata a questo raspo,quella parte di grappolo non viene più alimentato quindi nel giro di qualche settimana secca completamente,se invece ad essere colpiti sono acini singoli i rimanenti acini possono arrivare alla raccolta senza problemi.La peronospora larvata quando si manifesta è impossibile da curare,dopo l'allegagione è importante usare prodotti che proteggano il grappolo in maniera efficace,il Mildicut è molto valido da questo punto di vista,fare adesso il Mildicut se la stagione decorre asciutta non serve,devi intervenire( con Forum R3Boppure con rame bagnando bene la zona grappoli),se le piogge si verificano una decina di giorni dopo il trattamento precedente,ormai a questo punto della stagione diminuisce la probabilità dell'ingresso della peronospora nel grappolo,fino all'invaiatura quando l'acino non è più soggetto né all'attacco della Peronospora e neppure dell'Oidio.
                                                        Ciao Roberto.

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                                                        • Buon giorno a tutti, che consigli agronomici mi date riguardo all'espianto e reimpianto di un appezzamento di prosecco falcidiato dalla flavescenza dorata al 95% causata dal mancato trattamento per la cicalina negli ultimi 2-3 anni? quel pò di grappoli che si potranno raccogliere di che qualità saranno? grazie

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                                                          • Originalmente inviato da Pro52 Visualizza messaggio
                                                            Buon giorno a tutti, che consigli agronomici mi date riguardo all'espianto e reimpianto di un appezzamento di prosecco falcidiato dalla flavescenza dorata al 95% causata dal mancato trattamento per la cicalina negli ultimi 2-3 anni? quel pò di grappoli che si potranno raccogliere di che qualità saranno? grazie
                                                            Non sono riuscito a capire bene la domanda e provo a rispondere su un paio di mie interpretazioni ,se sono errate correggimi.
                                                            1) Devi impiantare un nuovo vigneto dopo aver espiantato questo in essere, perché la flavescenza ha azzerrato la produzione,e vuoi sapere se esistono controindicazioni. In questo caso,puoi impiantare un nuovo vigneto perchè non esiste propagazione diretta della Flavescenza,l'unico accorgimento è di effettuare, al momento indicato dai vari consorzi fitosanitari, i trattamenti insetticidi contro l'insetto veicolante la fitoplasmosi.La qualità dell'uva del prossimo vigneto sarà al livello della qualità dei vigneti che ci sono in zona
                                                            2) La produzione per questa annata è stata distrutta al 95% come sarà la qualità del rimanente 5%? Se le viti sono sane non influisce il fatto che nella quasi totalità del vigneto la produzione è stata falcidiata dalla flavescenza,quindi sarà della qualità dei vigneti della tua zona,se invece sono grappoli presenti nelle viti malate bisogna vedere come evolve la malattia nel proseguo della stagione,di solito la produzione in questo caso perde di qualità.
                                                            Ciao Roberto.

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                                                            • Scusa Roberto, pensavo che il mio messaggio non fosse stato postato e avevo fatto un tentativo su "Fitofarmaci e.....";allora ,mi hanno consigliato di ripulire le parti colpite dal fitoplasma nelle viti diciamo poco colpite che sono il 50%circa del vigneto,mentre l'altra parte è completamente senza uva.Per cui la produzione fermo restando la situazione sarà di circa il 30-35%.Come sarà dal punto di vista qualitativo?All'atto del reimpianto è opportuno disinfettare il terreno se si con quale prodotto?Il trattamento contro la cicalina vettore dellaflavescenza dorata nella zona del Prosecco è obbligatoria solo che il precedente conduttore del vigneto era 2-3 anni che non lo attuava.

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