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Fitopatologie della Vite

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  • Forse sarà il sole !
    L'oidio fa la muffetta bianca e dopo un trattamento curativo l'acino può restare bruno,ma la superfice resta in questo caso reticolata.

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    • ciao a tutti, sono disperato ogni anno si ripresenta ai primi di luglio questa malattia, fino a quel momento bellissimi grappoli e poi in poco tempo tutto il lavoro buttato via! chi mi puo' aiutare per almeno sapere di cosa si tratta e come curare, grazie a tutti.

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      • A me sembra una vigna non trattata contro la peronospora,in più problema di siccità che questanno abbiamo finora subito nel meridione.
        Ricordo male,ho hai avuto già problemi nel 2010 con un trattamento con forum r.
        Ultima modifica di LorenzVigna; 27/07/2012, 12:36. Motivo: Peronospora si scrive con la "O" (non "peronospEra")

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        • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
          Forse sarà il sole !
          L'oidio fa la muffetta bianca e dopo un trattamento curativo l'acino può restare bruno,ma la superfice resta in questo caso reticolata.
          Mah! Non è che ci sia stato tanto sole dalle mie parti, purtroppo. Comunque spero sia come dici tu.
          Avevo pensato all'oidio perchè nei tralci si vedono le tipiche macchie brune del patogeno.
          Ciao.

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          • Parlavo di sole perchè dalle mie parti fino a qualche giorno fà si stava bruciando tutto ,ma gli acini quà sono totalmente scuri.
            Quelli che si vedono in fotografie,oltre un acino spaccato,è più conseguenza dell'oidio.
            In pratica un attacco iniziato nel periodo d'allegagione,successivamente bloccato,ma pure la crescita si è bloccata.
            S'è il prodotto che hai usato è effettivante curativo,va bene,altrimenti è il caso di far ricorso alla spiroxamina,per proteggere il rimanente(vedi personale esperienza come descritta da me in fitofarmaci e trattamenti).
            Erasmo

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            • La malattia che affligge una mia vigna sembra essersi fermata, non stanno morendo altre piante.
              Vari tecnici e 2 analisi fatte non mi hanno convinto
              L' ultima diagnosi è che si tratta di acariosi, ma sinceramente non sono per niente convinto.
              Ho deciso di aspettare la prossima primavera.
              Nel frattempo se c'è qualcuno che conosce qualche buon laboratorio in Campania/molise basso Lazio e Prov. di Foggia, mi farebbe una grossa cortesia ad indicarmelo.
              Grazie

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              • Volevo fare una domanda ai vari esperti presenti nel forum relazione ai giallumi della vite che ormai si sa sono dovuti a fitoplasmi e che si trasmettono attraverso degli insetti, Giusto ? Quindi non è vero che le piante vanno segnalate e potate separatamente per non infettare le altre piante oppure la trasmissione può avvenire anche attraverso i tagli delle potature ? Ciao e grazie.

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                • Originalmente inviato da uvabonarda Visualizza messaggio
                  ciao a tutti, sono disperato ogni anno si ripresenta ai primi di luglio questa malattia, fino a quel momento bellissimi grappoli e poi in poco tempo tutto il lavoro buttato via! chi mi puo' aiutare per almeno sapere di cosa si tratta e come curare, grazie a tutti.
                  http://uvabonarda.scioccoblocco.com/...7/DSCF1464.JPG
                  ciao a tutti, mi rispondo da solo, ho fatto una ricerca e ho concluso che la malattia che colpisce il mio vigneto ogni anno dopo la fioritura e' il "black rot" che prima d'ora non avevo mai sentito, ha esattamente gli stessi sintomi iniziali con punti marroni sulle foglie e poi in pochi giorni gli acini iniziano a diventare prima marroni e poi mummificarsi, da non confondere con la peronospora. Sicuramente qualcuno di voi ne sa piu' di me sui trattamenti da fare contro questo patogeno. Grazie.

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                  • Originalmente inviato da uvabonarda Visualizza messaggio
                    la malattia che colpisce il mio vigneto ogni anno dopo la fioritura e' il "black rot"
                    Da quello che so io mancozeb e rame hanno entrambi effetto anche contro il black-rot!
                    Azz, bella gatta da pelare! Coraggio! Non è imbattibile.
                    Però non so esserti d'aiuto più di così

                    Originalmente inviato da quasar85 Visualizza messaggio
                    Quindi non è vero che le piante vanno segnalate e potate separatamente per non infettare le altre piante oppure la trasmissione può avvenire anche attraverso i tagli delle potature ?
                    Non tutti i fitoplasmi si trasmettono tramite insetti. E comunque non è ancora chiaro il meccanismo di infezione tra le piante.
                    Io, per sicurezza, manterrei per scrupolo la buona pratica di potare a parte le piante malate e disinfettare con sali quaternari d'ammonio le forbici.
                    Stessa cosa per le piante fortemente colpite, da estirpare e bruciare... La fatica è minima, se ci pensi, rispetto al danno che potrebbe esserci.
                    Ciao!

                    Lorenzo
                    Az. Agr. Il Tralcio

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                    • domanda magari stupida.nel caso della flavescenza dorata ho sentito che alcuni prima di procedere all'estirpo, provano a capitozzare la pianta(qualcuno anche con successo).io mi chiedevo è possibile salvare la vite, magari capitozzandola molto bassa e reinnestandola, in caso di pochi sintomi della malattia.che dite?sapete se qualcuno ci ha provato?

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                      • Tempo fà ho visto al riguardo una trasmissione televisiva,dove si parlava di questa tecnica che permetteva il recupero della pianta.
                        Eviterei il reinnesto se le piante hanno gia degli anni ,in questo per mia esperienza l'attecchimento è piuttosto basso.

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                        • Io ho fatto esattamente così: ho tagliato "basso" e allevato dei nuovi germogli.
                          Qualche vite non ha buttato. Qualcuna ha buttato malato. Molte hanno buttato sane e sono ancora là.
                          Però attenzione: la mia è un'esperienza personale che cozza pesantemente con gli studi di molti agronomi.

                          Lorenzo
                          Az. Agr. Il Tralcio

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                          • Io dopo una lunga lotta alla flavescenza sono arrivato alla conclusione che le piante che presentano i sintomi e meglio estirparle e rimpiazzarle con barbatelle nuove , inoltre per prevenire questa malattia è utile diserbare ed eliminare per quanto è possibile convolvulo e ortiche ed inoltre trattare con prodotti che contrastano anche la tignola almeno tre trattamenti all'anno per almeno 5 o 6 anni , io inizio a roccogliere i frutti di questo duro lavoro da questanno , comunque contro questa virosi non bisogna mai abasssare la guardia.

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                            • io ho poche piante. e l'hanno scorso onde evitare ne ho tirate su un po'.non ho nemmeno provato con la capitozzatura.quest'anno ho notato che ce ne sono altre, poche e con sintomi molto blandi.voglio vedere come evolve la malattia in queste piante.ho già fatto i 3 canonici interventi con insetticida, però mi era passato per la testa questo dubbio sul fatto di poterla reinnestare, visto che se non sbaglio la fd si annida soprattutto,all'inizio nei rami giovani.
                              comunque se vedo che le piante malate quest'anno non avranno grossi problemi come le altre che ho estirpato l'anno scorso proverò a capitozzarle.grazie delle risposte.certo che la fd è proprio un gran problema

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                              • parliamo ancora della flavescenza dorata.anche quest'anno ho un paio di viti da eliminare.sono piuttosto malconce.in parte a queste ho notato due vigne che sono sane, ma hanno solo 2 o 3 foglie che presentano i soliti arrossimenti della fd.secondo voi è meglio eliminare anche queste, anche se hanno solo 2 o 3 foglie o magari posso aspettare di vedere l'hanno prossimo, magari con la sorpresa di scoprire che non era fd.grazie.io comunque tratto 3 all'anno, come indicato con insetticida a base di piretro contro la cicalina.

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                                • L'azoto aumenta la produzione e la vegetazione,e già predispone l'uva ai vari marciumi,e personalmente ho una certa esperienza,negativa.negli anni passati.
                                  Nello scorso 2012 ho trattato con ossicloruro di rame appena caduto il cappuccio florale,anche se l'uva non era del tutto completamente iniziata la fase d'allegagione,con questo ho evitato che si venissero a determinare tempi diversi di maturazione ed anche una certa diradazione,che poi con l'andare avanti della stagione e stato recuperata.
                                  Ho ripetuto lo stesso trattamento dopo una settimana,con gli acini nella prima fase d'accrescimento,raccolta l'uva dopo la meta d'ottobre e nell'insieme era buona rispetto agli anni precedenti,salvo poche viti che hanno un vigore vegetativo alto.
                                  Ultima modifica di LorenzVigna; 21/03/2013, 09:05. Motivo: OT

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                                  • Uso anch'io l'ossicloruro magari rischio in fase di fine fioritura in modo che il rame diradi un po' gli acini in formazione ed aiuti il grappolo ad essere un po' spargolo ; il groppello e' molto compatto senno'. che pensi , sara' stata l irrigazione , funzionera' il trattamento col rame verso fine fioritura ? io anche se produco meno non ho problemi , ciao
                                    Ultima modifica di LorenzVigna; 21/03/2013, 09:03. Motivo: OT

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                                    • Originalmente inviato da E355 Visualizza messaggio
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                                      Come dicevo,il letame che comporta un aumento dell'azoto,va bene per i vigneti giovani in fase di sviluppo,ma non per le vigne in produzione,dove la vite riesce già da sola ad assorbire l'azoto,pertando è necessario equilibrare con le altre sostanze come fosforo e potassio.
                                      Personalmente non stò nel biologico,per cui il discorso è abbastanza fattibile,viceversa nel biologico va evitato il sovescio di colture che apportono azoto,salvo specifiche necessità,ma vanno usate colture che apportano le altre sostanze.
                                      L'azoto aumenta la produzione e la vegetazione,e già predispone l'uva ai vari marciumi,e personalmente ho una certa esperienza,negativa.negli anni passati.
                                      Nello scorso 2012 ho trattato con ossicloruro di rame appena caduto il cappuccio florale,anche se l'uva non era del tutto completamente iniziata la fase d'allegagione,con questo ho evitato che si venissero a determinare tempi diversi di maturazione ed anche una certa diradazione,che poi con l'andare avanti della stagione e stato recuperata.
                                      Ho ripetuto lo stesso trattamento dopo una settimana,con gli acini nella prima fase d'accrescimento,raccolta l'uva dopo la meta d'ottobre e nell'insieme era buona rispetto agli anni precedenti,salvo poche viti che hanno un vigore vegetativo alto.
                                      Ciao, se non ricordo male il letame apporta poco azoto e invece ottime quantità di fosforo e potassio.
                                      Il letame quando è fresco è ricco di azoto, poi nei processi di stagionatura i microorganismi che lo "lavorano"si nutrono di buona parte dell'azoto in esso contenuto.

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                                      • Salve a tutti,
                                        vorrei l'aiuto degli utenti più esperti. Ho una piccola vigna di circa 400 piante (75% sangiovese, 20% barbera, 5% malvasia bianca) e quest'anno abbiamo queste macchie nerastre sulle foglie. Non riesco proprio a capire di cosa si tratta.
                                        Per caso è peronospora? La distribuzione nella vigna non è uniforme, ma a macchia di leopardo (circa il 40%), e sulla stessa pianta sempre il 40% delle foglie ne è colpita.
                                        Oggi è il primo giorno di vero sole dopo 20 giorni di pioggia, anche molto forte, e l'ultimo trattamento risale a 20 giorni fa con un sistemico. La vigna adesso è in fioritura (iniziata in alcune piante già 20 giorni fa, ma mi è sembrata quasi arrestarsi con la pioggia e il notevole calo delle temperature).
                                        La terza foto è sicuramente una carenza di elementi nutritivi, giusto? Forse mancanza di magnesio...(il terreno dove si trova la vigna è soggetto a dilavamento).
                                        Grazie per l'aiuto!!
                                        Ultima modifica di LorenzVigna; 06/06/2013, 19:08. Motivo: Peronospora si scrive con la "O" e non "peronospEra"...

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                                        • Ti posso garantire che NON è peronospora.
                                          La seconda fotografia potrebbe far pensare a una carenza di magnesio o a una interferenza magnesio-potassio (bordi della foglia che tendono a rinsecchire).
                                          Sinceramente non riesco ad aiutarti di più.
                                          Così a occhio sembrerebbero comunque carenze nutrizionali.

                                          Lorenzo
                                          Az. Agr. Il Tralcio

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                                          • Ciao, secondo voi cosa è successo, stamane guardavo i grappoli fiorali della Bonarda e mi sono reso conto che toccandoli cadevano moltissimi boccioli fiorali non ancora aperti, saranno i postumi della grandine di tre settimane fa o c'è qualche malattia....
                                            Ho sempre trattato in modo regolare, prima con forum Wg e zolfo e ora dall'ultimo trattamento R6 Albis e zolfo.
                                            Vi lascio due foto,
                                            Grazie per le eventuali risposte
                                            Attached Files

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                                            • Spiacente, ma questa è chiaramente peronospora su grappolo!

                                              Lorenzo
                                              Az. Agr. Il Tralcio

                                              Commenta


                                              • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                                Spiacente, ma questa è chiaramente peronospora su grappolo!

                                                Lorenzo
                                                Porca miseria, ma come ha fatto ad entrare, non sono nemmeno in zona da peronospora, sono in collina a 550 mtslm a sbalzo sulla pianura.....
                                                Secondo te può essere la devastante grandinata di tre settimane fa che ha fatto entrare l'inoculo?
                                                Eppure 2 giorni dopo la grandine ho dato una bella passata con forum e zolfo, cosa dovevo fare d'altro?
                                                Sto cercando di capirne il motivo in modo che non succeda ancora in futuro.
                                                Ma ora che si fà
                                                Ciao e grazie,
                                                Stefano

                                                Commenta


                                                • Guardando la prima foto (e ricorda che guardando delle foto il giudizio è sempre suscettibile di errori!!! dal vivo è un'altra cosa...) io vedo che il grappolo ha assunto la classica forma a "S" detta anche a uncino. Questo mi fa pensare alla peronospora e ne sono discretamente sicuro.
                                                  Però vedo anche i danni da grandine su tralcio: mi pare che ci siano delle ferite considerevoli. Difficile valutare! Perchè la peronospora su tralcio (io l'ho presa un anno su vigna giovane!) porta spaccature molto simili! Quindi può essere tutto: la grandine, la peronospora...

                                                  La seconda fotografia è meno chiara perchè il grappolo non ha la forma a "S", ma il disseccamento è abbastanza tipico.
                                                  In basso vedo delle macchie viola-blu su tralcio: potrebbe essere black-rot o escoriosi! Ma se hai sempre trattato difficile che si sviluppino. Mentre la peronospora può entrare più agevolmente.

                                                  Qualcuno non è d'accordo sulla mia valutazione: io non voglio naturalmente essere "lapidario"! Diciamo che la prima foto mi lascia ben pochi dubbi, mentre la seconda è meno significativa perché non presenta i sintomi classici del fungo.
                                                  La grandine è una brutta bestia: le ferite che apre sono porte d'ingresso per batteri e patogeni...

                                                  Il dimetomorf del Forum è un ottimo principio attivo ma fa anche lui quello che può! In un'annata "bagnata" come questa si è vista peronospora anche dove non sapevano cosa fosse... purtroppo molti principi attivi hanno fatto cilecca e anche qui nella mia zona ci sono molte situazioni drammatiche! Addirittura ci sono vigneti dove la peronospora è solo su grappolo e non visibile su foglia!
                                                  Incredibilmente io sono pulito: mi appresto, però, a fare il 9° (NONO!!!!) trattamento tra domani e lunedì! La mia strategia è stata quella del fosetil-alluminio e dei turni ravvicinati (7 giorni al massimo).
                                                  Comunque non è facile per niente con annate come questa....

                                                  Lorenzo
                                                  Az. Agr. Il Tralcio

                                                  Commenta


                                                  • quest'anno è tosta,io mela sono ritrovata su viti da pergola e per fortuna poca ,ma qualche grappolo si è proprio spogliato ed ho trattato sempre nei tempi.
                                                    Sistemico in prefioritura ed anche dopo poi tutto rame e zolfo.
                                                    trattato ieri ed anche fatto la 2 sfogliatura per arieggiare.
                                                    Da me la peronospora l'ho avuta solo su pergola mentre su filare niente tutto pulito.

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                                                    • Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
                                                      Guardando la prima foto (e ricorda che guardando delle foto il giudizio è sempre suscettibile di errori!!! dal vivo è un'altra cosa...) io vedo che il grappolo ha assunto la classica forma a "S" detta anche a uncino. Questo mi fa pensare alla peronospora e ne sono discretamente sicuro.
                                                      Però vedo anche i danni da grandine su tralcio: mi pare che ci siano delle ferite considerevoli. Difficile valutare! Perchè la peronospora su tralcio (io l'ho presa un anno su vigna giovane!) porta spaccature molto simili! Quindi può essere tutto: la grandine, la peronospora...

                                                      La seconda fotografia è meno chiara perchè il grappolo non ha la forma a "S", ma il disseccamento è abbastanza tipico.
                                                      In basso vedo delle macchie viola-blu su tralcio: potrebbe essere black-rot o escoriosi! Ma se hai sempre trattato difficile che si sviluppino. Mentre la peronospora può entrare più agevolmente.

                                                      Qualcuno non è d'accordo sulla mia valutazione: io non voglio naturalmente essere "lapidario"! Diciamo che la prima foto mi lascia ben pochi dubbi, mentre la seconda è meno significativa perché non presenta i sintomi classici del fungo.
                                                      La grandine è una brutta bestia: le ferite che apre sono porte d'ingresso per batteri e patogeni...

                                                      Il dimetomorf del Forum è un ottimo principio attivo ma fa anche lui quello che può! In un'annata "bagnata" come questa si è vista peronospora anche dove non sapevano cosa fosse... purtroppo molti principi attivi hanno fatto cilecca e anche qui nella mia zona ci sono molte situazioni drammatiche! Addirittura ci sono vigneti dove la peronospora è solo su grappolo e non visibile su foglia!
                                                      Incredibilmente io sono pulito: mi appresto, però, a fare il 9° (NONO!!!!) trattamento tra domani e lunedì! La mia strategia è stata quella del fosetil-alluminio e dei turni ravvicinati (7 giorni al massimo).
                                                      Comunque non è facile per niente con annate come questa....

                                                      Lorenzo
                                                      Ciao Lorenzo,
                                                      Che dire, ieri ho sentito anche il negozio dove mi rifornisco di prodotti per trattare e anche il propietario era dubbioso, mi ha consigliato di fare la prova della sporulazione, ovvero tagliare qualche grappolo fiorale metterlo in un sacchetto umido e ben chiuso per vedere se si sviluppa la classica muffetta bianca.
                                                      Qualcosa è entrato di sicuro tantè che ieri ho trovato tre foglie come da foro, mi sembra peronospora, a breve farò un nuovo trattamento con forum a dosi alte e poi vediamo cosa succede....
                                                      ciao
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                                                        anch io ho un filare di viti giovani di 2 anni i cui grappoli sono praticamente senza acini (colatura)
                                                        E queste vigne sono state trattate come le altre . Che ci volete fare , lasciamo stare , prendiamo atto. Ogni anno ha le sue caratteristiche , non governiamo la natura... . Ci facciamo un po di esperienza , tutti gli anni si impara qualcosa di nuovo. Ciao a tutti buon lavoro!!!

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                                                        • Se vi trovate in difficoltà a bruciare delle forti infezioni di peronospora, funziona molto bene fare due trattamenti di una miscela di fosfati di potassio (4 litri ad ettaro) idrossido di rame che è molto caustico e brucia bene il fungo e Forum al 50% di dimetomorf alla dose di 500 g per ettaro

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                                                          • Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
                                                            Se vi trovate in difficoltà a bruciare delle forti infezioni di peronospora, funziona molto bene fare due trattamenti di una miscela di fosfati di potassio (4 litri ad ettaro) idrossido di rame che è molto caustico e brucia bene il fungo e Forum al 50% di dimetomorf alla dose di 500 g per ettaro
                                                            Ciao Vitality, mi interessa questa cosa....Prima di fare cappelle però due domande, posso dare questo trattamento appena dopo la fioritura?
                                                            Se ho capito bene per la pompa tradizionale le dosi sono ; fosfati di potassio nella dose di 400cc per 100 lt, idrossido di rame nella dose minima di etichetta, forum al 50% di dimetomorf ( forum 50wg?) nella dose di 50gr per 100 lt.
                                                            Lo zolfo si può aggiungere a questa miscela?
                                                            Il secondo trattamento a che distanza dal primo?
                                                            Ciao e grazie,
                                                            Stefano
                                                            Ultima modifica di stefano 67; 17/06/2013, 21:18.

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                                                            • Originalmente inviato da stefano 67 Visualizza messaggio
                                                              Ciao Vitality, mi interessa questa cosa....Prima di fare cappelle però due domande, posso dare questo trattamento appena dopo la fioritura?
                                                              Se ho capito bene per la pompa tradizionale le dosi sono ; fosfati di potassio nella dose di 400cc per 100 lt, idrossido di rame nella dose minima di etichetta, forum al 50% di dimetomorf ( forum 50wg?) nella dose di 50gr per 100 lt.
                                                              Lo zolfo si può aggiungere a questa miscela?
                                                              Il secondo trattamento a che distanza dal primo?
                                                              Ciao e grazie,
                                                              Stefano
                                                              Lo puoi fare tranquillamente ora questo trattamento. Il fosfito di potassio è sufficiente anche 350 g/hl, va bene l' idrossido di rame alla dose più bassa in etichetta e per quanto riguarda il forum wp 50 direi che con la dose di 50g/hl sei abbastanza abbondante. Io in genere con un kg di questo forum preparo circa 27 hl. Comunque visto che è un trattamento curativo vai tranquillo. Puoi ripetere il trattamento dopo 7 o 8 giorni se il tempo è buono e lo puoi fare senz' altro in miscela con lo zolfo. E' una bella bomba
                                                              Ciao Stefano

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