Visto che all'altra mia discussione non ha risposto nessuno ne apro un'altra. Il mio prof. di zootecnia mi parlando di alimentazione di vitelloni piemontesi mi ha detto ceh la maggior parte dell'alimentazione è basata sull'insilato di mais. Poi leggendo sul forum e ricercando in internet ho scoperto che non tutti lo fanno perciò vorrei alcuni chiarimenti da persone più esperte. Spero di ricevere più risposte di prima dato che questo forum mi sembra una cosa utile per confrontare le varie esperienze ......... grazie
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Alimentazione dei vitelloni piemontesi
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qui in piemonte in questi ultimi anni l'uso dell'insilato e' stato un po' abbandonato, soltanto qualche grosso allevatore ne fa ancora uso. la maggior parte usa un mangime fatto in casa con l'aggiunta si soia, integratori , ecc.. ; qualcuno usa anche il pastone di mais .
le colture utilizzate sono mais, orzo, fieno .
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Grazie per la risposta comunque vorrei sapere secondo voi se è una buona idea iniziare ad allevare piemontesi. anche perchè volevo fare un società con un mioche alleverebbe le fattrici in collina e io ingrasserei i vitelloni. vorrei sapere anche un'altra cosa: il mio prof. mi ha consigliato la piemontese anche perchè secondo lui il coalvi verrebbe a ritirare i vitelloni anche qui a piacenza è vero? grazie ancora
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Originalmente inviato da pablito Visualizza messaggioqui in piemonte in questi ultimi anni l'uso dell'insilato e' stato un po' abbandonato, soltanto qualche grosso allevatore ne fa ancora uso. la maggior parte usa un mangime fatto in casa con l'aggiunta si soia, integratori , ecc.. ; qualcuno usa anche il pastone di mais .
le colture utilizzate sono mais, orzo, fieno .
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io non allevo vitelloni piemontesi ma charolais comunque penso che se si vuole risparmiare sulla razione sia indispensabile usare l'insilato di mais come ingrediente principale. Io come razione do mais granella e orzo macinati soia un integratore di minerali paglia mais insilato; fieno solo per l'avviamento
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Riesumo questa discussione per farvi una domanda fine a se stessa:
So che non è possibile avere una stima esatta in quanto so che ci sono mille variabili,che ogni allevamento ha una storia a se e che ogni allevatore ha le sue teorie che difende gelosamente ma se dovessi chiedervi qual'è l'alimentazione di un vitellone da ingrasso ''medio'',visto il titolo poniamo sia di razza piemontese,nelle sue fasi di accrescimento e nelle percentuali di elementi nutrizionali voi sapreste darmi un'idea?
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Sul piemontese io partirei con il 16-18% di proteina fino a 200kg, poi scenderei verso 12-13 fin ai 450 e poi al 10 verso la fine per riuscire ad ingrassarli. poi tutto sta a dosare gli alimenti per fornire una razione il più consistente possibile visto che l'ingestione è limitata, (anche se più di un tot non riescono a crescere). Colgo l'occasione per invitare tutti gli allevatori di piemontese a farsi sentire, potremmo aprire delle discussioni dedicate, dalla scielta dei tori alle tecniche di allevamento, esperienze ed idee non sono mai troppe. Ciao
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Originalmente inviato da Dondavi Visualizza messaggioSul piemontese io partirei con il 16-18% di proteina fino a 200kg, poi scenderei verso 12-13 fin ai 450 e poi al 10 verso la fine per riuscire ad ingrassarli. poi tutto sta a dosare gli alimenti per fornire una razione il più consistente possibile visto che l'ingestione è limitata, (anche se più di un tot non riescono a crescere). Colgo l'occasione per invitare tutti gli allevatori di piemontese a farsi sentire, potremmo aprire delle discussioni dedicate, dalla scielta dei tori alle tecniche di allevamento, esperienze ed idee non sono mai troppe. Ciao
costera' poco l'alimentazione, ma la qualita' della carne , della resa, non e' da mettere a paragone
Chi dice che la carne e' uguale o non sa quello che dice , o non capisce la differenza.
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é proprio questo che cercavo, chi conosce la razza e porta la propria esperienza. dopo il mio ultimo giro in piemonte la settimana scorsa, (ho visto 4 aziende serie) mi sono reso conto che forse la miglior cosa sia alimentare le fattrici a silomais per contenere i costi, e a secco i vitelloni. Sapresti spiegare la differenza tra vitelloni allevati a silomais e a secco sotto i vari aspetti?? Mi parlavano addirittura di fave nel finissaggio per migliorare delle caratteristiche organolettiche della carne, hai mai sentito qualcosa del genere??Ho pesato delle manze martedì, e sono sui 380-450kg a 14 mesi, e 480-530 a 18-20 mesi. cosa ne dici? intervenite numerosi! ciao
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il problema del silomais , ne parlavo stamttina col formulista e' dato dalla quantita consumata giornalemente e dalle fermentazioni post desilatura
Un insilato come si deve , non deve essre piu piccolo di 2000quintali , cio' vuol dire che devo avere un consumo giornaliero di almeno 5/6quintali
ipotizzando che in media un fattrice di pemontese , consuma , senza eccedere nel peso 15kg di insilato al giorno , piu fieno integrazione vitaminica minerale proteica , vuol dire avere almeno 40capi fatrici
considerando un unifeed x tutto l'anno e non lo sdoppiamneto estate inverno
come ben sai non sono molti gli allevamenti arrivare a questi numer(come fattrici , senza includere l'allevo e l'ingrasso)i , e oltretutto se da un certo punto di vista risparmi l'essicazione del mais e una parte della fibra(fettucce di bietola e crusca)dall'alttra hai il deperimento del carromiscelatore, e i consumi di gasolio , oltre ad avere 1 trattore impegnato tutto l'anno.
oltretutto la fertilita delle fattrici e' condizionata molto dalla funzionalita del fegato, come spiegato piu volte dagli agronomi dellAPA ,basta un po di muffe nell'insilato , per cui basta un ritardo di un ciclo e l'interparto ti si allunga di colpo di 21giorni . e quello che vai a risparmiare da una parte lo perdi , come numero di vitelli /anno
oltre ad avere molti piu problemi di diarreia , per effetto dei clostridi.
oltretutto e' molto piu fcile stoccare della granella e del fieno , e di conseguenza venderne se un anno ne hai prodotto di piu che l'insilato
riducendo il parco macchine, se hai molti prati la seminatrice pneumatica del mais non ti serve, come non ti servno il desilatore e il carro unifeed.
sulle qualita della carne , l'alimentazione tradizionale , come piu volte qua sopra detto e ridetto e ritritato , migliora la qualita della carne , primo essa ha una quantita di grasso inferiore,
secondo , ha una resa al macello superiore , in quanto i visceri sono ridotti
terzo e' una carne , che frolla piu velocemente , senza perdite ulteriori di acqua ,
se uno non ci crede basta chiedere a un macellatore qualsiasi della provincia di cuneo e torino , o di spinetta marengo (chi e' del mestiere sa chi voglio intendere)
quarto la carne ha un colore , piu gradito al consumatore ,
io uso e ho sempre usato il fioccato di fave, un prodotto che se anche ha la meta della proteina della F.E. di soya , aumenta il peso specifico della carne. oltre a dare un gusto dendenzialmente piu dolce alla carne.
logica vuole che se devo fare dei vitelloni per un supermercato dove badano solamente al prezzo , va anche bene l'unifeed
ma se vengono dei macellai che sono apprezzati per un certo tipo di carne e sono aperti di domenica, e spendono, in genere non vanno in cerca di vitelloni alimentati come un incroco francese..
come ho detto io no peso quasi mai le manze che tengo per farne vacche , e quelle che ingrasso , sono le figlie dei tori da manze,e cioe di taglia piccola .
Per chi crede che, senza unifeed si sente perso, e dando mangime piu fieno , si trasformino i ruminanti in monogastrici, penso che non abbia capito nulla di piemontese,
I problemi di acidosi , gotta e di calcolosi , qui non ne piu avuti , mi e' bastato cambiare formulista.
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Sei in filiera LA GRANDA? ho visitato delle aziende in filiera e stanno facendo un gran bel lavoro. a proposito delle fave un quoco mi aveva parlato del peso specifico e della tendenza al dolce della carne, oltre alla minor perdita di sgocciolamento. Di silomais ne faccio almeno 4000qli e di solito non ha neanche l'ombra di muffa e resto più basso con i costi, ma solo se è fatto bene, il problema più grosso è trovare fieno ad un prezzo decente dalle mie parti, visto che non è una zona vocata e con la poca terra che ho faccio mais che mi permette di ottenere più unità fotaggere/ha. questo è solo un problema gestionale, ma sui vitelloni andrò a secco.
Sapresti indicare a spanne una alimentazione a secco tanto per fare due conti?
PS quelli che dicono che dando fieno e mangime si trasforma il ruminante in monogastrico, non è che non sappiano niente di piemontese, non sanno niente di bovini!
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Originalmente inviato da Dondavi Visualizza messaggioSei in filiera LA GRANDA? ho visitato delle aziende in filiera e stanno facendo un gran bel lavoro.!
Originalmente inviato da Dondavi Visualizza messaggioSapresti indicare a spanne una alimentazione a secco tanto per fare due conti?!
piu o meno i contenuti proteici per le fasi di ingrasso finissaggio sono quelli , un pelo piu bassi nell'ingrasso per arrivare al 12 in finissaggio
per il resto leggi qui http://www.forum-macchine.it/showthr...ht=laminatrici
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ciao ragazzi mi intrometto anche se non ho i bianchi. ma il fatto di fare un mangime cosi dipende dal fatto che producete voi almeno una parte delle materie prime? io uso un mangime finito sui garonnesi,forse costerà un pò di più ma io produco solo fieno e un pò di silomais per le vacche. nel finissaggio non usate i grassi?
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I grassi ti aiutano su razze come queste che fanno fatica a coprire di grasso, ma se fai veramente qualità secondo me è un po sputtanarsi.... comunque molti li usano.
quale differenza c'è tra i saponificati e gli idrogenati?Ultima modifica di Potionkhinson; 13/12/2008, 13:39. Motivo: il regolamento vieta di inserire post consecutivi nell'arco di 24 ore (utilizza la funzione "Modifica Messaggio"!).
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Originalmente inviato da Dondavi Visualizza messaggioI grassi ti aiutano su razze come queste che fanno fatica a coprire di grasso, ma se fai veramente qualità secondo me è un po sputtanarsi.... comunque molti li usano.
quale differenza c'è tra i saponificati e gli idrogenati?
i grassi saponificati influenzano poco la qualita della carne , e anche se hanno un odore dato dall'olio di palma , questo gusto non si trasmette alla carne
anche se un po fuori tema ,ma visto che e' importante parliamo di marezzattura della carne : per alcuni e' un prego per altri e' un difetto.
SEcondo me e' un pregio e spiego anche il perche
tranne che per i tagli di carne da mangiare cruda, nei quali oltre il grasso e' oltre il 5% , la carne sembra oleata ; e per il girello della coscia per il vitello tonnato che se grasso e' leggermente piu fibroso
per tutti gli altri tagli di carne , da quelli piu magri , tipo le fesa per le cotolette , le bistecche con l'osso , a quelli piu grassi dalla punta di petto al bollito di taglio reale , quello delle costole , il grasso fino a una certa misura da sapidita' e tenerezza della carne cotta, oltre a dare un brodo piu gustoso
una delle motivazioni e' che gli aromi si fissano nei grassi
Il problema molte volte si pone d'estate quando i bovini di razza piemontese stentano a essere grassi
uno degli indici dell'ingrassamento sono gli accumuli adiposi ............................... , vicino alla coda , volgarmente detti qui "papagnot"o nella piega ventrale tra la coscia e la pancia .
d'estate come detto , un po perche in genere l'animale e' piu agitato ,per via delle molte ore di luce, un po perche beve molto , bevendo molto si diluisce la saliva, che essendo ricca di bicarbonato di sodio , in pratica si abbassa un po il potere tampone che essa ha , e che la frazione del mangime dei cereali , anche per effetto del caldo tende leggermente a acidificare di piu'.
la cosa che ne consegue e' che si riduce l'ingestione sia di concentrati che di fieno , e l'animale ha sempre quella sensazione di appettito che lo rende nervoso.
allora in parte diminuendo del 5 % i cereali , mantendendo stabili le proteine , si cerca di sopperire lo stress termico , pero si deve mettere in conto , che d'estate luglio e agosto e a volte anche giugno e la prima settimana di settembre ,bisogna scordarsi di avere un IMG di 1,1Kg/gg , e' molto meglio alleggerire un po la razione , e riprenderla da ottobre a maggio
Io le prove con la soya cruda le ho fatte , mi piacerebba provare quel tipo di soya a basso contenuto di fattori antinutrizionali , ma sinceramente dai risultati che avevo letto sull'informatore agrario , e da quelli che ho avuto io, ho scelto di continuare con al F.d'estrazione al 44%
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quale differenza c'è tra i saponificati e gli idrogenati?[/quote]
a dire la verità non lo so e non mi ricordo neanche quali uso, so che li fanno in spagna. quelli che mi dava il mio mangimista precedente non avevano nessun effetto, a parte che non andava bene neanche il mangime (forse ggyno lo conosce, hanno un mangimificio a varese e uno a benevagienna-cn-) adesso li uso solo sui maschi gli ultimi 40 -60 giorni più o meno 2 etti a capo. ho notato anche che se fai il vitello leggero fino a 550-580 kg lo finisci bene e alla svelta, se passi i 620-650 kg diventa molto più difficile. succede anche a voi?
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sulla faccenda di usare o meno i grassi saponificati derivati dall'olio di palma , qualche migliormaneto c'e , dipende sempre dalla bonta del mangime , io comunque sono e rimango dell'idea che se un mangime non va, o si cambia formula , o si cambia formulista o si cambia mangimisficio , finche si trova quello giusto.
ho notato anche una cosa che un mangime che oggi va bene , magari fra 4 oppure 5 anni , no va piu , per effetto della selezione cambia anche il fabbisogno degli animali.
in provincia di cuneo e' pieno di amnfimifici , ma forse ho capito quale esso siache intendi tu, se e' quello che dici tu ricky , mi sembra che abbia 4 sedi . olòtre le 2 che hai indicato tu
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questa è una brutta notizia che mi dai, in teoria su razze così muscolose, il grasso si dovrebbe vedere con l'età, di conseguenza se porti il vitellone a 18-20 mesi piuttosto che a 15-16 dovresti ingrassare meglio. In realtà risulta anche a me che i ristalli più pesanti sono di più difficile finissaggio, ma forse dipende dal "grado" di grasso che hanno quando arrivano. In piemonte mi dicevano che se voglio ingrassare un piemontese devo tenerlo spinto fin da subito. All'università di Padova, nell'azienda sperimentale hanno condotto una prova su 56 piemontesi, tutti fa, che dovrebbero aver macellato nelle ultime settimane. Sto aspettando i risultati, ma mi dicevano in Ottobre, quando sono andato l'ultima volta, che si iniziava a vedere il grasso(a occhio attorno alla coda) da poco tempo quindi a 15-16 mesi. Da questo ho dedotto che se portassi avanti con l'età il vitellone dovrei ottenere risultati migliori a grasso, e anche la carne dovrebbe costarmi qualcosa meno. X ricky75 hai iniziato a vendere anche i maschi a casa? ciao
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Originalmente inviato da Dondavi Visualizza messaggioquesta è una brutta notizia che mi dai, in teoria su razze così muscolose, il grasso si dovrebbe vedere con l'età, di conseguenza se porti il vitellone a 18-20 mesi piuttosto che a 15-16 dovresti ingrassare meglio. In realtà risulta anche a me che i ristalli più pesanti sono di più difficile finissaggio, ma forse dipende dal "grado" di grasso che hanno quando arrivano. In piemonte mi dicevano che se voglio ingrassare un piemontese devo tenerlo spinto fin da subito. All'università di Padova, nell'azienda sperimentale hanno condotto una prova su 56 piemontesi, tutti fa, che dovrebbero aver macellato nelle ultime settimane. Sto aspettando i risultati, ma mi dicevano in Ottobre, quando sono andato l'ultima volta, che si iniziava a vedere il grasso(a occhio attorno alla coda) da poco tempo quindi a 15-16 mesi. Da questo ho dedotto che se portassi avanti con l'età il vitellone dovrei ottenere risultati migliori a grasso, e anche la carne dovrebbe costarmi qualcosa meno. X ricky75 hai iniziato a vendere anche i maschi a casa? ciao
comunque io riesco a "finirli ", verso i 15 16 mesi , sul premere con i concentrati , non sono dell'idea
partiamo da un concetto , la piemontese per i suoi motivi(e non siamo qui adescrivere al selezione, ma solo l'alimentazione ) non ha una una ingestione in termini di kg di SS, paragonabili ad altre razze bovine, siano esse da latte o carne , vedi frisona , o limousine.
partendo da questo presupposto , se noi vogliamo aumentare le UFC e la proteina ingerita ,giornalemnte abbaimo 2 strade
PRIMA : , facciamo di tutto per aumetare la quantita di sostanza secca al giorno , per cui alimentazione a libitum , sia della fibra che dei concentrati,
:sui concentrati a sua volta si lavorera per aumentare l'insalivazione , si lavorera sui tamponi ect ect, oppure se uno fa la scelta di fare l'unifeed , di miscelare e triturare fibra piu concentrato , sia nel unifeed secco che con quello don insilati , o meglio pastone di pannocchia
Parentesi: nel 90% dei casi di chi usa l'unifeed sulle fattrici , e' perche od ha un allevamento da latte , e avendo poca quota latte A+B si tritova la stalla mezza vuota , decide di "ritornare " sulla piemontese , oppure ha un allevamento da ingrasso e stufo di essere condizionato dalle imporrtazioni(blue tounge , ect ect ) decide di allevare le fattrici. .Chiusa parentesi.
SECONDA : si lavorera sul concentrare per quanto possibile i concentrati , per dividere la fonte proteica , per aumentare la percentuale di proteina digesibile/assimilabile sul totale della proteina contenuta nel mangime
a mio parere , poi ognuno e' libero di pensarla come vuole, non e' detto che visto che la soya ha il 44% della proteina sia la fonte migliore di proteina .
visto dal punto di vista dell'ingrasso dei piemontesi, secondo me optare anche sulla farina di estrazione di girasole , e sulla fava fioccata , e in parte sul lino (e in francia sul lino sia tostato che in panello , bisogna dare loro tanto di cappello), non e' una scelta sbagliata.
bisogna solo trovare al dose minima degli alimenti piu cari , per non aumentare troppo il costo della razione .
seconda cosa visto e considerato , che una parte importante nel metabolismo dell'animale e' dovuto allo stato di salubrita del fegato , (non solo quello del vitellone , ma anche delle altre categorie) , qui sia il lino che gli lieviti ahhno il loro scopo.
io quando dico che con fieno a volonta e un mangime con il 13% di proteine ho dei buoni risultati , nessuno ci crede ,sta di fatto che non ho neanche un eccesso nell'aria di ammoniaca. , e questo secondo me e' imporante
perche se noi spingiamo molto , ma poi buona parte dell'azoto finisce in ammoniaca nelle urine, tanto vale...
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secondo voi il fatto di differenziare gli alimenti nella razione è un forte incentivo per i risultati o no? mi spiego, io posso dare 6 kg di farina si mais come darne 1kg di granella intera, 2kg di laminato, 2kg di farina e 1kg di fiocco di mais. Le unità foraggere sotto forma di mais sono le stesse, l'amidi lo stesso, le proteine lo stesso. Dal punto di vista pratico camdia tanto? il fatto da tener conto è anche la gestione delle materie prime ecc. Cosa ne dite??
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Originalmente inviato da Dondavi Visualizza messaggiosecondo voi il fatto di differenziare gli alimenti nella razione è un forte incentivo per i risultati o no? mi spiego, io posso dare 6 kg di farina si mais come darne 1kg di granella intera, 2kg di laminato, 2kg di farina e 1kg di fiocco di mais. Le unità foraggere sotto forma di mais sono le stesse, l'amidi lo stesso, le proteine lo stesso. Dal punto di vista pratico camdia tanto? il fatto da tener conto è anche la gestione delle materie prime ecc. Cosa ne dite??
sull'energia no , secondo me fai priam adare tutti i 6 kg di laminato e non perdere tempo a dividere , tranne sullo svezzamento che la granella intera va meglio
secondo me e' differenzare le fonti proteiche che puo dare una mano , in quanto cambia la formulazione aminoacidica.
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ma nn mangiano tutto quello
i miei mangiano alla fine circa 6 o 7 kg di mangime al 50% di mais che arriva a l 55% con il 5 % di orzo laminato ,
tra le fonti proteiche ce ne sono alcune lino, soya ,girasole, fave fioccate, pisello estruso , ceci ,lenticchie, dipende da quello che riesci a trovcare in giro e a che prezzo, per i valori energetici e di proteina basta andare a prendere il manuale dell'agronomo della reda, et simila, per avere una idea, penso sui siti tipo agraia.it ci dovrebbe essere qualcosa, prova a vedere dove vendono i libri di scuola per gli istituti agrari , li sci sono sicuramente
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