MA CAZZAROLA
c'è armfan che dice acacia tagliata spaccata a 8,5 a qt
poi salta fuori Antonio JD e dice 13,00 a qt
vi rendete conto che ci sono 4,5 € di differenza e ogni 100 qt sono quasi 900.000 delle vecchie lire
penso che qualcuno debba riflettere molto e forse rifarsi i conti
ciao Argon, quello che intendo io è che il prezzo non è fisso come dovrebbe essere
ma viene fatto come a ognuno conviene.
spiego. c'è chi lavora x poco e rompe i c.....i a molti e chi trova il pollo e gli dà una fregatura bestiale.
ci sarà una misura media da fare riferimento per avere una valutazione
Salve,
Acacia tagliata e spaccata a misura stufa (cm25/33 circa) stagionatura al sole, ma modesta (tagliata nell'inverno e portata nell'estate/autunno successivo) euro 8.5 a quintale non pesata (a vista) a causa della mancanza della pesa pubblica, nelle vicinanze.
Questo in provincia di Lucca.
MA CAZZAROLA
c'è armfan che dice acacia tagliata spaccata a 8,5 a qt
poi salta fuori Antonio JD e dice 13,00 a qt
vi rendete conto che ci sono 4,5 € di differenza e ogni 100 qt sono quasi 900.000 delle vecchie lire
penso che qualcuno debba riflettere molto e forse rifarsi i conti
Capisci che allora è fuori luogo chiedere al mio paese quanto può valere l'acacia?
Guarda che il prezzo varia benissimo in base anche alla configurazione dei boschi (piano\pendenza) e della prevalenza di un essenza rispetto ad un altra...
Ad esempio dalle mie parti (brianza) dove il faggio non è preponderante sulla pseudoacacia, se lo vuoi il prezzo è molto alto rispetto appunto alla robinia...
e comunque essendo che nel prezzo c'è compreso il costo del trasporto (di solito si calcola in media sui 30quintali nel raggio di 5/6km da noi), capisci che un minor quantitativo acquistato e/o una distanza maggiore fanno variare il prezzo al quintale anche di quasi 1€...
Per questo ripeto le domande troppo generiche sul prezzo della legna sono da ritenersi fuoir luogo.
ciao
ciao argon 70 tagliata da 40 cm spaccata e stagionata 1 anno pensa che dalle mie parti vendono il faggio appena scaricato dal camion lo tagliano e lo portano via a 13euro al quintale
Se tu sapessi quanto è difficile trovare boschi di faggio, quanto costa lavorarli e poi, pensassi a quanto è bello e fiero un faggio e quanto sono stupende e rare le faggete pure capiresti che quel prezzo è più che giustificato.
x actros 1875
io sono daccordisimo con te, io voglio dire che c'è gente che spara prezzi a caso senza sepere cosa vende o compera.
io ho il mio bosco me la taglio e me la brucio perciò so quanto mi costa.
prorio oggi dopo aver mandato il messaggio ho trovato uno che dalle mie parti fa prorio questo lavoro e il prezzo e di 13euro al q.
Originalmente inviato da Antonio JD
appunto per quello che la legna la vendiamo a quel prezzo.Pensa che dalle mie parti se tu prendi una persona che venga ad aiutarti a fare la legna nel bosco ti prende 10euro all'ora e tu metti motosega e tutto il resto
Prima chiedi il prezzo della legna presumibilmente perchè devi venderla pure tu e non riesci a quantificarne il possibile prezzo di vendita, poi dici di aver trovato "uno" che la vende a 13 € al quintale (evidentemente è un tuo concorrente)...poi dopo salti fuori dicendo che la vendi a quel prezzo perchè l'operaio ti "prende2 10€ all'ora...o sono io che non ho capito niente dei tuoi messaggi o c'è qualcosa che non va...
....naturalmente il prezzo al quintale lo intendi "fatturato" e comprensivo di pesatura...
Se tu sapessi quanto è difficile trovare boschi di faggio, quanto costa lavorarli e poi, pensassi a quanto è bello e fiero un faggio e quanto sono stupende e rare le faggete pure capiresti che quel prezzo è più che giustificato.
Appunto,e allora visto che ce ne sono pocchissimi andiamo a tagliare anzi i boschi di Pino/Abete e Castagno.................................
Se trovassi da venderli sai quanti ce ne sono da tagliare dalle mie parti...oramai sono rimaste quasi solo pinete...
Però il pino non lo vogliono manco se glielo regali...
Quest'anno abbiamo diradato una pineta e abbiamo sul groppone tanto di quel pino da vendere...naturalmente il proprietario ha pagato solo il taglio...
ciao
x antonio
guarda che i conti li so fare.capisco i tuoi 13€
quello che non capisco come fa armfan che ci mette la manodopera come te la motosega e altro come tutti penso e fare 8,5€
capisci che qualcosa non funziona. io nel mio lavoro ho a che fare tutti i giorni con gente che spara prezzi pur di prendere la commessa ma dopo un po' spariscono ma intanto rompono i c.......i
Per il pino unico buon uso è il tavolame,per il resto tagliarli da bruciare è un delitto perchè fai fatica a venderli,e non da nessuna resa termica,quindi se i diametri lo permettono meglio farci tavole che tornano sempre comode
Per il pino unico buon uso è il tavolame,per il resto tagliarli da bruciare è un delitto perchè fai fatica a venderli,e non da nessuna resa termica,quindi se i diametri lo permettono meglio farci tavole che tornano sempre comode
sulla resa termica mi spiace deluderti ma le conifere, per il loro grande contenuto di resina(e in particolare l'abete rosso, o peccio che dir si voglia) hanno una resa termica superiore alle latifoglie. se guardi le tabelle di resa energetica di qualsiasi studio fatto te ne rendi conto. che poi non lo si riesca a vendere bene è un'altro paio di maniche..che mostra quanto il mercato sia avulso sia come prezzi, sia come richieste. Per fare tavole devi portarle in segheria, e devi considerare non solo i diametri, ma la morfologia del tronco stesso(storto, girato, nodoso) e per avere qualcosa che valga conta sopratutto la lunghezzaoltre che il diametro. e quanto ti vedi dare una miseria per una bella pianta che sai che verrà rivenduta a 100 euro al mc ti girano i cog.... oltretutto per esboscare bore da segheria devi essere attrezzato.. se poi te le vuoi fare segare per te è un'altro paio di maniche, ma oltre ai costi del tuo lavoro sommaci i costi della segheria..
sulla resa termica mi spiace deluderti ma le conifere, per il loro grande contenuto di resina(e in particolare l'abete rosso, o peccio che dir si voglia) hanno una resa termica superiore alle latifoglie. se guardi le tabelle di resa energetica di qualsiasi studio fatto te ne rendi conto. che poi non lo si riesca a vendere bene è un'altro paio di maniche..
Meglio non aresti potuto spiegarlo....che ci vuoi fare Riki...
sulla resa termica mi spiace deluderti ma le conifere, per il loro grande contenuto di resina(e in particolare l'abete rosso, o peccio che dir si voglia) hanno una resa termica superiore alle latifoglie. se guardi le tabelle di resa energetica di qualsiasi studio fatto te ne rendi conto. che poi non lo si riesca a vendere bene è un'altro paio di maniche..
Giusto quello che dice S_riki, non esistono differenze in termine di potere calorifico del legno in base alle diverse specie di piante, al massimo solo quello delle conifere si differenzia, ed è leggerissimamente maggiore perchè contiene più resina...!
Erroneamente è diffusa la credenza che i legni duri (faggio, acacia...) rendono di più, equivocando il rendimento (che rimane uguale per tutti) con il peso specifico del legno (che invece cambia da specie a specie).
Un metro cubo di faggio ha più calorie di uno di abete perchè pesa 6q.li contro i 4q.li del secondo.
Ma 6q.li di faggio hanno le stesse calorie (se non un pò di meno) di 6q.li di abete.
La scelta di uno o dell'altro è solo questione di spazio nella legnaia!
Per esperienza ho notato però differenze nel tipo di combustione tra i diversi legni, in particolare le conifere (abete, larice) rilasciano velocemente il calore, infatti uso quel legno per riscaldare velocemente l'ambiente (la piastra della stube diventa rosso-viola), mentre le latifoglie rilasciano il calore più lentamente (le uso la sera per mantenere il calore tutta la notte).
Ho preso l'abitudine di mescolare al 50% legni teneri (leggeri) con legni duri (pesanti), sfruttando le qualità di entrambi nel fuoco, trovandomi molto meglio che nel bruciare solo conifere o solo latifoglie.
P.S. voglio sfatare la diceria che il legno delle conifere sporchi di più, se a qualcuno succede è meglio che cambi stufa e camino!
Porca di una puttanazza,adesso non difondiamo che il pino è buono da bruciare perchè altrimenti i prezzi nel giro di un anno vanno alle stelle come il pellet di quest'anno.......................................s veglia gente.
Porca di una puttanazza,adesso non difondiamo che il pino è buono da bruciare perchè altrimenti i prezzi nel giro di un anno vanno alle stelle come il pellet di quest'anno.......................................s veglia gente.
E speriamo!!!!!
Che così mi faccio il trattore nuovo...
Scherzi a parte la legna in quanto tale brucia...chi più velocemente chi più lentamente, chi produce più calore e chi ne produce meno (resa calorica al kg)...l'ideale è fare come dice Argon, un bel carico misto di varie essenze ben mescolato...
Logicamente va fatta cambiare mentalità al cliente.
Qua da noi c'è gente che vuole SOLO ed ESCLUSIVAMENTE robinia, altre essenze non le vuole manco vedere...sono tutte convinzioni personali.
Chi vende la legna non può che cercare di accontentare il cliente...
Per il pino o abete, anche se siamo OT, volevo far notare che in Alto Adige, la magior parte di case ha scorte abbondanti di queste essenze, dato che nei boschi in prevalenza trovano quelle...ma non per quello rinunciano a bruciarle...anzi...
Al limite puliscono la canna fumaria una volta di piu
E adesso non mi venite a dire che il legno resinoso non sporca di piu il camino.
Prima la legna non risente del taglio in luna crescente,ora l'abete crea fuliggine quanto il leccio, la prossima volta uscirà che il legname va bruciato verde
Quando ne parlo con i boscaioli della mia zona il coro è unanime:
" tutte storie per vendere legna in grandi quantità"
Io non dò nulla per scontato(infatti la faccenda del potere calorifico è vera),ma da me la legna tagliata in luna calante la riconoscono in molti.
E sabato scorso ho consegnato 35q.li di legna ad un cliente che l'anno scorso ha bruciato legna rumena di faggio a 10euro/q.le .....quest'anno è ritornato all'ovile cercandomi legna "locale"
E non è un nonnino legato alle tradizioni ma un cittadino trapiantato senza grandi conoscenze in materia...si limita ad osservare cio che accade nella stufa.
E la legna di conifera non la vuole nessuno perche in molti(troppo)hanno notato che lo spazzacamino costa caro.
O soffriranno tutti di allucinazioni??
" tutte storie per vendere legna in grandi quantità"
Se caso storie per RIUSCIRE a vender legna...al di là della qualtà...eeheheheheh
Io non dò nulla per scontato(infatti la faccenda del potere calorifico è vera),ma da me la legna tagliata in luna calante la riconoscono in molti.
e su questo se n'era ampiamente parlato senza mai giungere ad una conclusione...quindi io rimango scettico in entrambi i casi
E sabato scorso ho consegnato 35q.li di legna ad un cliente che l'anno scorso ha bruciato legna rumena di faggio a 10euro/q.le .....quest'anno è ritornato all'ovile cercandomi legna "locale"
E non è un nonnino legato alle tradizioni ma un cittadino trapiantato senza grandi conoscenze in materia...si limita ad osservare cio che accade nella stufa.
Era ora che qualcuno si accorgesse che dietro il prezzo bassissimo si nasconde qualcosa...
E la legna di conifera non la vuole nessuno perche in molti(troppo)hanno notato che lo spazzacamino costa caro.
O soffriranno tutti di allucinazioni??
Per me dipende tutto dalla stagionatura...se la legna "normale" la fai stagionare un anno quella di conifera la devi far essiccare aleno 2 anni e poi il problema della resina svanisce, almeno per quello che ho potuto constatare.
Ciao
Non ho collaudato la stagionatura di 2 anni,anche perche qui di conifere ne girano zero.
Visto che in trentino(per esempio)gli abeti girano per stufe e camini,un modo per bruciarla ci sarà.
Basta un anno e mezzo ed il gioco e fatto.
L'importante e spaccarla già a misura e acatastarla ( per stufa o camino ) in modo da far asciugare tutta la resina o l'incenso.
per quanto riguarda il potere calorifico delle varie essenze, si oscilla di un 5% sulla sostanza secca, non di più, quindi poche paturnie mentali su quale legna rende di più o di meno...
il vero problema è l'umidità della legna! indipendentemente dal tempo di stagionatura e naturale o meno, la differenza nella resa sta quasi tutta qui, si può passare dal 60% di un pioppo appena abbattuto ad un 8% di uno essiccato da manuale.
poi c'è tutto il discorso delle ceneri bassofondenti di alcune essenze che abbassano la temperatura di combustione, ecc ecc ec......
ma le differenze non sono molto significative.
dimenticavo: un conto è bruciare uno ciocco di legna spaccato, senza corteccia, un altro della ramaglia, a parità di massa e di umidità
Ecco,adesso capisco tutto: io mi sbatto a tagliar legna di leccio in luna calante,su un bel pendio assolato e non riesco a venderla perche non c'è differenza con una bella catasta di abete tagliato quando pare,magari in una "parete nord",tanto non intasa la canna fumaria.....e anzi,se lo si brucia verde è meglio!
I legni di latifoglia a parità di umidità o meglio di contenuto idrico hanno più o meno lo stesso potere calorifero.Cambia soltanto la durata della combustione.
Per esempio a parità di contenuto idrico un ciocco di quercia in stufa brucia in un tempo maggiore rispetto allo stesso ciocco di castagno.
Quindi dovrò fare un numero maggiore di ricarichi!! Ma il calore emanato è più o meno lo stesso.
I legni di latifoglia a parità di umidità o meglio di contenuto idrico hanno più o meno lo stesso potere calorifero.Cambia soltanto la durata della combustione.
Per esempio a parità di contenuto idrico un ciocco di quercia in stufa brucia in un tempo maggiore rispetto allo stesso ciocco di castagno.
Quindi dovrò fare un numero maggiore di ricarichi!! Ma il calore emanato è più o meno lo stesso.
Questo nel caso i due ciocchi siano uguali per dimensioni, ma se invece fossero uguali per peso anche la durata della combustione sarebbe simile (?)
Infatti! Ammettiamo per esempio di avere due ciocchi di dimensioni uguali, uno di pioppo nero e uno di quercia.
Se il contenuto idrico (che non è l'umidità!) è 11% la densità della quercia è 720 Kg a metro cubo, il pioppo nero 400 kg a metro cubo.
Significa che a parità di contenuto idrico per avere la stessa durata di combustione di un ciocco di quercia mi occorre quasi il doppio di ciocchi di pioppo - ecco perchè mi conviene bruciare la quercia anzichè il pioppo!
Ciao
Bisognerebbe creare un forum solo sulle lbiomasse visto che è un argomento, oggi, molto interessante sia per noi professionisti sia per imprenditori forestali e agricoli.
Ciao a tutti e buon lavoro.
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