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Edificare su terreno agricolo

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  • Edificare su terreno agricolo

    Quali sono le procedure per poter svolgere la propria attività agricola ossia
    migliorare l'azienda sul piano dei manufatti agricoli premettendo che attualmente
    NON vi è alcun edificio agricolo SE non si ha il permesso dei PROPRIETARI???

    Premetto di essere Imprenditore agricolo professionale(IAP)
    E di avere un contratto di affitto di fondo rustico regolarmente registrato
    E di svolgere l'attività agricola.

    Come poter fare?

    Dai fatevi sotto!!! Mi sembra comunque un argomento interessante
    Grazie a tutti.

    PS : inutile dirvi che per me ora è una vera tragedia poter svolgere l'attività senza poter stoccare il mio grano o proteggere i miei macchinari o senza poter avere le autorizzazioni sanitarie per vendere il latte o trasformare etc. etc.

  • #2
    Non ho ben capito....tu vorresti costruire sui dei terreni in affitto?
    C'è la possibilità di fare dei miglioramenti fondiari però tutto dipende dal proprietario del terreno a cui devi chiedere autorizzazione comunque è una cosa da sconsigliare.

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    • #3
      Eh sì Gianpi hai capito bene!
      Vorrei fare un piano di miglioramento aziendale ed il problema è proprio l'autorizzazione dalla proprietà ma ****** santo avrò il diritto poter svolgere la mia attività no?
      Gianpi grazie dell'interessameto ma io gradirei pure oltre ai commenti (sempre graditi) concrete strategie!
      Ad esempio casi simili o giurisprudenza....
      Se no che ce faccio con un contratto di 20 anni mica posso far fare tutto ai terzisti. No?
      grazie ciao

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      • #4
        X nico 71
        Nel tuo caso c'è poco da fare: senza l'assenso del proprietario non puoi costruire un bel niente, men che meno presentare domanda per ottenere una concessione edilizia, dato che non hai un titolo idoneo per chiederla e, qualora ti venisse rilasciata -per errore- e tu costruissi davvero, il proprietario avrebbe il diritto di chiedere la riduzione in pristino dei luoghi (che si traduce in demolizione totale e recupero dello stato di fatto anteriore alla costruzione), ovviamente a tue spese, oltre ad un congruo risarcimento dei danni.

        Il fatto è che, permettimi, vedi le cose solo dal tuo punto di vista: la proprietà è il diritto di godere e disporre di delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico (art. 832 c.c.), il che significa che il proprietario può disporre del bene come crede, potendo anche distruggerlo.

        L'affitto si va ad inserire sul diritto di proprietà, ma non lo elimina, anzi. Pertanto il conduttore (cioè tu) può utilizzare il bene conformemente alle specifiche del titolo (il contratto di affitto), nulla più. Per ogni modifica serve nuovo accordo.

        Del resto, quando hai firmato il contratto, ben sapevi, o avresti dovuto sapere, cosa potevi fare sul fondo e cosa no. Pretendere adesso di fare quel che più ti aggrada, pur per scopi meritevoli come un'attività lavorativa, in un fondo altrui e per di più senza il consenso del proprietario è chiedere troppo.

        In sostanza la legge non ti protegge, ma protegge, al contrario, la proprietà.
        Non hai il diritto di modificare lo stato dei luoghi.
        Fossi in te cercherei un accordo, perchè la costruzione senza autorizzazione del proprietario costituirebbe causa di risoluzione in tronco del contratto, tra l'altro...

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        • #5
          Grazie Viva la fiat!
          Ho dimenticato un piccolo particolare però. Il contratto non fu stipulato con l'attuale proprietario ed il contratto prevedeva costruzione di capannoni ed altri manufatti che si autorizzavano preventivamente da contratto e, fra l'altro è indicato che i miglioramenti saranno acquisiti a vantaggio del fondo e bla bla bla.
          Quindi ,in realtà ,quello che tu hai fatto notare a me direi che si capovolge verso la proprietà che nel momento in cui andava ad acquistare il fondo era ben consapevole della nostra esistenza e del relativo contratto d'affitto regolarmente registrato.
          VIVALAFIAT hai fatto bene a farmi notare le tue considerazioni cosicchè la situazione è più chiara!

          Allora Ricapitolando qualcuno mi sa "simulare" come si muoverebbe?
          grazie di nuovo

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          • #6
            Innanzitutto leggi bene il contratto:
            - cosa consente di costruire
            - chi ha titolo per presentare domanda per l'eventuale concessione edilizia (ci potrebbe essere una sorta di procura....ma ne dubito)
            - chi deve pagare le spese della pratica

            Fatto questo stiamo a vedere.
            Nel caso più probabile, ovvero semplice previsione di costruzione di annessi agricoli, è comunque il proprietario che deve presentare la domanda per la concessione. Quindi prima è bene tentare un contatto informale e, se non collabora, occorre rivolgersi ad un buon legale al fine di inviare una formale diffida ad adempiere al proprietario, ovvero iniziare una causa civile per l'accertamento dell'obbligo di presentazione della pratica presso la competente sede.

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            • #7
              VIVALAFIAT thanks again!
              Quindi prima cosa diffida e causa civile per accertamento. Ma immagino che così si andrebbe per le lunghe.
              Quindi che mi dici dellart. 1577c.c. adducendo che si tratta di interventi che rivestono carattere di urgenza e art. 44 cosituzione sull'imposizione del legislatore di obblighi alla proprietà terriera privata onde conseguire il razionale sfruttamento del suolo e stabilre equi rapporti sociali?
              Peraltro se chi intende esguire le opere ne comunica la natura e le finalità all'ispettorato provinciale dell'agricoltura tale organo in mancanza di accordo fra le parti, emette motivata pronuncia sia sul piano dellle modalità dell'esecuzione che dei tempi di inizio ed ultimazione delle opere.
              Aquesto punto in caso di inerzia del proprietario locatore è l'affittuario a surrogarsi in tale posizione soggettiva procedendo all'esecuzione e perfino richiedendo permessi concessioni autorizzazioni ed eventuali finanziamenti.

              Vediti sentenza 16/1993 Corte costituzionale
              vorrei sapere che ne pensi e se potrà essermi utile
              grazie ciao a tutti
              Ultima modifica di nico 71; 20/07/2007, 10:56.

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              • #8
                Avvocati!!! siete in linea??? ))

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                • #9
                  mi spiacce andarti un po contro, ma credo che se i propietari decidono che non si deve fare nulla, abbiano il diritto di esercitare tale opinione, permettendoti di costruire una qualunque cosa, un domani le cose si complicherebbero maggiormente, e sicuramente temono che allo scadere del contratto tu non te ne vada o che gli chieda quanto hai speso per le opere magari con interessi ecc. secondo me, un consiglio disinteressato, cerca di svolgere al meglio il lavoro con quello che hai ora in mano, aiutati con qualche piccola struttura prefabricata o di fortuna o cerca di convincere i propietari a fare delle strutture ad ok che darebbero un valore aggiunto al fondo e un domani potrebbe fare comodo anche a loro, ma quà ci vorrebbero ulteriori accordi legali da intrapprendere. Posso farti un esempio del genere, conosco un signore che a gradi linee era nella tua situazione, con un grande fondo e con dentro solo una vecchia casa che abitava, senza neppure il bagno dentro, ha fatto un contratto con i propietari (non so bene i dettagli) attraverso l'affittuario hanno avuto accesso a fondi per il miglioramento fondiario, ristruturando la vecchia casa, e realizzando altre strutture, stalla fienile, ricerca idrica e recinzione; il contributo concesso hanno concordato come se fossero soldi del propietario, mentre la quota spettante a chi realizzava l'opera l'hanno messa entrambi, non so se in percentuali uguali, (naturalmente non è che puoi chiedere fondi dicendo di avere accordi del genere) per farla breve, oggi sono di comune accordo l'azienda ha sicuramente acquistato valore con le opere realizzate, l'affittuario ha incrementato e migliorato la produzione..... non so se un domani a fine contratto avranno dei problemi. ciao
                  Franziscu

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                  • #10
                    A me quella di costruire dei manufatti su tereno altrui mi sembra un'idea al quanto malsana al limite affittare un garace per mettere gli attrezzi, vi costa meno e se avete un regime iva che lo permette vi scaricate pure l'affitto.
                    OM50c il tuo è solo un'esempio teorico. O sbaglio?

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                    • #11
                      No ragazzi la legge prevede ( art. 16 legge3 maggio 1982 n.203) che nel caso in cui non vi sia accordo fra le parti dopo aver fatto richiesta di pronunciazione all'ispettorato provinc. all'agricolt. l'affittuario può eseguire i lavori.
                      MCT-ITA sì da una parte hai ragione ma non è che io voglia costruirmi un casale.
                      Io ho bisogno di una rimessa per i trattori, un capannone per gli ovini, di un cesso di un container per minicaseificio fisso( per non dover spendere 45000 euro per quello mobile.....) a norma sanitaria.
                      Sai l'investimento ne vale la pena visto che parlo di 80 ettari di terreno. No?

                      Commenta


                      • #12
                        Originalmente inviato da nico 71 Visualizza messaggio
                        No ragazzi la legge prevede ( art. 16 legge3 maggio 1982 n.203) che nel caso in cui non vi sia accordo fra le parti dopo aver fatto richiesta di pronunciazione all'ispettorato provinc. all'agricolt. l'affittuario può eseguire i lavori.
                        MCT-ITA sì da una parte hai ragione ma non è che io voglia costruirmi un casale.
                        Io ho bisogno di una rimessa per i trattori, un capannone per gli ovini, di un cesso di un container per minicaseificio fisso( per non dover spendere 45000 euro per quello mobile.....) a norma sanitaria.
                        Sai l'investimento ne vale la pena visto che parlo di 80 ettari di terreno. No?
                        se credi che facendolo di sana pianta spendi meno, ti sbagli di grosso. ciao
                        Franziscu

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                        • #13
                          Ciao!
                          VivaLaFiat hai dato un 'occhiata alla sentenza che avevo citato? Mi sa che sei già in ferie.............
                          saluti a tutti

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                          • #14
                            Costruzione nel parco regionale dei Castelli Romani.

                            Salve,
                            come potrete ben vedere, questo è il mio primo messaggio sul forum. Il motivo della creazione di questo thread è il seguente: dovrei acquistare un terreno, posizionato nel parco regionale dei Castelli Romani, nel comune di Rocca Priora, ma ho un dubbio che mi impedisce di poter proseguire con l'acquisto. Potrei autorizzare la costruzione di edifici ad uso abitativo? Questo terreno è composto da tre lotti da circa 1600 m² ognuno, uno dei quali è un terreno agricolo, mentre gli altri due fanno parte della categoria "bosco ceduo". Vi ringrazio anticipatamente,
                            Cordiali Saluti.

                            Commenta


                            • #15
                              Benvenuto Jack, credo che tu non possa costruire nel territorio del parco, ti dico questo perchè anche io ho un terreno che fà parte del parco del Castelli Romani precisamente a Velletri.
                              La mia famiglia ha costruito su questo terreno tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80, e adesso ci abitano i miei genitori e un fratello. Quest'anno io e l'altro fratello volevamo costruire sul restante terreno circa 12000 mt quadrati
                              e ci è stato espressamente vietato.

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                              • #16
                                ma come fai a costruire senza un piano regolatore che passa al tua area ad edificabile?? se è semplice terrreno agricolo o bosco ceduo è impossibile costruirvi sopra , parco o non parco, diverso se la tua è una abitazione perchè hai un azienda agricola... ma se è solo terreno e fai rischiesta è chiaro che viene respinta, primo devi aspettare il piano regolatore che ti ricordo di solito viene redatto dai comuni seri una volta ogni 15 anni, varianti a parte, secondo in zona a parco è difficile anche per noi agricoltori costruirvi, io ho 50 ha in parco e non mi ci fanno fare nulla...nemmeno una tettoia amovibile per il riparo dei trattori..fai te

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                                • #17
                                  Ciao,
                                  innanzitutto vi ringrazio per le risposte che mi avete dato.
                                  Comunque non ho un'azienda agricola, e da quanto ho capito non potrò costruire su questo terreno.
                                  Grazie,
                                  Saluti.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    costruire una casa colonica

                                    Cari amici,
                                    conoscere questa community è stata per me una ventata d’aria fresca, facendomi tornare in mente quel mio prozio che tanto tempo fa possedeva una tenuta agricola. Talvolta si riaffaccia in me il desiderio di andare a vivere in campagna, ma si riparte da zero. Un mio amico mi ha assicurato che su un terreno agricolo si può costruire una casa colonica, ma vorrei saperne di più: mi chiedo se debba essere agricoltore a titolo principale, o se vi siano parametri quali numero di ore previste per l'attività agricola, estensione minima del podere, giro d'affari e così via, per giustificare la costruzione ex-novo di un fabbricato abitabile.
                                    Grato per la Vostra attenzione, Vi saluto con molta simpatia.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      colonus forse dovresti chiedere ad un geometra o ad un agronomo, con buona probabilità ti dico che dipende dalla legge della tua regione di residenza, non vale per tutta Italia.

                                      Per esempio da me per poter costruire devi avere, oltre all'attività a titolo principale, un detreminato quantitativo di terreno che varia in base alla coltura, se per ipotesi coltivi la vigna devi possedere 4 ettare (ipotetici), se la coltura è più specializzata o in serra te ne basta meno.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        concessione edilizia su terreno agricolo in affitto

                                        Sono riuscito ad avere la concessione edilizia per la ristrutturazione di un casale sito in un terreno dato in affitto da mio padre ad un agricoltore, prima che me lo vendesse (contratto di affitto verbale stipulato unilateralmente). In questo caso ho diritto a riprendermi la porzione di terra che mi serve per l'urbanizzazione della zona e una porzione di terra da recintare intorno al casale? E casomai a quali condizioni ? Ringrazio chiunque saprà darmi delle spiegazioni dettagliate in merito.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Credo potrai disporre del fondo o di parte di esso solo alla fine della durata del contratto d'affitto.
                                          Ti consiglio di raggiungere accordi coll'attuale conduttore per il rilascio del fondo.
                                          Mi sembra di avere dato risposte piuttosto superficiali.

                                          Qualcuno può dirci di più?????
                                          Ultima modifica di nico 71; 05/01/2008, 00:14. Motivo: ortografia

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                                          • #22
                                            certo che un affitto verbale è una bella grana dal punto di vista giuridico legale. credo che forse sia meglio raggiungere un accordo con l'affittuario, magari alla vecchia maniera da Galantuomini.
                                            una domanda: L'affittuario era a conoscenza della tua richiesta di concessione edilizia?

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                                            • #23
                                              L' art 50 della legge 203/82 spiega dettagliatamente il tuo problema.
                                              50. Terreni oggetto di concessione edilizia.
                                              Per i terreni che, in conformità a strumenti urbanistici vigenti, siano soggetti ad utilizzazione diversa da quella agricola, il proprietario o l'avente titolo che abbia ottenuto la concessione ai sensi della legge 28 gennaio 1977, n. 10, può ottenere il rilascio dell'area necessaria alla realizzazione dell'opera concessa, dei relativi servizi e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
                                              Il rilascio deve essere richiesto mediante lettera raccomandata, con avviso di ricevimento, contenente gli estremi della concessione.
                                              Copia della raccomandata deve essere contestualmente inviata all'ispettorato provinciale dell'agricoltura, il quale convoca le parti, compie i necessari accertamenti ed effettua la stima delle colture in atto e delle opere di cui al primo comma dell'articolo 16. La stima deve essere comunicata alle parti entro trenta giorni dal ricevimento della copia della raccomandata da parte dell'ispettorato ed è definitiva.
                                              Al conduttore, concessionario o mezzadro spetta, oltre alla somma risultante dalla stima dell'ispettorato, l'indennizzo previsto dall'articolo 43. Egli ha diritto di ritenere il fondo sino al pagamento, quando non viene prestata idonea garanzia, nell'importo e nei modi ritenuti adeguati dall'ispettorato.
                                              E' in facoltà dell'affittuario coltivatore diretto, mezzadro, colono o compartecipante o del rappresentante delle relative imprese familiari coltivatrici, se presenti, di chiedere, in alternativa alle somme di cui al comma precedente, le indennità previste dal secondo comma dell'articolo 17 della legge 22 ottobre 1971, n. 865, e successive modificazioni, ivi compresa la maggiorazione del cinquanta per cento di cui all'articolo 12 della legge medesima.
                                              Il rilascio deve avvenire decorsi trenta giorni dall'eseguito pagamento di quanto previsto nel quinto comma o dalla notificazione dell'effettuato deposito bancario della somma in caso di mancato ritiro. Ove il rilascio non sia stato effettuato entro il termine suddetto, il richiedente può ottenerlo con provvedimento di urgenza ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile, presentando la relativa istanza entro trenta giorni dalla scadenza del termine stesso.
                                              La decorrenza dei termini fissati nella concessione edilizia rimane sospesa fino alla data dell'effettivo rilascio.
                                              Qualora il richiedente non esegua l'opera entro i termini di decadenza della concessione edilizia, si ripristina il contratto originario e le somme dovute ai sensi del quarto comma vengono trattenute dal conduttore, concessionario o mezzadro a titolo di risarcimento del danno.
                                              Restano ferme, anche per quanto attiene agli indennizzi, le norme sulla espropriazione per pubblica utilità.
                                              Ultima modifica di Vitality; 06/01/2008, 08:29.

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                                              • #24
                                                mi fa molto piacere che vitality abbia espresso in maniera chiara e esaustiva ciò che viene sancito dall'attuale normativa di riferimento. ma il mio commento sopra voleva anadare più oltre: ciò che viene sancito dall'articolo 43 della Legge 203/82, può essere ugualmente applicato agli affiti informali sanciti secondo l'art 45 della medesima legge (articolo in deroga alla legge). spero che qualcuno mi possa dare risposta.

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                                                • #25
                                                  Originalmente inviato da giuba Visualizza messaggio
                                                  mi fa molto piacere che vitality abbia espresso in maniera chiara e esaustiva ciò che viene sancito dall'attuale normativa di riferimento. ma il mio commento sopra voleva anadare più oltre: ciò che viene sancito dall'articolo 43 della Legge 203/82, può essere ugualmente applicato agli affiti informali sanciti secondo l'art 45 della medesima legge (articolo in deroga alla legge). spero che qualcuno mi possa dare risposta.
                                                  La forma del contratto deve essere SCRITTA solo per il NON coltivatore diretto, mentre il coltivatore diretto puo' stipulare l' accordo anche solo verbalmente o addirittura tacitamente, anche se in tutte le forme sarebbe meglio scegliere la forma scritta e successiva registrazione, poichè non solo è utile ai fini fiscali, previdenziali, per l'accesso agli interventi finanziari, all' acquisto del gasolio agevolato ecc, ma offre maggiori garanzie in caso di controversie. Cmq nel caso in questione si rientra in uno dei casi di risoluzione incolpevole per forza maggiore del contratto d' affitto in quanto il concedente puo' ottenere il rilascio del fondo sul quale vuole edificare, con regolare CONCESSIONE EDILIZIA.
                                                  All' affittuario se coltivatore diretto spetta cmq l' equo indenizzo stabilito dall' art 43 della legge 203/82 e finchè l' indenizzo non viene corrisposto l' affittuario puo' far valere il DIRITTO DI RITENZIONE del fondo e ciò implica di fatto uno slittamento dei termini del rilascio.

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                                                  • #26
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                                                    grazie della risposta esaustiva in gran parte tranne per la parte relativa alla domanda :
                                                    -quanta parte di terreno potrà recintare attorno al fabbricato?
                                                    Ultima modifica di nico 71; 07/01/2008, 01:01. Motivo: ortografia

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                                                    • #27
                                                      norme x casetta legno

                                                      Salve a tutti e piacere di conoscervi

                                                      Sono un neoproprietario di un terreno agricolo in Toscana di circa 1000mq per semplice passione...
                                                      Sono a chiedervi se e quali norme bisognerà far fronte per l'installazione di una casetta rimessa atrezzi in legno di 110x244x210(h)

                                                      ringrazio anticipatamente tutti voi...
                                                      ps: al momento nel terreno non vi e' alcuna coltivazione

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                                                      • #28
                                                        Benvenuto sul Forum aliamac.
                                                        Secondo me la cosa migliore che uoi fre è quella di recarti presso l'ufficio tecnico comunale o ad un tecnico libero professionista della zona che ti potrà illustrare i limiti entro i quali potrai muoverti, in quanto le norme relative all'edificabilità dei terreni agricoli variano da comune a comune anche se i principi base sono riconducibile a norme comuni
                                                        Buona fortuna, in questi casi è d'obbligo. Ciao.

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                                                        • #29
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                                                          Certo che in presenza di particolari vincoli urbanistici (di tutela,salvaguardia ambientale o altro) la situazione potrebbe complicarsi,come pure nel caso di esposti o lamentele da parte di comuni cittadini,in base ai quali poi i responsabili devono intervenire .

                                                          A riprova di quanto sopra cito il caso di alcuni gazebo (di quelli comunemente usati nei giardini) usati come ricovero per auto su superficie privata chiusa e recintata e contestati come superficie coperta.
                                                          Resta insindacabile il fatto che ogni ufficio tecnico comunale fa caso a se',e in questo funge alla perfezione il consiglio di MCT.

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                                                          • #30
                                                            Devi distinguere se il fabbricato che vuoi installare ha carattere PRECARIO (dopo la l.r.t. 1/2005 occorre dia) o se invece é stabilmnte ancorato al suolo. In questo caso, costituisce costruzione e "fa volume"... quindi la liceità della sua installlazione dipende dalle disposizioni di piano. GEneralmente si ammettono piccoli volumi strumentali all'agricoltura.
                                                            Il procedimento da seguire però é senza dubbio la DIA...

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