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Trasformare motocoltivatore a piatto falciante (autocostruito) in piccolo trincia

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  • #31
    Son sempre qua!!
    Stasera son sul pezzo...vi tormento!!!
    Stavo pensando che...potrei spostare il rollio sulla cinghia tra motore e invertitore....li son fuori dall'ingombro cinghia...
    Le pulegge girano sempre uguale, intorno ai 2000-2500 giri, non cambierebbe niente...son solo fuori dal tiro cinghia, quindi ho una coppia di attrito maggiore, ma ho però molto più spazio...
    Che dite?

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    • #32
      Nessuno mi sa consigliare, sulla necessità o meno di un rollio dell'attrezzo rispetto all'asse ruote posteriori?

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      • #33
        Ecco, questo mezzo assomiglia al mezzo ispiratore... questo non ha il rullo, l'albero trincia flotta parallelo all'asse posteriore, e ha una possibilità di sollevarsi di una decina di cm circa. Si può sia lasciare flottante sostenuto da molle, ma anche mantenerlo fisso.
        Questa configurazione, come detto, mi sarebbe più complessa, in quanto il mio trincia è ruotato di 180 gradi, mi sarebbe più semplice mettere il motore davanti e il posto guida dietro, come il classico trattorino a piatto.
        Però mi sarebbe semplice farlo flottante così, parallelo all'asse ruote posteriori.
        Nei trattori il trincia, attaccato posteriormente, è rollante come nel motocoltivatore, mi pare, e segue molto meglio il terreno, credo.
        Come detto io potrei far rollare un po il trincia. mettendo un asse di rotazione tra la puleggia motore e puleggia invertitore.

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        • #34
          Io vorrei capirci qualcosa,ma arrivo alla fine dei messaggi e non mi ricordo neppure più la prima parte...... ????
          Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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          • #35
            Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
            Io vorrei capirci qualcosa,ma arrivo alla fine dei messaggi e non mi ricordo neppure più la prima parte...... ????
            Eh, se parti dall'inizio, qualche problema c'è...perche ho cambiato obiettivo, ma non ho aperto una nuova discussione...
            Son passato da un piccolo trincia a un trincia medio-piccolo...
            Vorrei fare, o meglio vorrei passare un po di tempo a sperare di fare un attrezzo circa come quello delle ultime foto, ovviamente con prestazioni e finiture diverse...
            Ma anche solo per partire a tirare due righe sulla carta quadrettata, ci sono alcuni dubbi che devo togliermi.
            Questi sono i pezzi, ovviamente il telaio castelgarden serve più per farsi delle idee delle dimensioni.
            Userei l'assale posteriore, i cerchi con gomme diverse, il cambio, e penso tutto l'avantreno; e ovviamente il trincia Carli, ma non so bene come metterlo girato, e altre scelte iniziali di progetto, tipo posizione motore e postazione di guida.

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            • #36
              In rete ho trovato sto filmato; lor qua se ne fregano delle coppie coniche...che controindicazioni possono esserci?
              Durata cinghia?

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              • #37
                Salve amici!
                Intanto che sto riflettendo su come procedere...ho pensato di smontare i pezzi del telaio del trattorino "base"...questi in foto sono i supporti cuscinetti assale e un pezzo di piastra, quella che porta il motore.
                Questi pezzi son quasi ripuliti, e quasi pronti per essere riutilizzati; ma credo che in pratica utilizzerò quasi tutti i pezzi, è sempre più veloce ripulirli che rifarli...
                Questa operazione ha aspetti positivi e aspetti negativi...quelli positivi li ho già espressi, quelli negativi sono che in pratica tribolo un totale per rifare in modo diverso una cosa che era già fatta... ma questo è un discorso complicato...

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                • #38
                  Ecco, in queste foto ho fatto una prima simulazione del tratto posteriore del nuovo telaio: mancano i supporti assale, ma la piastra portamotore è in posizione, e i supporti verrebbero attaccati sotto ai lati del tubolare, qualche cm più indietro della puleggia motore.
                  Nella parte anteriore del tratto simulato, ho messo due traverse con quattro orecchiette che porteranno un futuro telaietto che verrà fissato alla coppia conica.
                  Questo telaietto (e la relativa coppia conica) potrà quindi basculare longitudinalmente di una decina di gradi, e potrà anche scorrere di qualche cm, consentendo il trazionamento della cinghia che proviene dal motore attraverso un pedale o una leva.
                  Sull'altro asse della coppia conica, dove si vede un albero tronco, fulcrerà invece il telaio del trincia in senso trasversale.
                  A presto!!!

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                  • #39
                    Procediamo, eh...
                    Molto lentamente, perchè purtroppo ci dedico pochissimo tempo...ho definito le sagome dei tubi del telaio, che devono scavalcare il trincia.
                    Sono solo puntati, ma mi consentono di fare una prova di massima degli ingombri vari.
                    I longheroni, solo puntati, li ho tenuti accoppiati con due morsetti, e adesso posso "divertirmi" a definire il lay aut successivo, affrontando le future problematiche: tensionamento cinghia principale trincia, tensionamento cinghie laterali trincia, sollevamento trincia, frizione tramite tensionamento cinghia motrice, freni, riposizionare meccanismo sterzo, e posizionamento sedile.
                    poi...stabilire le posizioni di questi comandi, cercando di utilizzare il più possibile i pezzi originali del vecchio trattorino.
                    Speravo di poter posizionare il cambio sotto al sedile, ma sarò invece costretto a metterlo appena davanti al motore, abbinando i due pezzi di piastra originale, opportunamente modificati.
                    Un'altra modifica che si renderà necessaria, vedendo il mezzo reale, sarà quella di aumentare il più possibile l'estensione longitudinale del controtelaio del trincia, che bascula sotto ai longheroni.
                    Questo perchè l'attuale controtelaio del trincia ha due punti di attacco longitudinali distanti 34 cm, misura che nella realtà appare insufficente per garantire la resistenza strutturale dell'insieme; il cassone del trincia è largo 70 cm, il doppio, ma in diagonale arriva anche a 1 metro, il triplo.
                    Il rollio longitudinale del trincia un pò mi preoccupa, in quanto i veicoli ispiratori non hanno questo movimento; alla fine mi toccherà soprassedere...se non lo fanno un motivo ci sarà.
                    Intanto con questo movimento non posso regolare l'altezza del trincia con una leva, ma solo con le slitte laterali, e usare la leva solo per sollevarlo completamente, in quanto potendo rollare, non si manterrebbe equidistante al terreno ma cadrebbe dal lato più pesante.
                    Quindi, o lo lascio a terra sulle slitte, o lo sollevo e lo porto alla massima altezza contro i suoi fermi nel telaio.
                    Ma questa funzione mi piace molto, perchè mi consente di svincolare l'asse trincia dall'asse ruote posteriori, come fanno appunto gli attrezzi montati sul trattore o sul motocoltivatore.
                    Bah...vedremo...

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                    • #40
                      E pensare che siamo abituati a:
                      Ho trovato un pistone (oleodinamico),sto "progettando" uno spaccalegna,ma ci devo mettere anche l'olio?????

                      Buon divertimento bobmat,tienici aggiornati.????
                      Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                      • #41
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                        Salve amici!
                        Azzarola se passa il tempo...
                        Aggiornamento: questa foto è dell'anno scorso, ​di maggio, in pratica il primo test col mezzo che avevo in costruzione.
                        Appena provato, mancava ancora una qualsiasi protezione del lato anteriore del trincia, e si vede bene tutta l'erba sparata ovunque.
                        In seguito ho fatto varie modifiche, inizialmente con truciolare, poi con lamiera.
                        Lo scorso anno ho lavorato tutta l'estate, ma ogni volta o si rompeva qualcosa oppure si evidenziavano criticità; ma si sa, bisogna imparare...
                        Son partito con cinghie A std, ma ho dovuto passare alle A a profilo alto, e dopo non ho avuto grossi problemi.
                        Ovviamente ho dovuto anche imparare cosa significa trinciare, perchè non ne avevo la minima esperienza.
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                        Questa foto invece è di quest'anno; quest'inverno ho fatto diverse modifiche, senza perdere eccessive energie, in quanto il mezzo è nato su meccanica di un basso livello, per cui inutile aspettarsi troppo.
                        Ci ho messo un tot anche a capire quali erano i problemi...
                        Mi si piantava spesso, e dopo mesi ho capito che parte del problema era che mi tallonava il cassone del trincia, e di conseguenza andava in crisi la trazione della ruota più critica: mi piantavo in salita e non era una situazione simpatica.
                        Quindi ho leggermente cambiato le misure del telaio: ho allungato un tratto di tubolare, alzando in pratica la zona che ospita il trincia di 4 cm anteriormente, e 2 cm posteriormente spostando i cuscinetti più in basso con delle protesi di lamiera.
                        Nel fare questo ho anche spostato l'asse anteriore di 2 cm in avanti, e l'asse posteriore di 4 cm sempre in avanti.
                        Poi ho rifatto il telaietto dell'assale posteriore: ho girato il differenziale, e ho fatto un semiasse più lungo e l'altro più corto.
                        Questo perchè ho voluto montare 4 cuscinetti, due per ogni semiasse, in quanto con il retrotreno "originale" a tre cuscinetti, il lato corto era veramente mobile, tanto che non ho potuto montare il freno sinistro in quanto il disco si bloccava sempre.
                        Ora coi 4 cuscinetti sembra abbastanza stabile, e ovviamente riesco ad usare ambedue i freni posteriori.
                        Poi, ma questo già lo scorso anno, ho fatto un sedile che mi consentisse di spostarmi molto ai lati del mezzo; e poi un maniglione a cui attaccarmi; queste modifiche, lo scorso anno provvisorie, si sono evolute in una specie di telaietto perimetrale che mi protegge un pò dalle ruote posteriori, e che mi consente di aumentare lo sbalzo di seduta.
                        Poi ho fatto altre sicurezze, anche se non ho ancora finito; ad esempio, mancano ancora le pedane anteriori.
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                        Una ulteriore modifica che mi ha aumentato molto l'utilizzabilità del mezzo, è questo doppio comando a leva del freno sinistro: in questo modo, riesco a rallentare o a bloccare la ruota posteriore sinistra, anche nella posizione di guida spostata sulla sinistra, usando in pratica la mano destra con cui mi tengo in posizione; senza questo doppio comando, per arrivare al pedale del freno sinistro, sempre sulla destra del mezzo insieme al pedale del freno destro, dovevo riportarmi in posizione di guida std; quindi mi mettevo in una situazione non ideale con pendenza e aderenza del retrotreno.
                        Invece così, appena capisco che la ruota potrebbe slittare e di conseguenza fermare l'altra, correggo con la leva: posso rallentare la ruota facendola girare come l'altra, fino a bloccarla nel caso sia proprio sollevata.
                        Ovvio non è un blocco del differenziale, ma mi aiuta molto.
                        Quest'anno ho lavorato un pò più di terra, ma non avendo avuto problemi, ci ho messo molto meno.
                        Non ho ancora capito quali sono i limiti di questo zavaglio, sicuramente è molto leggero per cui si pianta facilmente se gli alberini da trinciare superano i 3 cm di diametro e sono molto fitti, perchè non riesce a piegarli; ma penso che dovrò comunque considerare un mezzo più performante per le zone più pendenti, e per eventuali operazioni di forza, tipo aratura orto.
                        Ho preso due cingolini in gomma, volevo provare a montarli, ma non posso esagerare col carico su questo assale/differenziale. ​

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                        • #42
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                          Poi sto realizzando questo mezzo elettrico,,,
                          Nasce come trattorino raggio zero, per fare esperienza con motori e batterie...
                          Per ora sono un pò fermo, provato col solito seggiolino, senza attrezzo di taglio, e senza possibilità di tenersi attaccati...
                          Le prime impressioni sono traumatiche, per quanto mi trovo bene col trincia, con questo sono ancora in alto mare: l'elettronica non consente la funzione reverse se i motori non sono fermi (cosa abbastanza ovvia), e vuole anche un ritardo tra micro reverse e riazionamento comando gas, circa mezzo secondo.
                          Poichè ho usato dei riduttori a ingranaggi, mi son trovato nella situazione che il mezzo in discesa va giù... per cui ho dovuto montare i freni (previsti); però in pratica mi trovo a dover guidare il mezzo con due mani e due piedi, un pò troppo impegnativo.
                          Adesso aspetto a riprovarlo che mi arrivino i motori dei piatti falcianti (per cominciare ci metto un piatto di 50, quello del mezzo da cui è partita questa discussione), per capire dal vivo di cosa avrei bisogno.
                          Devo fondamentalmente capire come fare i comandi, e la posizione di guida.
                          Il pensiero originale era fare due leve stile minipala, ma questa soluzione va bene solo sul pari, dove puoi usare il mezzo senza problemi​ di tenersi attaccato; in più, fino a pochi gradi, non serve usare i freni.
                          Ma se voglio usare il mezzo in campo aperto, con pendenza, allora il confronto col trincia è complicato: il trincia a benzina va da solo, devi solo correggere la traiettoria col volante, ma nel contempo il volante lo usi per tenerti attaccato, con una sola mano, e l'altra è libera.
                          Invece con le leve, ambedue le mani sono impegnate, e anche molto, per farlo andare dritto.
                          Ovvio il problema è che qualsiasi prova comporta lavoro e materiale buttato.
                          Quindi bisogna pensare molto e lavorare poco...
                          Una mezza soluzione potrebbe essere usare una sola leva, che aziona ambedue i motori, che si possa bloccare nell'avanzamento (in modo che vada da solo come il trincia), ma che il movimento laterale di questa leva consenta il controllo della direzione, dando più o meno corsa ai due comandi affiancati.
                          Questo mi consentirebbe, con qualche colpetto ogni tanto, tipo ogni 2-3 secondi, di correggere la traiettoria; ma certo bisogna vedere nella pratica come funziona.
                          Oppure...altra alternativa sarebbe pensare subito ad altro, e usare il mezzo solo come raggio zero nel frutteto interno; pensare ad altro come mezzo elettrico, non più a due motori sulle due ruote, ma magari un motore solo con differenziale...
                          Boh...aspetto anche vostri commenti...tanto qua ci vogliono mesi...
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                          Qui ancora senza i freni; ovvio le ruote in truciolare servono solo per spostarlo... per ora ci vanno due ruote come quelle del trincia...poi vedremo.

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                          • #43
                            M'è venuto in mente che potrei anche usare un volante; in pratica un comando a leva che definisca la velocità, e poi con lo sterzo modificare la geometria che ripartisce il movimento tra i due sensori.
                            In questo modo avrei lo sterzo come l'altro, e potrei usarlo quasi nello stesso modo, come appiglio e per direzionare.
                            Tutto sta a fare un meccanismo che sia funzionante e poco diretto.
                            Ovvio questo solo per procedere con le prove in campo aperto; mentre per l'utilizzo dove serve grande manovrabilità si cambia tutto si staccano i sensori e si usano le classiche leve.

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