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I Cingolati, una passione da sempre....

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  • #31
    Ce l'ho fatta! Ho beccato il Warrior appena arrivato qui, aggiungo una foto, poi ne trovate anche nell'album....
    Il tipo ha anche il veccio modello, il 260, poi portato a 300. Quello nuovo, in base alla scheda della centralina fa 330 o 420 hp.... lui sosteneva essere originale. E' impressionante, riesce a far manovra in sapi ridottissimi e molto velocemente, alzando l'aratro la macchina quasi non si scompone (è l'Ermo rinforzato da 32 qli)
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    Ultima modifica di urbo83; 29/06/2007, 18:54. Motivo: Unione discussioni.
    Benatti Emanuele

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    • #32
      Originalmente inviato da 555-M
      non so cosa ci devi fare col cingolato ma se cerchi qualcosa sui 60cv e vuoi spendere poco puoi prendere un Fiat 605C o meglio ancora un 605 Super.

      Un cingolato che in quel segmento e per i suoi tempi è davvero ineguagliabile. Motore indistruttibile e praticamente eterno.
      Grandissima affidabilità. L'unico neo è che non ha la frizione separata per la pdf altrimenti varrebbe più di un moderno 70cv
      lo voglio usare nei boschi di montagna e per arature un po profonde su terreni di collina dura, mi hai detto che il 605 non ha la frizione separata per la pdf cosa ha una specie di doppia frizione e se hai idea quale è un perzzo medio di un mezzo del genere usato ciao grazie

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      • #33
        La pdf si ferma semplicemente tirando la leva della frizione del trattore che quindi si ferma anch'esso. Se poi devi fermarla prima di ripartire (ad es. perché non vuoi azionare l'attrezzo mentre fai la manovra di fine campo) devi staccare la pdf con la levetta che sta in basso a sx del cambio e poi riparti. Per l'aratura profonda col monovomere il 605 tira bene.
        Il consiglio che ti do è di prendere il modello Super in versione montagna che rispetto al 605C ha più cavalli: sono 66 per il Super e 60 per il 605C. Il peso del Super Montagna è circa 33q.li.
        Ultima modifica di Engineman; 23/01/2016, 10:53. Motivo: tolto prezzi non più attuali

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        • #34
          fiatallis fa120

          Salve a tutti ho letto in qualche riga di una vecchia discussione che si parlava di arature e di un mezzo che possiedo. Questo è l fa120 un mezzo fiatallis che si puo usare come buldozzer o come cingolato agricolo . monta un motore turbo se non erro da 125cv . il suo peso e 120 qli . Volevo sapere da chi ha un mezzo simile o anche superiore impressioni o paragoni ad altri mezzi

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          • #35
            Allora, ripeto che secondo me la serie Fa di Fiatallis non erano il max per il semplice fatto che principalmente mettevano insieme pezzi diversi per adattare una macchina all'uso agricolo...... classica la 200 con motore FD20 e carro Ad14, con un cambio puzzle (il classico 5 marce) che ha dato diversi problemi..... e tutta la serie è così. Chiaro, da un punto di vista trattivo danno da bere a macchine come la 120C quando vuoi, poco ma sicuro, visto che causa la derivazione industriale pesano comunque di più. Il peso della Fa 120 si avvicina a 120 qli con arcone e lama montata, ma arate così? Se si hanno foto sono sempre gradite... Con che aratro va la macchina? Ed in che rapporto?
            Benatti Emanuele

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            • #36
              la mia fa 120 ha sei marce con tre gamme . nel inversore ha sia lente che veloce ""in pratica destra e sinistra" ed ha 1-3 , 2-5 , 4-6 . per arare tolgo la lama ma l arcone no . io o uso con un trivomere nardi fisso tipo pesante o con un siderman calà idraulico sempre trivomere . ma in un giorno posso arare circa 5,5 ettari di terreno. il problema è che il motore non muore quasi mai tranne salite bestiali pero e piu lenta come cambio del 120c perche è nata come ruspa.il rapporto usato in pianura su sei marce e la 5 in salita massimo la terza.
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              Ultima modifica di il_conte; 08/10/2005, 02:13. Motivo: dimenticanza di foto per far un messaggio completo

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              • #37
                Se mi mettessi a lavorare la terra col cingolato qui dove abito io ci sarebbe la commissione della risata tutte le volte che lo accendo.
                Ci pensavo per farmi il mio mezzo d'epoca e per scorrazzare un pò per i campi quando mi va.
                Un pò perchè i cingolati mi piacciono e un pò perchè mi sembra che ti puoi prendere anche un trattore vecchiotto senza farti spelare.
                Poi mi faccio regalare da mio zio l'aratro vecchio del 455 e ci aro l'orto.

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                • #38
                  Ai tuoi vicini di che c'è poco da ridere.... lavorare su un cingolato è sempre un piacere.... e in aratura lo trovo molto più comodo del gommato... perché arando fuori solco il corpo del conducente non è costantemente in una scomoda posizione pendente.

                  Certo il gommato specie se nuovo ha l'a.c. in cabina... ma a me basta un tettuccio parasole e dei tappi auricolari.... il rumore del trattore diventa ovattato e lavorare è un piacere.
                  Poi è questione di gusti

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                  • #39
                    un conto terzi che veniva a arare a casa mia con una FA14 non usava nemmeno i tappi,suo figlio usava le cuffie,lui niente diceva che era un godimento sentire il motore tirare. falcon
                    andrea

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                    • #40
                      Per MF$!= l'ultimo congolato che hai nominato è il 665C e non il 655C noi l'abbiamo avuto per un pò di anni è stata una buona macchina tranne che per le fusioni dei riduttori laterali dove per tutta la serie dal 565C al 765 C sono stati riscontrati problemi all'allalloggiamento dei cuscinetti dei riduttori laretali lato chitarra (ruota) infatti dopo un po i cuscinetti prendevano il gioco piccolo ma pur sempre rilevabile, a livello di lavoro noi non abbiamo avuto mai problemi però sapere di una situazione del genere non è il massimo della felicità per chi spende e ci va sopra, successivamente al posto del lubrificante della casa mettemmo un 140 ma ormai un pò di gioco l'avevano preso, per altre cose niente da dire la macchina era buona di motore di carro in generale non dava mai fastidio il cambio era buono e differente rispetto ai vecchi serie oro e non ha mai dato problemi, il sollevatore era la novità migliore rispetto ai vecchi serie oro perchè innanzi tuto aveva una capacità di poco più di 30 q.li a differenza dei vecchi da 18 e poi non dava mai fastidio nel funzionamento e non si rompeva nelle condotte come succedeva nei vecchi serie oro dove il tubo di ferro che portava l'olio dalla pompa posta a lato motore fino alla scatola del sollevatore era soggetta in qualche caso a rottura o crepe dovute per la maggior parte delle volte alle vibrazioni sempre presenti, quel sollevatore del 665 aveva ed ha ancora un difetto chiamiamolo cosi cioè si consuma ma solo dopo migliaia di ore di utilizzo il comando interno che va a scorrere sul pezzo che fa muovere il pistone dentro al sollevatore aprendo la valvola di mandata ma è risolvibile saldando sul pezzo consumato una striscetta di balestra che non si consumerà più, d'altronde una cosa del geere credo che sia stata fatta apposta dalla casa per paura di far consumare il pezzo su cui tale comando va ad agire, forse la cosa migliore sarebbe ripensare proprio il meccanismo di comando togliendo per sempre tale rompimento di cog...i a chi si trova con il sollevatore che non alza più e non sa che cosa è successo e si preoccupa per nulla.
                      In definitiva io scarterei il 605 che secondo me non ha nulla di meglio del 665 anzi,
                      Dunque macchine innovative rispetto ai serie oro unico neo come dicevo prima l'alloggiamento dei cuscinetti dei riduttori però io li preferisco sempre al 605 perchè il motore è un pò migliorato rispetto al 605 ha qualche cavallo in più cambio base di tipo nuovo ancora usato oggi sui TK sollevatore di un'altro pianeta rispetto ai vecchi da 18 q.li ergonomicamente è migliorato semprre rispetto al 605.

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                      • #41
                        per i favolosi cingolati come trattori che non fanno piu io ho un paio di foto del mio 90c e 70c (e relativa vaschetta con distributore idraulico con due leve ). buona visione
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                        • #42
                          Anche dalle mie parti il 605 C soprattutto nelle ultime versioni rappresenta una specie di mito, tanto che le quotazioni che raggiungono gli esemplari usati sono da vero brivido, e anche se devo dire che quanto dice Moreschini sulla validità dei 665 è tutt'altro che campato in aria infatti anche quelli vanno un gran bene e sono decisamente più moderni su molti particolari non sono pochi quelli che preferirebbero il 605 al più moderno 665.

                          Detto questo mi chiedevo come mai il Buon Moreschini ha fatto fuori dalla partita il 655 C che secondo me in questo discorso non ci sta per niente male.

                          Per chi non lo ricordasse il 655 (venduto sia come Om che come Fiat) può essere considerato uno degli ultimi cingolati Om mai prodotti (l'altro è l'805 C) e fu l'erede dei vari Om 50 C dei quali riprendeva tutto il cambio con il carro posteriore e la cingolatura.

                          Era dotato del motore 3 cilindri OM Cn 3 montato anche sul 650 (era il 3 cilindri modulare del fenomenale Co3 4 cilindri montato dal grande 850) ed era una vera bestia al traino.

                          Certamente non era molto moderno visto che la trasmissione derivava da un trattore degli anni 50 ma era decisamente moderno nelle prestazioni essendo molto versatile e veloce grazie alla corretta scalatura delle marce oltre che essere abbastanza pesante per il traino.

                          Peraltro va detto che proprio la sua base non proprio moderna permette di trovare ancora qualche 655 C a prezzi non proprio elevatissimi e qualora a John din dovesse capitare di imbattersi in un affare del genere in buono stato avrebbe veramente l'opportunità di togliere la sete con il prosciutto alla ilare commissione delle risate...

                          Ah quasi dimenticavo anche io ho fatto due pezzi di un bivomere da 16 q.li senza che la nostra Ad 6 (versione con lama ed inversore del 60 C) facesse una piega....
                          Saluti

                          P:S. Colgo l'occasione per fare i complimenti al Conte per le sue bellissime macchine (anche noi in azienda le abbiamo simili solo in versione industriale), manifestargli tutto il mio consenso sul Suo pensiero sui cingolati che anche altrove ha riportato con dovizia di particolari....
                          Peraltro non potrebbe essere altrimenti visto che continuo ad insistere che i cingolati in ferro sono come una droga una volta provati è difficile smettere...
                          Arisaluti

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                          • #43
                            Qualcuno sa darmi notizie sull'affinità che ho osservato fra il 655 OM e l'AD5 sempre OM a tre cilindri? Mi sono incuriosito.

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                            • #44
                              Cerchiamo di dare una risposta a Sergiom in merito alle similitudini tra la AD 5 3 cilindri e il 655.
                              Cominciamo con il dire che Sergiom ha perfettamente ragione infatti tra le due macchine citate più che di similituni possiamo parlare per molti componenti di intercambiabilità.

                              Tutto dipende dal fatto che entrambi derivano dall'Om 50 C.

                              Bisogna dire infatti che sotto questo nome generico(50 C) possono essere ricondotte macchine simili di età molto diverse tra loro infatti pur chiamandosi tutti 50 c sui telai riportano diciture più precise che rappresentano normalmente la potenza effettiva e che identifica le varie serie prodotte; il capostipite di tutti gli Om 50 C risulta essere il 35-40 che è stato prodotto grosso modo nella prima metà degli 50, dopo diche si è passati al 45 C che ha avuto alcuni aggiornamenti (neanche troppo visibili) riguardo il motore e qualche piccolo particolare estetico e dopo alcuni anni di produzione nei primi anni 60 divenne con poche modifiche il 50 C (che finalmente arrivò alla potenza di 50 Cv effettivi e cambiano per la prima volta forma le corone motrici).

                              Dopo pochi anni, Siamo sempre a metà degli anni 60, nacque il 50 C 2 con 55 Cv e che genericamente viene chiamato 58.

                              Nei primi anni 70 L'om mette in produzione i nuovi motori siglati 3 (CN 3, Co3, Cp3) e pensa bene di aggiornare a livello motoristico anche il buon vecchio 50 C facendo nascere il nuovo Om 65-50 C che pur chiamandosi sempre 50 C aveva ormai 65 Cv e il nuovo motore da tre cilindri (che lo stesso motore del 650gommato) .

                              A questo punto siamo arrivati al nocciolo della questione che interessa il buon Sergiom infatti dal 65-50 C nasce sia la versione industiale Ad 5 C con tre cilindri (in realtà la Ad 5 esiste anche per alcuni modelli precedenti con il motore 4 cilindri e non era altro che la versione industriale del modello agricolo con lama anteriore, inversore e ruote anteriori piene e sul telaio risultano con il suffisso CI) che il suo erede che altro non è che il 655 C sia in versione Om che Fiat che viene lanciato sul mercato quasi in contemporanea con il 6550 C.
                              All'inizio ho parlato di intercambiabilità perchè le due macchine hanno molto in comune infatti hanno la stessa cingolatura, lo stesso cambio e lo stesso motore (cn3) 3 cilindri quello che cambia è l'estetica e qualche particolare meccanico e non che è stato aggiornato.

                              Detto questo va detto che le differenze tra 655 in versione Fiat o Om erano del tutto irrilevanti limitandosi a pochi particolari estetici.

                              Dallo stesso 65-50 C derivò anche il grande di famiglia cioè a dire l'Om 805 C che pur mantenendo invariato il Cambio subì alcune modifiche per meglio adattarlo alla coppia e alla potenza dell'esuberante motore Co3/80T che era lo stesso montato dal coetaneo 850 Gommato.

                              Peraltro colgo l'occasione per far notare che la cingolatura dell'805 sebbene simile non era affatto uguale a quella del 655 e dei suoi predecessori infatti era stata maggiorata allungandola montando 5 rulli di sostegno anzichè 4 e se non erro 5-6 pattini in più per cingolo.

                              Faccio notare che L'Om 50 C è rimasto in produzione per oltre 2 decenni con questo nome e per un altro decennio sotto mentite spoglie(655-805) restando quasi del tutto uguale a se stesso mentre la stessa marca Fiat- Om per i gommati continuava a sviluppare ed ad aggiornare producendo trattori gommati sempre più moderni (durante la vita del 50 c si è passati dalle varie versioni del 50 R ai 512,513,615, 650 e forse ho dimenticato qualcuno...)
                              Come si vede il destino dei "cingolisti" di essere considerati figli di un dio minore ha radici molto lontane....

                              P:s. non mi sorprenderei se nel riportare la complessa e articolata vita del 50c ho saltato qualche passaggio di sviluppo ma essendomi affidato solo alla memoria....
                              Saluti

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                              • #45
                                Io di AD4 e di AD5 ne ho viste 2 versioni:
                                AD4 su base 451C e su base 455C
                                AD5 su base 555 e su base 50C
                                Premetto che l'AD5 su base 555 l'ho vista per la prima volta quest'anno in un cantiere a Maranello, la usavano a spianare la terra su una rotonda
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                                Tosi Alessandro

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                                • #46
                                  E' tutto vero la Ad 5 è esistita sia in versione OM che in versione Fiat , la Ad 5 in versione Om dovrebbe essere antecedente della Ad 5 fiat che nasce insieme al 555 C diciamo verso fine anni 60 inizio anni settanta.

                                  Quindi il terzista ha ragione perchè in quei tempi la Ad 4 e la Ad 5 Fiat non erano altro che dei 455(3 cil.) e 555 (4 cil.) modificati.

                                  Nulla però avevano da spertire con la Ad 5 OM che derivava come detto dal mitico OM 50 C ed è stata fatta prima in versione 4 cilindri e poi in versione 3 cilindri seguendo le vicissitudini del modello base.

                                  Peraltro ha ragione anche Alle infatti le Ad 4 hanno seguito gli sviluppi del modello base passando da una versione basata sul 451 c a quella basata sul 455 C.

                                  Peraltro aggiungiamo che per quanto rigurda il 655 C non ci sono state varianti industriali anche perchè in quegli anni cominciarono ad uscire le nuove versioni industriali dei fiat C pesanti (80-90-100-120-150) che di fatto avrebbero reso inutile un 655 industriale.

                                  Saluti

                                  Quindi

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                                  • #47
                                    purtroppo le foto non le ho cmq se mi capita di rivederlo cercherò di inviarle.
                                    Ad ogni modo ha il cofano come il ts-a e ad occhio il carro sembra molto diverso da quello del 160, è più corto e le corone sono più piccole (almeno questa è la mia impressione,premetto che non sono un grande intenditore).
                                    l'ho visto nelle campagne del pesarese.
                                    Il problema è che forse il motore è troppo piccolo e quindi non va molto forte mentre lavora io penso che il 170cv già sia meglio.
                                    la trasmissione idraulica ha dei bei vantaggi secondo me
                                    basta pensare che non ti devi fermare per cambiare marcia e quindi i tempi morti sono pochi inoltre penso che si possa sfruttare meglio il motore,correggetemi se sbaglio.

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                                    • #48
                                      Grazie Alle per la risposta, infatti io non sono registrato, ecco perchè vedo una sola foto, un grazie particolare a Delfo che ha soddisfatto la mia curiosità, posso aggiungere, chiarita la parentela con l'AD5 OM, che i rulli non erano a lubrificazione permanente, di quelli che si controlla solo il livello olio per intenderci, ma andavano oleati periodicamente, aggiungo, anche, che la foto dell'AD5 inserita da Alle dovrebbe essere la versione più antica a 4 cilindri, si vedono infatti in alto a destra i sue filtri gasolio a cartuccia interna lavabile/sostiutibile mentre nella 3 cilindri vi era un solo filtro interamente sostiutibile oltre la calandra anteriore che assomigliava di più a quella dell'AD4.

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                                      • #49
                                        Deutz cingolato

                                        A me piace molto,ne ho visti solamente 2,qualcuno sa'dirmi qualcosa?
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                                        • #50

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                                          • #51
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                                            Poi altro grande passo è stato fatto con la serie nastro oro del 1968 con i motori serie 8000 ad iniezione diretta, poi la serie 65 della seconda metà degli anni 80 che nserisce il nuovo cambio 8av+4rm e la frizione della pdp staccata da quella centrale, infine la serie 85 dei primi anni 90 con il sistema steering o matic full drive con frizioni e freni a bagno d'olio e comando servo assistito, lo stesso più o meno vale per gli altri costruttori nazionali same, landini e lamborghini fino a quando li faceva con una piccola differenza che same e landini sono sempr state le prime negli ultimi 15 20 anni a proporre inno vazoni rispetto a fiat che poi successivamente a reagito proponendo le stsse soluzioni in maniera migliore vedi cloche di sterzo.
                                            Per fare un'esempio l'ultima novità di landini sui trekker alla scorsa eima era l'inversore elettro idraulico e la fiat che fa? ti propone i tk80-98 e 100 a che praticamente sono identici ai tk normali che a loro volta erano più o meno uguali alla serie 85.
                                            Insomma un pianto.
                                            Facendo un confronto con i mezzi industriali guardando 30 40 anni indietro poi ci si rende conto del divario che si è andato a crere fra agricoli e industriali, un esempio la Fiat FL6 pala meccanica anii 60 e primi 70 aveva la frizione in bagno d'olio gli agricoli di oggi ancora non la montano!!!
                                            Per non parlare dei cambi ed in maniera ancora più scandalosa dei sistemi di comando sugli escavatori attuali l'operatore non muove più le bracia ma solo le dita dewlle mani sulle due leve multifunzione e sui due pedali i piedi per quei pochi comandi che sono a loro riservati, se invece guardi un trattorista su un cingolato algricolo sembra che abbia il ballo di san vito oppure che sia stato attccato da un sciame di vespe tanto si muove su quel sedile manco fosse un cocainomane sotto l'effetto di una dose a dir poco lapponiana.
                                            Quindi sveglia care case è ora di farla finita altrimenti ben vengano i giapponesi poi dopo come al solito prima ci faremo invadere e dopo a piangere per le quote di mercato perse.

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                                            • #52
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                                              • #53
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                                                ciao
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                                                • #54
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                                                  Altra analisi, che mi sento di dire, è che avrà bisogno di un'impianto di raffreddamento veramente a posto, dovrà essere dimensionato bene e l'utilizzatore lo dovrà anche tenere ben pulito, l'olio caldo perde viscosità e di conseguenza hai un calo del rendimento...quindi potrebbe essere che in utilizzi in ambienti molto caldi questo possa causare problemi.....la strada percorsa da Fiat con il 180/55 è stata abbandonata per una serie di problemi legati a queste situazioni, oltre che a problemi di costi....io non ho molta esperienza di trattori cingolati, diciamo tradizionali, non lavoro in campagna a tempo pieno, lo faccio saltuariamente, ma mi ricordo che il 180-55 se lo mettevi a confronto don un bel D6 a parità di vomere prendeva la paga, proprio perchè se trovavi un pezzo di terra dura si piantava, dalla sua il Fiat era maneggevole e molto rapido nelle manovre e in questo frangente era veramente imbattibile...
                                                  Altro esempio, nelle sterzate a fine campo, a volte dovevi mungere il mezzo, cioè, dovevi lavorare con il jostyck dando dei colpetti a dx e sx per poter far si di sollevare l'aratro, quando questo era trainato, con un cingoloato tradizionale lo fai molto meno, lo fai solo quando a forza di pattinare ti si riempe il cingolo ma con il 180 era all'ordine di quasi ogni manovra a bordo campo...

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                                                  • #55
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                                                    • #56
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                                                      • #57
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                                                        Infatti mentre quest'ultima deriva dalla 70 C la AD 6 deriva dalla 60 C.

                                                        La Ad 7 è senz'altro superiore all'Ad6 non solo per il motore e i cavalli ma anche perchè ha una lama anteriore più moderna ed efficace oltre che alcune migliorie come le leve di sterzo con servocomando idraulico.

                                                        Per quanto riguarda il trattore vero e proprio le differenze sono molto meno marcate visto che molte componenti sono simili ed in alcuni casi comuni infatti l'Ad 7 altri non è che un Ad 6 migliorata.

                                                        Per quanto riguarda il motore (in comune con il 60 C agricolo) è molto simile a quello della 70 c essendone la versione precedente ed aveva 62 Cv a 1400 giri (sempre se non ricordo male).

                                                        La principale differenza di questo propulsore con il suo successore sta nelle misure interne che erano 122x140 e una cilindrata totale di 6546 cm 3 (contro gli oltre 6,8 litri del 70) ed era quindi sempre a 4 cilindri.

                                                        Il cambio aveva lo stesso identico schema dell'Ad 7 con 5 marce avanti e 4 Retro con inversore meccanico ed e' certamente un animale da aratura visto che è molto pesante (completa di tutto punto sta intorno agli 80 qli)e anche abbastanza lenta.

                                                        Le marce sono un pò pochine e sicuramente a secondo dei lavori che dovrai fare potresti trovare qualche vuoto anche se in molti casi la stratosferica coppia motrice ovvierà al problema.

                                                        La nostra ara ancora tranquillamente con un bivomere Nardi aug 2,5 (normalmente in seconda) che in un paio di occasioni ha anche provveduto a spezzare in due.

                                                        Certamente non è una 70 ma si difende tranquillamente.

                                                        Anche la Ad 6 ha la ventola anteriore che soffia e se proprio dobbiamo trovare un difetto diciamo che a seconda delle condizioni del radiatore e dell'impianto di raffreddamento (devono essere perfette) in alcuni casi può dare problemi di tendenza al surriscaldamento soprattutto nelle giornate calde (del resto se in origine prevedevano l'adozione del radiatore dell'olio come optional nei casi di uso intensivo vuol dire che proprio tranquilli non erano già in fase di progetto).

                                                        Chiudo dicendo che non so dirti quale monovomere impiegare visto che dalle nostre parti nessuno fa lavorare queste macchine con dei monovomeri (sarebbe uno spreco) e ci tengo a dire che i terreni possono essere considerati medi.

                                                        Saluti

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                                                        • #58
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                                                          PER DELFO Probabilmente non parliamo della stessa macchina, io vidi tanto tempo fa una OM AD 6 con tutti i caratteri degli OM forma peso congolatura,, quindi derivata dal 50 OM. premetto che era originale, perchè appena uscita dalla casa. erano gli anni 70 mi piacque molto, perchè i pistoni idraulici che comandano l'arcone della ruspa urano montati su due supporti identici a quelli della FIAT AD 7 e non come quelli della OM AD5, Che spingevano da dietro. rispondimi, visto che sei ferrato in materia, hai una foto dellatua AD6 ?

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                                                          • #59
                                                            per DELFO su OM AD 6

                                                            Caro DELFO ti prego di rispondermi, vorrei arrivare a capo di questo dozer , sicuramente raro, io ne ho visti in tutto 3 nella mia vita. essi erano marcati OM sia sul sedile sia sul mascherone davanti al radiatore. aveva la ruota tendicingolo piena, non a raggi. aveva l'iversore e doveva essere stata fatta dopo la AD 5, negli anni 70, difatti compariva in una mostra a Bologna accanto a trattori FIAT 555. come piccoli particolari, aveva inoltre il sedilecome OM 655,e le leve di sterzo lunghe, identichesempre a quelle del 655. aveva inoltre come ti avevo già scritto precedentemente, i pistoni idraulici che comadano la ruspa, montati su due suppoti posti sopra la ruota folle identici per fattezze, ma non certop come misure a quelli dell'AD 7 originali e quindi i pistoni spingevano da sopra e non da dietro come sulla AD 5. Parlami di questo trattore se lo conosci, se lo hai mai visto o magari usato GRAZIE, MA VADO MATTO PER GLI OM, FORSE PERCHè NON SONO ANCORA RIUSCITO A GUIDARNE UNO.

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                                                            • #60
                                                              Ciao Agri 48 scusa il ritardo ma è stato indipendente dalla mi a volontà.

                                                              Innanzitutto mi volevo scusare con te per l'equivoco legato all'AD 6, infatti ho pensato che ti riferissi all'AD 6 più famosa cioe' quella Fiat che noi possediamo con soddisfazione.

                                                              Per quanto riguarda il modello in questione ne sai molto più Tu di quanto io possa mai venire a consocenza visto che non credo avro' facilmente la possibilità di vederla dal vivo, infatti da quel che mi risulta è una macchina quasi mitologica nel senso che non è stata venduta in grandissimi numeri ed era basata sulla meccanica del 655 del quale era la versione industriale (se non erro era omologato come 655 CI).

                                                              Quindi le sue caratteristiche erano le stesse del 655 C che come noto riprendeva in gran parte la base meccanica dell'om 50 C.

                                                              Se non erro anche gran parte della cofanatura erano ripresi dall'AD5 OM creando di fatto una sorta di ibrido molto interessante.

                                                              Il fatto di essere mitologica è legata alla scarsa diffusione ma anche al fatto di non esserne riuscito mai a vedere una ne dal vivo ne in foto e aggiungo nenache ad imbattermi nel materiale documentale in merito ad essa.

                                                              Comunque proprio con le Tue domande ha rispolverato nella mia testa il caso dell'AD6 OM e quindi se riesco a trovare qualcosa di nuovo non esiterò a mettertene a conoscenza.

                                                              Per quanto riguarda il fatto di essere inamorato degli OM senza averli provati è molto grave in quanto normalmente sono state macchine fenomenali e quindi in caso d'uso la tua passione non potrebbe che peggiorare.

                                                              Saluti

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