Carissimi del Forum,
sono nuovo. O meglio, vi leggo da molto tempo ed ora voglio anche interagire con voi.
Non sono specificamente del settore, o al limite, lo sono di contatto, in quanto geologo, e tutt'al più capisco di trivelle per pali e pozzi: Mait, Soilmec ecc..
Ma quello che a me interessa approfondire quì, è la storia dei nostri bei camion Fiat, Lancia, Alfa, OM e cioè una grossa parte della nostra storia post bellica. Si, i classici vecchi camion '60-'70 sono ormai entrati nella nostra memoria iconografica, fanno parte di quel paesaggio italiano del Boom economico nè più nè meno della 500, della 600, della Giulia e della Flaminia. Ecco perchè sono un patrimonio culturale prezioso da tutelare, ma questo i nostri "benpensanti" ancora non l'hanno capito. E per fortuna che esiste questo bel forum, che è una sorta di museo on line.
Il mio approccio quì, dunque, non sarà certo quello dell'esperto, ma solo quello dell'appassionato pieno di curiosità, di colui che vuol imparare da chi la pagnotta se l'è sudata e da chi ha ancora i calli ai palmi per via di certi volantoni senza servosterzo!
Mi piace molto la tecnica, smontare e rimontare vecchi birocci, mi piace il grasso sotto le unghie, ma mi considero soprattutto un romantico, forse un po' matto:
-mi emoziono quando vedo in Somalia, Eritrea, Etiopia i vecchi 682, 690, 642 che magari senza vetri e senza fari arrancano fumando per quelle polverose strade, carichi all'inverosimile di gente e merci. Mi evocano l'immagine di vecchi mansueti elefanti che aiutano gli uomini, mi fanno pensare al lavoro italiano nel mondo...
-mi emoziono, quando vedo qualche vecchio autista, fedele al suo vecchio compagno con le ruote di una vita lavorativa, che non vende ma che continua a doppiettare a 50 kmh tenendosi umilmente il più a destra possibile della carreggiata, surclassato dai moderni e velocissimi iperelettronici camions, ma senz'anima...
-mi emoziono quando, sento l'odore della terra fresca mossa che si mescola con quello della nafta del trattore che ara o dell'escavatrice in opera...
Pazzo? Si, certamente, e ne sono orgoglioso!
Ma forse non sono solo, chissà?
Di certo all'estero vedi Francia, Germania, Gran Bretagna, per non parlare di America ce ne sono tanti di pazzi e innamorati di vecchie glorie, e organizzano fiere e feste a tema.
Riusciremo mai noi in Italia a creare un museo storico per camion e MMT analogo alla "Fondation Marius Berliet" di Lione?
Riusciremo a far vedere ai nostri vicini europei quanto erano forti e belli i nostri camion, magari organizzando una colonna di mezzi italiani restaurati che invadono gioiosamente l'esibizione di mezzi d'epoca "Locomotion en Fete"?
Non ci credereste, ma più all'estero che non in Italia stimano i nostri mezzi, che hanno avuto un grande ruolo nella storia del trasporto stradale in Europa.
Grazie di quello che fate.
Grazie di esistere!
Esperia.
sono nuovo. O meglio, vi leggo da molto tempo ed ora voglio anche interagire con voi.
Non sono specificamente del settore, o al limite, lo sono di contatto, in quanto geologo, e tutt'al più capisco di trivelle per pali e pozzi: Mait, Soilmec ecc..
Ma quello che a me interessa approfondire quì, è la storia dei nostri bei camion Fiat, Lancia, Alfa, OM e cioè una grossa parte della nostra storia post bellica. Si, i classici vecchi camion '60-'70 sono ormai entrati nella nostra memoria iconografica, fanno parte di quel paesaggio italiano del Boom economico nè più nè meno della 500, della 600, della Giulia e della Flaminia. Ecco perchè sono un patrimonio culturale prezioso da tutelare, ma questo i nostri "benpensanti" ancora non l'hanno capito. E per fortuna che esiste questo bel forum, che è una sorta di museo on line.
Il mio approccio quì, dunque, non sarà certo quello dell'esperto, ma solo quello dell'appassionato pieno di curiosità, di colui che vuol imparare da chi la pagnotta se l'è sudata e da chi ha ancora i calli ai palmi per via di certi volantoni senza servosterzo!
Mi piace molto la tecnica, smontare e rimontare vecchi birocci, mi piace il grasso sotto le unghie, ma mi considero soprattutto un romantico, forse un po' matto:
-mi emoziono quando vedo in Somalia, Eritrea, Etiopia i vecchi 682, 690, 642 che magari senza vetri e senza fari arrancano fumando per quelle polverose strade, carichi all'inverosimile di gente e merci. Mi evocano l'immagine di vecchi mansueti elefanti che aiutano gli uomini, mi fanno pensare al lavoro italiano nel mondo...
-mi emoziono, quando vedo qualche vecchio autista, fedele al suo vecchio compagno con le ruote di una vita lavorativa, che non vende ma che continua a doppiettare a 50 kmh tenendosi umilmente il più a destra possibile della carreggiata, surclassato dai moderni e velocissimi iperelettronici camions, ma senz'anima...
-mi emoziono quando, sento l'odore della terra fresca mossa che si mescola con quello della nafta del trattore che ara o dell'escavatrice in opera...
Pazzo? Si, certamente, e ne sono orgoglioso!
Ma forse non sono solo, chissà?
Di certo all'estero vedi Francia, Germania, Gran Bretagna, per non parlare di America ce ne sono tanti di pazzi e innamorati di vecchie glorie, e organizzano fiere e feste a tema.
Riusciremo mai noi in Italia a creare un museo storico per camion e MMT analogo alla "Fondation Marius Berliet" di Lione?
Riusciremo a far vedere ai nostri vicini europei quanto erano forti e belli i nostri camion, magari organizzando una colonna di mezzi italiani restaurati che invadono gioiosamente l'esibizione di mezzi d'epoca "Locomotion en Fete"?
Non ci credereste, ma più all'estero che non in Italia stimano i nostri mezzi, che hanno avuto un grande ruolo nella storia del trasporto stradale in Europa.
Grazie di quello che fate.
Grazie di esistere!
Esperia.
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