Salve a tutti, ritornando al discorso della rigenerazione di batterie solfatate (non mi arrendo) ,se può interessare , stò facendo delle prove su un paio di batterie sfruttando un sistema che copia per così dire il principio della lavatrice ad ultrasuoni, se ci saranno dei risultati positivi posterò la procedura che li ha ottenuti, comunque ci vorrà del tempo per verificare bene la cosa.
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batterie trazione
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Qualcuno di voi ha esperienza con i prodotti MACBAT?? http://www.macbat.com/
Sono stato da un cliente la settimana scorso che mi ha mostrato il funzionamento di questo prodotto su batterie "solfatate".
Da quel che ho capito la macchina fornisce una scarica alla batteria a determinati momenti invertendo o quanto meno rallentando il processo di solfatazione. Il processo dura circa 3 giorni e riporta la batterie a livelli di tensione e densità discreti.
Qualcuno di voi ha esperienza con il prodotto?È la soluzione finale a tutti i nostri problemi o solo un rimedio fittizzio??
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Mah, personalmente non lo comprerei mai, in qto o ritengo un valido strumento .......ma inutile per me che sono un "batterista".
In 3 giorni fai tranquillamente 4/5 cicli di carica e scarica con un raddrizzatore ed uno scaricabatterie normalissimo e.............sei sicuro del risultato.
Potrebbe servire ai carellisti che tengono magari fermi per molto tempo i mezzi(purtroppo) ma secondo me i carrellisti dovrebbero pensare ai carrelli , più che alle batterie: un buon rapporto di lavoro con un'azienda che vende e ripara batterie gli garantirebbe stessi costi ma miglior risultato.
IMHO
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Mac-bat
Buongiorno,
volevo intervenire riportando la mia esperienza con l 'utilizzo del Mac-bat.
Non voglio entrare nel discorso tecnico, sopratutto perchè non ho le adeguate conoscienze tecniche. Posso solo dire che la nostra azienda commercia carrelli elevatori usati, utilizziamo il macchinario da più di anno e ne siamo soddisfatti. Abbiamo ottenuto buoni risultati e per questo ci sentiamo di consigliare l' acquisto del macchinario agli operatori del settore. Grazie all' utilizzo di appositi scaricatori, abbiamo potuto constatare tangibili miglioramenti delle batterie trattate. Il risultato della rigenerzione, chiaramente, è collegato allo stato della batteria stessa: il macchinario non fà miracoli! Molte volte però, si da per morta una batteria, che grazie alla rigenerazione del Mac-bat ottiene un aumento dell' autonomia e della durata della vita della batteria stessa. Ho letto che qualcuno riportava lamentele sul prezzo del macchinario: il Mac-bat è uno strumento molto sofisticato, non è assolutamente un normale caricabatterie, e se poi fornisce buoni risultati, con quello che costano le batterie al giorno d'oggi, penso che sia un buon investimento.
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se dici che è uno strumento molto sofisticato.....vuol dire che non sai cosa ci sia dentro!))
Di elevata tecnologia non c'è nulla......non è nient'altro che un caricabatterie ed uno scaricabatterie messi insieme e con controllo elettronico.
Non metto in dubbio che sia utile, per carità, solo che con quello che costa ti compri 3 caricabatterie multitensione ed altrettanti scaricabatteria.
Poi è logico che ad un grande carrellista possa far comodo....ma non è così facile ammortizzarlo.
Ma sai, io sono ancora della vecchia teoria che i carrellisti devono riparare i carrelli ed i "batteristi" le batterie ed i raddrizzatori.......ad ognuno il suo mestiere)
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Originalmente inviato da falanghino Visualizza messaggioSalve a tutti, ritornando al discorso della rigenerazione di batterie solfatate (non mi arrendo) ,se può interessare , stò facendo delle prove su un paio di batterie sfruttando un sistema che copia per così dire il principio della lavatrice ad ultrasuoni, se ci saranno dei risultati positivi posterò la procedura che li ha ottenuti, comunque ci vorrà del tempo per verificare bene la cosa.
Per ricavare la tensione ad impulsi ho usato un amplificatore audio al cui ingresso ho mandato un segnale registrato (si può usare nero wave editor e altri) ad onda quadra della frequenza anzidetta ,poi ho prelevato l'uscita cui ho inserito dei diodi raddrizzatori sul positivo audio (rosso) ad alta frequenza in modo da avere una tensione positiva , collegando al polo positivo della batteria.Sul negativo dell'uscita audio ho collegato in serie un ampèrometro e poi il polo negativo della batteria.
Con un'amplificatore da centocinquanta watt di potenza continua sono riuscito ad avere da 1,5 a 2 ampère di ricarica e 15-16 volt di tensione sotto carico che ho portato avanti per due giorni su batteria da 45- 60 Ah con il risultato di riavere una tensione a vuoto decente e comunque superiore di 0,7 volt rispetto a quella misurata prima del trattamento.
Non ha funzionato con batterie di capacità superiore e di scarsa qualità per cui dovrò provare per queste con un amplificatore più potente (300-400watt continui per 100-120 Ah)
Se qualcuno vuole provare tenga presente che occorre un ampli molto potente e batterie moribonde di buona marca altrimenti perde tempo.
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Aiuto per acquisto batterie nuove
Buona sera a tutti
vista la notevole competenza, vi chiedo gentilmente di darmi un consiglio:
Ho un veicolo "Golf car" Melex, il quale dispone di 8 batterie da 6v ognuna, in questo momento la resa dell'auto è notevolmente inferiore al regime normale, ho provato con la pinza amperometrica è ho notato che ormai 4 batterie sono andate...
...perciò, dovendo fare una spesa di acquisto notevole, cosa mi può convenire comprare:
a) Sostituire le sole 4 batterie guaste
b) sostituire tutte le batterie, visto che a quanto ho capito, le vecchie batterie potrebbero esaurire le nuove, portandomi ad una ulteriore spesa nel "breve" periodo senza poter ammortizzare adeguatamente la spesa attuale.
Inoltre, quale batteria mi converrebbe più acquistare tra batterie a piastra piana o tubolare?
Inoltre, essendo il preventivo "devastante" per le TROJAN T145, (già avute e risultanti ottime) qualcuno sa dirmi se altre batterie con uguali caratteristiche possono avere uguali o diverse prestazioni. Detto questo perchè in passato ho comperato delle batterie di marca IMPERIAL con uguale caratteristiche delle TROJAN T145, ma dopo 1 anno circa ho dovuto cambiarle perchè inadeguate come prestazioni.
Spero di esser stato chiaro e che mi possiate aiutare in questo...
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Originalmente inviato da sossino Visualizza messaggioBuona sera a tutti
vista la notevole competenza, vi chiedo gentilmente di darmi un consiglio:
Ho un veicolo "Golf car" Melex, il quale dispone di 8 batterie da 6v ognuna, in questo momento la resa dell'auto è notevolmente inferiore al regime normale, ho provato con la pinza amperometrica è ho notato che ormai 4 batterie sono andate...
...perciò, dovendo fare una spesa di acquisto notevole, cosa mi può convenire comprare:
a) Sostituire le sole 4 batterie guaste
b) sostituire tutte le batterie, visto che a quanto ho capito, le vecchie batterie potrebbero esaurire le nuove, portandomi ad una ulteriore spesa nel "breve" periodo senza poter ammortizzare adeguatamente la spesa attuale.
Inoltre, quale batteria mi converrebbe più acquistare tra batterie a piastra piana o tubolare?
Inoltre, essendo il preventivo "devastante" per le TROJAN T145, (già avute e risultanti ottime) qualcuno sa dirmi se altre batterie con uguali caratteristiche possono avere uguali o diverse prestazioni. Detto questo perchè in passato ho comperato delle batterie di marca IMPERIAL con uguale caratteristiche delle TROJAN T145, ma dopo 1 anno circa ho dovuto cambiarle perchè inadeguate come prestazioni.
Spero di esser stato chiaro e che mi possiate aiutare in questo...
Comunque cambiare delle batterie ad una serie , significa che oggi cambi quelle che non vanno e domani cambi anche le altre, in quanto sono ormai tutte esauste.
Non è vero che sostituendo delle batterie in una serie, le nuove vengono rovinate da quelle vecchie, chi lo dice non capisce un n"H" (per non usare altra definizione).
Comunque se sostituisci le batterie con delle altre a piastra piana spendi il 50% rispetto alle tubolari che hanno una durata dieci volte superiore a quelle a piastra piana, quando impiegate per la trazione.
La vita delle batterie dipende anche dalla corrente di carica, e sopratutto dovresti affidarti ad un professionista per verificare se effttivamente sono esauste, e dopo la sostituzione verificare il corretto uso.(devi rivolgerti ad un professionista "VERO").Ultima modifica di ninoapr; 25/04/2012, 13:55.
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Originalmente inviato da sossino Visualizza messaggioBuona sera a tutti
vista la notevole competenza, vi chiedo gentilmente di darmi un consiglio:
Ho un veicolo "Golf car" Melex, il quale dispone di 8 batterie da 6v ognuna, in questo momento la resa dell'auto è notevolmente inferiore al regime normale, ho provato con la pinza amperometrica è ho notato che ormai 4 batterie sono andate...
...perciò, dovendo fare una spesa di acquisto notevole, cosa mi può convenire comprare:
a) Sostituire le sole 4 batterie guaste
b) sostituire tutte le batterie, visto che a quanto ho capito, le vecchie batterie potrebbero esaurire le nuove, portandomi ad una ulteriore spesa nel "breve" periodo senza poter ammortizzare adeguatamente la spesa attuale.
Inoltre, quale batteria mi converrebbe più acquistare tra batterie a piastra piana o tubolare?
Inoltre, essendo il preventivo "devastante" per le TROJAN T145, (già avute e risultanti ottime) qualcuno sa dirmi se altre batterie con uguali caratteristiche possono avere uguali o diverse prestazioni. Detto questo perchè in passato ho comperato delle batterie di marca IMPERIAL con uguale caratteristiche delle TROJAN T145, ma dopo 1 anno circa ho dovuto cambiarle perchè inadeguate come prestazioni.
Spero di esser stato chiaro e che mi possiate aiutare in questo...
In questo ambito, meno spendi e.......molto molto meno hai.
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Originalmente inviato da Romeo1935 Visualizza messaggiointendi che se faccio un test di carica e scarica e dopo tali mi risulta un autonomia del..non so..75 %, la batteria è da buttare??????!!!!!!!!
concordo con le cose che dici ma con questa proprio no..
Il 1977 ricondizionai la mia prima batteria di quelle con il coperchio in ebanite e catrame.
Di esperimenti per recuperare le batterie ne ho fatti parecchi.
Di problemi sulle batterie me ne hanno posti tanti.
Ho anche lavorato in un'azienda di produzione di batterie (produzione anche di placche).
Quando vuoi la dimostrazione di quello che dico , sono sempre pronto !
a tua disposizione.
So bene quello che dico,
Lascia perdere le batterie, lavate , lucidate, o dissolfatate.
Considera il fatto che un carrello usato con batteria esausta non ha mercato.
Considera il fatto che i commercianti di macchine elettriche, sono sempre pronti a investire speranzosi di trovare un metodo di recupero delle batterie esauste.
Ma la soluzione al problema è un solo; la batteria NUOVA !!!.
Il ripiego per utenti poco esigenti può essere solo la batteria più bassa con la zavorra sotto gli elementi, oppure una batteria a piastre piane (più economica) invece delle tubolari.
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Originalmente inviato da Andrew T. Visualizza messaggioQuoto in pieno quanto detto da nino.
(anche se, come romeo1935, non ho ben capito il discorso della batteria).
Tornando al resto:
Purtroppo la realtà odierna è che i clienti, considerando anche la situazione economica del momento, guardano il prezzo....questo devo dire che mi capita 8 volte su 10 in questo periodo......
stesso vale per i preventivi di riparazione: in molti casi non guardano neanche quello che gli andrai a sostituire, ma vanno subito a vedere la riga finale della dicitura "totale imponibile"...
Ci sono poche aziende ahime che in questo periodo riescono a "capire" che per la qualità del lavoro bisogna pagare qualcosina in più.....
Purtroppo però ci sono i "riverniciatori" di carrelli che te li spacciano per revisionati e tu che revisioni veramente sei fregato...
Tanti anni fa quando iniziai a lavorare un pseudo venditore di carrelli mi disse: "guarda che tanto il cliente non ti sta comprando il carrello, ma la vernice"
Devo dire che in molti casi ho cercato di non chiudere la porta a molti utenti che danno importanza a l'ultima riga.
Lasciando un rapporto di cordialità , scisso dal rapporto professionale.
Dico che il caffè lo devi andare a prendere comunque con questo tipo di utente.
Con il tempo la gente capisce e se hai lasciato la porta aperta ti ritorna.
Non biasimo chi fa la scelta dell'ultima riga.
E' tanta la voglia di tutti "noi compresi" di risparmiare.
ma è anche vero che chi non ha competenza non può capire e deve prima sbagliare per imparare e capire.
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Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggioRomeo.
Il 1977 ricondizionai la mia prima batteria di quelle con il coperchio in ebanite e catrame.
Di esperimenti per recuperare le batterie ne ho fatti parecchi.
Di problemi sulle batterie me ne hanno posti tanti.
Ho anche lavorato in un'azienda di produzione di batterie (produzione anche di placche).
Quando vuoi la dimostrazione di quello che dico , sono sempre pronto !
a tua disposizione.
So bene quello che dico,
Lascia perdere le batterie, lavate , lucidate, o dissolfatate.
Considera il fatto che un carrello usato con batteria esausta non ha mercato.
Considera il fatto che i commercianti di macchine elettriche, sono sempre pronti a investire speranzosi di trovare un metodo di recupero delle batterie esauste.
Ma la soluzione al problema è un solo; la batteria NUOVA !!!.
Il ripiego per utenti poco esigenti può essere solo la batteria più bassa con la zavorra sotto gli elementi, oppure una batteria a piastre piane (più economica) invece delle tubolari.
ma mi sembra un assurdità dire che l'alternativa sia SOLO la batteria nuova..
per quel che mi riguarda clienti a cui ho consegnato carrelli con batteria con resa decente di problemi non ne hanno mai avuti..
anche perchè il costo di una betteria nuova su un carrello che non so vale una banana non ha senso di esistere secondo me..
a questa stregua tu una macchina con 80.000 km per sempio non la compri? magari un 3.0 tdi..
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Originalmente inviato da Romeo1935 Visualizza messaggionessuno mette in dubbio la tua parola/esperienza..sia mai..
ma mi sembra un assurdità dire che l'alternativa sia SOLO la batteria nuova..
per quel che mi riguarda clienti a cui ho consegnato carrelli con batteria con resa decente di problemi non ne hanno mai avuti..
anche perchè il costo di una betteria nuova su un carrello che non so vale una banana non ha senso di esistere secondo me..
a questa stregua tu una macchina con 80.000 km per sempio non la compri? magari un 3.0 tdi..
Posso dire che una batteria ben utilizzata che dovrebbe fare 1500 cicli se ne ha fatti 1000 gli restano 500 cicli.
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Credo che, come dice nino, molto dipenda da come le batterie sono state utilizzate.
Vi riporto un piccolo esempio.
Acquisto un carrello usato 25 q.li del 2004 con 8.200 ore di lavoro circa che monta ancora la sua batteria originale (nello specifico si tratta di un Toyota con batteria 48V-560Ah marca giapponese "Kobe").
Facendo il conto risulterebbe che questa batteria dovrebbe aver effettuato circa 1640 cicli di carica/scarica.
In officina facciamo dei cicli di carica/scarica mediante scaricatore Zivan e già al terzo ciclo mi risulta che ha ancora 3 ore di autonomia!
Quindi significa che in alcuni casi il potenziale è ben oltre i 1500 cicli!
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Originalmente inviato da Andrew T. Visualizza messaggioCredo che, come dice nino, molto dipenda da come le batterie sono state utilizzate.
Vi riporto un piccolo esempio.
Acquisto un carrello usato 25 q.li del 2004 con 8.200 ore di lavoro circa che monta ancora la sua batteria originale (nello specifico si tratta di un Toyota con batteria 48V-560Ah marca giapponese "Kobe").
Facendo il conto risulterebbe che questa batteria dovrebbe aver effettuato circa 1640 cicli di carica/scarica.
In officina facciamo dei cicli di carica/scarica mediante scaricatore Zivan e già al terzo ciclo mi risulta che ha ancora 3 ore di autonomia!
Quindi significa che in alcuni casi il potenziale è ben oltre i 1500 cicli!
Quindi diminuendo la superficie diminuisce l'amperaggio e di conseguenza diminuisce l'autonomia.
A proposito delle batterie giapponesi.
Con formato coperchio diverso da quelle europee.
Hanno dimostrato di essere veramente ad altissima affidabilità.
l'unico neo era la bandierina saldata al pettine del perno, che era molto sottile, e si rompeva, comunque sono state batterie che arrivavano ai duemila cicli e anche oltre.
batterie di primo impianto TOYOTA.
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Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggioA proposito delle batterie giapponesi.
Con formato coperchio diverso da quelle europee.
Hanno dimostrato di essere veramente ad altissima affidabilità.
l'unico neo era la bandierina saldata al pettine del perno, che era molto sottile, e si rompeva, comunque sono state batterie che arrivavano ai duemila cicli e anche oltre.
batterie di primo impianto TOYOTA.
Ho notato anche che i giapponesi non usano (e penso che non abbiano neanche) batterie imbullonate. Solo saldate.
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Quando si producono le griglie delle placche i perni dei pettini viene fuso il piombo e viene aggiunto antimonio.
La percentuale di antimonio da più durezza al perno e alla griglia , ma da anche flessibilità.
Chiaramente va aggiunta la giusta percentuale, altrimenti ti ritrovi le connessioni che vengono attaccate dall'acido e si corrodono.
Quando si gonfiano le connessioni il motivo è il piombo usato per la saldatura o per la connessione, che non è quello idoneo.
La materia attiva che si spalma sulla griglia viene preparata da un chimico che deve controllare che venga aggiunta la giusta percentuale di cementite che dia una giusta consistenza alla pasta sulla griglia.
Tanti accorgimenti ancora che non sto ad elencare ne fanno la qualità della batteria.
Dopo che hai prodotto una buona batteria che rimane?
Rimane che la corrente di carica non sia eccessiva, e faccia riscaldare troppo la soluzione le placche , altrimenti comunque la materia attiva si stacca e la batteria invecchia precocemente.
Si surriscaldano anche i separatori, e le piastre vanno in corto.
Trentanni fa i carica batteria avevano una una sonda che andava messa nella soluzione e controllavano la temperatura della soluzione, quando superava la temperatura di sicurezza interrompeva la carica fino a che non scendeva la temperatura.
Quindi la batteria per avere una vita normale è necessario SI che sia buona, ma che va anche utilizzata con correttezza.
Concordo comunque che le batterie giapponesi che arrivavano su macchine TOYOTA davano una buona riuscita.
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Originalmente inviato da Andrew T. Visualizza messaggioNino, sei molto competente e quindi ti vorrei chiedere secondo te perchè i giapponesi non producono batterie imbullonate. Invece da noi ormai sono rimasti solo in due o tre a commercializzarle...
La batteria imbullonata la può assemblare chiunque.
la batteria imbullonata evita a chi la deve assemblare di respirare i fumi della saldatura,ma Viene prodotta anche Cina, la devi solo chiedere.
Un mio amico (conoscente) va in Cina tre volte all'anno carico di campionatura , e li gira per le fabbriche e chiede di farsi produrre quello che vuole, e in quantità che vuole, con la qualità che vuole (rapportata al prezzo).
Ma tu sei interessato ad una sola?
Se la devi chiedere devi fare la quantità.
Non sono tempi per prendere queste iniziative.Ultima modifica di cepy75; 26/11/2012, 21:50.
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Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggiola batteria imbullonata non richiede personale capace di saldare.
La batteria imbullonata la può assemblare chiunque.
la batteria imbullonata evita a chi la deve assemblare di respirare i fumi della saldatura,ma Viene prodotta anche Cina, la devi solo chiedere.
Un mio amico (conoscente) va in Cina tre volte all'anno carico di campionatura , e li gira per le fabbriche e chiede di farsi produrre quello che vuole, e in quantità che vuole, con la qualità che vuole (rapportata al prezzo).
Ma tu sei interessato ad una sola?
Se la devi chiedere devi fare la quantità.
Non sono tempi per prendere queste iniziative.
Di conseguenza non mi è ben chiara la tua risposta...
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Originalmente inviato da Andrew T. Visualizza messaggio
Ok, ma la mia domanda era perchè secondo te i giapponesi non producono batterie imbullonate....tutto quì...
Di conseguenza non mi è ben chiara la tua risposta...
Così con le batterie: la saldata garantisce la conducibilità ideale, molto meglio rispetto alle imbullonate!
Come diceva giustamente Nino, le saldate per gli stabilimenti sono solo uno sbattimento: devi trovare chi è capace a saldare(e deve saldare bene, pena il distacco della connessione), bisogna avere l'impianot per i fumi, lo stoccaggio delle bombole ecc ecc ecc........gli imbullonati, con una pistola, li montano tutti.
In più possono venderli e sostituire gli elementi anche i carrellisti e chounque sappia usare una chiave a T con boccola da 22, non bisogna saper saldare.
Tante ragioni commerciali insomma...........come sempre a discapito della qualità.Ultima modifica di cepy75; 26/11/2012, 21:47.
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Il cassone porta una targhetta e sono riportati i dati della batteria, prendi un catalogo della marca della batteria e vedi che tipo di elementi sono.
Chiaramente se gli elementi sono gli originali!!! in quanto molte volte si recupera il cassone e si sostituiscono solo gli elementi.
Diversamente devi aprire l'elemento, in quanto esteticamente non sono identificabili.
Avvolte chi li produce non inserisce il paraspruzzi nel'elemento e Un esperto "può anche" cercare di identificarli.
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