Ho letto sull'inserto "Affari & Finanza" che il mercato italiano dei carrelli elevatori è crollato (il termine è quello giusto) del 40%. A me sembra un numero esagerato. Che ne pensate? Per quella che è la vostra esperienza quel numero, drammatico, è reale od è una invenzione giornalistica?
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Aria di crisi?
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Per quello che avevo sentito in CEMAT già ad aprile-maggio il sentimento per il nuovo era alquanto negativo.
L'usato si vende ma non siamo certo ai livelli dello scorso anno..
Sento sempre più gente che compra usato oppure aspetta a fare riparazioni su carrelli perchè "tanto con il lavoro che c'è possiamo continuare con un carrello in meno.."
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No, non è un'invenzione giornalistica, ma la naturale conseguenza di un settore come quello del carrello che offre servizi alle imprese. Se le Imprese rallentano logicamente frena anche il settore. Inoltre considerato che oggi il mercato si è spostato sul noleggio e meno sull'acquisto, va da se che nel momento in cui le macchine sono di terzi anche il service ne risente in quanto le aziende che usualmente dedicavano i tempi "morti" per assistenza e manutenzione preventiva, non lo fanno in quanto le macchine non sono le loro.
Per concludere inoltre quello che sta succedendo ormai da anni nel settore è che la saturazione di marchi sul mercato, ha portato ad una rincorsa al prezzo piu' basso ed alle gare a chi si cala le braghe di più, portando 1)sempre piu' il coltello dalla parte del manico al cliente 2) lasciando alle imprese che li vendono (parlo naturalmente dei dealer non delle case madri) sempre meno polpa e chiaramente lavorando a margine operativo minimo prima o poi i colpi si dovevano accusare e fare danni.
Mi sa che se prosegue cosi' x un altro po', e le premesse ci sono purtroppo tutte, questo forum a breve avra' molti meno utenti.
Salut
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Originalmente inviato da XE30 Visualizza messaggioHo letto sull'inserto "Affari & Finanza" che il mercato italiano dei carrelli elevatori è crollato (il termine è quello giusto) del 40%. A me sembra un numero esagerato. Che ne pensate? Per quella che è la vostra esperienza quel numero, drammatico, è reale od è una invenzione giornalistica?
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Originalmente inviato da carretillas Visualizza messaggioSecondo me il mercato è sceso intorno al 10%, ma probabilmente chi ne soffre di più sono i concessionari più piccoli con scarsa possibilità a livello di personale per la manutenzione. Con questa situazione il mercato premia sicuramente la maggior efficienza a livello di assistenza al cliente.
L'efficienza poi per fortuna non dipende certo totalmente dal numero dei tecnici..anzi
Ciao bello
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Per Delaposte : non sono molto d'accordo sul fatto che la crisi o comunque l'aumentare della concorrenza non abbia fatto abbassare anche i profitti delle case madri.
Non credo che ci sia differenza tra grossi e piccoli concessionari ma solo tra gestiti bene oppure no (anche se le variabili sono tante).
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Originalmente inviato da Doorthrough Visualizza messaggioPer Delaposte : non sono molto d'accordo sul fatto che la crisi o comunque l'aumentare della concorrenza non abbia fatto abbassare anche i profitti delle case madri.
Non credo che ci sia differenza tra grossi e piccoli concessionari ma solo tra gestiti bene oppure no (anche se le variabili sono tante).
E quindi? e quindi oggi l'unico modo per stare a galla (grandi o piccoli) è la diversificazione del business (es multimarca oppure abbinare ai carrelli le piattaforme o le minigru ecc per andare a toccare nuove fasce di mercato) ed il massimo contenimento dei costi gestione interni con piani operativi ed amministrativi accorti e da rispettarsi tassativamente. Controllo costi personale interno ed esterno, riduzione al minimo delle uscite di cassa (oggi nessuno paga, quindi x sopravvivere è anche necessario spendere poco a pronti ed avere soldi pronti da parte per le proprie esigenze, in breve un buon cash flow), programmazione dei lavori ecc.
Purtroppo come gia' dicevo a novembre la situazione è precipitata e l'unico modo per stare a galla è resistere. Più tempo passa e meno si rimane e quindi volenti o nolenti (nero a parte) un po' di lavoro in più a chi è restato arriva per forza...... probabilmente...
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Originalmente inviato da carretillas Visualizza messaggioSecondo me il mercato è sceso intorno al 10%, ma probabilmente chi ne soffre di più sono i concessionari più piccoli con scarsa possibilità a livello di personale per la manutenzione. Con questa situazione il mercato premia sicuramente la maggior efficienza a livello di assistenza al cliente.
Penso che non sia così grave come si voglia far credere, ritengo che sia normale che si avverta qualche sintomo di sofferenza, ed in particolare i piccoli, o nuovi del settore.
A mio parere c'è d'augurarsi che il governo non intraprenda azioni d'intervento nel sttore carrelli, in quanto, qualsiasi azione di promozione crea una bolla di vendita temporanea, e poi un fisiologico successivo blocco .
Immaginate una ideale rottamazione che crea un boom di vendite, chiaramente vantaggierebbe in percentuale i cinesi, ed inviterebbe ad entrare nel settore altri operatori.
Appare chiaro che i nuovi operatori creano concorrenza, e dopo il boom delle vendite si troverebbero in crisi totale, anche operatori con esperienza, si troverebbero in situazioni da dover assumere personale , per reggere l'ondata delle vendite, ma poi si ritorna a parlare di situazioni di crisi.
Personalmente penso che il settore vada curato, ma porre particolare attenzione nell'impostare come base esenziale la professionalità, nella vendita, che nell'assistenza.
Ricordo i tempi della cassa del mezzogiorno, il fondo per la ricerca, il credito d'imposta, il prestito d'onore, ecc....
Personalmente non ho impressioni positive su tali iniziative, penso che le aziende che sono salde e ferme sul mercato non debbano dire grazie alle leggi d'intervento ma un grazie alle capacità dell'imprenditore.
Il mercato è fatto in modo misto c'è
1)chi vuole risparmiare a tutti i costi.
2) chi ha la necessità di risparmiare.
3) chi pensa che risparmiando a tutti icosti gli si attruibisce il titolo di dritto o furbo.
4) chi dopo aver risparmiato paga l'esperienza e torna al marchio di garanzia.
5) E in fine abbiammo l'attule utente del nolleggio che precedentemente era per il marchio di garanzia in quanto voleva la vita comoda e tranquilla.
Signori ancora oggi c'è spazio per tutti!!! e penso che nulla cambierà, e avremo ancora alti e bassi.
Nino.
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Per quello che è la mia percezione del mercato (non ho ancora visto numeri scritti nero su bianco attendibili) parlare di un 10 % tra vendita del nuovo e noleggi "nuovi" prendendo il periodo gennaio -marzo è poco attendibile , non sarà il 50% ma e piu vicino a questo numero che non al 10% , concessionari ingolfati da rientri dei noleggi c'è ne sono diversi , e non sto parlando di Italia ma di un dato diffuso.
Chiaramente il mercato non si ferma ma solo chi "deve" spendere lo sta facendo tutti gli altri sono in attesa e le aziende che sono insolventi stanno aumentando, questo a danno dei concessionari e dei costruttori.
Nei periodi di crisi le aziende cercano di portarsi il lavoro "in casa" per tagliare i costi e le "filiali" per il discorso commerciale sono un po' l'inevitabile decisione presa per essere piu competitivi sul mercato un po' ne risente la capillarità del servizio ed inevitabilmente lo stritolamento dei concessionari che rischiano di avere pochi margini di manovra .
Scontento c'è nè parecchio in giro anche da concessionari di marchi italiani o tedeschi blasonati , non per il prodotto ma per le decisioni commerciali che gli arrivano addosso.
Se poi resisteranno tutti o no non credo che lo si possa sapere a priori , potrebbe essere che lo scenzrio di qui ad un anno sarà diverso , in 40 anni sono diverse le aziende nel settore fallite , chiuse o acquisite e fatte sparire perchè inglobate in altre e una di queste grosse farà quella fine.
Che poi il mondo non si fermi mi sembra ovvio, ma non sottovaluterei il momento negativo perchè è destinato a durare ancora e penso che anche aziende "sane" ma con pochi capitali alle spalle potranno trovarsi in forti difficoltà.
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Originalmente inviato da miky Visualizza messaggiobè da quello che ho sentito il mercato mondiale è crollato del 70%, indistintamente per tutti, europei, americani e cinesi, se questa non è crisi non saprei come altro dire.
Ho un amico che sono anni che guadagna soldi a palate, compra immobili e investe, ma continua a ripetere a chiunque incontra , che siamo in grande crisi, con un futuro disastroso, non si accorge che va in contraddizione alla sua evoluzione patrimoniale.
Scusate, ma i pessimisti non godono della mia simpatia, mi dispiace per te MIKI avrei scommesso che eri un tecnico professionalmente valido, e un vero professionista non può essere pessimista, sai bene che si parla tanto di mancanza di lavoro, ma solo a parole, il fatto vero è che la gente non è disposta a fare alcuni tipi di lavoro, oggi destinati a extra com. è sai bene anche che c'è tanta richiesta di personale specializzato.
Scusate ma invito tutti ad essere OTTIMISTI se non potete fare a meno di diffondere un dato catastrofico abbiate la sensibilità di accertarvi, o quanto meno indicate la fonte (e che sia attendibile).
Nino
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Senza voler entrare in polemiche del tipo che la crisi è solo colpa dei media ed anche che bisogna essere ottimisti a tutti i costi, poichè sarebbero forse solo approcci di tipo politico, vorrei aggiornare Nino della situazione reale, non dei soliti luoghi comuni.
Ci sono società di PULIZIE, delle quali non voglio e non posso fare nomi, che sono letteralmente subissate di richieste di lavoro da parte di italiani; industria che si occupa di macellazione di bovini pure; un ospedale veneto, per un posto di adb (assistente di base, quelli che, tra l'altro, puliscono i pazienti e gli cambiano le padelle...) hanno ricevuto 380 domande più del 70% di italiani ed in mezzo a queste c'erano anche domande di laureati.
Nell'ambito del settore delle gru, uno dei maggiori gruppi italiani ha avuto una riduzione del 50% solo verso una nazione, sulle altre si attesta sul -40%; questi sono dati reali, oggettivi non legati alle sensazioni, ci sono fabbriche che lavorano 3 giorni su 5 con orari ridotti per non bloccare la produzione ma nemmeno trovarsi impiccate con scorte di magazzino fuori controllo. Se vuoi una fonte ufficiale dei singoli numeri forse non la troverai, ma è sufficiente controllare le statistiche ISTAT relative all'export, all'import di attrezzature, oltre che alle statistiche relative agli ordinativi dei mesi passati.
Relativamente alla ricerca del personale specializzato.....lasciamo perdere, prova a proporti e poi mi sai dire dove mettono la tua specializzazione, nel senso che vogliono la figura specializzata, in grado di muoversi in autonomia e, conseguentemente di produrre reddito da subito....ma non vogliono pagare la specializzazione....
Botte piena e moglie ubriaca ??
Ti quoto in pieno quando dici che il pessimista non gode della tua simpatia, concordo con te, ma non possiamo nemmeno fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere la realtà.
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Caro LUPO ALBERTO.
Non voglio contraddirti a tutti i costi in quanto posso sbagliarmi, voglio confermarti che sono un comune mortale come tutti voi, se c'è qualcuno che non sbaglia è solo LUI !
DIO ! potrebbe essere il mio, come il tuo, o lo stesso per tutti.
Sai bene che le cose non vanno nella stessa maniera in tutte le aree giografiche d'ITALIA, dove si vivono realtà diverse, ma posso dirti che giorni fà, un artigiano che fa lavorazione di pietre e marmi per edilizia, mi ha rifiutato una commissione in quanto chiedevo lo smusso delle pietre (lavoro manuale con abrasione del taglio con smerigliatrice) in quanto non riesce ad avere personale.
Quelli che si erano candidati dopo alcuni giorni rinunciavano per vari motivi, di cui:
1 è un lavoro considerato " mangia polvere"
2 lavoro da effettuare solo in nero altrimenti perdo la cassa integrazione.
3 lavoro da effetuare solo in nero altrimenti perdo il sussidio di disscupazione
4 lavoro da svolgere solo in nero alrimenti esco dalla lista per aspirante occupazione in enti ..............(pubblici).
Detto questo, non voglio smentirti sul fatto che esistono personaggi che cercano personale del tipo "botte piena e moglie ubriaca" su questo hai perfettamente ragione !!!! ,.ma non sono tutti uguali!.
Se rifletti bene queste sono richieste fatte da imprenditori (avventurieri) che si fregiano di questo titolo abusivamente, in effetti parlano continuamente di crisi e sono convinti che in queste condizioni (che c'è crisi occupazionale ) la gente deve andare a lavorare per un tozzo di pane.
Appare chiaro che non ho chiesto all'artigiano delle pietre quanto voleva pagare il lavoratore! ma è chiaro che se l'imprenditore non retribuisce in maniera dignitosa il lavoratore, i risultati sono:
1 Lavoro fatto male ( ovviamente contestazioni pagamenti o prodotto da basso costo)
2 Niente lavoratori, nessun prodotto ( l'imprenditore vive del prodotto del lavoratore)
3 Niente lavoratori , nessun prodotto, ci si nasconde dietro la crisi.
Lupo dovresti sapere che ci sono anche veri imprenditori, che sono predisposti a retribuire dignitosamente e anche incentivare la persona che reputano meritevoli e capace, ma purtroppo devi prima dimostrare le tue capacità, e fargli capire di smetterla di nascondersi dietro la crisi.
La crisi non c'è!!! e se c'è lasciamola e quelli che la vogliono!!!Altrimenti con la scusa della crisi trascorriamo i giorni- le settimane - i mesi- gli anni a piangerci (pisc.......ci) addosso dalle lacrime.
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Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggioQuelli che si erano candidati dopo alcuni giorni rinunciavano per vari motivi, di cui:
1 è un lavoro considerato " mangia polvere"
2 lavoro da effettuare solo in nero altrimenti perdo la cassa integrazione.
3 lavoro da effetuare solo in nero altrimenti perdo il sussidio di disscupazione
4 lavoro da svolgere solo in nero alrimenti esco dalla lista per aspirante occupazione in enti ..............(pubblici).
Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggioLa crisi non c'è!!! e se c'è lasciamola e quelli che la vogliono!!!Altrimenti con la scusa della crisi trascorriamo i giorni- le settimane - i mesi- gli anni a piangerci (pisc.......ci) addosso dalle lacrime.
Un ragionevole ottimismo ci vuole,serve a tenere alto il morale e la concentrazione di chi lavora altrimenti ( e quoto Nino ancora) ci troviamo a piangerci addosso e noi , in particolare in Veneto , non ci siamo abituati e quindi non siamo in grado di valutare che cosa succederebbe.
Coraggio su le maniche e diamoci dentro
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Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggio
Sarebbe corretto indicare la fonte della tua notizia così disastrosa.
Ho un amico che sono anni che guadagna soldi a palate, compra immobili e investe, ma continua a ripetere a chiunque incontra , che siamo in grande crisi, con un futuro disastroso, non si accorge che va in contraddizione alla sua evoluzione patrimoniale.
Scusate, ma i pessimisti non godono della mia simpatia, mi dispiace per te MIKI avrei scommesso che eri un tecnico professionalmente valido, e un vero professionista non può essere pessimista, sai bene che si parla tanto di mancanza di lavoro, ma solo a parole, il fatto vero è che la gente non è disposta a fare alcuni tipi di lavoro, oggi destinati a extra com. è sai bene anche che c'è tanta richiesta di personale specializzato.
Scusate ma invito tutti ad essere OTTIMISTI se non potete fare a meno di diffondere un dato catastrofico abbiate la sensibilità di accertarvi, o quanto meno indicate la fonte (e che sia attendibile).
Nino
poi ti posso dare ragione sull gente che non si abbassa a fare certi lavori, ma in questo momento fidati, che trovare un lavoro non è proprio facile.
sul fatto che conosci uno che ha comprato immobili o altro, attenzione, che a volte l'apparenza inganna mai come negl'anni passati la gente ha comprato e speso più di quanto potesse... a suo rischio e pericolo, e parlo anche a livello industriale, purtroppo negl'anni passati eravamo abituati bene, il mercato dei carrlli negl'ultimi due anni ha avuto un'impennata di produzione e di vendita non indifferente, ma chi analizza i dati cioè la FEM in questo caso, considera anche che si sia comprato anche se non vi era la reale necessità e nemmeno i soldi per farlo, ma tutti erano presi dall'ottimismo del momento.....poi io sono ottimista non pessimista, mi sono solo adoperato per dire ciò che penso e ciò che ho sentito e visto con i miei occhi e non penso che, essendo del settore, mi abbiano detto fischi per fiaschi.
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...non è vero la crisi non esiste....è tutta colpa dei media....
Poi, da te capitano..... nn me l'aspettavo che cadessi nella banalizzazione, sui discorsi riportati da ninoapr; .....QUEI ragionamenti li senti dappertutto, dal piemonte al "mitico" nordest, dal centro alla sicilia...
Parli di crisi nelle aziende ....statali ??...e quali sarebbero ?
Purtroppo ci sarà sicuramente chi stà approfittando della cassa integrazione per sistemare i suoi conti, ma è un male italiano diffuso dal nord al sud, non vi è distinguo geografico, e quando ti azzardi a farlo notare agli interessati, la risposta più classica è: "sì lo so ma guarda cosa hanno fatto quelli della .... oppure della..."
Quindi si sono colpevoli mail fatto che anche gli altri lo abbiano fatto...li giustifica...devono essere SEMPRE gli altri che si comportano correttamente, noi siamo sempre super partes.
In questo momento vedo tanti imprenditori, dal piccolo al grande, molto preoccupati di dover ricorrere alla cassa integrazione, preoccupati di non sapere se richiederla per 1 settimana, 1 mese oppure per quanto....preoccupati di non sapere come fare, eventualmente a trattenere dipendenti che autonomamente decidono di andarsene, preoccupati di non sapere quanta materia prima acquistare....
Si è sempre pronti a puntare il dito verso la mela marcia....che però percentualmente è irrilevante ma la trattiamo come se fosse la regola.
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BRAVO CAPITANO !!!!!!
Vedo che ci siamo capiti !!!
Vedo che hai le idee chiare! Hai aggiunto quello che mancava alla mia esposizione!
Comunque quello che ho scritto rimane un mio pensiero condividibile o meno,
a LUPO ed a Miki chiedo scusa se ho esposto il mio pensiero in maniera, imperativamente comunicativa, probabilmente mi sono fatto prendere dalla forte convinzione personale, e non voglio che sia predominante nel mvostro pensiero.
Personalmente non mi fido neanche delle fonti che avete citato, potrebbero essere fonti con forti influeze, e le considererei notizie date per influenzare il settore.
NinoUltima modifica di ninoapr; 08/04/2009, 17:46.
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Originalmente inviato da Lupo Alberto Visualizza messaggio...non è vero la crisi non esiste....è tutta colpa dei media....
Poi, da te capitano..... nn me l'aspettavo che cadessi nella banalizzazione, sui discorsi riportati da ninoapr; .....QUEI ragionamenti li senti dappertutto, dal piemonte al "mitico" nordest, dal centro alla sicilia...
Parli di crisi nelle aziende ....statali ??...e quali sarebbero ?
Non si vuole ASSOLUTAMENTE colpevolizzare quella regione piuttosto che un'altra.
Comunque questo non e' il problema,era solo in riferimento all'utilizzo del lavoro nero quando ci si trova in cassa integrazione o simili.
Io rimango convinto che molte aziende aprrofittano della situazione per fare i loro porci comodi sulla pelle degli operai,ma questo purtroppo non lo sapremo mai,non subito almeno.
Il termine statali e' sbagliato non centra nulla!
Perdonami se ti sembra banale,ma e' solo il mio modesto parere e ti garantisco che mi piacerebbe essermi sbagliato...pero'....a volte la realta' puo' essere piu' banale di quanto si pensi.
Colgo l'occasione ber abbracciare forte tutti gli Abruzzesi che in questo momento si trovano in quella terribile situazione :coraggio!!
Ciao a tuttiUltima modifica di Capitan Atomic; 08/04/2009, 20:37.
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Originalmente inviato da ninoapr Visualizza messaggioBRAVO CAPITANO !!!!!!
Vedo che ci siamo capiti !!!
Vedo che hai le idee chiare! Hai aggiunto quello che mancava alla mia esposizione!
Comunque quello che ho scritto rimane un mio pensiero condividibile o meno,
a LUPO ed a Miki chiedo scusa se ho esposto il mio pensiero in maniera, imperativamente comunicativa, probabilmente mi sono fatto prendere dalla forte convinzione personale, e non voglio che sia predominante nel mvostro pensiero.
Personalmente non mi fido neanche delle fonti che avete citato, potrebbero essere fonti con forti influeze, e le considererei notizie date per influenzare il settore.
Nino
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La crisi non esiste?
Ho messo quella faccina perchè credo fosse una battuta, no?
No perchè se non c'è tutte le persone con cui parlo, itaiane , europee e non ,che mi danno i loro dati sono tutti dei bugiardi.
La situazione che c'è in Italia è condivisa in tutta Europa (e non solo) e come sempre è stato ci sono i furbi , gli scemi , i cattivi ed i buoni, ma cerchiamo di vedere il totale e non le singole operazioni
Nino rispetto il tuo punto di vista ma credo sinceramente che un imprenditore deve essere realista e guardare al futuro non perdendo di vista il presente , non si investono grosse somme ( grosse è relativo alla grandezza di un'azienda) se non si ha un'idea chiara o per lo meno piu limpida del futuro , ci sono tante aziende in "difficoltà" anche di quelle "buone" , questo non vuol dire che chiuderanno ma la situazione c'è e va affrontata per quella che è , il giochino dello struzzo o del superpositivismo lasciamolo ai politici .
Sul discorso di essere positivi ,ok sempre e comunque ma se si vuole uscire da un pantano si guarda dove si mettono i piedi e cercando di trovare la strada piu veloce per uscirci.
Da dipendente preferisco un imprenditore che mi dice realmente "dove siamo" e perchè siamo li e come uscirne piuttosto di uno che mi dice che tutto è normale e poi di colpo ci si trova con il sedere per terra
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Ciao, DOORTHROUGT ! (scusa ma non hai un nome più facile?)
Comunque probabilmente sono ottimista, perchè non vivo i vostri problemi, ma io ho 53 anni e tu sarai molto più giovane, con esperienza e vita diversa, o comunque a me è andata meglio, nel passato.
In breve, posso dirti che dopo la scuola, sono stato in Svizzera a lavorare, in quanto non mi accontentai della retribuzione che avevo in Italia, retribuzioni veramente da fame (inizio anni 70).
Tornato in Italia, mi occupavo di assistenza (xxxxx )in più mi occupavo di elettrodomestici, strumenti musicali e manutenzione HF, VHF, UHF, e sui primi sistemi informatici, mi fu proposto di fare assistenza ai carrelli elevatori elettrici e elettronici (quando i carreli erano ancora poco conosciuti) i concessionari si potevano contare sulle dita di una mano per ogni regione, per essere chiaro in alcune regioni non esistevano concessionari o punti assistenza (quelli esistenti avevano il monopolio) i primi quattro carreli riparati senza retribuzione sono stati i LINDE E12 - E15 a resistenza .
Non ho mai avuto pretese dai datori di lavoro, ho sempre accettato la loro offerta, proponendomi anche per sistemi idraulici e per le macchine termiche, dando tutta la mia disponibilità cercando di rendere positiva la mia presenza nell' azienda.
Probabilmente lo facevo per poter mettere le mani su macchine che non conoscevo e per acquisire esperienza, ma sono stato sempre premiato ed incentivato, 1979 la mia retribuzione media era dalle 700. alle 800 mila lire, senza considerare i bonus occassionali per le vendite (segnalazioni o contratti).
Bene! posso assicurarti che la parola crisi è stato sempre il mio tormento, ma guarda caso per me non esisteva!
Il 1980 mi retribuivano a forfè 1200.000 lire più i bonus vendite, con opzione di esclusività, in quanto non dovevo fare assistenza ai nuovi operatori del settore.
Da allora ad oggi il mio tormento non mi ha mai lasciato "la crisi".
Fai un confronto fra il numero di operatori del settore di allora ed oggi, e dimmi qual'è la differeza.
Quello che posso dirti, che per un periodo mi sono occupato maggiormente della vendita, e ti posso assicurare che quando non va il nuovo hai l'artenativa dell'usato, anche quando mi occupavo della vendita non mi disdegnavo di prendere una macchina , smontarla totalmente lavarla personalmentee portarla in verniciatura, per poi riallestirla con impianti originali o di concorrenza.
SCUSATEMI avrete le vostre ragioni , ma personalmente non posso pensarla diversamente, in questi 35 anni mi hanno parlato sempre di crisi, ma non mi ha toccato.
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