Se il guasto era un casino prima , ora di + .
Ok allora sei armato per difenderti dalle problematiche , il problema all'EV di discesa non capisco come possa interferire e guastare sia Combi che Les tanto + su 30 carrelli . Come problematica , avendone viste di tali macchine di frequente sia a colonna che colonna con razze quidi stoccatori e sia in versione transpallet /trasportatore , una problematica come quella che descrivi non l'ho mai avuta per le mani .
Forse visto che la problematica l'hai su 30 macchine potrebbe essere da imputare a cause esterne , visto le temperature di lavoro che descrivi , spero si tratti di macchine allestite in origine da cella frigo anche se le tue temperature sono + da pre-cella .
In tali condizioni vi sono i problemi legati alla condensa che si crea quando i carrelli vengono fatti uscire da quei climi e messi a temperatura ambiente esterna , tali sbalzi di temperatura creano la condensa che sull'elettronica può creare danni .
Normalmente in azziende che lavorano con climi da cella ( -30) o da pre-cella (circa lo zero) li si deve istruire per qualunque marchio di carrello possiedano che deve essere allestito in origine da cella frigo e che devono stare sempre a quel clima di lavoro cioè zero o -30 , se li tirano fuori da quelle condizioni per lavorare a condizioni di temperatura ambiente esterna , li devono lasciare fermi e spenti a temperatura esterna per almeno mezza giornata , anzi meglio una giornata , in modo che la condensa che si crea con gli sbalzi di temperatura abbia modo di dileguarsi . Anche una persona umana se fa mezz'ora a -30 , mezz'ora a + 30 , poi a zero e così via , senza le dovute preocupazioni come minimo si ribalta o può aspirare a un'enfisema polmonare .
- Altro , da tenere in considerazione vista la problematica su 30 macchine sempre legato all'ambiente , non è che lavorano su un pavimento in resina o comunque resinato , quindi abbinato al clima di lavoro e magari alla condensa , la possibilità di correnti elettrostatiche sarebbe all'ordine del giorno e sarebbe purtoppo strano non avere guasti ; nel caso applicare una " catenina " male non dovrebbe fare .
- tieni in considerazione che normalmente le macchine allestite da cella hanno dei riscaldatori orientati verso l'elettronica e quindi spegnendo la macchina la batteria si scarica uggualmente , se stacchi la batteria , i riscaldatori si spengono quindi preservi la batteria , ma il freddo agisce sull'elettronica e poi quando attacchi la batteria i riscaldatori fanno il loro mestiere scaldando dove prima era freddo , ma possibilità di condensa .
Non son facili da gestire la macchine che lavorano in cella o precella , ma + difficile è istruire gli operatori su come si devono usare e a che accorgimenti devono stare attenti .
La costruzione la escluderei perchè su 30 macchine al max 1 o 2 puoi dire è riuscita male , ma su 30 sarei + propenso a trovare cause esterne che mandano in guasto , creano guasti fasulli e così via , quindi occhio :
_alle correnti elettrostatiche come detto : date da temperature prossime allo zero + pavimenti resinati e peggio ancora con gomme "bianche " ma anche il vulcolan non scherza .
- Alla condensa : si devono lasciare fermi o in lavoro in un clima , non possono lavorare a zero gradi poi a + 20 poi di nuovo a zero e così via .
Originalmente inviato da Fab76
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In tali condizioni vi sono i problemi legati alla condensa che si crea quando i carrelli vengono fatti uscire da quei climi e messi a temperatura ambiente esterna , tali sbalzi di temperatura creano la condensa che sull'elettronica può creare danni .
Normalmente in azziende che lavorano con climi da cella ( -30) o da pre-cella (circa lo zero) li si deve istruire per qualunque marchio di carrello possiedano che deve essere allestito in origine da cella frigo e che devono stare sempre a quel clima di lavoro cioè zero o -30 , se li tirano fuori da quelle condizioni per lavorare a condizioni di temperatura ambiente esterna , li devono lasciare fermi e spenti a temperatura esterna per almeno mezza giornata , anzi meglio una giornata , in modo che la condensa che si crea con gli sbalzi di temperatura abbia modo di dileguarsi . Anche una persona umana se fa mezz'ora a -30 , mezz'ora a + 30 , poi a zero e così via , senza le dovute preocupazioni come minimo si ribalta o può aspirare a un'enfisema polmonare .
- Altro , da tenere in considerazione vista la problematica su 30 macchine sempre legato all'ambiente , non è che lavorano su un pavimento in resina o comunque resinato , quindi abbinato al clima di lavoro e magari alla condensa , la possibilità di correnti elettrostatiche sarebbe all'ordine del giorno e sarebbe purtoppo strano non avere guasti ; nel caso applicare una " catenina " male non dovrebbe fare .
- tieni in considerazione che normalmente le macchine allestite da cella hanno dei riscaldatori orientati verso l'elettronica e quindi spegnendo la macchina la batteria si scarica uggualmente , se stacchi la batteria , i riscaldatori si spengono quindi preservi la batteria , ma il freddo agisce sull'elettronica e poi quando attacchi la batteria i riscaldatori fanno il loro mestiere scaldando dove prima era freddo , ma possibilità di condensa .
Non son facili da gestire la macchine che lavorano in cella o precella , ma + difficile è istruire gli operatori su come si devono usare e a che accorgimenti devono stare attenti .
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_alle correnti elettrostatiche come detto : date da temperature prossime allo zero + pavimenti resinati e peggio ancora con gomme "bianche " ma anche il vulcolan non scherza .
- Alla condensa : si devono lasciare fermi o in lavoro in un clima , non possono lavorare a zero gradi poi a + 20 poi di nuovo a zero e così via .
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