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OM - Chiusura stabilimento Bari

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  • #31
    Originalmente inviato da Simudine Visualizza messaggio
    A me sembra che ci sia più di qualcuno che vende carrelli elevatori OM all'estero..e mi sembra anche che OM abbia aperto in Spagna..con risultati pessimi..mi sembra che a bari si facessero anche i Komatsu..ma non vi hanno rinnovato l'accordo..mi sembra che siano i dipendenti di STILL Italia ad essere stati segati uno a uno e non quelli di OM-Pimespo (sede intendo) comunque mi sembra sempre che STILL al momento dell'acquisizione di OM-Pimespo fosse di proprietà di Linde Group ( dal Vs sito: http://www.om-mh.com/siteom/ita/azienda_storia.asp ) ..e adesso vado di ignoranza ma non credo che un'azienda di un gruppo possa permettersi di comprare un concorrente..penso invece che sia il gruppo a decidere e a fare l'acquisto..sia chiaro non difendo STILL, ci tenevo solo a mettere i puntini sulle i..a mio parere chi decide non è STILL (o steal nella tua vignetta)..ma KION (o al tempo Linde) e sopratutto ricorda che se un marchio è storico come dici tu sarebbe da valorizzare, ripeto i tuoi commerciali l'hanno sempre regalato, se fossero stati in grado di valorizzarlo probabilmente continuerebbe a essere venduto a livello europeo..

    Ripeto che mi dispiace per voi, dopotutto me la sono presa nel c*** anch'io!

    Concordo pienamente con Simudine..sono molto dispiaciuto per tutte le famiglie che hanno perso il lavoro, è facile prendersela con chi ti ha comprato, ma c'è anche da chiedersi come è stata gestita l'azienda fino a quel momento, di solito prima si fanno i numeri poi si allarga la fabbrica, invece nel gruppo a cui apparteneva la OM prima si allargava poi lo stato pagava quel che mancava..venduti a un'azienda che dallo stato non prende soldi è successo quel che è successo.
    Ditemi prima di essere acquisiti dal gruppo Linde quanta roba esportavate all'estero? se non lo sapete ve lo dico io: POCA..se cercate OM usati su siti stranieri ne trovate uno..due..e tutti fatti negli ultimi anni, quindi o gli OM fatti dal gruppo fiat all'estero hanno avuto un successo tale che chi ce l'ha se lo tiene o mi sa che non si esportava nulla..poi in spagna non so cosa sia successo fatto sta che addirittura il Vs sito vecchio aveva un dominio spagnolo..quindi mi sa che qualcuno ci credeva e c'ha provato..
    Comunque spero per voi che qualche altro marchio inizi a produrre presso il Vs. stabilimento e spero che le perdite ocupazionali siano più ridotte possibili..buona fortuna!

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    • #32
      Riprendo una frase di Luca66 "E' vero il titolo di questa discussione e' alquanto infelice......"

      Sapete non è cosi infelice se andate a chiedere a tutte le famiglie di dipendenti di concessionari ex-still che dal 01.01.2011 hanno rischiato e stanno rischiando su un cambio marchio che inevitabilmente qualche danno lo procurerà...

      e che dire di tutti quei ex dipendenti di still italia che sono stati "costretti" ad andarsene da quei pseudo fenomeni di manager da strapazzo.

      e che dire di questi ultimi 15 anni dove questa rinomata azienda di nome om ha SVENDUTO i carrelli lavorando in perdita neanche fosse un cinese in preda a raptus di dumping diffuso, questo ha rovinato il mercato, la redditività di tutti i concessionari, la possibilità di migliorare la propria posizione economica con richieste di aumenti di stipendio... e mica dalla parte om.
      (chi lavora nella concorrenza sa di cosa parlo...)

      certo non sono stati i dipendenti a creare tutto questo e saranno loro a pagare il conto ed anche salato... ma sarebbe bene che invece che fare la barricate a bari, partissero per lainate e andassero a confrontarsi con chi ha gestito tutto questo, sono loro da eliminare dalle aziende perchè sono loro che distruggono le aziende a vantaggio della loro carriera effimera...

      pensateci.... e meditate...

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      • #33
        daccordo con forklift,vorrei proprio sapere perchè queste cose non succedono mai alla fonte,e ci và di mezzo solo il più piccolo,sfonderei tutti quelli che non sanno gestire o ancora peggio chi approfitta per far carriera

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        • #34
          Originalmente inviato da Forklift Visualizza messaggio
          Riprendo una frase di Luca66 "E' vero il titolo di questa discussione e' alquanto infelice......"

          Sapete non è cosi infelice se andate a chiedere a tutte le famiglie di dipendenti di concessionari ex-still che dal 01.01.2011 hanno rischiato e stanno rischiando su un cambio marchio che inevitabilmente qualche danno lo procurerà...

          e che dire di tutti quei ex dipendenti di still italia che sono stati "costretti" ad andarsene da quei pseudo fenomeni di manager da strapazzo.

          e che dire di questi ultimi 15 anni dove questa rinomata azienda di nome om ha SVENDUTO i carrelli lavorando in perdita neanche fosse un cinese in preda a raptus di dumping diffuso, questo ha rovinato il mercato, la redditività di tutti i concessionari, la possibilità di migliorare la propria posizione economica con richieste di aumenti di stipendio... e mica dalla parte om.
          (chi lavora nella concorrenza sa di cosa parlo...)

          certo non sono stati i dipendenti a creare tutto questo e saranno loro a pagare il conto ed anche salato... ma sarebbe bene che invece che fare la barricate a bari, partissero per lainate e andassero a confrontarsi con chi ha gestito tutto questo, sono loro da eliminare dalle aziende perchè sono loro che distruggono le aziende a vantaggio della loro carriera effimera...

          pensateci.... e meditate...
          Non vorrei che come e' gia' capitato in precedenza l'argomento diventi una discussione a due, ma mi preme una risposta:se gli ex Still stanno rischiando di avere sempre meno lavoro ma possono ancora tentare di riciclarsi in qualche maniera,I dipendenti dello stabilimento di BARI hanno la certezza di non avere piu' un lavoro.Scusa se e' poco,anche perche' un tecnico o un commerciale ha sicuramente piu' possibilita' di riinserisi nel settore rispetto ad un operaio che sino a ieri ha lavorato in linea di montaggio.

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          • #35
            Premesso che chi scrive "è finita finalmente" di fronte a 320 famiglie sulla strada è un poveretto (di spirito di sicuro, e forse pure di portafoglio), questa crisi nasce da molto, molto lontano.
            Così come nelle famiglie i debiti dei padri si riversano sui figli, così nelle aziende i manager ereditano le conseguenze di coloro che li hanno preceduti.
            OM negli anni '80 aveva il 40% del mercato italiano e come volumi se la giocava alla pari con i colossi europei del settore.
            Nel 1992 fu venduta alla Fiat per fare cassa e per 8 anni fu gestita senza investire un soldo e con l'unica strategia di tagliare costi ogni anno in modo da presentare i conti in utile.
            Nel 2000 Linde ha cominciato a guardarci dentro ed ha tentato di rilanciare l'azienda con investimenti in impianti, persone e prodotti.
            Quel tentativo è arrivato purtroppo troppo tardi, quando ormai i volumi produttivi ed il marchio erano compromessi.
            Due crisi economiche (di cui una pesantissima), la cessione ad un fondo di investimenti focalizzato solo sulla finanza, la sfortunata collocazione logistica dello stabilimento e qualche scommessa manageriale andata male hanno fatto il resto.
            Una parte della colpa, però, più che dei manager attuali è di chi ha sperperato un vero patrimonio di competitività e non ha investito quando sarebbe costato poco farlo.

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            • #36
              La demagogia è il peggiore dei mali...
              320 famiglie che si trovano a vivere questa situazione non c'entrano niente con le considerazioni generali del caso, purtroppo sono le vittime sacrificali di scelte dettate da altri loro colleghi.

              Poveretto è chi risponde dando colpe ad altri in tipico stile italiano... (è colpa di chi c'era prima di me).

              Scommesse manageriali? ma mica siamo a bet&win... i manager fanno piani industriali più o meno corretti e se non sono in grado di mantenere i risultati devono solo andare a casa, andare a casa, andare a casa, invece tengono il loro caldo fondoschiena al caldo come dei poltronari di basso livello.

              Per non dire della responsabilità oggettiva che ha quell'azienda, ha devastato il mercato, e ormai ha messo in ginocchio centinaia di concessionari con relative famiglie di dipendenti (ben più di 320...) non può che far riflettere.

              Come potete vedere ancora si parla in quote (... aveva il 40% del mercato...) ma perchè non si è mai parlato di profitti e utili???
              Cosa fai paghi gli stipendi con le quote di mercato????

              valà manager.... fatti un esamino di coscienza e guardati allo specchio...

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              • #37
                a me personalmente spiace per tutte le persone che ci lavoravano, ma concordo con chi dice che la vera colpa è di chi ha gestito il tutto, non conosco la realtà OM ma fornitori comuni mi raccontavano che OM aveva la produzione a Bari e la progettazione a Milano, questo nel passato ha portato a sprechi enormi perchè tecnici e ingegneri per ogni piccola cosa prendevano l'aereo e andavo a vedere il problema.... a lungo andare uno spreco di risorse così avrebbe messo in ginocchio chiunque, non ho mai capito perchè non si è spostata la progettazione nel luogo di produzione.... scelta a mio avviso possibile senza troppo spreco, inoltre sempre a detta di fornitori, era un'azienda dove il tasso di assenteismo era abbastanza elevato, soprattutto nei periodi estivi dove molti operai e impiegati se ne stavano a casa a fare i lavori nei terreni..... purtroppo questo poi porta a scelte impopolari e per colpa dio pochi poi ci rimettono in tanti...... noi siamo molto rapidi a far valere i ns diritti quando ci vengono calpestati... ma siamo altrettanto lenti a ricordare i ns doveri..... cmq il grosso problema del ns paese e della ns industria in generale è che chi gestisce questo, manager ecc ecc.. arriva al posto di comando per amicizia e basta... quanti manager o direttori tecnici hanno iniziato facendosi la gavetta per poi crescere? pochissimi.. in Italia sei laureato ma non capisci un ceppo allora fai carriera... come nella politica, conta più quello che sai dire che quello che sai fare.... che tristezza.

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                • #38


                  che blog attivo...

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                  • #39


                    aggiornamento dalla puglia, buoni risultati... i lavoratori reimpiegati e l'om fuori dalle balle... torneremo a un mercato decente... almeno si spera a meno che non massacrino il loro nuovo marchio da vendere se ne avranno uno...

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                    • #40
                      Novità da Bari o dalla Francia?
                      La nuova azienda di macchine elettriche è partita?

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                      • #41
                        copio ed incolla da: www.lettera43.it

                        Om carrelli, la beffa tedesca

                        Kion chiude la sede di Bari e va ad Amburgo.

                        di Antonietta Demurtas

                        Stabilimento della Om Carrelli nella zona industriale di Bari.

                        da Bari
                        Quando si parla dell’efficienza produttiva della Germania, del modello tedesco da prendere a esempio per la riforma del lavoro e dell’articolo 18, bisognerebbe prima fare un salto nella zona industriale di Bari. Per capire anche come fa un’azienda tedesca a impossessarsi del know how italiano e portarlo oltre confine senza fare troppo rumore.
                        PRODUZIONE AD AMBURGO. È successo alla Om carrelli elevatori di Modugno, ex azienda Fiat, ora del gruppo Kion che il 5 luglio 2011, dopo 19 anni di permanenza in Italia, ha annunciato il blocco definitivo della produzione nello stabilimento barese entro marzo 2012. «Qui si chiude, la produzione si sposta ad Amburgo», ha fatto sapere Ettore Zoboli, responsabile vendite e servizi di Om Italia.
                        Un fulmine a ciel sereno per i 320 lavoratori (oggi 282) più circa un centinaio dell’indotto, che pur consapevoli della crisi economica e del conseguente calo delle vendite non avrebbero mai pensato a una chiusura definitiva «anche perché i nostri carrelli sono i migliori sul mercato e sono ancora i più richiesti», dicono.
                        DALLA FIAT AI TEDESCHI. Una capacità manifatturiera che alla Om carrelli hanno acquisito sin dal 1969 quando la Cassa per il Mezzogiorno promosse una serie di interventi attraverso il piano A.S.I (piano di Consorzio per la creazione di aree di sviluppo industriale), e a Bari arrivò la fabbrica Fiat-Iveco, che subito si contraddistinse per la progettazione di carrelli con alimentazione elettronica.
                        IN MANO A DUE BANCHE FINANZIARIE. Nel 1993, il business passò nelle mani della Linde Agv alla quale Fiat-Iveco per “ragioni strategiche” cedette il 50% delle azioni e poi nel 1994 l’intero pacchetto azionario. Così l’azienda italiana divenne tedesca: la Linde è infatti società di diritto tedesco controllata al 100% da Kion group, che a sua volta fa capo al fondo di investimento, Kohlberg Kravis Roberts & Co Lp (Kkr), e a Goldman Sachs Group.
                        L'operaio: «Siamo stati trasformati in uno stabilimento giravite»

                        Operai della Om carrelli elevatori di Modugno (Bari), da sinistra: Giuseppe Valerio, Fabiano Mastrandrea e Francesco Carbonaro.

                        Un passaggio di proprietà che negli anni comportò un trasferimento continuo di mano d’opera che veniva importata dalla Cina e dalla Germania fino a raggiungere nel 2004 una riduzione di circa un centinaio di lavoratori. «Quando entrai in azienda nel 1989 eravamo 870 operai», ricorda Giuseppe Valerio, uno degli operai più anziani. «Facevamo anche 700 carrelli al mese, poi hanno smesso di investire e hanno sacrificato tutte le professionalità», ricorda.
                        OUTSOURCING E ASSEMBLAGGIO. Una politica di outsourcing che negli anni ha trasformato la Om carrelli, «in uno stabilimento giravite», denuncia l’operaio Fabiano Mastrandrea, perché «arrivavano sempre più parti già assemblate da vari fornitori».
                        Nel 1998 la Linde accettò infatti l'importazione della componentistica del diretto concorrente giapponese Komatsu per l'assemblaggio di circa 1.800 unità di carrelli annuali che sarebbero stati venduti nel mercato europeo.
                        JOINT VENTURE TRA STILL E OM. Una collaborazione che finì però nel 2008, quando il gruppo Linde si divise: la parte dei carrelli elevatori passò interamente alla Kion che, a sua volta, decise di dar vita a una joint venture fra due aziende del gruppo, Still e Om carrelli.
                        «Dicevano che insieme saremo stati più forti sul mercato, invece dopo appena cinque mesi capimmo che il vero intento era fagocitare Om, a vantaggio di Still», denunciano oggi gli operai.
                        GLI STABILIMENTI EUROPEI CHIUDONO. I primi timori che quella fosse in realtà «solo una decisione finanziaria», racconta un operaio, Francesco Carbonaro, iniziarono quando nel 2010 il gruppo Kion chiuse lo stabilimento inglese di Basingstoke, «alcuni di noi pensarono che così avremo avuto più lavoro, che dietro c’era una logica di razionalizzazione, e che essendo Bari lo stabilimento più grande non sarebbe stato toccato».
                        RUBATA TECNOLOGIA E RETE COMMERCIALE. Ma poi quando arrivò anche la notizia della chiusura dello stabilimento di Montataire in Francia, le illusioni svanirono. «Ci dissero che l’obiettivo della nostra fusione con Still era quello di creare un’unica rete commerciale e diventare più forti a livello europeo», spiegano gli operai, «Still invece ha iniziato a fare gli stessi carrelli della Om di Bari, a usare la nostra tecnologia e in cambio anziché inserirci nella loro rete di vendita europea ci ha rubato la nostra».
                        Le condizioni della Kion: a Bari mai più carrelli elevatori

                        Nel 1994 la Fiat-Iveco cedette l'intero pacchetto azionario della Om Carrelli elevatori all'azienda tedesca Linde Agv del gruppo Kion.

                        Si sentono presi in giro i lavoratori di Om, «con l'operazione Still hanno semplicemente soppresso un marchio concorrente e ci hanno lasciato senza lavoro».
                        Ora Kion group lascia Bari e promette di cedere senza costi la sede di Om, dare una buonuscita extra di circa 6 mila euro ai lavoratori e a chi vorrà avviare un’altra produzione garantisce il 25% dell’investimento per la ristrutturazione dell'impianto. Condizioni “generose” che saranno però garantite solo a un patto: che a Bari non saranno mai più costruiti carrelli elevatori.
                        L'IDEA DI RILEVARE LO STABILIMENTO. Una condizione che gli operai, dopo aver protestato bloccando l’azienda per tre mesi, hanno accettato a malincuore. «Negli Anni 70 almeno c’era un’economia concentrata sul lavoro, c’era un interesse sul prodotto, non solo sul profitto», osserva Carbonaro, «oggi invece siamo nelle mani dei barbari della finanza», dice l'operaio riferendosi al fatto che Kion fa capo a due banche finanziarie.
                        Alcuni di loro avrebbero voluto rilevare lo stabilimento e continuare una produzione nella quale sanno di essere i migliori. Ma Kion non vuole concorrenti. E così quando a settembre 2011 il gruppo tedesco ha partecipato a un incontro al ministero dello Sviluppo economico sulle sorti dell’azienda barese ha imposto alla società di scouting Sofit di cercare per l'ormai ex Om imprenditori che avessero altri interessi industriali.
                        I TAXI IBRIDI DI SALTALAMACCHIA. L’unico a farsi avanti è stato Marco Saltalamacchia, ex amministratore delegato di Bmw Italia e ideatore del progetto Hybrid, che a Bari vorrebbe produrre taxi ecologici ibridi (con motore a scoppio ed elettrici). Un’idea che salverebbe i 282 lavoratori e darebbe una speranza all’industria barese.
                        MANCA UN PROGETTO INDUSTRIALE. Ma per il progetto di riconversione serve un investimento di 45 milioni di euro. E per ora i tre nuovi soci industriali che Saltalamacchia dice di avere trovato dopo il dietrofront di alcuni, avrebbero manifestato la disponibilità a partecipare alla cordata solo attraverso lettere di intenti.
                        Insomma, manca ancora un progetto finanziario e industriale che il ministero dello Sviluppo dovrà ricevere entro il 30 aprile e che la società Hybrid dovrà poi presentare anche alla Regione per ottenere un sostegno finanziario.
                        L'UNICA SPERANZA: EMIGRARE. Intanto, i lavoratori della Om carrelli sono in cassa integrazione fino a maggio. Alcuni hanno provato a cercare un altro lavoro, «ma l’unica speranza è emigrare», dice Mastrandrea. Come ha fatto un ex dipendente della Om carrelli, Michele Losurdo, 35 anni, che ha accettato un’offerta di lavoro a Bolzano e che ha deciso di lasciare un’altra volta la sua terra per trovare un’occupazione.
                        I RESTI DELLA CASSA DEL MEZZOGIORNO. «In questo territorio», commenta con amarezza il segretario provinciale della Fiom di Bari, Saverio Gramegna, «riamane solo quello che fu fatto dalla tanto bistrattata Cassa del Mezzogiorno. Oggi manca una vera politica industriale che affronti queste situazioni di crisi e che non lasci i lavoratori abbandonati a se stessi».
                        PROMESSE NON MANTENUTE. Agli operai non sono bastate infatti un paio di comparse del sindaco di Bari, Michele Emiliano, davanti ai cancelli dello stabilimento, né le promesse della Regione di ricollocare tutti gli operai. «Di promesse non mantenute ne abbiamo sentite fin troppe», dicono i lavoratori, «come quelle della Kion che ci diceva che con la fusione con Still ci sarebbero stati nuovi margini di sviluppo». Invece lo stabilimento è chiuso, il lavoro non c’è e la cassa integrazione finisce a maggio.
                        Mentre ad Amburgo l'eccellenza del made in Italy è diventata il nuovo orgoglio tedesco.

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                        • #42
                          Originalmente inviato da Forklift Visualizza messaggio
                          La demagogia è il peggiore dei mali...
                          320 famiglie che si trovano a vivere questa situazione non c'entrano niente con le considerazioni generali del caso, purtroppo sono le vittime sacrificali di scelte dettate da altri loro colleghi.

                          Poveretto è chi risponde dando colpe ad altri in tipico stile italiano... (è colpa di chi c'era prima di me).

                          Scommesse manageriali? ma mica siamo a bet&win... i manager fanno piani industriali più o meno corretti e se non sono in grado di mantenere i risultati devono solo andare a casa, andare a casa, andare a casa, invece tengono il loro caldo fondoschiena al caldo come dei poltronari di basso livello.

                          Per non dire della responsabilità oggettiva che ha quell'azienda, ha devastato il mercato, e ormai ha messo in ginocchio centinaia di concessionari con relative famiglie di dipendenti (ben più di 320...) non può che far riflettere.

                          Come potete vedere ancora si parla in quote (... aveva il 40% del mercato...) ma perchè non si è mai parlato di profitti e utili???
                          Cosa fai paghi gli stipendi con le quote di mercato????

                          valà manager.... fatti un esamino di coscienza e guardati allo specchio...
                          Ad essere il peggiore dei mail è l'imbecillità, non la demagogia....
                          D'altronde l'accusa ad OM di aver rovinato il mercato abbassando i prezzi non sta in piedi. Conosci il significato della parola "mercato"? Od i prezzi li vuoi stabilire tu?
                          E riesci a capire che se una azienda si struttura per produrre 10.000 carrelli all'anno e poi si ritrova con un mercato che ne assorbe 3000 qualche problema di costi di struttura ce li può avere?
                          Cmq adesso che OM è morta potrai dimostrare le tue immense doti di venditore, non vedo l'ora di vedere i risultati... o le "colpe" della OM si ripercuoteranno per l'eternità??
                          Io nel frattempo mi godo i 150.000 € che la multinazionale (non del settore carrelli elevatori of course...) in cui sono andato a lavorare mi garantisce. Segno che non tutti i manager OM erano dei pirla patentati.
                          Ma tu, fulmine di guerra delel vendite, ovviamente guadagnerai molto di più...
                          Fammi sapere, non vedo l'ora di vedere i tuoi roboanti risultati id vendita.

                          Commenta


                          • #43
                            L'articolo è corretto, ci sono solo alcune precisazione da fare:
                            L'acquisizione di Om da parte di Linde avvenne nel 91, venne tenuta riservata in quanto la direzione Linde voleva evitare grane con l'antitrust tedesco; questa spiegazione è stata data in una riunione di concessionari Linde dall'allora A D della Linde Italia Muncher.
                            Quando l'Om venne acquisita la Linde non era ancora Kyon, ma era Linde Ag che oltre di carrelli elevatori, si occupava anche di gas e ossigeno; quando dal gruppo uscì, per pensione, il "capo" Mainhard, il nuovo managment decise di acquisire l'azienda inglese che si occupava della disribuzione del gas, siamo negli anni 2000, per finanziare l'operazione decise di vendere il settore carrelli, dopo varie trattative si presentò Kyon che mise sul piatto 4 miliardi di E, molto di più di quanto offrivano gli altri.
                            Ho fatto queste precisazioni perche sono convinto che se Linde non fosse diventata Kyon, che è puramente un fondo, probabilmente le politiche sarebbero state diverse, la Linde aveva un progetto industriale, la Kyon un progetto finanziario.

                            Commenta


                            • #44
                              Originalmente inviato da XE30 Visualizza messaggio
                              Ad essere il peggiore dei mail è l'imbecillità, non la demagogia....
                              D'altronde l'accusa ad OM di aver rovinato il mercato abbassando i prezzi non sta in piedi. Conosci il significato della parola "mercato"? Od i prezzi li vuoi stabilire tu?
                              E riesci a capire che se una azienda si struttura per produrre 10.000 carrelli all'anno e poi si ritrova con un mercato che ne assorbe 3000 qualche problema di costi di struttura ce li può avere?
                              Cmq adesso che OM è morta potrai dimostrare le tue immense doti di venditore, non vedo l'ora di vedere i risultati... o le "colpe" della OM si ripercuoteranno per l'eternità??
                              Io nel frattempo mi godo i 150.000 € che la multinazionale (non del settore carrelli elevatori of course...) in cui sono andato a lavorare mi garantisce. Segno che non tutti i manager OM erano dei pirla patentati.
                              Ma tu, fulmine di guerra delel vendite, ovviamente guadagnerai molto di più...
                              Fammi sapere, non vedo l'ora di vedere i tuoi roboanti risultati id vendita.
                              I prezzi di sicuro non li stabiliamo noi..è vero d'altra parte che a vendere al ribasso sono capaci tutti...non bisogna essere dei maghi della vendita...poi con la misteriorsa associazione om=still..che di sicuro non è una colpa dei manager Baresi o Lombardi che siano, ma è un trucco da venditori con pochi argomenti...
                              La prendi molto sul personale..sono sicuro che la fabbrica non l'hai strutturata tu così....come probabilmente mi dirai che non ti hanno permesso di cercare nuovi mercati dove vendere i tuoi carrelli.....ma allora cosa hai fatto? come ti sei guadagnato lo stipendio? facile prendere stipendi da favola per poi non prendersi un po' di colpe..se il tuo mercato di riferimento non assorbe abbastanza carrelli bisognerebbe cambiare direzione..trovare nuove idee, nuovi mercati nuovi prodotti..no?
                              Cosa vuol dire mercato? forse chi è sulla strada a vendere lo sa meglio di un manager che se ne sta comodo dietro a un board a guardare numeri e grafici...un venditore sa cosa cerca il mercato in quel momento e da cosa o da chi è influenzato..sai, specialemte in questo periodo, ma anche prima, se entri in un'azienda proponendo un prodotto made in Italy con prezzi stracciati hai comunque una maggiore presa sul cliente rispetto ad altri competitor che hanno un prodotto al giusto prezzo..anche se la macchina è più prestante..e non so come sia dalle tue parti ma dalle mie specialmente negli ultimi anni la trattativa si fermava al quanto costi...e se vogliamo dirla tutta se vedi come quest'anno si sono abbassati i prezzi degli STILL oh..scusa se guardi quanto costa un OM-Still quest'anno e lo paragoni al costo di uno STILL del 2010 abbiamo un'inflazione al contrario...capisco il motivo di questa, spero temporanea, riduzione del valore delle macchine..ma se vogliono rilanciare il marchio regalando..per ottenere quel famoso 30% di mercato non la vedo bene per il futuro del marchio.....
                              Per il tuo nuovo lavoro ti auguro tutto il bene...dopotutto arrivi da un'azienda che era leader di mercato in Italia, mi sembra di capire, e tra persone che non vivono la realtà ma guardano solo dei fogli con dei numeri hai sicuramente un curriculum fenomenale..

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                              • #45
                                Questo forum sta diventando una trincea...

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                                • #46
                                  La prendo sul personale perchè la ns discussione è scesa sul piano personale (anche per responsabilità mia).
                                  E visto che continui a mantenere la discussione sul piano personale, rispondo alle tue provocazioni. Sì, di errori ne ho sicuramente commessi perchè errare è umano, ma li ho commessi in buona fede e comunque facendomi, insieme ai miei colleghi, un c... così (altro che stare dietro una scrivania a guardare i numeri).
                                  Non mi occupavo di vendite, ma di progettazione. Quando sono entrato, nel 2000, il prodotto più "recente" della gamma cxontobilanciati risaliva al 1995, Quando sono uscito, nel 2007, il prodotto più "vecchio" risaliva al 2005.
                                  Nuovi prodotti? Dal 2005 al 2008 ne sono usciti nove, rinnovando completamente la gamma. Qualcuno riuscito, qualcuno meno, ma lo sforzo è stato fatto, compreso anche uno start-up in Cina ed una joint venture con Komatsu. Si poteva fare di più? Forse. Si poteva fare di meglio? Certamente. Ma non siamo rimasti con le mani in mano dietro una scrivania.
                                  Quello che non tutti capiscono è che essere "leader di mercato in Italia", oggi, non conta più una cippa. Quello che conta è il mercato globale, e chi sta in piedi è chi riesce a giocare su più tavoli.
                                  L'OM del 2000 era una OM che viveva sul solo mercato italiano, e qui le responsabilità di chi ha preceduto il nuovo management sono enormi. Il tentativo fatto di internazionalizzazione fatto dall'AD che ha retto la situazione dal 2000 alla fine era un tentativo disperato, ma era l'unica via di uscita.
                                  E' andata male, sicuramente per errori commessi, ma anche perchè la situazione ereditata era pesantissima e perchè la crisi economica ha stroncato tutti i piani di crescita.
                                  Quanto al mio vivere la realtà, ho la fortuna di lavorare oggi in una azienda che vive di innovazione e che grazie alla innovazione ha assunto 80 persone negli ultimi 3 anni e che chiuderà quest'anno con un utile di 20 mln di euro su 100 di fatturato. Ah, dimenticavo, in questa azienda mi occupo proprio di innovazione (12 prodotti nuovi rilasciati negli ultimi 3 anni).
                                  Evidentemente sono uno che pur stando dietro una scrivania a fare un c... sa vendere molto bene il proprio fumo...
                                  Ti lascio ai tuoi carrelli ed al tuo mercato sputtanato dalla OM (ma quanto durerà questa scusa?), permettendomi di darti due consigli:
                                  1) Guarda al di là delle Alpi, l'Italia ormai è poca cosa
                                  2) Non inventarti colpe che non esistono, ogni venditore usa le armi che ha. Se non riesci a vendere al prezzo che vuoi tu non dare la colpa ad altri ma fatti un esame di coscienza.

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                                  • #47
                                    OPS...Quoto assolutamente XE30

                                    OM non ha fatto altro che il suo mestiere come avrebbe fatto chiunque...è chiaro che ogni azienda agisce a modo proprio...

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                                    • #48
                                      Penso che prima di scrivere sia meglio riflettere.
                                      La riflessione va fatta invitando la cosienza a fare da arbitro.
                                      Comunque.
                                      1) qualsiasi imprenditore ha l'obiettivo del risultato finale, quindi chiusura bilancio.
                                      2) Qualsiasi imprenditore organizza la rete,e le fasi in maniera opportuna,portanto la produzione dove più conviene e risulta positivo anche nella fase di collocazione del prodotto.
                                      3) Se la Cina promette la convenienza per la fase di collocamento el prodotto appare chiaro che qualsiasi imprenditore va in Cina.
                                      4) Io non ho mai creduto nelle chiacchiere dei politici e dei sindacati, Il pane a casa lo porti se sei realista, e oggi la realtà è che devi indossare la tutta da lavoro, sono finiti i tempi del "POSTO" ! oggi devi cercare il LAVORO!!.
                                      Oggi il dirigente non può essere colui che è sponsorizzato, ma colui che ne ne ha la capacità! e devi dimostrarlo!!!!
                                      Oggi non puoi dire di essere esperto in carrelli elevatori perché sei stato 30 anni in Om , ma lo devi dimostrare!!! e dimostare cosa HAI FATTO per 30 anni in OM.
                                      5) Lo stato non può intervenire per sanare il bilancio di un'azienda , lo prevede la comunità europea e comunque se in passato lo ha fatto ha sbagliato.
                                      Quando lo stato DA ad un soggetto, vuol dire che prende da un'altro. e la OM ha preso da altri per tanti anni.
                                      Ultima modifica di ninoapr; 04/10/2012, 10:17.

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