Dici che convertitore di coppia può far miracoli, può generare kW in più?
No no al contrario, da quello che ho capito è la trasmissione idrostatica ad "erogare" più potenza rispetto ad un converter.
Ma dopo quello che ha detto Luca penso di aver capito male quello che ha detto Peppo...
Sì, credo che il succo della considerazione di Peppo sia che l'impianto idrostatico è surdimensionato rispetto alla potenza disponibile, e difficilmente si può avere alta pressione e massima portata contemporaneamente; perdonate la voglia di dire la mia...e di salutare Peppo e Luca...
Un converter/trasmissione meccanica rende di più di un idrostatico. Inoltre il rendimento è costante su di un elevato range di temperature.
Quello che dicevo riguardo alla potenza installata era riferito a quanti cavalli la pompa idrostatica è in grado di assorbire alla sua centrale di potenza, il motore.
di conseguenza, se il motore ha 70 cv e la pompa può svilupparne 200 ecco che servono dei dispositivi che limitano l'assorbimento di potenza da parte dell'idrostatico altrimenti saresti sempre con il motore spento.
Sarebbe un pò come avere una F1 con le gomme di una utilitaria, un mucchio di potenza e le gomme che girano a vuoto sull'asfalto.
Sì, credo che il succo della considerazione di Peppo sia che l'impianto idrostatico è surdimensionato rispetto alla potenza disponibile, e difficilmente si può avere alta pressione e massima portata contemporaneamente; perdonate la voglia di dire la mia...e di salutare Peppo e Luca...
Hai cliccato invia subito prima di me e hai centrato il succo del discorso.
Peppo, Luca, Mefito e Bobmat scusate la mia ignoranza.... ora ho capito
Dalla frase di Peppo "..la potenza assorbita arriva a valori assolutamente eccezionali." avevo capito che era un fatto positivo, come se l'idrostatca moltiplicasse i cavalli motore del diesel da 60 a 200........
Per dispositivi che limitano l'assorbimento intendi tipo l'anti-stallo elettronico degli skid e la valvola tarata che taglia la pressione usata nelle pale?
Certo che anche te (come me) hai una gran voglia di chiacchierare...complimenti per i modellini dinamici, sei proprio un gran appassionato e un gran lavoratore...
Ciao a tutti forse faccio confusione: sulle vecchie cat963 c'era il sistema trasmissione seppur idraulico ma con converter ,ora sulla nuova cat963d hanno eliminato il converter ed e' diventata idrostatica. Il punto e' questo: come dice peppo dovrebbe avere più resa il sistema con converter che idrostatico ( se non ho capito male) quindi che miglioria sarebbe.?
Si Bobmat, se si tratta di questo argomento posso stare ore e ore a scrivere e fare domande Grazie per i complimenti Hai visto solo il modello dinamico dello skid o anche quelli a siringa? menomale che almeno con voi si può parlare di questi argomenti... gli amici miei si stancano a sentirmi se parlo di certe cose
Sono "lavoratore" solo con il modellismo..posso dedicarmi a questi modellini proprio perchè non ho lavoro... è una delle cose positive se posso dire così, dell'essere disoccupato...
Per JanniBmw, provo a rispondere io, se sbaglio mi riprenderanno di sicuro
E' vero che il rendimento della trasmissione con converter è maggiore dell'idrostatica, ma se c'è un buon sistema di raffreddamento, secondo me è migliore l'idrostatica, anche se bisogna vedere che qualità si richiedono al mezzo e quindi il tipo di lavoro.
L'idrostatica è l'ideale per una pala gommata e meglio ancora per una cingolata, che per il tipo di lavoro che fa è caratterizzata da un continuo "salire e scendere" di rapporto, ha bisogno di una ampia variabilità del rapporto di trasmissione e di coppia. La pompa variabile, come è spiegato bene da Peppo in questa discussione, si adatta continuamente al carico, che può essere una salita o una montagna di terra o pietre da penetrare, quindi c'è sempre il "rapporto" giusto al momento giusto in automatico e variabile all'infinito da 0 a max. La potenza viene sfruttata al meglio, soprattutto in fase di spinta... le ruote o i cingoli ad esempio slittano al minimo, e si ha una spinta efficace, mentre la meccanica nonostante una prima molto ridotta non arriverà mai a ridursi vicino allo "0" come l'idrostatica e quindi accelerando per poter spingere di più, le ruote slittano ma la pala non spinge come spingerebbe una idro. in più le gomme si consumano prima. La meccanica ha 4 rapporti ben definiti dagli ingranaggi, l'idrostatica ha infiniti rapporti (da 0 a max) determinati dalla cilindrata della pompa e spesso anche dai motori idraulici se sono variabili pure loro.
La trazione meccanica la vedo adatta ai trattori da campo che arando devono fare uno "sforzo" prolungato e continuo sempre della stessa intensità, ma per una pala, la coppia massima (slittando al minimo) si mantiene per qualche secondo, poi col rapporto più lungo, con giri per min. e coppia relativamente più bassi, si trasporta la benna piena e la si scarica, facendo "riposare" almeno per un pò la pompa. Un trattore da campo idrostatico me lo vedrei male, perchè avrebbe si più coppia (sempre a parità di motore e peso) ma tirando di continuo si surriscalderebbe troppo e il rendimento calerebbe presto e di parecchio. Poi dipende sempre da quale trattore, mi sembra che quelli da frutteto invece la maggior parte sono idrostatici perchè in quei casi è più importante la manovrabilità...
Altri vantaggi dell'idrostatica sono la facile inversione di marcia anche a pieno carico, movimenti molto fluidi e senza strappi, avanzamento preciso e millimetrico ed effetto freno appena si lascia l'acceleratore o i joystick. Insomma più comoda, sicura e facile da usare, tutto con poca o senza elettronica. Con questo non voglio dire che le pale con converter non spingono niente e si muovono a strappi... anzi i nuovi cambi powershift permettono movimenti sempre più fluidi e inversione di marcia anche in pieno carico. Ma... non ne sono sicuro, tutti questi miglioramenti comportano molta elettronica per il cambio? se è cosi è più complicato e delicato questo sistema, tipo l'Optishift delle pale Volvo.
Sulla lunga distanza, avanzando ad alta velocità lo stesso discorso, nell'idrostatica l'olio si surriscalda e calano le prestazioni, nella meccanica con la 4 a 40 km/h non ci sono problemi Ma dovendo spostarsi di molto conviene in entrambi i casi caricare la macchina su un camion e ad 80-100 km/h è ancora meglio
Riassumendo, l'idro. adatta alle pale per la comodità e perchè viene sfruttata al meglio la potenza del motore proprio per il lavoro specifico che fanno.
Il converter con cambio va bene comunque per le pale, se no non le farebbero più così, ma non ottimale come l'idrostatica, quasi una soluzione di compromesso..(di quanto le differenze tra le 2 sono trascurabili non lo so...). E' più adatta al lavoro dei trattori che devono tirare di continuo.
Buonanotte
E' vero che il rendimento della trasmissione con converter è maggiore dell'idrostatica, ma se c'è un buon sistema di raffreddamento, secondo me è migliore l'idrostatica, anche se bisogna vedere che qualità si richiedono al mezzo e quindi il tipo di lavoro.
L'idrostatica è l'ideale per una pala gommata e meglio ancora per una cingolata,
purtroppo non ho mai visto una pala gommata dal vivo....mi sono accontentato solo delle foto e dei video, dai quali so che è difficile cogliere ciò che succede ad una pala durante gli 'sforzi' che fa nei lavori.
Considerando che non hai ancora potuto verificare di persona quali caratteristiche risultino importanti in una pala
E la non totale conoscenza delle tipologie di trasmissione,
mi sembrterebbero le tue considerazioni scarsamente argomentate.
Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Quello che posso aggiungere in base alla mia esperienza e' che con la prima serie cat963 (cingolata) c'era il motore diesel collegato al converter che a sua volta comandava i motori idraulici dei cingoli , non aveva marce prestabilite ma la corsa della leva determinava la velocità . In quel caso lavorava molto il motore termico scendendo di giri quando la pala spingeva. Comunque non paragonabile alle vecchie pale completamente meccaniche. Ora sulla nuova serie D il motore termico e' collegato a una pompa che agisce sui motori idraulici dei cingoli . Risultato : il motore diesel perde al massimo 200 giri al massimo sforzo dovuto all'elettronica. Un ulteriore differenza rispetto a prima e' che nel primo caso la pala spingeva anche poco fino quasi a far morire il motore e poi progressivamente si fermava come se scattasse una valvola per non far spegnere il diesel. Ora sensa che il motore termico dia segni di cedimento la pala si ferma all'improvviso come se la forza di resistenza sia di colpo superiore di quella di spinta. Scusate la lungaggine spero di essermi spiegato
Sono d'accordo e sono convinto anch'io che l'esperieza di persona non può mai essere sostituita da analisi sulla base di quello che si è letto o da spiegazioni verbali,mai, in nessun caso. Non pretendo per niente di saperne più di voi anzi! ma almeno un minimo di idea di base me la sono fatta, delle caratteristiche che deve avere una pala e del suo lavoro specifico.. E' normale, mi sono limitato a quello che so, e non riesco ad argomentare nei dettagli tecnici di più di quello che ho scritto.. questo tocca a voi che avete quell'esperienza che mi manca purtroppo. Però il fatto che non ho argomentato come si deve, non vuoi dire che posso aver scritto cose sbagliate e che non posso provare a dire quel poco che so.. in qualsiasi momento voi mi potete sempre smentire o correggere su quello che ho scritto e io sono costretto a darvi ragione. Quando si è molto appassionati di qualcosa, la sensibilità e il forte interesse verso questa cosa, ti permette di intuire pure se vagamente, anche da un minimo di conoscenze, come funziona questa cosa anche se non la si è ancora provata di persona, e ripeto questo non basta. Al contrario una persona che non se ne importa niente di questa cosa non coglie niente anche se gli viene spiegato bene e prova di persona, perchè la sua attenzione e interesse e diretta verso altro.
Quindi se dovete aggiungere o correggere non posso che accettare
Ma che è il converter?
Io ho una minipala (proprio mini) idrostatica, una delle prime, ed alcuni mezzi meccanici; beh, delle differenze non ne parliamo nemmeno.
Una quarantina di anni fa ho lavorato, d'estate, da un rivenditore Allis; in officina si smontavano delle turbine con vari settori, pale fisse e pale mobili alternate, che probabilmente collegavano il motore termico alla trasmissione, ma non ricordo questa come fosse; quando andavano, sembravano gli autobus di adesso.
E' questo un converter?
Ho visto solo il modello della mini, con il sollevatore unico.
Io sono come te, ma invece di fare un modellino, lo faccio grande; ovviamente non concludo mai, prima di finire cambia la tecnologia...e non funziona mai niente, ovviamente.
Buone chiacchiere, adesso vado e torno fine settimana.
Si è quello il converter:
Quindi è uno skid della Jcb ? Hai costruito una minipala vera??
Ci sentiamo Bobmat
JanniBmw, come hai provato tu di persona, hai visto, anzi sentito quasi morire il motore nella spinta, perchè il rapporto di riduzione arrivava fino ad un certo valore. In poche parole per la spinta che volevi ottenere, il rapporto non era ridotto abbastanza al punto da far quasi spegnere il motore. Quindi consumavi più gasolio e mettevi sottosforzo il motore. Con l'idrostatica il motore non viene fatto sforzare molto, perchè come già detto il rapporto di trasmissione si accorcia moltissimo e sembra quasi che la macchina si ferma.
In garage ho almeno tre mezzi in "avanzamento" "statico" da tre anni...prima di concludere faccio sempre un errore così grande da dover abortire il progetto...
Ma c'è sempre speranza di migliorare; solo che il ferro costa ed è un pò ghignoso da lavorare.
Quando il rottamaio verrà a sgombrare (...) gli verranno i lucciconi agli occhi...
Per Mefito:
Come la vedi un'accoppiata di chiacchiere Fan-Bobmat? devastante? logorroica? e il tempo da perdere?
Quando torno rileggo meglio gli interventi di JanniBMW.
Per Mefito:
Come la vedi un'accoppiata di chiacchiere Fan-Bobmat? devastante? logorroica? e il tempo da perdere?
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Se partecipi non puoi che aggiungere concretezza.
Originalmente inviato da venieri_fan
ma almeno un minimo di idea di base me la sono fatta, delle caratteristiche che deve avere una pala e del suo lavoro specifico.. E' normale, mi sono limitato a quello che so,
Il problema è che non sappiamo cosa non conosciamo.
Quali sono le esigenze di un mezzo?
Come possono variare?
Non esiste la soluzione migliore,ognuna porta vantaggi e svantaggi,bisogna conoscere le proprie esigenze per poter identificare la tipologia appropriata.
Personalmente se devo esprimere una preferenza slegata da tutto,voto per l'accoppiata converter/ P.S.
Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Ma infatti per quello che ho potuto ho provato a dire i vantaggi e gli svantaggi dei 2 sistemi... le esigenze di una pala sono in sintesi dirigersi con una buona velocità e "bassa coppia" nella montagna di pietre o altro penetrando dentro, continuare ad entrare nel mucchio finchè si può con più coppia possibile senza far morire il motore e slittando al minimo, e uscire dal mucchio con una buona coppia in retromarcia con la benna piena, e trasportare il materiale con la velocità che si vuole. Sapendo questo, la trasmissione che si presta meglio a queste operazioni è l'idrostatica con la sua infinita variabilità di rapporto. La meccanica ripeto va bene lo stesso ma non è proprio ottimale come l'idro, per come la vedo io. E dico di nuovo, non so di quanto sono trascurabili poi le differenze tra le 2. Purtroppo mi hanno promesso spesso di farmi guidare una pala, ma se ne sono dimenticati.....e non posso dirti cosa si prova..
Non ho capito bene qual'è la tua preferenza hai scritto converter/ e poi P.S.
... le esigenze di una pala sono in sintesi dirigersi con una buona velocità e "bassa coppia" nella montagna di pietre o altro penetrando dentro, continuare ad entrare nel mucchio finchè si può con più coppia possibile senza far morire il motore e slittando al minimo, e uscire dal mucchio con una buona coppia in retromarcia con la benna piena, e trasportare il materiale con la velocità che si vuole. Sapendo questo, la trasmissione che si presta meglio a queste operazioni è l'idrostatica con la sua infinita variabilità di rapporto..
Questa è solo una delle situazioni di utilizzo di una pala,forse la più "facile",ed in questo una idrostatica certamente si comporta bene,però vi possono essere infinite altre condizioni,distanza,pendenza e chi più immagina più scrive.
Originalmente inviato da venieri_fan
... Non ho capito bene qual'è la tua preferenza hai scritto converter/ e poi P.S.
Converter accoppiato a power schift,grande flessibilita e rendimento.
Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Si.. quello può essere il lavoro tipico della pala, cioè caricare materiale, non a caso viene anche chimata caricatore L'idro. è ottimale proprio per chi fa continuamente e quasi esclusivamente queste operazioni, e anche per chi vuole usare degli attrezzi tipo frese e cose così...per la precisa distribuzione di potenza tra attrezzo e avanzamento lento e controllato.
So che in salita rallenta parecchio, perchè la cilindrata si abbassa per non sforzare il motore e avere più coppia, come quando deve spingere, immagino che forse può fare innervosire andare cosi piano...però mettendo la seconda "marcia" del motore/i idraulico/i dovrebbe correre un pò di più anche in salita.. non lo so.. in compenso però si ha tutta la sicurezza dell'effetto freno della trasmissione in certe condizioni.
Sto iniziando ad essere d'accordo però su questo che hai detto.....Il converter/powershift è una soluzione che si adatta bene a molte situazioni, dal caricare, al trasferimento su lunghi tratti, un compromesso che va bene un pò per tutto. Mentre vedo l'idrostatica più comoda e adatta specificatamente alle operazioni di carico (e portattrezzi), soprattutto in posti e terreni difficili, ma soffre la lunga distanza. Infatti viene montata su pale fino ad un certo peso (anche per un fatto di ingombri), in su sono tutte meccaniche, tranne le Liebherr. Con questa discussione sto cambiando un pò le idee
Mefito quali altre pale hai oltre alla Liebherr che dicesti? e come si comportano?
Grazie
Pasquale ha dato una ottima risposta. Diciamo anche che una trasmissione idrostatica cosata meno di una idrocinetica (con il converter).
Avendo provato pale gommate idrostatiche e powershift posso dire che comunque nelle medie/alte potenze (quelle che mi interessano sono fino a 250 cv) il powershift spinge di più dell'idrostatico e si presta in maniera ottimale al lavoro di scavo in fronte cava e trasferimento veloce con benna piena verso la destinazione che può essere il frantoio o un camion ecc.
L'elettronica ormai la fa da padrona anche sui powershift e permette cambi di marcia con una dolcezza da far impallidire l'idrostatica. Il sistema optishift di Volvo (brevettato) usa i freni in automatico quando la macchina inverte il senso di marcia. Questo perchè l'operatore una volta riempita la benna e fatto retromarcia per muoversi verso destinazione non ferma la macchina prima di invertire il moto e pertanto tutta l'inerzia, lo sforzo di fermare la macchina e di farla ripartire cade sul converter e soprattutto sugli alberi del cambio e quelli della trasmissione e sui differenziali. Questo alla lunga può causare rotture anche serie che fermano il lavoro.
Grazie Peppo, detto da te..
Hai detto che il powershift spinge di più dell'idrostatico, ma questo su macchine nelle medie/alte potenze e peso immagino.. ma nelle macchine più piccole anche fino agli 80 q.li da 100cv so che come coppia, l'idrostatica spinge di più, nel senso che la potenza del motore non si perde a vuoto nello slittamento delle ruote, ma viene usata più efficacemente con un maggiore grip sul terreno avendo un rapporto più "scalabile".. giusto?
Però non so perchè ma tutta quell'elettronica della Volvo non me la vedo molto affidabile, come un sistema idrostatico più semplice.. forse è solo un impressione. questo vale per le mmt ma anche per le macchine e pure per le lavatrici che fanno oggi... tutte a gestione elettronica.. le schede si bruciano sempre. Le caratteristiche di una idrostatica che mancano ad una meccanica le stanno ottenendo con l'elettronica quindi... ci sono parecchi vantaggi e svantaggi in tutti e 2, ma il powershift è più affidabile se c'è da fare parecchia strada.. Però alcune marche stanno aumentando le loro pale idrostatiche, tipo la nuova Cat 924K nonostante tutto.. forse ognuno sperimenta in una direzione diversa.
Beati voi che avete provato tutte queste pale! Chi mi fa fare un giro? mi devo sempre accontentare delle cose scritte e dei video
Grazie comunque..state creando una bella discussione!
Io amplierei questa discussione anche alle paLe cingolate grandi e ai dozer che le trasmissioni le usano diversamente dalle gommate. Tutta l'elettronica di oggi e' sacrosanta pero non bisogna dimenticare che stiamo parlando di macchine che occorre molta "malizia" per usarle al meglio.i sistemi elettronici semplificano molto e velocizzano le operazioni facendo quasi credere che ci può salire chiunque. Ricordo ancora quando sulla cat 955 pur avendo bisogno della massima potenza per spingere ,per non far slittare i cingoli conveniva levare un po' di gas .
Il sistema optishift di Volvo (brevettato) usa i freni in automatico quando la macchina inverte il senso di marcia. Questo perchè l'operatore una volta riempita la benna e fatto retromarcia per muoversi verso destinazione non ferma la macchina prima di invertire il moto e pertanto tutta l'inerzia, lo sforzo di fermare la macchina e di farla ripartire cade sul converter e soprattutto sugli alberi del cambio e quelli della trasmissione e sui differenziali. Questo alla lunga può causare rotture anche serie che fermano il lavoro.
Ciao Peppo,ottima spiegazione dell' Optishift, aggiungo che il sistema è anche dotato di una frizione in grado di accoppiare girante pompa e rotore della turbina converter in determinate situazioni.
Questo sistema "Lock-up" funziona in questo modo:
La potenza viene trasferita idraulicamente dalla
girante pompa al rotore della turbina, e da lì alla trasmissione
Il motore aziona la girante pompa che spinge l’olio nel rotore
della turbina, facendola girare. Lo statore funge da punto
statico per l’olio, creando il leverismo. Tale effetto risulta al
top quando il motore fa girare la girante pompa senza fare
però iniziare la rotazione della girante turbina (coppia massima).
Il punto debole del convertitore di coppia risiede nel fatto che la sua efficacia decade quando il rotore della turbina raggiunge lo stesso
numero di giri del rotore pompa. Aggiungendo una frizione in
grado di accoppiare girante pompa e rotore della turbina, le
perdite risultano eliminate. La trasmissione OptiShift consente
un cambio marce morbido con il lock-up automatico inserito
in seconda, terza e quarta marcia, e l’operatore può deciderne
l’inserimento o meno (on o off) direttamente dalla cabina.
Una specie di 4 marcia che consente risparmio sui consumi carburante.
Sul discorso spinta io sono sempre dell'idea che il cambio powershift assorbe meno cavalli dell'idrostatico e pertanto permette di mettere in terra più potenza arrivando in taluni casi anche allo slittamento delle ruote. Cosa che sulle grosse pale idrostatiche succede più difficilmente.
Per il discorso del blocco convertire, o lock-up, posso dire che questo è mutuato dall'automotive dove è ormai un must sui cambi automatici tradizionali moderni. Dico tradizionali perchè sulle auto ci sono da tempo ormai i cosiddetti doppia frizione (VW DSG, Ford e Volvo Powershift) che il converter non sanno neanche cos'è.
Quando non ci sono sforzi è normale che pompa e girante siano alla stessa velocità, in realtà un minimo di differenza tra le due c'è sempre. Il blocco del convertitore serve ad annullare queste differenze e portare il comportamento della macchina come se avesse una frizione meccanica e cioè: al presentarsi di uno sforzo (una salita) la macchina rallenta relativamente poco e il motore va sotto carico. Con il converter aperto alla salita la macchina rallenta in modo più accentuato e il motore rimane alto di giri.
L'idrostatica assorbe più cavalli, ma il fatto che l'idrostatica non fa slittare le ruote per quello che ho sempre saputo è dovuto al fatto che il rapporto si abbassa moltissimo anche avendo molti giri al motore, che non dovrebbe andare sottosforzo come per il powershift, proprio perchè oltre un certo valore il rapporto di riduzione non scende e a quel punto o slittano le ruote oppure se c'è molto grip, non potendo scalare oltre, è il motore ad essere chiamato a dare il massimo. Mentre nell'idro è aiutato dal rapporto molto più corto che si crea, non facendo morire il motore. Da qui ho dedotto che dove una powershift slitta, una idro. continua a spingere anche se di poco, salvaguardando anche il motore, e se le ruote si fermano proprio se c'è molto grip, dovrebbe essere proprio per quel sistema che mi spiegasti, cioè quella valvola tarata che taglia la pressione, che in questo caso la taglia completamente o quasi portanto il piatto vicino allo "0". Regolando la taratura si può cambiare qualcosa probabilmente. Può essere anche questo, oltre al fatto che sicuramente l'idro assorbe più cv, oppure ho detto sciocchezze ? Forse l'idro si presta meglio del P.S. nelle macchine più piccole, e viceversa il P.S. è meglio per le pale grandi, è così?
Una domanda... che ne pensi delle macchine Venieri ?
Da qui ho dedotto che dove una powershift slitta, una idro. continua a spingere anche se di poco,
Qualcosa non mi torna,lo slittare è possibile solo se la coppia è superiore al valore limite di aderenza,che poi si possa controllare lo slittamento mi pare sia un'altra questione.
Ho verificato personalmente con una idrostatica, in salita 30% con superfice scivolosa,si riusciva a spingere proprio controllando ed evitando lo slittamento,che se innescato annullava il grip.
Immagino però che sia la stessa cosa con un convertitore di coppia.
Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Si in questo caso, di slittamento, dovrebbere essere uguale con il convertitore, forse semplicemente decelerando, o avviandosi piano piano. Invece nella situazione in cui il terreno è poco scivoloso e il grip è massimo, l'idrostatica potendo abbassare il rapporto vicino allo zero non affatica il motore anche accelerando al massimo, avanzando forse impercettibilmente per il fatto della valvola; Col powershift, il rapporto scende fino ad un certo valore, comunque molto corto, ma non paragonabile al rapporto ottenuto con l'idro vicino a 0, e per questo anche se riesce a spingere sovraccarica il motore però, gli richiede parecchio sforzo. In questo caso c'è da dire però che è inutile continuare ad avanzare se si inizia a sentire morire il motore
Col powershift, il rapporto scende fino ad un certo valore, comunque molto corto, ma non paragonabile al rapporto ottenuto con l'idro vicino a 0, e per questo anche se riesce a spingere sovraccarica il motore però, gli richiede parecchio sforzo. In questo caso c'è da dire però che è inutile continuare ad avanzare se si inizia a sentire morire il motore
E il convertitore dove lo lasci?
Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
Per quello che so (poco) funge sia da "moltiplicatore" di coppia dell'albero motore che da frizione, ma se aumenta la coppia in fase di spinta, come succede con una pompa variabile, questo non lo so anche se non credo. So che aumenta la coppia accelerando ma contro un'ostacolo non permette di accorciare il rapporto come fa il piattello della idro.
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