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Originalmente inviato da pablito Visualizza messaggiox toxi, ma sei sicuro che il poncho costi 25€ in piu', a me hanno detto 5 € in piu'
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Originalmente inviato da GiancaMI Visualizza messaggioSeminato il 29-30-31 si vedono le file da ieri sempre in zona Milano
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Originalmente inviato da kekko Visualizza messaggioieri ho incrociato un amico di mio papa che andava a seminare il mais, ma non è troppo tardi ormai?
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Originalmente inviato da cepy75 Visualizza messaggioUn terreno secco però è maggiormente soggetto al rischio gelate quando il seme è in germinazione... L'umidità del terreno è in grado di creare un effetto scudo termico....Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da Plinio Visualizza messaggioNelle vostre zone il mais come sta? Qui da me tra fagiani che se lo mangiano, crosta del terreno e seme "sospetto" è un disastro...Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da cepy75 Visualizza messaggioUn terreno secco però è maggiormente soggetto al rischio gelate quando il seme è in germinazione... L'umidità del terreno è in grado di creare un effetto scudo termico....Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggioNon ho nessuna base "fisica" per affermarlo,ma a "senzazione" è la presenza di acqua che porta al "ghiaccio",anche perchè l'acqua credo abbia una conducibilità termica superiore a quella di un terreno(più acqua c'è e maggiore è la densità del terreno).
I terreni freddi, per definizione, sono quelli che trattengono più acqua.
Quello che trae spesso in inganno è la velocità con cui i 2 tipi di terreno si riscaldano.
Ragionando in termini di Cv (calore specifico) si evidenzia come mediamente le 3 componenti del terreno, sabbia-limo-argilla, abbiano un Cv di 0,75 J/g, l'humus o S.O. di 1,96 J/g e l'acqua di ben 4,186 J/g.
Pertanto un terreno freddo (ovvero con > acqua) impiega più tempo a riscaldarsi, in quanto necessita di assorbire maggior calore, ma presenta un volano termico molto maggiore.
Stesso principio dell'irrigazione antibrina...
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Originalmente inviato da mapomac Visualizza messaggioUn terreno secco, ovvero che trattiene poca acqua, classificato anche come terreno caldo, è più soggetto a cali di temperatura e di conseguenza a danni da freddo.
I terreni freddi, per definizione, sono quelli che trattengono più acqua.
Quello che trae spesso in inganno è la velocità con cui i 2 tipi di terreno si riscaldano.
Ragionando in termini di Cv (calore specifico) si evidenzia come mediamente le 3 componenti del terreno, sabbia-limo-argilla, abbiano un Cv di 0,75 J/g, l'humus o S.O. di 1,96 J/g e l'acqua di ben 4,186 J/g.
Pertanto un terreno freddo (ovvero con > acqua) impiega più tempo a riscaldarsi, in quanto necessita di assorbire maggior calore, ma presenta un volano termico molto maggiore.
...Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggioSei sicuro che si debba prendere in considerazione il Cv e non la conducibilità termica?
Pertanto è corretto parlare anche di C.T.
Per avere la certezza numerica della questione è chiaro che andrebbe sempre analizzato ogni singolo terreno, in quanto anche la composizione mineralogica e le rispettive concentrazioni influirebbero.
Il che porterebbe ad un lavoro come questo. Effettivamente forse troppo per un agronomo...
Da questa tabella, dove viene indicata la C.T. del terreno (soil) e dell'acqua (water), si vede proprio come la C.T. del terreno vari da 0,12 - 1,13.
Ponendo quella dell'acqua a 0,6, si capisce come in molti casi la quantità d' acqua porti ad una dissipazione termica (calcolabile con la conducibilità termica) inversamente proporzionale alla quantità stessa.
Volendola riassumerla in parole molto più semplici possiamo dire: se la conducibilità termica indica una quantità di calore trasferito (nel nostro caso al sistema atmosfera-ambiente), la presenza di acqua garantisce un "serbatoio" termico maggiore. Pertanto la temperatura del terreno subirà a parità di tempo un delta termico inferiore
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Originalmente inviato da mapomacse la conducibilità termica indica una quantità di calore trasferito (nel nostro caso al sistema atmosfera-ambiente), la presenza di acqua garantisce un "serbatoio" termico maggiore. Pertanto la temperatura del terreno subirà a parità di tempo un delta termico inferioreIn mattinata, per cause fortuite, ho avuto modo di parlare con l'agronomo che, all'epoca in cui iniziammo con le semine anticipate, mi spiegò questa teoria..alla quale facevo riferimento qualche post più sù... Bravo Mapomac, ottima interpretazione e spiegazione...
Ceppi c'è!
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Originalmente inviato da mapomac Visualizza messaggioVolendola riassumerla in parole molto più semplici possiamo dire: se la conducibilità termica indica una quantità di calore trasferito (nel nostro caso al sistema atmosfera-ambiente), la presenza di acqua garantisce un "serbatoio" termico maggiore. Pertanto la temperatura del terreno subirà a parità di tempo un delta termico inferiore
P.S.Chiedo comprensione se scrivo sciocchezze,ma non conosco proprio l'argomento.Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....
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Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggioBisognerebbe conoscere come viene modificato la Ct al variare dell'umidità,se una maggior umidità porta ad un maggior scambio termico,avrai un "serbatoio"(di calore) più grande,ma magari si svuota più in fretta.
P.S.Chiedo comprensione se scrivo sciocchezze,ma non conosco proprio l'argomento.), io per primo..e sovente su queste argomentazioni fisiche vado in crisi anch'io...comunque così a naso mi vien da dire che solo una variazione estrema delle condizioni meteo possano accelerare lo svuotamento che accenni..
Attendo comunque anch'io lumi da chi è più preparato sull'argomento..Ceppi c'è!
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Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggioBisognerebbe conoscere come viene modificato la Ct al variare dell'umidità,se una maggior umidità porta ad un maggior scambio termico,avrai un "serbatoio"(di calore) più grande,ma magari si svuota più in fretta.
P.S.Chiedo comprensione se scrivo sciocchezze,ma non conosco proprio l'argomento.
In alternativa è possibile riferirsi a questi grafici, presi da qui. (le unità di misura non sono le nostre, ma rendono comunque l'idea)
Per una corretta comprensione aggiungo una piccola legenda:
Soil = suolo (soils = suoli)
Clay = argilla
Silt = limo
Sand = sabbia
Moisture = umidità
Thermal conductivity = conducibilità termica
Da questi grafici, ad esempio, è possibile vedere come:
- in un terreno franco-limoso/franco-argilloso, con un ipotetico contenuto idrico del 20%, 60< C.T. <70
- in un terreno sabbioso o comunque leggero, sempre con un ipotetico 20 % di umidità , 90< C.T. <95
Di conseguenza non è l'umidità in sè ad accellerare la dissipazione del calore, ne la quantità della stessa. Bensì come si presenta nel terreno. Condizione che prescinde principalmente dalla tessitura.
Ecco spiegato il motivo per il quale un terreno considerato freddo, che ricordiamo essere quelli che trattengono più acqua, ma anche quelli generalmente argillo-limosi, recano meno danno, o meglio ammortizzano (sia in termini temporali che "quantitativi") gli abbassamenti di temperatura.
Ho quasi volutamente trascurato il discorso S.O. Come detto prima l'humus ha un C.V. maggiore di anche 2-3 volte le 3 normali componenti del terreno. Questo perchè generalmente i nostri terreni ne sono scarsamente dotati. Magari i tuoi no, o generalmente dove vi sono allevamenti la carenza non c'è. E' comunque anch'essa un potenziale volano termico.
Al di là del discorso forse troppo astratto per alcuni, è però a mio avviso importante, notare come spesso non si dia peso ad alcune cose, che all'atto pratico possono invece influire molto.
Volendo forse esagerare (siamo sicuri ?), il semplice uso di un tensiometro (costo indicativo 100 €) per il calcolo della quantità d'acqua presente nel terreno, può dare indicazioni sensibilmente precise per la valutazione di una semina...
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Originalmente inviato da mapomac Visualizza messaggioVolendo forse esagerare (siamo sicuri ?), il semplice uso di un tensiometro (costo indicativo 100 €) per il calcolo della quantità d'acqua presente nel terreno, può dare indicazioni sensibilmente precise per la valutazione di una semina...
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Originalmente inviato da Plinio Visualizza messaggioC'è l'inghippo che un tensiometro non ti fornisce un valore immediato, ma una volta posizionato ci mette almeno 10gg ad assestarsi.
Allora mettilo giù 10 giorni prima della semina.
Oppure oltre al tensiometro, sono oggi disponibili (forse con prezzi minori) altri stumenti, molto più rapidi.
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Originalmente inviato da mapomac Visualizza messaggioVero.
Allora mettilo giù 10 giorni prima della semina.
Era solo x dire che se vuoi monitorare diversi appezzamenti c'è questo problema tecnico.
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