Originalmente inviato da 90 c
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Ci deve essere un dispositivo che ,all'occorrenza, bruci il gas in eccesso, e questo deve essere sempre pronto ad intervenire. Questo può essere una torcia, od una caldaia a biogas, od altro. Personalmente, dopo una ricerca di mercato, ho visto che la torcia è la più economica (e questo è suffragato dal fatto che le maggiori ditte produttrici di impianti per biogas la offrano). Comunque, io voglio solo sensibilizzare sul tema della sicurezza. Se conosci una soluzione più economica, scrivila e rendici partecipi tutti, altrimenti è solo polemica!
Parli di esplosività del metano ma affinchè ciò avvenga non basta solamente la miscela tra aria e metano nelle quantità (esatte) che hai riportato. Così hai solamente preso 1 condizione, dovresti anche valutare pressione , temperatura, stato termodinamico del gas,presenza di un eventuale innesco, punto della perdita, (se avviene nel locale motori è un conto, se avviene all' aperto è un'altra questione), se la zona limitrofa è interessata dalla presenza costante di operatori necessita addirittura di paratie paraschegge.
Una miscela aria-metano dal 5 al 15% E' ESPLOSIVA, a 0 °C come a 50 °C (che è il range tipico di temperatura dei fermentatori). Che vuol dire stato termodinamico? In che modo entropia ed energia libera influenzano (in maniera significativa, s'intende) il limite di esplisività? Per le paratie sono d'accordo.
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E poi....ma sai in atmosfera libera quanto gas ci vuole per creare una miscela anche solamente debolmente infiammabile?
Se l'eventualità di esplosione fosse così remota, allora perchè i VVFF pretendono tante sicurezze?
Ormai è tutto disciplinato e ad ogni modus operandi ci sono delle norme da rispettare.
Sarei curioso di sapere , visto che son venuti i VV.FF. , quale tipo di protezione è stata ritenuta idonea contro i fulmini, se possibile
Tale protezione varia a seconda che il manufatto sia in carpenteria od in calcestruzzo. Si va dalle semplici messe a terra per le carpenterie, ad apposite "gabbie" per i manufatti in carpenteria. Ovviamente la progettazione di gabbie ed impianti di messa a terra deve essere fatta da un perito od ingegnere elettrico iscritto all'albo.
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