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  • #91
    Ciao a tutti,
    stò valutando l'idea di realizzare un impianto di digestione anaerobica.
    Ho appena iniziato a documentarmi quindi i punti oscuri sono tanti.
    Parto da zero e ho solo parlato con l'area manager di un' azienda tedesca, che come prima impressione mi sembra molto valida.
    L'idea è quella di realizzare un impianto da 1 MWh, nella bassa padana.
    Mi sembra di aver capito che il SORGO è la biomassa dedicata più vantaggiosa da utilizzare.
    E' vero o ci sono alternative?
    L'area manager mi ha detto che il loro impianto da 1 MWh ha una produzione annua di 8.000.000 di Kwh. E' possibile, o è stato troppo ottimista? Vuol dire far lavorare l'impianto 24h su 24 e per 365 gg all'anno!
    Per produrre 8.000.000 di KWh all'anno il loro impianto ha bisogno di 18.000 tonnellate di Sorgo.
    Inizialmente pensavo di produrre il Sorgo per alimentare l'impianto autonomamente, ma mi sembra di aver capito che per produrre questa quantità bisogna avere a disposizione 250/300 ettari da coltivare, area molto vasta da gestire dalla sera alla mattina.
    E' pensabile comprare da aziende terze il sorgo per biogas?
    Esistono aziende nella mia zona d'interesse che producono sorgo da biogas?
    L'idea è quella di un impianto a filiera corta.
    qual'è la distanza massima tra stabilimento e partenza della biomassa, per entrere nei parametri di filiera corta?
    Qual'è il costo del Sorgo per ogni tonnellata?
    I costi di trasporto ?
    Ho visto le quotazioni del sorgo alla borsa merci di Bologna ma si parla di € 149 la tonnellata e qindi i conti non mi tornano perchè se così fosse ovviamente il costo supererebbe il ricavo della vendita dell'energia elettrica prodotta.
    Per la parte finanziaria esistono dei fondi della comunità europea per finaziare questo tipo di imprese?

    Grazie 1000 per ogni eventuale risposta.

    P.S. non ho capito se posso fare nomi di aziende o meno, se così fosse vi dico ovviamente qual'è l'azienda per avere un vostro parere.

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    • #92
      1) La biomassa vegetale più pregiata (nel senso che produce più biogas per kg) è il mais.
      2) Almeno 15 giorni di fermo all'anno si devono prevedere (poi magari il motore marcia anche 360 giorni, ma è un caso raro).
      3) N.B 1: Affinchè la regione veneto (ma penso anche le altre) autorizzi il digestore, è necessario che almeno il 51% della biomassa sia interna all'azienda.
      4) € 149/ton mi sembra uno sproposito, visto che il silomais costa circa € 35/ton ed il loietto € 20/ton.
      5) N.B 2: Il buon Zaia concederà il certificato verde di 0,3 €/kW solo ad impianti sotto il megawatt e solo se utilizzeranno prevalentemente biomasse di scarto (deiezioni). In caso contrario si beccano 0,22 €/kW.
      6) N.B. 3: Il manager della ditta tedesca ha parlato dell'azoto? Hai terreni a sufficienza? ricadi in zona vulnerabile?

      Per finire, se posso, perchè comprare tedesco, quando ci sono ottime ditte a casa nostra? Io, per esempio, lavoro per una ditta di treviso che , credo, non abbia nulla da invidiare alla più blasonata concorrenza tedesca.
      Spero di essere stato utile!

      Originalmente inviato da WalterR. Visualizza messaggio
      Ciao a tutti,
      stò valutando l'idea di realizzare un impianto di digestione anaerobica.
      Ho appena iniziato a documentarmi quindi i punti oscuri sono tanti.
      Parto da zero e ho solo parlato con l'area manager di un' azienda tedesca, che come prima impressione mi sembra molto valida.
      L'idea è quella di realizzare un impianto da 1 MWh, nella bassa padana.
      Mi sembra di aver capito che il SORGO è la biomassa dedicata più vantaggiosa da utilizzare.
      E' vero o ci sono alternative?
      L'area manager mi ha detto che il loro impianto da 1 MWh ha una produzione annua di 8.000.000 di Kwh. E' possibile, o è stato troppo ottimista? Vuol dire far lavorare l'impianto 24h su 24 e per 365 gg all'anno!
      Per produrre 8.000.000 di KWh all'anno il loro impianto ha bisogno di 18.000 tonnellate di Sorgo.
      Inizialmente pensavo di produrre il Sorgo per alimentare l'impianto autonomamente, ma mi sembra di aver capito che per produrre questa quantità bisogna avere a disposizione 250/300 ettari da coltivare, area molto vasta da gestire dalla sera alla mattina.
      E' pensabile comprare da aziende terze il sorgo per biogas?
      Esistono aziende nella mia zona d'interesse che producono sorgo da biogas?
      L'idea è quella di un impianto a filiera corta.
      qual'è la distanza massima tra stabilimento e partenza della biomassa, per entrere nei parametri di filiera corta?
      Qual'è il costo del Sorgo per ogni tonnellata?
      I costi di trasporto ?
      Ho visto le quotazioni del sorgo alla borsa merci di Bologna ma si parla di € 149 la tonnellata e qindi i conti non mi tornano perchè se così fosse ovviamente il costo supererebbe il ricavo della vendita dell'energia elettrica prodotta.
      Per la parte finanziaria esistono dei fondi della comunità europea per finaziare questo tipo di imprese?

      Grazie 1000 per ogni eventuale risposta.

      P.S. non ho capito se posso fare nomi di aziende o meno, se così fosse vi dico ovviamente qual'è l'azienda per avere un vostro parere.

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      • #93
        La SIDA (www.sidaeng.com). Parte da 100 kW!

        Originalmente inviato da FOX883 Visualizza messaggio
        Ti ringrazio molto della gentile risposta, conosci qualche azienda che offre progettazione e studio di fattibilità anche per impianti di piccola taglia?
        Anche azienche che si occupino separatamente della sola parte di digestione e di generazione elettrica.
        I grossi nomi presenti sul mercato mi sembra che snobbino un attimo questo tipo di impianti...


        Grazie FOX

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        • #94
          Originalmente inviato da xdal73 Visualizza messaggio
          1) La biomassa vegetale più pregiata (nel senso che produce più biogas per kg) è il mais.
          2) Almeno 15 giorni di fermo all'anno si devono prevedere (poi magari il motore marcia anche 360 giorni, ma è un caso raro).
          3) N.B 1: Affinchè la regione veneto (ma penso anche le altre) autorizzi il digestore, è necessario che almeno il 51% della biomassa sia interna all'azienda.
          4) € 149/ton mi sembra uno sproposito, visto che il silomais costa circa € 35/ton ed il loietto € 20/ton.
          5) N.B 2: Il buon Zaia concederà il certificato verde di 0,3 €/kW solo ad impianti sotto il megawatt e solo se utilizzeranno prevalentemente biomasse di scarto (deiezioni). In caso contrario si beccano 0,22 €/kW.
          6) N.B. 3: Il manager della ditta tedesca ha parlato dell'azoto? Hai terreni a sufficienza? ricadi in zona vulnerabile?

          Per finire, se posso, perchè comprare tedesco, quando ci sono ottime ditte a casa nostra? Io, per esempio, lavoro per una ditta di treviso che , credo, non abbia nulla da invidiare alla più blasonata concorrenza tedesca.
          Spero di essere stato utile!
          Ciao, Sapevo che la questione da 0.3 a 0.22 nn fosse ancora chiusa ma le notizie che mi dai mi fanno preoccupare un pò.Sai se è uscito un decreto o qualcosa del genere che stabilisse con precisione chi gode degli 0.3 e chi degli 0.22???

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          • #95
            Ciao WalterR e benvenuto nel forum, forse le quotazioni del sorgo a € 149 la tonnellata si riferivano alla granella, e non all'insilato. Per rientrare nella filiera corta la biomassa deve essere prodotta nell'arco di 70 Km, riguardo alle biomasse utilizzabili ne esistono moltissime ogniuna con pregi e difetti vari, generalmete il silomais produce più energia del sorgo ma la sua coltivazione è un po più costosa. Secondo il mio modesto parere nel digestore dovrebbero entrare, oltre alle "biomasse", anche dei reflui zootecnici come liquame bovino o suino ma non conoscendo la località in cui operi non posso sapere se li hai a disposizione o meno, se hai un allevamento o ce ne sono nelle vicinanze a una distanza di trasporto ragionevole potrebbe valere la pena di utilizzarli.
            Sicuramente questa non è una risposta esaustiva,continua pure a fare domande, ciao.
            Ultima modifica di Rammstein; 31/10/2008, 12:00. Motivo: Completamento risposta

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            • #96
              Confermo tutto quello detto da Ramstein.
              Devi tener conto che la produzione di sorgo da biomassa si aggira attorno ai 600-700 Ql/ha e penso si debba considerare un costo per la materia prima che sia silomais,sorgo o triticale attorno ai 3 euro/ql.
              il 50,1% della produzione della materia prima deve essere prodotto dall'azienda agricola proprietaria dell'impianto da Biogas.
              Certo che si possono fare nomi,se c'è qualcuno che lavora bene o vicerversa è giusto che si sappia, la cosa importante,credo, è che non si faccia della mera pubblicità

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              • #97
                Originalmente inviato da Davide80 Visualizza messaggio
                Ciao, Sapevo che la questione da 0.3 a 0.22 nn fosse ancora chiusa ma le notizie che mi dai mi fanno preoccupare un pò.Sai se è uscito un decreto o qualcosa del genere che stabilisse con precisione chi gode degli 0.3 e chi degli 0.22???
                Dovrebbero godere di 0,3 €/kW chi rispetta entrambe 2 le condizioni seguenti:
                - Impianti sotto i 1000 kW.
                - Impianti che utilizzeranno prevalentemente biomasse di scarto (deiezioni) e non biomasse pregiate (insilati). Stato e regioni non hanno però chiarito quale sia la percentuale minima di biomasse di scarto rispetto al totale che darà diritto agli 0,3 €/kW.

                Inoltre, sembra che nemmeno a gennaio 2009 il decreto che stabilisce il valore del certificato verde a 0,3 €/kW diventerà attuativo. Sembra che nemmeno Zaia sappia dire qualcosa in proposito!

                Saluti

                Commenta


                • #98
                  Originalmente inviato da xdal73 Visualizza messaggio
                  Dovrebbero godere di 0,3 €/kW chi rispetta entrambe 2 le condizioni seguenti:
                  - Impianti sotto i 1000 kW.
                  - Impianti che utilizzeranno prevalentemente biomasse di scarto (deiezioni) e non biomasse pregiate (insilati). Stato e regioni non hanno però chiarito quale sia la percentuale minima di biomasse di scarto rispetto al totale che darà diritto agli 0,3 €/kW.

                  Inoltre, sembra che nemmeno a gennaio 2009 il decreto che stabilisce il valore del certificato verde a 0,3 €/kW diventerà attuativo. Sembra che nemmeno Zaia sappia dire qualcosa in proposito!

                  Saluti
                  C'è qualcosa che nn mi quadra!Da le notizie che ho l'impianto non può funzionare con il più del 20% di liquame bovino mentre mi hanno vivamente sconsigliato quello suino visti i numerosi trattamenti antibiotici e la scarsa resa.
                  Come si riesca a fare una dieta equilibrata e costante nel tempo senza considerare una cospicua parte di cerso di mais ,sorgo,triticale ecc.. ??? Gli scarti sono indispensabili ma difficilmente saranno il materiale prevalente nella dieta del digestore

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                  • #99
                    Originalmente inviato da Davide80 Visualizza messaggio
                    C'è qualcosa che nn mi quadra!Da le notizie che ho l'impianto non può funzionare con il più del 20% di liquame bovino mentre mi hanno vivamente sconsigliato quello suino visti i numerosi trattamenti antibiotici e la scarsa resa.
                    Forse ti riferisci alle "scrofaie",dove i trattamenti antibiotici sono frequentemente utilizzati,mentre negli "ingrassi" sono un evento eccezzionale.
                    Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                    • Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
                      Forse ti riferisci alle "scrofaie",dove i trattamenti antibiotici sono frequentemente utilizzati,mentre negli "ingrassi" sono un evento eccezzionale.
                      Purtroppo mefito mi tocca parlare per notizie ricevuto e che non ho potuto riscontrare quindi probabilmente è come dici tu.
                      Proprio ieri hanno approvato il decreto legge che fissa a 0.28 cent il costo orario del Kw d'origine agricola.

                      Ottima news direi

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                      • Ciao Davide80, non è vero che l'impianto non può funzionare con più del 20 % di liquame bovino, forse volevano dirti che secondo loro conviene metterne max il 20% e poi altre cose tipo gli insilati, oppure che il liquame bovino per quel determinato digestore deve avere al masimo il 20% di sostanza secca (altrimenti è troppo denso). Il liquame suino è vero che rende di meno ma solo perchè è più diluito, occorre prestare comunque attenzione agli antibiotici!!

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                        • una domanda. quanti ettari di terreno ci vogliono più o meno per garantire il rifornimento ad una centrale di un 1 megawatt?
                          cosi' giusto per avere un' idea. grazie

                          Commenta


                          • in teoria 160 ettari, ma per problemi logistici etc considerane 200

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                            • Originalmente inviato da DACHI Visualizza messaggio
                              una domanda. quanti ettari di terreno ci vogliono più o meno per garantire il rifornimento ad una centrale di un 1 megawatt?
                              cosi' giusto per avere un' idea. grazie
                              Grazie Ram,probabilmente e come dici yu e per tagliare conto mi hanno detto così.

                              Per una centrale da 1 mega a secco (senza liquami) secondo i conti della serva dovrebbe essere necessari 180000 Ql di mais ceroso che a 600 ql/ha (penso sia già una buona produzione ma nn sono esperto di trinciato) fanno 300 Ha.
                              Da questi 300 bisogna togliere la parte di scarti che uno riesce a trovare più i liquami quantificabili in un 20% (naturalmente come ha detto Ram questa quota è variabile,ho preso un dato medio) quindi non bisogna scendere sotto i 240 se si vuol essere completamente autonomi.

                              Originalmente inviato da DACHI Visualizza messaggio
                              una domanda. quanti ettari di terreno ci vogliono più o meno per garantire il rifornimento ad una centrale di un 1 megawatt?
                              cosi' giusto per avere un' idea. grazie
                              Grazie Ram,probabilmente e come dici tu e per tagliare corto mi hanno detto così.

                              Per una centrale da 1 mega a secco (senza liquami) secondo i conti della serva dovrebbe essere necessari 180000 Ql di mais ceroso che a 600 ql/ha (penso sia già una buona produzione ma nn sono esperto di trinciato) fanno 300 Ha.
                              Da questi 300 bisogna togliere la parte di scarti che uno riesce a trovare più i liquami quantificabili in un 20% (naturalmente come ha detto Ram questa quota è variabile,ho preso un dato medio) quindi non bisogna scendere sotto i 240 se si vuol essere completamente autonomi.
                              Ultima modifica di mefito; 10/11/2008, 13:24. Motivo: Unione messaggi consecutivi.

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                              • Originalmente inviato da Davide80
                                Grazie Ram,probabilmente e come dici tu e per tagliare corto mi hanno detto così.

                                Per una centrale da 1 mega a secco (senza liquami) secondo i conti della serva dovrebbe essere necessari 180000 Ql di mais ceroso che a 600 ql/ha (penso sia già una buona produzione ma nn sono esperto di trinciato) fanno 300 Ha.
                                Da questi 300 bisogna togliere la parte di scarti che uno riesce a trovare più i liquami quantificabili in un 20% (naturalmente come ha detto Ram questa quota è variabile,ho preso un dato medio) quindi non bisogna scendere sotto i 240 se si vuol essere completamente autonomi.
                                Concordo con quanto detto da Mefito. Solo particolari tipi di allevamenti suini subiscono pesanti trattamenti antibiotici. Il comune allevamento di suini da ingrasso si presta senza particolari problemi alla fermentazione anaerobica.
                                Per quanto riguarda la quota del 20%, come dice Ram, confermo che è solo una media di ciò che si usa ora. Io ho seguito per 6 mesi un piccolo impianto pilota da 6000 litri di capacità, alimentato con solo letame e liquame: ha sempre prodotto biogas e non ha avuto nessun problema di inibizione. Ovviamente non ha certo la resa dell'insilato di mais o del sorgo!

                                Ribadisco che, perlomeno in Veneto (regione dal quale scrivo), anche se un impianto alimentato all'80% con biomasse vegetali sarà autorizzato, questo molto probabilmente sarà dichiarato "impianto Speculativo" e NON godrà del certificato verde a 0,30 o 0,28 euro/kW.

                                Commenta


                                • ok.ma l'impianto ha margini di guadagno sufficienti? senza contributo è gia in perdita?inoltre l'agricoltore quanto realizza a ettaro? un saluto a tutti. daniele

                                  Commenta


                                  • Originalmente inviato da xdal73 Visualizza messaggio
                                    Concordo con quanto detto da Mefito. Solo particolari tipi di allevamenti suini subiscono pesanti trattamenti antibiotici. Il comune allevamento di suini da ingrasso si presta senza particolari problemi alla fermentazione anaerobica.
                                    Per quanto riguarda la quota del 20%, come dice Ram, confermo che è solo una media di ciò che si usa ora. Io ho seguito per 6 mesi un piccolo impianto pilota da 6000 litri di capacità, alimentato con solo letame e liquame: ha sempre prodotto biogas e non ha avuto nessun problema di inibizione. Ovviamente non ha certo la resa dell'insilato di mais o del sorgo!

                                    Ribadisco che, perlomeno in Veneto (regione dal quale scrivo), anche se un impianto alimentato all'80% con biomasse vegetali sarà autorizzato, questo molto probabilmente sarà dichiarato "impianto Speculativo" e NON godrà del certificato verde a 0,30 o 0,28 euro/kW.
                                    Questa dell'impianto speculativo non la sapevo. Puoi specificare meglio di cosa si tratta?

                                    Commenta


                                    • ciao a tutti... questi cogeneratori di cui parlate, sono stati catalizzati o producono CO a non finire?

                                      ciao
                                      Teo

                                      Commenta


                                      • Chiedo ammenda xkè mi sono fidato di un'informazione di una persona addetta ai lavori senza verificarla comunque chi è dentro a questi meccanismi da ormai questo dato per certo anche se con qualche variante (tipo 0.22 più 0.6 se l'impianto è alimentato da biomassa entro i 70 km"rumors")

                                        Per quanto riguarda l'impianto speculativo nn sapendo nulla di questa news ho chiesto lumi a xdal che ha riportato la notizia e cmq penso che sia il principio fondamentale di un forum quello di riportare notizie, esperienze e quant'altro per confrontarsi e imparare senza ergersi a portatori della "verità".

                                        Comunque nn ho mai parlato di far funzionare un impianto solamente a reflui: questi andrebbero a coprire una quota del 20% mentre il restantante 80% sarebbe tutta matrice vegetale (mais,sorgo,triticale e scarti agroindustriali) quindi si parla di 15000 Ton di refluo reperibile,se nn erro ma non sono ferrato sull'argomento, in un allevamento di poco più di 200 capi.

                                        Commenta


                                        • Allora, tralasciando la tua scortesia, ribadisco (come già scritto) che non c'è niente di ufficiale che cataloga gli impianti come speculativi o meno. Però la voce mi è stata riferita da un agronomo che ha parecchi contatti in regione Veneto, quindi probabilmente una panzana non è.

                                          Io, peraltro, non ho mai parlato di un'impianto solo a deiezioni, difatti ho scritto "non so fino a che percentuale di deiezioni, rispetto al totale della biomasssa alimentata, l'impianto non venga considerato speculativo".

                                          Resta un fatto, al di la dell'ufficialità: Regione Veneto e Regione Lombardia (cito queste, con cui ho avuto contatti diretti, ma probabilmente il discorso vale anche per le altre) VOGLIONO RISOLVERE IL PROBLEMA DELL'AZOTO NEI TERRENI. Dato che l'azoto in una deiezione lo puoi rimuovere efficacemente solo se questa è stata trattata in un fermentatore (altrimenti l'azoto è in una forma chimica difficilmente scomponibile), è ovvio che questi enti tenderanno a privilegiare gli impianti che utilizzano deiezioni anzichè solo insilati.

                                          Originalmente inviato da Rifeed
                                          Ribadisco che, perlomeno in Veneto (regione dal quale scrivo), anche se un impianto alimentato all'80% con biomasse vegetali sarà autorizzato, questo molto probabilmente sarà dichiarato "impianto Speculativo" e NON godrà del certificato verde a 0,30 o 0,28 euro/kW.
                                          perchè scrivete cose senza indicare i riferimenti normativi?
                                          mi riferisco a Davide 80 ed al messaggio quotato sopra.
                                          Davide 80, su nessun sito del parlamento e tantomento in gazzetta ufficiale è stato pubblicato l'emendamento a cui ti riferisci. è da un pò che se ne sente parlare, ma ad oggi non c'è niente di ufficiale quindi non credo sia il caso di dare notizie non verificate

                                          per quanto riguarda "l'impianto speculativo", è una panzana bella e buona, ma chi ti da queste notizie? dove le trovi?
                                          leggiti tutte le leggi nazionali in merito
                                          oltretutto, per completezza, se tu volessi realizzare un impianto da 1 MW a liquame bovino, ti servirebbero circa 160-200.000 tonn di reflui. dove li trovi???[/quote]

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                                          • Originalmente inviato da texas74 Visualizza messaggio
                                            ciao a tutti... questi cogeneratori di cui parlate, sono stati catalizzati o producono CO a non finire?

                                            ciao
                                            Teo
                                            Catalizzati, ovviamente.
                                            Inoltre hanno un sistema che regola la carburazione sulla base della % di metano presente nel biogas, in maniera di avere sempre una miscela gas/aria ottimale per la combustione (un sistema simile a quello della sonda lambda per le auto a benzina).

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                                            • mi spiegate un'pò bene questa cosa dell'impianto speculativo o meno?

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                                              • Originalmente inviato da xdal73 Visualizza messaggio
                                                Dato che l'azoto in una deiezione lo puoi rimuovere efficacemente solo se questa è stata trattata in un fermentatore (altrimenti l'azoto è in una forma chimica difficilmente scomponibile), è ovvio che questi enti tenderanno a privilegiare gli impianti che utilizzano deiezioni anzichè solo insilati.
                                                [/quote]

                                                Difatti i depuratori civili che rimuovono azoto e sostanza organica dalle fognature prima fanno la digestione anaerobica e poi la depurazione. Ma certo, lo sanno tutti!!!!
                                                Infatti funziona al contrario!
                                                Prima si fa il processo di depurazione biologica per rimuovere azoto fosforo e sostanza organica, poiii si fa la digestione anaerobica dei fanghi di depurazione per stabilizzarli, farli puzzare un po meno, ammazzare un po di virus e magari recuperare un po di energia.
                                                Se prima faccio la digestione anaerobica e poi rimuovo l'azoto il processo è meno efficiente: i batteri che rimuovono l'azoto dai reflui fanno il contrario di quello che facciamo noi con l'ossigeno che respiriamo e lo riducono a azoto molecolare N2 che va in atmosfera, questi batteri devono avere anche qualcosa da mangiare che è appunto la sostanza organica solo che se tu prima fai il biogas di sostanza da mangiare ne resta poca.
                                                Questa ultima cosa non la dico solo io che sono l'ultimo degli stronzi, lo dicono anche: (citazione bibliografica dalla mia tesi di laurea) Sangiorgi F., Balsari P. (1981) "Problemi connessi con la costruzionedi impianti di biogas nell'esperienza italiana" . Acqua & aria, n°4, pagine 473-482.
                                                Ti do ragione invece se si pensa di applicare la digestione anaerobica al cosiddetto strippaggio dell'azoto, dove si fa evaporare l'ammoniaca e poi si "lava" l'aria in controcorrente con acido solforico che per reazione produce solfato ammonico che (almeno in teoria) si puo recuperare come fertilizzante. é risaputo infatti che la digestione anaerobica "migliora" l'azoto dei liquami, sono ancora poche però le esperienze in questo campo che si sta iniziando a sperimentare anche a scala aziendale soprattutto con i suini.


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                                                • Senza offesa, Ramstein, ma la tua esperienza mi sebra più accademica che pratica, e ti spiego perchè (i lettori del forum mi perdonino se parlo troppo in "tecnichese").
                                                  Quello che dici è verissimo nei reflui civili, dove hai un COD di 500 mg/l ed un contanuto di azoto totale di 50 mg/l; non ha nessun senso fare un trattamento anaerobico con questi dati.
                                                  Un liquame zootecnico, però, ha COD di circa 50000 mg/l ed un tenore di azoto di 4000 mg/l, e questo cambia di molto la questione.
                                                  Ho seguito, di persona, una sperimentazione di 6 mesi su un impianto nitro-denitro alimentato con 2 tipi di refluo: liquame bovino tal quale e liquame bovino fermentato.
                                                  Risultato della prova con liquame tal quale (dati medi): COD uscente 4500 mg/l (-90%); azoto nitrico 500 mg/l, azoto ammoniacale 100 mg/l.
                                                  Risultato della prova con liquame pretrattato anaerobicamente: COD uscente 1800 mg/l (-96%); azoto nitrico 300 mg/l, azoto ammoniacale 30 mg/l.

                                                  Questi non sono numeri teorici, qui è la sperimentazione pratica che parla!

                                                  Per quanto riguarda lo stripping, attualmente non è nemmeno un'alternativa da prendere in considerazione: hai presente quanti kg di fertilizzante liquido produci per tonnellata di liquame trattato? dove le butti?

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                                                  • ciao a tutti,qualcuno saprebbe dirmi se gli scarti di lavorazione del frantoio quindi sansa e acque di vegetazione potrebbero essere interessanti per la produzione di biogas e conseguente energia elettrica con questi digestori

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                                                    • Tranquillo che non mi offendo, lo so che la mia è più una esperienza accademica che pratica, infatti l'ho sempre detto, non ho mai vantato il contrario (chi mi conosce lo sa).
                                                      Per quanto riguarda lo strippaggio concordo pienamente con te e pensavo si fosse capito anche nel mio post precedente.
                                                      Riguardo ai dati che hai riportato vado a verificare prima di dare risposta, sono prove pubblicate su qualche pubblicazione scientifica? Fatte da una ditta privata? Scusa la domanda ma data la mia preparazione solo accademica non saprei dove cercarle altrimenti.

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                                                      • Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                                        mi spiegate un'pò bene questa cosa dell'impianto speculativo o meno?
                                                        Premetto nuovamente che non c'è nulla di ufficiale, comunque:
                                                        Un impianto biogas è speculativo se viene alimentato prevalentemente a biomassa pregiata (tipo silomais), cioè se mira solo a "fare soldi" e se non ha sezioni impiantistiche rivolte a diminuirne l'impatto sull'ambiente (tipo il trattamento per ridurre l'azoto).
                                                        Purtroppo né le regioni né lo stato hanno ancora deciso il limite entro il quale un impianto possa definirsi speculativo o meno.
                                                        Secondo logica, posso dire che un impianto alimentato con 85% deiezioni zootecniche e 15% mais, avente un sistema di abbattimento azoto, non sarà speculativo.
                                                        Invece un impianto alimentato con 20% deiezioni zootecniche e 80% mais, senza un sistema di abbattimento azoto, sarà molto probabilmente speculativo

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                                                        • Originalmente inviato da Rammstein Visualizza messaggio
                                                          Tranquillo che non mi offendo, lo so che la mia è più una esperienza accademica che pratica, infatti l'ho sempre detto, non ho mai vantato il contrario (chi mi conosce lo sa).
                                                          Per quanto riguarda lo strippaggio concordo pienamente con te e pensavo si fosse capito anche nel mio post precedente.
                                                          Riguardo ai dati che hai riportato vado a verificare prima di dare risposta, sono prove pubblicate su qualche pubblicazione scientifica? Fatte da una ditta privata? Scusa la domanda ma data la mia preparazione solo accademica non saprei dove cercarle altrimenti.
                                                          Sono state fatte dalla ditta per cui lavoro, che è privata. non sono state pubblicate, perchè altrimenti si sarebbero dovute divulgare le condizioni operative (carico sul fango, volumi, ecc...); questo avrebbe comportato il rischio che l'esperienza fatta avrebbe potuto essere copiata.

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                                                          • scusate se sono veniale ma un impianto da 1mw alimentato con silo mais quanto costa e quanto rende?cioa siete mitici!

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                                                            • Originalmente inviato da iciodebby Visualizza messaggio
                                                              scusate se sono veniale ma un impianto da 1mw alimentato con silo mais quanto costa e quanto rende?cioa siete mitici!
                                                              Posta così la domanda non trova risposta xkè tutto dipende da quanto valorizzi il materiale che utilizzi e secondo il mio modesto parere fare un impianto che vada solo a mais non va bene cmq se passerà lo 0.28 kw/ora basta moltiplicare i kw prodotti x le ore di funzionamento x il prezzo del kw/ora (oltre i 2mln/annui di euro cmq).

                                                              Vorrei sapere se qualcuno ha una tabella (qualche link)o semplicemente dei dati sulla sostanza organica secca (SOS) delle varie matrici che possono essere utilizzate in un impianto di Biogas.

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