Abbiamo stabilito un punto di incontro,un punto fermo e cioè che il pane va messo nei primi 30/40 cm di terra. A questo punto l'altra necessità è avere terra dissodata intorno al pane di terra, e non credete che sia meglio dissodare tutto il terreno intorno con una rippatura profonda in modo che le radici possano svilupparsi a loro piacimento in una struttura del terreno non modificata dalla struttura naturale come avviene invece con la buca in cui i vari strati del terreno si rimescolano tra loro portando in sperficie terre non fertile?
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Impianto uliveto, operazioni preliminari e scelte varietali
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Originalmente inviato da Phoenix Visualizza messaggioAbbiamo stabilito un punto di incontro,un punto fermo e cioè che il pane va messo nei primi 30/40 cm di terra. A questo punto l'altra necessità è avere terra dissodata intorno al pane di terra, e non credete che sia meglio dissodare tutto il terreno intorno con una rippatura profonda in modo che le radici possano svilupparsi a loro piacimento in una struttura del terreno non modificata dalla struttura naturale come avviene invece con la buca in cui i vari strati del terreno si rimescolano tra loro portando in sperficie terre non fertile?,ma interessa credo un pò tutti,e vorrei sentire altri pareri anche per ampliare le mie conoscenze che sono a livello hobbistico di appassionato. ciao
vincenzo
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Originalmente inviato da vinceco Visualizza messaggiogeneralmente prima di un impianto nuovo si effettua una scassatura del terreno con conseguente fresatura, si fa nei nuovi impianti di qualsiasi genere,io mi sono andato a vedere un impianto nuovo di pesche e frutta varia,scasso,fresatura e piantumazione di portainesto,in futuro da innestare,mentre altro (vicino a questo)ha optato a differenza solo su impianto di piante già innestate. quindi la rippatura potrà avvenire in un futuro molto lontano che male non gli fa certo.insisti molto sul fatto del terreno inerte,ma quando questo e mescolato a letame concimi ecc. rimane sempre terreno inerte? non mi pare.comunque sembra che sia una cosa fra me e te,ma interessa credo un pò tutti,e vorrei sentire altri pareri anche per ampliare le mie conoscenze che sono a livello hobbistico di appassionato. ciao
vincenzo
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Originalmente inviato da vinceco Visualizza messaggiogeneralmente prima di un impianto nuovo si effettua una scassatura del terreno con conseguente fresatura, si fa nei nuovi impianti di qualsiasi genere,io mi sono andato a vedere un impianto nuovo di pesche e frutta varia,scasso,fresatura e piantumazione di portainesto,in futuro da innestare,mentre altro (vicino a questo)ha optato a differenza solo su impianto di piante già innestate. quindi la rippatura potrà avvenire in un futuro molto lontano che male non gli fa certo.insisti molto sul fatto del terreno inerte,ma quando questo e mescolato a letame concimi ecc. rimane sempre terreno inerte? non mi pare.comunque sembra che sia una cosa fra me e te,ma interessa credo un pò tutti,e vorrei sentire altri pareri anche per ampliare le mie conoscenze che sono a livello hobbistico di appassionato. ciao
vincenzo
Un salutone.
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Originalmente inviato da domy-62 Visualizza messaggioCiao a tutti mi fà molto piacere che un mio post sia stato abbastanza interessante visto il prosieguo della discussione, ma c'è una cosa che non mi è chiara dopo aver piantumato,e dopo che le piante avranno preso a fare il proprio dovere, è sicuro che è utile andare a rippare il terreno ?Le radici che si sono sparse in superficie non verranno distrutte dall'attrezzo che comunque arriva ad una buona profondità(50-60 cm)? un'altra cosa,sono andato a ordinare le piantine, il consorzio mi dice che l'innesto deve rimanere a raso terra, prima ho visto scritto che invece và interrato,che mi dite?
Un salutone.
vincenzo
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Salve, ho iniziato da pochi giorni l'installazione di un uliveto su un terreno di circa 2h, vorrei inserire circa 300piante. mi trovo ancora nel disegno del sesto sul terreno e vorrei chiedervi alcune cose:
1) il sesto lo sto calcolando tenendo presente della direzione nord-sud dei vari picchetti, facendo cosi' il disegno del sesto e' asimmetrico rispetto al terreno (che e' esposto a est), e' corretto fare cosi'?
2) non ho a disposizione un escavatore per fare le buche e quindi sto optando per una trivella (che ho gia' acquistato) e le buche che cerchero' di fare saranno di circa 1mt x 1mt x 70cm prof. (ovviamente faccio 5/6 buche e poi con una vanga allargo);
3) sul fondo della buca quale fertilizzante devo usare? letame oppure altro in particolare?
4) le piante saranno leccini, dritta frantoio e varieta' locali, mi hanno detto che il leccino perde le foglie se messo su terreni in forte pendenza, e vero?
5) devo installare anche un pendolino oppure sono varieta' che possono convivere senza?
grazie
Pierluigi
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Originalmente inviato da pjmont Visualizza messaggioSalve, ho iniziato da pochi giorni l'installazione di un uliveto su un terreno di circa 2h, vorrei inserire circa 300piante. mi trovo ancora nel disegno del sesto sul terreno e vorrei chiedervi alcune cose:
1) il sesto lo sto calcolando tenendo presente della direzione nord-sud dei vari picchetti, facendo cosi' il disegno del sesto e' asimmetrico rispetto al terreno (che e' esposto a est), e' corretto fare cosi'?
2) non ho a disposizione un escavatore per fare le buche e quindi sto optando per una trivella (che ho gia' acquistato) e le buche che cerchero' di fare saranno di circa 1mt x 1mt x 70cm prof. (ovviamente faccio 5/6 buche e poi con una vanga allargo);
3) sul fondo della buca quale fertilizzante devo usare? letame oppure altro in particolare?
4) le piante saranno leccini, dritta frantoio e varieta' locali, mi hanno detto che il leccino perde le foglie se messo su terreni in forte pendenza, e vero?
5) devo installare anche un pendolino oppure sono varieta' che possono convivere senza?
grazie
Pierluigi
vincenzo
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Ho una domanda da farvi, sapete dove posso trovare i seguenti prodotti ad un prezzo competitivo online?
Nitrophoska Gold
Pasta caffaro
Floral 20-20-20
Floral K
Floral N
Rogatox EC
Ve lo chiedo perchè il mio consumo non è elevato e quindi non riesco a spuntare un buon prezzo presso i negozi specializzati ed i consorzi. Allo stesso tempo però se riuscissi a trovare online un prezzo al pubblico più allettante potrei risparmiare qualcosa nell'arco dell'anno.
Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte
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non credo che lasciare il colletto dove e' l'innesto fuori terra sia una buopna pratica.
In caso di forte gelata con morte della chioma(vedi gelate dell'85 e del 56),si rende necessaria la capitozzatura a raso per rigenerare l'uliveto,se cosi' fosse,la pianta rinascerebbe sul portainnesto(generalmente olivastro) e non sulla cultivar con perdita della identita' scelta al momento dell'impianto.
saluti
Luca
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Scusa pjmont, ma io da quello che hai esposto fin ora non ho capito bene cosa vuoi realizzare.
Devi mettere 300 piante su due ettari?, in questo caso mi sembrano pochine.
Parli di sestare il terreno per l'impianto, ma che sesto hai scelto? che distanze? che forma di allevamento, parlare di orientamento Est-ovest, o nord-Sud ecc..., per forme di allevamento che non contemplino una Spalliera e per l'ulivo a mio avviso hanno poco senso, in questi casi, soprattutto se il terreno è in pendenza, le piante di dispongono in modo da permettere un agevole passaggio delle macchine.
Sia per il globo, il vaso ecc, si tratta di forme di allevamento in volume quindi l'orientamento non serve a nulla.
Per le operazioni preliminari di impianto, che tipo di suolo hai?, se fai un aratura profonda non serve nemmeno addentrasi in opere faraoniche di scavo delle buche, fai delle buche appena più grandi della zolla, se vuoi un minimo di concime alla base della buca, da coprire con un pò di terra per evitare che entri in contatto diretto con le radici e via.
Per la profondità di posizionamento delle piante, diciamo che la buona norma prevede che il colletto resti al livello del piano di campo, ma se temi in effetti delle gelate potresti anche scendere sotto il livello del punto d'innesto, per rispondere a Giuba, è vero che in questo modo si finisce per vanificare l'uso del portainnesto, in quanto la pianta tenderà a radicare sul nesto, ma nel caso dell'ulivo, dove non ci sono selezioni dei portainnesti, e si ricorre ad essi semplicemente per facilità di moltiplicazione delle piante, la cosa è a dir poco indifferente.
Quindi cerca di esporre meglio i tuoi dubbi e le tue esigenze e vedrai che otterrai le risposte più esaurienti possibiliUltima modifica di L85; 15/02/2009, 13:08.
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avevo gia' spiegato che il sesto e' 6x6 e avevo allegato una foto con ilsesto ma al momento non risulta visibile, cmq avevo letto che l'esposizione ottimale delle file e' nord-sud, infatti un vicino le ha posizionate cosi' anche se risultano asimmetriche rispetto alla pendenza del terreno. al momento parlo di circa 200/300 piante il prossimo anno ne aggiungo tutte quelle ce ci possono entrare in 2h, il terreno e' argilloso (calanchi) in parte scosceso in parte pianeggiante, attualmente e' coltivato a erba medica. non posso arare perche' non ho macchinari per cui posso solo fare una buca grande 1 mt. Vorrei seguire il disciplinare dop del pretuziano teramano che prevede allevamento a vaso basso, monocono palmetta libera, Y.
Questo e' quanto nelle mie poche informazioni e esperienza riesco a dare.
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l'eventuale emissioni di radici a 3-4 cm di profondita' sarebbe comunque vanificata dalle varie operazioni al suolo(zappettatura,fresatura superficiale ecc.) mentre i vantaggi che si hanno nei confronti di eventuali forti gelate sono sicuramente maggiori.Al sud forse questo rischio non esiste ma dal nord della Campania, fino al lago di Garda il rischio c'e',basta viaggare l'Italia e vedere dalla Sabina in su quanti oliveti sono stati ricostituiti su quelli morti nell'85(piu' del 60% degli impianti con piu' di 25 anni).
saluti
Luca
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bene, visto che il sesto è a quadrato e la forme di allevamento scelta è il vaso, ripeto che l'orientamento per le forme in volume è indifferente, quindi disponi le piante in modo di facilitare al massimo le operazioni meccaniche, per quanto riguarda lo scavo delle buche se il lavoro lo fai tu come hobby e la fatica non ti spaventa procedi con lo scavo delle buche, in caso contrario cerca un terzista in zona e fallo arare
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Salve a tutti sono stato un po di giorni assente dal forum ma adesso dovevo proprio scrivere, ho piantumato le mie 50 piantine di olivo,dopo aver rippato e aspettato 5/6 gelate, fresato con un motocoltivatore solo la zona interessata, ho aspettato il bel tempo e finalmente mi alzo la mattina e vedo con sodisfazione il mio lavoro.
Speriamo bene.
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Salve a tutti, sono nuovo della community
avrei bisogno di alcune delucidazioni circa l'impianto e la redditivita' di un uliveto uliveto.
Con la mia familia coltiviamo un piccolo uliveto nell'alto Lazio, zona in cui si consegnano direttamente le olive raccolte al consorzo-frantoio, poi lo stesso provvede alla commercializzazione dell'olio, liquidando i soci dopo la consegna.
La resa, generalmente varia dall'10% al max 15.5%, l'olio viene venduto a 7,6 euro/litro.
Le varieta' coltivate vanno dal maurino, pendolino, leccino e soprattuto canino (piante grandi e secolari).
Le domande sono queste, secondo voi su un terreno pressoche' pianeggiante zona confini toscana viterbese a circa 40 km dal mare, esposta al vento e direi fredda in inverno,
- su un terreno di 4 ettari quante painte si potrebbero impiantare, considerando che la raccolta dovrebbe essere poii fatta con scuotitore o macchina assimile (pettine) ?
- piantando piantine di un anno, quanti anni ci vogliono per poter avere una produzione, che so 20-30kg a pianta ?
- per la raccolta lo scuotitore puo' andare bene per qualsiasi tipo di pianta e che potenza dovrebbe avere (ossia quanti cavalli dovrebbe avere il trattore a cui attaccarlo)?
Grazie per le risposte
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Originalmente inviato da L85 Visualizza messaggiobene, visto che il sesto è a quadrato e la forme di allevamento scelta è il vaso, ripeto che l'orientamento per le forme in volume è indifferente, quindi disponi le piante in modo di facilitare al massimo le operazioni meccaniche, per quanto riguarda lo scavo delle buche se il lavoro lo fai tu come hobby e la fatica non ti spaventa procedi con lo scavo delle buche, in caso contrario cerca un terzista in zona e fallo arare
Devo piantumare con 1.200 piantine 3 ha di terreno nella zona di Vejano (basso viterbese). L'agronomo mi ha consigliato come distanze il 6X4 e come esposizione della fila il nord-sud, giustamente concordo con te che non ha senso dare un'esposizione.
Il terreno ha uno scheletro sensibile e una tessitura franca ed è composto da sabbia(43%) limo (30%) e argilla (27%)
Ha una reazione ph leggermente acida.
La frazione organica è abbondante, bisogna aggiungere dell'azoto mentre è molto basso il fosforo.
L'agronomo vuole fare uno scasso molto profondo, mente delle persone del posto mi hanno consigliato di fare solo una buca di 1mc.
Segondo la tua esperienza qual'è la pratica più giusta?
E' sufficiente aggiungere il letame oppore devo mettere anche concimi chimici?
Scusami ma sono, per ora, a digiumo delle pratiche agricole.
grazie
Giangiacomo
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A parte il fatto che il sesto 6x4 per me lo considero troppo vicino io propenderei più per un 6x6 ,inoltre lo scasso secondo me a che ti serve? farei più un abella buca con del drenante in fondo (anche se credo non ce ne sia bisogno dato l'alto titolo di sabbia nella tessitura del terreno)e dell'ottimo letame coperto con terra in modo che le radici non vadano a contatto con il letame.ascolta altri esperti che qui ce n e sono molti ti sapranno dire di più.ciao
vincenzo
P.S. l'esposizione sulle fila non ritengo importante
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Urgente. trapianto olivo
salve a tutti. vi spiego oggio ho estirpato un alberello di olivo con tronco di 15cm. ho potato un 50% della chioma con tagliasiepe poi scavato attorno ed ho estirpato l'albero ed è riamsta poca terra ma rimaste un pò di radici. volevo sapere se era il caso di tagliare quasi del tutto la chioma o lasciarla in questo modo, grazie
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Ciao Giangiacomo, in linea di massima concordo con vinceco, le distanze d'impianto mi sembrano troppo strette, è vero che cosi raggiungi una produzione decente in tempi più brevi visto il maggior numero di piante ad ettaro, ma per un impianto tradizionale con 4 metri tra le piante nel giro di 5 anni ti ritrovi con una specie di siepone, a meno che non prevedi una forma d'allevamento tipo monocono o Y, che prevedono la formazione di una parete continua lungo la fila, io per vaso o globo starei sui 6x6 mt, per l'aratura profonda visto la tessitura del terreno, non andrei oltre i 60 cm, è un terreno franco e con presenza di schelettro, quindi sufficientemente leggero e drenante, portare in superficie strati inerti dal sottosuolo lo ritengo antiproducente, tra altro bisognerebbe conoscere anche la stratigrafia per poter essere piu precisi sulla profondita a cui potersi spingere.
Riguardo il discorso conzimazione d'impianto, sarebbe necessario avere i valori delle analisi del terreno e vedere in effetti le carenze di che entità sono,a seconda di ciò si può stabilire di dare una parte della quantita in prearatura, in modo di miscelare gli elementi meno mobili al suolo, e poi stilare un piano di concimazioni per gli anni successivi che mirino ad aumentare gradualmente gli elementi meno presenti, soprattutto per la quota d'azoto non sarei propenso a cercare di reintegrarla in preimpianto.
Questi sono cmq consigli di massima, per il resto affidati all'agronomo che ti sta seguendo i lavori, sicuramente avrà una conoscenza della tua realtà e delle problematiche più profonda della mia e potra valutare con maggior obbiettività
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a meno che non prevedi una forma d'allevamento tipo monocono o Y, che prevedono la formazione di una parete continua lungo la fila
Si la forma di allevamento è a monocono in quanto è prevista la raccolta meccanica.
Due ulteriori domande:
- Essendo una zona DOP le cultivar ammesse sono: leccino, frantoio, canino per il 90%. Quale sono tra queste le cultivar più idonee alla forma di allevamento a cono. L'agronomo predilige il canino, ma non se trova in giro per quest'anno. A Pescia ho trovato molto leccino e frantoio innestato. Andrebbero lo stesso bene?
- Siamo in ritardo con la sistemazione del terreno per via delle piogge, siamo ancora in tempo per piantumare o è preferibile passare all'anno prossimo?
Grazie per i consigli
GiangiacomoUltima modifica di giangiacomo; 06/03/2009, 06:18.
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Originalmente inviato da giangiacomo Visualizza messaggioDue ulteriori domande:
- Essendo una zona DOP le cultivar ammesse sono: leccino, frantoio, canino per il 90%. Quale sono tra queste le cultivar più idonee alla forma di allevamento a cono. L'agronomo predilige il canino, ma non se trova in giro per quest'anno.
Originalmente inviato da giangiacomo Visualizza messaggioA Pescia ho trovato molto leccino e frantoio innestato. Andrebbero lo stesso bene?
- Siamo in ritardo con la sistemazione del terreno per via delle piogge, siamo ancora in tempo per piantumare o è preferibile passare all'anno prossimo?
Grazie per i consigli
Giangiacomo
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Messa a dimora di ulivi
Ciao a tutti,
ho comperato in vivaio una dercina di piante di ulivo qualità "Leccio del Corno", ovvero quella che si presta di più al territorio in quanto resistente alle basse temperature invernali.
Il problema è che queste piante dovrei metterle a dimora formando dei filari ma non saprei in funzione della loro crescita a quanto metterle distanti l'una dall'altra.
Inoltre mi potreste spiegare bene come metterle a dimora?
Profondità del buco
Strato di concimazione se previsto
Distanza a cui devo pinatare dal tronco il palo di sostegno.
Considerato che le piante hanno due anni e le radici sono racchiuse in un vaso di 20cm di diametro, volevo chiedere se al momento della messa a dimora le radici vanno aperte e "smassate" o bisogna solo appoggiare il blocco nel buco e coprirle con terra?
Dopo aver posizionato le piante e costituito il filare che tipo di trattamento necessita fare alle piante e ogni quanto occorre bagnarle?
Vi rangrazio anticipatamente per l'aiuto.
Grazie a presto!!!
Same 450VSame 450V
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