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Actinidia (kiwi): agronomia e tecniche colturali

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  • vista sulla nuova zelanda



    la speranza viene da loro e dalle loro ricerche in merito..

    Sembra che quest'anno nella zona di latina stia aggredendo anche il verde.... tra un mese l'ardua sentenza

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    • da noi cè gia sul verde domani mi diranno cosa devo fare su un impianto di 3 anni colpito gia al 50 x cento chi ha messo giu negli ultimi 3 anni x talea rischia di esserci dentro e non si sa cosa fare cè gente che se ne frega e peggiorera sicuremente la situazione SE QUALCUNO HA INDIZI CERTI PIU CHE CERTI SUL COME COMPORTARSI SCRIVA GRAZIE

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      • Volevo sapere se avete già avuto la liquidazione del Kiwi dell'anno scorso. A me sono cascate le braccia. A novembre si parlava di 60 centesimi e ora pare che si arriverà a 40.....

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        • proprio ieri ho ricevuto visita dal Serfizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna:

          Hanno prelevato un campione ma solo a fine statistico.

          Al momento l'impianto pare a posto.

          Torneranno a controllare il fogliame.

          Tra una settimana circa ripeterò il trattamento con bordolese.
          – Internet, + Cabernet!

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          • convegno batteriosi

            ecco quello che è venuto fuori dal convegno........è sconcertante!

            Il batterio Pseudomonas syringae è correlato agli eventi atmosferici artificiali
            <hr width="100%" size="2"> Lo Pseudomonas syringae (pronuncia “siringe”) è un batterio a forma di bastoncino, appartenente al genere Pseudomonas. E’ gram-negativo ed aerobio, ha flagelli polari che gli permettono di muoversi. Vive nel suolo, sulle piante e nell’atmosfera. È un microorganismo fitopatogeno: attacca, infatti, gli alberi, in cui causa danni all’epitelio, rendendo disponibili i nutrienti dei tessuti vegetali sottostanti per il parassita stesso.
            Poiché è legato alla formazione dei nuclei di condensazione che sono all’origine di pioggia e neve, è usato, da alcuni anni, in luogo dello ioduro d’argento, per generare le precipitazioni piovose e nevose. Recenti studi hanno suggerito che la specie svolge un ruolo più ampio di quanto si pensasse in precedenza nella produzione di pioggia e neve naturali.
            Tra l’altro, poiché questo batterio, grazie ad una proteina in esso contenuta, consente di innalzare la temperatura di congelamento, è adoperato sia per la neve artificiale, che può così cadere anche con temperature superiori a 0 gradi Celsius, sia nella catena del freddo per risparmiare nella produzione di energia impiegata negli impianti per il surgelamento degli alimenti.
            Con le piogge, sia indotte sia naturali, lo Pseudomonas syringae si diffonde negli ecosistemi e, oltre a colpire la flora, rende il terreno molle, cedevole, simile alla gelatina.
            Scrive lo scienziato Jay Hardy, a proposito dello Pseudomonas syringae: “I minerali possono orientare solo poche molecole d’acqua, mentre le proteine dei batteri sono più grosse e possono orientare molte molecole simultaneamente. […] Numerose ricerche riguardano l’abilità dello Pseudomonas syringae di creare nuclei di aggregazione, alla base della formazione dei cristalli di ghiaccio.”
            Si è anche intervenuti geneticamente su questo microbo per sfruttare le sue proprietà di elevazione della temperatura per il congelamento.
            Alla luce di queste annotazioni, si comprende per quale motivo le piogge militari sono oggi giorno violente e copiose, per quale ragione i terreni sono soggetti sempre più spesso a rovinose frane ed a smottamenti. Si può anche ragionevolmente sospettare che i numerosi casi di latticini ed altri alimenti blu siano dovuti ad una contaminazione da batterio del genere Pseudomonas che ha anche aggredito le coltivazioni di kiwi dell’Italia centrale. Ci si chiederà: cui prodest? Provocare nubifragi ed alluvioni, rovinare le coltivazioni di kiwi ed altre coltivazioni? Da un lato possiamo addebitare questi disastri all’imprevidenza: una volta in cui è diventata una prassi l’impiego dello Pseudomonas syringae per la neve programmata, il batterio si è insediato in ecosistemi dove era assente o poco presente per propagarsi altrove in modo incontrollato.
            ecc........
            Chiunque abbia la possibilità di partecipare al seminario, lo faccia, anche perchè se hanno detto il vero entro 4-5 anni (secondo le previsioni dei prof. della Tuscia) spariranno le coltivazioni di kiwi.
            Aggiungo un'ultima notizia catastrofica di sabato 26 marzo che verificherò in settimana:
            a Cisterna di Latina (dove vivo) è stato trovato un canneto ,sull'argine di un canale di bonifica, infettato da Pseudomonas. Gli operatori della bonifica hanno notato una "polvere rossastra" che fuoriusciva dalle canne trinciate ed hanno avvisato la asl. Vero o no, quì il panico è aumentato!


            Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
            a qualcuno interesserà

            Ciclo di seminari tecnico-divulgativi a Latina, Velletri e Viterbo
            Primi risultati della ricerca in merito alla prevenzione e lotta della batteriosi del kiwi



            Sono in programma per il 10 marzo 2011 a Latina (presso l'Istituto Professionale di Stato Agricoltura e Ambiente "San Benedetto"), per il 22 marzo 2011 a Velletri (presso l'Istituto Tecnico Agrario) e per il 31 marzo 2011 a Viterbo (presso la Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia) tre seminari tecnici divulgativi al fine di divulgare i "Primi risultati sulla ricerca in merito alla prevenzione e lotta della batteriosi del kiwi"

            Il primo appuntamento è in calendario per il 10 marzo 2011, alle ore 10:30 presso l'Istituto Professionale di Stato Agricoltura e Ambiente "San Benedetto" (Via Mario Siciliano, 4 -Borgo Piave - Latina).

            Saranno presenti:
            Assessore Regionale Agricoltura: Angela Birindelli
            Presidente Commissione Agricoltura Regionale: Francesco Battistoni
            Dirigente Area Servizi Tecnici e Scientifici, Servizio Fitosanitario Regionale: Giovanna Sinatra
            Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dip. Protezione delle Piante: Giorgio M. Balestra
            Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma (CRA-FRU): Marco Scortichini

            Clicca qui per scaricare la locandina dell'incontro del 10 marzo a Latina
            Clicca qui per scaricare la locandina dell'incontro del 22 marzo a Velletri
            Clicca qui per scaricare la locandina dell'incontro del 31 marzo a Viterbo
            Ultima modifica di ibertas; 27/03/2011, 23:10. Motivo: aggiunta informazioni

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            • Originalmente inviato da ibertas Visualizza messaggio
              ecco quello che è venuto fuori dal convegno........è sconcertante!

              Il batterio Pseudomonas syringae è correlato agli eventi atmosferici artificiali

              <HR SIZE=2 width="100%">Lo Pseudomonas syringae (pronuncia “siringe”) è un batterio a forma di bastoncino, appartenente al genere Pseudomonas. E’ gram-negativo ed aerobio, ha flagelli polari che gli permettono di muoversi. Vive nel suolo, sulle piante e nell’atmosfera. È un microorganismo fitopatogeno: attacca, infatti, gli alberi, in cui causa danni all’epitelio, rendendo disponibili i nutrienti dei tessuti vegetali sottostanti per il parassita stesso.
              Poiché è legato alla formazione dei nuclei di condensazione che sono all’origine di pioggia e neve, è usato, da alcuni anni, in luogo dello ioduro d’argento, per generare le precipitazioni piovose e nevose. Recenti studi hanno suggerito che la specie svolge un ruolo più ampio di quanto si pensasse in precedenza nella produzione di pioggia e neve naturali.
              Tra l’altro, poiché questo batterio, grazie ad una proteina in esso contenuta, consente di innalzare la temperatura di congelamento, è adoperato sia per la neve artificiale, che può così cadere anche con temperature superiori a 0 gradi Celsius, sia nella catena del freddo per risparmiare nella produzione di energia impiegata negli impianti per il surgelamento degli alimenti.

              Con le piogge, sia indotte sia naturali, lo Pseudomonas syringae si diffonde negli ecosistemi e, oltre a colpire la flora, rende il terreno molle, cedevole, simile alla gelatina.
              Scrive lo scienziato Jay Hardy, a proposito dello Pseudomonas syringae: “I minerali possono orientare solo poche molecole d’acqua, mentre le proteine dei batteri sono più grosse e possono orientare molte molecole simultaneamente. […] Numerose ricerche riguardano l’abilità dello Pseudomonas syringae di creare nuclei di aggregazione, alla base della formazione dei cristalli di ghiaccio.”
              Si è anche intervenuti geneticamente su questo microbo per sfruttare le sue proprietà di elevazione della temperatura per il congelamento.
              Alla luce di queste annotazioni, si comprende per quale motivo le piogge militari sono oggi giorno violente e copiose, per quale ragione i terreni sono soggetti sempre più spesso a rovinose frane ed a smottamenti. Si può anche ragionevolmente sospettare che i numerosi casi di latticini ed altri alimenti blu siano dovuti ad una contaminazione da batterio del genere Pseudomonas che ha anche aggredito le coltivazioni di kiwi dell’Italia centrale. Ci si chiederà: cui prodest? Provocare nubifragi ed alluvioni, rovinare le coltivazioni di kiwi ed altre coltivazioni? Da un lato possiamo addebitare questi disastri all’imprevidenza: una volta in cui è diventata una prassi l’impiego dello Pseudomonas syringae per la neve programmata, il batterio si è insediato in ecosistemi dove era assente o poco presente per propagarsi altrove in modo incontrollato.
              ecc........
              Chiunque abbia la possibilità di partecipare al seminario, lo faccia, anche perchè se hanno detto il vero entro 4-5 anni (secondo le previsioni dei prof. della Tuscia) spariranno le coltivazioni di kiwi.
              Aggiungo un'ultima notizia catastrofica di sabato 26 marzo che verificherò in settimana:
              a Cisterna di Latina (dove vivo) è stato trovato un canneto ,sull'argine di un canale di bonifica, infettato da Pseudomonas. Gli operatori della bonifica hanno notato una "polvere rossastra" che fuoriusciva dalle canne trinciate ed hanno avvisato la asl. Vero o no, quì il panico è aumentato!
              Hai un riferimento, un link per queste affermazioni? E' la prima volta che le sento e fatico a crederci...

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              • ti posto il link della mia scuola, con riferimento al convegno.
                ciao.



                al seguente link, una breve guida della regione Lazio sulla batteriosi.
                è in formato pdf.

                Ultima modifica di Potionkhinson; 29/03/2011, 11:23. Motivo: il regolamento vieta di inserire post consecutivi nell'arco di 24 ore (per modifiche e/o integrazioni: utilizza la funzione "Modifica Messaggio"). Grazie

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                • Originalmente inviato da ibertas Visualizza messaggio
                  ........ anche perchè se hanno detto il vero entro 4-5 anni (secondo le previsioni dei prof. della Tuscia) spariranno le coltivazioni di kiwi.
                  Aggiungo un'ultima notizia catastrofica di sabato 26 marzo che verificherò in settimana:
                  a Cisterna di Latina (dove vivo) è stato trovato un canneto ,sull'argine di un canale di bonifica, infettato da Pseudomonas. Gli operatori della bonifica hanno notato una "polvere rossastra" che fuoriusciva dalle canne trinciate ed hanno avvisato la asl. Vero o no, quì il panico è aumentato!
                  mah ,ha dell'incredibile comunque
                  av salùt tòt

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                  • Non ho parole, ecco perchè in Sardegna negli ultimi anni piove sempre!

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                    • Mai nessuna pianta di kiwi europea è andata in nuova zelanda, cina ,corea e giappone.
                      La batteriosi è arrivata con il kiwi giallo.
                      Dopo che è morto in corea lo hanno portato qua.
                      Per me ce l'hanno spedita di proposito.

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                      • Originalmente inviato da ibertas Visualizza messaggio
                        ti posto il link della mia scuola, con riferimento al convegno.
                        ciao.



                        al seguente link, una breve guida della regione Lazio sulla batteriosi.
                        è in formato pdf.

                        http://www.regione.lazio.it/agriserv...del_KIWI_2.pdf
                        ma i servizi fitosanitari del lazio dell'emilia romagna e del piemonte ne sono al corrente? Perchè a mio avviso la cosa andrebbe approfondita e l'informazione estesa alla maggior platea possibile anche per verificare l'effettivo uso del batterio in altre attività industriali..

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                        • io ho gia estirpato un ettaro piantate del 2009 e in un altro sono messo male è un bel casino
                          Ultima modifica di follissara; 03/04/2011, 21:29.

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                          • giallo o verde ? vivaista ??(in privato almeno)
                            dalle mie parti sento sempre più spesso un solo nome
                            av salùt tòt

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                            • quel nome...

                              ormai tristemente famoso...

                              (mi dicono lo stiano aprendo come una cozza)
                              – Internet, + Cabernet!

                              Commenta


                              • Ad ogni modo, la cosa più brutta è che non c'è una linea di trattamenti dove sono d'accordo tutti.
                                Ogni tecnico ha una sua linea o linea per dove lavora, le ditte dei prodotti poi non ne parliamo nemmeno.
                                A Latina quest'anno raccoglieranno al massimo il 25% del prodotto per poi espiantare quasi tutto.
                                Nel 2005 qualche tecnico aveva notato il problema, ma nessuno voleva che venisse fuori il discorso per non fare del terrorismo, quel qualcuno ora dice due anni e addio kiwi.
                                La cura la dobbiamo trovare noi produttori.

                                Commenta


                                • un amico mi ha detto che ci dovrebbe essere un antibatterico quasi pronto speriamo sia molto presto anche per poter passare negli impianti vecchi diventa sempre piu un problema da noi ormai si vedono quasi tutti i fiori

                                  Commenta



                                  • questa foto l'ho scattata ieri a Fossolo (tra Bagnacavallo e Russi) impianto di 4ha 2+2 di hayward e zespri tagliati pari terra...

                                    Inquietante

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                                      • Originalmente inviato da follissara Visualizza messaggio
                                        un amico mi ha detto che ci dovrebbe essere un antibatterico quasi pronto speriamo sia molto presto anche per poter passare negli impianti vecchi diventa sempre piu un problema da noi ormai si vedono quasi tutti i fiori
                                        Voi trattate con poltiglia bordolese ancora adesso?
                                        Io non so se farlo, mi dicono che se ne possono ancora mettere 200 g/hl.

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                                        • Originalmente inviato da GON Visualizza messaggio
                                          quel nome...

                                          ormai tristemente famoso...

                                          (mi dicono lo stiano aprendo come una cozza)
                                          Già, due parole tre e 4 lettere?

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                                          • 7 lettere in totale .
                                            – Internet, + Cabernet!

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                                            • quello lì....

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                                              • Originalmente inviato da Nature Visualizza messaggio
                                                A Latina quest'anno raccoglieranno al massimo il 25% del prodotto per poi espiantare quasi tutto...

                                                La cura la dobbiamo trovare noi produttori.

                                                Direi che la previsione è un pò esagerata, anche perchè il problema è presente negli impianti di giallo e verde giovane.
                                                Da quello che vedo in questi giorni gli impianti vecchi (20 anni e oltre) sono in buona salute, e comunque faccio i dovuti scongiuri

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                                                • da noi sembra si veda gia anche su qualche impianto vecchio se vicini a quelli giovani

                                                  Commenta


                                                  • Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
                                                    capperi , mi ricordo che anch'io l'usavo in fertirrigazione quando era in funzione una fabbrichetta a pochi km. da mè .....una autentica bomba , era in sacchi di carta ed era simile al sequestrene in polvere , con un puzzo tremendo
                                                    Ed è pure difficile da sciogliere... se ti fa il grumo non lo sciogli più! Però era efficace, se è fatto bene e non è stato "cotto" durante l'essicazione è un ottimo prodotto!

                                                    Commenta


                                                    • salve a tutto il forum,
                                                      sono nuovo del forum e anche della agricoltura, ho piantato un filare 26 piante di arguta, c'è qualcuno nel forum che le coltiva? se si anche loro potrebbero avere problemi di batteriosi?
                                                      grazi per l'eventuale risposta

                                                      Commenta


                                                      • Ieri sono venuti in azienda a propormi bombi per l'inpollinazione del kiwi, a sentir loro fanno miracoli, cosa ne pensate? Qualcuno di voi che li usa, o li ha usati?
                                                        A presto ciao.

                                                        Commenta


                                                        • Originalmente inviato da marck Visualizza messaggio
                                                          Ieri sono venuti in azienda a propormi bombi per l'inpollinazione del kiwi, a sentir loro fanno miracoli, cosa ne pensate? Qualcuno di voi che li usa, o li ha usati?
                                                          A presto ciao.
                                                          Lascia perdere... l'impollinazione entomofila da sempre scarsissimi risultati per semplici motivi... Primo, il fatto che il fiore del kiwi ha quasi zero nettare e solo polline e poi per una questione di tempi tecnici della fecondazione... è dato certo che il fiore femminile è nel massimo della ricettività con i petali parzialmente appassiti e/o caduti... Il polline a disposizione in quei giorni è poco rispetto a quello necessario ad una buona impolllinazione... c'è poi da dire che il fiore femminile riceve polline per le 36 ore successive da quando il primo granulo di polline è giunto al fiore... trascorso questo tempo il fiore non riceve più niente... un buon approccio iniziale all'impollinazione meccanizzata è l'utilizzo delle ventole combinate con la distribuzione di prodotti per salvaguardare il fiore dalla batteriosi... il passo successivo è la raccolta e la successiva distribuzione del polline

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                                                          • E' ufficiale: anche noi siamo entrati nel club PSA...

                                                            Oggi le prime 4 piante estirpate dopo la visita del Servizio Fitosanitario Regionale.

                                                            PORCAPALETTA!!!
                                                            – Internet, + Cabernet!

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                                                            • Originalmente inviato da GON Visualizza messaggio
                                                              E' ufficiale: anche noi siamo entrati nel club PSA...

                                                              Oggi le prime 4 piante estirpate dopo la visita del Servizio Fitosanitario Regionale.

                                                              PORCAPALETTA!!!
                                                              Porca zozza!
                                                              Tu stai trattando con poltiglia bordolese anche adesso?
                                                              A 50 g/hl?
                                                              Piante giovani o di mezza età?

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